ANNO 1924 (01)

CRONOLOGIA DELL'ANNO 1924
(prima parte)

GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO - APRILE - MAGGIO - GIUGNO
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GENNAIO 1924


15 GENNAIO -G. D'Annunzio proclamato « capo effettivo e unico » della Federazione Italiana Lavoratori del Mare.
16 GENNAIO - Crisi monetaria in Francia: in seguito al crollo del franco il governo decide un aumento fiscale del 20%.
22 GENNAIO - Dopo molti mesi di malattia, a Gorkij, presso Mosca, muore Lenin. Inizia la lotta per la successione alla guida del partito e della rivoluzione tra Stalin e Trotzkij.
- In Italia comincia la campagna elettorale; i liberali di destra assumono un atteggiamento filofascista.
26 GENNAIO - In Italia con un decreto reale viene sciolto il Parlamento: Sono indette le elezioni per il 6 aprile.

26 GENNAIO - II manifesto elettorale del PPI (Partito popolare italiano) in vista delle elezioni riprende e accentua i toni antifascisti, abbandonando il benevolo atteggiamento in precedenza tenuto nei confronti del governo di Mussolini ed espresso con la formula "né opposizione, né collaborazione".

28 GENNAIO - Viene firmato a Roma l'accordo italo-iugoslavo: è riconosciuta la sovranità italiana su Fiume. Con il trattato è siglato l'accordo in base al quale Fiume passa sotto la sovranità italiana. Il territorio circostante la città, facente parte dello Stato libero che era stato definito con il trattato di Rapallo dei 12 novembre 1920, è inglobato nella Iugoslavia. Le due nazioni firmano anche un patto di amicizia, con cui si impegnano a rispettare l'ordine stabilito con i trattati di pace di Saint Germain (10 settembre 1919) con l'Austria, di Neuilly (27 novembre 1919) con la Bulgaria, del Trianon (4 giugno 1920) con l'Ungheria. Si garantiscono, inoltre, la reciproca neutralità di fronte ad aggressioni provenienti da altre potenze e si offrono appoggio politico e diplomatico. Mussolini può in questo modo attribuirsi il merito di aver risolto la questione fiumana, che si protraeva dalla fine del conflitto, e di avere posto le basi per una politica di influenza dell'Italia nell' area balcanico-danubiana.
- A Mosca oltre un milione di persone assistono ai solenni funerali di Lenin.

28 GENNAIO - Mussolini apre la campagna elettorale con un discorso in piazza Venezia a Roma. Escluse ogni ipotesi di alleaanza elettorale con altri partiti. L'obiettivo è quello di sconfiffere definitivamente le opposizioni e in particolare i partiti di sinistra.
Poi lancia l'invito a "Tutti quegli uomini del popolarismo, del liberalismo e delle frazioni della democrazia sociale, che sono disposti a collaborare con una maggioranza fascista".
Coloro che vogliono aggregarsi sono invitati a entrare in una grande lista elettorale. (il cosiddetto "listone", il cui simbolo è il fascio, con l'accattivante nome di "Lista Nazionale").

29 GENNAIO - Dopo il discorso di Roma è nominato un comitato nazionale elettorale, composto da cinque membri designati dal Gran consiglio del fascismo: Michele Bianchi, Cesare Rossi, Giacomo Acerbo, Aldo Finzi e Francesco Giunta. A questi viene affidato l'incarico di sovraintendere alla composizione della lista di 356 candidati. Accettano l'invito di Mussolini ed entrano nel "listone" uomini politici liberali e democratici come Antonio Salandra, Vittorio Emanuele Orlando ed Enrico De Nicola, e alcuni fuoriusciti del Partito popolare come Stefano Cavazzoni, Egilberto Martire e Paolo Mattei Gentili.

FEBBRAIO 1924

2 FEBBRAIO - Discorso di Mussolini all'Augusteo di fronte a 4000 ufficiali della Milizia.
2-3 FEBBRAIO - In Russia, Rykov ha assunto la successione di Lenin come presidente del Consiglio esecutivo dei commissari del popolo. Il governo britannico riconosce ufficialmente il regime dei Soviet. E' il primo stato occidentale, seguirà l'Italia del governo di Mussolini, due giorni dopo, l'8 febbraio, decidendo di stabilire regolari rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica ristabilendo relazioni diplomatiche. Tra le due nazioni viene anche stipulato un patto commerciale e di navigazione.

