ANNO 1994

CRONOLOGIA DELL'ANNO ( 1a PARTE )
(L'ANNO INTERO GIORNO PER GIORNO )

                                    

27 MARZO - ARIA NUOVA dopo tangentopoli....? vedi "LA DISCESA IN CAMPO" > >

MA QUALCOSA DI IMPORTANTE (per capire) LO TROVIAMO
NELLE PAGINE DI ORESTE LEONARDI - MIO EX ISTRUTTORE >>>>>

 

UNA SINTESI DELL'ANNO '94

ELEZIONI POLITICHE : IL 27 MARZO si va alle urne col nuovo sistema (uninominale-maggioritario proporzionale) e con una novità; "scende in campo" il personaggio più noto dell'Italia emergente di questi ultimi anni.
In un sondaggio fatto presso i bambini è risultato più famoso di Gesù. Ma anche nei giovani, la sua dinamica azienda è quella dove la maggior parte di loro sogna di trovarci un impiego.
E' un uomo carismatico, abile, simpatico, generoso, iperdinamico: in una parola, un uomo di "successo".
E' SILVIO BERLUSCONI, il noto decisionista, il maggiore imprenditore televisivo ed editoriale. L'unico al mondo a possedere tre televisioni (si dice create dal nulla, ma non si capisce perchè nel crearle abbia costituito in un sol colpo 22 società a scatole cinesi. Non ha mai spiegato, perchè, e per quale motivo erano intestate ad alcune parrucchiere o donne di servizio. Uno dei misteri d'Italia).

E' Lui il singolare fondatore, trascinatore e quasi unico protagonista del Movimento che battezza col nome di Forza Italia. Lui la "chiave d'accensione"  per mettere in moto la "macchina" elettorale ("all'americana", tipo "acqua profumata con le bollicine") e poi il "marchingegno" (non proprio all'"americana") per organizzare un'alleanza politica molto singolare con i "Due Poli": uno con la Lega Nord di BOSSI (nel Nord Italia) e l'altro con il MSI-AN guidata da FINI (nel Sud Italia).
Non senza problemi e insofferenze (e tanti insulti) del primo nei confronti del secondo.

I più attenti osservatori, conoscendo bene politicamente i due "galli" nel "cortile risorgimentale" Italia,  ritengono essere questa scelta, per entrambi un "alleanza suicida", una impossibile  coesistenza, soprattutto dentro "un cortile"  dove si muove autoritariamente già l'assoluto "protagonista", tutti gli altri all'interno come alleati vivono nell'ombra del "divo" che fra l'altro paga anche le loro spese.
Lui del resto è un soggetto politico nuovo, che é "sceso in campo" per motivi che forse nulla hanno a che vedere con gli obiettivi di Bossi o l'ideologia di Fini.
Vuol far credere agli italiani che vuole evitare che i "cosacchi rossi" arrivino a San Pietro, ma in effetti quello che teme è che i potenziali  futuri direttori delle banche, eletti dai "rossi" (se vincono),  vadano a mettere le tende nel parco di Arcore;  perchè del fanatismo nazionalpopolare (televisivo) di Berlusconi (o di chiunque altro) gli istituti di credito non sanno cosa farsene. Le banche sono realiste, rivolgono lo sguardo  - e sempre si adeguano - solo al vincitore.
Del resto da anni ai vertici bancari, ma anche nei consigli di amministrazione, le poltrone sono occupate dai politici dei relativi partiti che vincono le elezioni.

Potrebbero, gli "gnomi" della finanza nei consigli di amministrazione, subito dopo il "cambio della guardia" (vestita di rosso) chiedere al cavaliere di "rientrare" dai debiti, che sono tanti. A paventare questa eventualità è proprio Il Mondo, (che é della Rizzoli) del 10 gennaio, che fa   in tasca al gruppo i conti, che sono molto negativi  (Vedi Gennaio)

Nello suo staff per la "discesa in campo" "ci sono molti a gioire ma sono molti anche i preoccupati" - scrive Ettore Tamos, sul Il Mondo, citato sopra, pag 124:
"C'è chi lo fa per piaggeria. E chi per non rovinare la festa. Ma anche se si uniscono al coro degli evviva che rimbalzano dalla villa di Arcore al quartiere generale di Forza Italia, a Milano, molti fedelissimi di Silvio Berlusconi voterebbero no. No all'impegno politico di sua emittenza. ...Più che un consiglio di buon senso sembra un grido di allarme. Che rende bene l'idea di come il vertice
manageriale del gruppo Fininvest, nella holding e nelle aziende operative, sta vivendo la vigilia del tanto atteso annuncio. Con la preoccupante prospettiva di gestire un conglomerato di 12 mila miliardi senza il carisma del leader. Lo sapeva bene Fedele Confalonieri, vicepresidente della Fininvest, quando mostrava segnali di evidente insofferenza ai progetti di Berlusconi in politica. E lo sa bene Franco Tatò chiamato a gestire la ristrutturazione del gruppo in un momento così delicato. Con problemi organizzativi e di politica aziendale che si sommano con la definizione dei bilanci del 1993, un esercizio pesante che impone rapide decisioni di ristrutturazione e rilancio. Con o senza il cavaliere.
"Vengono messi nel preventivo quelli che qualcuno chiama eufemisticamente effetti collaterali di natura diversa: attacco dagli schieramenti politici contrari a Berlusconi; caduta dell'alone di simpatia intorno ai prodotti del gruppo, dai giornali alla tv, fino ai centri commerciali; provvedimenti legislativi penalizzanti; minore interesse dei partner internazionali; pressioni delle banche creditrici allarmate!".

Timori non vaghi. Il primo luglio, a elezioni avvenute e con al governo già Berlusconi, una serie di attentati colpiscono i supermercati della Standa del gruppo Fininvest a Roma, Milano, Brescia, Trento, Modena e Firenze.
Mentre la Consulta e la Corte Costituzionale già inizia a vagliare  il "taglio" alle Tv private del Gruppo di Berlusconi, ritenute in base all'art. 21 anticostituzionali .
Inoltre potrebbe cadere il soggetto nel mirino di alcuni magistrati di altra fede politica contrari per tanti motivi alla sua politica. Nessuno meglio di Berlusconi sa che l'informazione vera o falsa, se strumentalizzata, o fatta esplodere ad orologeria, distrugge uomini e imperi. (vedremo infatti lo scalpore suscitato il 22 novembre dal Corriere della Sera (anche questo nel pianeta Rizzoli) che pubblica in anteprima l'avviso di garanzia a Berlusconi, proprio mentre lo stesso si trova a Napoli a presiedere come Presidente del Consiglio la conferenza ONU contro la criminalità organizzata. Il massimo che a un leader di un partito e a un capo di governo gli poteva capitare. 

Insomma i rischi ci sono per questa discesa in campo, ma ci sono anche se accantona l'idea come tanti gli suggeriscono, "o la padella o la brace, non esistono alternative". Oltre tutto restare a guardare non rientra nel suo carattere. Dunque anche umanamente da ammirare per il coraggio di aver scelto la strada più difficile. Perchè difficile questo nuovo percorso della sua vita sarà, e in crescendo. All'inizio, inesperto improvviserà, ma è costretto ad affilare le armi ad ogni attacco. E' costretto a dimenticare il "suo" tavolo da dove dirige i "suoi" uomini con la "sua" autorevolezza imprenditoriale, che può sostituire in un istante se non graditi o incapaci. Ma nel "Palazzo" non è la stessa cosa! 
Inoltre alla partenza è salpato solo con delle linee progettuali, perchè non può scontentare gli alleati e i relativi potenziali elettori. Solo quando sarà al governo farà un programma, quindi anche salendo a Palazzo Chigi sa che rischia grosso.

Tra Natale '93 e Capodanno '94, prima di "scendere in campo" si era dato, ampio risalto su molti giornali a un sondaggio della Swg dove su un campione di 800 (!!! - Ndr.) italiani, rappresentativo di tutte le classi di età, il 38,1% affermava che nel 1993 il personaggio più positivo per l'economia era stato il capo del governo Ciampi, ma il personaggio Berlusconi lo incalzava da vicino con il 36% dei consensi. Consensi di una fascia di elettori fra i 18 e 34 anni, mentre il gradimento però decresceva con l'aumentare dell'età del campione. (Un altro sondaggio però diceva esattamente il contrario - vedi 
"LA DISCESA IN CAMPO" (la lunga e intrigante storia)
Il 27-MARZO dunque, con questi sondaggi, e dopo una martellante campagna pubblicitaria, alla chiusura dei seggi elettorali di queste elezioni, si affermano clamorosamente i 2 poli e vince la stravagante alleanza messa insieme da BERLUSCONI.
La sinistra tiene, ma è sconfitta. La vittoria é del Centro destra con Polo della Libertà 30,3% (191 seggi) e con il Polo Buon Governo 26,1% (165). Progressisti 33,9 (213). Patto Italia 7,3 (46). AN 1,6 (10). Altri 0,8 (5)

BERLUSCONI a elezioni concluse, celebra il trionfo. Ma iniziano subito le prime schermaglie con BOSSI, su chi deve andare a palazzo Chigi. Dice il "padano" "Berlusconi premier? Avere lui al governo significa avere un affarista che si troverebbe a fare i conti tutti i giorni con i suoi interessi".
Berlusconi alla fine viene chiamato dal presidente della Repubblica, e democraticamente come rappresentante del maggior partito (FI) che ha vinto le elezioni, gli affida il compito di formare il Governo, che ottiene la fiducia il 16-20 maggio alla Camera con 366 sì e 245 no.
Sarà breve "la luna di miele". Con Bossi é scontro duro fino al 22 Dicembre quando il premier dovrà dimettersi per l'ingovernabilità della maggioranza.
(vedi per la cronaca da OTTOBRE in avanti, giorno per giorno).
Berlusconi ha ottenuto alla Camera, una discreta maggioranza, non così al Senato, dove ha un vantaggio molto esiguo; virtualmente un solo voto, cioè seggi 159 contro 153 dell'opposizione, cioè con 2 astenuti (Spadolini e Taviani) e 4 assenti volontari C. Gori, Grillo, Zanoletti e Cusamano. Decisivi il voto dei senatori a vita COSSIGA, AGNELLI, LEONE.
Ma l'ingovernabilità diventa ancora più critica quando la Lega inizia ad avanzare alcune pretese.
BOSSI ha fiutato la situazione, e intuisce che stando a fianco del leader di Forza Italia, il suo partito verrà lentamente fagocitato, non ha scampo, è destinato a sparire dalla scena italiana, e soprattutto proprio nel Nord dove è raccolto tutto il suo elettorato.
L'origine del "ribaltone" come è stato definito, é in sostanza un autoallarmismo con un segnale che arriva a Bossi dopo nemmeno quattro mesi, e accade alle....
ELEZIONI EUROPEE del 12-13 giugno. Dove ogni partito ha corso da solo. E c'è la sorpresa! Forza Italia ha consolidato la sua posizione con il 30,6 per cento, quasi dieci punti in più. Lega un misero 6,6.

