ANNO 1973

(FATE VOI GLI INCASTRI DI QUESTO WAR GAME)
(SE RIUSCITE A METTERE TUTTI I NOMI SIETE UNA PERSONA MOLTO INFORMATA.
SE NON RIUSCITE, PAZIENZA.

(Gli omissis sono costretto a metterli perché in Italia non si può nemmeno riportare quanto è di pubblico dominio, cioè quanto è stato scritto sui giornali, che paradossalmente sono nelle sale lettura delle "Pubbliche" Biblioteche. (ma in queste i potenti sanno che ci vanno in pochi)
Si dà fastidio, e piovono a valanga minacce di querele (oltre che migliaia di virus - 70 al giorno, tutti i giorni) per stroncare  chiunque abbia queste intenzione di riproporre delle notizie scomode. 
"Le ricordiamo che quel giornale era stato querelato per la notizia che riportava, e la querela era stata estesa anche a chiunque stampi e diffonda con qualsiasi mezzo la notizia stessa". (ci consenta e intenda!)

(Purtroppo ne ho fatta una amara esperienza, 4 anni di processo, e spese spese e spese, e solo perchè avevo ripreso un titolo di un prestigioso giornale. Se quel personaggio avrà la sfortuna di morire prima di me andrò a sputargli e a orinargli sulla tomba).

Come una volta, vige l'oscurantismo!  I libri c'erano, ma nonostante  la diffusione della stampa, non uscirono mai per il pubblico, per la massa; quella non doveva sapere! Oggi che c'è la spotocrazia che incanta come il pifferaio, ed è peggio.

Con Internet siamo a questo punto! Ma presto non sarà più così. Ci sono le isole, i satelliti e gli  "infuriati" delle ingiustizie, che per il momento abbozzano; ma fino a quando?.
Non dimentichiamo che "tecnicamente" i potenti nulla sanno com'è fatta la rete. Ne parlano, la gestiscono, ma sono degli ignoranti; sono totalmente alla mercè di un loro dipendente, spesso anche malpagato per i segreti che custodisce. Una moltitudine (globalizzata e deterritorializzata anche questa) sempre meno disposta ad accettare un management e una classe politica incapace di sviluppare rapporti più aperti e democratici nell'impresa e nella società, e sempre meno disposta a credere alle promesse di felicità lanciate con gli slogan populistici.
Perfino i paradigmi classici dell'economia (di quelli ideologici nemmeno più parlarne) e con essi i grandi teorici, oggi faticano a capire i meccanismi e sono quindi del tutto  incapaci di interpretare il "nuovo" scenario umano "antropologico". Cioè questa "nuova"  moltitudine a loro "antagonista". Che avanza ! Usando il cervello e non la pancia! Dentro quattro mura e non dentro una ammuffita holding o nei salotti di una "casta".
Portiamo pazienza, per il momento noi pecore dobbiamo aspettare, perchè i mandriani di turno con i loro cani che ci abbaiano ci tengono ancora dentro il recinto.
Ma sono convinto che uno dei tanti giovani capaci, preparato più della migliore polizia e meglio della CIA, può introdursi dentro uno, cento, mille computer e mettere poi in rete tutto il marcio che esiste dentro i centri di potere.

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A BIELLA, come abbiamo letto a maggio, "si chiude"  TELEBIELLA Tv via cavo (la prima in Italia in assoluto) ,  oscurata il 12 maggio e denunciata con il Nuovo Codice Postale, mentre a Milano "si apre" e ci si muove in grande; anche se non proprio nella capitale lombarda. Il virtuale deve ancora nascere, ma il business che sta muovendo i primi passi della televisione privata è già un mondo virtuale… capitalistico e molto singolare (o meglio dire tenebroso).

Sullo scenario televisivo, a parte quello pubblico, a Milano in questo 1973, si stanno mettendo in movimento molti personaggi per costituire una catena nazionale di televisioni private in modo da controllare il mercato, ma soprattutto controllare la pubblica opinione del Paese, oltre che per fare molti soldi.

Passeranno alcuni mesi, poi qualche anno di rodaggio e il business inizierà nel 1979-80. Il signor (...omissis 3) è già affiliato alla Loggia P2 (data ufficiale: 26 gennaio 1978). Nell'ancora segreto programma piduista (detto "Piano di rinascita democratica", messo a punto  dalla Loggia  P2 ) è previsto "l'immediata costituzione di una grande  Tv privata, che avrebbe poi dovuto essere -assieme alla creazione di nuovi giornali o acquisto di quelli vecchi - una catena di trasmissione con la stampa, in modo da controllare la pubblica opinione nel vivo del Paese".


