DA RAMMENTARE

PERCHE' L'ITALIA PARTECIPO' NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE ?????
PERCHE' L'ITALIA PATECIPO' NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE ???
PERCHE'(FORSE) PARTECIPEREMO NELLA TERZA GUERRA MONDIALE?

"RAZZISMO"
IL PROBLEMA STORICO-SCIENTIFICO >>>>>>>>

 

LA PRIMA

Con l'Austria l'Italia aveva stipulato il 20 maggio 1882 a Vienna un "Patto" difensivo (detto della "TRIPLICE ALLEANZA")
che comprendeva gli Imperi dei Tre imperatori ( Guglielmo I di Germania, Francesco Giuseppe I d'Austria e Alessandro III di Russia ).
Si era stabilito che se uno era attaccato da una potenza nemica le altre due correvano in suo soccorso.

Nel 1888 - morto Guglielmo I - il Patto fu rinnovato in gran pompa con Guglielmo II. Ed anche lui si impegnò a dichiarare guerra a chi avesse occupato i territori dei 3 imperatori.
Ma nella sconfitta della guerra fatta dell'Italia ad Adua, i due imperatori temevano che l'Italia avrebbe puntato il suo interesse sui Balcani. Tanto più che il 24 ottobre 1896 ci fu il matrimonio dell'erede al trono Vittorio Emanuele con Jelena Petrovic Njegoš, principessa del Montenegro. A Vienna per questa unione si iniziò ad essere anti-italiani.


Il 29 luglio del 1900 a Monza veniva ucciso da un attentato a Monza il re d'Italia Umberto I. Gli succedeva il figlio Vittorio Emanuele. Ma fra quest'ultimo e l'Austria non vi era
una reciproca simpatia. Tuttavia ci fu il rinnovo dell'alleanza il 28 giugno 1902 a Berlino anche se fu stretto un accordo segreto con Parigi che l'Italia non avrebbe mai partecipato ad una guerra contro la Francia e neppure se la Francia avesse attaccato la Germania. Entrambe si assicuravano la reciproca neutralità, non solo l'Italia verso la Francia ma - sarebbe rimasta neutrale - anche nel caso l'Austria avesse fatto una sua guerra con altri, soprattutto nei Balcani.
Infatti i sentimenti degli italiani erano che bisognava mantenere libero il "Mare Nostro", e a perorare questa causa era D'Annunzio che diede inizio in Italia a sentimenti anti-austriaci. Preoccupando Vienna per le mire che l'Italia aveva anche al di là dell'Adriatico, perchè vedeva l'Italia migliorare le difese marittime e anche alla frontiera.
Tuttavia nel 1908 la Triplice fu rinnovata senza alcuna modifica.
Ma anche Austria e Russia in precedenza il 15 ottobre 1904 avevano firmato un accordo segreto secondo il quale non sarebbero intervenute in una guerra l'una contro l'altra. E quasi nello stesso tempo (nel 1907) dopo che Francia e Inghilterra avevano iniziato "Entente cordiale", si unì anche la Russia, creando così l'accordo franco-anglo-russo con la cosiddetta "TRIPLICE INTESA".
Ciononostante anche nel 1912 veniva in pieno accordo nuovamente rinnovato il trattato della
"TRIPLICE ALLEANZA".

Ma nel contemppo iniziarono tensione fra Vienna e la Russia. La Serbia oltre ad ottenere successi in Bulgaria, mirava anche all'accesso sull'Adriatico. A quel punto nel luglio 1913 l'Austria era intenzionata ad attaccare la Serbia.
Lo fece 3 mesi dopo in ottobre inviando un ultimatum alla Serbia di abbandonare l'Albania settentrionale.
L' Italia fece capire a Vienna che l'Italia si sarebbe schierata al suo fianco in Serbia, e in caso di guerra estesa anche contro la Russia che difendeva gli slavi.

Il 28 giugno del 1914 Francesco Ferdinando, erede al trono di Austria-Ungheria, viene assassinato insieme a sua moglie a Sarajevo, dove si trovava in visita ufficiale. Per l'Austria, la responsabilità è della Serbia. Assieme ai tedeschi, il 23 luglio l’Austria invia un ultimatum alla Serbia, che in nome della propria sovranità nazionale, la Serbia rifiuta. Il dado per l'Austria è tratto: il 28 luglio l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia. È l'inizio della Prima Guerra Mondiale.

In virtù dell'articolo 4 dell'alleanza che esonerava dall'intervenire nel caso una delle parti avesse dichiarato guerra ad una quarta potenza, in Italia San Giuliano dopo aver ricevuto in cambio alcune proposte su una eventuale spartizioni (cessione del Trentino e di Trieste) proclamò il 3 agosto 1914 la neutralità dell'Italia.
Ma morto lui il 13 ottobre gli succedette l'ebreo Sidney Sonnino. Lui con incontri segretissimi con Francia e Inghilterra stipula un patto ("Patto di Londra" - reso poi noto dai russi solo il 23 Nov. '17, per loro guerra finita con la Rivoluzione). Patto che é un accordo con la "Triplice Intesa" (non ne era a conoscenza nemmeno il Governo, ma solo il Re) dove si impegnava ad entrare prima o poi in guerra al loro fianco.


Il 4 maggio 1915 (a nove mesi dalla morte di San Giuliano) SONNINO trasmetteva un telegramma a Vienna, dove oltre ad affermare una libertà d'azione dell'Italia: 1) Rifiutava tutte le proposte fatte dall'Italia a San Giuliano. 2) Denunciava la Triplice alleanza. 3) Metteva fine alla nutralità. 4) Affermava la libertà d'azione dell'Italia.

