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Michelangelo
anno per anno
Biografia
cronologica - (164 pagine - 304 K - Autore: Prof.
Paolo Piccardi & Franco Gonzato)
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Antecedenti:
6.3.1475 Nascita di MICHELANGELO
da Ludovico di Leonardo di Buonarrota Simoni (1444-1534) e da Francesca di Neri del Miniato del Sera (?-1481). Il padre Ludovico era comandato per un anno Podestà nel Castello di Chiusi e di Caprese, allora nell' aretino, vicino al sasso della Verna. L'oroscopo di Michelangelo prevedeva gli aspetti benefici di Mercurio e Venere nella casa di Giove.
(Particolare della Pietà - Basilica di S.Pietro, Vaticano, Roma)
Bellezza et onestate,
e doglia e pieta in vivo marmo morte,
deh, come voi pur fate,
non piangete sì forte,
che anzi tempo risveglisi da morte,
e pur, mal grado suo,
nostro Signore e tuo
sposo, figliolo e padre,
unica sposa sua figliuola e madre.
Michelangelo fece un modello di cera di un simbolo della Signoria: un David giovane, con la frombola in mano per significare che, come egli aveva difeso il suo popolo e lo aveva governato con giustizia, così chi governava quella città dovesse animosamente difenderla e giustamente governarla.
Costruì una palizzata che impedisse la vista e portò a termine il lavoro, lasciando che si vedessero nelle estremità del marmo alcune delle prime scalpellate di Agostino di Duccio. E certo fu miracolo quello di Michelangelo far risuscitare uno che era morto.
- 8.6.1504 il David viene portato sull'arengario di Palazzo Vecchio
- 8.9.1504 il David viene sistemato definitivamente sull'arengario di Palazzo Vecchio. Alcuni fanatici favorevoli ai Medici, fra i quali Baccio Bandinelli, lo presero a sassate.
- 1504 cessano i finanziamenti pubblici per il completamento di S.Croce, che rimane senza facciata.
- 1504 Sansovino viene chiamato a Roma da Giulio II. Fa la tomba di Pietro Manzi in S.Maria d'Aracoeli.
- 1505 Michelangelo ebbe una stanza nell' ospedale de' Tintori a Sant'Onofrio, dove iniziò i cartoni, impedendo a chiunque di vederli. Quando i cartoni furono terminati, suscitarono la meraviglia di quanti poterono ammirarli, e furono studiati da Aristotile da San Gallo, Ridolfo Ghirlandaio, Raffaello Sanzio, Francesco Granacci, Baccio Bandinelli , Alfonso Berugetta, spagnolo, Andrea del Sarto, il Francia Bigio, Iacopo Sansovino, il Rosso, Maturino, Lorenzetto, il Tribolo fanciullo, Iacopo da Puntormo e Pierono del Vaga. Tutti artisti che rimasero influenzati da dale dipinto, che raffigurava molte persone sorprese dalla battaglia, mentre si stavano bagnando in Arno, quindi in parte svestite, eseguite con tecniche varie, a carboncino, a tratteggio, con lumeggiature eccetera.
Dopo essere stati trasportati nel salone dei '500, i cartoni vennero esposti nella sala del Papa nel convento di Santa Maria Novella. Infine, pervennero nel Palazzo dei Medici in via Larga, da Giuliano, duca di Nemours, dove vennero studiati dagli artisti suddetti, il più bravo dei quali si dimostrò essere Baccio Bandinelli, che aveva addirittura contraffatto la chiave della stanza, per disporre di maggior tempo per copiarli.
Il Perugino vede i cartoni di Michelangelo e si scandalizza. Michelangelo lo ingiuria e finiscono davanti agli Otto, che danno ragione a Michelangelo.
Durante i tumulti del 1512, in occasione della deposizione di Pier Soderini, Baccio Bandinelli divise i cartoni in più parti e li trafugò. Le ipotesi sulle cause del gesto furono molteplici: per averli presso di sè, per impedire agli altri artisti di studiarli, per fare un favore a Leonardo da Vinci, a cui i cartoni di Michelangelo avevano tolto molta reputazione o, forse, più probabilmente, per invidia.
Alcuni pezzi furono conservati nella casa di Mantova di Uberto Strozzi. Il 18.11.1575 Guglielmo Sangalletti, ambasciatore di Francesco I de' Medici, scriveva in merito all'eventualità di acquistarli.- 3.1505 Michelangelo viene chiamato a Roma da Giulio II, forse su consiglio di Giuliano da Sangallo. Riceve un viatico di 100 ducati. Giulio II gli commissiona la sua tomba. Michelangelo scriverà a Giuliano da Sangallo: "Se la s'ha a fare, la dev'essere la più bella del mondo". Contemporaneamente, Giulio II decide l'ampliamento di S. Pietro.
- 4.1505 Michelangelo torna a Firenze dove riceve dal papa 1000 ducati, a mezzo di Alamanno Salviati.
Michelangelo, con due garzoni, si recò a Carrara, dove stette 8 mesi, per scegliere i marmi ed ebbe dal fiorentino Alamanno Salviati l'acconto di 1000 scudi. Mentre sceglieva i marmi eseguì alcune sculture, invitato da tanta disponibilità di marmi. Terminata la scelta, i blocchi furono imbarcati e trasportati a Roma, dove occuparono metà della piazza S. Pietro., intorno a S.Caterina e fra la chiesa e il corridoio che va a Castello, dove Michelangelo aveva attrezzato il locale dove eseguire le sculture.- 1505 Taddeo Taddei ordina a Michelangelo un tondo in marmo con la Madonna con bambino, adesso a Londra. Il Bambino si rifugia nel seno materno, spaventato dall'arrivo di San Giovannino. La Madonna guarda San Giovannino e non Gesù.
- 1505 Sansovino fa la tomba di Ascanio Sforza in S.Maria del Popolo a Roma.
- 1505 Leonardo termina il cartone della battaglia di Anghiari ed inizia a dipingere la parete del salone dei 500.
- 14.1.1506 viene rinvenuto in una vigna di Roma il Laocoonte. La vigna di Felice de Freddis era presso il Castello d'acque delle Sette Sale, fra le rovine delle Terme di Tito. Fra i primi ad accorrere furono Michelangelo e Giuliano da Sangallo. Fu portato in vaticano ed alloggiato in una nicchia fatta dal Bramante. Il Laocoonte, descritto da Plinio, fu scolpito da Agesandro di Rodi con i figli Polidoro e Atenodoro. La perizia fu fatta da Michelangelo e da Giovan Cristoforo Romano, un protetto del Bramante. Risulto che, contrariamente a quanto affermato da Plinio, il gruppo è composto di più pezzi e furono trovate 4 commettiture molto ben dissimulate.
- 27.1.1506 Michelangelo compra un podere in luogo detto Capiteto, nel popolo di S.Stefano di Pozzolatico. Annota che rende 7 moggia di grano, 2 moggia di biade, 60 barili di vino, 20 barili d'olio, 10 ducati di frutta, 2 cataste di legna.
- 17.4.1506 Michelangelo si arrabbia col Papa che non lo riceve, per il pagamento del trasporto dei marmi a Roma. Michelangelo parte per Firenze e dà ordine di vendere tutte le masserizie di Roma. Si ferma a Poggibonsi, dove viene raggiunto dai messi del papa. In seguito Michelangelo dirà che correva anche il rischio di essere ucciso. Non si sa da chi o perchè.
- 1506 Michelangelo riprende l'esecuzione dei cartoni del Salone dei '500 e delle statue per l'Opera del Duomo.
- 1506 Bartolomeo Pitti ordina a Michelangelo il tondo in marmo con la madonna e bambino, adesso al Bargello. La Madonna non guarda i due putti.
- 1506 Angelo Doni ordina il tondo a Michelangelo. Angelo Doni, nato nel 1476 da una famiglia di popolani, che si era arricchita con la tessitura in Borgo de' Tintori. Si dice che fosse tirchio, tanto che quando Michelangelo gli mandò il tondo, con una fattura per i 70 ducati pattuiti, lui rispose al messo che ne bastavano 40. Michelangelo, che non poteva soffrire i mancatori di parola, mando a riprendere la pittura, tanto che il Doni fu costretto a pagare il doppio per tenerla, ossia 140 ducati. E' una delle poche Madonne che guarda il Bambino, anche se non proprio in viso, ed il suo sguardo traluce una rassegnata mestizia. E' una costante che forse ricorda l'infanzia disertata di amor materno di Michelangelo.
- 1506 Angelo Doni ordina a Raffaello il ritratto suo e di sua moglie Maddalena, ora alla Galleria Palatina. Lui appare come un asciutto capitano d'industria, occhi e naso grossi, lunga capigliatura nera fino alle spalle. Lei era bruttina e Raffaello arricchì moltissimo i panneggi ed i gioielli. Bellissima la perla, che riprende l'ovale ed il colore del volto.
- 1506 Michelangelo a Roma per la tomba di Giulio II. Il papa si era fatto costruire un ponte levatoio per poter seguire assiduamente l'andamento dei lavori e, così facendo, divenne molto familiare del Buonarroti, che, per tale motivo, si attirò numerose invidie.
Il progetto subì 5 modifiche, nel tempo. La tomba doveva essere a forma di parallelepipedo, di un quadro e mezzo, ossia con due lati di 12 braccia e le altre due di 18. Prevedeva una serie di nicchie di fuori, torno a torno, divise da figure che con la testa tenevano la prima cornice e ciascuna figura sormontava in maniera bizzarra un prigione, che poggiava i piedi su di un rialzo del basamento. Dentro le nicchie avrebbero dovuto trovare posto le Vittorie. Sui canti della prima cornice avrebbero dovuto essere collocate 4 statue raffiguranti La Vita Contemplativa, La Vita attiva, S. Paolo e Mosè. Sopra la cornice, il monumento andava degradando a gradoni, con un fregio in bronzo di putti ed altri ornamenti. Sulla sommità, le statue del Cielo e di Cibele, dea della terra, avrebbero dovuto sostenere una bara. L'interno doveva essere una sorta di tempio a forma ovale, nel centro del quale doveva essere collocato il sepolcro. In tutto, erano previste 40 statue.
