RIVOLUZIONE FRANCESE

1791 - GLI EVENTI  di quest'anno
(i link inseriti sono per ulteriore approfondimento)


le date

  RIVOLUZIONE FRANCESE
20-21 Giugno Fuga di Varennes
13-16 Luglio Reintegrazione del Re nelle sue funzioni-Fondazioni dei Foglianti dai Giacobini
17 Luglio Strage del Campo di Marte
27 Agosto Dichiarazione di Pillnitz
13 Settembre Approvazione Costituzione concessa da Luigi XVI (vedi  Fuga di Varenne)
1 Ottobre Assemblea Legislativa (vedi  Fuga di Varenne)
31 Ottobre-9 Nov. Decreti contro gli Aristocratici emigrati


L'anno che viene ricordato coma la "fuga del Re", è anche l'anno di un tentativo di una Costituzione, concessa dal re stesso, ed è l'anno in cui si scioglie L'Assemblea Nazionale Costituente 
per lasciare il posto all'Assemblea Legislativa. 

La legge elettorale però, escludendo dal voto i cittadini passivi, aveva consentito alla Borghesia di perpetuare il proprio predominio anche in seno all'Assemblea Legislativa. Ad una destra FOGLIANTE (*) , tuttavia si contrapponeva nell'Assemblea una sinistra molto forte, capeggiata dai GIRONDINI (*) , un gruppo politico che si era raccolto attorno ad una frazione di deputati originari del dipartimento della Gironda e che era concorde su un programma di decisa Democrazia politica, anche se non era insensibile agli interessi della classe borghese e conservatrice.

Per di più la Costituente aveva stabilito prima di sciogliersi che nessuno dei suoi componenti potesse essere eletto deputato nell'Assemblea Legislativa. Quest'ultima si componeva dunque di uomini nuovi alla vita politica e non di rado assai giovani, la cui inesperienza doveva fortemente pesare sullo sviluppo degli avvenimenti. Sulle prime il duello destra-sinistra si svolse sul terreno della legalità, facendo succedere ad un iniziale Ministero di Foglianti, un successivo Ministero di Girondini, col Roland agli interni ed il Dumouriez agli Esteri. Ma i Girondini si trovavano stretti tra gli intrighi reazionari della Corte e l'impazienza della folla Parigina mobilitata dai Cordiglieri e dai più estremi Giacobini come Robespierre. E con avventata leggerezza ritennero che tali contrasti potessero essere assopiti, lanciando il Paese intero nell'avventura di una guerra.

VI RIMANDIAMO ALLA PAGINA DELLA FUGA DEL RE
CON MAGGIORI DETTAGLI SULLA FUGA, 
SULLA COSTITUZIONE DEL RE E SULLA ASSEMBLEA LEGISLATIVA. 
MENTRE QUI DIAMO SOLO I FATTI CRONOLOGICI DELL'ANNO

3 GENNAIO - A.N.C.:- Intimazione agli ecclesiastici, che ancora non l'hanno fatto, di prestare giuramento alla C.C.C. entro 24 ore. 4 GENNAIO - Rifiuto della maggior parte dei deputati ecclesiastici di prestare giuramento.

12 GENNAIO - Occupazione del principato di Liegi da parte delle truppe austriache e ristabilimento dell'autorita' del principe-vescovo. 20 GENNAIO - A.N.C.:- Decreto sulla riorganizzazione della giustizia nei comuni, cantoni e dipartimenti.

30 GENNAIO - Qualcosa sul piano Fersen e' trapelato. Denuncia dei progetti di fuga della famiglia reale al Club dei Giacobini da parte di Dubois-Crance'.

2 FEBBRAIO - Inizio delle elezioni, nelle assemblee elettorali dei dipartimenti, dei vescovi costituzionali, cioe' quelli che hanno giurato la C.C.C.

19 FEBBRAIO - LA CORTE:- Le "Mesdames", due sorelle di Luigi XV e zie di Luigi XVI, abbandonano Parigi e partono per l'esilio. Non faranno pero' molta strada. - A.N.C.:- L'iniziativa delle Mesdames induce l'Assemblea a dare inizio alla discussione della legge sulla emigrazione.  Il principe di Conde', emigrato subito dopo la presa della Bastiglia e stabilitosi a Worms, crea ed organizza una "Armata degli Emigrati" destinata a riportare la Francia all'antico regime.
(( LOUIS JOSEPH DE BOURBON principe di CONDE'. Nato a Parigi il 9/8/1736 e morto a Parigi il 13/5/1818. - Principe di sangue reale, molto ricco, con una carriera militare di tutto rispetto, si impegna a fondo nella costituzione di una armata di emigrati che dovrebbe affiancare altri eserciti per la riconquista della Francia ed il ripristino degli antichi poteri. -Le armate austriache e prussiane non apprezzano molto e diffidano degli sforzi di CONDE' e cercano, in vari modi, di tenerlo in disparte o subordinato. - Congedata la sua armata e rientrato a Parigi dopo la restaurazione, fara' costruire a sue spese l'attuale Camera dei Deputati: Palais Bourbon.

24 FEBBRAIO - Consacrazione a Parigi dei primi vescovi costituzionali da parte di Talleyrand, deputato e vescovo di Autun.
(( CHARLES MAURICE DE TALLEYRAND-PERIGORD. Nato a Parigi il 2/2/1754 e morto a Parigi il 17/5/1838.
Di lui si e' scritto tutto il bene e tutto il male possibile: diavolo zoppo, banderuola, salvatore della patria e servitore emerito dello Stato. Vescovo di Autun e miscredente, viene eletto deputato agli Stati Generali nell'ordine del clero, ma e' proprio lui che si batte con fermezza in Assemblea per la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici e per la Costituzione Civile del Clero. Sostituendosi all'autorita' del papa consacra nel 1791 i primi vescovi costituzionali. - La sua vita e' una continua avventura politica e diplomatica nella quale si muove sempre con estrema abilita' e scaltrezza. Si dice che, prima di morire, si sia riconciliato con la chiesa che aveva contribuito a fare a pezzi; molti pero' ritengono fosse troppo intelligente per fare una cosa simile.