La Triplice la considerò una "cortellata alla schiena". Il Kaiser (alla notiza della fine della "neutralità" italiana) ebbe una sfuriata isterica, accompagnata da epiteti all'indirizzo del Savoia (iniziò con "inaudito", continuò con "ipocrita" e terminò con quel "nano farabutto" che tradiva un'alleanza che aveva più di trent'anni.

L'Italia durante i 9 mesi di neutralità era rimasta alla finestra, ma poi con la "liberta d'azione" evocata da Sonnino, diede la militaresca "cortellata alla schiena" entrando in guerra il 25 maggio contro la "TRIPLICE ALLEANZA"con i "nuovi" alleati Inglesi, Francesi e Russi ("Triplice Intesa")

INSOMMA, SE L'ITALIA RIMANEVA CON GLI AUSTRIACI
SE SI ACCETTAVA IL TRENTINO CHE AVEVANO OFFERTO SE RIMANEVA NEUTRALE,
L'AUSTRIA SI SAREBBE PRESA LA SUA SERBIA, E TUTTO SAREBBE FINITO LI'
LA GUERRA MONDIALE CHE CAUSO' LO SFACELO NEL MONDO
NON CI SAREBBE STATA.
I 650.000 MORTI ITALIANI MORTI IN GUERRA LO DEVONO A SONNINO.
E SE IL MONDO INIZIO' A SPACCARSI IN DUE
CON USA E RUSSIA A COMANDARE NEI VARI "litigiosi cortiletti"
DOBBIAMO RINGRAZIARE SONNINO.
(che poi a Parigi, il suo "Patto di Londra" con le sue "spartizioni"
l'arrogante Wilson lo considerò "carta straccia".
"Io ho vinto !! Le spartizioni le faccio solo io" !!!)

 

Da notare che ne corso dei 9 mesi di neutralità, quando si decise di intervenire a favore dell'Austria, il Generale Cadorna aveva già presentato un piano di guerra al Re dove si contemplava l'invio di truppe sul Reno per soccorrere l' "amica" Germania da eventuiali attacchi dei francesi all'Austria. Il Re tergivisò perchè era già al corrente degli incontri segreti di Sonnino con gli inglesi, francesi e russi.

(la stessa cosa fece poi nel 1940. Fu lui a fare la Dichiarazione di Guerra alla Francia con gli alleati Nazisti.
Poi fu ancora lui il 25 luglio del '43 ad arrestare Mussolini e mettere fine al fascismo. Però assicurando i nazisti che la guerra continuava al loro fianco "noi abbiamo una sola parola, la lealtà nei vostri confronti"
Era stato lui a firmare le "Leggi Razziali" dimenticandosi di abolirle quando l'8 settembre fuggì da Roma.
E fuggito da Roma fu lui a firmare la "Resa Incondizionata" con gli anglo-americani, chiamandoli anche loro "alleati".
A Piazzale Loreto appesero ai ganci dei macellai Mussolini, ma so che in piazza vi erano cartelli che volevano catturare e appendere anche il Re. (queste immagini sono sparite, ma prima o poi le ritroverò nei miei giornali dell'epoca).

 


Ma l'ebreo SONNINO perchè fece quel segreto patto? La Russia ancora Zarista che era intervenuta al suo fianco era in forte crisi. Inoltre c'era il "Fantasma che si aggirava per l'Europa", il COMUNISMO di Marx. Per lo ZAR Nicola II erano iniziati grossi problemi interni da risolvere, dopo la fallimentare guerra col Giappone (gli era stato inutile rivolgere l'espansionismo a est); poi la rivoluzione civile a Pietroburgo con i tanti suoi errori e con un Lenin già emergente ma responsabile di far diventare alcune soluzioni ai problemi ancora più difficili.

Lo Zar ritornò volentieri nuovamente sullo scenario occidentale, sui contrasti di vecchia data, e con i pessimi rapporti con gli Asburgo e i Prussiani pieni di vecchi rancori. Ecco perchè lo Zar accettò il "Patto di Londra", schierandosi contro austriaci e tedeschi.
Ma proprio contro lo Zar in Russia c'erano gli Ebrei che a inizio secolo rappresentavano il 67% (ca. 5,5 milioni) della popolazione ebraica mondiale. Presto per questo motivo le idee di rivoluzione e il marxismo presero facilmente piede, soprattutto fra le classi ebraiche fino allora povere e frustrate.

Nell'impero zarista gli ebrei venivano
oppressi, perseguitati, non potevano avere una residenza fissa nelle città, e molti nei primi anni del '900 emigrarono in Palestina, in Europa in Germania, negli Usa dove (sui giornali) gli americani invitavano ad accoglierli e salvare (già allora si parlava di questa cifra) 6 milioni di ebrei relegati nei pogrom zaristi come servi, non liberi di possedere nemmeno fazzoletti di terre dentro una "nazione barbara". Gli zaristi del resto gli ebrei li consideravano nemici interni facendogli subire dure persecuzioni.

Mentre quelli impavidi rimasti furono.....
poi loro a guidare la rivoluzione, occupando una posizione preminente nei nascenti partiti socialisti rivoluzionari, loro ad eliminare (anche fisicamente) lo Zarismo;
loro a mettersi fianco dell'ideologo e Capo Popolo Lenin pure lui ebreo (che presentò alla Duma una carta per l'uguaglianza degli ebrei);
loro
a fondare con l'Unione Generale dei Lavoratori Ebrei i principali partiti rivoluzionari, il Partito Socialista Rivoluzionario (PSR) e il Partito Operaio Socialdemocratico Russo incaricato a fare propaganda fra i lavoratori ebrei.