Questo nel progetto, ma è già in atto a Milano fin dal  '73 uno "sbarco" per conquistare quello che è definito (in Sicilia, come al tempo dello sbarco degli Alleati) il più colossale business dei prossimi anni.
Ed è lo "Sbarco Siciliano nella Tv"!. I siciliani hanno un mucchio di soldi, mezzi, consulenti e tutta la preziosa esperienza americana. Qualcuno non è rimasto in questi anni a guardare ed ha iniziato ad agire in profondità con l'obiettivo di conquistare il mercato prima sull'Isola poi sul continente. E fra questi c'é il "boss" (...omissis 00) che è il capo storico  di Cosa Nostra sin dall'inizio degli anni '70. (Poi eliminato nel 1981. A prendere il suo scettro sarà la famiglia "corleonese" guidata da ( ...omissis 0 ).

Nella città lombarda, in questi anni (dopo quella pionieristica di Biella via cavo, messa fuorilegge) spunta la prima vera TV privata italiana via etere. "Proprietario" un personaggio molto particolare, (...omissis 1)  "in possesso"  di un mucchio di soldi, amico, forse referente o semplicemente cura o fa affari con (...omissis 0) e (...omissis 00). Ha al suo fianco un giovane aiutante venuto dalla Sicilia  è (...omissis 2) . Il primo (0) -siciliano- ha grandi imprese di costruzioni nel milanese (la terza in Italia), mentre (...omissis 2) è invece un giovane, ufficialmente dirigente di un suo cantiere, originario delle sue parti, di Palermo. Più che un tecnico di costruzioni è un funzionario-impiegato di una potente banca siciliana (la ...omissis 42).


( ...omissis 2)  già nel lontano 1964, per un anno, poco più che ventenne, era però già stato molto vicino al giovanissimo ( ...omissis 3, un "palazzinaro") , alle sue prime esperienze d'imprenditore dopo aver già costituito in un modo abbastanza singolare la società.... ( ...omissis )  con i capitali avuti dalla Banca.... ( ...omissis 4).  Una banca come vedremo molto singolare.
 Poi.... ( ...omissis 2 ) rientra in Sicilia, fa una breve permanenza a Roma,  fino a quando riceve un segnale dal Nord (o dal Sud?) e ritorna a Milano  il 1° luglio 1974, e di..... ( ...omissis 3 il palazzinaro) diventa segretario privato.
Ma in seguito, nel '77, é dipendente nuovamente di ( ...omissis 1), e con suo fratello  lavora e apprende tutto il piano strategico televisivo  del suo datore di lavoro; l'operatività specifica e il relativo mercato pubblicitario, visto che.... ( ...omissis 00 ) con..... ( ...omissis 0) hanno con sé i migliori - gli unici allora - tecnici, consulenti televisivi e pubblicitari giunti dall'america..

( ...omissis 1 ) riceverà nel '79 uno strano mandato di cattura (per il fallimento della Venchi Unica, non gestita da lui, ma inguaiato dal fratello  di..... (guarda un po'  ...omissis 2) che viene  anche arrestato per bancarotta.
Il potente.... ( ...omissis 1) per non finire anche lui in galera, è costretto improvvisamente a lasciare l'Italia e allontanarsi dal suo piccolo impero; si rifugia prima in America latina (in Columbia, presso particolari amici) poi a Parigi dove vive e prende in affitto un appartamento con il nome di ......(ma guarda un po', di ...omissis 2), il suo dipendente, che ogni tanto lo visita,  gli consegna denaro per vivere, per mantenere i contatti e per gestire le sue molteplici attività su Milano (Tv compresa).

Ma in questa circostanza questo suo dipendente.... (... omissis 2)  rientra  nell'entourage  del palazzinaro....  (...omissis 3) con la quale non ha mai "rotto i ponti", come segretario privato "particolare", fino al punto che diventa (?!) perfino intestatario di una sua grossa società immobiliare, la..... ( ...omissis ) dove poi sorgerà il grande complesso ( ...omissis ).