Questi i risultati alle Europee
F. ITALIA 30,6 % - AN 12,5 % - PPI 10,0 % - LEGA NORD 6,6 -
PDS 19,1 % - RIF. COM. 6,1 - P.SEGNI 3,3 VERDI 3,2
PANNELLA 2,1 - PSI-AD 1,8 - RETE 1,1 - PRI 0,7 - PSDI 0,7
PLI 0,2 - L'AZIONE 0,7
In calo dunque BOSSI che con il 6,6 per cento perde - ed era prima in ascesa - quasi due punti, mentre l'altro alleato FINI perde un punto e ottiene il 12,5 per cento. Ma anche lo schieramento di sinistra perde in totale un 3 per cento.
Il coro dell'opposizione (ma paradossalmente anche dentro un partito (virtuale) della maggioranza) è "fermate il cavaliere"- vedi giornale di MARZO)
Bossi si rifà subito alle amministrative del 26 giugno (si vota in 137 comuni, in 7 province e in Sardegna). In Lombardia la sua Lega ha la meglio nei duri scontri con Forza Italia, ma il campanello d'allarme è già suonato e il disturbo viene già sentito.
La situazione globale é diventata quindi caotica,  per alcuni partiti perfino disastrosa,  per altri una Caporetto, e per altri ancora la definitiva scomparsa dalla scena politica nazionale. E se Bossi non fa molta attenzione anche la sua Lega presto finirà "nell'angolo". Tutti ormai parlano di un bipartitismo netto, quindi non ci sono spazi per altri schieramenti. L'esempio più clamoroso ci viene da quel grande monumento che era la DC, che non ha nemmeno più un basamento, si è polverizzato con la caduta degli "idoli" che teneva in piedi.
Dentro il PDS che ha perso un altro 1,2 per cento c'é anche lì crisi nera. Per la seconda volta in quattro mesi il "disastro" elettorale non va proprio giù a molti; si cerca il  capo espiatorio,  e OCCHETTO è proprio lui  alla fine costretto alle dimissioni.
Comincia la corsa alla successione tra i due favoriti, MASSIMO D'ALEMA e WALTER VELTRONI (con quest'ultimo già dato favorito in quasi tutte le sezioni del partito).

Lo sfascio dei partiti dopo Tangentopoli è insomma totale. I più travolti sono la DC e il PSI. In alcune  roccaforti i relativi rappresentanti  "padrini" sono spariti del tutto, trombati senza pietà da quell'elettorato che fino a ieri aveva esaltato le qualità "che non avevano".
Alcuni si sono riciclati e sono passati dalla sera alla mattina sotto un'altra bandiera giustificandosi in vari modi su ogni organo di informazione a (servile) disposizione, facendo tanta dietrologia, e nello stesso tempo prendendo le distanze da  alcuni ex potenti di quei partiti caduti in disgrazia, o "tirando la giacca"  al magistrato che ha dato a quelli la spinta verso la rovina: Di Pietro, strattonato da più parti.

Qualcuno ha il buon gusto di defilarsi ma altri tornano alla ribalta con le facce di bronzo.

Spaccature, divorzi e "unioni" anche incestuose non si contano, mentre altre, come nel partito democristiano le separazioni e i nuovi matrimoni sono i più insoliti. Ci sono gruppi che si spostano a destra e altri che emigrano nella sinistra.
(ma cosa sta pensando effettivamente l'elettorato sembra proprio che nessuno lo sa).
I vecchi leader con varie giustificazioni e motivazioni fanno dei veri e propri esercizi ginnici, dove predominanti ci sono tante capriole, i doppi e i tripli salti mortali, pur di ritagliarsi uno spazio politico nelle nuove formazioni e nei nuovi movimenti che nascono in ogni angolo del Paese (saranno poi 311 i simboli !!! ); alcuni con una ideologia ben precisa, altri per confondere l'elettorato, e altri ancora fanno i trasformisti solo per salvaguardare i propri interessi o per seguitare a fare politica perchè altro non saprebbero fare.
Un monsignore a Vicenza, rivolto alle tante "sirene incantatrici", su un giornale è molto lapidario "....almeno abbiate il pudore di fare silenzio, e lasciateci piangere dalla vergogna in pace".
Infatti, nei paesi e nelle piccole cittadine, la popolazione un tempo era abituata a stare sotto la chioccia dei parroci. Ma negli ultimi anni anche costoro (loro malgrado) sono diventati solerti referenti dell'uomo politico democristiano locale perchè  la gerarchia politica s'era sostituita totalmente alla gerarchia ecclesiastica; negli ultimi anni si era perfino ridotta a "elemosinare" anch'essa contributi e a dire sì, sì, sì, sempre sì a coloro che senza tanto pudore avevano adottato il simbolo cristiano, la "croce", ma solo per farla portare agli avversari, mentre lo scudo serviva loro solo per ripararsi dalla punibilità di molti affari.
Crollati i "benefattori" nei processi, con le sozzure che sono poi venute fuori, indicati al pubblico ludibrio e messi alla berlina dalle Tv (la bava alla bocca di uno di loro fu uno "spettacolo" di dirompente impatto nell'opinione pubblica - "e questi erano i potenti?") alcuni pensano che la fine della DC, significa anche la fine della Chiesa, di quel "collante" che ha tenuto insieme dalla notte dei tempi le comunità, non distribuendo forse scienza e conoscenza, ma coltivando e indicando i più importanti valori umani. Quelli che ambiscono gli uomini dentro una società di Uomini (dalle società selvagge a quelle più progredite). Società e comunità dove anche con pochi mezzi la solidarietà non é un opzional (assistenzialismo elettorale per prendere voti, tessere, prebende, privilegi e raccomandazioni) ma un sentimento profondo, innato nell'uomo, che nella sua semplicità anche con delle carenze dell'istruzione (anzi più è bassa, più forte è questo sentimento), è un profondo bisogno spirituale di una religione,  non legato a nessun tipo di gratitudine o tornaconto materiale.
(La si nota soltanto quando accadono e siamo coinvolti in grandi disastri naturali; si dimenticano tutte le distanze culturali, le acquisizioni intellettuali, il ceto, l'istruzione, le mille diversità e  le ideologie più estreme. L'abnegazione solidale in certi frangenti, tocca vertici altissimi)
Ora, dopo il "tornado" (ma questo non è naturale) che ha spazzato via quasi tutti gli "uomini della provvidenza", i poveri preti di provincia si sentono traditi e gli stessi parroci sembrano orfani.
Sono forse proprio loro con molta amarezza i primi a sentirsi scippati; forse hanno creduto troppo al partito, a "questa nuova provvidenza", spesso  senza scrupoli, che era andata sempre di più ad occupare o aveva fatto occupare dai propri iscritti  con le loro potenti raccomandazioni i posti chiave del Paese dentro ogni settore, compreso quello religioso (es. i Patronati partitici)
Sconsolato, defraudato, senza più alcun punto di riferimento, l'elettorato cattolico (e anche quello socialista per altri motivi - con un accanimento, e le cui ragioni sono ancora molto oscure) abbraccerà i nuovi partiti che stanno sorgendo, i cui connotati ideologici alle volte sono in contraddizione con tutto il patrimonio di tradizione e di ideali politici dei vecchi partiti e dei loro storici e mitici idealisti fondatori. 
Fallita poi anche l'esperienza politica di quest'anno (dimissioni a fine anno di Berlusconi) alcuni democristiani si schiereranno alle prossime elezioni con una coalizione addirittura comunista. Molti preti, molte monache, molti cattolici a questo punto (ricevendo dall'alto indicazioni come votare e chi votare) non ci capirono proprio più nulla.
Clamoroso fu lo spoglio di un seggio in una città Veneta (!) dove la presenza di monache di un grande istituto scolastico, pari al 90% degli elettori di quel seggio, dentro lo stesso istituto, i comunisti presero il 60%, mentre negli anni d'oro di Rumor, nello stesso seggio, così molto particolare e singolare, non superavano l'1 o il 2 %.
A qualcuno, ai vecchi "Don Camillo" di provincia,  sembrò il Giudizio Universale, mentre altri, uno in particolare, Berlusconi solo per conservare i propri privilegi e cautelare i propri interessi (lo afferma lui stesso a Biagi), era "sceso in campo", dichiarandosi unico paladino della democrazia, unico difensore capace di evitare di far pascolare i cavalli dei cosacchi in Piazza San Pietro.

In questo grande caos descritto sopra, la gente disorientata e frastornata si è appoggiata a lui, dal sorriso accattivante, dalle qualità imprenditoriale straordinarie, e ce stata l'identificazione di massa (e non solo di massa) Il suo ottimismo ha fatto breccia nell'immaginario collettivo degli italiani.
Tutti, anche chi non lo affermava esplicitamente -anche se era avversario- ebbe l'impressione che l'Italia avrebbe avuto finalmente al vertice un grande manager, quindi l'efficienza; nelle idee, nella logistica, nell'operatività. "Quello, i lavativi che non lavorano li manda a casa subito con la regola del "due": su due piedi, in due secondi, con due parole". "Se fa così anche nel Governo, in un paio d'anni ci libera di tutte le mezze cartucce che ci hanno fino ad oggi "sgovernato".
Ma " la politica non è una scienza esatta - affermava Bismarck - come molti s'immaginano, ma un arte".
((("Quando ci fu l'infuocata polemica sul "RICATTO" ALLA BICAMERALE, fatto da BERLUSCONI per la persecuzione della Giustizia nei suoi confronti e con l'accusa alla maggioranza di massacrarlo per motivi politici. Sul Corriere della Sera Enzo Biagi ricordava: "Quando decise di entrare in politica, Berlusconi mi chiamò e mi disse "Entro in politica", gli risposi che stava commettendo un errore. E lui "caro Biagi, se non entro in politica, mi fanno fallire". Questo é la prova che non é vero che i giudici lo perseguitano perché é entrato in politica. Quando poi disse agli italiani dalla Tv che lo faceva per il Paese non precisò se il paese era l'Italia o Arcore".))))
Chi aveva ricordi del 1948 (vedi) apparve sconvolto e sconcertato. A quel tempo il fanatismo religioso con le "crociate" e gli "eserciti di Dio" di Gedda furono mobilitati per la "paura", "rossa" dei "senza Dio", e sembrò allora alle menti evolute già un atteggiamento anacronistico in un'era moderna, abbastanza acculturata, quasi tutta alfabetizzata, quindi non più medievale e sanfedista.
Ora, questo fanatismo é stato mutuato integralmente in queste elezioni, ma la crociata è di natura capitalistica, e i timori paventati agli elettori non è il timor di Dio o i cosacchi (che in questo 1994 si vedono solo al circo), ma la propria personale perdita del potere economico, o lo spauracchio del fallimento. E' questa la paura!!!
E se allora, nel '48, con il timore di Dio si trascinavano paradossalmente poveracci e anche gli atei nelle crociate anticomuniste per difendere la spiritualità e i valori cristiani (pur sempre etici, quindi rispettati anche dai non credenti), ora anche in questo '94 si trascinano nelle crociate elettorali  poveracci (di altro),  unicamente per difendere i propri capitali e i propri feudi, dichiarando che lo si fa per il loro bene e per il Paese.
(Ma gli Agnelli, più realisti, più collaudati a certe esperienze di socialismo reale da Valletta in poi (ma anche più solidi economicamente - quindi non dovevano temere nulla dalle banche "rosse"- loro non hanno "fabbriche che hanno il fascino primordiale della stupidità" -così le definì Bocca le Tv commerciali- ma hanno vere industrie), non avevano questi timori, ed evitarono sia le discese in campo sia certi atteggiamenti sanfedisti;  o al limite se proprio lo avessero fatto, non avrebbero certo usato le crociate o le propagande ideologiche spesso di "bassa macelleria" come quelle quotidiane affidate a  uno sgarbato tuttologo televisivo. 
Fu in effetti una sorpresa: "Prenderà il sopravvento sulla political logic, la media logic", dicevano gli osservatori. Insomma che le sue Tv avrebbero battuto la lottizzazione. Che le sue immagini ci avrebbero fatto dimenticare i bellicosi discorsi che si facevano nel '48 con  i grandi scontri di Togliatti,  De Gasperi, Nenni, Amendola, o quegli anatemi alla Savornarola, che uscivano a valanga dal "microfono di Dio" del gesuita  Lombardi. O dimenticare quelle noiose  "tribune politiche" di Ugo Zatterin più tardi. 