Lenin che era ebreo, e anche un razzista e uno sciovinista, Lui stesso ammise che il 50% dell'avanguardia terrorista e comunista, nel Sud e nell'Ovest della Russia, era composta da ebrei.

In poche parole nacque il Comunismo Sovietico come una dottrina politica al servizio degli ebrei e dei loro interessi, così l'avevano dipinta. Presto dopo la Rivoluzione diventarono una maggioranza all'interno del Comitato Centrale del Partito comunista. Forse un po' troppi.

Ma quando morto Lenin subentrò Stalin accentrando tutto il potere nelle sue mani, già nel nel 1924 - il "dittatore" iniziò ad avere forti pregiudizi nei confronti degli ebrei, temendo che si venisse a creare un “sionismo socialista”.
E iniziò pure lui (come aveva fatto lo Zar) a perseguitarli, anche se - per sbarazzarsen
e - si diede da fare per creare prima in Crimea poi a Birobidzhan, fattorie collettive ebraiche, fino al punto che questa regione si iniziò a chiamarla “La Palestina sovietica”; però le comunità locali russe iniziarono a invidiarli, ad essere ostili. Il progetto ben presto fallì.
Gli ebrei - ma non quella parte che erano entrati nello Stato, quelli ancora emarginati, iniziaronoa ribellarsi.

In Germania intanto - fin dall'indomani della Rivoluzione Russa, si cercò di creare anche qui una "Repubblica Socialista"; vi era aria di rivoluzione anche in Germania. Con alcune sollevazioni comuniste. Subito stroncate.

La Grande Guerra era iniziata ed era continuata fino al 1918, questa poi cessò solo con l'aiuto degli angloamericani.
Gli USA contravvendendo alla politica di James Monroe, quando affermava che gli
Stati Uniti non sarebbero mai intervenuti negli affari europeii. Vedendo che Francia, Inghilterra e Italia dopo tre anni avevano quasi l'acqua alla gola, decisero che era un grossa opportunità intervenire. E ottennero ciò che volevano: la vittoria in Europa. Terminata con una certa arroganza.

Con le penalità stabilite da Wilson a Versailles ai tedeschi per la guerra persa, le esazioni previste dal trattato esorbitavano dalle possibilità del popolo tedesco.  Le grandi industrie erano in ginocchio. Con le banche tutte in sofferenza la crisi aveva reso il proletariato agguerrito. L' iperinflazione falcidiava gli stipendi dalla sera alla mattina. Il costo della sopravvivenza era altissimo Fu in questo periodo (1920) che nacque il Partito Tedesco dei Lavoratori (DAP) che si trasformò poi nel Partito Naz-ionalsociali-sta Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) ma con tanta instabilità politica. Con scioperi, ribellioni, stroncate sul nascere dalle autorità.

Con i grandi capitali creati con l'intervento in guerra in Europa, e i rimborsi dei prestiti ottenuti con gli interessi, l'economia americana esplose.
L'indice della produzione era passato, dal 1921 al giugno del 1929, da 67 a 126. A Wall Street perfino gli inservienti investendo il loro stipendio diventavano da un giorno all'altro ricchi. (abbiamo abbastanza illustrato cosa avvenne in quel 29 a Wall Street in queste pagine >>>>

Molti capitali si erano perfino formati investendo in Germania, con i prestiti delle grandi banche ebree americane. Sensibili alla svolta che si era già avuta nella ex Russia zarista con l'avvento del comunismo ebraico leniniano e poi troksista, ma sempre meno con quello staliniano.

Fu in questo periodo del '21-'29 con la nascita della Repubblica di Weimar le finanziarie ebree avevano trasformato un pezzo di Germania in un paese del bengodi. Fu importante l'appoggio delle finanziarie ebree americane che concedevano prestiti ai loro cugini ebrei tedeschi; così insieme crearono nella Germania in ginocchio una buona parte degli istituiti di credito e il grosso commercio che indubbiamente contribuirono a risollevare le sorti della Germania creando o aiutando con i loro esosi prestiti le ex grandi azienda che erano diventate dal dopoguerra in poi agonizzanti. (Ricordiamo che prima della guerra, già a inizio secolo, si erano formati dei grandi cartelli industriali, dominanti le maggiori industrie tedesche).

Poi nel dopoguerra alcune di queste che erano andate in rovina pur con gli esosi interessi delle finanziarie ebree (non vi era tedesco che non avessse un debito con gli ebrei. Alcuni facendo da soli - riuscirono a ricreare quella che prima della guerra era stata "la operosa Germania" con i suoi cartelli (la
Reichsverband (una specie di confindustria).

Ma il risveglio di questa imprenditoria tedesca rinata con la finanza ebraica (che si arricchiva in Germania e faceva arricchire anche quella in America che inviava i prestiti - i soldi partivano dagli Usa per la Germania e ritornavano in Usa raddoppiati) iniziò ad allarmare prima gli ebrei tedeschi e poi anche i loro cugini nel resto del mondo, quelli internazionali ma soprattutto gli ebrei negli USA che avevano finanziato i cugini in Germania. Creando però anche in Usa malcontento presso gli stessi americani.

Qui ancora nel 1910 non era sconosciuto il termine "antisemitismo" quando le comunità ebraiche degli Stati Uniti meridionali furono spesso attaccate dal Ku Klux Klan, che si opponeva all'immigrazione "semitica" negli Usa e al crescente potere degli ebrei americani che si erano inseriti in tutti i gangli dei commerci e delle banche; convinti quelli del KKK che i loro problemi economici americani fossero causati da loro, dall'usura dei banchieri ebrei.
Nella loro lotta usavano volentieri vecchi temi dell'antisemitismo (religioso) e "giudeofobica"
di antica memoria.