(....omissis 3) fatta la sua esperienza con la Tv "casalinga" via cavo (lo troviamo il prossimo anno,  ad iniziare la sua avventura), con ( ...omissis 2)  che ha le preziose conoscenze del piccolo impero televisivo siciliano di ( ...omissis 1) . Ma  ora con il datore di lavoro assente (in esilio a Parigi) e alla deriva, i due, insieme, si lanciano in questo nuovo business.  Costituiscono nella sede della.... ( ...omissis ) a..... ( ...omissis ) la  prima società che si occupa di televisione: la.... ( ...omissis )  che in seguito si chiamerà.... (...omissis ) e  ......(...omissis ).

( ...omissis 1) non scompare del tutto dalla circolazione. Molte cose sul suo conto  si mettono in Italia a posto, e  lo ritroviamo di ritorno e ancora vicino a..... ( ...omissis 2). I rapporti negli anni che seguono diventeranno ottimi, tanto che la moglie di ....( ...omissis 2) fa da madrina al figlio di..... (...omissis 1). Poi li ritroviamo ancora insieme ancora molti anni dopo, nel 1993 a costituire due società: la..... (...omissis ) e la ......( ...omissis ), e  lo troviamo ancora attivo ....( ...omissis 1) sempre nel 1993 tra i fondatori  di un nuovo movimento  politico di .....( ...omissis 3); è infatti lui a gestire nel suo Palazzo di via ......( ...omissis ) una delle prime sezioni del nuovo movimento politico di...... ( ...omissis 3) fino al 1994, quando i  rapporti poi si incrinarono tra i due e iniziarono reciproche accuse (i giornali  del 1998 ne saranno pieni). Il motivo è sconosciuto. Una cosa è però certa: in Sicilia tra il 1993 e il 1994 stavano  (pretestualmente - è finita l'egemonia in Italia del PSI - tangentopoli imperversa) cambiando molte cose (uccisione di Lima, incriminazione di Andreotti ecc.).

Tangentopoli nel '93 aveva eliminato da Roma molti vecchi referenti politici. Nell'isola c'erano quindi grandi mutamenti nelle "grandi famiglie" ed ognuna era impegnata a ritagliarsi il suo potere, o consolidare quello di prima, e a indirizzare i propri voti ai nuovi referenti; questi  necessari per conservare i lucrosi appalti distribuiti dalle amministrazioni comunali, regionali, statali)

La discesa in campo di..... ( ...omissis 3) in politica, é osteggiata dai suoi più diretti collaboratori  ma é fortissimamente voluta dal suo "segretario" siciliano..... (...omissis 2) che ha fra l'altro in mano una potente organizzazione pubblicitaria la .....( ...omissis ). E  forse proprio in virtù di questa forza, le pressioni che vengono dai suoi amici isolani (da qualche mese orfani di "padrini" politici a Roma) lo spingono a sollecitare e  a convincere...... ( ...omissis 3)  a darsi alla politica, che alla fine, convinto, scende in campo;  o è costretto a scendere in campo se non vuole fallire, lui, ma anche chi gli ha affidato i soldi per creare le sue lucrose imprese.

(Tra l'altro si era formato in Sicilia un movimento di ......(...omissis), "Sicilia Libera", perfino con le maglie di alcuni giocatori con la scritta "l'Altra Sicilia", o in alternativa "Forza Sicilia". Un partito indipendentista (sempre sfruttato dai politici nel 1806-1810, nel 1860-70, nel 1891 (Fasci siciliani), nel 1945 (l'EVIS, Esercito volontario indipendentista siciliano), cioè nei nei vari sbandamenti politici che l'Italia ha conosciuto). Nel 1993-'94 questo partito indipendentista  è più volte citato nelle agende sequestrate a Milano proprio a .......(...omissis 2).

( ...omissis 3) ha successo politico. Subito ci sono le primissime battute di un lungo (o breve?) cammino della nuova politica italiana. Il nuovo ottiene la fiducia del Parlamento il giorno 20 MAGGIO 1994.

