LA MAGIA

LA MAGIA NEL MONDO ANTICO

In questo articolo prenderemo in considerazione la presenza della magia in alcune civiltà del mondo antico cominciando dalle civiltà mesopotamiche . Per prima cosa dobbiamo mettere in evidenza che la magia rivestì una grandissima importanza tra i popoli che abitarono la Mesopotamia ( Assiri, Babilonesi, Sumeri ) .

Le civiltà nate ai confini del Tigri e dell’ Eufrate conferirono un ruolo privilegiato alla magia e all’astrologia nello studio e nel controllo delle cose, della Terra e di quelle del cielo .
Nei popoli della Mesopotamia la trasmissione delle conoscenze magiche avveniva attraverso cenacoli di maghi – indovini - medium che godevano di una così forte considerazione sociale da essere spesso consultati dai sovrani prima di prendere importanti decisioni politiche, oppure di intraprendere guerre e chiedevano il parere di questi maghi astrologi .

Anche gli astrologi presso i popoli mesopotamici godevano di grande prestigio e sono state trovate numerose tavolette che ci permettono di conoscere l’ importanza dell’astrologia e della magia presso i popoli mesopotamici .
In sintesi, dobbiamo mettere in evidenza che il mago era presso i popoli mesopotamici allo stesso tempo astrologo e sacerdote .

Dobbiamo precisare che la religione babilonese era una religione astrale in quanto le stelle erano considerate le dimore celesti degli dei, così come i templi erano le dimore terrestri di tali divinità . Pertanto, nella religione babilonese non erano affatto chiari e ben definiti i confini tra credenze religiose, magia ed astrologia, sebbene noi non possediamo i nomi degli antichi astrologi e maghi babilonesi, ma conosciamo solamente i nomi di alcuni maghi ed astrologi di corte che erano sempre molto preoccupati di non incorrere nelle ire del sovrano soprattutto quando effettuavano previsioni e predizioni non gradite .
Spesso i maghi e gli astrologi babilonesi cercavano di evitare di incorrere nell’ira dei sovrani, interpretando ad hoc i segni che provenivano loro dall’universo e qualora i riti magici da loro effettuati non ottenessero gli obiettivi desiderati dal sovrano .
Nella Bibbia sono presenti numerose testimonianze di una grande importanza rivestita dalla magia e dall’astrologia, presso i babilonesi. Ad esempio, i profeti del Vecchio Testamento rivolgono spesso parole di fuoco ai maghi e agli astrologi babilonesi .
In particolare, essi mettono in evidenza che i poteri dei maghi , degli astrologi babilonesi, non potranno salvare né loro stessi né la città di Babilonia dalla vendetta divina .
Tuttavia, durante l’esilio a Babilonia i deportati ebrei furono fortemente sedotti e condizionati dai maghi e dagli astrologi babilonesi. Pertanto, i profeti dovettero severamente richiamare all’ordine i loro connazionali che avevano dimenticato la dura condanna della magia e dell’astrologia presente nella Bibbia (vedasi il Deuteronomio).
Tuttavia, questa dura condanna da parte dei profeti ci fa capire come la magia e l’astrologia babilonese avessero il potere di far dimenticare agli ebrei deportati principi essenziali della loro religione.
Se la magia e l’astrologia rivestivano grandissima importanza tra i popoli della Mesopotamia, come sanno bene gli storici della religione e gli studiosi della magia, nessuno può mettere in dubbio il fatto che la magia ebbe una grandissima importanza anche tra gli antichi egizi i quali tra l’altro perfezionarono e portarono a compimento gli studi astrologici e magici compiuti dagli antichi popoli mesopotamici .
La religione egiziana era un tipico esempio di religione magica in quanto nei rituali di tale religione non esistevano chiari e netti confini tra pratiche religiose e pratiche magiche. I sacerdoti egiziani erano al tempo stesso dei veri e propri maghi: essi utilizzavano in effetti rituali in cui erano presenti numerosi elementi che ritroveremo nei rituali magici posteriori al periodo egizio. Tali elementi in questione erano numerosi e di particolare importanza purificazione del corpo, prima di effettuare i rituali; iscrizione dell’ officiante in un cerchio corrispondente alla divinità dell’ora della celebrazione; uso di suoni e di parole come agenti di potenza; utilizzazione di formule magiche per facilitare il passaggio dell’anima del morto dal mondo inferiore a quello dell’aldilà .

Particolarmente complicati erano i rituali che riguardavano i morti, poiché nella religione egiziana si attribuiva grande importanza a tutti quei rituali che riguardavano i defunti .

Anche la concezione della piramide come catalizzatore è tipica della visione magica riscontrabile in epoche storiche posteriori. Gli esperti e gli studiosi del simbolismo delle piramidi non sono ancora riusciti a comprendere completamente il significato magico, religioso ed esoterico delle piramidi. Certamente sono necessari altri studi per comprendere al meglio i rituali magici e religiosi effettuati dai sacerdoti egiziani che godevano molto prestigio anche presso il Faraone che si serviva di loro per risolvere numerosi problemi e questioni .
Di conseguenza, notevole era il peso che i sacerdoti più importanti potevano vantare nella corte egiziana.