5 FEBBRAIO - Muore a Washington T. Woodrow Wilson, il 28° presidente degli Stati Uniti.
5 FEBBRAIO - Costanzo Ciano è nominato ministro delle poste e telegrafi in sostituzione di Giovanni Antonio Colonna Di Cesarò, dimessosi a causa delle critiche mosse da Mussolini al partito Democrazia Sociale di cui il De Cesarò era rappresentante nel governo.

6 FEBBRAIO - Nell'assemblea generale di Torino la Confederazione Italiana dell'Industria (Confindustria) riconferma il proprio consenso al governo fascista.
12 FEBBRAIO - Esce il primo numero dell'«Unità, quotidiano degli operai e dei contadini», pubblicato a Milano. A dirigere il giornale comunista, nato per iniziativa di Antonio Gramsci (che si trova in Russia), è chiamato Ottavio Pastore, che era stato in precedenza responsabile dell'edizione piemontese dell' Avanti!; condirettore è Francesco Buffoni.


20 FEBBRAIO - . La Confagricoltura e la FISA (Federazione italiana sindacati agricoli), l'associazione degli agrari fascisti, si accordano per giungere a una fusione delle due organizzazioni.
- Il fiduciario delegato politico del partito fascista in Francia, Nicola Bonservizi, giornalista, è ferito a morte a Parigi dall'anarchico Enrico Bonomini; morirà a Milano il 26 marzo. Ai funerali partecipa anche Mussolini.

24 FEBBRAIO - E' ufficialmente istituita la nuova provincia italiana del Carnaro con Fiume capoluogo.
27 FEBBRAIO - In Germania, a Monaco, Inizia il processo ai golpisti del "putsch della birreria". HITLER è il maggiore imputato insieme al generale Ludendorff.

28 FEBBRAIO - Il Direttorio fascista decide la linea elettorale: lotta contro i popolari e i socialisti unitari. Nello stesso giorno, Antonio Piccinini, deputato massimalista, viene ucciso a Reggio Emilia. L'episodio si inserisce nel generale quadro di intimidazione e terrore in cui si svolge la campagna elettorale.

MARZO 1924


9 MARZO - A Mosca, il Santo Sinodo decide per il 1925 un Concilio ecumenico di tutte le Chiese ortodosse per porre fine alla scissione tra esse.
13 MARZO - Al Gran Consiglio fascista Mussolini dichiara che i dissidenti saranno considerati traditori.
14 MARZO - In Germania sciolto il Reichstag.
16 MARZO - Soddisfazioni e onoroficenze per il passaggio ufficiale all'Italia di Fiume. Per il conseguimento di questo successo diplomatico, Vittorio Emanuele III premia Mussolini con il collare dell'Ordine dell'Annunziata, la più alta onorificenza del Regno d'Italia. Mussolini entra nel gotha dei nobili, perchè l'alta onoroficenza stabilisce che si diventa "cugini del Re".
Premio anche per Gabriele d'Annunzio, creato principe di Montenevoso.

19 MARZO - Pubblicati gli accordi franco-cechi: una clausola contro l'azione italiana nel mediterraneo. Accordi che diventano subito la spina nel fianco di Mussolini.
19 MARZO - Antonio Salandra, in un discorso elettorale alla Scala di Milano, annuncia la sua adesione al "listone" fascista, e lo motiva riconoscendo in Mussolini "il continuatore della migliore tradizione liberale e risorgimentale".

21 MARZO - Comizio elettorale a Napoli dell'on. Amendola; manifestazioni fasciste contro l'esponente dell'opposizione costituzionale.
- Conflitto diplomatico russo-cinese per il riconoscimento del regime sovietico: il governo di Pechino, che lo rifiuta, ordina all'inviato russo di abbandonare il Paese.
26 MARZO - Ad Atene il Parlamento greco Venizelos quasi interamente liberal-conservatore, proclama la Repubblica e depone Re Giorgio. Viene indetto un plebiscito.

APRILE 1924

1 APRILE - Il ministro delle Finanze De Stefani annuncia a Milano che il pareggio del bilancio è raggiunto.
2 APRILE - A Monaco sentenza al processo per il tentato putsch del novembre scorso: Ludendorff viene assolto, mentre a HITLER viene condannato a 5 anni di fortezza. Ne sconterà uno. Per il "caporale" il processo gli ha dato GRANDE notorietà e fama non solo a Monaco ma nel resto della Germania. Manifestazioni antifrancesi si svolgono a Berlino: gruppi nazionalsocialisti attaccano le associazioni democratiche.