IL GIORNO 21 fra i tanti dispiaceri di tangentopoli, dentro una  DC già in frantumi ed esposta al pubblico ludibrio, arriva quello più clamoroso. Si punta il dito verso il più rappresentativo dei suoi uomini, fino al ''93  considerato il più potente personaggio politico d'Italia che non è stato sfiorato da nessun avviso di garanzia, quindi l'unico forse capace di ricompattare tutta la DC.
 Invece la Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di  Andreotti che deve rispondere (chiamato in causa da alcuni pentiti) dell'accusa  di concorso in associazione per delinquere semplice e mafiosa. Inizia insomma subito il lungo calvario di Andreotti, con sempre sullo sfondo i misteriosi delitti di Pecorelli, Lima, i Salvo, poi Falcone, Borsellino, processo Riina; con le accuse di 
TOMMASO BUSCETTA,   che questa volta  e dall'altra parte della barricata; è ritornato in Italia  e dopo tanti anni di silenzi, finalmente "parla" o "straparla". (lo leggeremo nei prossimi anni che seguono). 
(La sentenza assolutoria di Andreotti la possiamo già accennare, l'abbiamo riportata  in
OTTOBRE 1999, GIORNO 24, ed anche uno spezzone nel 1983). Con tanti ipocriti commenti ("solidali" !?) di alcuni politici; forse gli stessi che lo vollero esautorare oppure allontanare per un po' dalla politica attiva.

Da notare che nelle ultime elezioni in Sicilia il 15-5-91 la DC (tutta Andreottiana - con l'abile Salvo Lima, suo sottosegretario al Bilancio, che gli procurava sull'isola 240.000 voti Dc ) aveva il 42,3% dei voti, e in queste politiche del '94, il nuovo partito  ottiene il 42,4%. Una vera e propria defenestrazione, cambiamento di rotta,  una intera sostituzione di potere in Sicilia, con alcuni democristiani andreottiani subito pronti a fare del trasformismo.

A operazioni concluse, i segnali dall'Isola però arrivarono molto forti che fecero "rumore",  furono "esplosivi"  (forse non si mantennero certi patti elettorali).

Infatti già il 1° luglio a pochi giorni dall'insediamento a palazzo Chigi del nuovo premier, si verificarono una serie di attentati nelle maggiori città d'Italia (Roma, Milano, Brescia, Trento, Modena e Firenze) che colpirono i  grandi magazzini  ( ...omissis )  -ma guarda un po'-  di (...omissis 3). Il resto e i particolari li troveremo nei prossimi anni. Ma dobbiamo ritornare a questo 1973.

In questo 1973 ( ...omissis 3) non è ancora un personaggio pubblico.  Ancora giovane, quest'anno è impegnato a vendere solo appartamenti....in un grande ufficio, nella città meneghina. Ma dobbiamo fare ancora un grande passo indietro....

( ...omissis 3)  guida da alcuni anni la..... ( ...omissis ) . Ha avuto dalla sua parte la "fortuna" - fin dal '63, quando é stata costituita: quella di avere un suo diretto congiunto occupato come impiegato in una piccola e misteriosa Banca. Una Banca privata molto particolare, fortissimamente legata a grossi personaggi siciliani. Al figlio poco più che ventenne di questo semplice impiegato, quasi nullatenente, e nessuno sa con quali garanzie, la singolare e microscopica banca (In Italia, a Milano ha un solo sportello!) nel '63 -'65, gli concede imponenti finanziamenti.

E' la Banca..... ( ...omissis 4) . Sconosciuta alla maggior parte dei meneghini, ma non ai siciliani di Milano e ai siciliani di Sicilia e a diverse Banche svizzere. E' una Banca molto vicina ad importanti personaggi siculi-americani, che a Milano hanno il loro crocevia finanziario Sicilia-Svizzera e ritorno Svizzera-Milano, con  la vocazione a investire su molti settori in ascesa, principalmente nell'edilizia milanese in questi anni in piena esplosione.
Vi domina incontrastato il già accennato sopra, finanziere siciliano (...omissis 1). Il siciliano già ricordato sopra che é già sulla piazza di Milano il terzo maggior costruttore italiano. Tanti soldi a disposizione (da essere perfino   soprannominato "rotolino" per il vezzo di tenere sempre  arrotolati i milioni in tasca) ma, dicono i suoi avversari, sono soldi non suoi, ma di "gente" che glieli affida  per fare  grandi affari e investimenti (compresa la Tv) nella capitale lombarda e nei dintorni.
E' un periodo che se ti incontri con qualche riccone in Sicilia, ti senti sempre dire "a Milano, a Como, a Varese ecc. affari sto facendo".

