PARTE TERZA

CAPITOLO I
Classificazione delle folle.

1.° Le folle eterogenee - Come si differenziano - Influenza della razza --- L'anima delle folle 'é tanto più debole quanto é più forte l'anima della razza - L'anima della razza rappresenta lo stato di civiltà e, l'anima della folla lo stato di barbarie - 2.° Le folle omogenee - Divisione delle folle omogenee - Le sette, le caste, le classi.

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Abbiamo veduto quali sono i caratteri generali comuni alle folle. Ci resta da studiare i caratteri particolari sovrapposti a questi caratteri generali, secondo le diverse categorie delle collettività. Anzitutto facciamo una breve classificazione delle folle.
Il nostro punto di partenza sarà la semplice moltitudine. Essa raggiunge la sua forma più bassa quando è composta da individui appartenenti a razze diverse. Il suo unico legame è la volontà, più o meno forte, del capo. Come esempio di tali moltitudini, si possono dare i barbari di origini diverse, che per parecchi secoli invasero l'impero romano.
Al di sopra di queste moltitudini senza coesione, stanno quelle che, sotto l'azione di certi fattori hanno acquistato caratteri comuni e hanno finito col formare una razza. Esse presentano le caratteristiche speciali delle folle, ma sempre insieme a quelle della razza. Le diverse categorie delle folle che si possono osservare in ogni popolo possono dividersi così

 

A. - FOLLE ETEROGENEE
1° Anonime (Folle delle vie, per esempio).
2° Non anonime (Giurie, assemblee parlamentari, ecc.).

B.- FOLLE OMOGENEE
1° Sette (Sette politiche, sette religiose, ecc.). B. -
2° Caste (Casta militare, casta sacerdotale, casta operaia, ecc.).
3° Classi (Classe borghese, classe contadina, classe operaia, ecc.).


Ora indicheremo con poche parole i caratteri che differenziano le diverse categorie delle folle.

1.0 - Folle eterogenee.

Le folle eterogenee sono quelle di cui abbiamo studiato precedentemente i caratteri. Si compongono di individui qualsiasi, qualunque sia la loro professione e la loro intelligenza.
Abbiamo dimostrato che la psicologia degli uomini in folla differisce dalla loro psicologia individuale, e che l'intelligenza non si sottrae a questa differenziazione. Abbiamo visto che nelle collettività, l'intelligenza non ha nessuna parte. Soltanto i sentimenti incoscienti possono agire.

Un fattore fondamentale, la razza, permette di dividere nettamente le diverse folle eterogenee.
Più volte abbiamo parlato della sua funzione e abbiamo dimostrato che è il più potente fattore capace di determinare le azioni degli uomini. La sua influenza si manifesta anche nei caratteri delle folle. Una moltitudine composta di individui qualsiasi, ma tutti inglesi o cinesi, sarà molto diversa da un'altra composta da individui qualsiasi, ma di svariate razze: russi, francesi, spagnoli, ecc.

Le profonde divergenze create dalla costituzione mentale ereditaria nel modo di pensare e di sentire degli uomini, sono molto visibili allorquando certe circostanze - assai rare però - riuniscono in una stessa folla, in proporzioni press'a poco uguali, individui di nazionalità diversa, per quanto gli interessi che li riuniscono sembrino in apparenza identici. I tentativi fatti dai socialisti per fondere nei grandi congressi i rappresentanti della popolazione operaia di ogni paese, sono sempre finiti in furibonde discordie.
Una folla latina, per quanto rivoluzionaria o conservatrice la si supponga, farà appello mirabilmente allo Stato, per realizzare le sue esigenze. E' sempre centralizzatrice e, più o meno, cesarea. Una folla inglese o americana, invece, non riconosce lo Stato e si rivolge all'iniziativa privata. Una folla francese guarda anzitutto all'uguaglianza, e una folla inglese alla libertà. Le differenze delle razze generano tante specie di folle quante sono le nazioni.

L'anima delle razze domina dunque l'anima della folla. E' il sustrato potente che determina le sue oscillazioni. I caratteri inferiori delle folle sono tanto meno accentuati quanto l'anima della razza è più forte. È una legge essenziale. Lo stato della folla e il dominio delle folle costituiscono la barbarie o il ritorno alla barbarie. Acquistando un'anima solidamente costituita, la razza si sottrae sempre maggiormente al potere irriflessivo delle folle, ed esce dalla barbarie.

Al di fuori della razza, l'unica classificazione importante da farsi per le folle eterogenee, é quella di dividerle in folle anonime, come quelle delle strade, e in folle non anonime come, ad esempio, le assemblee deliberanti e le giurie. Il sentimento della responsabilità, che non esiste nelle prime, mentre é sviluppato nelle seconde, dà ai loro atti delle orientazioni spesso diverse.

2.° - Folle omogenee.

Le folle omogenee comprendono: 1° le sette; 2° le caste; 3° le classi.
La setta segna il primo grado nell'organizzazione delle folle omogenee. Comprende individui di educazione, di professione, di temperamenti a volte molto diversi, che sono uniti dal solo legame delle credenze. Così sono le sette religiose e politiche, ad esempio.
La casta rappresenta il più alto grado di organizzazione di cui sia suscettibile la folla. La setta é formata di individui di professione, di educazione, di temperamento spesso dissimili, e legati tra loro soltanto dalle comuni credenze, mentre la casta comprende solo individui che hanno la stessa professione
e quindi di educazione e di temperamento quasi identici. Così sono le caste sacerdotali e militari.

La classe si compone di individui di origine diversa, uniti, non da una comune credenza, come i membri di una setta, né da una identità di professione, come i membri della casta, ma da certi interessi, da certe abitudini di vita e di educazione simile. Così sono la classe borghese, la classe agricola, la classe operaia ecc.
In questa opera non voglio studiare che le folle eterogenee, quindi mi occuperò soltanto di qualche categoria di queste diverse folle scelte come tipi.

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