27 FEBBRAIO - JALES:- L'esercito interviene e disperde i 20.000 monarchici armati che si erano riuniti in questo campo il 18/8/1790.

28 FEBBRAIO - A.N.C.:- Le "Mesdames", zie del re, che avevano tentato di emigrare alla chetichella, il 19 Febbraio, sono state bloccate dalla gendarmeria e custodite ad Arnay-le-Duc.
Un intervento di Mirabeau in Assemblea fara' loro concedere il permesso di proseguire per Roma.
In Assemblea si discute sui provvedimenti da prendere per arginare il fenomeno della emigrazione.

LA COMUNE:
- Moti nel faubourg Saint-Antoine, causati dai soliti impellenti motivi, e distruzione da parte della folla del parapetto del Donjon di Vincennes. Il tumulto e' sedato dall'arrivo di La Fayette e della Guardia Nazionale. - Assembramento alle Tuileries di 400 aristocratici armati solamente di pugnali. La Fayette interviene e li arresta tutti quanti. - Sono i cosidetti "Cavalieri del Pugnale": gruppo di nobili, ingenui quanto velleitari, che erano intenzionati ad asseragliarsi alle Tuileries per intervenire, in qualsiasi momento, in difesa del re e della regina.

2 MARZO - A.N.C.:- Soppressione delle corporazioni, dei gruppi professionali, dei dazi e delle sovvenzioni; creazione delle patenti per l'esercizio delle professioni.

3 MARZO - A.N.C.:- Decreto che manda in fonderia tutta l'argenteria sequestrata alla chiesa.

5 MARZO - A.N.C.:- Decreto che crea una Alta Corte provvisoria ad Orléans.

7 MARZO - A.N.C.:- Discussione su di una nuova legge sulla reggenza, tendente ad escludere le donne.

10 MARZO - Il papa Pio VI condanna pubblicamente la Costituzione Civile del Clero con l'enciclica "Quod Aliquantum".

12 MARZO - A.N.C.:- Decreto che ordina la compilazione di liste di ecclesiastici giurati e non giurati (refrattari).

13 MARZO - Scarcerazione dei 400 "Cavalieri del Pugnale" arrestati il 28 Febbraio.

15 MARZO - A.N.C.:- Rottura delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. - Elezione di Gobel come vescovo costituzionale di Parigi.
(( JEAN-BAPTISTE JOSEPH GOBEL, nato a Thann (Alto Reno) l'1/9/1727 e ghigliottinato a Parigi il 13/4/1794. - Gesuita, appassionato collezionista d'arte sino quasi a rovinarsi finanziariamente, riesce a rimettersi in sesto mediante incarichi ben remunerati, in alcune diocesi. - Viene eletto vescovo costituzionale con ben 500 voti contro le poche decine raccolti da altri che concorrevano all'incarico. Malgrado la sua matrice religiosa e' un membro molto attivo del Club dei Giacobini e si batte a favore del matrimonio dei preti cattolici.
Avido di denaro e di potere, commette parecchi abusi nella sua veste di commissario civile in provincia. Richiamato a Parigi, si dimette dalla carica di vescovo costituzionale e finisce sotto processo accusato di cospirazione contro la Repubblica e di "ateismo" e quindi ghigliottinato.

20 MARZO - A.N.C.:- Decreto che sopprime la Convenzione delle Imposte ed i Monopoli in generale. 27 MARZO - A.N.C.:- Decreto che affida l'amministrazione del Tesoro Pubblico ad un comitato di tesoreria composto da commissari nominati dal re.

28 MARZO - LA COMUNE:- Chiusura del club monarchico "Amici della Costituzione" su ordine della Municipalita' parigina.

29 MARZO - Il deputato Mirabeau si ammala gravemente. Voci non controllate attribuiscono la malattia ad un avvelenamento voluto dalla Corte. - TOLOSA:- Moti controrivoluzionari. - 2 APRILE - Morte di Mirabeau. La notizia provoca grande costernazione tra le classi popolari che lo avevano sempre considerato come un grande sostenitore della Rivoluzione. I suoi tonanti interventi, in Assemblea, a favore dei diritti del popolo, erano noti in tutta la Francia.

3 APRILE - LA COMUNE:- Proposta del Dipartimento di Parigi all'A.N.C. di trasformare la chiesa di Sainte-Geneviève, ancora in costruzione e non ancora consacrata al culto cattolico, in Pantheon e seppellirvi Mirabeau per primo. La proposta viene accettata e sara' approvata il 10 seguente.
- Decretati anche tre giorni di lutto pubblico. IL 4 APRILE - Si svolge il funerale di Mirabeau ed il trasporto dei suoi resti mortali al Pantheon. Si e' trattato di un rito celebrativo grandioso: una vera apoteosi. Anche la partecipazione popolare e' stata imponente tanto che la bara ha potuto raggiungere la sua destinazione finale solo nella tarda serata.

13 APRILE - Condanna reiterata della Costituzione Civile del Clero da parte del papa.

17 APRILE - LA CORTE:- Il re celebra la pasqua con il cardinale Montmorency, prete refrattario. L'atto viene recepito come una vera e propria provocazione. - Sino al 1790 Montmorency era stato elemosiniere di corte, una delle tante cariche parassitarie eliminate dalla Rivoluzione.

18 APRILE - LA CORTE:- Mentre il re e la famiglia si recano a Saint-Cloud, la carrozza viene fermata da militi della Guardia Nazionale e da manifestanti che non hanno gradito la scelta di Montmorency e la ritengono una provocazione. - La Fayette interviene per sbloccare la situazione ma i militi della Guardia Nazionale, che pure erano ai suoi ordini, rifiutano di obbedire ed il re e' costretto a rientrare alle Tuileries.