La banca ( ...omissis 4), più che una banca è un unico "sportello" aperto al pubblico nel 1956 con un capitale di 100 milioni; il minimo per aprire un istituto di credito privato. Nel gruppo dei fondatori c'è (guarda un po' ...omissis 0) originario di Misilmeri, Palermo, che assume il padre di ...( ...omissis 3). Poi dopo sette anni, nel 1963 da semplice impiegato costui diventa procuratore, ovvero ha potere di firma. E' quindi lui a valutare e ad avallare i prestiti e le erogazioni di denaro ai clienti, quindi è sempre lui a finanziare (non certo con i suoi soldi) anche il giovanissimo figlio venticinquenne.

Nel 1970 poi la banca.... (...omissis 4)  effettuerà un salto di "quantita" (e chi vi entra prendendosi una quota ? SINDONA!); assume una quota di capitale di una finanziaria di Nassau, nelle Bahama, la Brittener Anstalt. Che ha però rapporti nell'isola con la Cisalpina  Overseas Nassau Bank. Su quest'ultima troviamo nel consiglio di amministrazione alcuni nomi che diventeranno famosi:  Calvi, Sindona, Gelli, e il cardinale Marcinkus della banca vaticana Ior. Famosi poi per il crack dell'Ambrosiano, della Italcasse, famosi per la lista dei 500 esportatori di valuta, e famosi per la successiva lista dei 962 della loggia P2, e tutto quello che accadrà e che troveremo in diversi  anni che seguono, piuttosto drammatici.

In questo periodo entrano come Sindaci della finanziaria Banca  ( ...omissis 4) i signori ( ...omissis 6), ( ...omissis 7)  e ( ...omissis 8) , poi  ( ...omissis 9)  con ( ...omissis 10)  tutti di Palermo. (Li ritroveremo poi tutti dentro una holding di scatole cinesi di (...omissis 3).
Come amministratore c'è un avvocato di Roma, ( ...omissis 11), costui nel 1977 farà recapitare ad ANDREOTTI una lettera - non si sa per cosa ottenere - scritta di pugno da Michele SINDONA il potente banchiere che morirà poi avvelenato con un caffè in carcere, e porterà nella tomba i suoi segreti e la lista degli esportatori di valuta. Lista  che stava togliendo il sonno a molti nomi eccellenti e uno in particolare. 
Sindona in una sua deposizione  ai giornali  non ebbe riguardi nel rivelare alcune poco chiare operazioni  della singolare Banca di Milano (...omissis 4 dove attingeva i fondi (chi???? ma ...omissis 3)  (intervista su La Stampa, 2 ott., '82, dopo lo stranissimo e misterioso  suicidio al Ponte di Londra di CALVI). (
vedi GIUGNO 1982)

La Banca ( ...omissis 4) verrà  quindi indagata  da un'inchiesta della Criminalpol (riciclaggio di denaro), verrà chiusa e sparisce temporaneamente dalla circolazione. Nell'operazione detta di "San Valentino"  molti finirono in carcere.
La Banca ( ...omissis 4) verrà rilevata  dalla banca ( ...omissis )  legata alla banca ( ...omissis ).  Nome quello di ( ...omissis ) che ritornerà prepotentemente nelle cronache al processo ( ...omissis ) nel 1998 (dove si intrecciano i nomi di Pecorelli, delitto Moro, Lima, P2, stragi varie, scandalo petroli, Calvi, Sindona, Gelli e vari politici vecchi e nuovi. Non mancano come contorno i nomi di Falcone e Borsellino. Quest'ultimo, due giorni prima di essere ammazzato, si era sbilanciato troppo (anche se in un modo evasivo ma piuttosto esplicito nella sostanza: prima dice "non so", poi "so che c'è una inchiesta in corso" nei riguardi di
...omissis 3) in una intervista rilasciata a un francese).

Finì dunque la Banca ( ...omissis 4) virtualmente in "Chi ha avuto avuto chi ha dato dato"?. Ma non fu proprio così. Chi aveva "avuto",  prima o poi   "doveva" "ridare"; restituire; è nella logica delle banche, e lo è di più (ma vogliamo scherzare?) se questa banca era tenuta in piedi da siciliani super-doc, di Corleone e di Similmeri.

