Ma iniziamo dal principio: FRANCO da chi
è nato, dove è nato, e della sua movimentata e drammatica fanciullezza,
adolescenza e gioventù.
Suo nonno, Giovanni Gonzato, vicentino di Schio, era come il padre un montatore
di macchine tessili dei lanifici Lanerossi sempre a Schio. Nel 1899, perchè
richiesto, ma anche per spirito di intraprendenza e di avventura, si trasferisce
a Biella, che era allora la capitale tessili dei lanifici d'Italia. Lì
si sposa, ha dei figli, e fra questi anche Giuseppe Gonzato, che fin dalla tenera
età vive in mezzo alle macchine tessili (che allora erano gigantesche,
100 e più metri di lunghezza). A 22 anni lui e suo padre si organizzano.
Le macchine dismesse a Biella (proiettata alle macchine molto più tecnologiche)
le vanno a montare in altre regioni più arretrate.
Una di queste è l'Abruzzo, precisamente a Chieti. Per montarle quelle
gigantesche macchine ci vogliono mesi e mesi, quindi è necessario vivere
in loco. Ma padre e figlio non vanno in albergo (allora quasi inesistenti),
ma il proprietario del lanificio li sistema presso una famiglia, che ha a disposizione
molto spazio, proprio accanto al lanificio. Qui trovano vitto e alloggio e...
con l'andare dei giorni, il giovane Giuseppe trova anche l'amore, la sua Anna,
una delle figlie dei coniugi Di Paolo, che hanno in città una nota falegnameria.
Quando padre e figlio terminano dopo 7 mesi i lavori, tornano a Biella in tre.
Già, perche il giovane Giuseppe ha, dopo solo pochi mesi, condotto sull'altare
Anna, e con lei ritorna in Piemonte. Qui a Biella nascono i loro tre figli.
L'ultimo, Franco nasce il 19 marzo del 1936 quando suo padre - richiamato a
militare - è in Africa, alla conquista dell'impero. Che avviene poche
settimane dopo, il 5 maggio quando Mussolini annuncia al Popolo Italiano che
la guerra è finita e che l'Italia con la Libia ha il suo Impero, un territorio
6 volte più grande dell'intera Italia; che ci sarebbe stato prosperità
e lavoro per tutti gli italiani.
A parte la retorica, chi voleva iniziare una attività in quel luogo,
era non solo favorito, ma gli si presentavano mille opportunità.
Il padre di Franco, ne approfitta, e scrive alla moglie "ho deciso, mi
trattengo qui; con un amico socio, apriamo una azienda di trasporti ".
Due anni dopo era quasi ricco;