21 APRILE - A seguito dell'atto di insubordinazione del 18 Aprile, La Fayette rassegna le sue dimissioni dalle funzioni di comandante della Guardia Nazionale di Parigi.

22 APRILE - Su richiesta dei delegati di 42 dei 60 battaglioni della Guardia Nazionale Parigina, La Fayette ritira le sue dimissioni.

3 MAGGIO - Dopo la rottura delle relazioni diplomatiche con il Vaticano ed i reiterati attacchi del papato contro la C.C.C., Pio VI e' bruciato in effigie, a Palais Royal, da gruppi di dimostranti. Non avendo ottenuto delle scuse "ufficiali" per questo episodio, il nunzio apostolico Dugnani lascia in gran fretta la Francia. - Dalla sua sede di Amburgo, dove era riparato dopo la presa della Bastiglia, il Barone di Breteuil  invia una lettera a Leopoldo II d'Austria, pregandolo di prendere posizione in merito all'episodio del 18 Aprile, dal quale appare evidente come il re sia prigioniero delle forze rivoluzionarie.

9 MAGGIO - A.N.C.:- Discussione del progetto del deputato Le Chapelier che chiede di vietare la presentazione di petizioni da parte di cittadini passivi (non contribuenti) e di organizzazioni collettive in genere.

10 MAGGIO - A.N.C.:- Ultime puntualizzazioni e creazione definitiva dell'Alta Corte incaricata di giudicare sui crimini contro la sicurezza dello stato.

15 MAGGIO - A.N.C.:- Fine del dibattito sulle colonie che si risolve con il mantenimento della schiavitu'.

16 MAGGIO - A.N.C.:- Decreto, su proposta di Robespierre, che vieta ai deputati dell'Assemblea di ripresentarsi alle elezioni nella prossima legislatura. (Decreto di non rieleggibilita')

17 MAGGIO - LA COMUNE:- Espulsione del Club dei Cordelieri, da parte della municipalita' parigina, dall'omonimo convento nel quale si era insediato il 27 Aprile 1790. E' una palese ritorsione contro le prese di posizione estremiste di Marat e di Desmoulins.

18 MAGGIO - A.N.C.:- Autorizzata l'emissione di 600 milioni di assegnati.

22 MAGGIO - A.N.C.:- Votata la legge Le Chapelier che regolamenta il diritto di petizione.

24 MAGGIO - A.N.C.:- Decisione di inviare tre mediatori per cercare di porre fine al conflitto tra i rivoluzionari installati ad Avignone ed i controrivoluzionari cattolico/monarchici di Carpentras.

29 MAGGIO - LA CORTE:- Il generale Bouille' aveva segretamente promesso l'appoggio delle sue truppe per proteggere una eventuale fuga del re. Una lettera di Fersen lo avverte che la fuga del re, ritenuta imminente, e' rimandata di qualche giorno.

1 GIUGNO - A.N.C.:- Viene ripresa la discussione sul tipo di pena capitale da adottare. Il deputato Peletier-De-Saint-Fargeau ripropone e fa votare la scelta della decapitazione.

5 GIUGNO - A.N.C.:- Decreto che toglie al re il "Diritto di Grazia".

9 GIUGNO - A.N.C.:- Elezione di Adrien Duport come presidente del Tribunale Criminale di Parigi.

10 GIUGNO - A.N.C.:- Elezione di Robespierre quale Pubblico Accusatore al Tribunale Criminale di Parigi.

12 GIUGNO - Il lavoro dell'Assemblea Nazionale Costituente volge al termine; si prevede di promulgare la nuova Costituzione per il prossimo Settembre. Pertanto viene dato inizio alle elezioni primarie per designare gli elettori che avranno il compito di scegliere i deputati della futura Assemblea Legislativa.

13 GIUGNO - A.N.C.:- Decreto che esige dagli ufficiali una dichiarazione di obbedienza e di fedelta' alla nuova Costituzione.

14 GIUGNO - A.N.C.:- Voto della legge Le Chapelier che abolisce le corporazioni e vieta gli scioperi e le coalizioni operaie.

15 GIUGNO - Dopo quasi due anni di permanenza a Torino il Conte d'Artois si trasferisce a Coblenza; il Principe di Conde' e le truppe dell'Armata degli Emigrati restano a Worms.

19 GIUGNO - A.N.C.:- Decreto che autorizza l'emissione di 600 milioni di assegnati.

LA FUGA DEL RE  (vedi anche pagina dedicata)

20 GIUGNO - La fuga del re. Si stava preparando da tempo ed erano stati studiati diversi piani di fuga poi sempre accantonati per l'indecisione del re. Alla fine Maria Antonietta si impone ed obbliga il marito a seguire il piano di Fersen, preparato nei minimi dettagli, basato sull'appoggio del generale Bouille' e sul principio che il sovrano non doveva abbandonare il territorio francese, al fine di preservare sia il prestigio della monarchia che quello che restava dell'autorita' reale.
La famiglia reale avrebbe quindi dovuto asseragliarsi nella piazza forte di Montmedy (prossima al confine con il Lussemburgo), sotto la protezione delle truppe di Bouille', che aveva disposto lungo il percorso 6 reggimenti di cavalleria. - Tutte le uscite delle Tuileries erano presidiate da militi della Guardia Nazionale agli ordini di La Fayette; non si sa da quali porte la famiglia reale sia uscita. Si sospetta che La Fayette, al corrente del piano, abbia favorito la fuga nella segreta speranza di essere poi, in assenza del sovrano, nominato "Capo dello Stato".
I primi ad uscire sono stati la "governante", Madame de Tourzel, ed i bambini che salgono su di una vettura a nolo condotta dal conte Fersen e che si arresta poco lontano, in un luogo tranquillo (rue de l'Echelle), in attesa degli altri. Successivamente escono Madame Elisabeth, il re e la regina che, a piedi e separatamente, raggiungeranno la vettura di Fersen.
La famiglia si ricongiunge verso mezzanotte e mezzo, in ritardo sulla tabella di marcia perche', strada facendo, la regina si e' persa.
Superata la barriera di Saint-Martin, stranamente priva di sorveglianza, i fuggitivi lasciano la carrozza, salgono sulla berlina reale che li attende fuori le mura e si avviano verso la loro destinazione, sostando in media ogni ora e mezza per il cambio dei cavalli, preventivamente predisposto.
Nella stessa notte anche "Monsieur", conte di Provenza e la consorte si danno alla fuga in direzione di Mons. Riusciranno poi ad espatriare senza inconvenienti.

