UN OMAGGIO DI STORIOLOGIA ALL'AUSTRALIA
vedi in fondo

ITALIANI DALL'AUSTRALIA

Franco fa un omaggio ai 900.000 italiani e oriundi italiani che si sono collegati a questa mia STORIOLOGIA e un GRAZIE al Ministro della P. I. Australiano per l'onore riservatomi (vedi fondo pagina )

 

ESPLORATORI E PIONIERI ITALIANI IN AUSTRALIA
una brevisima storia


Sydney

Giá nel 1676, 94 anni prima che il Capitano Giacomo Cook sbarcasse in Australia, il Domenicano Padre Vittorio Riccio, missionario Italiano stanziato nelle Filippine, tracció una mappa della Terra Australis, per la Congregazione della Propagazione della Fede.

Nel 1770, insieme con il Capitano Cook, aveva visitato l’Australia l’esploratore italiano Giacomo Mario Matra. I suoi ragionati rapporti di viaggio gli aprirono le porte del Parlamento Inglese e fu in grado di suggerire la colonizzazione del vasto continente australe. Sydney, a memoria dell’esploratore italiano, nominó uno dei suoi sobborghi: Matra-ville.
L'italiano Francesco Rossi nel 1825 divenne capo della polizia di Sydney.

Tra il 1825 e il 1850 emigrarono in Australia e precisamente nello Stato del Vittoria tanti svizzeri del Cantone Italiano. Nello stesso tempo ci fu un flusso di missionari Italiani fra i quali emerse il sacerdote Angelo Confalonieri che tradusse in lingua aborigena il Nuovo Testamento ed un libro di preghiere. Altro missionario italiano che rifulse in Australia fu Angelo Torregiani eletto poi, nel 1879, Vescovo della cittá di Armidale.
Giuseppe Garibaldi passó per l’Australia, nel 1853, toccando le coste dello Stato Australiano del Vittoria con la nave “Carmen” di cui era al comando.


I primi italiani immigrati in Australia, dopo la metà del 1800, erano principalmente missionari, musicisti ed artisti provenienti dalle regioni del nord e si insediarono soprattutto intorno alla città di Melbourne. Al primo censimento del 1881 risultavano quasi 2.000 cittadini italiani residenti in Australia, concentrati nel Nuovo Galles del Sud e nello Stato di Victoria, la maggior parte di questi erano minatori o taglialegna.

Della corrente emigratoria italiana, che si era sparsa nel mondo intero, una parte aveva inevitabilmente trovato la via della lontanissima Australia, ma si trattava di una parte piccola e insignificante, rispetto ai venti milioni che avevano lasciato l'Italia a partire dal Risorgimento.

Nel censimento australiano del 1911 si contavano quasi 7.000 cittadini nati in Italia, molti dei quali attratti anche dalla Corsa all'oro vittoriana.

Fu solo dopo il 1920 che il numero di italiani immigrati si fece più consistente. Infatti al censimento del 1921 si registravano più di di 8.000 residenti di nazionalità italiana e nel periodo compreso tra il 1922 ed il 1930 si contarono circa 30.000 nuovi arrivi dall'Italia.
L'immigrazione si ridusse notevolmente durante la seconda guerra mondiale, periodo durante il quale, gli italiani d'Australia furono un po' guardati a vista (ricordiamo che l'Australia era principalmente inglese, e con gli inglesi l'Italia era in guerra. Venivano insomma impiegati soprattutto come contadini o come umini di fatica nelle varie attività.

Finita la guerra, l'immigrazione italiana in Australia riprese in modo massiccio rispetto al passato e, nel periodo che va dal 1949 al 2000, è diventato il terzo gruppo etnico per numero di immigrati dopo britannici ed irlandesi con circa 390.000 persone provenienti da tutte le regioni della penisola, con un notevole apporto dal Veneto, dalla Calabria e dalla Sicilia.