Per fuggire l'aria malsana di Roma, Michelangelo ordinò che alcuni blocchi fossero portati a Firenze, dove avrebbe potuto operare meglio.In realtà furono eseguite solo una Vittoria, eseguita nel 1532 e successivamente donata dal nipote Leonardo Buonarroti a Cosimo I ed adesso collocata nel salone dei '500 di Palazzo Vecchio, due prigioni, eseguiti fra il 1512 ed il 1513, che nel 1544 Michelangelo regalò a Roberto Strozzi, che, a sua volta, nel 1550, li regalò a Francesco I di Francia, dove si trovano, adesso, al Louvre, ed altri 4 prigioni, non finiti, adesso all'Accademia e denominati Lo Schiavo Barbuto, Lo Schiavo Giovane, L' Atlante e Lo Schiavo che si desta.
- 18.4.1506 Giulio II mette la prima pietra del nuovo S.Pietro, con l'opposizione dei cardinali che non volevano distruggere la vecchia basilica. Giulio II scelse il progetto di Bramante.
In quei giorni, Giulio II non aveva voluto o potuto ricevere Michelangelo, che aveva dovuto pagare di tasca propria il trasporto dei marmi da Carrara. Indispettito dall' ennesimo rifiuto dei palafrenieri di lasciarlo entrare dal papa per esigere la somma dovuta, Michelangelo monta a cavallo e parte per Firenze, dando incarico ai suoi garzoni di vendere ai giudei tutte le masserizie e di raggiungerlo a Firenze.
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- Si ferma solo a Poggibonsi, in territorio fiorentino, dove viene raggiunto da 5 corrieri del papa, che usano tutti i mezzi per convincerlo a tornare indietro. Michelangelo acconsente solo a scrivere due righe per annunciare al papa che non sarebbe rientrato a Roma, non ritenendo di essersi meritato il trattamento ricevuto.
- 8.7.1506 Giulio II manda un breve a Pier Soderini per riavere a Roma Michelangelo, che ha ancora paura. Soderini scrive al papa che bisogna aver pazienza, altrimenti Michelangelo va via da Roma e da Firenze. Infatti medita di andare a Costantinopoli. Per costruire il ponte sul Bosforo, come richiesto caldamente da Bayazid II, figlio di Maometto II il Conquistatore, il cui fratello aveva vissuto a Roma e, sembra, sia stato fatto avvelenare da Alessandro II, per conto del fratello.
- 5.9.1506 Michelangelo si muove da Firenze per andare a Orvieto a incontrare il papa. Ci ripensa e torna indietro.
- 10.11.1506 dopo la fuga di Giovanni Bentivoglio, Giulio II entra trionfalmente in Bologna
- 26.11.1506 Michelangelo a Bologna da Giulio II.
Non ebbe neppure il tempo di cambiarsi gli stivali che fu condotto alla presenza di Giulio II, al cui cospetto si inginocchiò. Il Papa lo rimproverò: "In cambio di venire tu a trovare noi, tu hai aspettato che venghiamo a trovare te?". Il Buonarroti chiese perdono a voce ferma, per non avere potuto sopportare di essere cacciato via. Un cardinale della corte intervenne, chiedendo al Papa di perdonarlo, perchè tale gente è ignorante di ogni cosa che non sia la loro arte. Il Papa si infuriò e, percuotendo il cardinale con una mazza, gli disse: "Ignorante sei tu che gli di' villania, che non gliene diciàn noi" e lo fece buttare fuori a spintoni dal palafrenieri. Avendo sfogato la sua collera sul cardinale, perdonò Michelangelo, gli fece doni e gli commissionò una statua in bronzo, con la sua immagine, di 5 braccia di altezza.- 1506 Andrea Mantegna muore a Mantova
- 22.1.1507 Giulio II va a casa di Michelangelo a vedere la nascita della forma in terra della sua statua per la facciata di S.Petronio. Finito il prototipo di terra, chiede al Papa se deve mettere un libro nella mano sinistra; Giulio II gli risponde: "Mettivi una spada, che io non so lettere" e gli lascia 1.000 scudi sul banco di Antonmaria da Lignano
- 22.2.1507 Giulio II parte da Bologna per Roma. La forma in terra della statua di Michelangelo è già terminata.
- 28.4.1507 Michelangelo è pronto per gettare in bronzo la statua di Giulio II. Chiama esperti fonditori, che tali non si dimostreranno. Il bronzo si fredda a metà gittata e la fusione dovrà essere ripetuta.
- 1507 Benedetto da Rovezzano realizza la tomba di Oddo Altoviti nella chiesa di Ss. Apostoli
- 24.12.1507 Michelangelo si innamora di una bolognese. Le dedica un sonetto, che invia al fratello Buonarroto.
Quanto si gode, lieta e ben contenta
di fior, sopra crin d'or d'una, grillanda,
che l'altro innanzi l'uno all'altro manda,
chome ch'il primo sia a baciar la testa!
Contenta è tutto il giorno quella vesta
che serra el pecto et poi par che si spanda,
e quel c'oro filato si domanda
le guance e'l collo di tocchar non resta.
Ma più lieto quel nastro par che goda,
dorato in punta, con sì facte tempre,
che preme e toccha il pecto ch'egli allaccia.
E la schietta cintura, che s' annoda,
mi par dir seco: qui vo' stringer sempre.
Or che farebbon dunche le mie braccia?
- 21.2.1508 viene scoperta sulla facciata di S.Petronio la statua in bronzo di Giulio II di Michelangelo. Alle ore 15, come prescritto dagli astrologi. Molta musica e fuochi in piazza. Giulio II appare seduto, con il manto e la tiara. Una mano stanca tiene le chiavi, ma l'altra si erge, forse benedicente, ma più probabilmente minacciosa.
Il Francia ammira la statua, ma si esprime male (sembra che apprezzi più il bronzo che l'opera). Michelangelo si rivolse al figlio del Francia e gli dice: "Tuo padre è più- bravo a fare figure vive che dipinte".
I bolognesi non apprezzano l'atteggiamento troppo minaccioso del papa, più in atto di maledizione che di benedizione. Michelangelo risponde ridendo "E per la maledizione è fatta". Riceve altri 300 scudi.- 27.2.1508 Michelangelo rientra a Firenze. La famiglia aspetta a gloria i suoi soldi. Pier Soderini lo incarica di fare Ercole e Caco, da collocare accanto al David. Il modellino alto cm.41 è alla casa Buonarroti.
- 1508 il David di bronzo di Michelangelo viene mandato in Francia.
- 1508 lo zio paterno di Michelangelo, Francesco, muore lasciando il suo banco in stato di dissesto. Michelangelo ed il padre rinunciano all'eredità. Michelangelo parte per Roma.
- 1508 Raffaello vede i primi dipinti del Pontormo e lo loda.
- 10.5.1508 Pier Soderini prega il Marchese di Carrara, Alberigo Malaspina, di serbargli un certo blocco di marmo per l'Ercole di Michelangelo, sperando che Giulio II lo lasci libero di lavorare anche per Firenze.
- 10.5.1508 Michelangelo inizia a dipingere la volta della Cappella Sistina Fino dal 1506 Giulio II aveva in mente tale pittura. Bramante aveva insistito, per distogliere Michelangelo dalla sculture della tomba di Giulio II e cimentarlo nell'affresco, specialità nella quale non aveva esperienza. Il progetto del papa era di dipingere i 12 apostoli. Michelangelo preferì la creazione dell'Universo, la creazione e la caduta dell'uomo, il peccato e il castigo dell'uomo, ossia tutti gli eventi che avevano reso possibile e necessaria la venuta di Cristo. La volta è di mt. 20x13. Compresi i pennacchi e le lunette il totale è di 300 mq.
A Bramante fu affidato l'incarico di allestire i ponteggi, che furono sospesi, per mezzo di corde, al soffitto, che dovette essere ripetutamente perforato. Michelangelo chiese come potevano essere, in seguito, tappati i buchi della volta. Dalla risposta del Bramante, "E' vi si penserà poi", comprese che o il Bramante valeva poco, o che fosse in malafede. Riuscì, quindi, ad ottenere dal Papa, alla presenza del Bramante stesso, di rifare i ponteggi a suo gradimento. Disegnò come dovevano essere fatti, senza toccare il muro, nella maniera che fu poi presa ad esempio da altri costruttori, compreso il Bramante. Al legnaiolo che costruì i ponteggi lasciò i canapi avanzati, che bastarono a pagare la dote della figlia.
Giuliano da San Gallo stimò l'opera dovesse costare 15.000 ducati. Michelangelo iniziò ad affrescare la volta il 10.5.1508 e la terminò il 31.10.1512.
Non avendo dimestichezza con la pittura a fresco, chiamò da Firenze il Granacci, Giuliano Bugiardini, Iacopo di Sandro, l' Indaco il Vecchio, Agnolo di Domenico ed Aristotile e li mise ad iniziare l'opera. Apprese i segreti dell'arte, ma non fu soddisfatto della qualità delle pitture, tanto che dopo pochi giorni decise di disfare tutto quanto i collaboratori avevano eseguito, di chiudersi nella Cappella e di lasciare fuori gli altri, sia dalla Cappella che da casa sua, tanto che essi, con vergogna, se ne tornarono a Firenze.
Anche durante l'esecuzione dell'opera, Michelangelo ebbe diverbi con Giulio II, che voleva andare a vedere l'affresco, contro la volontà del pittore. Una volta finse di partire da Roma, ma in realtà si nascose all'interno della cappella e, quando il Papa vi si introdusse, lasciò cadere alcune tavole dall'alto, col rischio di colpirlo. Dovette fuggire e solo appellandosi ai buoni uffici del Bramante trovò il coraggio di ripresentarsi al lavoro.