21 GIUGNO - Verso le ore 7.00 si diffonde rapidamente la notizia della scomparsa della famiglia reale. L'emozione, la rabbia ed il risentimento sono grandi. La Fayette, Bailly ed altri si mettono d'accordo e fanno credere che il re sia stato "rapito"; e' un tentativo un po' ingenuo di salvare tutto il lavoro che era stato fatto per la nuova Costituzione di stampo monarchico.
Solo Brissot (890728) non si inquieta e pubblica che la sparizione della famiglia reale avrebbe comportato un risparmio annuale di 25 milioni di lire di "lista civile".
Intanto la grande berlina reale continua il suo viaggio tra la curiosita' della gente, che non riconosce la famiglia reale e giunge, intorno alle 21.30 alla stazione di posta di Sainte-Menehould. Qui il re viene riconosciuto da un certo Drouet, un addetto alle poste, che si lancia a cavallo nella notte e riesce a far bloccare la carrozza qualche chilometro piu' avanti, a Varenne. Stranamente i militari di Bouille', dislocati lungo il percorso, con il compito di proteggere la fuga, non intervengono e la famiglia reale viene fermata dalla Municipalita' in attesa di disposizioni da Parigi.
(( JEAN-BAPTISTE DROUET, che ha contribuito alla cattura del re, ricevera' un premio straordinario di 30.000 lire. Eletto piu' tardi come deputato alla Convenzione, fara' una carriera politica di tutto rispetto, malgrado qualche traversia.))

22 GIUGNO - Alle ore 22.00 giunge la notizia dell'arresto del re a Varennes e l'Assemblea Nazionale Costituente si affretta ad inviare tre commissari:- Barnave- De La Tour Maubourg- Petion
con l'incarico di riportare a Parigi i fuggiaschi.

23 GIUGNO - Incontro dei commissari dell'ANC e della famiglia reale a Epernay dove era stata cautelativamente trasferita per evitare eventuali colpi di mano da parte delle truppe di Bouille'.
Incomincia il lento viaggio di ritorno.
Il Duca di Orléans viene ammesso come membro al Club dei Giacobini.
Il viaggio di ritorno a Parigi si e' tinto decisamente di rosa.
Il deputato Petion, nella sua accurata relazione sugli eventi, lascia intendere come le lunghe ore di viaggio abbiano favorito la nascita di un "travolgente" amore tra Madame Elisabeth ed il Petion stesso, che sedeva nella medesima carrozza. Non si sa se la cosa abbia poi avuto un seguito.
Il peggio pero' e' toccato al commissario Antoine Barnave che si invaghisce pazzamente della regina tanto da giungere ad un vero e proprio voltafaccia politico. Tornato a Parigi comincia una corrispondenza segreta con la sovrana con l'intento di redimerla e convertirla agli ideali di liberta' e di uguaglianza, senza perdere di vista, naturalmente, le esigenze d' alcova. E come se non bastasse comincia a diventare, ben presto, un difensore della monarchia, cosa che lo condurra' irrimediabilmente al patibolo.

25 GIUGNO - Il re rientra a Parigi. La notizia del suo arrivo si diffonde rapidamente ed una folla immensa si accalca lungo il percorso che conduce alle Tuileries.
C'e' gente ovunque: sulla strada, sui balconi, sui tetti e sugli alberi ed e' una folla diversa dal solito, strana; ognuno porta un cappello ben calcato in testa e nessuno apre bocca. La carrozza reale passa in mezzo ad un tetro, cupo e spaventoso silenzio, mentre la Guardia Nazionale, dal canto suo, presenta le armi con il fucile rovesciato, in segno di profondo disprezzo.
Il Generale Bouillé, dal canto suo, ha pensato bene di riparare in Lussemburgo.
L'Assemblea Nazionale Costituente ha decretato la sospensione del re da ogni sua funzione e prerogativa, sino a nuovo ordine.

26 GIUGNO - A.N.C.:- Incarico a tre commissari:. D'Andre'. Duport. Tronchet di interrogare il re sulle circostanze della sua fuga e sulle sue modalita' al fine anche di individuare i complici.

27 GIUGNO - MONTPELLIER:- Petizione dei giacobini che chiedono l'istituzione della repubblica. E' la prima volta che l'alternativa repubblicana viene messa pubblicamente sul tappeto e contrapposta ad una monarchia ormai priva di senso e scarsa di consensi.

28 GIUGNO - Il Duca Philippe d'Orléans rinuncia pubblicamente a suoi eventuali diritti alla reggenza.
Rinuncia di natura politica in quanto detti diritti erano piuttosto vaghi.

6 LUGLIO - Dichiarazione dell'imperatore Leopoldo II d'Austria che chiede agli altri sovrani di unirsi a lui per esigere il rispetto della liberta' e dell'onore del re di Francia.

9 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che impone agli emigrati di ritornare entro due mesi in Francia.