Ci si aspettava campagne elettorali all'americana, tutte impostate sullo "spettacolo", con lustrini e  belle donne in primo piano nelle convention con i sorrisi e il self-control dei leader.
Invece, chi lo avrebbe mai detto (infatti sbagliarono tutti) la campagna elettorale ripiomba nel clima del  1948; si svolge all'insegna della più dura ideologizzazione. Sulla scena rispunta  la propaganda politica caratterizzata al massimo dallo scontro fra chi urla che i "sporchi comunisti" mangiano ancora i bambini e hanno la coda,  e chi strilla che gli "sporchi fascisti" sono ancora dei nazisti che usano ancora i forni.
I sociologi avevano parlato di media logic, ma di questa nemmeno l'ombra, sulla scena solo  "bestie nere" e "bestie rosse" ad azzuffarsi non nella savana  ma sui nostri casalinghi schermi, o a graffiarsi a sangue sui civili quotidiani giornali.

Sembrava che i mass media si stavano negli ultimi anni prendendo molto spazio rispetto alla politica, e che il  peso di questa sul sistema classico della comunicazione andava diminuendo con l'avvento della nazionalpopolare generalista tivù. E invece saltano all'improvviso tutte le logiche, vanno tutte in corto circuito. Così Mazzoleni  la sintetizzò: "fra i mass media e la politica, siamo ora quasi all'incesto".
Dove ci condurrà questa nuova ondata, nessuno osa prevederlo. Eppure circa 40 milioni di italiani non hanno (salvo qualche ottuagenario) conosciuto nè la pazzia di un fascismo, nè gli orrori di un comunismo, nè un 8 settembre del 43! Lo hanno forse letto,  ma letto sui libri  che è comunque un'altra cosa. I libri si aprono, si sfogliano, si leggono, si chiudono, si ripongono in biblioteca, poi si va fuori con gli amici, in discoteca, a teatro o a cena.
Quello stato d'animo collettivo dei due schieramenti di allora era ben diverso da oggi; si abbandonarono nella violenza (con valutazioni e giustificazioni non sempre coincidenti ma entrambi esaltando quella violenza ), solo perchè dovevano entrambi rimuovere e scaricare  le proprie responsabilità di un disastro, dov'erano - questo non volevano ammetterlo - entrambi corresponsabili.
Per fortuna quei fantasmi che si porta dietro il "nuovo" maturo soggetto della politica italiana  li hanno soltanto pochi milioni di italiani, fra l'altro ormai tutti anziani o vecchi quasi come il soggetto che è sceso in campo, il che lo si potrebbe giustificare il suo livore come una insania senile della terza età. Ma si spera che gli altri 40 milioni non cadano in queste rievocanti spettrali apparizioni che si vogliono così angosciosamente riproporre. 
Non siamo nel 1920-22 e nemmeno siamo nel 1943-45. Nè dobbiamo sbarazzarci nè di uno zar, nè di uno Stalin.

Oggi è diverso e non vorremmo che per evitare un disastro di un impero personale siano nuovamente chiamati tutti gli italiani a un altro (ancora più assurdo degli altri due) abbandono alla violenza. Come si giustificherebbero un domani? Per cosa e per chi? Per seguitare a vedere gratis qualche film e tanti spot pubblicitari? O per avere la libertà di poter ascoltare quel bellimbusto che ogni tanto sbraita dagli schermi affetto da quella patologia neurologica nota agli esperti come coprolalia?
22 DICEMBRE - Dopo 200 giorni (dove non sono mancati errori plateali del Leader) la maggioranza del governo BERLUSCONI va in frantumi per l'uscita di UMBERTO BOSSI.
Le motivazioni: improvvisazione, scarsa abilità politica, poca considerazione degli avversari, cesarismo (lo diranno alcuni suoi co-fondatori di FI - nel '98 - - troppa autostima, e infine attorno pochi veri consiglieri politici, del tutto incapaci a tastare il vero polso del Paese (quello non solo mercantile, edonistico, trasformista, ma più semplicemente quello "tipico", abitato dall' "italiano" volubile, che ogni tanto si sveglia un mattino, in un'ora della storia,  e vuol cavalcare  il suo individualismo senza impacci e con il minor numero di regole possibili.
Tutta questa approssimazione dopo pochi mesi portano Berlusconi alla fine dell'"Avventura", che molti, moltissimi, anche fra gli avversari, non credevano durasse così poco; meno di una delle tante telenovela delle saghe televisive nazionalpopolari. Insomma una delusione per tutti!

L'errore più grosso (oltre a quello sulla Giustizia - l'ispezione a Di Pietro - giusta o non giusta, era comunque lui un simbolo nella coscienza collettiva, quindi doveva essere abilmente evitato  l'attacco "politico", perfino se c'erano dei motivi). Le abbiamo riportate nelle pagine dei giornali del 15 OTTOBRE - "il mese dei veleni" (vedi).
Altro grande errore, fu quando "in campo" scese l'Italia in piazza con milioni di cittadini.  La più imponente manifestazione popolare dal dopoguerra. Era il primo campanello d'allarme, ma Berlusconi ha snobbato l'avvenimento e l'avvertimento che veniva dal basso, e ha regalato agli avversari "voti a piene mani".
Molti si sentirono offesi, anche coloro che  non avevano partecipato alla manifestazione, ma avevano sentito ai quattro venti (Tv e giornali) le infelici parole provenienti da Mosca dove Berlusconi si trovava in visita: "Ho altro a cui pensare" - "nemmeno dieci scioperi possono cambiare la mia finanziaria" - "Se tre milioni sono scesi in piazza, altri venti sono rimasti a casa".
Ed ecco gli italiani! che perdonano  una gaffe ma non l'arroganza (anche se siamo conosciuti all'estero come arroganti) e questa era arroganza, che non consiglierebbe a un politico un abile  conoscitore di masse; quella italiana poi, è la più difficile da studiare.
WALTER VELTRONI commenterà: "Una sfida alla statistica. E che strano proprio mentre lui era asserragliato al Cremlino mostra un misto di disprezzo per i milioni di lavoratori "scesi in campo". Non ne vuole parlare, non ne vuole sentir parlare. Nel suo mondo virtuale questo sciopero non c'é stato perchè contrasta palesemente con i sondaggi di Gianni Pilo. Crede solo in se stesso. Ma dove vive?" (Unità, 15 ottobre,'94, prima pagina).
La fine dell'"avventura", per chi aveva in mano la Tv e i giornali, e soprattutto i sondaggi, é stata una vera beffa.
Non erano per nulla esatte le analisi trionfalistiche (i panegirici - prima li dedicava a Craxi) fatte da GIANNI BAGET BOZZO all'indomani della vittoria del 27 marzo di quest'anno.
"Se l'elettorato italiano fosse stato quello degli anni 80 o anche solo quello del '92, in tali condizioni, i progressisti avrebbero vinto. Invece hanno perduto: IL PAESE E' CAMBIATO (!!!) è AVVENUTA  una "RIVOLUZIONE CULTURALE". Per decenni gli italiani avevano votato per i partiti-valori: per il cattolicesimo politico, il socialismo democratico, il comunismo.... Se Berlusconi ha avuto successo, é esattamente per le ragioni per cui egli é delegittimato sia dai popolari che dai progressisti: cioè di non presentarsi in nome dei valori....(esatto!!! - Ndr.) Berlusconi cominciò a vincere quando disse di preferire Fini a Rutelli. .... E' CADUTO UN MONDO, non la sinistra soltanto o il cattolicesimo politico.... La sinistra deve sapere che IL POPOLO E' CAMBIATO (!!!): e la cosa più assurda che gli uomini della sinistra possono fare é di assumere la parte di Catone, praticando un Aventino minore verso il Signore Del Governo e della Fininvest e i suoi alleati.  Il pensiero debole andava bene con il governo Ciampi. Ma non con il governo Berlusconi, che ha grinta e potrebbe persino averne troppa (!!!) se manca quello che tutti invochiamo da anni: l'alternativa " ( Panorama. 2 giugno 1994, pag , 17)
Analisi frettolosa e clamorosamente errata. L'alternativa arrivò invece subito! Due possono essere le ragioni: o che non si conoscevano abbastanza gli italiani e quindi non era "avvenuta" proprio nessuna "rivoluzione culturale"; oppure sono stati commessi tanti errori con il trionfalismo salito alla testa.
In entrambi i casi un distacco dalla vera realtà del Paese. Che infatti reagì. Non era possibile (con questa analisi) che dopo solo 12 mesi il vero "ribaltone" arrivasse proprio dalle urne, prima in quelle locali del 24 aprile a soli quattro mesi dalle dimissioni, e poi con il voto ancora più penalizzante nelle politiche del 21 aprile del '96.
"Basta un titolo su un giornale e in 24 ore gli italiani ti fanno cadere dal piedistallo e ti ritrovi nella polvere", affermava profeticamente Mussolini, che aveva letto il Napoleone di "Sant'Elena", e gli rimproverava -leggendo le sue amare riflessioni e l'ammissione dei suoi errori- di aver lui creduto troppo sulle virtù del popolo.

Cose del genere sono sempre accadute, accadono e accadranno sempre.
22 DICEMBRE - E' dunque "ribaltone". SILVIO BERLUSCONI Capo del Governo presenta le dimissioni al Presidente della Repubblica e invoca le Elezioni anticipate perché ritiene che il Parlamento è delegittimato. E' convinto, dopo le europee, di aver aumentato i consensi, di avere - forse - a portata di mano perfino un plebiscito (si fida dei consiglieri e dei sondaggisti!).
Intanto si vara un governo provvisorio (DINI - ma durerà tutto il 1995) in attesa di nuove elezioni, che si svolgeranno però solo il 21 Aprile del 1996 e che vedrà la definitiva sconfitta di chi le aveva sollecitate.
Il Polo motiverà che non si erano tenute subito le elezioni. Ma già il 25 aprile del 1995, cioè dopo soli quattro mesi dalle dimissioni, il ribaltone era già avvenuto, espresso dalle urne. Non ci fu l'ondata azzurra e neppure l'ondata nera, cioè il trionfale sfondamento previsto da Berlusconi, e dai "suoi", e solo "suoi" sondaggi e dai servili panegiristi. Al contrario, il Centro-sinistra, a sorpresa vince, e con il PDS al 24,9%, che sorpassa Forza Italia, 22,4 (alle Europee aveva il 30,6). (otto punti non si perdono nemmeno in venti anni in un partito politico con una pur minima ideologia! è accaduto in quattro mesi!)
Alla vittoria, FI credette per tutta la notte con gli exit pool, e giù champagne e tanta retorica (Fede al Tg 4 metteva bandierine su tutta Italia) poi al mattino il brusco risveglio e con i sondaggi rivelatisi non solo sbagliati, ma addirittura  una amara beffa (vedi 1995).
Non se l'aspettavano neppure i comunisti!  Che qualcuno abbia fatto loro un regalo non vi è nessun dubbio. Per questa vittoria la sinistra non aveva mosso un dito, o quasi. Gli bastò agitare solo il  propiziatorio cornetto del mattino da inzuppare nel cappuccino.
Poi verranno le elezioni politiche. E la sinistra bissò il successo. Il Gianni Baget Bozzo non aveva capito proprio nulla (rileggiamo i paroloni di sopra),  e Pilo, il "mago" dei sondaggi non ne aveva azzeccata una. In quanto a Fede e le sue bandierine azzurre, per chi non conosceva le regole fu una "lezione" notturna -abbastanza patetica perchè errata - di come si fa il "gioco dell'Oca".