6 APRILE - ELEZIONI IN ITALIA - Si svolgono -sulla base della nuova legge maggioritaria elaborata nel 1923 dal segretario alla presidenza del consiglio, Giacomo Acerbo- le elezioni politiche in un clima che i partiti antifascisti dichiarano illegali, per le violenze e le intimidazioni. Calma e notevole affluenza a Roma, ma alcuni incidenti e vittime si verificano in provincia. Devastate alcune sedi dei cattolici.

10 APRILE - I risultati delle elezioni politiche: su oltre 7 milioni e mezzo di votanti, le due liste « ministeriali » ottengono il 64,9 % dei voti (4.650.000) le opposizioni il 35,1 % (2.511.000). 356 sono i deputati eletti più 19 nelle liste fiancheggiatrici. (dei 375 eletti, 275 risultano iscritti al Partito di Mussolini).
- Fra i deputati eletti nelle liste della sinistra, Antonio Gramsci; che rientrerà in Italia il 12 maggio.
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16 APRILE - Il Papa destina mezzo milione di lire ai sodalizi cattolici danneggiati dalle squadracce fasciste durante lo svolgimento della campagna elettorale.
18 APRILE - La tessera fascista ad honorem viene consegnata a Viareggio al maestro Giacomo Puccini.
22 APRILE - Si celebra il Natale di Roma: conferita a Mussolini la cittadinanza romana.
24 APRILE - Costituito dal Gran Consiglio un quadrumvirato per la direzione del partito fascista. E' formato da Forges Davanzati, Rossi, Marinelli e Melchiori.
29 APRILE - In un'intervista al Petit Parisien Mussolini respinge le accuse di esercitare un potere dittatoriale.
- Ritiro del generale Diaz dal ministero della Guerra per « ragioni di salute ». Gli succede il generale Antonino Di Giorgio.

MAGGIO 1924

1 MAGGIO - In Italia il Consiglio dei Ministri delibera l'istituzione del ministero delle Comunicazioni: l'on. Costanzo Ciano al nuovo dicastero. Vi confluiscono poste e telegrafi, direzione generale delle Ferrovie dello Stato e commissariato per la marina mercantile.
4 MAGGIO - Il poeta futurista Marinetti ferito in un duello.
6 MAGGIO - I risultati delle elezioni in Germania: rafforzamento della destra, successo dei comunisti. - Rivolta antibolscevica dei contadini nel Turkestan; Mosca accusa la Francia di favorire i ribelli.

12 MAGGIO - Antonio Gramsci rientra in Italia dopo due anni di assenza, passati prima a Mosca e poi a Vienna. Alle elezioni del 6 aprile era stato eletto deputato nella circoscrizione del Veneto con 1856 preferenze.
15 MAGGIO - In un discorso all'Associazione bancaria, II ministro delle finanze De Stefani, annuncia che l'esercizio in corso si chiuderà in pareggio e che ciò consentirà una riduzione della pressione fiscale.
15 MAGGIO - Operazioni militari italiane sull'altipiano cirenaico: scontri vittoriosi contro i ribelli senussiti.

16 MAGGIO - Già una volta sospeso per le sue critiche verso il Partito, Massimo Rocca è definitivamente espulso dal PNF. Dopo la vittoria elettorale, si era riaperta all'interno del fascismo la polemica tra "revisionisti", favorevoli alla realizzazione di un governo allargato, e "intransigenti", orientati verso il rifiuto di qualsiasi ipotesi di collaborazione con forze diverse da quelle schiettamente fasciste. Come era già accaduto nel settembre del 1923, protagonisti dello scontro sono Massimo Rocca, propugnatore delle tesi revisionistiche, e Roberto Farinacci, quest'ultimo nel suo "granducato" cremonese, è l'incontrastato leader degli "intransigenti", "arrabbiati". Rocca viene espulso e lo si invita a dimettersi da deputato.

17 MAGGIO - Politica Estera - Si conclude a Roma l'incontro tra Mussolini e Edvard Benes. Viene stipulato un patto di cordiale collaborazione tra Italia e Cecoslovacchia
18 MAGGIO - Politica Estera - Si svolge l'incontro italo-belga a Milano tra Mussolini, il primo ministro Theunis e il ministro degli esteri Hymans. Si confermano gli sforzi comuni dei due paesi per la definizione di un piano sulla questione delle riparazioni tedesche.