Dopo gli anni '80 il numero di immigrati provenienti dall'Italia era calato drasticamente, basti pensare che nel ventennio che va dal 1980 al 2000, coloro che ottennero la cittadinanza australiana non superarono le diecimila unità e, più di recente, nel triennio 2004-2007 sono stati 1.361 e tra il 2007-2010 il numero ammontava a 1.689.

Secondo il censimento del 2006 risulta che 852.421 persone residenti in Australia hanno ascendenze italiane e rappresentino il quarto gruppo etnico, dopo Inglesi, Irlandesi e Scozzesi.

Nel censimento del 2011 il numero ammonta a circa 916.100 persone, che rappresentano il 4.6% della popolazione totale.

Tuttavia, secondo alcune importanti associazioni culturali italo-australiane, le persone che possiedono una qualche discendenza italiana nella loro famiglia sono stimate intorno a 916.000 persone, concentrate principalmente intorno alle grandi aree metropolitane di Sydney e Melbourne.

Circa 200.000 sono nate in Italia e, di queste, 157.000 hanno la cittadinanza australiana. Sempre secondo il censimento del 2006 vi sono 162.000 persone in Australia che parlano l'italiano nell'ambiente domestico, rendendolo la seconda lingua parlata dopo l'inglese.

(ma moltissimo è stato fatto dal Ministero della Pubblica Istruzione Australiano che ha permesso di fare assorbire ai residenti e soprattutto agli oriundi, non solo la storia locale ma anche quella della loro Italia.
VEDI IN FONDO L'ENCOMIABILE INIZIATIVA.

Attualmente la comunità italiana è "perfettamente integrata" in quella australiana ed ha raggiunto elevati livelli socio-economici, specialmente nelle aree urbane (lo diremo più avanti).

Le analisi su questa "integrazione", erano in precedenza solo grandi lavori interpretativi, dove avevano lavorato su livelli formali e ideologici, spesso presentandoci gli australiani pieni di pregiudizi verso gli italiani, mentre invece questi oggi in realtà hanno raggiunto un confortevole presente proprio con la sensibilità degli stessi australiani, sia cittadini che governanti.

Certo all'inizio (come accade da noi oggi con gli stranieri) c'erano dei cuori sanguinanti perchè i tempi erano duri per gli immigrati. Ma a partire dagli anni Ottanta gli italiani nuovi o vecchi sono riusciti a venire fuori da quel passato, e hanno raggiunto un confortevole presente.

Abbiamo detto "sensibilità dei governanti", e qui sotto come andiamo a narrare abbiamo un riscontro che fa onore agli stessi governanti australiani.


La scoperta dell’oro negli Stati del Vittoria e dell’Australia Occidentale (oggi è uno dei maggiori produttori) attrasse nuovi emigranti. Il nome dell’italiano Raffaele Carboni emerse come partecipante e storico ufficiale della prima Rivolta Sociale della nuova Nazione Australiana, nel 1854; evento passato alla storia col nome di Barricate di Eureka.
Nel 1855 approdó a Sydney la nave del Regno di Sardegna “Goffredo Mameli”. Nino Bixio era al comando di quella nave e conduceva in Australia 84 emigranti italiani; vi importava pure dei blocchi di marmo di Carrara e del vino di Genova. Lo stesso anno furono stabilite per la prima volta le Relazioni Diplomatiche tra il Continente Nuovissimo e i Regni di Sardegna e quello delle Due Sicilie.

Nel 1880, 240 persone originarie del veneto parteciparono alla spedizione organizzata dal francese Marchese de Rays, sulla nave “India”, con lo scopo di andare a colonizzare la Nuova Guinea. Quella spedizione finí in disastro. 37 colonizzatori morirono di malaria e dissenteria nei primi mesi dello sbarco. Nel 1881, il Marchese fu arrestato per negligenza criminale, ed i sopravvissuti furono trasportati a Sydney dove trovarono ospitalitá e cure. Nel 1885 questi rifugiati fondarono la cittadina di “New Italy” al nord dello stato del Nuovo Galles del Sud.
Nel 1898 passó per Sydney l’incrociatore “Etna”.