 

RIPERCORRIAMO I SINGOLI 12 MESI

GENNAIO

 

BERLUSCONI SCENDE IN CAMPO
MA CHI RISANA I CONTI?

"I suoi dividendi? Alle banche"

"I punti di vista restano diversi. Per Mediobanca l'esposizione finanziaria netta della Fininvest nel 1992 era di 3428 miliardi. Per la casa del biscione la cifra giusta era 3.333 miliardi. Ma anche rispettando la classificazione degli uomini di Alfredo Messina, direttore finanziario del gruppo, l'indebitamento netto cresce a un ritmo rilevante.

Dai 3.333 miliardi si è passati secondo quanto risulta al "Mondo" a 3.800 miliardi a fine 1993.
Quasi 500 miliardi in più. Che fanno salire nonostante il raffreddamento dei tassi, gli oneri finanziari a 400 miliardi, un vero salasso. Per Berlusconi é il conto più amaro da pagare. Si tratta di una specie di super dividendo, da versare non nelle casseforti di famiglia ma in quello delle banche creditrici"
. (Da Il Mondo, 10/17 Gennaio, 1994).

 

 

Nella foto i tifosi azzurri italiani
ai campionati mondiali di calcio
a Città del Messico.

...da non confondere con altri azzurri e
un'altra Forza Italia, quella che ha poi preso
slogan e logo a prestito, con una buona operazione
di marketing commerciale. Una bella "furbata"!!!

2 FEBBRAIO - Su molti giornali la pubblicazione di un sondaggio Doxa; si afferma che per il 25 per cento degli italiani il politico più amato d'Italia é Silvio Berlusconi, e che è lui "l'uomo più adatto a risolvere i problemi dell'Italia".
La campagna elettorale sta quindi iniziando partendo da una valanga di sondaggi sui giornali del nuovo candidato, dando già per scontato che sarà Berlusconi l'uomo vincente alle prossime elezioni.

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"Per Bossi, Berlusconi é già l' uomo della "provvidenza".

Il 3 FEBBRAIO, al Congresso di Bologna, UMBERTO BOSSI annuncia a sorpresa l'accordo elettorale con Forza Italia, ma conferma la propria pregiudiziale nei confronti di Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, con il quale invece Berlusconi avrebbe già raggiunto un patto di alleanza per presentarsi assieme nel centro-sud.
"Mai e poi mai con i fascisti" grida Bossi, ma poi pochi giorni dopo invitando a turarsi il naso invita a votare per il Polo della Libertà affermando che "é sempre meglio votare un riciclato come lui, che un un uomo del "polo delle sinistre". Berlusconi, magari ha cominciato male, ma ora sta andando bene. Forse é stata un'operazione...diciamo della provvidenza". (Intervista sul Corriere d. S. del 28 febbraio 1994).

GIULIANO FERRARA sempre sullo stesso quotidiano esprime la sua idea con il titolo "I partiti devono avere un'anima, Silvio mostri la sua"....Ci sono due Berlusconi. Uno mi piace , l'altro no. Quello che mi piace sta ferocemente lottando contro l'altro, ma c'è il rischio che soccomba....Mi piace di lui l'imprenditore mite e determinato, liberale in politica e liberista in economia....Poi c'è quel Berlusconi su uno sfondo troppo azzurro, che si rifugia nel linguaggio della pubblicità, e che sembra intenzionato a rifornire di argomenti i suoi avversari, soprattutto quando lo accusano di essere di plastica e cipria, di limitare il suo interesse per la polittica al suo interesse di imprenditore. Le imprese, che hanno un'etica, non sono obbligate ad avere un'anima, cioè una forza e un'identità. Ma il consenso dei cittadini é una cosa diversa dall'opzione d'acquisto dei consumatori. I partiti e i movimenti un'anima la debbono avere. Berlusconi ce l'ha. Perchè ha deciso di nasconderla?".

3 FEBBRAIO - Il PDS di Occhetto  comunica l'intesa elettorale della sinistra con la Rete, con  Rifondazione Comunista, il nuovo PSI di Del Turco, Rinascita Socialista, Verdi, Cristiano Sociali e Alleanza Democratica. Questi ultimi tre al momento della creazione del simbolo dello schieramento, si ritirano. Le incomprensioni sono quelle della spartizione delle candidature

 

FEBBRAIO
ALTRI TITOLI DI GIORNALI - FATTI NAZIONALI
3 Un sondaggio della Doxa rivela che Berlusconi è considerato l'uomo politico più affidabile dal 26% degli italiani, seguito da Ciampi con il 10% e da Occhetto e Segni con il 7%.
Sorgono contrasti nel neonato schieramento progressista sulle candidature: Ad e Verdi non partecipano alla presentazione del simbolo.
4 Bossi al congresso della Lega a Bologna conferma il sì ad alleanze con Forza Italia e il no a Fini e Segni.
6 Berlusconi annuncia a Roma le linee principali del programma elettorale all'insegna della lotta alla disoccupazione, della riduzione della pressione fiscale e del liberismo economico.
7 Berlusconi e Fini concludono l'accordo per la presentazione di candidature comuni tra Fi e An al Centro-sud.
10 Accordo Bossi Berlusconi per liste comuni al Nord.
11 - Tangenti: si costituisce Paolo Berlusconi, che ottiene gli arresti domiciliari.
11 Viene arrestato Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, con l'accusa di aver pagato una tangente per la vendita di tre palazzi di Milano 3. In serata gli vengono concessi gli arresti domiciliari.
15 - Accordo tra Segni e Martinazzoli per le candidature.
16 - Dopo la denuncia di Craxi, D' Alema e' iscritto nel registro degli indagati. D' Alema denuncia Craxi per calunnia.
16 Massimo D'Alema, numero due del Pds, viene iscritto nel registro degli indagati per l'inchiesta sui finanziamenti all'ex Pci, dopo la denuncia di Craxi.

17 La Banca d'Italia riduce di mezzo punto il tasso di sconto portandolo al 7,5%.
19 Anche Achille Occhetto viene iscritto nel registro degli indagati in seguito alle accuse di Craxi, che viene a sua volta accusato di calunnia.
21 Viene firmato l'accordo tra Fiat e sindacati che prevede oltre 6.000 prepensionamenti e 4.000 casse integrazioni.
Ciampi abolisce 13 comitati interministeriali tra cui il Cip (Comitato per i prezzi) e il (Comitato per la programmazione economica).
22 Alcune liste vengono escluse per irregolarità con le norme della nuova legge elettorale: il Patto di Mario Segni viene escluso in 8 circoscrizioni al proporzionale e in tutti i collegi senatoriali del Lazio. Anche Lega, Ad, Verdi, Rifondazione comunista, Lista Pannella e Rete vengono escluse da alcuni collegi.
23 Altre esclusioni vengono attuate dalla Corte d'Appello nei confronti del Patto di Segni (10 circoscrizioni), Forza Italia in Puglia e Marche, Lega in Umbria.
26 Con la privatizzazione del 51% della Banca Commerciale Italiana l'Iri esce definitivamente dal settore creditizio. Il prezzo di vendita delle azioni viene fissato a 5.400 lire, il 5,3% in meno rispetto alle quotazioni di borsa.
26 - Aleandro Baldi vince il festival di Sanremo.
A sinistra nasce l'accordo elettorale dei Progressisti che comprende Pds, Verdi, Rete, Rifondazione comunista, Ad, Psi, Rinascita socialista e Cristiano sociali.
Mario Sarcinelli nuovo presidente della Bnl.
28 Nel primo giorno di vendita le azioni Comit vanno esaurite.
Scalfaro, in un convegno a Roma suscita polemiche rivendicando la parità tra scuola privata e pubblica.

FATTI INTERNAZIONALI
5 febbraio - Bosnia: granata su piazza del mercato di Sarajevo. Piu' di 60 morti, ma molti mettono in dubbio il fatto.
8 - Ue: Parlamento europeo approva una risoluzione per la piena parita' di diritti per gli omosessuali, compreso il matrimonio.
9 - Ultimatum della Nato ai serbi che assediano Sarajevo.
9 - In Egitto, Peres e Arafat firmano un accordo sulle modalita' dell' autonomia a Gaza e Gerico.
20 - Ad Amman (Giordania), rappresentanti dello Yemen del Nord e del Sud firmano un accordo di riconciliazione nazionale.
25 - A Hebron, in Cisgiordania, un colono estremista del Kach spara contro i palestinesi nella moschea della ''tomba dei
patriarchi''. Piu' di cinquanta morti e 200 feriti.
FATTI SPORTIVI
12 - Atletica: dopo 13 anni, Antonella Bevilacqua eguaglia il primato italiano indoor di Sara Simeoni, con un salto di m.1,97. Il 28 lo migliorera' con un salto di 1,98.
13 - Olimpiadi: prima medaglia per l' Italia a Lillehammer, con l' oro della Di Centa nei 15 km. di fondo a tecnica libera.
16 - Calcio: a Napoli, in amichevole, Francia batte Italia 1-0.
27 - Olimpiadi: le Olimpiadi si concludono per l' Italia con unbottino mai raggiunto (7 oro, 5 argento e 8 bronzo).
27 - Calcio: Rossi (Milan) batte il primato di imbattibilita', che apparteneva a Zoff, subendo un gol dopo 929 minuti.
FINE FEBBRAIO

 

MARZO

  

 (Da La Repubblica, del 29 Marzo, prima pagina)

ELEZIONI 


28 MARZO - Alle ore 22 chiusi i seggi elettorali. Vince l'alleanza di centro-destra, con una maggioranza sicura alla Camera, ma in bilico al Senato. Nel voto proporzionale, Forza Italia e' il primo partito con il 21%, seguito dal Pds con il 20,4.

I giornali non hanno "fermato il Cavaliere", anzi molti ORA affermano che la campagna denigratoria è servita per farlo correre ancora di più.



C'è solo la Lega di Bossi, che è un suo alleato, che grida "Fermate il Cavaliere".
"con lui  come capo del governo significa avere un affarista che si troverebbe a fare i conti tutti i giorni con i suoi interessi".