Un giorno, Michelangelo si accorse che nelle parti dipinte stavano comparendo delle muffe. Ciò era causato dal fatto che la calce, che a Roma veniva fatta con il travertino, che non secca velocemente, mescolato con la pozzolana, che è color ocra, risultava scura, liquida e con tendenza a fiorire durante l'essicazione. Michelangelo, disperato, voleva abbandonare l'opera, ma il Papa mandò a chiamare Giuliano da San Gallo, che gli insegnò il metodo per eliminare le muffe.- 1508 Michelangelo scrive al padre perchè gli trovi a Firenze un fanciullo "figliolo di buone persone e povero, che fussi uso agli stenti, che fussi per venire e star qui meco per fare tutte le cose di casa, cioe' comperare e andare attorno dove bisogna e se 'l tempo gli avanzassi, potrebbe imparare. Dopo un anno si lamenta di "questa merda secca di questo fanciullo" il quale vorrebbe imparare l'arte e non far altro. Michelangelo avrà molti aiuti, ma alcuni più come allievi che come servi: Pietro paesano, Antonio Mini, Ascanio Condivi, Daniele da Volterra e Tiberio Calcagni. Altri nomi che appaiono sono: Niccolo' da Pescia, Jacopo, Antonio da Castel Durante, Antonio, Riccardo Franzese, Silvio Falconi da Magliano, Gabriello, Pier Luigi Gaeta e altri. L'unico che lo servi' fedelmente per 25 anni fu Francesco Amadori di Castel Durante, dal 1530 fino alla morte, nel 1555.
- 12.1508 Pier Soderini prega Giulio II di consentire a Michelangelo di lavorare all'Ercole per Palazzo Vecchio.
Fine 1508 Raffaello inizia a dipingere le Stanze in Vaticano- 1509 nasce a Volterra Daniello Ricciarelli, futuro allievo di Michelangelo.
- 1509 Michelangelo scrive a casa lamentandosi che sta facendo un lavoro che non è il suo e a Giovanni da Pistoia un sonetto.
I' ho già fatto un gozzo in questo stento,
come fa l'acqua a' gatti in Lombardia
...
c'a forza 'l ventre appicca sotto 'l mento.
La barba al cielo e la memoria sento
in sullo scrigno e 'l petto fo d'arpia,
e 'l pennel sopra 'l viso tuttavia
mel fa, gocciando, un ricco pavimento.
E' lombi entrati mi son nella peccia,
e fo del cul per contrappeso groppa,
e' passi senza gli occhi muovo invano.
Dinanzi mi si allunga la corteccia
e per piegarsi addietro si raggroppa
e tendomi com'arco soriano.
...
La mia pittura morta
difendi ormai, Giovanni, e 'l mio onore,
non sendo in loco bon n io pittore.
- 1509 Filippo Strozzi il giovane vende l'Ercole di Michelangelo a Giovan Battista della Palla, agente di Francesco I, per il Jardin d'Estaing a Fountainbleu. La statua è andata perduta.
- 1509 muore Caterina Sforza, moglie di Giovanni de' Medici il Popolano, non vuole essere sepolta fra i Medici in San Lorenzo, ma fra le monache, nella cappella delle Murate. Lascia il figlio Ludovico, detto come il padre Giovanni, poi dalle Bande nere (inizialmente bande bianche, divenute nere dopo la morte del suo protettore, Leone X)
- 1510 Andrea del Sarto affresca il chiostro dello Scalzo, via Cavour, 69
- 1510 muore Giorgione
- 1510 Andrea del Sarto affresca il chiostro della SS.Annunziata
- Fine 1510 Lutero a Roma. Vede i lavori di ampliamento di S.Pietro e di realizzazione della tomba di Giulio II.
- 1511 Michelangelo deve andare fino a Bologna per farsi dare un po' di soldi da papa, accampato vicino a Mirandola.
- 1511 Raffaello dipinge la Scuola di Atene
- 1511 nasce vicino a Firenze Bartolomeo Ammannati
- 30.7.1511 Giorgio Vasari nasce ad Arezzo da Antonio e Maddalena Tacci
- 8.1511 Giulio II, impaziente, fa scoprire la prima metà della volta della Cappella Sistina. Raffaello si propone per terminarla.
- 30.12.1511 Giovanni Bentivoglio rientra a Bologna. La statua in bronzo di Giulio II fu fatta a pezzi e col bronzo il duca Alfonso d'Este di Ferrara fece una colubrina col nome di Giulia, per disprezzo. Si salvo la testa, in seguito andata perduta.
- 1511 Giovan Francesco Rustici dipinge il gruppo con la predica del Battista sulla porta settentrionale del battistero fiorentino.
- 20.6.1512 Michelangelo compra un appezzamento di terra in località Lo Stradello, nel popolo di S.Stefano in Pane, a Rifredi.
- 14.7.1512 a causa di un temporale, il campanile a vela rovina sopra la chiesa di S.Croce
- 1512 Michelangelo compra un podere in località La Loggia, nel popolo di S.Stefano in Pane, a Rifredi.
- 1512 Baccio Bandinelli straccia i cartoni della Battaglia di Cascina di Michelangelo e chiede ai Medici il marmo che Pier Soderini aveva dato a Michelangelo per fare una statua da collocare accanto al David. Lo ottiene e comincia a sbozzare un Ercole.
- 1512 Sebastiano del Piombo si tasferisce a Roma, chiamato da Agostino Chigi. Lavora alla Farnesina e si avvicina a Raffaello, ma non gli sarà mai amico. Con questa comune antipatia, fu amico di Michelangelo, che gli passava i disegni. Infatti Raffaello era bravo nel disegno e nel colore, Michelangelo era bravo nel disegno e Sebastiano nel colore. Michelangelo sperava di infastidire Raffaello contrapponendogli Sebastiano, aiutato dai suoi disegni, che, però, amava la bella vita e lavorava poco. Ebbe due figli naturali.
- 1512 Michelangelo scrive a casa che non ha una lira e che non gli rompano le scatole, perchè lui da 12 anni sta stentando in qua e in là per provvedere a loro.
- 1512 l'esercito della lega Santa formato da spagnoli, veneziani e romani si scontra a Ravenna con l'esercito francese e Giovanni de' Medici deve farsi combattente, ma purtroppo l'esercito papale comandato da Marcantonio Colonna viene sconfitto. La morte del condottiero francese Gastone di Foix rovescia le sorti della guerra e al posto dei francesi subentrano gli spagnoli. Firenze paga la tradizionale fedeltà ai gigli di Francia con l'immediata soggezione alla Spagna e col ritorno della famiglia Medici.
- 1512 un esercito di spagnoli e napoletani passa l'Appennino tosco emiliano, mette a ferro e fuoco il Mugello, entra con un buco nel muro a Prato dove uccide tutta la popolazione. Giovanni de' Medici non riesce a fermare il comandante Raimondo di Cardona.
- 1512 dopo il sacco di Prato Lorenzo, figlio di Piero e Alfonsina, rientra a Firenze, dopo 18 anni di assenza, con il resto della famiglia. Governo malvolentieri e in modo arrogante, nonostante Leone X gli raccomandasse modestia e temperanza. Lorenzo a Firenze era chiamato "il Magnifico Merda". La guerra che condusse contro i generosi duchi di Urbino fu una vergogna. Con un forte esercito Lorenzo espugnò la rocca di Montefeltro. Lo zio Leone X, per debolezza, lo nominò duca dio Urbino. E' un atto di nepotismo che papa Leone X critica, ma che non ha potuto evitare.
- 1512 a Firenze riecheggia il grido di "palle palle..." e vengono ridipinti gli stemmi dei Medici. Chi aveva beni appartenuti ai Medici doveva restituirli. Solo la Giuditta di Donatello, con l'ammonimento contro i tiranni rimase in piazza della Signoria, spostata sotto la Loggia dei Priori.
- 10.1512 Giulio II minaccia Michelangelo di buttarlo giù dal palco se non finisce la volta della cappella Sistina.
Michelangelo potè completare la volta, che richiese in tutto 20 mesi di lavoro solitario, che comprendeva anche la macinazione dei colori, continuamente pressato dalle insistenze del Papa, al quale, una volta, rispose che l'opera sarebbe stata finita "quando io arò satisfatto a me nelle cose dell'arte" "E noi vogliamo" rispose il papa "che satisfacciate a noi nella voglia che aviamo di farla presto", giungendo alla minaccia di buttarlo giù dal palco. La mattina di Ognissanti 1512 la Cappella veniva riaperta al pubblico, con il rammarico di Michelangelo, che non aveva avuto il tempo di apportare le rifiniture a secco, specialmente nei panneggi e nel cielo ultramarino.Spesso il Papa diceva: "Che la cappella si arricchisca di colori e d'oro, che l'è povera" e Michelangelo rispondeva: "Padre Santo, in quel tempo gli uomini non portavano addosso oro, e quegli che son dipinti non furon mai troppo ricchi, ma santi uomini, perch'egli sprezaron le ricchezze".
Michelangelo ricevette, in più riprese, 3.000 scudi. Solo di colori ne aveva spesi 25. Soffrì molto l'aver dovuto dipingere in posizione scomoda e per molti mesi riuscì a leggere solo tenendo il foglio al di sopra del capo. Vasari fa notare che per dipingere la volta del Salone dei '500 si costruì una speciale sedia, che gli permetteva di lavorare stando quasi sdraiato, senza dover piegare eccessivamente la testa.
L'opera prevede sei peducci per banda laterale, più uno per ciascuna delle bande più strette, nei quali Michelangelo dipinse Profeti e Sibille. Nel mezzo la Creazione del Mondo, fino al Diluvio ed alla Inebriazione di Mosè. Non vi appaiono prospettive nè paesaggi fermi, ma figure in movimento, condotte con la massima perfezione di disegno nei corpi nudi e nei panneggi. Vi si ammirano modi nuovi d'aria e terribilità di espressioni delle numerose figure di ogni età, tante da costituire una completa rassegna dell'abilità pittorica di Michelangelo.- La Cappella Sistina
Nell'affresco si vedono varie fronde di rovere, in omaggio al Papa e, in nove dei dieci medaglioni, dipinse, ad imitazione di sculture in bronzo, scene tratte dal Libro dei Re.
Nella prima scena è rappresentato Dio che divide la luce dalle tenebre. Si sostiene da sè solo e mostra amore insieme ad artifizio.
Nella seconda Dio crea il sole e la luna. E' di terribile aspetto con mirabile prospettiva delle membra, sostenuto da molti putti. Nella stessa scena vi è la benedizione della terra e la creazione degli animali.