Cosi anche in Germania, nuovamente ridiventati forti, i tedeschi comincarono a mettere alla porta tutti quelli che i tedeschi ritenevano di aver portato - da Weimar in poi - allo sfacelo l'industria tedesca, la finanza, le banche, lo stato sociale, l'economia tutta.
I
responsabili furono indicati gli ebrei che - durante la Weimar - erano stati - e lo erano ancora nel'31-'33, ai vertici di innumerevoli attività non solo economiche e finanziarie, ma stavano già influenzando anche la politica. (Aria di Rivoluzione come in Russia?)

In effetti quelli provocati dagli estremisti furono solo "avventure" che finirono male. Ma il disastro sociale seguitava a causare peggioramenti, fin quando proprio il partito naz-ionalsociali-sta (Nazista) si diede una svolta con l'ascesa di Hitler, ma solo dopo il periodo ('31) quando proprio Hitler stava per diventare nessuno nonostante le sue teatrali demagogiche pubbliche irruenze verbali. Qualcuno disse perfino che "il suo nazismo era finito". Ma senza l’appoggio dei nazisti il governo (degli industriali) era in grave difficoltà. Ci voleva l'appoggio del popolo, e chi meglio del demagocico populista Hitler poteva ottenerlo. E nel farlo il tema preferito ricorrente era il "ritorno di una Germania forte", che faceva presa nel popolo (che fra l'altro si chiedeva "ma questi ebrei da dove prendono tutti quei soldi che hanno?".

Nel luglio del lui '32
Hitler ottiene 13.745.000 voti e 230 dei 608 seggi del Reichstag,  contro i 133 dei socialisti, i 73 del Centro e gli 89 dei comunisti.
Nel gennaio del '33 viene nominato Cancelliere, non certo dai sindacalisti di sinistra dei vari partiti, compreso lo stesso NSDAP operaio, quello che era stato proprio di Hitler. Ma fu scelto - nell'ombra - da alcuni grandi magnati, che nonostante la crisi nei due-tre anni precedenti stavano (scavalcando gli esosi ebrei) risorgendo alla grande; e questo era stato il loro
primo passo verso l'autoritarismo oligarchico, prima ancora dell'ascesa di Hitler.
Von Papen (lo stratega) aveva fatto fino allora un bel lavoro nell'ombra e aveva già (con fatica) negoziato con i grandi industriali l'appoggio a Hitler come Cancelliere.
Dal leader nazista lui ottennero la promessa che se andrà al Reichstag non farà mai nulla che possa essere disapprovato dai capitalisti della Ruhr.

E' quasi un ricatto, ma se ci fu un momento in cui Hitler sentì di essere "forte" e che la sua "missione" si stava compiendo pur cambiando alleati (e che alleati !!!)  fu proprio questo:  il grande capitalismo della Germania era al suo fianco! Von Papen ne ha accennati a lui solo alcuni. Gli altri seguiranno.

Sono i grandi notabili, i grandi industriali, i grandi banchieri: il principe Augusto figlio del Kaiser, i dirigenti della Deutsche Bank, della Commerz Bank, della Dresder Bank. I grandi industriali dei colossi chimici Farben, gli Henkel, i Schnitzler, i Bosch, i Thyssen, i re della gomma Conti, dell'acciaio Voegler, delle Assicurazioni Allianz. Poi i gruppi Simens, Aeg, i Krupp, gli Junker e tutti gli industriali, della Reichsverband. La Adler Sa, Aeg, Astra, Auto-Union, Bmw, Messerschmitt, Metall Union, Opta Radio, Optique Iena, Photo Agfa, Puch, Rheinmetall Borsig Ag, Schneider, Daimler Benz, Dornier, Erla, Goldschmitt, Heinkel, Solvay, Steyr, Telefunken, Valentin, Vistra, Volkswagen, Zeiss-Ikon, Zeitz, Zeppelin e altre innumerevoli (l'80% - poi venne assorbito anche il restante 20%).
Infine c'era SCHACHT, l'economista di fama mondiale, un mago della finanza, che dirigeva la prestigiosa Reich Bank. Improvvisamente si dimette e diventa il consigliere economico del caporale Hitler, disprezzato e tacciato fino a pochi giorni prima come "una demagogica macchietta". E sarà lui -Schacht- il vero autentico autore dello straordinario "super miracolo" tedesco.

Salito al potere, dopo nemmeno 90 giorni, ai primi d'aprile, il potente e abile Schacht sale subito in cattedra, ed esercita: 
a) il controllo del commercio estero;
b) si occupa del controllo dei cambi;
c) rifiuta di svalutare il marco;
d) dispone che per ogni transazione per l'uscita di valuta estera occorre una licenza;
e) stabilisce che tutti i pagamenti esteri devono essere rimessi alla Reichsbank (che prima guidava lui) che le importazioni devono essere effettuate solo da paesi disposti a ricevere marchi e non valuta convertibile.


In questa rosa di provvedimenti c'era materia tecnica da far impallidire dei grandi economisti. Ma anche questi con tutta la buona volontà, data la mole di formule e di cifre, non potevano certo averla elaborata e organizzata in meno di tre mesi. Questo era un lavoro di anni fatto in sordina dalle migliori menti dell'alta finanza. C'era l'arte e l'espressione del vertice di tutto l'intero mondo economico, finanziartio e industriale tedesco.