ALTRI TITOLI DI GIORNALI
FATTI NAZIONALI
2 Berlusconi propone una aliquota unica Irpef al 30%.
5 Intervento del Papa nella polemica sulla parità tra scuola privata e pubblica a favore delle tesi espresse da Scalfaro pochi giorni prima.
7 Le rivelazioni di un pentito portano agli arresti di due magistrati napoletani (Alessandro Cono Lancuba, Procuratore di Melfi e Vito Masi, del tribunale di Napoli) e alla richiesta di arresti di due parlamentari.
8 La procura di Milano indaga sulla Fininvest e perquisisce le sedi di Publitalia per accertare l'eventuale presenza di fondi neri nell'acquisto del giocatore Gianluigi Lentini da parte del Milan.
10 Berlusconi reagisce alle inchieste sulla Fininvest accusando il pool di Milano di manovre politiche contro Forza Italia.

11 Paolo Berlusconi conferma di aver pagato 1 miliardo e 300 milioni alla giunta Pci-Psi di Pieve Emanuele per ottenere la concessione per costruire un campo da golf.
13 Vengono resi noti i nomi dei giornalisti che sarebbero coinvolti nelle tangenti distribuite dal gruppo Montedison: sono Giuseppe Turani, di «la Repubblica», Ugo Bertone de «La Stampa» e Osvaldo De Paolini, de «Il Sole 24 Ore».
14 Marzo - Sotto inchiesta anche i dirigenti del PDS. Dopo le denunce di Craxi sull'illecito finanziamento dei partiti, sono indagati Occhetto, D'Alema, Stefanini, Greganti e altri.
15  marzo - Una convenzione concede alla Rai per altri 20 anni il servizio pubblico su tutto il territorio nazionale.
19 In un agguato camorrista viene ucciso Don Giuseppe Diana, parroco anticamorra e testimone nei processi in corso a Napoli contro boss e politici.
19 - Approvata la fusione di Sip, Italcable, Telespazio, Iritel e Sirm nella nuova Telecom Italia.
20 In Somalia vengono uccisi due giornalisti Rai: Ilaria Alpi, giornalista del Tg3 e Milan Hrovatin, cameramen di Trieste.
22 La dichiarazione di Luciano Violante, presidente della Commissione antimafia, secondo cui il presidente di Publitalia Dell'Utri sarebbe indagato a Catania viene smentita dal parlamentare che querela il giornalista.
23 - Spettacolo: muore Giulietta Masina, 73 anni.
23 La Digos perquisisce le sedi romane di Forza Italia, a seguito di un mandato firmato dalla procura di Palmi.
Dimissioni di Violante da presidente dell'Antimafia.
27 - Si aprono i seggi per le elezioni politiche, le prime con il nuovo sistema elettorale maggioritario.

27 Prima giornata delle elezioni politiche: l'affluenza è del 57,3%.
28 I risultati elettorali assegnano il 46% dei voti alla destra: Forza Italia è il primo partito e il Polo delle Libertà (Fi, An, Lega e Ccd) conquista la maggioranza assoluta alla Camera con 366 seggi e quella relativa al Senato con 154 seggi.


29 Nelle prime trattative per la formazione del nuovo governo Bossi rivendica il ruolo primario della Lega che è il primo partito come numero di parlamentari eletti (118 deputati e 58 senatori).
30 Dimissioni di Martinazzoli dalla segreteria del Ppi.
28 - Il consorzio Omitel, guidato dall' Olivetti, vince la gara per il secondo gestore dei telefonini europei (Gsm).
30 - Dopo il magro risultato alle elezioni, si dimette il segretario del neo Ppi, Mino Martinazzoli.

FATTI INTERNAZIONALI
1 marzo - Ue a 15, con l' adesione di Austria, Svezia e Finlandia. Il 15 anche la Norvegia chiede l' adesione.
12 - Gb: la chiesa anglicana ordina sacerdote 32 donne.
17 - Sarajevo torna citta' aperta dopo quasi 2 anni di assedio.
20 - Somalia: uccisi in un' imboscata Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, e il cineoperatore Miran Hrovatin.
21 - Spettacolo: assegnati i premi Oscar. Sette statuette per il film ''Schindler's list'' di Spielberg.

FATTI SPORTIVI
5 MARZO - Pallavolo: la Brummel Ancona vince la coppa delle Coppe femminile, battendo le francesi del Racing per 3-1.
12 - Atletica: ai campionati europei indoor medaglia d' oro per Annamaria Sidoti nella 3 km. di marcia.
13 - Pallavolo: la Sisley Treviso vince la coppa delle Coppe.
16 - Basket: i greci del Paok Salonicco battono la Stefanel aTrieste e vincono la coppa Korac.
19 - Ciclismo: Giorgio Furlan vince la Milano-Sanremo.
20 - Sci: a Vail (Usa) si conclude la coppa del mondo. Vittoria finale al norvegese Aamodt e alla svizzera Vreni Schneider. Alberto Tomba e' 3/o in classifica generale e 1/o in slalom.
20 - Sci nordico: vincendo l' ultima prova, Manuela Di Centa vince la coppa del mondo. E' la prima volta per un' italiana.
23 - Calcio: a Stoccarda, in amichevole, la Germania batte l' Italia per 2-1.
27 - Tennis: 1/o turno coppa Davis, Spagna batte Italia 4-1.

FINE MARZO

 

APRILE

Dopo i...."risotti stracotti" "ARAMIS" medita il... "purè col "tocco"
I PRIMI COMMENTI A 
ELEZIONI CONCLUSE
LE SCORRIBANDE DA UN POLO ALL'ALTRO
E LE FEROCI CRITICHE AI "TRADITORI".
PCI: arriva "Aramis"..... 
soprannominato a Gallipoli  "àlemina"
ESCURSIONI A MALTA
e per i poveri d'Italia
LA LEGGE TREMONTI (in fondo)
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I titoli dei giornali riportano i commenti degli avversari dopo l'amara sconfitta.
I VERDI, con RIPA DI MEANA: "Pieno rispetto della volontà popolare, ma in qualche modo legittima l'utilizzazione assolutamente golpista  dei mezzi televisivi fatta dal nostro antagonista".
Amarezza alla RETE di Orlando, con una riflessione "Saranno dati veri? E se sì, sembra che il risultato complessivo dia la maggioranza al Polo, ma non mi pare che sul piano politico ci siano le condizioni per fare un governo vero". -
BERTINOTTI pur guadagnando voti, ammette la sconfitta dei progressisti:  "Niente da dire sulla vittoria, ma ci sarà da riflettere sulla forza che é scesa in campo: tutto il complesso della comunicazione di massa".

Battute in mezzo alla gente, molto argute "Basta che la televisione presenti anche il Nulla, e la gente lo chiede, e se la fai votare voterebbe anche per una cosa che non esiste, che ha solo visto in Tv. Vi ricordate il Cacao Meravigliao? non esisteva, eppure lo richiedevano ai negozi. Nella "scatola" non solo non c'era dentro nulla, ma non esisteva neppure la scatola".

Altre: "Adesso "quello lì" privatizza anche la Rai, fa una cordata, se la compra e ha in mano l'intera comunicazione di massa". 

Un altro dice di prendere nota di tutto quello che si è detto, metterlo da parte e poi vedere come andrà a finire; e indica le frasi che secondo lui dovrebbero un domani diventare storiche:

* "Non chiamatelo partito. La gente non vuol più sentire questa parola". -
* "Stiamo costruendo un non-partito, un movimento all'americana. Non esisteranno sezioni, burocrazia, correnti".
* "Forza Italia è il primo tentativo storico, dal '45, di creare un partito liberale di massa".
* "E' tempo di cambiar sistema. La società civile l'ha capito. E storce il naso di fronte al riproporsi dei vecchi partiti e della vecchia politica".
* "Siamo uomini NUOVI alla politica, che vengono dalla trincea del lavoro e delle professioni, il meglio di un Paese pulito, ragionevole, moderno".
* "Basta con i vecchi arnesi della politica!".
* "Abbiamo sostituito la vecchia classe politica con manager, uomini d'affari, docenti senza legami col passato".
* "Ho detto dei "no" a molti per evitare l'ingresso nel governo di gente che ne avrebbe compromesso l'immagine, avrebbero dato un'immagine di vecchio".
* "Occhio alle vecchie volpi".
* Discorso del 24 marzo: per 14 volte ha citato "la vecchia politica", i "politicanti". 

"Ora - aggiunge a quello che sta prendendo nota- non dimenticatele queste frasi! Perchè penso che se vorrà campare questo governo, e quello che dice di essere un movimento, dovrà ritornare al vecchio; ascoltate me, avrà bisogno delle "vecchie volpi". Vi ricordate Lenin? per non far fallire il "nuovo" dovette richiamare nella stanza dei bottoni "il vecchio", i zaristi. - Qui o vanno tutti subito a casa, o dovranno mandare a picco questi slogan, e ritornare alle clientele, alle spintarelle. Scommetto che fra un anno ritorneranno a farsi vivi tutte le "volpi", e soprattutto le "vecchie".

Il "massimo" àlimina.
Dentro via Botteghe Oscure ci si lecca le ferite, c'é aria di burrasca per OCCHETTO. Qualcuno invoca l'uomo che é ormai consacrato come l'unico punto di equilibrio possibile tra le anime del Pds in pena: in gioventù lo chiamavano "il minimo", ora Petruccioli lo ha ribattezzato "ARAMIS"   pensando al moschettiere elegante e spietato, quello che  sta ora facendo "l'operazione purè" nel Pds ("il purè é buono anche senza spezzatino e lo stufato" va dicendo "Aramis") da numero 2 sta insidiando l' 1.
Lui si chiama "MASSIMO" (e non "minimo") D'ALEMA (foto sopra a sx in basso, per chi non lo conosce. A Gallipoli lo conoscono bene "dove passa lui...-dicono- ...àlemina...." ecc ecc").

(vedi poi la battaglia tra VELTRONI e D'ALEMA in LUGLIO)

Anche tra i vincitori, le polemiche non mancano. BOSSI é irruente dopo che a urne chiuse, BERLUSCONI ha subito affermato "Mi auguro di poter assumere la responsabilità di governo".
Il capo della Lega é sprezzante con l'alleato, ed esclude di poter partecipare a un governo con la "destra forcaiola dei fascisti".
Al Cavaliere gli lancia da altre righe un piccolo siluro "Aspetti di fare pubblicità a se stesso, con lui  come capo del governo significa avere un affarista che si troverebbe a fare i conti tutti i giorni con i suoi interessi".

SCALFARI su Repubblica del 29 scorso:  "BOSSI ha buoni motivi per essere scontento. Il suo movimento era nato per spazzare via la vecchia struttura di potere. Ha ragione ad essere preoccupato, anzi indignato, anzi furibondo: tanta fatica per ritrovarsi ingabbiato. Non é lui ad aver attirato BERLUSCONI nella rete, ma è lui ad esserne rimasto intrappolato. Ma ormai é andata così e non saranno le invettive ora a cambiare la situazione".

