GLI SBARCHI DI IERI E DI OGGI

 

L’8 agosto del 1991, l’Italia scoprì di essere una terra promessa per migliaia di migranti Albanesi. Lo sbarco avvenuto a Bari fu un esodo biblico: il più grande sbarco di migranti mai giunto in Italia con un un’unica nave. 20.000. C'era di tutto, gente poverissima, delinquenti, soldati disertori. Una folla urlante, perfino minacciosa, che usava bastoni di legno, o armati di coltelli.

Le autorità negarono l'ingresso. L'invasione fu fronteggiata, da poliziotti, carabinieri e qualche reparto dell’esercito. Ma molti si buttavano in mare e sparivano nel nulla. Alla fine fu deciso a gruppi, scortandoli di trasferire gli albanesi nello Stadio della Vittoria, nella convinzione che sarebbe stato possibile tenerli lì buoni fino al rimpatrio.

Pur sorvegliati alcuni in gruppi di trenta-cinquanta tentarono la fuga. Fu allora deciso dalle autorità chiudere lo stadio con cancelli di ferro....
Rimasero assediati per 8 giorni, spesso scontrandosi con la polizia nel tentativo di forzare le uscite....

(FU QUESTO UN SEQUESTRO? NESSUNO DISSE ALLORA NULLA !!! )

.... e di sospendere i trasferimenti dal porto. Ai già 5-6000 che si trovavano all’interno rinchiusi non si osava nemmeno aprire una porta per dare i viveri di conforto, si arrivò a lanciare dall’alto da un’autoscala dei vigili del fuoco acqua minerale e razioni di cibo. Non sapendo come uscire da questa crisi si promise infine a tutti un cambio di abiti e cinquantamila lire a ciascuno, una piccola fortuna per un albanese. Molti accettarono e furono in tre giorni rimbarcati verso l'Albania. Copn navi e aerei.

Ma cosa fece il governo della sinistra quando ancora nel '97 migliaia di immigrati albanesi tentarono nuovamente di lasciare i Balcani via mare e approdare sulle coste della Puglia? Aprirono i porti? Misero in mare imbarcazioni umanitarie? Macché.
Fecero il 2 aprile 1997 una legge per il blocco navale. Nessuno poteva scendere dalle navi !!!

Fu questa una cattiva gestione, ma anche dal punto di vista della reazione politica e dell’opinione pubblica.

Fra l'altro dopo soli 2 giorno dalla firma della legge la motovedetta albanese Katër i Radës venne speronata da una nave della Marina italiana Sibilla. Fu una strage: 81 morti e 27 dispersi. Nessuno fu ritenuto responsabile, ne alcuni si stracciarono le vesti dal pietismo umanitario per i morti, donne e bambini.

Tuttavia se da una parte avevano offerto "protezione temporanea" (temporanea!) ai profughi e sostennero economicamente l'Albania, dall'altra sul porto attuarono un vero e proprio blocco navale (ben più duro di quanto si é fatto oggi).

Nessuno ricorda questo “blocco navale” del 1997?? NESSUNO !!!

In quell’anno al governo c’era il centrosinistra e il presidente del Consiglio era Romano Prodi. Il ministro degli Esteri era Lamberto Dini; alla Difesa c’era Beniamino Andreatta. Il 19 marzo del 1997 venne adottato un decreto legge che regolamentava i respingimenti; Si parlava ufficialmente di un "pattugliamento" delle coste dell’Adriatico e dava alla Marina disposizioni ben precise: nessun sbarco. In pratica fu un vero e proprio “blocco navale”, criticato apertamente dall’ONU.

Napolitano era allora lui Ministro degli interni, nessuno citò lui né il Governo di sequestro.

Certo, Romano Prodi di fronte ai deputati (era il 2 aprile 1997) provò a spiegare che "blocco navale" non era proprio il nome esatto con cui avrebbe chiamato l'"operazione", da lui invece definita "attività volta soprattutto a stroncare la malavita organizzata che gestisce gli espatri". Se non era zuppa era panbagnato.

Erano 8000 questi albanesi, perfino aggressivi ed alcuni spararono perfino con un kalashnikov contro una motovedetta che impediva l'attracco al porto..

Basta rileggersi un vecchio pezzo di cronaca pubblicato da Repubblica. il 25-3-1997. Titolo: "Blocco navale per fermare gli albanesi". (vedi su Google)
Incipit: "Da ieri è scattata la linea dura. Non sono più profughi, ma immigrati non in regola. E quindi vanno respinti".

Si faccia attenzione alle parole appena di ieri, che pesano come un macigno. "Immigrati non in regola" sta quindi per "clandestini".

Una linea dura sarà poi scelta anche dalla Procura della Repubblica di Brindisi: "arresto immediato per gli scafisti gestiti dalla malavita albanese che praticamente ha assunto il monopolio del trasporto dei clandestini, ovviamente solo se paghi".

Ma non sembra quello di oggi!! Anni 2015-2019

Solo oggi questi profughi diventano "ostaggi" "sequestri" di un (critigato) governo che si é limitato a tenere in stallo la Aquarius, garantendo agli "accoglienti" profughi, medici, soccorsi e viveri.


Nessun altro commento. E' storia di ieri..... e di oggi.
e con chissà quale futuro...

Con il governo Renzi - per ottenere maggiore flessibilità sui conti pubblici - si è accettato la disponibilità ad accogliere sul suolo italiano i migranti salvati nel Mediterraneo.

 

qualche dato

Gli immigrati residenti in Italia. Sono attualmente 5.5 milioni secondo i dati Istat aggiornati al 1 gennaio 2018.
Ma sfuggono due categorie di migranti: i richiedenti asilo e i migranti irregolari, volgarmente detti clandestini.
Al 1 gennaio 2019, si parla di una stima di 790.000 mila irregolari presenti in Italia.

Otteniamo un totale di stranieri di circa 6. 290. 000. (circa il 10% della popollazione italiana)

Al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione residente in Italia ammonti a 60 milioni 494 mila. I cittadini stranieri residenti sono 5,500.000 + 790.000
La Lombardia è al primo posto per numero di nuovi residenti
Molto significativo anche il dato relativo ai minorenni: il 37% dei "nuovi italiani" nel 2018 ha meno di 20 anni.
In assoluto i nati italiani nel 2018 sono stati 358.000, 90.000 in meno sull'anno precedente.
Mentre nel 1960 le nascite italiane furono 929.000. Senz alcun straniero.

Oggi i nati da cittadine straniere sono stimati in 91.000 annui, pari al 20,3% del totale nascite in Italia.
Ma in alcune località italiane le nascite straniere toccano anche il 30- 40 - 48%.

Qui i dati dei richiedenti asilo negli ultimi anni.


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