Ma ritorniamo al 1963  dove troviamo il giovanissimo ( ...omissis 3) non ancora imprenditore che viene però ora finanziato dalla Banca ( ...omissis 4) dove ora suo padre ( ...omissis ) è diventato procuratore con il potere di firma. Ha appena 26 anni (!!!) non è un ingegnere costruttore e sbarca il lunario in qualche modo come tanti figli di semplici impiegati, ma ad un tratto, improvvisamente con i soldi ricevuti da questa Banca.... ( ...omissis 4) (tantissimi soldi!)  inizia  a costruire a.... ( ...omissis )  un complesso per 4.000 abitanti (!!!!), non una semplice villetta (!!).
In un primo momento si appoggia ai fratelli dell'Impresa.... ( ...omissis ) , ma poi il difetto che ha il giovane costruttore, quello di voler sempre comandare lui, cioè  fare il Cesare, porta a delle incomprensioni fra i due soci e quindi alla rottura del sodalizio.
Ma ha imparato questo ....( ...omissis 3) come si fa il mestiere, ha inoltre al suo fianco un esperto di mutui e finanziamenti venuto apposta dalla Sicilia cioè.... (...omissis 2) che ha (suoi o non suoi) una montagne di soldi nella singolare banca.... ( ...omissis 4).  
( ...omissis 3) costituisce la sua impresa costruttrice.... ( ...omissis ). E con cosa? con i soldi che gli giungono dalla  Svizzera nel 1963-64 attraverso la mediazione della già citata singolare Banca.... (...omissis 4), dove come accennato é procuratore suo padre:  sono questi gli ingenti finanziamenti della Finazierungesellenschaft fur Residenzen AG di Lugano (dove qualcuno deve pur aver fatto prima dei depositi. Quindi si tratta di un "ritorno" di soldi versati tramite la banca ....(...omissis 4).

Ma non è solo il  giovane ventiseienne (ed é comprensibile) a gestire questa grande e complessa operazioni finanziaria, compresa quella logistica. Vicino a.... ( ...omissis 3) ,  (lo abbiamo detto) troviamo affiancato un siciliano inviato dai potenti dell'isola a "curarlo" da vicino; è.....  ( ...omissis 2).  
Resta a Milano un anno al suo fianco, come esperto di mutui e finanziamenti, poi ritorna sull'isola, alla potentissima Banca siciliana---- (...omissis 42) , fino al 5 marzo 1974, per ricomparire a Milano subito dopo, esattamente il 1° luglio 1974, quando..... (...omissis 3 preso da un attacco di megalomania) ha acquistato il complesso di una grande monumentale villa a..... ( ...omissis )  in questo 1973. Il---- ( ...omissis 2) diventa improvvisamente suo "segretario privato" portandosi dietro dalla Sicilia un certo.... (...omissis 12) , commerciante di cavalli, "con il compito" di fare il "guardiano" o meglio il "fattore stalliere" (!). .....(...omissis 12) non è un bifolco, tanto meno un "portinaio di ville", ma a Palermo ha studiato da perito industriale, é  uomo d'onore, è uno dei reggenti della potente famiglia siciliana di .....(...omissis ) con già alle spalle qualche noia -vera o presunta- con la giustizia.

Quale può essere il motivo? Nel frattempo tra le due date dal 1968 al 1974, era già nato il 2° Progetto della società costruttrice.... (...omissis ) di..... (...omissis 3), che consiste in un altro colossale complesso, che sorge su quasi 3.000.000 di metri quadri. Quasi una città! Quindi altri colossali investimenti, che indubbiamente  la "famiglia" siciliana vuole "curare" da vicino. Anche perchè a Milano pochi giorni prima ( il 17 maggio ) è accaduto un fatto molto singolare: cioè la cattura (!) del riconosciuto capo di ogni "cosa" e, affermano gli inquirenti,  il "cervello" dei clamorosi sequestri in Lombardia e in Piemonte. Chi  afferma questo sui giornali? Il Giudice TERRANOVA, che però si è condannato, ha le ore contate. Finirà ammazzato.