Il primo Siciliano a giungere in Australia fu Giuseppe Tusa. Vi giunse in catene con la prima spedizione di convitti nel 1788. Aveva lavorato come marinaio nella Flotta Inglese e c’è da credere che abbia disobbedito ai regolamenti della marina in qualche modo.
Migrazioni dall’Italia verso l’Australia si verificarono nel periodo fascista (
1922-1930 - circa circa 30.000) in quello prebellico ma soprattutto nel secondo dopoguerra (dal 1946 al 1980).
Negli anni '50 fu costruita a Trieste una nave col nome "Australia", stazza di 13.140 tonnellate, è lunga 161,1 metri e larga 21. Sviluppa una velocità di 18 nodi marittimi. Capienza 672 passeggeri. 22 giorni le bastano per toccare il primo porto australiano, 5 in meno delle navi che andavano in quegli anni nel Quinto continente. (vedi qui il video del varo e la sua prima partenza
http://www.mneo.tv/1951.-A-Trieste-si-inaugura-l'Australia-1-0-0-0-54.html

L’emigrazione italiana si spense poi alla fine degli anni settanta dopo aver sbarcato
390.000 italiani nel nuovissimo continente.

 

RELAZIONI TRA ITALIA E AUSTRALIA.

Tra l’Italia e l’Australia si sono poi sviluppate presto delle relazioni calorose. In Australia si trovano cittadine che portano i nomi di Sorrento, Santa Lucia, Roma, Subiaco, Bronte, Nuova Norcia, Verona, Isola di Capri, San Remo e associazioni di italiani di varie regioni che portano il nome delle stesse, o .



Nel 1930 Guglielmo Marconi scelse l’Australia come destinazione dei suoi esperimenti radiotrasmittenti ed il 26 marzo di quell’anno accese le luci del Municipio di Sydney con Segnali Radio trasmessi dalla nave-laboratorio “Elettra” ancorata nel Golfo Ligure. Un bel monumento é stato eretto nei pressi del Municipio di Sydney, per ricordare quello storico evento. Il monumento è stato inaugurato il 29 febbraio 1976 dalla figlia dello scienziato Italiano, Principessa Elettra Marconi Giovannelli.


Il 12 ottobre 1980, in occasione delle celebrazioni organizzate a Sydney per il cinquantesimo anniversario dell’illuminazione radiotelecomandata delle luci del municipio, operata da Guglielmo Marconi, un’altra figlia dello scienziato: Marchesa Gioia Marconi Braga, ha presenziato all’illuminazione telecomandata della Casa dell’Opera di Sydney operata via radio da Bologna dal Ministro Italiano delle Poste e Telecomunicazioni, Clelio Darida.

E nomi italiani sono legati ad imprese, opere di architettura e di scultura in Australia. Le statue bronzee del Monumento Nazionale al Milite Ignoto di Canberra sono state colate in Italia, e dall’Italia provengono pure i mosaici che ornano quello storico monumento. Le sculture del Palazzo delle Poste di Sydney del 1870 portano la firma dello scultore siciliano Giovanni Fontana.

La Torre Aurora di Sydney, vista in apertura di pagina, é stata progettata dall’architetto italiano Renzo Piano.

La Diga di Warragamba, che fornisce acqua e luce alla metropoli di Sydney è opera della Transfield, una societá Italo-Australiana. La galleria sottomarina della Baia di Sydney è stata pure costruita e completata a tempo record nel 1992, sempre con la partecipazione della Transfield. Il nuovo Parlamento Nazionale Australiano di Canberra, inaugurato nel 1988, è stato progettato e costruito sotto la direzione dell’Architetto Italiano Romaldo Giurgola.

Lo stesso architetto ha disegnato il Foro Italico di Leichhardt, un sobborgo della cittá di Sydney...

... divenuto la Cittadina degli Italiani. Ed ha curato ancora la ricostruzione della Cattedrale di Parramatta.

E sono stati ancora degli Italiani della Ditta Melocco che dal 1998 al 2000 hanno lavorato per ornare di due belle guglie la Cattedrale Saint Mary di Sydney (copia di Notre Dame di Parigi), che era rimasta incompleta per 130 anni.