E ancora Scalfari: "La sinistra ha commesso errori? Probabilmente sì. Avrebbe vinto se non li avesse commessi? Probabilmente no. "Soffia un vento di destra" disse con molta preoccupazione una settimana fa Umberto Eco. Il vento non dipende dagli errori della sinistra; ma dal fatto che l'immagine che la maggioranza del paese ha di sé in questa fase della sua trasformazione concede assai poco ai valori dei quali la sinistra é portatrice. Il paese vuol cavalcare  il suo individualismo senza impacci e con il minor numero di regole possibile... Comincia ora un periodo difficile".
"Soffia il vento della destra". Ha fatto molta impressione ieri notte la manifestazione missina in piazza del Popolo, tra saluti fascisti e inneggiare inni d'un tempo che si sperava fosse stato definitivamente sepolto. Ma questo ha voluto la maggioranza degli elettori e questo é accaduto".

Qualcuno pensando a "destra" e all'uso delle televisioni, ha ironicamente commentato "Non ci sono riusciti con i proclami di 8 milioni di baionette, ci sono riusciti con le reclame; come quelle delle saponette" - "e se è scivolato "quello" chissà "questo" come farà a stare in piedi con tutte quelle "saponette".

Polemiche? "La sconfitta di MARTINAZZOLI e SEGNI piaccia o no è una notizia, e contro le notizie è inutile polemizzare". Scrive ancora Scalfari.  La frase era ancora fresca fresca di stampa, quando...

...quando dopo pochi giorni dalle file del PPI e dal PATTO SEGNI  una notizia clamorosa: e di... polemiche ... ne porta tante tante. Alcuni deputati eletti con queste due liste, quindi entrambe schierate contro Berlusconi, nel volgere di pochi giorni si sono invece messi al servizio del Cavaliere.

E sono stati subito premiati con tangibili premi per questa scelta: un posto di sottosegretario a LUIGI GRILLO del PPI, e una poltrona di ministro delle Finanze a GIULIO TREMONTI (vedi sotto) che era stato trombato nel Patto Segni, che ha perso inoltre, MICHELINI, STAJANO, SICILIANI, GIULIANO AMATO.  Insomma una scorribanda dopo il voto; un "tradimento", "un dispregio del mandato elettorale". I commenti dei perdenti si sprecano e le polemiche sono così forti che  raggiungono in crescendo i livelli degli anatemi medioevali.

"E' un Governo quello di Berlusconi abusivo e clandestino",
"E' un chiaro dispregio del mandato elettorale",
"Una iniziativa politica immorale",
"E' la violazione di una regola parlamentare e democratica", 
"Costoro hanno tradito l'autentica volontà degli elettori",
"E' una questione d'igiene politica, i patti sottoscritti con i cittadini prima del voto vanno rispettati"  "Bisogna scomunicare i traditori"

"Bisognerebbe crocifiggerli" si sbilancia qualche cristiano del PPI (di Martinazzoli cui non é servito a nulla l'appoggio del Papa e della gerarchia ecclesiastica).

"Noi traditori? - rispondono quelli del Polo, "semmai da ardere vivi per tradimento siete voi "eretici" "infedeli", che vi siete alleati ai comunisti di Occhetto e peggio ancora  al "Comunismo" stalinista di Cossutta e Bertinotti. Belle compagnie vi siete scelti, bei "compagni" di viaggio avete!"

I forzisti scomodano la Costituzione: l'articolo 67 è tassativo "Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato", quindi nessun golpe, nessun tradimento. Il rapporto elettori-eletti é esplicitamente escluso dalla Costituzione, andate a leggerla. Piuttosto guardatevi gli stracci che vi sono rimasti addosso e gli amici che vi siete scelti".

(BOSSI ascolta; ma se è proprio così (sarà andato proprio a leggerlo l'art. 67!) perché non farci allora un pensierino sopra?).

SCALFARI il 29 marzo a pagina 10 di Repubblica, concludeva così il suo articolo di prima pagina: "Ciascuno ora dimostrerà quel sa fare e sarà giudicato per ciò che fa. L'EPOCA DEI PASTROCCHI E' DEFINITIVAMENTE CHIUSA. QUESTO ALMENO E' UN RISULTATO POSITIVO PER TUTTI".

Scalfari mentre scrive, non immaginava  certo i "ribaltoni" (Tremonti & C.) dei leghisti e nemmeno quanti  d'ora in avanti useranno il "senza vincolo di mandato" per fare le "scorribande" da un polo all'altro.

Infatti, verso fine anno (25 novembre) altra "scorribanda" "tradimento" di BUTTIGLIONE  nello scoop di "Striscia la notizia".

Bossi impara per la seconda volta come si fa, e scopre che "si può"; dopo pochi giorni (il 17 dicembre) rompe gli indugi. Ma non è più una scorribanda ma una vera "fuga" in massa  per far cadere il governo dell'alleato.
Berlusconi insorgerà, chiederà (accorato l'appello su tutte le Tv) il ritorno alle urne per scongiurare il rovesciamento della volontà degli elettori e ne invocherà il rispetto.
(Evidentemente questo rispetto é unilaterale. A suo vantaggio, invece le "scorribande" e i "tradimenti" verso gli elettori - persino a urne appena chiuse- (vedi Tremonti) che gli sono invece state molto gradite e utili).
(Così facendo Tremonti e C., e poi all'incontrario Bossi,  inaugurano in Italia una nuovo metodo, che però non é del tutto singolare, non è stato inventato nè da Berlusconi né da Tremonti, nè da Bossi, anche se nessuno in altri paesi si straccia le vesti e fa la vittima.

In Inghilterra, patria del bipartitismo, per una resa dei conti  dentro l'alleanza dei conservatori, nel 1990 sacrificarono  a metà legislatura (e senza invocare nemmeno le urne) nientemeno che la inossidabile Thatcher per eleggere Major. (Ma anche in Italia basterebbe ricordare i "connubi" di Cavour, o il "trasformismo" che coniò Depretis (di destra anche lui) nel 1882).

(AGGIORNAMENTO : Nel 1998, 24 Feb. (vedi) dopo la fuga dal Polo all'UDR di alcuni del CCD, LA LOGGIA scriverà:  "Sarebbe un contributo ad un minimo di etica per chi si impegna con l'elettorato e poi cambia gruppo o peggio, lo schieramento. Gli elettori scelgono un candidato non solo per le sue qualità ma perché si è candidato contro lo schieramento di un partito avverso". 

Naturalmente ha dimenticato come è entrato Tremonti e Grillo e C., con le schede-voto che erano ancora calde calde calde). (A fine 1999 si ripeterà la stessa polemica in Parlamento con un Berlusconi e un La Loggia in un attacco verbale strepitato, il primo perfino da inquietare, l'altro gesticolando teatralmente)
ora torniamo indietro e andiamo a goderci una idea brillante proprio di Tremonti

LA LEGGE TREMONTI - CHE MANNA SCESA DAI MONTI !!!

APRILE
ALTRI TITOLI DI GIORNALI -
FATTI NAZIONAL
I
1 Bossi diserta l'incontro tra Lega e Forza Italia rallentando la formazione del governo.
4 Nuovi contrasti tra Bossi e Berlusconi, che si appella ai parlamentari della Lega contro le dichiarazioni del loro leader.
5 La Chiesa, per voce del cardinale Ruini, lancia un messaggio distensivo verso Forza Italia, suscitando la contrarietà del presidente del Ppi, Rosa Russo Jervolino.
6 Bossi propone la formazione di un governo costituente che approvi il federalismo e faccia da staffetta ad un esecutivo guidato da Berlusconi.
8 Nel giorno di congedo di Ciampi da Palazzo Chigi Bossi incontra Scalfaro per ribadire la pregiudiziale del federalismo alla formazione del nuovo governo.
9 Alla convention dei Riformatori Pannella ribadisce il suo appoggio al Polo delle libertà.
10 Bossi a Pontida davanti a 30 mila sostenitori conferma l'ingresso della Lega solo ad un governo che approvi al più presto il federalismo.  Bossi promette pero' una verifica dopo sei mesi.
11 - Riapre la Cappella Sistina restaurata.
12 - Comincia a Palermo il processo contro Bruno Contrada.
12 Tiziana Parenti, ex giudice del pool «Mani pulite» e neoeletta di Forza Italia denuncia la possibilità di infiltrazioni mafiose all'interno dei club del suo partito.
15 Insediamento del nuovo Parlamento della XII legislatura. Contrariamente alla prassi, la presidenza di entrambe le camere è rivendicata dalla maggioranza.-  Carlo Scognamiglio e' eletto presidente del Senato, con un voto di vantaggio su Spadolini. Presidente della Camera e' eletta Irene Pivetti.
16 - Processo P2: assoluzione per le accuse di cospirazione politica. Licio Gelli e' condannato a 17 anni per altri reati.
16 Con un solo voto di distacco sul presidente uscente Spadolini, Carlo Scognamiglio, senatore di Forza Italia, è eletto alla presidenza di Palazzo Madama. Irene Pivetti, deputato leghista, viene eletta presidente della Camera con ampio margine, 347 voti.
Viene arrestato Giulio di Donato (Psi): è il primo ex-parlamentare ad essere arrestato.
Licio Gelli è condannato a 17 anni.
19 A seguito delle dichiarazioni del pentito Antonio Galasso, a Napoli viene arrestato l'ex questore Matteo Cinque, con l'accusa di aver favorito il boss Carmine Alfieri.
20 Escono dal Patto di Mario Segni 5 deputati favorevoli ad una intesa con Forza Italia: sono Michelini, Tremonti, Milio, Siciliani e Stajano.
23 Fini e Bossi salgono al Quirinale per ribadire il loro assenso alla nomina di Berlusconi a capo del governo.
25 Grande manifestazione a Milano per le celebrazioni del 25 Aprile; contestazioni a Bossi che vi partecipa.
26 Scalfaro dichiara che sarà garante in prima persona nel conflitto di interessi tra Berlusconi imprenditore e futuro presidente del consiglio.
28 - SERGIO CUSANI e' condannato a otto anni di carcere. Ha impressionato le platee con i suoi silenzi. Non ha scaricato il barile, e non ha coinvolto nessuno. Chi ha avuto fiducia in lui, non ha fatto una cattiva scelta. E' stato un eroe della riservatezza anche pagando di persona! Un gentiluomo come se ne sono visti pochi in questi ultimi anni. Anzi quasi nessuno!
29 Il giudice del pool «Mani pulite» Piercamillo Davigo rifiuta le offerte di An per il ministero della Giustizia. Intanto il gip di Milano Italo Ghitti lascia il suo incarico per candidarsi alle elezioni di luglio per il rinnovo del Csm.
29 - Papa Giovanni Paolo II e' ricoverato al Gemelli e sottoposto a intervento chirurgico per frattura del femore.
30 - Esce dal carcere l' ex brigatista rosso Prospero Gallinari.
FATTI INTERNAZIONALI
6   - Israele: ad Afula un' autobomba lanciata contro un autobus uccide otto persone (tra cui l' attentatore).
6 - Ruanda: un missile abbatte l' aereo con i presidenti di Ruanda e Burundi. L' attentato rinfocola il conflitto etnico tra
hutu e tutsi: sono uccise centinaia di migliaia di persone.
7 - Musica: suicidio di Kurt Cobain, leader dei Nirvana.
10 - Ucraina: secondo turno delle elezioni politiche. La maggioranza va agli ex comunisti.
14 - Germania: la Bundesbank riduce il tasso di sconto dal 5,25 % al 5,0 %.
15 - Gatt: approvata la ''Dichiarazione di Marrakech'' e firmato l' atto finale dell' Uruguay Round.
16 - Bosnia: le truppe serbo-bosniache completano la conquista dei punti strategici di Gorazde.
22 - Bosnia: ultimatum della Nato alle milizie serbo-bosniache, che devono allontanarsi a 3 km. da Gorazde.
22 - Usa: muore l' ex presidente Richard Nixon.
26 - Giappone: un Airbus A-300 di Taiwan precipita durante l' atterraggio a Nagoya. Nell' incidente muoiono 263 persone.
26 - Sudafrica: prime elezioni politiche del dopo-apartheid.
FATTI SPORTIVI
6   - Calcio: in allenamento, la nazionale perde per 2-1 contro il Pontedera (C2).
17 - Calcio: pareggiando per 2-2 in casa con l' Udinese, il Milan e' matematicamente campione d' Italia.
20 - Calcio: Italia campione d' Europa under 21 per la 2/a volta consecutiva, battendo il Portogallo per 1-0 nei supplementari.
20 - Calcio: la Sampdoria vince la coppa Italia, battendo per 6-1 l' Ancona nella partita di ritorno.
23 - Ginnastica: ai mondiali di Brisbane (Australia), Juri Chechi e' primo negli anelli.
23 - Rugby: L' Aquila vince lo scudetto.
25 - Calcio: Trapattoni allenatore del Bayern Monaco.
27 - Pallavolo: il Sisley Treviso e' campione d' Italia.
27 - Ciclismo: lo scozzese Graeme Obree si riprende il record dell' ora con 52.713 metri.
30 - Auto: l' austriaco Roland Ratzenberger muore in un incidente durante le prove del gran premio, a Imola.