Tutto il sistema economico tedesco era già mutato radicalmente molto prima che Hitler salisse al potere, e che di questo sistema - usato come strumento per volgarizzare con la demagogia e l'oratoria messianica i desideri latenti di tutto il popolo tedesco (umiliato nella guerra) - Hitler se ne avvalse. Poi una volta datagli la mano lui poi si prese il braccio proprio con l'appoggio di tutto il popolo.
Ma senza quella èlite accennata sopra Hitler non sarebbe mai diventato Fuhrer. E il popolo non lo avrebbe di certo applaudito per il suo "vangelo" ed infatti era da dieci anni che il suoi Main Kamps si stava coprendo di polvere.


A Dicembre (un mese prima che Hitler entrasse nel Reichstag e proprio dopo le elezioni in USA di Roosevelt) in Germania era stato nominato un commissario di governo con ampi poteri per la creazione di posti di lavoro; e due giorni prima del giuramento di Hitler, era già stato varato un "programma d'urgenza" che comportava una fortissima "spesa" per strade, case, trasporti via d'acqua, trasporti terra interni, trasporti pubblici nelle città, ferrovie, ecc. ecc. ma non era il New Deal di Roosevelt basato su deficit di un bilancio o quanto meno su nuove forme di tassazione (quindi committente lo Stato); ma erano quelli tedeschi tutti investimenti privati, degli industriali, riuniti nella Reichsverband) (una specie di nostra Confindustria - con 29 organizzazioni industriali e 50 territoriali)

Ma questo risveglio dell'imprenditoria tedesca iniziò ad allarmare il resto del mondo soprattutto l'ebraismo tedesco, quello internazionale e soprattutto quello americano. (dove tutti si erano arricchiti, fino a quando nel 29 Wall Street era scoppiata.

Questi personaggi della helite tedesca non erano alle prime armi; questa Reichsverband tedesca fin dal 1870 era già potente! Il primo cartello carbonifero in Germania, sorto a Dortmund, è del 1879. Nel 1905, dieci anni prima che la guerra mondiale scoppiasse, in Germania si contavano sessantadue (62!) cartelli metallurgici. C'era un cartello della potassa nel 1904, un cartello dello zucchero nel 1903, e dieci cartelli nell'industria vetraria.

Poi quando "misero" Hitler al potere, fu creata la Wirtschaftslenkung dai 500 ai 700 cartelli che si dividevano in Germania il governo dell'industria e del commercio. Poi fatto il "loro" programma, e messo l'"uomo" giusto, vollero - su sua indicazioni - innestare la quinta marcia. Dedicandosi anche alla produzione militare.
I risultati della Wirtschaftslenkung (impresa privata guidata) si fara subito sentire e vedere: quando la produzione salì già a fine 1933 al 3,2%; nel 1935 é al 5,5%; nel 1938 aveva raggiunto il 18,1 %.(!) L'occupazione: dei 6 milioni di disoccupati nel'32, nel 1936 ne aveva assorbiti 4,5 milioni, due anni più tardi era quasi del tutto scomparsa. (C.W Guillembaud The Econony Recovery of Germany 1933-1938, Cambridge 1939).

Quando Hitler salì le scale per entrare nel Reichstag, trovò su un piatto d'argento, tutta questa politica economica già pronta, già pianificata, con una struttura economica altamente organizzata, già razionalizzata; avevano perfino già adottato il controllo dei cambi. E senza questo coordinamento già pronto e in atto Hitler non era l'uomo da poter modificare l'economia nell'arco di tre mesi. Lui non era nemmeno capace di far quadrare i conti del suo populista giornale che ancora a dicembre era sull'orlo del fallimento.
Perfino
le sue idee sul razzismo, già nel 1923 - quindi molto prima di Hitler - presso l’Università di Monaco era stata istituita la prima cattedra tedesca di "Igiene razziale"; e nel 1927 si aprì perfino un’Istituto berlinese di antropologia, dove i nuovi pregiudizi "razziali" si ammantarono di validità scientifica, quindi ben prima dell’avvento della “follia nazista hitleriana ”.

Sul razzismo non ne fu immune nemmeno la Francia - nel 1894- 1906 - sotto l'imperversante antisemitismo nella società francese- vedi caso Dreyfus; e neppure l'Inghilterra con Galton (fondatore dell'eugenetica - e il miglioramento della razza) e Karl Pearson che teorizzava che era un dovere nazional-patriottico dei popoli espellere le razze inferiori.

Infine anche gli Stati Uniti non ne furono immuni; le teorie razzistiche si svilupparono con Madison Grant ("Passaggio della grande razza", 1917), con C.B. Stoddart ("L'eredità razziale dell'America", 1922), poi Charles Carroll di Saint Louis, già autore di una molto diffusa Bibbia antirazziale negli Usa.

Questo quando gli ebrei giunti in Usa nel 1910 erano già 1.750.000, e molti di loro avevano già fondato imprese di investimento bancario le quali divennero nel corso degli anni finanziatrici dell'industria; le società ebraiche più importanti furono le banche d'investimento piuttosto che commerciali. Le aziende più importanti: la Goldman Sachs, la Kuhn, Loeb & Co., la Lehman Brothers, la Salomon Brothers, e la Bache & Co.

Con tutta la Germania già in fermento nella sua nuova espansione, allarmati, gli stessi Ebrei ebbero il loro delirante "vangelo razzistico", nel libro "La Germania deve morire" di Theodore Kaufman (si auspicava lo smembramento della Germania con la castrazione di 48 milioni di uomini tedeschi, mirando a una estinzione biologica di tutto il popolo tedesco. dove si auspicava un vero e proprio piano di sterminio e la distruzione dell'intera Germania. (vedi >>>>>
Insomma KAUFMAN, poi Morgenthau, poi anche NIZER. scrissero pari pari come aveva fatto Hitler nel suo Mein Kampf: "Basterebbe impedire per i secoli ai tedeschi (Hitler come risposta lo sostituì poi con "ebrei") la capacità e la facoltà di generare per liberare l’umanità da un immensa sventura". (vedi >>>>>

Nessuno questo lo scrive!!

