RIPRENDIAMO ORA QUI CON I DOCUMENTI

LE EMIGRAZIONE
le umilianti del passato


poi anche LA SCIAGURA NAZIONALE DAL '46 IN POI

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L’incremento dell’emigrazione transoceanica, in valori assoluti e nei confronti di quella continentale (da 18,25% dell’emigrazione complessiva nel 1876 passa a 47,20% nel 1900 e ancora di più nei successivi 10-12 anni).
Questo spostamento soprattutto della direzione dalla America meridionale alla settentrionale, si devono mettere in relazione, sia per le mutate condizioni del mercato del lavoro nei paesi nord americani sia per una più accentuata partecipazione di alcune regioni d’Italia che favorirono e fecero aumentare l’espatrio.

Nell’emigrazione verso paesi d’oltremare esplose quasi subito il primato degli Stati Uniti, dove si diressero, dal 1901 al 1911, oltre 3 milioni di italiani, contro i 951.000 dell’Argentina e i 393.000 del Brasile.
Gli alti salari offerti al mercato nordamericano, rispetto a quelli dell'America Meridionale (quest'ultima era per lo più agricola), e la maggiore facilità di impiego e rapidità di guadagni che consentiva la grande nascente industria degli Stati Uniti, concorsero a dirottare il maggior flusso dell'emigrazione dall'Italia nel Nord America. (abbiamo già detto 3 milioni in un decennio!!!)

Uno sguardo alla nascita degli Stati Uniti
CHE SE INTERESSATI TROVERETE 35 CAPITOLI SU TUTTA LA SUA STORIA >>>>>>

 

 

Ma evidenziamo subito certi aspetti del Nord America, partendo dalla sua prima colonizzazione.
Nell'anno 1623 un gruppo di 1200 di coloni Olandesi iniziano ad arare l'isola di Manhattan dandole il nome di Nuova Amsterdam.
Nel 1636, 45 coloni dissidenti se ne vanno e si prendono l'isola di fronte, ancora disabitata. Poi Carlo II dall'Europa nel 1663 dona per riconoscenza a 18 nobili entrambe le due isole, una diventa Brooklyn e l'altra che aveva il nome di Nuova Amsterdam diventa la odierna New York.


Questo insediamento era fatto di capanne o casette con alle spalle giardini o degli orti.
Che attraverso la Via Larga "Broadway" arrivava fin
dove terminavano i campi coltivati.
Qui nella strada a ridosso del muro che segna il confine nascerà poi la futura Wall Street.

Poi altri coloni inglesi e francesi nei successivi anni fondarono altre località che poi si chiameranno Stati: Carolina con 120 abitanti; Connecticut con 80 abitanti, Delaware con 60 abitanti, La Francia di Luigi XIV con 220 coloni si prende tutto il Mississipi e la Luisiana. Nel 1680, La Salle con 105 coloni s'impossessa del Michigan e fonda Detroit. Altri francesi (110 coloni), si prendono l'Arkansas. Gli inglesi non demordono e con Pen, che ha con se 120 coloni si prende tutta la Pen-silvania e fonda la futura città Filadelfia.

Dopo quasi 200 anni, nel 1853 nel primo censimento effettuato nel NORDAMERICA questi sui sotto sono gli abitanti di alcune famose città:
NEW YORK conta già 270.000 abitanti, BROOKLYN 20.000, HUDSON 8.000 - DETROIT 4.000 - BUFFALO 12.000 - INDIANAPOLIS 3.000 - JEFFERSON 2.000 - BRIGHTON 8.000 - FILADELFIA 200.000 - PITTSBURG 30.000 - RICHMOND 35.000 - NORFOLK 12.000 - WINCHESTER 5.000 - NUOVA ORLEANS 80.000 - - SPRINGFIELD 3.000 - - CINCINNATI 35.000 - LITTLE ROCK 2.000 - SAN FRANCISCO 80.000 - MADISON 3.000 - NASHVILLE 9.000 - BOSTON 100.000 - GLOUCESTER 10.000 - SPRINGFIELD 8.000 -RHODE ISLAND 10.000 - MIDDLETOWN 8.000 - BUFFALO 12.000 - DOVER 3.000 - ANNAPOLIS 4.000 - BALTIMORA 95.000.