12 LUGLIO - Chaumette legge, al Club dei Cordelieri, il suo "Appello alla Nazione", un manifesto politico ed insurrezionale.
(( PIERRE GASPARD CHAUMETTE (detto Anassagora). Nato a Nevers il 24/5/1763 e ghigliottinato a Parigi il 13/4/1794. - A 13 anni viene espulso da scuola per immoralita' e si ingaggia come mozzo. Tra il 1782 ed il 1786 studia anatomia a Nevers e diventa assistente di un medico inglese operante in Francia. Nel 1790 approda a Parigi ed intuisce in pieno le possibilita' che la Rivoluzione puo' offrirgli. Membro del Club dei Cordelieri, sara' il propugnatore di tutti i piu' discutibili atti rivoluzionari. Il suo e' un estremismo viscerale ed incontrollabile.
Promuove, con altri, l'insurrezione del 20/6/1792; partecipa alla definizione della Legge sui Sospetti; partecipa alla costituzione del Tribunale Rivoluzionario ed alla promozione delle imposte sui ricchi. Forte dell'appoggio delle masse piu' ignoranti, che vedono in lui una specie di messia, diventa un escutore zelante e spietato delle "regole" del Terrore.
Pederasta sino al midollo, promuove una campagna contro le prostitute, talmente violenta da scandalizzare anche i membri della Convenzione, che pur non erano molto schizzinosi.
Persino Robespierre lo giudica "una faina, dal muso appuntito, sempre pronto a sguazzare nel sangue" e questo gli aprira' la strada verso la ghigliottina.))

13 LUGLIO - A.N.C.:- Inizio del dibattito sulla fuga del re.


15 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che proclama il re inviolabile, cosa che lo esclude, per il momento, da ogni tipo di giudizio.- Altro decreto che deferisce Bouille', in contumacia, davanti all'Alta Corte di Giustizia, per complicita' nella fuga del re.- Strano comportamento che persegue il complice ma non il principale colpevole.

16 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che mantiene la sospensione del re, decisa il 25 Giugno, sino a quando non gli verra' presentata e da lui ratificata la Costituzione.

Crisi in seno al Club dei Giacobini; una parte dei membri si separa e da vita al Club dei Foglianti.
La crisi e' stata provocata dalla richiesta di decadimento della monarchia. I Foglianti, sotto l'influenza dei partigiani di La Fayette, sono contrari a questo provvedimento che porterebbe, come naturale conseguenza, alla repubblica. - Il Club si installa nei locali del Convento dei Foglianti, in Rue Saint-Honore', ma non avra' vita facile. Dilaniato da discordie e da tensioni interne cessera' la sua attivita' dopo appena un anno di vita (10/8/1792).

17 LUGLIO - La strage del Campo di Marte: un'altra giornata cruciale della Rivoluzione.
L'idea di una repubblica, giudicata assurda ancora qualche mese prima, ha ormai conquistato il favore di una larga parte della popolazione, disgustata dal comportamento e dalla fuga del re.
Il Club dei Giacobini si fa portavoce di questa nuova istanza e deposita, con una grande cerimonia, sull'altare della patria in Campo di Marte, una petizione nella quale si chiede l'abdicazione di Luigi XVI. La grande affluenza di popolo, oltre ogni previsione, induce la Municipalita' ad issare la bandiera rossa della legge marziale allo Hotel de Ville e ad ordinare a La Fayette di disperdere l'assembramento. - La Guardia Nazionale interviene e spara sui dimostranti ed a fine giornata si conteranno almeno 50 morti. - Parecchi ordini di cattura vengono emessi contro personalita' di spicco che hanno organizzato e partecipato alla manifestazione.

18 LUGLIO - A.N.C.:- Dopo gli eventi del giorno prima viene emesso un decreto che reprime le provocazioni all'omicidio, l'eccitazione dei cittadini alla disobbedienza, la pubblicazione e la diffusione di scritti sediziosi, particolarmente rivolto agli agitatori di Campo di Marte, ai loro capi ed alle loro pubblicazioni. - Danton scappa in Inghilterra; Marat si nasconde in provincia.

19 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che istituisce ed organizza una polizia municipale e correzionale.

25 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che persegue, come transfughi, gli ufficiali disertori ed emigrati.
Inizio delle negoziazioni, tra potenze europee, in vista di un congresso internazionale contro la rivoluzione.

28 LUGLIO - A.N.C.:- Decreto che riorganizza la Guardia Nazionale, territorialmente frazionata e dai compiti incerti ed, a volte, disattesi.

1 AGOSTO - Robespierre pubblica il suo scritto "ADRESSE AUX FRANCAISES".

4 AGOSTO - A.N.C.:- Decreto che mette a punto l'arruolamento di nuove milizie per le Guardie Nazionali; queste nuove reclute danno vita al cosidetto gruppo dei "volontari del 1791".

8 AGOSTO - A.N.C.:
- Inizio della discussione sulla Costituzione. Malgrado i fatti del 17 Luglio si continua a discutere su di un disegno di Costituzione di stampo monarchico.

9 AGOSTO - A.N.C.:- Decreto che proclama la Francia ed il suo territorio metropolitano come "indivisibile".

15 AGOSTO - A.N.C.:- Decreto che vieta di portare abiti ecclesiastici fuori dagli edifici religiosi. Misura divenuta necessaria per impedire che la presunta sacralita' di tali abiti possa coprire loschi traffici.

17 AGOSTO - A.N.C.:- Decreto che impone agli emigrati di tornare in Francia entro un mese.

23 AGOSTO - A.N.C.:- Votazione di una legge organica che regolamenta la liberta' di stampa.

26 AGOSTO - A.N.C.:- Notifica della aggiudicazione del primo miliardo di beni nazionali, derivanti da proprieta' feudali e dai beni ecclesiastici.

27 AGOSTO - Incontro a Pillnitz tra l'imperatore d'Austria ed il re di Prussia, in presenza dell'Elettore di Sassonia e del Conte d'Artois; pubblicazione di una dichiarazione comune di Leopoldo II e Federico-Guglielmo II dove affermano la loro volonta' di mettere il re di Francia in condizioni di porre le basi di un governo monarchico; dichiarazione vaga, nei suoi tratti essenziali, ma percepita in Francia come una minaccia diretta ai partigiani della Rivoluzione.