.... dove Kaufman incitava all'odio contro i tedeschi e si proponeva lo sterminio del popolo tedesco con il suo delirante libro "Germany must perish"-

Più tardi sulla questione di "RAZZA" Stephen S. Wise, presidente del Congresso Ebreo Americano e del Congresso Ebreo Mondiale, disse in un comizio di New York nel giugno 1938:
«Non sono un cittadino americano di fede ebrea, sono un Ebreo… Hitler sul Mein Kampf ha ragione in una cosa. Chiama gli Ebrei una razza e noi siamo una razza.»

 

Ora qui ritoniamo al 1933. Hitler ha appena salito le scale del Reichstag,
non era ancora nessuno, ma solo un "caporale" usato dalla Elite.
Ma gli ebrei di tutto il mondo il 24 marzo 1933 dichiarono guerra Germania.
"Ebrei di tutto il mondo tutti uniti nell'azione"


E da quel momento Hitler rispose iniziando dalla Polonia.

Rispose agli ebrei con una guerra.

Una guerra non immaginaria, ma rispondeva a quella da loro stessi dichiarata

costringendolo non solo a difendersi ma ad attaccare.

( Anche oggi con argomentazioni economiche
si fa propoganda razzista presentandola non solo come autodifesa ma perché si vuole attaccare)
Demagogia una e demagogia l'altra.



In Polonia, quella popolazione ebrea opposta al Zarismo, volendosi liberare dal suo giogo
nei primi anni del '900 aveva iniziato a insorgere contro lo Stato per essere indipendente.
Guardavano a quegli ebrei che erano stati i registi e i manovratori nel 1917 della rivoluzione d'ottobre.
Ma poi dopo questa non più con Lenin ma con Stalin, altri stavano guardando al suo comunismo.
Lui voleva approfittare anche con la forza per estendere i suoi domini in Polonia.

Non dimentichiamo che in Polonia gli ebrei da secoli rappresentavano il centro del mondo ebraico europeo,
( nel 1918 erano circa 3 milioni - una "forza" rivoluzionaria ).

LO STRANO PATTO DI HITLER

Con il patto Molotov-Ribbentrop
(che fece infuriare Mussolini
(" ho combattuto una vita contro i comunisti e questo quì va ad allearsi con loro")
Lui non sa ancora cosa ha in serbo Hitler.

Con il Patto la Polonia fu suddivisa
tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica.
E la Germania iniziò la sua guerra partendo proprio da Danzica
senza ovviamente essere disturbata dalla Russia.
E con queste spalle coperte lui sta pensando ora di attaccare la Francia.

Singolare che tutti i comunisti d'Europa gioirono per la mossa di Hitler,
tutti entusiasti a Parigi. Ai nazisti gli aprirono le porte, appludendoli.
Ma anche in Italia i comunisti alzarono la cresta, perfino irridendo Mussolini:
"hai visto come si fa? tu del Nazional-SOCIALISMO non hai capito niente".

Il primo in Italia ad appoggiare Hitler é il Re ("gli assenti hanno sempre torto")
E' lui a firmare la "dichiarazione di guerra". Mussolini fa solo i discorsi barricaderi.
Se fosse stato solo Mussolini il RE con le sue prerogative sabaude, poteva benissimo non solo dire di NO
ma se era il caso anche farlo arrestare (quello che fece poi il 25 luglio '43)
ne parliamo ancora più avanti

Sappiamo come andò a finire questa "coltellata alla schiena alla Francia".
Risolto (da solo) il problema Francia, Hitler già si prepara ad attaccare la Russia.
I comunisti italiani non solo ci rimasero male, ma paradossalmente
dovettero partire per la Russia, e per molti fu un senza ritorno (costò 100.000 morti).

Con la rottura del Patto da parte di Hitler (e l'invasione della Russia ) iniziarono le persecuzioni.
dei polacchi filorussi verso gli ebrei, e lo stesso Stalin ne deporto 2 milioni !!!.
Di sopravvissuti ebrei in Polonia furono appena 200.000
il 90% di questi poi lasciarono la Polonia per il nascente Stato di Israele nel '48.


I Polacchi filo-stalinisti rimasti, ebbero proprio nel 1948 una svolta verso lo Stalinismo,
aderendo al suo Comunismo, ma - si illusero - anche per loro diventò un regime oppressivo,
fin quando se ne liberarono nella Rivoluzione del 1989 abbattendo il Muro.

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MA PERCHE' L'ITALIA PARTECIPò ALLA GUERRA
INZIANDO DALLA FRANCIA

La dichiarazione di Guerra la dichiarò a parole Mussolini, CON IL FAMOSO ANNUNCIO DAL BALCONE, ma il vero e proprio atto formale lo fece Vittorio Emanuele III. Lui ne aveva tutte le facoltà di poter decidere, senza l'approvazione nè di Mussolini né del suo Governo. Poichè occorre tenere presente, che in politica estera, la corona godeva di una larga autonomia, consentita dall'art.5 dello Statuto Albertino, ancora ispirato a princìpi assolutistici.
Questi princìpi V.E. III li usò anche in questa occasione del 1940 (andava dicendo in mezzo ai generali "chi è assente ha sempre torto") per "entrare" in guerra ( a venderci) "a fianco" della Germania, e (ricordiamo ma è noto) usò poi lo stesso art. 5, per "uscirne" il 25 luglio 1943, destituendo e arrestando Mussolini. (avrebbe potuto farlo anche nel '40)
Tutte le dichiarazioni di guerra furono sempre dichiarate e firmate da V.E. III. (compresa quella dichiarata poi inutilmente alla -fino allora- "alleata" Germania, fatta però solo il 13 ottobre del '43, quando ormai il potere era tutto in mano angloamericano sbarcati in Sicilia. Ma lui - ci vendette agli americani - voleva salire sul carro del vincitore, chiamandoli "alleati". Quelli che bombardarono l'Italia fino all'aprile del 1945 e che avevano sempre rifiutato - compreso a Parigi - di chiamare "alleati" gli Italiani.