Segue la creazione di Adamo, sotto vi è la creazione di Eva da una costola di Adamo dormiente. Si deve ammirare come l'abilità del pennello ha diversamente modellato il corpo dormiente di Adamo da quello vigilantissima di Eva, così voluta dalla benedizione divina.
Nella cacciata dal Paradiso terrestre Michelangelo ha saputo dipingere mirabilmente il dispiacere di Adamo, unito alla paura della morte, la vergogna e la viltà di Eva in atteggiamento di raccomandarsi, con le braccia giunte al petto ed il viso rivolto verso l'Angelo inviato dal Dio adirato dimostra più la paura della giustizia che la speranza della misericordia divina.
La scena del Diluvio pullula di figure e di volti terrorizzati alla ricerca di scampo. La pietà di alcuni che, aiutandosi l'un l'altro a tirarsi sopra un masso cercano scampo. Fra questi è perfettamente rappresentato uno che abbraccia un altro mezzo morto, nel tentativo di salvargli la vita.
L'ebrezza di Noè lo rappresenta seminudo, mentre un figlio lo irride e gli altri due cercano di coprirlo.
Se in queste scene fu mirabile, forse nelle 5 Sibille e nei 7 Profeti, di 5 braccia l'uno, Michelangelo si superò.
Geremia sta a gambe incrociate, un gomito sul ginocchio ed una mano alla barba. L'altra mano in grembo e la testa chinata in atto di malinconia ed amarezza per il suo popolo. La Sibilla Persica, che gli sta sotto, verso la porta, dimostra la sua vecchiaia con le carni esangui ed il libro troppo vicino alla vista affaticata.
Il vecchio profeta Ezechiele con movenza bellissima e molto ben abbigliato, tiene in mano un rotolo di profezie e sembra voler parlare di cose alte e grandi. Due putti, dietro, gli tengono i libri.
Segue la Sibilla Eritrea, che, a differenza della precedente, tiene il libro lontano dagli occhi e sembra pensierosa di cosa deve scrivere, mentre un putto le attizza la lucerna. La figura appare molto ben fatta, sia per l'espressione del viso, che per i panneggi e la perfezione delle braccia nude.
Segue il profeta Gioele, nel cui volto si è voluto ravvisare il ritratto del Bramante, in atto di leggere con molta concentrazione una carta..
Sopra la porta della cappella vi è Zaccaria, il quale è tanto preso dalla ricerca in un libro di qualcosa che non trova, sembra indifferente al disagio provocato dallo stare con una gamba alta ed una più bassa. Il semplice panneggio ben si addice a questo potente vecchio.
La Sibilla Delfica mostra alcune scritte rivolte all'altare che sta dall'altro lato.
Sopra vi è il profeta Isaia, vero compendio di tutti i trattati di disegno e di pittura. Ha una mano dentro al libro che stava leggendo, per non perdere il segno, mentre l'altra sorregge la gota, cogitabondo ed appena distolto dai putti che da dietro lo stanno chiamando.
La Sibilla Cumana è una vecchia bellissima che con grazie legge un libro attorniata da due putti.
Daniele con avidità incredibile copia certe cose da un libro, sostenuto da un putto che gli sta tra le gambe.
La Sibilla Libica, dopo aver scritto un volume, tratto da molti libri, è in atto di levarsi in piedi, con attitudine molto femminile, mentre, contemporaneamente, chiude il libro.
Le quattro storie negli angoli, rappresentano David che taglia la testa al gigante, fra la meraviglia dei soldati; Giuditta che mette in una cesta sorretta da una vecchia fantesca la testa di Oloferne, il cui busto ancora si risente. Segue la vivacissima scena di Mosè con i serpenti, con grande animazione e moltitudine di espressioni. La scena di Assuero, con alcune figure che mangiano e prendono la decisione di liberare il popolo ebreo. Da notare la perfetta prospettiva e le membra, che paiono uscire dalla parete.
L'ultima figura della cappella è quella terribile di Giona, che pare veramente piegarsi all'indietro, benchè dipinto nella parte che unisce la parete alla volta.
Quando la volta fu definitivamente scoperta, grande fu la meraviglia ed il Papa dimostrò con munificenza di denari e di favori di saper ben apprezzare l'arte di Michelangelo, il quale aveva imparato come le sfuriate di Giulio II, alla fine, si risolvevano sempre in suo favore, come quando, una volta, chiese al Papa licenza di andare a Firenze ed un po' di soldi. Il Papa gli chiese: "Be', questa cappella quando sarà fornita?". "Quando potrò, padre santo". Il papa, che aveva una mazza in mano, lo percosse esclamando "Quando potrò, quando potrò: te la farò finire bene io". Ma poi gli mandò subito a casa il servo Cursio con 500 scudi, per paura che non tornasse più da Firenze.
Com'aro' dunque ardire
Sanza vo' ma', mio ben, tenermi in vita,
S' io non posso al patir chiedervi aita?
- 10.1518 Michelangelo manda a Carrara e a Pietrasanta Topolino, che vi rimarrà molto a lungo a combattere con cavatori e navicellai.
- 15.10.1518 viene rifatto il campanile di S.Miniato su progetto di Baccio d'Agnolo
- 20.10.1518 20 fiorentini, fra i quali Michelangelo, Jacopo Nardi e Luigi Alamanni supplicano Leone X di fare tornare a Firenze le spoglie di Dante. Michelangelo scrive: "Io Michelagniolo Scultore il medesimo a Vostra Santità supplico offerendomi al DIVIN POETA fare la sepoltura sua condecente, e in loco onorevole in questa Città".
- 21.12.1518 Michelangelo scrive a Leonardo del Sellaio rammaricandosi di aver mancato di parola con Metello Vari e di non avere neppure iniziato il Cristo per S.Maria della Minerva.
- 1518 Luca di Andrea della Robbia esegue i pavimenti della Loggia di Raffaello in Vaticano.
- 2.5.1519 muore Leonardo da Vinci nel castello di Amboise. Vi fu sempre una grande differenza di pensiero e di stile fra lui e Michelangelo, che al suo cospetto signorile e raffinato si sentiva come un operaio, benchè dentro di sè fosse conscio della sua superiore grandezza.
- 27.10.1519 Michelangelo compra un podere nel popolo di S. Michelangelo a Rovezzano, in luogo detto il Fattoio e lo paga 600 fiorini d'oro.
- 1519 Alessandro Farnese diventa sacerdote, abbandona le amanti Ruffilla e Lola, dalle quali aveva avuto 4 figli. Diventa un riformatore convinto. Sara' tacciato di nepotismo.
- 1519 Piero Urbano si ammala gravemente a Carrara e Michelangelo lo va a trovare. Lo strappa alla morte e lo fa trasportare a spalle a Serravezza, dove lo affida a Topolino per la riportarlo a Pistoia.
- 1519 Michelangelo fa il modello del suo progetto per S.Lorenzo. E' entusiasta dell'incarico e rifiuta l'invito di Tommaso di Nolfo, mercante fiorentino, di andare in Turchia con la promessa di molti denari.
- 1519 Nasce Caterina, futura regina di Francia. La madre Maddalena muore di parto, a 18 anni. Il padre è Lorenzo di Pietro il fatuo.
- 1519 nasce Cosimo, figlio di Giovanni dalle Bande Nere e di Maria Salviati. Alla morte del padre cresce con la madre fra i cipressi del Trebbio e i pendii di Monte Morello.
- 1520 Michelangelo compra un altro pezzo di terra a S. Maria a Settignano.
- 20.3.1520 con un suo breve Leone X disobbliga Michelangelo dall'esecuzione della facciata di S.Lorenzo. Probabilmente fu Baccio Bandinelli a brigare per far togliere la commessa a Michelangelo.
- 8.10.1520 il conte Alessandro di Canossa scrive a Michelangelo a proposito di una presunta parentela. Scrive di aver rintracciato un Simone di Canossa che nel 1250 fu Podestà di Firenze, capostipite dei Simoni, poi Buonarroti. La notizia non è vera, ma probabilmente Michelangelo ci credette.
- 1520 per portare avanti la cupola di Michelangelo Leone X dette mandato ai banchieri fiorentini di raccogliere i fondi necessari, concedendo una speciale "indulgenza". Molti dei predicatori incaricati di pubblicizzarla e raccogliere le offerte lo fecero malamente. Martin Lutero affisse sulla porta della Chiesa di Wittemberg le sue tesi. Quando a Leone X comunicano le Tesi di Lutero, sbuffa che sono baruffe di frati.
- 1520 Muore Raffaello. Immenso dolore di Leone X per il suo pittore preferito.
- 1520 Magellano doppia il Capo di Buona Speranza
- 1521 Michelangelo si ammala di mal francese.
- 23.4.1521. Contratto per la Sacrestia Nuova di San Lorenzo.
Michelangelo strutturò la sacrestia non modificando l'impostazione di base che il Brunelleschi aveva ideato per la sacrestia vecchia, ma fu molto innovativo nelle cornici, nei capitelli e in tutti gli altri ornamenti.
Eseguì una Madonna, che accavalla le gambe e tiene in grembo Gesù, che con leggiadro movimento si volta verso di lei per essere allattato ed ella si porge verso di lui. La statua è collocata fra il San Cosma del Montorsoli e il San Damiano di Raffaele da Montelupo.
Fece la statua di Giuliano, duca di Nemours in fiero atteggiamento, curando tutti i particolari, dal volto alla corazza, ai calzari. La statua, alla quale Michelangelo ancora lavorava nel 1536, fu terminata dal Montorsoli. Quella di Lorenzo, in atteggiamento pensoso, mostra una perfetta esecuzione delle membra.
Il sepolcro di Giuliano comprende anche la statua della Notte, che fu terminata nel 1531, e quella del Giorno, completata nel 1533.
Il sepolcro di Lorenzo è completato dalle statue dell'Aurora e del Crepuscolo, compiute fra il 1524 ed il 1526, ma terminate nel 1531.
L'Aurora sembra colta nell'atto di svegliarsi e di accorgesi, con dolore, che gli occhi di Lorenzo sono chiusi per sempre.