28 AGOSTO - A.N.C.:- Decreto sul ristabilimento della disciplina nell'esercito, sovente in preda alla ribellione ed alla disubbidienza.

Publicazione del primo numero de "L'AMI DES CITOYENS" a cura di Tallien.

29 AGOSTO - Inizia l'elezione dei deputati alla futura Assemblea Legislativa.
A parte le altre limitazioni, sono stati esclusi dal diritto di voto i domestici, i valletti, i lacche' e tutti i servitori in genere della nobilta' e del clero. Essi sono considerati "sospetti" per definizione.

2 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto che sopprime l'Ordine degli avvocati.

9 SETTEMBRE - Ritorno di Danton a Parigi. Ritenuto uno dei responsabili dell'assembramento al Campo di Marte del 17/7/1791, si era rifugiato in Inghilterra.

13 SETTEMBRE - LA CORTE:- Il re sancisce la Costituzione. E' la prima Costituzione di Francia, di stampo monarchico ed avra' una vita breve. La Costituzione del 1791 essenzialmente recita:
La Francia e' una monarchia ereditaria diretta da un "re dei francesi", per grazia di Dio e della legge costituzionale dello Stato. - Il re dispone del potere esecutivo e nomina o dimette i ministri che egli puo' e deve scegliere al di fuori dell'Assemblea Nazionale Legislativa. - Il re ha anche la facolta' di ritardare, sino a 4 anni, con il suo veto sospensivo, la promulgazione delle leggi votate dall'Assemblea Nazionale Legislativa. - La sovranita' della Nazione si esprime mediante il diritto di rappresentanza nell'unica Assemblea Legislativa. - Il re e' il capo supremo dell'Amministrazione e degli Eserciti e nomina gli Ambasciatori. - L'Assemblea Legislativa propone e decreta le leggi, controlla la Spesa Pubblica, decreta la guerra e ratifica i trattati con le altre Nazioni. - La Costituzione Civile del Clero e' parte integrante della Costituzione di Francia.

14 SETTEMBRE - A.N.C.:- Giuramento alla Costituzione prestato dal re davanti all'Assemblea.
Integrazione alla Francia di Avignone e del Comtat Venaissin, dopo un plebiscito favorevole. Erano due colonie del papato in territorio francese.

16 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto sulla polizia di sicurezza, la giustizia criminale e le giurie.

17 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto di soppressione della Corte dei Conti.

18 SETTEMBRE - Festa al Campo di Marte per celebrare la Costituzione.

19 SETTEMBRE - Rappresentazione di "Riccardo Cuor di Leone" di Sedaine e Gretry al Teatro Italiano e manifestazione del pubblico a favore del re.  La folla acclama il re mentre si reca ad una rappresentazione all'Opera.

23 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto che attribuisce il comando della Guardia Nazionale a ciascuno dei comandanti delle sei regioni, a turno.

25 SETTEMBRE - A.N.C.:- Promulgazione del Codice Penale e decreto di applicazione della pena di morte mediante decapitazione. - Il re offre una festa ai parigini e un dono di 50.000 lire ai poveri.

27 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto che dichiara libero qualsiasi uomo vivente sul territorio francese, qualunque sia il suo colore; questo lascia pero' sussistere la schiavitu' nelle colonie, non considerate territorio metropolitano. - La cittadinanza francese viene accordata anche agli ebrei.

29 SETTEMBRE - A.N.C.:- Decreto che limita l'arruolamento e la partecipazione alla Guardia Nazionale ai soli cittadini fiscalmente attivi ed ai loro figli.

30 SETTEMBRE - A.N.C.:- L'Assemblea Nazionale Costituente ha terminato i suoi compiti. Ultima seduta ed amnistia generale per tutti i colpevoli di disordini, condannati dopo il 1788.

1 OTTOBRE - A.N.L.:- Prima seduta dell'Assemblea Nazionale Legislativa (in breve A.N.L.) ed elezione del suo presidente: il deputato Pastoret.
L'Assemblea conta 745 deputati cosi' ripartiti:
- 260 appartenenti alla Destra (foglianti, ecc.)
- 130 appartenenti alla Sinistra (giacobini, girondini, cordelieri)
- 355 appartenti al centro (il Marais).
LA CORTE: - Nomina da parte del re di un nuovo ministro della marina, Bertrand de Molleville, che succede a Thevenard.

4 OTTOBRE - A.N.L.:- Tutti i deputati prestano giuramento di fedelta' alla Costituzione.

5 OTTOBRE - A.N.L.:- Decreto, su proposta del deputato Couthon, che abolisce i termini "sire" e "maesta'"; attribuisce al re un seggio identico a quello del presidente dell'Assemblea ed autorizza i deputati a sedersi in sua presenza.

(( GEORGE AUGUSTE COUTHON, nato ad Orcet il 22/12/1755 e ghigliottinato a Parigi il 28/7/1794.
Era definito come "la seconda anima di Robespierre". Avvocato, pur essendo completamente paralitico agli arti inferiori, si butta in politica e ricopre incarichi importanti in provincia, specie a Lione e nel Puy-de-Dome.
A Parigi, oltre ad essere deputato all'Assemblea Legislativa, fa parte del Comitato di Salute Pubblica. Avversario acerrimo del movimento girondino e sempre fedele alla politica di Robespierre del quale seguira' la sorte il 28/7/1794.))

