RIVOLUZIONE FRANCESE

20 SETTEMBRE 1792

LA CONVENZIONE NAZIONALE

Lo stesso giorno degli avvenimenti di Valmy, a Parigi la legislativa si scioglie, cedendo il posto alla Convenzione Nazionale; il giorno seguente, quest'ultima proclama l'abolizione della Monarchia in Francia e l'Instaurazione della Repubblica.

La Convenzione Nazionale era naturalmente per intero composta da deputati Repubblicani, ma era frazionata in 3 gruppi politici principali: la destra, costituita dai Girondini, il centro o palude, che non aveva ancora una linea politica ben determinata sebbene contasse la maggioranza dei deputati, e la sinistra o Montagna, composta da deputati provenienti, per la maggior parte, dal Club dei Giacobini, quale si era venuto ricostituendo dopo la secessione dei Foglianti, e, perciò, decisamente Democratici e sempre più inclini ad un programma di rivendicazioni sociali. 

I Girondini, che sfruttavano anche il senso di raccapriccio diffuso dalle Stragi di Settembre, avevano con loro la Borghesia delle province, ove i nuovi proprietari di terre e tutti coloro che avevano fatto fortuna con la Rivoluzione, sebbene decisi ad impedire il ritorno dell'Ancien Régime, intendevano godere in pace i frutti del proprio successo.
Per questo, i Girondins poterono avere da principio la maggioranza nella Convenzione e continuare a governare la Francia. Essa però era giunta al potere col programma della guerra ideologica della Rivoluzione contro i Troni assoluti: doveva quindi mostrarsi capace di vincere la guerra o cadere travolta sotto le sue responsabilità. 

In effetti nell'Autunno del 1792 gli Eserciti Francesi passarono di vittoria in vittoria e trovarono attiva collaborazione al di là delle frontiere della Francia nei simpatizzanti locali per le idee rivoluzionarie. Furono così occupati il Belgio e la Renania, mentre insorgeva anche Basilea e gli abitanti stessi invitavano i Francesi nei territori Sabaudi della Savoia, di Nizza e del Contado di Oneglia.
In questi ultimi territori soltanto si delineò una corrente favorevole all'unione con la Francia. Ma la Convenzione Nazionale passò sopra alla volontà delle popolazioni interessate, affermando che le Alpi ed il Reno erano frontiere naturali della Francia, e decretò l'annessione di tutti i paesi occupati, nel Dicembre 1792.

 In tal modo, essa abbandonava il piano ideale della guerra per la liberazione dei popoli e ricalcava le orme dell'Imperialismo del passato Re Sole, ordinando inoltre anche l'invasione dell'Olanda. Se la Francia Rivoluzionaria riprendeva la politica estera dell'Ancièn Regime, era pertanto inevitabile che l'Inghilterra riorganizzasse contro di lei la Coalizione Europea, con cui aveva stroncato a suo tempo il Re Sole.

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