20 MAGGIO - Don Sturzo, che si era già dimesso da segretario, si dimette anche dalla direzione del partito popolare; il trentino Alcide De Gasperi viene nominato segretario del partito, ora più disponibile all'appoggio del governo di Mussolini.
22 MAGGIO - In Italia la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale entra a far parte integrante delle Forze Armate.
23 MAGGIO - Al convegno delle Corporazioni fasciste Mussolini esalta la collaborazione tra lavoratori e imprenditori come unico modo per garantire la pace sociale e il bene della Patria.
24 MAGGIO - Dopo le avvenute nuove elezioni generali del 6 aprile è convocata la nuova Camera; in un clima di sospetti.
25 MAGGIO - Roma: inaugurata, col discorso della Corona, la XXVII Legislatura.
27 MAGGIO - Alfredo Rocco viene eletto presidente della Camera. Tommaso Tittoni è eletto presidente del Senato.

31 MAGGIO - In un clima surriscaldato, prende la parola il segretario politico del partito socialista unitario, l'on. MATTEOTTI. Denuncia il clima di violenze e intimidazioni in cui si sono svolte le elezioni e che ne ha falsato i risultati; e scredita le pretese di rispettabilità e di "normalizzazione" vantate e promesse da Mussolini.

Volano insulti, minacce, grida. Ma imperterrito, Matteotti chiede di invalidare le elezioni perche "inficiate dalla violenza e dalle intimidazioni".
(Giacomo Matteotti nato a Fratta Polesine (Rovigo) nel 1885, apparteneva a una famiglia benestante. Ancora 14enne, aderisce al partito socialista. Compiuti gli studi di giurisprudenza a Bologna, si dedica con numerosi discorsi di lotte sindacali per la difesa dei contadini del Polesine. Nel 1919 è eletto deputato, svolge attività parlamentare nelle commissioni bilancio e finanze. Nel 1922 diventa segretario del Partito dopo la svolta riformista, e si distingue come strenuo oppositore del fascismo e della nuova legge elettorale maggioritaria. Alle elezioni del 6 aprile di quest'anno è stato rieletto deputato).

GIUGNO 1924

1 GIUGNO - Ad associarsi a Matteotti, è Giovanni Amendola che ribadisce a Montecitorio le sue accuse, denunciando le persistenti violenze e il clima generale di intimidazione in cui vive il paese.
4 GIUGNO - A Roma l'on. Giovanni Amendola sfugge ad un nuovo attentato.
7 GIUGNO - Per nulla influenzata dai discorsi di denuncia, la Camera, prima rigetta l'O.d.G.di Matteotti con 285 no, 57 sì, e 42 astenuti, poi vota la fiducia al governo Mussolini con 361 voti favorevoli e 107 contrari.

10-11 GIUGNO - Giacomo Matteotti è aggredito sul lungotevere Arnaldo da Brescia e rapito. Autori materiali del rapimento del deputato del Partito socialista unitario, e del suo successivo assassinio, risulterà in seguito essere Amerigo Dumini (squadrista toscano), Albino Volpi, Giuseppe Viola, Amleto Poveromo, Augusto Malacria (tutti provenienti da associazioni di arditi di Milano). L'automobile con cui viene compiuto il sequestro risultò poi essere di Filippo Filippelli, direttore del «Corriere italiano".

13 GIUGNO - Il deputato socialista Matteotti è scomparso da due giorni. Si parla di un rapimento (questa notizia si diffonde in seguito alla ricostruzione della scena del rapimento fatta da alcuni testimoni). Già si avanza l'ipotesi di un delitto. Sollecitato a intervenire, Mussolini alla Camera garantisce il massimo impegno del governo, affinché le indagini sulla scomparsa di Matteotti siano condotte con fermezza e sollecitudine, e assicura che i colpevoli saranno individuati e puniti. Il presidente Alfredo Rocco sospende i lavori della Camera senza aggiornare la seduta.
I gruppi parlamentari di opposizione si costituiscono in un comitato del quale fanno parte popolari, demosociali, amendoliani, repubblicani, socialisti unitari e massimalisti, comunisti.
Presentano le dimissioni i ministri Alberto De Stefani, Luigi Federzoni e Aldo Oviglio, imitati il giorno seguente da Giovanni Gentile.
- Negli Stati Uniti i repubblicani scelgono Calvin Coolidge come candidato per le prossime elezioni presidenziali.
- In Francia Gaston Doumergue è il nuovo presidente della Repubblica francese; il nuovo governo è affidato ad Herriot.
- Confermata l'ipotesi dell'assassinio dell'on. Matteotti; arrestato lo squadrista Amerigo Dumini.
(Nel processo questo fu il racconto di Dumini: "Al mio passivo non si può dunque elencare che la morte dell'onorevole Matteotti, conseguenza di una dolorosa disgrazia, e non un delitto premeditato....Il rapimento di Matteotti fu organizzato per ordine esclusivo di Marinelli, all'insaputa di Mussolini;...il rapimento aveva l'unico scopo di scoprire i responsabili dell'assassinio di Nicola Bonservizi a Parigi.
Sventuratamente, il deputato socialista morì per una emottisi provocata dallo spavento e, molto probabilmente, da alcuni colpi infertigli da Volpi immediatamente prima di trascinarlo nella macchina" (da "Diciassette colpi", di Amedeo Dumini).

