RIVOLUZIONE FRANCESE

22 AGOSTO 1795

NUOVA COSTITUZIONE ....DELL'ANNO III
E NUOVO


IL DIRETTORIO

Con il trascorrere dei mesi gli uomini di Termidoro vengono precisando i caratteri del nuovo ordine. Una nuova Costituzione prende forma: la Costituzione dell'anno III e viene nominato il nuovo DIRETTORIO Un secutivo, che è composto da 5 membri (Direttori): Barras. Carnot. La Revellière-Lépeaux. Letourneur. Reubell.

Essa porta alla abolizione del suffragio universale e pone quindi ai margini della vita politica tutti quei ceti popolari che vi avevano fatto irruzione nel periodo del Terrore.
 Il diritto di voto spetta ora solo solo alle classi possidenti. 

Alla Convenzione tornano tutti i poteri legislativi, mentre il potere esecutivo viene affidato all' organo collegiale: Il DIRETTORIO
Tutta la classe politica della Francia é così rinnovata. A tenere saldamente il timone dello Stato sono i nuovi ricchi, gli appaltatori, speculatori, profittatori, che si difendono dal ritorno dei realisti, anche con la repressione..

La situazione interna della Francia si manteneva viceversa molto grave. I Termidoriani, abbattendo il Robespierre, si erano illusi di tornare ad un regime di libertà e normalità. E in effetti per reazione al Puritanesimo fanatico dei Robespierristi, la Francia aveva assistito dopo Termidoro ad un allentarsi generale di tutti i freni: i nuovi ricchi ostentavano sfrontatamente la propria sete di piaceri e di facili guadagni: un clima di scandali e di affarismo dilagava, fatto di notorie ruberie di fornitori militari, di tracotante indisciplina di generali e di sfacciata venalità degli uomini politici: il crollo della Montagna e quindi della politica economica del Terrore lasciava il campo alla speculazione, portando al massimo l'inflazione e la corsa dei prezzi.

Ma le masse popolari affamate tornavano ad ascoltare i superstiti Giacobini, sognanti la riscossa contro i Termidoriani, mentre gli elementi più moderati tornavano a vagheggiare la Monarchia, come l'unico mezzo per uscire dal caos.

Stretti dalla minaccia Giacobina da una parte e da quella monarchica da un'altra, i Termidoriani erano costretti perciò a ricorre alla forza per mantenersi al potere sbandando alternativamente da un estremo all'altro.

Nel 1795, infatti, la Convenzione domava una rivolta degli operai Parigini con 9 condanne a morte di ex Montagnardi e opera una sterzata verso la destra Monarchica, per cui il Terrore Bianco giungeva al colmo nel Mezzogiorno ed il feroce Anticlericalsimo degli anni precedenti cedeva ad un Regime di separazione tra Stato e Chiesa che alla fine permise la ripresa del culto Cattolico.

Ma allora l'agitazione Monarchica, accompagnata da una recrudescenza della rivolta in Vandea si fece tanto minacciosa, che la Convenzione sterzò in senso opposto, facendo massacrare i Vandeani dalle sue truppe ed elaborando una Costituzione dell'Anno III, intesa a consolidare il Regime Repubblicano su posizioni Conservatrici.
Con questa, cioè, il sistema Democratico del suffragio Universale era abbandonato di nuovo per quello del suffragio ristretto ai soli abbienti, mentre il potere esecutivo era daccapo distinto da quello legislativo, per evitare la ripetizione della Dittatura Rivoluzionaria della Convenzione: per tanto era affidato ad un direttorio di 5 membri e l'altro ad un consiglio dei 500 ed un consiglio degli anziani.

E poichè i realisti tentavano di impedire l'entrata in vigore della nuova Costituzione minacciando la rivolta, la Convenzione affidò la propria difesa al Barras che il 13 Vendemmiale (5 Ottobre 1795) faceva mitragliare i Monarchici insorti dai cannoni del Generale Napoleone Bonaparte.

Ma, schiacciato il pericolo Monarchico a destra, risorgeva puntualmente quello Giacobino a sinistra. Nei quartieri popolari di Parigi, invero, si faceva strada la propaganda del giornalista Francois Babeuf noto sotto lo pseudonimo Caio Gracco e dell'oriundo Italiano Filippo Buonarroti , che già superavano le posizione stesse della Montagna, reclamando non solo l'eguaglianza politica, ma altresì l'eguaglianza economica dei cittadini.

Essi affermavano cioè che i lavoratori, costituenti l'enorme maggioranza del popolo erano sfruttati da una minoranza di capitalisti: proponevano perciò l'abolizione della proprietà privata e la gestione dei mezzi di produzione da parte dello Stato che ne avrebbe diviso il ricavato fra tutti i cittadini in ragione dei loro bisogni.

Il DIRETTORIO, pertanto, schiacciò la Congiura degli Uguali promossa dal Babeuf e dal Buonarroti per attuare le proprie idee, mandando l'uno a morte sulla ghigliottina ed incarcerando l'altro con altri compagni (1796).

Anche questo, però, servì soltanto ad incoraggiare i Monarchici i quali, nelle elezioni dell'Aprile 1797 riportavano un tale successo che il Direttorio fece appello allo spirito Repubblicano dell'esercito e mercé il suo appoggio procedette al Colpo di Stato del 18 Fruttidoro, per cui una quantità di elezioni furono annullate arbitrariamente e parecchi esponenti monarchici furono decapitati o deportati.

L'opinione pubblica cominciava ad assuefarsi al sistema dei Colpi di Stato ed al periodico intervento dei militari nella politica. E proprio questa fatale assuefazione avrebbe finito un giorno per aprire la via del potere ad un Generale vittorioso: Napoleone !.

Bibliografia: ADOLPH THIERS - Storia della Rivoluzione Francese - 10 Volumi
Grazie a Kolimo - http://www.alateus.it/rfind.html
NAPOLEONE, Memoriale di Sant'Elena. (originale)

Storiologia ha realizzato un CD con l'intero MEMORIALE - vedi presentazione qui )

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