La Notte raggiunge la perfezione nell'arte della scultura, rappresentando perfettamente l'abbandono del corpo durante il sonno. Giovan Battista di Lorenzo Strozzi scrisse:La Notte che tu vedi in sì dolci atti
Dormir, fu da un angelo scolpita
In questo sasso; e perchè dorme, non ha vita:
Destala, se no 'l credi, e parleratti.
Così rispose Michelangelo:
Grato mi è il sonno, e più l'esser di sasso
Mentre che il danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir mi è gran ventura:
Però non mi destar, deh parla basso.Maggior distacco dai canoni classici dell'architettura, codificati dal Vitruvio, Michelangelo lo dimostrò nella Biblioteca Laurenziana, disegnando la scala, le finestre, il partimento del soffitto, le mensole.
- 8.1521 Michelangelo finalmente invia a Roma la statua di Cristo per S.Maria della Minerva a mezzo Piero Urbano perchè] la rifinisse e la collocasse.
- 6.9.1521 da Roma, Sebastiano del Piombo scrive a Michelangelo che Piero Urbano si sta comportando male. La cosa viene confermata anche da altri. Michelangelo licenzia Piero Urbano e non lo vorrà mai più vedere. Gli dice che spende soldi in vestiti, taverne e puttane. Inoltre, nel rifinire il Cristo per S.Maria della Minerva lo ha sciupato, accorciandogli il piede destro e tagliando i diti. Ha accorciato anche le dita della mano destra, quella che tiene la croce. Ha rotto una narice del naso e ha sciupato la barba.
- 19.10.1521 Il Cristo viene finalmente collocato in S.Maria della Minerva, dopo che Michelangelo ha dato incarico a Federigo Frizzi di rifinirlo e di rimediare i danni arrecati da Piero Urbano. Del Frizzi non sappiamo niente, ma dalle lettere di Michelangelo si apprende che godeva della sua stima e che non volle niente per la sistemazione del Cristo, anche se Michelangelo gli mando' 4 scudi. Michelangelo gli fece fare anche il tabernacolo dove doveva essere collocato il Cristo.
- 1.12.1521 papa Leone X muore, a soli 45 anni, in occasione dei festeggiamenti per la presa di Milano da parte degli spagnoli, fu infatti colpito da una polmonite.
- 1521 alcuni degli accademici degli orti oricellari si accorsero che il Cardinale Giulio tradiva costantemente la libertà repubblicana da essi ambita, tentarono una congiura, ma Iacopo da Diacceto e Lodovico Alamanni lasciarono la testa sul ceppo.
- 1521 alla morte di Leone x non viene eletto papa Giulio, ma il fiammingo Adriano Dedel, precettore di Carlo V, col nome di Adriano VI. Non si può muovere subito da Tolosa e viene incoronato solo a fine Agosto. Vorrà distruggere gli affreschi della volta della Cappella Sistina, secondo lui una ammucchiata di ignudi. Durerà solo 1 anno. Leone X viene sepolto in S.Maria sopra Minerva
- 27.4.1522 Giovanni da Udine scrive da Venezia a Michelangelo, rispondendo ad una sua lettera con la quale gli annuncia un periodo di riposo a Venezia. Si rallegra e lo aspetta.
- 1522 Michelangelo fa un disegno, ora agli Uffizi, con un putto che orina dall'alto in un vaso, forse uno schizzo per il Baccanale dei fanciulli. Sotto c'e' un verso del Petrarca e la scritta "Io vi prego che non mi facciate disegnare stasera perchè] e' non c'e' el Perino".
- 1522 Michelangelo, cacciato Piero Urbani, prende il sedicenne Antonio Mini come allievo, presentato da Antonio Gondi.
- 1522 Benedetto da Rovezzano realizza per la chiesa del Carmine il monumento a Pier Soderini, ultimo Gonfaloniere della Repubblica Fiorentina
- 1523 Giovanni da Udine viene chiamato a Firenze da Leone X per dipingere una loggia del Palazzo Medici su disegno di Michelangelo.
- 1523 Giulio di Giuliano de' Medici diventa papa col nome di Clemente VII.
- 14.9.1523 muore di malaria Adriano VI e non fa in tempo a far distruggere gli affreschi della volta della Cappella Sistina.
- 1523 il Rosso Fiorentino affresca Lo Sposalizio di Maria (una delle prime opere manieriste) in fondo alla navata sinistra di S.Lorenzo, accanto alla porta del chiostro
- 1.1.1524 Michelangelo annota che torna a lavorare da lui Monna Agnola.
- 1524 Andrea Sansovino chiede a Michelangelo di poterlo servire a Firenze. Dice che ha una promessa del papa. Michelangelo viene a sapere che non e' vero e non lo chiama.
- 1524 Michelangelo scrive a Sebastiano del Piombo di raccomandare Jacopo Sansovino per la tomba del Duca di Sessa
- 1524 Antonio Mini fa un disegno, ora al British Museum, copiandone uno di Michelangelo. Il maestro scrive a margine: "disegnia Antonio, disegnia Antonio, disegnia, non perder tempo".
- 5.1525 Michelangelo scrive di aver passato una serata in allegria con amici, fra i quali Luigi Pulci.
- 16.7.1525 Michelangelo assume Monna Lorenza, che pero' ha una figlia e vuole andare a casa propria tutte le sere, lasciandolo solo.
- 1525 Il giovanissimo Raffaello di Baccio da Montelupo, mancino, va a Roma e, mentre disegna davanti al Colosseo, viene osservato da Michelangelo e da Sebastiano del piombo, ambedue mancini solo nelle cose di forza, non nel disegno. Lo prendono a benvolere. Michelangelo gli fara' fare il San Damiano nella Sacrestia Nuova.
- 23.12.1525 Clemente VII scrive a Michelangelo raccomandandogli di finire la Sacrestia Nuova e la Biblioteca.
- 1525 Il Montorsoli, fanciullo, comincia a lavorare in S.Lorenzo con Michelangelo.
- 1525 nasce a Douai lo scultore fiammingo Jean Boulon, noto come Giambologna.
- 4.1526 Giovanni da Udine chiamato a Roma da Clemente VII che lo vuole incaricare di fare gli stucchi nella sagrestia nuova. Il sacco di Roma costringe Giovanni da Udine a partire da Roma.
- 6.10.1526 Rosso Fiorentino scrive a Michelangelo. Il Rosso, che da giovane aveva copiato La Battaglia di Cascina, nel 1526 ando' a Roma e vide la potenza delle nuove pitture di Michelangelo. Ne rimase sconvolto, ma non volle imitarlo pedissequamente. Queste sue osservazioni furono riferite a Michelangelo come una forma di biasimo, tanto che il Rosso ritenne opportuno scrivergli una lettera in cui si professa suo ammiratore e lo prega di non prestare orecchio alle malelingue degli invidiosi.
- 1526 muore Giovanni dalle bande nere, in seguito ad una ferita riportata sul campo, mentre combatteva per conto dei francesi i tedeschi. Una palla lo colpì ad una gamba, che gli causo infezione in tutto il corpo. Aveva 28 anni
- 1527 Daniele da Volterra arriva a Roma ed inizia come aiuto di Piero del Vaga, per poi passare a Michelangelo. Una delle sue prime e più importanti opere fu una Deposizione in una cappella di Trinità dei Monti. In basso, a stucco, fece due ritratti di Michelangelo: mentre scaccia alcuni satiri insieme al pittore Fra Bastiano e mentre si guarda in uno specchio. La cosa non piacque a Michelangelo, che successivamente rifiuto' di stimare altre sue pitture in S.Trinità dei Monti, dicendo che non aveva tempo.
- 1527 al passaggio del Lanzichenecchi dal Valdarno, diretti a Roma, alcuni giovani repubblicani tentarono una rivolta, asserragliandosi in Palazzo vecchio, dove il cardinale Passerini riuscì a snidarli. Chi ci rimise il braccio fu il David di Michelangelo, colpito da una panca gettata dal ballatoio. Dopo 3 giorni il l17enne Francesco Salviati e Giorgio Vasari, sfidando i soldati, raccolsero i pezzi e li nascosero in casa Salviati. Cosimo I farà fare il restauro.
- 6.5.1527 ha inizio il "sacco di Roma" da parte dei lanzichenecchi di Carlo V. Clemente VII vi assiste chiuso in Castel Sant'Angelo. Nel frattempo Enrico VII, re d'Inghilterra, minaccia lo scisma se Roma non gli concede il divorzio da Caterina d'Aragona, per sposare Anna Bolena. Firenze, scontenta della pavidità di Clemente VII e dell'inettitudine del suo reggente a Firenze, cardinale di Cortona, appena giungono notizie del sacco di Roma e, fuggito il cardinale di Cortona con i giovani Ippolito e Alessandro de' Medici, formano un governo popolare e nominano gonfaloniere Niccolo' Capponi. Michelangelo, che lavorava alle tombe dei Medici, consegna la chiave della Sacrestia Nuova a Pietro di Filippo Gondi per nasconderci le cose sue e di sua sorella. Baccio Bandinelli fugge da Firenze.
- 17.5.1527 Ippolito abbandona Firenze, scortato dal marito di Clarice, ultima figlia di Piero di Lorenzo. Cosimo I viene mandato a Venezia, custodito dal prete Francesco Riccio di Prato
- 1527 Vasari torna ad Arezzo, mentre i Medici vengono cacciati da Firenze. Michelangelo, incautamente, afferma che il Palazzo di via Larga avrebbe dovuto essere abbattuto per far posto a una "piazza dei muli", riferendosi ai bastardi Ippolito e Alessandro.
- 1527 Montorsoli va a farsi frate a Camaldoli.
- 1528 i rappresentanti del popolo fiorentino eleggono Gesù Cristo Re della città e sperano nell'intervento di Francesco I contro l'esercito di Carlo V, che da 5 mesi assedia la città. Per la sua difesa Michelangelo costruisce i bastioni dalla parte di San Miniato, i fiorentini fanno terra bruciata e distruggono tutto. Si salva solo la Cena dipinta da Andrea del Sarto nel Monastero di san Salvi. Taluni sostengono che si starebbe meglio sotto le palle che sotto il popolo... I fiorentini beffardamente giocano al pallone in Piazza Santa Croce e suonano i pifferi sui tetti della chiesa. Intanto la peste incombe. La resa fu concordata a Gavinana. Costò solo 80.000 fiorini d'oro e la garanzia di nessun saccheggio.