Una dichiarazione di guerra firmata dal Re fu anche quella fatta nel 1915 ignominiosamente all'Austria - annullando la neutralità - stracciando i patti di alleanza da 30 anni firmati e da lui sempre rinnovati. Lui in gran segreto perfino dal governo con l'ebreo Sonnino; lui si era recato a Londra a firmare il famoso "Patto di Londra" con la "triplice Intesa" alleandosi con Inghilterra, Francia, Russia per dichiarare guerra all'Austria. ABBIAMO DETTO IN GRAN SEGRETO, NESSUNO AL GOVERNO ERA A CONOSCENZA DEL PATTO)
L'Imperatore e il Kaiser diedero al Re del "farabutto", del "vigliacco", dello "spergiuro".
Cadorna era già pronto a Verona con le sue truppe da inviare sul Reno per difendere l'Austria; dovette invece assalirla.
Il resto è noto (solo in parte) con tante nostre celebrazioni per la vittoria sull'Austria. Con il "contentino" fatto a Parigi. Che alla fine la nostra risultò essere solo una "Vittoria Mutilata". Questo dopo aver fatto morire al fronte 600.000 italiani.

DUNQUE ......
Nel '15-'18 il Re ci vendette agli Inglesi e francesi,
nel 1940 ci vendette ai tedeschi,
e
nel 1943 ci vendette agli americani.
(ma sembra che adesso lo vogliono seppellire al Pantheon
come un "padre della Patria" )

 

MUSSOLINI IL RE LO POTEVA DESTITUIRE, ARRESTARE QUANDO E COME VOLEVA
ED E' QUELLO CHE HAI POI FATTO IL 25 LUGLIO.

MUSSOLINI DUNQUE
NON POTEVA DICHIARARE NESSUNA GUERRA

LA DICHIARO' IL RE E TUTTI GLI ITALIANI ALLORA TUTTI FASCISTI
(tutta la stampa, e anche i futuri uomini politici del dopoguerra e fino al 2000)

(uno che a quanto pare sapeva, era Palmiro Togliatti,
che all'indomani del 25 aprile, sapeva chi era il vero responsabile della scigurata guerra
e gli voleva dare la giusta punizione. Gli "alleati" si voltarono dall'altra parte)

INOLTRE

 

Non fu Mussolini tantomeno i fascisti a fare la deportazione nel ghetto di Roma, (il rastrellamento fu fatto il 16 ottobre del '43) e non vi partecipò nessun italiano; fu Kappler a escluderli, perchè "traditori" quindi presente nessun fascista, nemmeno uno dei 150.000 "arditi".
Del resto Mussolini fin dal 25 luglio era già decaduto e il Partito fascista disciolto.
Inoltre il nuovo governo del 25 luglio - del RE e Badoglio - non avevano
affatto abrogato ma tennero in vigore le Leggi Razziali.

Tuttavia prima - anche se c'erano le Leggi, gli italiani
(anche se si vuol far credere che erano tutti antisemiti, e far ricadere tutte le colpe agli italiani )
non avevano mai infierito sugli ebrei (messi solo in disparte dai posti pubblici).
Fino al 1943, a nessun ebreo era stato dagli italiani fatto del male.
Fino a quando i tedeschi a Roma il 16 ottobre intervennero nel ghetto.
Solo con il "tradimento" dell'8 settembre i nazisti usarono le maniere forti e le deportazioni.
Al nord la alcuni fanatici della RSI si unirono ai Nazisti per dare la caccia agli Ebrei facendo i rastrellamenti.
Spesso con le delazioni appunto dei fanatici fascisti repubblichini.

Ma delazioni ci furono anche negli stessi ebrei a Roma nel Ghetto.
Per incassare la taglia dai tedeschi non esitarono a fare delazioni per quelli che si erano nascosti
indicando con bigliettini anonimi, i loro nomi e indirizzi .
Famosa una giovane ebrea !!!! (amante di un fascista) che diventò una attiva delatrice (!!!)
CELESTE DI PORTO ne fece arrestare 20.

MA OLTRE A QUESTO VI E' ANCHE LA "BEFFA" SUL PATRIMONIO LASCIATO DAL RE
(i particolari du queste pagine......>>>> http://www.storiologia.it/mussolini/iltesorodelre.htm )

"La causa (BEFFA) trae la sua origine nella XIII disposizione transitoria della Costituzione, varata nel dicembre 1947. Una disposizione che si  articolava in quattro punti: al 3° si avocavano allo Stato repubblicano tutti i beni della decaduta famiglia reale sul  territorio nazionale.
Ma poiché Vittorio Emanuele III è morto il 28 dicembre 1947, e la Costituzione andò in vigore il 1° gennaio 1948, lo Stato per
sole 38 ore e 30 minuti. !!!!! non ha potuto avocare  tutto il patrimonio di Vittorio Emanuele ormai appartenente agli eredi e quindi non avocabile.
Inoltre ai Lloyds di Londra, vi era depositata una assicurazione sulla vita accesa oltre 50 anni prima da Umberto I. (che erano   diventate con gli interessi 3 miliardi di lire) erede beneficiario era suo figlio Vittorio Emanuele III che però non volle mai ritirare,   lasciò la somma in deposito a Londra, né ritenne di doverla mai trasferire in Italia,  neppure  quando proprio lui firmò la dichiarazione guerra contro l'Inghilterra.