6 OTTOBRE - A.N.L.:- Su proposta del deputato Hérault de Séchelles, annullamento del decreto precedente.

(( MARIE JEAN HERAULT DE SECHELLES, nato a Parigi il 20/10/1759 e ghigliottinato a Parigi il 5 Aprile 1794. - Ricco, bello, intelligente e vanitoso come un pavone, come tutta la gioventu' aristocratica dei suoi tempi. - A soli 18 anni esercita l'avvocatura a Parigi e nel 1785 ottiene dalla Corte (o dalla regina?) la carica di Avvocato Generale. Malgrado questi privilegi non esita, nei salotti parigini, a vantarsi come uno dei "vincitori della Bastiglia". Il fascino che esercita sulle donne gli apre le porte a numerosi e lucrosi incarichi e la sua vita politica e' come una banderuola che ruota dai Foglianti ai Girondini ai Montagnardi e verso quanti altri possano favorire il suo successo personale.
Robespierre, l'incorruttibile, non lo sopporta molto e cerca di allontanarlo da Parigi e dalle parigine con alcune missioni in provincia, dove e' quasi inevitabile non fare sbagli; poi, al suo ritorno, lo consegna al boia insieme a tanti altri.))

8 OTTOBRE - Dimissioni necessarie di La Fayette, da comandante della Guardia Nazionale di Parigi, in quanto ha deciso di presentarsi come candidato alla carica di sindaco della capitale, al posto di Bailly.

9 OTTOBRE - A.N.L.:- Rapporto dei commissari Gallois e Gensomme inviati, il luglio precedente, in Vandea e nelle Deux-Sévres, per indagare sui disordini religiosi e controrivoluzionari che si erano verificati in queste localita'.

16 OTTOBRE - AVIGNONE:- Alcuni controrivoluzionari cattolici/monarchici hanno assassinato il Segretario Generale del Comune Lescuyer.
Come ritorsione, un gruppo di rivoluzionari, agli ordini di Jourdan, detto Mozza-Teste, si impadroniscono della prigione della Glaciére e massacrano decine di detenuti politici contrari alla Rivoluzione.

(( MATHIEU JOUVE, detto JOURDAN MOZZA-TESTE, nato a Saint-Just nel 1749 e ghigliottinato a Parigi il 27/5/1794. - Macellaio, maniscalco, soldato ed artista di cabaret a Parigi, agli inizi della Rivoluzione. Prende parte alla presa della Bastiglia e gli viene attribuita la morte del governatore Launay. Tipo deciso e senza scrupoli, viene inviato dalla Rivoluzione in tutti quei luoghi ove occorre dare una "lezione", secondo l'etica del Terrore.
Gli vengono cosi' attribuiti numerosi massacri in tutta la Francia, dal Comtat-Venaissin, ad Avignone, sino alle Bocche del Rodano; nessuno riuscira' mai a quantificare il numero dei morti che gli vengono addebitati. Si parla comunque di molte centinaia.
Alla fine fa uno sbaglio: quale comandante della Gendarmeria di Vaucluse fa arrestare un rappresentante della Convenzione, in missione. Era l'occasione che molti aspettavano per togliere di mezzo un personaggio ormai troppo pericoloso. Condotto a Parigi, viene processato e ghigliottinato in pochi minuti.))

20 OTTOBRE - A.N.L.:- Inizio della discussione sul problema degli emigrati.
- Proposta bellicista del deputato Brissot e dei suoi amici che propongono di prendere l'iniziativa della guerra contro gli Stati d'Europa ostili alla Rivoluzione.
La Guerra. La Dichiarazione di Pillnitz del 27/8/1791 ha lasciato qualche segno ed ha fornito lo spunto per dare un nuovo indirizzo alla Rivoluzione.
La situazione e' sempre caotica: fame, carestia e disoccupazione continuano ad affliggere il paese ed a renderlo sempre meno governabile, sopra tutto in provincia.
Alcune correnti politiche cominciano a vedere, in una possibile guerra, un momento di aggregazione dello spirito nazionalistico contro un comune nemico esterno: la guerra come distrazione e rimedio ai mali interni. Lo stato di belligeranza consentirebbe e giustificherebbe quei provvedimenti eccezionali necessari e rigorosi per contenere i movimenti controrivoluzionari che stanno emergendo in tutto il paese. Inoltre risolverebbe in parte il problema della disoccupazione.
La giustificazione morale della guerra e' quella di portare la liberta' ed i principi rivoluzionari dell'eguaglianza a quei popoli europei ancora governati dall'assolutismo. Ovviamente non tutti sono daccordo; Robespierre ed alcuni altri preferirebbero anzitutto riportare lo stato alla governabilita' applicando quei principi che vengono lentamente a definirsi e che saranno in seguito recepiti sotto l'etichetta di Terrore; prima eliminare i nemici interni e poi rivolgersi contro quelli esterni.

22 OTTOBRE - Proposta della "Societe Fraternelle des Halles" di dichiarare la "Patria in Pericolo". La cosa equivale alla proclamazione di uno stato di allerta generale contro i nemici interni ed esterni della Rivoluzione ed autorizza l'adozione di provvedimenti eccezionali di ordine pubblico quali la "legge marziale" ed altre gravi restrizioni.

25 OTTOBRE - A.N.L.:- Discorso del deputato Vergniaud che propone di prendere l'offensiva militare contro i paesi della Dichiarazione di Pillnitz.

31 OTTOBRE - A.N.L.:- Primo decreto contro gli aristocratici emigrati. Imposizione ai nobili di rientrare in patria pena la confisca dei loro beni immobiliari.
- Decreto che intima a "Monsieur" fratello del re, di ritornare in Francia per non perdere i suoi eventuali diritti alla reggenza.
LA CORTE:- Dimissioni del Ministro degli Affari Esterni Montmorin sostituito da Lessart.

1 NOVEMBRE - A.N.L.:- Autorizzazione all'emissione di 100 milioni di assegnati portando il totale emesso a 1 miliardo e 900 milioni.

6 NOVEMBRE - A.N.L.:- Discussione sul Rapporto del Direttorio del Dipartimento della Mayenne che riferisce sulla preparazione di una insurrezione controrivoluzionaria sotto la direzione di preti refrattari.