In queste città si erano alcune attività, all'inizio in gran misura aziende contadine; quasi tutte incentrate sulle piantagioni (tabacco, riso e più tardi cotone) ed alcune anche commerciali-artigianali- micro industriali, e tutto si reggeva sul lavoro dei primi schiavi anni prima reclutati in Africa da Ferdinando "il cattolico" re di Spagna. Tutto il "sistema" si fondava su una manodopera fissa e continua e innanzitutto a costo zero, salvo l'acquisto iniziale dello schiavo. Nel 1700 gli schiavi erano diventati già 7.000.000, nel 1750, 17.000.000. In totale queste deportazioni costarono all'Africa circa 60.000.000 di individui. Di cui il 20 % morì' nei tragitti per malattie e pochi di loro per la fatica oltrepasseranno i 30 anni.

Di milioni di indiani del posto, nonostante alcuni tentativi, non ci fu verso per integrarli. Ma loro ovviamente erano del posto, semmai erano gli altri che dovevano integrarsi. Reagirono nel loro stile: assaltare chi li voleva estromettere dal territorio dov'erano nati. Ma gli invasori avevano armi e non delle banali frecce. Buffalo Bill gli piaceva sorprenderli nella notte per sterminarli. Ma anche i comandi militari la consegna era "ammazzateli tutti". Il 25 giugno 1876 migliaia di guerrieri pellerossa, guidati da Toro Seduto e da Cavallo Pazzo, saldarono anni di conti in sospeso col generale Custer, dopo aver compiuto un massacro a Little Big Horn, con i suoi uomini gettandoli in battaglia sterminando un nemico dodici volte numericamente superiore. FU IN SEGUITO MASSACRATO POI LUI E I SUOI DUE FRATELLI. Ma a quel punto fu messo in atto un piano di puro e semplice sterminio del popolo rosso.
Il Generale Sherman fu cinico: "Meglio buttarli fuori al più presto possibile, e non fa molta differenza se ciò avverrà mediante l'imbroglio o uccidendoli". Il Generale Sheridan non fu da meno "… l'unico indiano buono che io conosca è l'indiano morto". LI STERMINARONO O CON LE ARMI O CON L'ALCOOL A LORO SCONOSCIUTO, O CON DELLE EPIDEMIE VIRALI CHE AGLI INDIANI ERANO PURE QUESTE SCONOSCIUTE. NE' AVEVANO GLI ANTICORPI NECESSARI.
Tutti film che si sono fatti poi in seguito, erano tutti impostati su questi "valorosi" MASSACRATORI A CAVALLO di destrieri che sterminavano gli indiani pure loro a cavallo come se si trattasse di una epopea GIOIOSA da riportare nelle pagine dei libri di Storia. Pagine ben poco onorevoli per la civiltà: un genocidio del popolo rosso.. (fra l'altro gli indiani - paradossalmente - prima del nostro arrivo sul continente non conoscevano il cavallo).

Risolta in qualche modo il "problema indiani", negando a loro perfino le "riserve" ("nelle praterie d'oro, non ci coltivano nulla, eliminateli!!"), in seguito con gli States in espansione, a Nord con le industrie nascenti e a Sud con le piantagioni fiorenti, ci fu quella frattura che portò alla guerra NORD-SUD per la liberazione degli schiavi. Il motivo era una questione non per i tanti vantati "Diritti Umani" ma una odiosa gelosia di carattere "concorrenziale-economico".
Al nord pur gli industriali arricchendosi, le loro maestranze essendo capaci e coscienti di aver loro dato inizio al decollo economico e industriale volevano salari più alti. E divennero sempre più esigenti visto che non vi era in giro altro personale disponibile.
Mentre al Sud i coloni nelle loro grandi piantagioni, costruivano le loro fortune con gli schiavi; fatta la spesa iniziale al "mercato degli schiavi", venduti e comprati al pari del bestiame, questi poi producevano ogni cosa gratis, ricevendo solo il vitto e l'alloggio in promiscui capannoni. Furono questi motivi a scatenare la guerra del Nord per la "liberazione degli schiavi" nel Sud. Forse si pensava di poter avere più manopera.