FINE APRILE

 

MAGGIO

a1994p.jpg (14967 byte)..ma durò poco, 70 giorni.

ANTECEDENTI
Il  18 GENNAIO dopo la bufera dentro la DC,  polemicamente in disaccordo con Martinazzoli, se n'erano andati i neocentristi, fra cui CASINI, MASTELLA, FUMAGALLI, ONOFRIO e altri. Avevano creato il CCD intenzionati a convergere verso quelle alleanze che Berlusconi stava mettendo insieme con il nuovissimo schieramento di centro-destra; e anche pezzi di Lega. Bossi abbandona una linea per seguirne un altra; anche se molti suoi elettori lo hanno contestato o accusato di incoerenza, altri perfino di "tradimento". Altri ancora dicono "che è furbo".

MINO MARTINAZZOLI (segretario della DC dall'ottobre '92) aveva preso a gennaio atto della scissione e aveva tenuto a sua volta a battesimo dalle rimanenti ceneri della DC  il nuovo partito: il Partito Popolare.  Si era tornati dunque alle radici, al partito di Don Sturzo con un programma ambizioso.  "Un rinnovamento politico e morale" disse mentre sugli schermi casalinghi sfilavano  gli "immorali".

Ma gli altri - quelli del Ccd- si sono affrettati a dire che  semmai erano loro ad ispirarsi a Don Sturzo e non Martinazzoli. Litigano da buoni cristiani.

Questa contesa cosa significa? Che anche chi ha studiato Scienze Politiche  non ha (o da una parte o dall'altra) capito qualcosa, perchè qui non si tratta  solo di piccole sfumature dottrinali, ma si parla di un netto bipolarismo: o di destra o di sinistra. Il problema è molto oggettivo.
E se non capiscono loro che hanno una laurea e hanno fatto della Politica una professione, figuriamoci l'elettore medio e immaginiamoci quello più modesto.

 MARTINAZZOLI dura infatti poco come segretario; poco più di due mesi, 70 giorni.
Quanto agli altri non è che esprimono idee, sono solo "spremuti" dal nuovo potente alleato che di Dottrine Politiche non sa proprio cosa farsene, lui vuole solo i loro voti; i voti possibilmente di coloro che ultimamente non ci hanno capito proprio più niente. Che sono tanti.
A un sondaggio, a due settimane dalle elezioni,  2 su 3 italiani non sapeva ancora per chi votare. E non era per nulla facile scegliere. I partiti storici o non storici con dentro ancora qualche rimasuglio di decennali ideologie, dalla sera alla mattina entravano o uscivano dai più incredibili schieramenti.

E non era sicuro l'elettore nemmeno dopo essere uscito dalla cabina dopo aver fatto una sofferta scelta. Perche il suo voto non valeva proprio nulla. Chi infatti scelse ad esempio Tremonti per opporsi al voto di Berlusconi, ritrovò la settimana dopo il suo candidato proprio con Berlusconi.
Chi senza ombre di dubbio aveva scelto l'irruente tribuno Bossi si ritrovò proprio a fianco di quello che il loro leader aveva indicato essere il "forcaiolo fascista".

Ritorniamo al  27 marzo;  con la vittoria di Berlusconi, il PPI ha dunque subito una dura sconfitta. Ha ottenuto solo 33 seggi alla Camera e 27 seggi al Senato. Se riandiamo alle ultime elezioni del '92 con  la DC ancora intera se ne contavano rispettivamente 206 e 107. Dunque una strage di deputati, una lunga interminabile fila di "trombati".
Martinazzoli deluso, ma anche contestato (come se fosse lui l'unico responsabile del crollo della DC), si dimette: "Lascio la politica, torno a fare l'avvocato a Brescia".

E' lui a mettere il sigillo di chiusura ad un lungo capitolo della storia politica italiana; a mettere la pietra tombale a  un grande partito.
La DC era nata in forma clandestina nell'ottobre del 1942, a casa dei Falk. Fra i fondatori, Dossetti, Alcide De Gasperi, La Pira, Gronchi, Grandi, altri, e... Amintore Fanfani. Il primo consiglio nazionale del partito si era tenuto a Napoli dal 20 al 30 luglio del '44 con l'elezione di ALCIDE DE GASPERI come segretario politico. Anche per lui ci fu poi - nel '53 - una regolazione di conti; cioè fu messo irrispettosamente in un angolo. E la stessa sorte toccò a Fanfani, poi a Rumor, per finire con Moro a pochi mesi prima della sua eliminazione fisica. 

A commentare ora questa biasimevole uscita di scena della DC, troviamo proprio uno di quei fondatori,  ancora in vita, AMINTORE FANFANI. Il  vecchio leader senza dubbio uno dei più grandi protagonisti della vita politica italiana di mezzo secolo;  affermerà amareggiato: "La nostra colpa é quella di avere allevato troppi mediocri".(In politica estera negli anni '60 Fanfani era uno dei "più capaci e più lucidi politici nel mondo" - lo disse Krusciov - "Le sue intelligenti soluzioni se ascoltate potevano  evitare all'America di Kennedy, sia  il Vietnam, sia il "Muro" di Berlino).

Il nuovo governo il 10-12 maggio (non senza alcuni problemi di Berlusconi con Bossi che pretende che il premierato spetti alla Lega) ha presentato la sua lista dei ministri. Dieci sono di Forza Italia, cinque della Lega, due del CCD, due all'Unione di Centro, tre agli indipendenti.
Il governo con presidente del consiglio SILVIO BERLUSCONI ottiene la fiducia del Parlamento nei giorni 18-20 maggio..
IL GIORNO 21 (sembra una bomba ad orologeria -passano solo 16 ore) fra i tanti dispiaceri  dentro la DC, arriva anche quello più clamoroso. Al più rappresentativo dei suoi personaggi, l'unico non toccato da Tangentopoli, con sempre nel carniere un sacco di voti, che ora fanno gola a molti.
Lazio e Sicilia erano voti DC doc. vera "denominazione origine controllata" e il controllore era lui GIULIO ANDREOTTI.

 A quest'altro  grande protagonista (nel bene o nel male questo lo giudicherà solo la storia) della vita politica italiana e della stessa DC (fino ad oggi sempre considerato il più potente personaggio politico, e anche, secondo le votazioni di lettori di riviste nazionalpopolari, il politico più amato dagli italiani - Sorrisi & Canzoni lo aveva appena eletto tale) la Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio. Deve rispondere (chiamato in causa da alcuni pentiti - in prima fila Buscetta) dall'accusa  di concorso in associazione per delinquere semplice e mafiosa. 

Qualcuno si chiede se era possibile? Era del resto l'uomo che era stato perfino indicato il "vero capo" della P2. (Bordoni, 29.9.83, davanti alla Commissione d'Inchiesta). E se non proprio capo, le sue relazioni con Gelli non erano un mistero (vedi 1973). Lima in Sicilia gli procurava 240.000 voti, e ammazzato lui non è che questi voti andassero ai comunisti, e tantomeno ai socialisti.
43% erano i voti della DC, e 43% furono i voti per Berlusconi. Un vero e proprio travaso. (per cercarsi come al solito un protettore a Roma).

Sono le prime battute di un lungo cammino della nuova politica italiana. Partita da tangentopoli, registrerà nell'arco di cinque/sei anni molti colpi di scena: ricatti, avvisi di garanzia, caduta di idoli e di sogni. Accuse reciproche in una escalation impressionante, dove  terrà sempre banco un solo progetto: prima di ogni altra cosa l'impunibilità dei reati di tangentopoli, poi anche quelli di mafia screditando pentiti e magistrati.
Con una girandola di accuse spesso infamanti verso quelle (e solo quelle) Procure che hanno (come del resto era loro compito) gestito Mani Pulite, oppure i "Pentiti mafiosi". 
Per destabilizzarle ogni cosa si studiano ogni sorta di complotti: chi indaga é a sua volta indagato, e chi è indagato diventa accusatore e si presenta come vittima di persecuzioni politiche.
Tutto il resto, i problemi del Paese, sono discussi solo nei ritagli di tempo, e quei pochi interventi, fanno parte di quel progetto che é subito chiamato il "salvaladri" e il "salvaconti". I nuovi politici chiedono l'impunità parlamentare, anche retroattiva altrimenti come dirà poi uno di quelli saliti al vertice... "altrimenti faccio saltare tutto".
MAGGIO
ALTRI TITOLI DI GIORNALI -
FATTI NAZIONAL
I