Il giovane..... ( ...omissis 3) (fra i 26 e i 32 anni) a partire da questa data, improvvisamente diventa il maggior costruttore italiano; vende centinaia di appartamenti a ricconi e altre centinaia ad enti pubblici, dove non è che sia tanto facile entrare.
Cosa che incuriosisce. Un giornalista..... ( ...omissis )  sul giornale..... (...omissis)  si fa molte curiose domande "ma chi é questo palazzinaro? e giù altri commenti  "urtanti".  Ma poi il giornalista.... (..omissis) invitato da.... ( ...omissis 3) per il suo irriverente attacco, lo incontra e  se ne "innamorerà"  (lo scrive lui ....( ...omissis ) in un suo libro.
Dopo l'incontro sulla via di Damasco, il "critico" giornalista diventa un suo servile "panegirista", ripagato subito con una quota di un giornale appena fondato dallo strano personaggio, che prima disprezzava, ma che ora afferma dalle stesse colonne  che ....(...omissis 3) "é ammirevole, godibile...C'é anche il feeling, le affinità elettive che lui può volgere al plagio...."Non ho mai sentito uno mentire in un modo più innocente e convinto".
 Altrettante -per un certo periodo- laudi e incenso,  li riceve anche da.... ( ...omissis 13); un altro famoso giornalista di un autorevole quotidiano che controlla sempre....  ( ...omissis 3) e che (come l'altro) riceve anche lui una partecipazione al nuovo giornale e ci scrive.
Così i suoi panegirici rientrano quindi nella logica: "dare e avere". Il patto comunque (a parte qualche panegirico di natura imprenditoriale) fra direttore e proprietario sono chiari. Nessuna interferenza, piena libertà di scrivere. Ma quando poi il proprietario scenderà nell'agone politico, questi lo obbliga ad allinearsi a fare quella politica che lui vuol fare. L'altro non ci sta più; segue una polemica ed é rottura. 
Senza mezzi termini un "Fede...le" seguace..... (di ...omissis 3), dalla "sua" TV lancia la scomunica "quello lì se ne ne deve andare, e subito".

Torniamo alla grande Impresa-società "nuova"..... (...omissis );  i finanziamenti di questa ultima colossale operazione arrivano ancora dalla Svizzera, 3 miliardi di allora (lo stipendio di 25.000 operai) dalla Privat Credit Bank controllata da Tettamanti e da GIUSEPPE PELLA, dall'Intercharge Bank, a dalla Banca Svizzera Italiana sempre da Pella controllata, insieme a un famoso principe d'Italia, decaduto, ma in Svizzera, che anche lui per "hobby" fa il "banchiere" (Figurerà poi anche lui nella Lista P2.)

a1973l.jpg (4513 byte)Pella é un importante personaggio biellese, uomo politico democristiano fortissimamente di destra; Ministro del Bilancio nel '48, del Tesoro nel '52, Presidente del Consiglio nel '53, agli Esteri nel '59, nel Bilancio nel'60, e lo troviamo ancora lo scorso anno 1972 Ministro delle Finanze nel primo governo ANDREOTTI che a sua volta conosce molto bene GELLI (a fianco nella foto).
Così bene che CARLO BORDONI  il  braccio destro (oltre che essere suo genero) di MICHELE SINDONA,  alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulla P2 (il 29 settembre del '83) destando clamore, affermerà che è lui, GIULIO  ANDREOTTI   il vero capo effettivo della loggia segreta P2, e non LICIO GELLI. Andreotti sdegnato respingerà l'accusa.

Una lunghissima carriera quella di PELLA, sempre in mezzo ai soldi dello Stato.  Pella é molto vicino all'ambiente ecclesiastico, agli affari vaticani della Ior, ai Salesiani, agli industriali biellesi, all'Opus Dei, e alla massoneria toscana (Licio Gelli, P2; e questa a sua volta molto vicina a quella siciliana - con Sindona e Calvi  che stanno ora scalando i vertici di alcune banche milanesi, grandi aziende e lo stesso Corriere della Sera, il giornale più venduto e influente della borghesia del triangolo del nord.

GIUSEPPE PELLA è un anticomunista così viscerale, che il 2 aprile del 1959 a Washington al Consiglio di Sicurezza Atlantico, parlando come ministro degli esteri suscitò vivaci proteste in Italia, quando affermò: "L'Italia preferisce correre il rischio di un attacco atomico piuttosto che avere in casa i comunisti". L'Autore che scrive (Biellese) lo ha conosciuto molto da vicino, sia a Biella sia in altre particolarissime circostanze, e Pella non scherzava affatto, i comunisti li voleva liquefatti o tutti appesi.
E i suoi sentimenti per Moro, filo-sinistra (catto-comunista come dicono altri) , erano di profondo disprezzo, e quest'ultimo l'antipatia la ricambiava nella stessa misura (fino a che punto gli fu fatale non lo sappiamo)