(ma non è affatto vero che cessò la schiavitu'. Ancora nel 1859, a St. Louis nel Missouri, vi fu una "extensive" vendita di schiavi; all'incanto, con scelta di uomini e donne anche con bambini di 10 anni. Nel manifesto qui accanto, si riportava più di un centinaio di nomi, con l'età e il tipo di lavoro di ognuno).

Ma una volta terminata questa vaga liberazione a loro favore, molti e solo i più capaci rimasero con i loro padroni con un minimo di salario. Mentre un numero considerevole di liberati invase le città a fare i randagi, vivendo di espedienti, a fare i vagabondi, rifiutandosi perfino di fare lavori umili, pur questi necessari al decollo che c'era in atto.
Crearono insomma questi sbandati problemi di convivenza nelle grandi città che stavano per sorgere sempre più prospere. Nella stessa New York nell'isola di Manhattan si insediarono dei gruppi che presto diventarono sempre più numerosi, trasformando il loro quartiere (Harlem) in una zona malfamata, decadente. Tuttavia installatisi, ben presto (inizio '900) trasformarono la loro comunità (circa 100.000) con iniziative che resero la zona più vivibile con la diffusione della cultura afroamericana, soprattutto nella loro musica ex schiavista che poi é diventato il famoso Jazz.
Ma nel periodo precedente, questi ex schiavi, nel quartiere privo di ogni attività vivevano nell'ozio -come abbiamo già detto come randagi - del resto loro provenienti per lo più dalle piantagioni - dove erano stati liberati (lasciati andare) dai loro ex padroni proprio perché poco attivi - non erano certo adatti ai lavori che le aziende richiedevano.

Così l'imprenditoria con la sua espansione - in assoluto la più grande che la storia ricordi - corse - a fine ottocento - ai ripari e iniziò a richiedere e a favorire l'immigrazione dai paesi europei. E qui - in entrambe le due sponde, America- Europa, trovarono subito chi era (anche senza scrupoli) interessato a fare reclutamenti dandosi da fare per loro l'espatrio come emigranti. Un business sciagurato con fatiscenti navi riempite all'inverosimile. Questo avvenne in particolare in Italia, soprattutto quando negli USA del nord stavanp decollando le industrie delle auto, del petrolio, e ogni altro tipo di prodotti e mercanzia inj un consumismo sempre di più in ascesa.
Dal 1901 al 1911, oltre 3 milioni di italiani emigrarono negli Stati Uniti. E non vi erano più soltanto braccianti, ma anche un pari numero di addetti alle industrie, artigianato, ed anche nelle professioni e negli impieghi vari. Tanto che la maggior parte non tornarono più in patria ma si integrarono. E che oggi - anni 2000 - come oriundi e con i loro figli - ormai totalmente americanizzati - sono circa 14.000.000.

Questa integrazione era però avvenuta molto meno nei Paesi del SUD AMERICA, Brasile, Argentina, perchè negli anni infami, qui..... (a partire dal 1875 i Veneti (annessi all'Italia) - cantavano "America America, si campa a meraviglia, andiamo nel Brasile con tutta la famiglia" - ma anche " Qua Savoia, Savoia, intanto noialtri andemo via vaca troja) ....in Brasile "si diresse una bassa manodopera agricola per lo più analfabeta (ma alcuni sono poi diventati grandi proprietari di grandi aziende agricole, vigneti, grano, caffè ecc. ) e che dell'Italia anche nelle successive generazioni hanno conservato usi e costumi e perfino i dialetti trasferiti poi ai propri figli e nipoti. E sono proprio questi ad avere una maggior nostalgia del loro paese, anche se non lo hanno mai visto, essendo gli attuali degli oriundi della 3a e 4a generazione, ma che proprio per questo attaccamento alla Patria i loro nonni e padri hanno dato vita a cittadine che portano il nome di quelle italiane, dove si parla il "Tallian", un misto di brasiliano e veneto. Ecco perchè sono nate cittadine che portano il nome di Nova Veneza, Nova Bassano, Nova Treviso, Nova Verona, Nova Padova, Nova Trento, Nova Valsugana, Nova Mantova, poi
Nova Milano, Nova Bréscia, Nova Bergamo Alta, Nova Roma, e perfino villaggi con nomi di personaggi e santi italiani.