2 Nella formazione del nuovo governo emerge il problema dell'incarico a ministri neofascisti, anche a seguito della vasta eco sulla stampa internazionale. Berlusconi dichiara di rivolgersi a tecnici di An, e non a vecchi esponenti del Msi.
4 Una mozione del gruppo socialista a Strasburgo, approvata con un solo voto di scarto, chiede che non entrino nel governo italiano ministri fascisti. Scalfaro reagisce rivendicando l'autonomia del governo e Berlusconi dichiara di voler proseguire senza interferenze.
6 maggio - Rintracciato in Argentina Erich Priebke, vice di Kappler nella strage delle Fosse ardeatine.
7 - Il giudice Antonio Di Pietro dopo un colloquio con Berlusconi rifiuta l' invito ad entrare nel governo come ministro dell' Interno.
10 Nasce il governo Berlusconi. Vi fanno parte cinque ministri di Alleanza nazionale, tre dei quali sono dirigenti storici del Msi.
10 - Silvio Berlusconi forma il governo. Interni a Maroni, Esteri a Martino, Giustizia a Biondi, Difesa a Previti.
11 - La Banca d' Italia riduce il tasso di sconto al 7%.
12 Arresto a Napoli per l'ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo per le inchieste sulla malasanità.
14 - Crisi nei rapporti tra Miglio e la Lega Nord.
13 Vengono nominati i 37 sottosegretari, tutti parlamentari tranne Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
14 Dopo l'esclusione dalla compagine di governo Gianfranco Miglio, ideologo della Lega, rompe con Bossi e si iscrive al gruppo misto.
16 - Strage di Bologna: la sentenza bis della corte d' appello condanna all' ergastolo Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Sergio Picciafuoco. Licio Gelli e' condannato a 10 anni.
16 Polemiche a Vicenza per una manifestazione di naziskin: Maroni rimuove questore e prefetto che avevano autorizzato il corteo.
La Corte d'Appello di Bologna conferma la condanna all'ergastolo per Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Sergio Picciafuoco per la strage di Bologna.
18 - Con 159 voti a favore, 153 contrari e due astensioni, il governo Berlusconi ottiene la fiducia al Senato. Il quorum e' raggiunto grazie all' uscita dall' aula di quattro senatori del Ppi e del valdostano Dujany. Decisive sono, oltre ai voti di alcuni senatori a vita, le assenze di quattro senatori del Ppi: Cecchi Gori, Grillo, Zanoletti e Cusumano, che vengono espulsi dal gruppo.
20 - Il governo ottiene la fiducia anche alla Camera. 366 voti favorevoli e 245 contrari.
21 - La procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di Giulio Andreotti per associazione mafiosa.
21 - Muore l' ex presidente del Consiglio Giovanni Goria.
25 Vengono assegnate le presidenze delle commissioni parlamentari: alla Camera nessun incarico viene dato a membri delle opposizioni.
Si diffonde in Borsa la voce di un avviso di garanzia a Silvio Berlusconi con crollo dell'indice Mib del 2,6%.
28 Scalfaro viene contestato dagli Autonomi a Brescia durante le celebrazioni per il ventennale della strage di Piazza della Loggia.
30 Avvisi di garanzia della procura di Ravenna per i vertici di Mediobanca.
31 Si dimette il presidente dell'Iri, Romano Prodi.
FATTI INTERNAZIONALI
4 maggio - Medio Oriente: al Cairo, Israele e Olp firmano l' accordo per l' autonomia di Gaza e Gerico.
6 - Inaugurato il tunnel sotto la Manica, che congiunge Francia ed Inghilterra.
6 - Yemen: truppe nordiste marciano verso Aden. Il 21 il Sud proclama la secessione.
8 - Ungheria: elezioni politiche. Vittoria degli ex-comunisti.
9 - Sudafrica: il Parlamento elegge presidente Nelson Mandela.
11 - Germania: la Bundesbank riduce il tasso di sconto al 4,5%.
12 - Gb: muore il leader del Partito Laburista John Smith.
19 - Usa: muore Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis.
23 - Spettacolo: 47/mo festival del cinema a Cannes. La Palma d' oro va al film ''Pulp Fiction'' di Quentin Tarantino.
23 - Germania: Roman Herzog (Cdu) presidente della Repubblica. .
23 - Arabia Saudita: a cinque chilometri dalla Mecca, almeno 270 pellegrini musulmani muoiono calpestati in una gigantesca ressa.
27 - Russia: dopo 20 anni di esilio, torna in patria lo scrittore Aleksandr Solzhenitsyn.
29 - Cile: muore di cancro Erich Honecker.
FATTI SPORTIVI
1  - Auto: Ayrton Senna muore in un incidente a Imola, nel gran premio di San Marino di formula uno.
1 - Calcio: si conclude il campionato di serie A. Oltre a Lecce e Atalanta, retrocedono Udinese e Piacenza.
4 - Calcio: a Copenaghen l' Arsenal vince la Coppa delle coppe battendo per 1-0 il Parma nella finale.
11 - Calcio: l' Inter vince la coppa Uefa battendo nella partita di ritorno il Salisburgo per 1-0.
16 - Tennis: Jennifer Capriati arrestata per stupefacenti.
18 - Calcio: ad Atene, il Milan batte in finale il Barcellona per 4-0 e vince la Coppa dei Campioni.
20 - Calcio: la Fifa aumenta da 24 a 32 le squadre per la fase finale del campionato del mondo 1998 in Francia.
20 - Calcio: il giocatore della Juventus, Andrea Fortunato e' ricoverato per "leucemia acuta linfoide"m.
22 - Ciclismo: comincia il 77/mo giro d' Italia.
22 - Totocalcio: 3.460.202.000 lire ai due tredici.
25 - Lotta greco-romana: Vincenzo Maenza annuncia il ritiro.
25 - Calcio: parere favorevole Lega ai 3 punti per la vittoria.
27 - Calcio: in amichevole, Italia batte Finlandia 2-0.
28 - Basket: nella quinta partita di finale, la Virtus Buckler Bologna batte la Scavolini Pesaro ed e' campione d' Italia.
30 - Si suicida l' ex calciatore Agostino Di Bartolomei.

FINE MAGGIO

 

GIUGNO
Il Manifesto si scandalizza tanto, ma poi alcune sue firme entreranno anche loro nel partito berlusconiano, così multicolore. Soprattutto "rosso" e "nero". Infatti non mancheranno neppure alcuni seguaci di Lotta Continua, e in seguito anche quelli di Ordine Nuovo.
Prenderà così sempre più consistenza che tra extraparlamentari di sinistra (?) ed estremisti di destra non c'era una  divisione, ma che forse (!?) erano un'unica cosa.
(finalmente hanno capito!)

Molti si metteranno a correre per montare sul carro. Ma qualcuno si è chiesto "ma questi qui, lo spingevano o lo tiravano?" - Molti non possono rispondere, hanola bocca piena, perchè stanno già pasteggiando champagne con il nuovo vincitore.

 

 

GIUGNO -
ALTRI TITOLI DI GIORNALI
FATTI NAZIONAL
I

1  - Senato: 8 presidenze di commissione all' opposizione, 5 alla maggioranza. La commissione di vigilanza Rai elegge presidente Marco Taradash.
1 Visita in Italia del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton in preparazione dell'incontro dei G-7 a Napoli.
Al Senato le opposizioni si aggiudicano numerose commissioni.
3 Marco Taradash, presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai, invoca indagini da parte della magistratura sulla lottizzazione e sulla precedente gestione della Rai.
4 Berlusconi si dissocia dalle dichiarazioni di Taradash che avevano suscitato polemiche anche all'interno della maggioranza.
4 - Si dimette il segretario generale della Cgil Bruno Trentin.
7 Berlusconi attacca la Rai accusandola di pesare sulla collettività con bilanci fortemente in rosso e di essere ancora espressione di una parte politica sconfitta nelle elezioni.
8 Vengono approvati i primi provvedimenti del Consiglio dei ministri che prevedono sgravi fiscali (25% in meno Irpef) sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato e sconti del 50% sugli utili reinvestiti da parte delle aziende.
10 - Per la Corte Costituzionale, l' Inps deve pagare il rimborso ai pensionati che non hanno raggiunto nell'83 i limiti
per l' integrazione a minimo.
12 - Elezioni per il Parlamento europeo: netta vittoria di Forza Italia, con il 30,6 per cento. Tutti gli altri partiti sono in
calo, tranne i Verdi e Rifondazione comunista; tiene An, arretra leggermente la Lega. Sconfitti Pds, Ppi e Pattisti.

13 -  Dopo la sconfitta elettorale del Pds (-1,2% rispetto alle politiche) si dimette il segretario Achille Occhetto. Dimissioni anche di Del Turco (Psi) e Bordon (Ad).
19 Bossi affronta i contrasti sorti all'interno della Lega ristabilendo l'unità del partito nel raduno di Pontida e confermando il no al partito unico con Fini e Berlusconi.
23 Per riparare alla fuga di notizie da parte di alcuni ministri Berlusconi nomina Giuliano Ferrara, ministro dei rapporti con il Parlamento, portavoce ufficiale del governo.
26 Sei milioni e mezzo di elettori alle urne nel ballottaggio per le elezioni amministrative: i Progressisti conquistano a sorpresa la presidenza del Consiglio regionale sardo e aumentano i consensi rispetto alle Europee, facilitati anche da scontri al secondo turno tra candidati di Lega e Forza Italia. (si vota in 137 comuni, sette province e per la Regione in Sardegna).
29 - Sergio Cofferati e' eletto segretario generale della Cgil.
30 Dimissioni del Consiglio di amministrazione Rai e del direttore generale, Gianni Locatelli.29 Il Consiglio dei ministri decide di reiterare il decreto di risanamento finanziario della Rai ma esprime parere contrario al piano presentato dal Consiglio di amministrazione dei «professori».
Sergio Cofferati sostituisce Bruno Trentin alla segreteria della Cgil.

FATTI INTERNAZIONALI
4  - Bangladesh: il governo ordina l' arresto della scrittrice femminista Taslima Nasrin.
9 - Ue: elezioni per il Parlamento europeo in Gran Bretagna, Irlanda, Olanda e Danimarca.
12 - Ue: elezioni per il Parlamento europeo in Italia, Francia, Belgio, Germania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna. I socialisti restano i piu' forti, ma avanza la destra.
12 - Austria: vittoria dei si' (66,39 per cento) nel referendum sull' adesione all' Ue.
15 - Citta' del Vaticano e Israele stabiliscono piene relazioni diplomatiche.
22 - Corea del Nord: il governo accetta di ''congelare'' il suo programma nucleare e consente l' ispezione da parte dell' Aiea.
22 - Russia e Nato firmano la ''partnership per la pace''.
24 - Vertice Ue a Corfu': i 12 e Ieltsin firmano l' accordo di ''partenariato e cooperazione'' per la Russia.
FATTI SPORTIVI
3 GIUGNO - Calcio: in amichevole, Italia batte Svizzera 1-0.
4 - Atletica: l' etiope Gebresilasie batte il record dei 5.000 metri, correndo in 12'56''96.
11 - Calcio: ultimo allenamento premondiale. L' Italia batte il Costarica per 1-0, con un gol di Signori.
12 - Ciclismo: il giro d' Italia si conclude con la vittoria del russo Berzin. Buona la prova di Pantani.
12 - Atletica: nazionale femminile promossa in 'Major league'.
17 - Calcio: comincia il campionato del mondo Usa '94. Nella partita inaugurale, la Germania batte la Bolivia per 1-0.
18 - Calcio: infelice esordio azzurro ai mondiali. L' Italia perde per 1-0 contro l' Eire. Il gol e' di Houghton.
18 - Nuoto: record di Popov nei 100 stile libero, con 48''21.
22 - Pallanuoto: il Posillipo De Georgio e' campione d' Italia.
23 - Calcio, Usa '94: Italia batte Norvegia 1-0 con un gol di Dino Baggio dopo l' espulsione di Pagliuca e gli infortuni di Baresi e Maldini. Il 24 Baresi e' operato al menisco.
26 - Atletica: l' Italia conclude la Coppa Europa al 5/o posto.
28 - Calcio, Usa '94: con il pareggio per 1-1 con il Messico, l' Italia e' terza nel girone eliminatorio ed e' ripescata grazie alla vittoria della Russia sul Camerun (6-1).
30 - Calcio, Usa '94: la Federazione argentina ritira Maradona, positivo al controllo antidoping dopo Argentina - Nigeria.

FINE GIUGNO

 

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