Nomi Italiani si leggono nelle liste dei sindaci e dei parlamentari. Frank Sartor è stato per lungo tempo Sindaco di Sydney (nell'immagine d' apertura).

Giorgio Paciullo è stato Ministro della Polizia dello Stato Nuovo Galles del Sud poi Sindaco della cittá di Liverpool.

Franca Arena, è stata Deputato al Parlamento Statale. E se andiamo al mondo dello spettacolo troviamo: Pieta Toppano, Melina Marchetti, Pia Miranda

....nella musica: Tina Arena...

....e Natalie Imbruglia, e nel mondo della moda Carla Zampatti, per citare alcuni nomi. A Sydney abbiamo pure la Societá Dante Alighieri ed il famoso Circolo Marconi.


Non si puó certo non menzionare la bergamasca Lena Gustin, chiamata familiarmente Mamma Lena che per 30 anni, dal 1957 al 1987, tramite le onde radio si è fatta informatrice, guida, consigliera e conforto per le migliaia di italiani che nel periodo difficile del dopoguerra erano emigrati in Australia.
Mamma Lena sapeva incoraggiare, aiutare a tenere a bada la nostalgia e sollevare gli spiriti; era diventata il ponte d’unione tra l’Australia e l’Italia. Grazie a lei andarono in Australia: Claudio Villa, Peppino di Capri, Gianni Morandi, Luciano Tajoli, Albano e Romina.

Nell’industria e il commercio pure si leggono nomi italiani. Famosi ed apprezzati sono i vini di De Bortoli, di D’Aquino (un nome prettamente brontese) e dei Fratelli Gavagna. Ricercati i lampadari dei Fratelli Miletta. Gustosi i salumi Presto.
Mentre Mezzapica e Sulfaro, Liparitani, continuano a fare gustare ai palati austeri degli anglosassoni d’Australia i cannoli siciliani, le paste di mandorla e le paste di pistacchio, mentre i fratelli brontesi Spata fanno gustare i biscotti italiani. E, straordinariamente, nei negozi di frutta e verdura al tempo di stagione, si trovano pure i fichi d'india e i pistacchi freschi col mallo.

Non parliamo poi dei ristoranti italiani, sono una massa, ma i piú tipici e famosi sono: Grotta Capri, Canneto, Rossini, Papa, per citarne alcuni. E poi abbiamo le squadre italiane di Calcio: il Marconi e l’Apia che hanno avuto il merito di “completare” la cultura sportiva di questo continente. L’elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui.

L’AUSTRALIA

 

È un continente vastissimo; ha 27 volte la superficie dell’Italia. Se ponessimo la Cittá di Perth (capitale dell’Australia Occidentale) a Lisbona in Portogallo, la Cittá di Sydney cadrebbe sul confine orientale della Romania. La cittá di Melbourne cadrebbe sulla Grecia e la cittá di Darwin sulla Svezia.
L’Australia ingloberebbe quindi tutta l’Europa, ma conta solo 22,6 milioni di abitanti.
L’Australia è divisa in 7 Stati: Nuovo Galles del Sud (Capitale: Sydney), Vittoria (Capitale: Melbourne), Sud Australia (Capitale: Adelaide), Australia Occidentale (Capitale: Perth), Queensland (Capitale: Brisbane), Tasmania, che è un’isola grande quanto l’Italia, (Capitale: Hobart), e lo Stato della Capitale Australiana: Canberra.
L’Australia comprende pure due territori: Il Territorio del Nord Australia (Capitale: Darwin) ed il Territorio Antartico con la base scientifica Mowson. E vi sono ancora le isole di Norfolk, Howe, Christmas, e Cocos. Le prime due nel Pacifico e le altre due nell’Oceano Indiano.

Gli Italiani d’Australia, 80 per cento meridionali, soprattutto calabresi e siciliani, hanno pure inventato una nuova lingua: L’italiese. Ecco alcuni esempi tipici.
Nell’atrio dell’ospedale di maternitá: Giorgio V, si puó leggere la seguente iscrizione scolpita su marmo e posta accanto alla porta dell’ascensore:
“Perfavore uzate le scale, il censori sono per li pacienti.”