- 2.7.1528 Muore di peste Buonarroto fra le braccia del fratello.
- 22.8.1528 Michelangelo riottiene il famoso marmo datogli da Pier Soderini e poi abbozzato da Baccio Bandinelli. Comincia a fare un Sansone con due filistei, che deve abbandonare quando tornano i Medici.
- 1528 il marchese del Vasto di Avalos ottiene un cartone della Maddalena ai piedi del Cristo risorto da Michelangelo e da questi viene consigliato di farlo dipingere dal Pontormo. Alessandro Vitelli ne fece fare una copia allo stesso Pontormo.
- 1528 Piloto orefice porta Michelangelo a vedere Benvenuto Cellini mentre cesella una grande medaglia d'oro per il senese Girolamo Marretti. Michelangelo lodo' tanto l'opera, che il Cellini rimase sempre un ammiratore del Buonarroti.
- 3.10.1528 il gonfaloniere Niccolo' Capponi convoca Michelangelo per il mattino seguente a S.Miniato per studiare nuove fortificazioni.
- 21.12.1528 Michelangelo assume Ginevra, che aveva assistito Buonarroto sul letto di morte.
1529 - Muore Andrea Contucci nel suo paese natale, Monte San Savino, da cui
aveva preso l'amato soprannome di Sansovino.- 14.9.1529 Michelangelo assume Caterina.
- 1529 Michelangelo deposita al Monte 104 fiorini al 7%, a favore del nipote Lionardo.
- 10.1.1529 Michelangelo nominato magistrato dei Nove della Milizia.
- 6.4.1529 Michelangelo nominato Governatore generale delle fortificazioni cittadine. Non pote' realizzare le sue fortificazioni di S.Miniato perchè] il Capponi lo distrasse con missioni fuori città.
- 1529 il giovane Donato Giannotti, segretario dei Dieci, conosce Michelangelo. Nato a Firenze nel 1492, frequento' giovanissimo gli Orti Oricellari. La loro amicizia continuò anche a Roma.
- 5.1529 Capponi manda Michelangelo a Pisa e Livorno per studiare le fortificazioni dell'Arno.
- 6.1529 Capponi rimanda Michelangelo a Pisa per le fortificazioni dell'Arno.
- 28.7.1529 Capponi manda Michelangelo a Ferrara perchè il duca Alfonso gli mostri il suo sistema di difesa e per verificare se tale sistema fosse applicabile a Firenze.
- 9.9.1529 Michelangelo rientra a Firenze da Ferrara. Presta alla repubblica 1000 scudi. Non ha tempo per stare dietro alle tombe medicee ed alla statua dell'Ercole.
- 21.9.1529 Michelangelo si accorge che Malatesta Baglioni ha collocato le artiglierie fuori dei bastioni e senza difesa. Chiede spiegazioni a Mario Orsini, che gli risponde: "Sappi che costui e' d'una casa, che tutti sono stati traditori ed egli ancora tradirà questa città". Michelangelo informa il gonfaloniere Carducci, fervente amante della libertà, che pero' non capisce e caccia Michelangelo, il quale, sollecitato e sobillato da Rinaldo Corsini, che gli prospetta una immediato ritorno dei Medici, scappa immediatamente a Venezia a cavallo, accompagnato dal Corsini, da Antonio Mini e dal Piloto orefice. Ha intenzione di proseguire per la Francia. Ognuno ha un giubbone imbottito di scudi.
Si fermano a Ferrara, in una locanda, non sapendo che il duca Alfonso I d'Este avesse dato ordine di segnararli i nomi di tutti gli stranieri, timoroso degli avvenimenti connessi con l'assedio di Firenze.
Saputo del suo arrivo, il duca fece prelevare e condurre a corte Michelangelo, che era molto irritato per l'essere stato riconosciuto, per non avere doni da offrire al duca e per i 12.000 scudi lasciati nella locanda. Vedendolo molto selvatico, il duca lo colmò di doni e di gentilezze, pregandolo di chiedergli quanto desiderava ed invitandolo a restare presso di lui, almeno per la durata della guerra. Michelangelo, vinto da tanta cortesia, si volse verso i suoi due accompagnatori e disse al duca che aveva con sè 12.000 scudi, che avrebbe messo volentieri a disposizione del Duca, ma che avrebbe desiderato partire quanto prima. Il duca rifiutò l'offerta e tentò ancora una volta di trattenerlo e facendogli visitare il palazzo ed ammirare un suo ritratto, di mano del Tiziano. Alla fine, Michelangelo riuscì a tornare alla locanda, dove l'oste aveva ricevuto l'ordine di servirlo nel migliore dei modi, e, successivamente a partire per Venezia.- 25.9.1529 Michelangelo, dopo una breve sosta a Ferrara, giunge a Venezia, ospitato dal fiorentino Bartolommeo Panciatichi.
- 30.9.1529 Michelangelo, fuggito da Firenze, viene dichiarato ribelle. Andrea del Sarto viene incaricato di dipingere i ribelli sotto forma di impiccati sulle pareti di Palazzo vecchio. Non volendo fare la fine di Andrea del Castagno, che fu chiamato "Andrea degli impiccati", fece finta di far fare le pitture all'allievo Bernardo del Buda, anche se le fece lui stesso. Ritardo il ritratto di Michelangelo fino a quanto il bando fu tolto.
- 10.10.1529 a Venezia, Michelangelo incontra Tommaso Soderini e Niccolò Capponi, di ritorno dall'inutile ambasceria presso Carlo V. Rimproverato aspramente da Michelangelo, il Capponi fu colto da violentissima febbre e mori' in 7 giorni.
- 13.10.1529 Galeotto Giugni, oratore fiorentino, uomo burbero, zotico e iroso, ma di animo libero, generoso e grande, su incarico della repubblica, invita Michelangelo a Ferrara e lo prega di tornare a Firenze.
- 20.10.1529 la Signoria fiorentina affida a Bastiano, scalpellino amico di Michelangelo, un salvacondotto per farlo rientrare da Venezia in piena sicurezza.
- 24.10.1529 i soldati di Orange hanno completato l'accerchiamento di Firenze.
- 10.11.1529 il duca Alfonso di Ferrara consegna a Michelangelo un salvacondotto per attraversare il suo ducato, sulla strada del ritorno a Firenze.
- 11.11.1529 Michelangelo parte da Venezia per rientrare a Firenze, con un salvacondotto della Signoria fiorentina, uno del duca Alfonso di Ferrara e con una lettera del Giugni.
- 1529 Ludovico Buonarroti nominato podestà di Castelfranco per la Repubblica, ma, per paura dell'assedio di Firenze, diserta e si rifugia a Pisa.
- 1529 Ippolito, figlio naturale di Giuliano, è fatto cardinale.
- 23.11.1529 viene revocato il bando di ribelle contro Michelangelo e mutato in interdizione dal Consiglio Maggiore per 3 anni, ma con facoltà di richiedere l'ammissione ogni anno.
- 1530 Carlo V, in guerra contro Clemente VII e i suoi alleati, pone Firenze in stato di assedio, bombardandola dalle colline vicine a S.Miniato. Anche a causa della peste, la popolazione si era ridotta della meta'. 44.000 morti giacevano insepolti fuori delle mura. Per rincuorare i cittadini, alcuni giovani decisero di leggere e commentare una orazione alla milizia: Luigi Alamanni in Santa Croce. Pier Filippo Pandolfini in San Lorenzo Pier Vettori in S. Maria Novella Bartolomeo Cavalcanti in Santo Spirito e altri altrove.
- 17.2.1530, in segno di scherno, viene organizzata la prima partita di calcio in costume. Per farsi sentire meglio durante il giuoco del calcio, misero trombetti sui tetti delle case.
- 22.2.1530 Michelangelo sale sulla cupola per osservare gli assedianti.
- 3.8.1530 a Gavinana muore Francesco Ferrucci. Nella stessa battaglia muore Filiberto di Chalois, 28 anni, principe d'Orange. il suo corpo fu portato alla Certosa e poi in Francia. La madre, alla quale un'indovina aveva predetto la morte del figlio alle porte di Firenze, volle fargli una tomba suntuosa e dette l'incarico a Conrad Meyr, che chiamò ad aiutarlo un certo Giovanbattista Mario o Mariotto di Firenze.
- 13.8.1530 i francesi entrano a Firenze. Saccheggiano anche il tesoro di S.Croce. Michelangelo si nasconde, prima in casa del Bugiardini, poi nel campanile di S.Niccolo', infine nei sotterranei di S.Lorenzo. La sua casa sarà saccheggiata dagli emissari di Baccio Valori e Michelangelo ridotto in miseria. Approfittando della confusione, l'Ammannati e Nanni di baccio Bigio entrano in casa di Antonio Mini e rubano molti disegni di Michelangelo. Scoperti, vengono condannati dagli Otto e solo l'intercessione di Michelangelo, su insistenza di Giovanni Norchiati, zio del Montorsoli, li risparmiò da una pena severa. Michelangelo scolpirà l'Apollo per Baccio Valori, per essere risparmiato e per avere la grazia da Clemente VII. Non contento della statua, Baccio Valori chiese anche i disegni per un palazzo.
- 29.1.1531 un banchiere fiorentino, Orlando Dei, per ingraziosirsi gli Orange, manda a Michelangelo, tramite Giovanbattista Mariotto una lettera chiedendogli di consigliare lo scultore concittadino su come progettare al meglio la tomba. Fu mandato a quel paese.
- 1531 Antonio Mini si innamora di una ragazza dei Caccini (stessa famiglia dello scultore Giovan Battista) povera, senza dote e di facili costumi. Su invito della famiglia lo manda in Francia. Per convincerlo gli regala la Leda, che avrebbe dovuto vendere ad Alfonso di Ferrara, dicendogli di venderla al re di Francia e a farsi una dote con il ricavato.