Il "fantasma rosso" comunista secondo lui c'era: non per nulla che Pella (emulo del suo concittadino Quintino Sella, anche lui ministro delle Finanze e che a Biella creò la più grande banca privata italiana) per precauzione le sue banche le ha messe in Svizzera, non a Biella o in Italia. Le controlla mentre é al governo (come già accennato, fino allo scorso anno 1972 come ministro delle Finanze e del Tesoro, con CARLI alla Banca d'Italia). Questo mentre in Italia, proprio loro, i governanti di turno e quelli  del  Tesoro, accusavano platealmente gli imprenditori di esportare capitali,  e imponevano i ridicoli limiti valutari ai turisti che andavano oltre Chiasso. (Una farsa !!)

Ritorniamo a Milano nel 1970. Era appena terminato il primo cantiere e il progetto 1 di ( ...omissis 3) ed ecco nascere il già accennato 2° progetto ( x ...omissis ); infatti sono passati pochi mesi e con inizio anno 1970 l'impresa  (y...omissis ) di (...omissis 3) riceve altri (di allora) decine e decine di miliardi   (la congruità è considerevole ed anche astronomica - pari agli stipendi di un anno della intera Fiat, dirigenti compresi) di mutui fondiari dalla Banca ( ...omissis )  e…dalla Banca toscana (...omissis ).
Quest'ultima è l'unica banca che una legge fascista non era riuscita a controllare tramite la Banca d'Italia, rimanendo così incontrollata anche con la nuova Repubblica;  autonoma da molti vincoli anche valutari e non soggetta a controlli della banca centrale.  Questa banca proprio per questa sua caratteristica è  molto utilizzata proprio da LICIO GELLI (P2);  la usa per affari  il potente banchiere siciliano Sindona; e la utilizza Calvi (anche lui da  semplice impiegato diventato  in pochi anni presidente e proprietario dell'Ambrosiano, della Centrale, e indirettamente del Corriere e quasi di tutta la Rizzoli (il cui proprietario,  il direttore e alcuni giornalisti di punta, risulteranno poi iscritti alla P2). 

Nel rovinoso crack Sindona,  i RIZZOLI soffriranno pene d'inferno e qualcuno dei figli andrà pure in carcere, mentre attorno  accadono drammi,  suicidi di segretarie, e ammazzamenti vari.  Nello stesso giro di Sindona,  c'è un suo aiutante un certo ( ...omissis 13)  che è quello che muove fisicamente e fa circolare e ricircolare i soldi dalla Sicilia alle finanziarie del nord e in quelle estere dei paradisi fiscali,  che poi ritroveremo a costituire con.... ( ...omissis 3) una grande società turistica in Sardegna, dove vi figura pure (sempre lui come il prezzemolo) il solito...... ( ...omissis 2). 
(Lo ritroviamo quel personaggio ( ...omissis 13), qui nella foto, con Gelli,  ed entrambi spesso con gli inquilini del Quirinale. Qui è con LEONE ,  mentre Gelli è il terzo da sinistra). a1973m.jpg (8471 byte)

Sindona verrà arrestato il 5 Set. del '76. Nel successivo '77 esploderà lo scandalo del "tabulato dei 500" esportatori clandestini di valuta tramite Gelli. Successivamente il 20 maggio del '81 spuntò fuori provocando un terremoto in Italia, la lista dei 962 iscritti alla loggia P2.

Stranamente e per caso la lista P2 fu rinvenuta in una perquisizione (con Gelli già resosi uccel di bosco in Svizzera) negli uffici dello stabilimento della Gio.le, che si trova a Castiglion Fibocchi, a circa una decina di chilometri da Arezzo, e da Villa Wanda.

A disporre la perquisizione fu un giovanissimo magistrato che diventò in seguito molto noto nel Pool milanese di Tangentopoli: COLOMBO. Stava indagando su Sindona e gli risultava che Gelli doveva avere molti  stretti legami con Sindona, visto che aveva fatto una testimonianza giurata alla giustizia americana a suo favore, perchè  minacciato di estradizione. 
Gelli ritenne che era  meglio tenerlo lontano dall'Italia per via delle rivelazioni sulla lista, che toglieva il sonno a tanti. (VEDI 1981)

FINE

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