Ricordiamo che la Bibbia racconta che i capi del popolo ebreo ai tempi del loro esodo dall’ Egitto dovettero dar prova del loro potere in sfide impressionanti che li opposero ai maghi del Faraone che cercarono in tutti i modi di impedire l’uscita del popolo ebreo dall’Egitto.
Tuttavia, i maghi egiziani non riuscirono ad impedire a Mosè di colpire l’Egitto con le famose dieci piaghe che convinsero il Faraone a lasciare liberi gli Ebrei. Tale popolo ebbe la possibilità di cominciare il suo esodo dalle terre egiziane solo dopo le dieci piaghe .

In definitiva possiamo dire che si verificò uno scontro epocale tra i capi religiosi degli ebrei e i maghi della corte egiziana che furono definitivamente sconfitti dopo l’ultima piaga che causò la morte dei primogeniti degli egiziani ivi compreso il figlio del Faraone.
Dobbiamo dire che non soltanto in tale periodo storico i maghi egiziani godettero del grande potere ma anche in epoche storiche successive .
Per fare un esempio concreto vogliamo ricordare che la famosa regina egiziana Cleopatra era considerata un esperta conoscitrice della magia e che il famoso mago Simon mago citato nel Nuovo Testamento era egiziano quindi possiamo concludere il nostro discorso sulla magia in Egitto mettendo in evidenza che tale popolo è stato circondato dalla fama di praticare la magia in maniera massiccia in molte epoche storiche .



Anche nell’antica Roma nessuno dubitava dell’esistenza dei poteri della magia: le più antiche leggi del diritto romano punivano con severità i crimini effettuati per far morire a distanza il proprio nemico utilizzando mezzi magici.....

.....fatto questo che dimostra che NEL BENE E NEL MALE occupava un posto importantissimo nel mondo romano la magia allo scopo di modificare e conoscere il futuro .

In sintesi, possiamo dire che a Roma la magia era molto praticata ma era soprattutto in mano a personaggi che agivano al difuori della religione ufficiale politeistica romana.
Diversi scrittori latini ci danno importanti informazioni sulla magia nelle opere di Plinio il Vecchio abbiamo un’ampia dissertazione sulla magia e la descrizione di diverse attività magiche tratte anche da autori greci. Egli ci informa dell’esistenza del mondo classico di riti magici particolarmente condannabili quali sacrifici umani che venivano effettuati per ottenere la guarigione da determinate malattie.

ORAZIO descrive le gesta criminali della....
< < < STREGA CANIDIA
la quale per preparare un filtro d’amore
uccide un ragazzo
che era diventato succube
dei suoi poteri magici.

Anche Virgilio racconta episodi legati alle pratiche magiche.
In una sua opera egli enumera i principali elementi della magia d’amore.

Mentre Giovenale stigmatizza duramente l’abitudine molto diffusa tra le donne romane del suo tempo di utilizzare filtri d’amore per piegare ai loro voleri i mariti che a causa di tali filtri diventavano delle docili marionette nelle loro mani, ma il compendio più interessante di magia romana è l’opera di Apuleio nella quale vengono narrate le gesta di una maga potentissima.

Ella era maestra nel preparare filtri d’amore conosceva tutti gli incantesimi per evocare i morti e compiere molteplici altri incantesimi finalizzati allo scopo di conoscere il futuro. Molto frequenti nel mondo romano erano le fatture a morte delle quali sarebbero state vittime anche personaggi famosi ed importanti.
Con la nascita del cristianesimo la magia venne considerata una pratica esclusivamente negativa attuabile solamente con l’aiuto dei demoni. Pagani e cristiani si scambiarono reciprocamente l’accusa di praticare arti magiche. Per fare un esempio il pagano Celso autore di un’opera contro i cristiani accusò gli ebrei, Gesù e tutti cristiani di praticare la magia. A sua volta Origene nella sua famosa opera Controcelso accusò i pagani di essere idolatri e di praticare la magia.
Quando poi la religione cristiana divenne la religione ufficiale dell’ Impero Romano gli imperatori scatenarono una grande caccia alle streghe in tutte le terre dell’ impero. Essi giustificarono tale caccia con un’antica legge presente nelle dodici tavole risalenti alla fondazione di Roma. Tale legge puniva con la morte indovini, maghi e chi evocava entità malvagie per fini malefici.
Oramai il cristianesimo aveva sconfitto il paganesimo che sopravviveva solamente nelle campagne. Le antiche divinità pagane erano considerate dai cristiani demoni sotto mentite spoglie.
Concludiamo il nostro discorso sulla magia a Roma mettendo in evidenza che i cristiani credevano che tutto ciò che non proveniva da Dio dovesse necessariamente provenire dai demoni ivi comprese le divinità pagane della religione tradizionale considerate demoni travestiti .

I cristiani a differenza dei pagani condannavano anche la magia bianca finalizzata al mantenimento della salute e alla protezione dei raccolti dei campi, magia che non veniva condannata nel tempo in cui il paganesimo era la religione dominante dell’ impero.

Prof. Giovanni Pellegrino
Prof. Ermelinda Calabria

 

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