- 7.1531 Alessandro de' Medici, figlio naturale del futuro papa Clemente VII con la serva di casa Medici a Roma, entra a Firenze come padrone. Carlo V lo nomina Duca di Firenze.
- 1531 Michelangelo compra una casa in Macel de' Corvi: Una loggia ed un orto, una stanza a pianterreno, usata come laboratorio, tutta sbreccata dalle schegge di marmo, un tinello ed una cantina. Al piano superiore una camera con un letto di ferro ed un pagliericcio, una credenza per i panni ed una cassapanca con chiave per i denari ed i disegni. Piena di ragnatele. un'altra camera da letto. A capo delle scale aveva disegnato uno scheletro, con questa scritta:
Io dico a voi, c'al mondo avete dato
l'anima e 'l corpo e lo spirito insieme:
In questa cassa oscura e' 'l vostro lato.Vi abito' sempre, quando visse a Roma. Benchè ricco, visse sempre da povero, contrariamente agli altri artisti suoi contemporanei. Delle condizioni della sua abitazione scrisse:
D'intorno a l'uscio ho mete di giganti,
che chi mangi uva o ha preso medicina
non vanno altrove a cacar tutti quanti
E ho imparato a conoscer l'orina
e la cannella ond'esce, per quei fessi
che innanzi di' mi chiaman la mattina.
Gatti, carogne, canterelli o cessi,
che n'ho per masserizia o men viaggio
non vien a mutarmi mai senz'essi.Fino al 1902 i resti della casa di Michelangelo erano al n. 212 del vicolo de' Fornari, poi furono demoliti per il monumento a Vittorio Emanuele II.
- 9.1531 Michelangelo ammalato e depresso.
- 12.1531 Clemente VII, Michelangelo e Giovanni da Udine riprendono le trattative per gli stucchi della Sagrestia Nuova. Michelangelo fa avere le misure a Giovanni da Udine tramite Sebastiano del Piombo. Michelangelo non era molto contento dell'intromissione di Giovanni da Udine, sia perchè] amico di Raffaello, sia perchè] pittore aggraziato di animali, piante e nature morte, che Michelangelo non sopportava.
- 23.12.1531 Antonio Mini scrive a Michelangelo da Lione, contento dell'accoglienza dei fiorentini cola' residenti.
- 1532 nasce a Firenze Tiberio Calcagni. Sara' allievo di Michelangelo.
- 1532, per fare fronte agli impegni derivanti dal nuovo contratto per la tomba di Giulio II, stipulato con gli eredi, Michelangelo deve vendere alcune proprietà, ma nessuna di quelle suddette.
- 1532 Clemente VII, in cambio della sua liberazione, deve incoronare a Bologna Carlo V re d'Italia e Imperatore del Sacro Romano Impero (lo ritrae il gruppo marmoreo nel salone dei 500).
- 5.1532 Alessandro de' Medici si fa proclamare duca di Firenze. Sue preoccupazioni principali domare i fiorentini e sottometterne le mogli. Cerco' di ingraziosirsi i popolani umiliando le famiglie grandi.
- 1532 Lo scultore Pierantonio, che aveva aiutato Michelangelo nelle tombe, gli fa conoscere lo scultore Tommaso Cavalieri o del Cavaliere, giovanissimo e bellissimo. Michelangelo si innamora e lo prende con se'. Lo prende a modello per il volto del Cristo Giudice. Il figlio primogenito Emilio del Cavaliere sarà il tenore della prima Camerata de' Bardi.
- 4.10.1532 Giovanni da Udine arriva a Firenze, durante l'assenza di Michelangelo e in breve tempo dipinge la volta della sacrestia nuova con fogliami ed ornamenti vari di stucchi ed oro.
- 1532 Ottaviano de' Medici fa fare al Bugiardini il ritratto di Michelangelo, ora perduto, del quale esistono molte copie.
- 1532 Baccio Bandinelli convince Clemente VII a ridargli il marmo che aveva cominciato, passato poi a Michelangelo. Fa l' Ercole e Caco posto a fianco del David. Benvenuto Cellini dirà che "se gli si tolgono i capelli non gli rimane testa sufficiente per un cervellino, che ha lo sguardo di un lionbue che non guarda Caco, ma che tempo fa e il corpo sembra un saccaccio di poponi appoggiato a un muro".
- 1533 Costanzo Festa e Jean de Conseil, parigino, cantori e compositori della cappella pontificia, mettono in musica alcuni madrigali di Michelangelo.
- 27.5.1533 Alessandro de' Medici chiede a Michelangelo di accompagnare il Vitelli a decidere il sito migliore per edificare la Fortezza. Michelangelo si rifiuta, col pretesto che attende disposizioni dal papa. Alessandro fara' decidere ad un astrologo, fra' Giuliano Buonamici da Prato e il progetto affidato a Pier Francesco da Viterbo. La fortezza fu chiamata, inizialmente, Alexandra.
- 1533 Michelangelo invia a Clemente VII, tramite Sebastiano del Piombo, una supplica per riottenere da Alessandro de' Medici 1100 ducati ingiustamente sottrattigli dal duca amante di tasse e balzelli. L'intervento del papa sarà positivo.
- 1533 Michelangelo disegna un Fetonte e lo fa colorare dal Salviati.
- 1533 Bartolomeo Bettini ottiene dall'amico Michelangelo 58enne il cartone di una sensuale Venere baciata da cupido e lo fa dipingere dal Pontormo (Uffizi). Alessandro de' Medici pero' volle tale quadro per se' e ciò dispiacque a Michelangelo.
- 17.7.1533 da una lettera di Sebastiano del Piombo a Michelangelo sappiamo che Clemente VII non si dimostro' soddisfatto delle decorazioni della volta della sacrestia nuova fatte da Giovanni da Udine. Le trovava troppo povere e bianche, mentre avrebbe preferito colori vivi e belli. Michelangelo si rifiuto' di ubbidire alla richiesta di Clemente VII di fare arricchire la decorazione.
- 1533 Michelangelo regala a Ottaviano de' Medici una testa di Clemente VII dipinta da Sebastiano del Piombo.
- 1533 Michelangelo si fa aiutare da Montorsoli nella rifinitura della statua di Giuliano di Nemours (calzari, armatura e ornamenti).
- 1533 Antonio Mini, 27enne, muore in Francia, forse di crepacuore per essere stato defraudato da Giuliano Bonaccorsi, tesoriere di Francesco I, del quadro della Leda di Michelangelo.
- 1533 Lorenzaccio è a Roma protetto da Clemente VII. Rompe alcune teste alle sculture dell'arco di Costantino e scappa a Firenze protetto dal Duca Alessandro, altro libertino, figlio naturale di Clemente VII.
- 1533 Caterina de' Medici, figlia di Lorenzo Duca di Urbino, viene inviata da Clemente VII in Francia, a sposare Francesco I, ebbe 10 figli, per 12 anni fu regina, reggente per i figli minorenni Carlo e Francesco; regina madre durante il regno del figlio Enrico III. Porto in Francia il gusto per i buoni odori, l'Acqua di S.M. Novella (detta di Colonia), le cuffie e i pizzi di Firenze. La moda, la cucina, la corrispondenza, la cultura. Morì il 5 Gennaio 1589.
- 1534 nella denunzia dei redditi, Michelangelo dichiara tutti i beni suddetti, più due case in via Ghibellina e una in via Mozza.
- 2.3.1534 Paolo III incarica Michelangelo di dipingere nella cappella Sistina una Resurrezione (che poi sarà il Giudizio Universale)
- 1534 Michelangelo a Firenze vede l'Ercole dell'invidioso Bandinelli, contrapposto al suo David, per opera di Baccio d'Agnolo. E' contrariato dell'accostamento.
- 20.9.1534 Michelangelo parte e il 23 arriva a Roma. Lascia definitivamente a Firenze, chiamato da papa, per paura del duca Alessandro e dopo la morte del padre. Aveva paura che la morte del papa gli avrebbe tolto la protezione contro la vendetta di Alessandro. Il papa morirà dopo 2 giorni, il 25.9.
- 12.10.1534 Alessandro Farnese diventa papa Paolo III Convoca immediatamente Michelangelo, il quale gli risponde che non può assumere nuovi incarichi fino a quando non avrà terminato la tomba di Giulio II. Il papa infuriato gli fa presente che da 30 anni aspetta di essere servito da lui e che non ha molto più tempo. Michelangelo medita di fuggire nel genovese, presso la Badia del vescovo di Aleria, creatura di Giulio II e suo amico. Penso' anche di andare a Urbino dal duca che insisteva per vedere finita la tomba di Giulio II e lo minacciava. Il duca di Urbino era nemico di Paolo III e lo avrebbe protetto.
- 1534 Montorsoli fa la statua di Alessandro de' Medici per la SS.Annunziata e ritarda il viaggio a Roma, da dove lo chiama Michelangelo.
- 1534 muore Antonio Allegri detto il Correggio
- Inizi 1535 Michelangelo, restato a Roma a scolpire le statue per la tomba di Giulio II, e prendendo tempo con Paolo III, riceve la visita improvvisa del papa col suo seguito. Viste le statue terminate, il cardinal Gonzaga esclama che una sola di queste e' sufficiente. Paolo III si impegna a far accettare al duca di Urbino le 3 statue, più altre tre che verranno affidate ad altri scultori. Incarica Michelangelo di dipingere il Giudizio Universale.
- GIUDIZIO UNIVERSALE
- 16.4.1535 Vengono montati i ponteggi per il Giudizio Universale.
Per proteggere l'affresco dalla polvere, Michelangelo fece un cornicione di mattoni scelti e ben cotti, aggettanti mezzo braccio.
Nell' affresco si vedono le molteplici maniere di ritrarre non solo il corpo umano, ma anche le passioni e le sensazioni, andando direttamente al nocciolo dell'arte, trascurando gli abbellimenti coloristici e le minuzie dei particolari.
A tre quarti dell' opera. Paolo III andò a vedere come procedeva il lavoro, accompagnato dal maestro di cerimonie Biagio da Cesena, il quale si disse scandalizzato per le molte figure nude, ritenendole più confacenti ad una osteria che ad una cappella papale.
