ANNO 1984

CULTURA - COSTUME - MUSICA - CINEMA - LIBRI

 

 

TEATRO - 1° OTTOBRE - Profondo dispiacere colpisce gli amanti del teatro. Muore EDUARDO DE FILIPPO uno dei maggiori commediografi italiani del Novecento. Da poco era stato nominato senatore a vita da Pertini, ma che lui pur sentendosi onorato accolse dicendo agli amici, "mi raccomando mica chiamatemi senatore, io sono solo "Eduardo" e ci tengo".

*** CINEMA - FILM - Escono di: BRASS La chiave; AVATI Una gita scolastica; SCOLA Ballando ballando; MORETTI Bianca e i fratelli; WILDER La signora in rosso; W. ALLEN La Rosa porpurea.

*** FILM - Di notevole interesse il film Amedeus, di MILOS FORMAN. Una biografia romanzata di Mozart, pregevole come colonna sonora, commovente anche il finale con la scena della morte in miseria del grande genio, ma poco fedele quando si vuole ricostruire la vicenda-leggenda - che non ha nessun rispondenza con la realtà - dell'avvelenamento da parte di SALIERI. Per rendere il film drammatico, a tinte fosche e misterioso (e naturalmente commerciale) si è utilizzata una banalissima cattiveria. Mentre la vita di Salieri è costellata di pregi grandissimi. Uno dei migliori maestri nel firmamento musicale di tutta Europa.

SALIERI poi fu anche maestro di Beethoven, che grato gli dedicò tre sonate (Op. 12) con tanto di dedica per il suo Maestro. Maestro lo fu anche di Schubert, di Lizt, di Meyeerber, Hummel, e anche di Sussmayer, che era l'allievo prediletto di Mozart, ma nello stesso tempo sia lui che Mozart entrambi erano allievi di Salieri per quanto riguardava canto e composizione corale. Fu infatti Sussmayer a completare il Requiem, ma dietro c'era Salieri "architetto" di tutta la parte corale dove lui Salieri era un vero maestro, il più eccelso. Non solo, ma un grande compositore, un organizzatore infaticabile. Peccato che viene ricordato per le infondate e calunniose notizie a lungo tramandate e romanzate; quella di aver avvelenato Mozart. Sappiamo invece che era insofferente alla superficialità, voleva da chi prendeva lezioni da lui, il massimo impegno, la precisione, la serietà, la perfezione. Fu Salieri a far conoscere a Mozart la musica di Bach.

Mozart che perfezionava ogni cosa che sentiva, oltre che prendere lezioni di composizione vocale, ne rimase influenzato musicalmente tanto che nel Flauto Magico (dopo dieci anni che conosce Salieri, nel 1891) nell'atto II nel "Bold prangt, den Morgen zu verkunder" dei tre fanciulli, e le musiche che accompagnano le prove di Pomina e Tomino, ritroviamo pari pari il passaggio di "Axur, re d'Ormus" (o Tarare) che Salieri aveva composto nel 1887. Insomma i suoi insegnamenti li ritroviamo un po' ovunque, ma la sua impronta soprattutto nel Requiem di Mozart.

Salieri non era per nulla geloso, tanto che rifiutò di prendere la direzione della Cappella Imperiale (con i tanti onori, privilegi e denari) per dedicarsi solo all'insegnamento dei suoi allievi, che erano il suo mondo. E aveva ragione! L'abbiamo vista la carriera dei suoi allievi!

Visto che è stato così diffamato col film, rivalutiamolo.

SALIERI era Nato a Legnago (VR) nel 1750, era un enfant prodige. A 15 anni si trasferisce a Venezia dove ottiene uno straordinario successo. Tanto che Gassman, il Maestro di Cappella alla Corte Imperiale austriaca, di passaggio a Venezia, ne rimase affascinato e lo volle ad ogni costo con sè a Vienna nel 1770. Anche nella capitale Salieri ottenne grande successo, infatti, a 19 anni esordisce con un opera "La Locandiera" e fa seguire a 20 anni "Le Donne letterate" . Nel 1774 Muore Gassman, e Salieri per le sue grandi capacità diventò lui maestro di cappella (il più giovane che si abbia notizia) e ammiratissimo dalla corte imperiale di Maria Teresa, tanto che a 28 anni l'imperatrice gli diede l'onore (ma era più che meritato) di inaugurare il nuovo teatro fatto costruire a Milano: il TEATRO ALLA SCALA, con una sua opera "L'Europa riconosciuta".