14 GIUGNO - Per il delitto Matteotti, Gramsci propone uno sciopero generale. La proposta è rifiutata: la CGdL la ritiene rischiosa teme un fallimento ancora più grave di quello dello sciopero "legalitario" dell'estate del 1922. I moderati del comitato d'opposizione chiedono invece un intervento del Re per togliere la fiducia al governo Mussolini. Alcuni suggeriscono il suo arresto.

15 GIUGNO - Enorme sensazione quello che appare come l'assassinio dell'on. Matteotti; dimissioni dell'on. Finzi, sottosegretario agli Interni, e di Cesare Rossi, capo dell'Ufficio Stampa della presidenza del Consiglio; nei suoi confronti viene spiccato mandato di cattura, lui si rende latitante ma si costituirà il giorno 22. Anche il direttore del «Corriere italiano», Filippo Filippelli, rassegna le dimissioni, ma sarà arrestato a Genova il giorno 16, mentre tenta la fuga.
17 GIUGNO - Luigi Federzoni assume la carica di ministro dell'interno cedutogli da Mussolini che lo aveva a interim. Esonerato anche il questore di Roma e il capo della polizia. Vane ricerche della salma di Matteotti. Si tenta di ricostruire le fasi del rapimento.

18 GIUGNO - Viene arrestato con l'accusa di complicità nel delitto Matteotti, iI segretario amministrativo dei PNF, Giovanni Marinelli. Il prefetto di Milano, nello stesso giorno scioglie l'organizzazione di arditi fascisti capitanata da Albino Volpi, che è arrestato insieme ad Amleto Poveromo.
- Colpo di scena dentro il comitato delle opposizioni: Il Partito comunista si ritira.

19 GIUGNO - Luigi Freddi, capo dell'ufficio stampa dei PNF, rassegna le dimissioni dalla carica che ricopre. Il «Corriere italiano» cessa le pubblicazioni.
24 GIUGNO - Mussolini al Senato sostiene con energia l'impegno del governo per il raggiungimento, nel pieno rispetto della legge, in modo che "regni la normalità politica e la pacificazione nazionale". Ma afferma anche che la maggioranza parlamentare non può continuare a subire il ricatto posto dalla minoranza.
25 GIUGNO - Viene confermata da una larga maggioranza alla Camera e al Senato la fiducia al governo Mussolini.

27 GIUGNO - Si riuniscono a Montecitorio per commemorare Matteotti, l'assemblea dei gruppi di opposizione. I partecipanti decidono di astenersi dal partecipare ai lavori della Camera dei deputati, fino a quando non si costituirà un nuovo governo in grado di provvedere a un effettivo ripristino della legalità e alla reintegrazione assoluta dell'autorità della legge.
Turati, per definire il significato soprattutto morale di questa presa di posizione, dirà, per analogia con la secessione dei plebei sull'Aventino nell'antica Roma; cioè che gli oppositori del fascismo si sono ritirati "sull'Aventino delle loro coscienze".
28 GIUGNO - Nell'indignazione popolare e ovviamente da parte di quella Stampa non allineata, l'on. Matteotti viene commemorato in tutta Italia.

Fonti, citazioni, testi, bibliografia
ALBERTO CONSIGLIO - V.E. III, il Re silenzioso. 11 puntate su Oggi, 1950
PUBBLICAZIONE NAZIONALE UFFICIALE, (con l'assenzo del capo del governo)
MUSSOLINI, Diario della Volontà (1914-1922) - Quaderni Fascisti, Ed. Bemporad 1927

MUSSOLINI, Scritti e Discorsi, La Fenice.
RENZO DE FELICE, Mussolini il fascista, Einaudi
A. PETACCO, Storia del Fascismo (6 vol.) Curcio
ZEEV STERNHELL, Nascita dell'ideologia fascista, Baldini & Castoldi
+ AUTORI VARI DALLA BIBLIOTECA DELL'AUTORE  

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