Si calcola che oggi che in Brasile vive la più grande comunità di oriundi italiani nel mondo, con circa 20 milioni (altri fonti dicono perfino 30 di milioni) su una popolazione di ca. 210.000 di brasiliani. San Paolo - che ha 12 milioni di abitanti, 4-5 milioni sono di origine italiana. ( a me di Storiologia, mi scrivono centinaia di e-mail volendosi informare di mille cose, o chiedermi se so qualcosa su nomi di parenti lontanissimi).

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ed eccoci ai documenti....

DAI QUADERNI DI AFFARI INTERNAZIONALI

 

l' Emigrazione negli Stati Uniti
(1908)

 

Emigrazione nel Brasile
(1923)

 

Emigrazione in Argentina
(1932)


Colonizzazione (Libia 1911)
Emigrazione controllata
Terre di popolamento
1932

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e veniamo al 1946

 

DA NOI E SOLO NEL 1998 CISONO STATE NUOVE LEGGI
MA QUESTA VOLTA NON PER L'EMIGRAZIONE MA PER
L'IMMIGRAZIONE
DEGLI STRANIERI
LEGGE 189/02 (legge BOSSI-FINI) del 1998
http://www.storiologia.it/indice22quint.htm

tutti ne abbiamo vista l'applicazione disattesa e piuttosto moderata
ma con molta gente interessata ad accogliere anonimi stranieri da ogni Paese.
E che sono fino ad oggi (2019) pari a 5.306.000 individui
più ca.di irregolari 600.000 persone da Nord a Sud,
di cui non conosciamo nome, età, provenienza,
ma usati lo più per uno sfruttamento lavorativo, non solo in agricoltura (28%)
ma anche in altri settori, dove in entrambi si cerca di ottenere una manodopera a basso costo;
e che quindi vivono e lavorano sommersi, senza documenti e senza diritti,
e che a fine 2020, forse saliranno a 670.000.
(by Istat )

Con le spese per l'accoglienza nei vari centri di ca. 1000 euro mese caduno.
Mia moglie che ha fatto 20 anni l'infermiera professionale in sala operatoria a salvare vite
a 75 anni prende nemmeno 500 euro al mese.

Ma sembra che anche l'attuale personale sanitario nel "tour de force" della pandemia
ricevono poco più di uno straniero che bighellona nelle nostre strade
vivendo di espedienti e a fare i randagi.

E qualcuno fa anche peggio: come quell'autista di colore africano a Crema,
che ha sequestrato 52 bambini, catturato prima che facesse una strage, ha detto:
"Fate schifo, figli di p..., fate schifo. Ci state sfruttando, ci state succhiando, ci state massacrando".
"«Adesso basta, deve finire. Figli dell'Africa, meglio morire combattendo".
Il filmato pochi lo hanno visto, é stato "secretato" per evitare rischi di emulazione.
E meglio non far sapere che avremo "presto" "un altro stile di vita - che sarà presto per tutti noi".


FINE

AUGURI !!!
IO HO 85 ANNI !! SONO UN "IMPRODUTTIVO"
E CON QUELLA "signora" CHE PORTA "CORONA" FORSE DOMANI MI PORTA VIA CON SE'
E QUINDI NON ME NE FREGA PIU' DI TANTO

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