Buon conoscitore dell'Opera italiana, e innanzitutto quella di Gluck , che lo invito' fra l'altro a Parigi nel 1784, dove la musica italiana spopolava, e pure ospite di Piccininni, Hasse e tanti altri.

Mozart aveva soggiornato a Parigi nel'77 (a 21 anni) ma si era trovato molto a disagio, nessuno lo conosceva (lo scrive lui e si lamenta col padre) ricordavano appena i concerti fatti da fanciullo, ma la sua musica era fuori tempo, tutta barocca, mentre sia in Italia che alla scuola di Manneheim stava fiorendo ben altro.

Morta poi la madre, quando ritornò a Salisburgo capi' che se si voleva andare avanti nel mondo della musica, bisognava abbandonare la provincia, andare a Vienna e cominciare non solo a sentire la nuova musica, ma anche a studiarla. Il mondo stava correndo e lui con il suo genio stava rischiando di non salire sul treno delle novità. Ed eccolo quindi (una vera fuga da suo padre) a Vienna nel 1881. Subito un felice anno per le importanti conoscenze che fa. Determinanti. Ma devono passare ancora diversi anni. Lui non é preparato, non ha la tecnica ad esempio delle grandi opere, del canto, della composizione corale. Ha sempre suonato, mai studiato, salvo quello che gli ha insegnato il padre, un po' poco. Le variazioni erano il suo forte, tutto quello che toccava si trasformava in perfezione sublime. Ma nulla era nuovo! Ma la fortuna gli si affiancò subito.

A Vienna nel 1881 da Venezia era giunto Da Ponte, che nella città lagunare Salieri giovinetto aveva già conosciuto molto bene, e con lui a Vienna inizia un buon sodalizio. Come visto sopra nello stesso anno arriva a Vienna, finalmente lontano dal padre, Mozart. Ha grande talento, ha già fatto grandi cose, ma non é un rivoluzionario della musica, ha del genio ma ha dovuto seguire sempre la moda.

Ha al suo attivo: 25 "arie da scena"; i 32 "pezzi liturgici"; i 13 "lieders"; 7 "oratori"; le 2 "opere buffe"; i 4 "Singspiel"; le 17 "messe"; le 29 "serenate, cassazioni e divertimenti"; i 17 "quartetti"; le 3 "opere serie" (ma non sarebbe passato alla storia per questo!)

Anche se dentro queste sue composizioni, analizzandole bene ci sono pagine che ci dicono quanto doveva soffrire per "buttarci" dentro certe cose (e accostarle) perché vi troviamo dentro il gusto dell'ambiente dove viveva, dove suonava e spesso il gusto del committente e nello stesso tempo il genio che deve limitare la creatività, e spesso soffrendo soffocarla.

Con la distorsione provocata dal padre e la moda musicale del tempo, la sua creatività di questi anni è modesta. Non tagliando il cordone ombelicale con il suo (possessivo) padre, non avrebbe mai potuto creare il Requiem. Mentre Salieri é un grande insegnante di canto e un vero mago della composizione vocale. E' lui a fargli conoscere la musica di Bach e di Vivaldi e della grande scuola veneta. E infine da Salieri, Mozart conosce Da Ponte. (Ricordiamo che Da Ponte scriverà per lui: Le Nozze di Figaro, il Don Giovanni, e Cosi' fan tutte. (e quasi tutti i libretti delle opere di Salieri).

Insomma Salieri è stato grande. Nelle ultime composizioni sia di Mozart che di Beethoven (e così negli altri) c'è sempre qualcosa di suo. Ha più dato che ricevuto. Insomma un buon maestro! Un grande maestro (provate ad ascoltare il suo Concerto per organo e orchestra in DO. O la sinfonia "Tempesta di mare".
Questo l'omaggio che facciamo a Salieri!

*** FILM - Esce la colossale opera cinematografica della durata di 15 ore del regista EDGAR REITZ, Heimat. La storia di una famiglia tedesca inserita nel racconto storico della Germania che va dal 1919 al 1982. Un vero e proprio affresco dei quattro periodi più rappresentativi della Germania nel corso del XX secolo.

*** LIBRI - Nelle librerie A.BEVILACQUA La donna delle meraviglie.

 

MUSICA LEGGERA - A SAN REMO vincono AL BANO e sua moglie ROMINA con la canzone Ci sarà, al 2° posto si piazza TOTO COTUGNO con Serenata, e al 3° posto finisce CHRISTIAN con Cara .
Fra le canzoni finaliste si distingue quella di EROS RAMAZZOTTI che inizia a farsi conoscere con Terra promessa; altra canzone di successo quella di PUPO Un amore grande

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FINE

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