LA BEFFA FU COMPLETA

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Tutto il resto sulla PRIMA e SECONDA GUERRA MONDIALE
lo troveremo nelle altre pagine.

 

Ora immaginiamo la Terza Guerra Mondiale

La situazione politica ( in quella Europa della UE é del tutto assente)
E quindi molto complessa. Si è creata solo una Europa Economica.

Mentre abbiamo da una sola parte gli USA che li diamo dominanti sull'intero pianeta
perchè hanno vinto due guerre mondiali.
(con la PRIMA (intervenendo dopo 3 anni quando i belligeranti erano con l'acqua alla gola)
e fece un grosso affare. A Parigi fu Wilson non solo a fare le sue "linee" di spartizioni,
ma anche a imporre alla Germania un trattato capestro.
In Usa esplosero i benefici portati con la guerra in Europa.
A Wall Street anche i fattorini delle banche puntando il loro stipendio sulle
"dorate azioni" alla sera si ritrovavano ricchi.
(sappiamo poi come andò a finire ...... >>>la depression del 29 >>>>>

Con la SECONDA pur con il 90% degli americani che non volevano una guerra
con l'oscuro attacco giapponese di
Pear Harbour >>>>>
sull'onda dell'indignazione Roosevelt li convinse di dichiarare guerra al Giappone.
(una falsa alleata dei nazisti - con una "beffa" si era sganciata in segreto dalla Russia >>>>>>
Per motivi egoistici: Russia e Giappone volevano ognuna spartirsi l'Asia.
E questo non era ben visto dagli USA. Ed ecco Pear Harbour !!

Fu questo un valido motivo per dichiarare guerra al Giappone.
Ma non dichiararono guerra alla Germania, anzi Hitler cercò di evitare
di colpire le navi dei rifornimenti fatte dagli USA all'inghilterra.
Ma poi con l'affondamento di un suo sottomarino Hitler fu costretto a farlo.
A quel punto gli USA intervennero a fare "La Crociata in Europa"
(By Eisenhower)
ma anche qui lo fecero dopo 3 anni che i cobelligeranti si erano già dissanguati.
La guerra subito portata in Italia fu per colpire "il ventre molle"
(by Churchill)
un diversivo che permise di mettere in trappola i nazisti nella penisola.
(Hitler fu così sciocco da sguarnire le sua armate in Russia
per correre in Italia a fermare l'invasione angloamericani in Sicilia).
(ma non dimentichiamo che furono gli Italiani a Feltre a chiedere il loro intervento
Per l'Italia di quei giorni l'"invasor" erano gli americani)

Così Hitler perse in Russia, in Italia, e in Normandia.

Infatti la soluzione vera e propria degli USA in Europa era lo sbarco in Normandia
e fu per questo che il 31 dicembre del '43
Churchill si portò via dal Sangro Montgomery.

Decidendo pure che non bisognava più fare una "guerra di terra"
ma "Bombardare, bombardare, bombardare l'Italia"
(by Churchill)
fino alla resa dei tedeschi, avvenuta poi Milano nell' aprile del '45.

A MILANO SEGUIRONO ALLA LETTERA CHURCHILL:
bombardarono !!
bombardarono !! bombardarono !!

ALTRO CHE "liberazione" !!!!

PRIMA CHE ENTRASSERO GLI ANGLOAMERICANI IN QUESTA MILANO DISTRUTTA
VI CONFLUIRONO BANDE DI PARTIGIANI
(i posteri dicono per fare la "Liberazione dell'Italia " ma in effetti
i partigiani di sinistra puntavano
a fare una "rivoluzione" per unirsi a Trieste con i comunisti di Tito.

A Milano, il 29 aprile gli angloamericani disciolsero le bande e le disarmarono.
La "Rivoluzione" rimase un sogno dei filo-bolscevici italiani.
( per fortuna !!!! )
Harris il "bomber" già in febbraio voleva usare la prima bomba atomica sulla Pianura Padana
gli dissero che non era ancora pronta, e lui con i suoi bombardieri già pronti
andò a radere al suolo Dresda.


In giappone invece gli USA in agosto usarono proprio la Bomba Atomica
non era proprio il caso, ma il botto dovevano sentirlo chiaro e forte in Russia
che il giorno dopo si decise pure essa a dichiarare guerra al Giappone.
Fu inutile, con la seconda bomba i giochi USA erano fatti.
La Russia fu esclusa dalle spartizioni.
Ma anche in Europa ci furono poi le intese delle spartizioni a Yalta.
Russia e Usa insieme (con qualche incomprensione) vinsero la guerra contro i nazisti.
Ma poi a fine guerra tra le due potenze iniziò la "Guerra Fredda".

Ma se queste entrambe allora avevano diviso il mondo in due blocchi
dobbiamo ricordare che..... oggi non sono solo
Stati Uniti e Russia i dominatori
ma in giro ci sono altre potenze con anche loro tante bombe atomiche.

Vi è la Cina, la Corea, l'Iran (una volta un "Paradiso" dal Pianeta >>>>)
ed infine l'arsenale nucleare di Israele
(che non ha mai voluto firmare il "Trattato antinucleare". Fanno quello che vogliono)
Lo fecero nel 1914, lo fecero nel '33, lo fecero nel '48 in Palestina.

Tutti sono decisi a fare i "dominatori" anche contro i "geni" che ci sono in giro.

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"questo domani" lo narreremo in una prossima puntata.....

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