All’entrata dei giardini pubblici di Marrickville sta scritto:
“Vietato ciocare sul’lerba e i cani, seno cela multa.”

Accanto al municipio di Sydney è stata costruita la fontanina dell’amicizia, su di essa vi sono scritte delle sentenze in varie lingue. Quella italiana dice:
“La mela è meglio darlo che mangiarlo.”

Il nome Giuseppe infine è diventato: “Guiseppe”. L’immondizia è chiamata “Rabíce”, storpiatura di “Rubbish”. La pattumiera è detta “Ràbice bino” (inglese: Rubbish bin). Il libro (Book) è tradotto: ”Il Bucco”. La torta (Cake) è chiamata “La Checca”. I pomodori sono chiamati ”Le Tomate”. L’autobus (Bus) è chiamato “Il Basso”. La pagnotta [di pane] “loaf of bread” diventa “La Loffa di pane”. “Il Carro” è l’automobile (car).

E con questo concludo... inviando a tutti i lettori, un caloroso saluto australiano:

Good bye to all.

Bruno Spedalieri, Sydney,

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IN ITALIA QUALCHE POLITICO DOVREBBE IMPARARE
COSA SI FA PER GLI IMMIGRATI
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** AUSTRALIA - Dear Sir/Madam. I am writing to you concerning the Italian Secondary Access to Languages (SALS) Project of the Victorian Department of Education, Australia,   which provides resource materials for Italian to senior secondary students. SALS programs provide VCE students of Italian with access to authentic linguistic and cultural content. In this context, the Department of Education is seeking copyright permission to reproduce STORIOLOGIA. The information would be used in conjunction with written resource material and would complement the linguistic and cultural content of the units of work. If you have any enquiries about the SALS Project or the use of your materials please do not hesitate to contact Ms Fel Bisiani, Senior Projects Leader, PALS and SALS.
Write: astrid.pigo@dse.vic.gov.au 


** AUSTRALIA  - Le invio una spiegazione in italiano del lavoro che svolgo presso Ministero della Pubblica Istruzione in Victoria, Australia, e le ragioni per cui vorremmo utilizzare le pagine del suo Web Site. Nell'ambito delle numerose attivitą che questo Ministero attiva nel piano definito "LOTE (Languages Other Than English) a favore dell’insegnamento, abbiamo intenzione di  impiegare il suo Web Site per uso didattico. Nel chiedere il permesso sul copy right per utilizzare le pagine di STORIOLOGIA , diamo assicurazione che il nome del suo Web Site verrą sempre citato in ogni circostanza. Attendiamo urgentemente una sua gentile risposta. Cordiali saluti, Astrid Pigo.
Scrivere, astrid.pigo@dse.vic.gov.au 


GRAZIE PER L'ONORE.
FRANCO HA CONCESSO ALL'AUSTRALIA
IL "COPY RIGHT" GRATIS

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Ricevo:
"Per diversi settimane, qui in Australia, in TV in un programma speciale per gli italiani, sono state riprodotte molte pagine del suo sito "Storiologia" che illustrano la storia e i tanti personaggi della nostra Italia; ci tiende tutti noi incollati allo schermo per un ora.
Essendo un gruppo di italiani, residenti da lungo tempo qui in Australia, e molti di noi ci sono nati, abbiamo telefonato alla TV per sapere come mettersi in contatto con l'autore di Storiologia per avere magari su disco l'intero suo sito. Ci sentiremmo un po' più vicini all'Italia che è solo in parte rimasta nella nostra memoria, ma vorremmo tanto che i nostri figli sapessero qualcosa in più, perchè purtroppo libri in italiano sull'Italia qui sono piuttosto rari".
In attesa, Cordiali Saluti. Rigon Stelio - (Immigrato Veneto nel '56)

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Ho spedito un disco gratis, con l'autorizzazione a farne quante copie desiderano.

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