9 NOVEMBRE - A.N.L.:- Altro decreto che impone agli emigrati di ritornare in Francia prima del 1/1/1792 sotto pena della confisca dei loro beni e la condanna a morte in contumacia.

11 NOVEMBRE - LA CORTE:- Approvazione del re ai decreti sugli emigrati del 31 Ottobre e 9 Novembre; contemporaneamente il re sollecita i suoi fratelli a ritornare in Francia.

12 NOVEMBRE - LA CORTE:- Nuovo invito del re agli emigrati a ritornare in Francia per non incorrere nelle gravi pene previste dal decreto del 9 Novembre.
Lettera circolare dell'imperatore Leopoldo II d'Austria agli altri sovrani nella quale ribadisce la Dichiarazione di Pillnitz del 27 Agosto.

14 NOVEMBRE - LA COMUNE: - Elezione di Petion come sindaco di Parigi con 6.728 voti contro i 3.126 di La Fayette; su 80.000 iscritti circa 70.000 elettori si sono astenuti dal voto.

(( JEROME PETION, nato a Chartres il 2/1/1756 e morto a Saint-Magne il 18/6/1794.
Avvocato a Chartres prima di entrare in politica, uomo di aspetto molto gradevole e grande oratore, in grado di far piangere i suoi ascoltatori.
Deputato all'Assemblea Nazionale Costituente nelle file dell'estrema sinistra, diventa ben presto amico e confidente di Robespierre. Mentre quest'ultimo acquistera', poco alla volta, la fama di Incorruttibile, Petion otterra' quella di Inflessibile.
Incaricato, con altri, di riportare a Parigi il re, catturato a Varenne, durante il viaggio si innamora di Madame Elisabeth, sorella di Luigi XVI, mettendo in serio pericolo la sua ...carriera politica; al cuore non si comanda.
La nomina a sindaco di Parigi gli da' alla testa e lo porta su posizioni politiche piu' moderate, prossime a quelle dei Girondini; il suo voto contrario alla morte del re e le sue prese di posizione contro gli atteggiamenti estremistici di Marat lo mettono in sospetto e gli alienano la fiducia di Robespierre. Nel Giugno del 1794 si rifugia dalle parti di Bordeaux per sfuggire alla ghigliottina. Individuato, preferisce suicidarsi per non farsi prendere.))

25 NOVEMBRE - A.N.L.:- Creazione di un "Comitato di Sorveglianza" dei membri dell'Assemblea.
LA CORTE:- Lettera della regina a Fersen nella quale spiega le scelte della Corte orientate alla politica "del peggio e della guerra esterna".

29 NOVEMBRE - A.N.L.: - Decreto che intima ai preti refrattari di prestare il giuramento civico sotto pena di essere considerati come "sospetti" di attivita' controrivoluzionarie.

2 DICEMBRE - LA CORTE: - Dimissioni di Duportail, Ministro della Guerra. E' rimpiazzato dal Conte di Narbonne.

3 DICEMBRE - LA CORTE: - I fratelli del re gli fanno sapere che rifiutano di obbedire alle sue esortazioni del 31/10 "a causa della prigionia fisica e morale in cui sua maesta' e' trattenuta".
Lettera segreta del re a Federico Guglielmo II di Prussia nella quale richiede un intervento militare, concertato con gli altri sovrani, per "arrestare i faziosi, dare modo di ristabilire un ordine di cose piu' desiderabile, ed impedire che il male che ci travaglia possa raggiungere gli altri stati d'Europa".

5 DICEMBRE - COBLENZA:- Approvazione da parte dei fratelli del re di un piano di insurrezione in Bretagna preparato da La Rouerie, ex guardia del corpo di Luigi XVI. Il piano non verra' attuato ma servira' in seguito come modello per gli insorti della Vandea.

10 DICEMBRE - Ratifica, dell'imperatore Federico Guglielmo II, della risoluzione della Dieta di Francoforte che accorda la protezione prussiana ai Principi Possessionari d'Alsazia, spogliati dai decreti rivoluzionari.

14 DICEMBRE - A.N.L.:- Il re annuncia all'Assemblea di avere intimato all'arcivescovo di Treves (Treviri) di disperdere gli assembramenti di emigrati, sulle sue terre, prima del 15 Gennaio 1792.
Discorso del Ministro della Guerra Narbonne in favore della apertura di un conflitto.

17 DICEMBRE - A.N.L.:- Decretata l'emissione di 300 milioni di assegnati.

21 DICEMBRE - Nota dell'imperatore Federico Guglielmo II di Prussia al governo francese nella quale avvisa che difendera' l'Elettore di Treves contro una aggressione militare della Francia e ribadisce gli elementi della dichiarazione di Pillnitz del 27 Agosto.

27 DICEMBRE - A.N.L.:- La guerra si profila imminente. Nomina dei generali Rochambeau e Luckner come marescialli di Francia alla testa delle armate del Nord e del Reno.

28 DICEMBRE - A.N.L.:- Decreto per la organizzazione di battaglioni di volontari.
Grandi acclamazioni alla regina, al Teatro dell'Opera, dove si rappresenta "Ifigenia in Aulide" di Gluck, nel momento in cui il coro declama: "Cantiamo! Celebriamo la nostra regina!".

29 DICEMBRE - A.N.L.:- Voto di un prestito di 20 milioni di lire per la guerra.

30 DICEMBRE - A.N.L.:- Discorso del deputato Isnard in favore di una "guerra indispensabile per consumare la rivoluzione".

31 DICEMBRE - A.N.L.:- Decreto che sopprime il tradizionale omaggio al re in occasione del nuovo anno.

Bibliografia: ADOLPH THIERS - Storia della Rivoluzione Francese - 10 Volumi
Grazie a Kolimo - http://www.alateus.it/rfind.html
NAPOLEONE, Memoriale di Sant'Elena. (originale)

Storiologia ha realizzato un CD con l'intero MEMORIALE - vedi presentazione qui )

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