Per vendetta Michelangelo lo ritrasse, a memoria, nella figura di Minosse attorniato dai diavoli e non volle cambiarlo, nonostante le proteste del cerimoniere.
Caron demonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie:
batte col remo qualunque si adagia.L' opera attrasse ammiratori da ogni dove. Vittoria Colonna gli scrisse una lettera elogiativa e Michelangelo le dedicò il disegno di una Pietà, adesso al Gardner Museum di Boston
- 1541 Marcello Venusti, di Como, allievo di Pierino del Vaga e poi discepolo di Michelangelo, fa una copia del Giudizio Universale, richiesta dal cardinale Gonzaga. La compro' invece il Cardinale Farnese. E' adesso al Museo Nazionale di Napoli. La copia piacque a Michelangelo, che dette al Venusti alcuni disegni da dipingere: l' Annunciazione, in S. Giovanni in Laterano e la Sacra Famiglia, al Museo di Vienna. Fu probabilmente Tommaso del Cavaliere a presentarlo a Michelangelo
- 1542 Nanni di Baccio Bigio esegue due copie della Pietà di Michelangelo,una delle quali e' in S.Spirito. Il suo vero nome era Giovanni di Bartolommeo Lippi, fiorentino. Ammiratore di Michelangelo, da giovane si fece ladro per rubare, con l'Ammannati, alcuni suoi disegni. Studio' scultura con Raffaello da Montelupo. Dal 1540 si era trasferito a Roma.
- 11.1542 Michelangelo comincia ad affrescare la cappella Paolina con la Crocifissione di S.Pietro e la Visione di S.Paolo sulla via di Damasco. Fu criticato per avere ritratto un S.Paolo anziano, mentre avrebbe dovuto essere un giovane. In realtà inizia per Michelangelo un periodo di malinconia, difficolta' e di misticismo, confermato anche dalla corrispondenza con Vittoria Colonna e che terminerà con le preghiere in rima e con la Pietà Rondanini. Impiego' 8 anni a terminare gli affreschi
- 12.11.1543 Vasari consegna a Bindo Altoviti una Venere che bacia un cupido, da lui dipinta, su disegno di Michelangelo
- 1543 il fiammingo Jacob Arcadelt musica alcuni madrigali di Michelangelo e ne pubblica quattro a Venezia.
- 1543 Vasari dipinge pale di altare a Firenze e a Roma. Frequenta Michelangelo che gli consiglia di studiare l'architettura. Lui lo prende come un complimento.
- 8.1.1544 muore a Roma Francesco Bracci, figlio di un fuoriuscito fiorentino. Godette dell'amicizia di Michelangelo. Lo zio Luigi del Riccio fece fare a Michelangelo il disegno della tomba, che fu poi eretta nella chiesa di Aracoeli. Gli chiese anche un busto del fanciullo, che Michelangelo fece fare al fidato Urbino.
- 6.1544 Michelangelo si ammala gravemente. Per poterlo curare lo tolgono dalla casa del Macel de' Corvi ed ospitato nel Palazzo Strozzi di Roma. Guarirà a fine Luglio.
- 1544 Vasari dipinge una Venere per Bindo Altoviti, su disegno di Michelangelo. Lavora pure a Lucca e a Napoli.
Mose'
- 1.1545 finalmente Michelangelo può innalzare in S.Piero in Vincoli la tomba di Giulio II. Le 40 statue si sono ridotte a 3, ma forse solo il Mosè è degno di Michelangelo, mentre la Vita Terrena e quella Contemplativa sono opere stanche della vecchiaia.
- 1545 arriva a Roma il 20enne marchigiano Ascanio Condivi. Forse fu chiamato dal marchigiano Annibal Caro. il suo primo protettore fu Lorenzo Ridolfi, che gli fece fare un busto di Silla in bronzo, destinato al palazzo Ridolfi di Firenze. Conobbe Michelangelo e divenne suo discepolo e amico. Ne scrisse la biografia, su suggerimento del Buonarroti, che si era sentito tradito da quella del Vasari del 1550. Per quella del 1568, Vasari saccheggio' la biografia del Condivi.
- 1545 il 20enne Giambologna mostra al 70enne Michelangelo una sua statuetta e cosi', in vecchiaia, racconto' l'episodio: Avendo un giorno fatto un modello di mia invenzione, il quale avevo finito, come noi usiamo dire, con l'alito, l'andai a mostrare al gran Michelangelo, il quale, presolo in mano, tutto me lo guasto', secondo pero' quello che parve a lui, attitudinandolo di nuovo, tutto il contrario di quello che io avevo fatto e mi disse: "Or va' prima ad imparare a bozzare e poi a finire".
- 10.5.1545 Michelangelo scrive al nipote Lionardo di trovargli un nuovo commento alla Divina Commedia, scritto da Alessandro Vellutello di Lucca.
- 12.7.1545 un incendio distrugge il tetto della cappella Paolina. Michelangelo si raccomanda di ripararlo immediatamente per evitare che la pioggia guasti gli affreschi, ormai a meta'. Comunque, scontento del papa, che gli ha tolto gli appannaggi, medita di andare via da Roma.
- 1545 Paolo III 77enne da' inizio al Concilio di Trento. Iniziato, da giovane, presso la corte di Lorenzo il Magnifico alle teorie neoplatoniche, in vecchiaia approverà la regola della Compagnia di Gesù e dara' inizio alla Controriforma, fustigato dalle critiche di Calvino e di Lutero e, forse, memore delle prediche del Savonarola.
- 1545 Pontormo comincia ad affrescare in S.Lorenzo una imitazione della cappella Sistina, cercando di imitare e superare Michelangelo. Dopo 10 anni di lavoro si accorse di avere fallito e mori' di crepacuore.
- 11.1545 Piero Aretino, contrariato perchè Michelangelo non gli ha regalato un disegno, gli scrive condannando i nudi del Giudizio Universale. Lo consiglia di prendere esempio dalla pudicizia fiorentina, che ha apposto una foglia di fico dorata al suo David.
- 19.3.1546 Michelangelo viene fatto cittadino romano, insieme a Tiziano. Inizia a progettare la sistemazione del Campidoglio. In quel periodo scrive:
Che giova voler far tanti bambocci,
se m'han condotto alfin come colui
che passo' il mar, e poi affogo' nei mocci?
L'arte pregiata, ove alcun tempo fui
di tanta opinion, mi rec'a questo:
povero, vecchio, e serv'in forza altrui:
ch'io son disfatto, s'i non muoio presto.
ed un frammento:Con tanta servitù, con tanto tedio,
e con falsi concetti e gran periglio
dell'alma, a scolpir qui cose divine.
- 1546 il Bronzino arriva a Roma con una borsa di studio di Cosimo I per 2 anni. Dira' che ha goduto dell'amicizia di Michelangelo, che in effetti, successivamente gli manderà i suoi saluti per il tramite del nipote Lionardo. Il Bronzino era di natura docile e quieta ed era impossibile liti gare con lui. Una volta, pero' scrisse a Benedetto Varchi un saggio, nel quale sosteneva il primato della pittura sulla scultura. Michelangelo commento' che avrebbe scritto meglio la sua serva.
- 1546 per incarico di Cosimo I, il vescovo Tornabuoni scrive al Lottini di riferire a Michelangelo che, se accetta di rientrare a Firenze, sarà nominato membro del Senato dei 48.
- 1546 Vasari inizia a scrivere Le Vite
- 1546 muoreAntonio da Sangallo detto il GIOVANE, nipote di Giuliano e di suo fratello Antonio da Sangallo detto il VECCHIO. Giuliano(1445-1516)\ Antonio detto il vecchio(1455-1534)\ Antonio detto il giovane (1483-1546) e viene chiesto a Michelangelo di eseguire il cornicione di Palazzo Farnese e di curare le difese del Borgo.
- 1546 Vasari a Roma affresca il salone grande del palazzo della Cancelleria con il ciclo delle Imprese di Papa Paolo III su commissione di Alessandro Farnese e su proposta del letterato Paolo Giovio. La realizzazione duro' pochissimo e fu denominata "la sala dei 100 giorni". Quando Michelangelo fu portato a vedere l'opera e gli dissero quanto poco era durata, commento' "E si conosce".
- 1546 Donato Giannotti pubblica I Dialoghi Dei Giorni Che Dante Consumò Nel Cercare Il Paradiso E L'Inferno, nei quali riporta i discorsi di Michelangelo sull'argomento, che conosceva molto bene.
- 1546 Cellini scrive a Benedetto Varchi che considera Michelangelo il maggior pittore di tutti i tempi. Scrive anche un sonetto:
Solo una fronda della tua corona
Angel Michel, divin, solo immortale,
Ricco, mi mostra, e d'altro non rivale.
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Pietà - Duomo di Firenze
- 1557 Michelangelo, insoddisfatto della sua opera, fa in pezzi la Pietà che sta scolpendo per la propria tomba. Il servo Antonio lo prega di non buttare i pezzi e Michelangelo glieli regala. Tiberio Calcagni racconta il fatto al Bandini, il quale compra da Antonio i frammenti per 200 scudi d'oro e li fa portare nella sua vigna di Monte Cavallo, dando incarico al Calcagni di risistemarla. Il che fu fatto, con i consigli di Michelangelo, che si recava spesso nelle vicinanze a trovare Daniele da Volterra. La Pietà si trova adesso nel Duomo di Firenze e dimostra le non grandi capacita' dell'allievo: studi recenti hanno confermato che la ricomposizione del gruppo fu sbagliata e l'angelo di sinistra, opera di Tiberio Calcagni, contrasta con il resto del gruppo. Nella testa del Nicodemo, Michelangelo abbozzo' l'autoritratto.
- 1.8.1557 Benvenuto Cellini inaugura la sua casa a Gropina, dove inizierà a dettare l'autobiografia ad un fanciullo, ricompensato con mezzo scudo d'oro al mese.
- 1557 crolla il ponte di S.Maria, riparato da Nanni di Baccio Bigio in modo contrario alle indicazioni di Michelangelo.
- 1557 Ludovico Dolce, in un suo libro a favore del Tiziano, critica le oscenità del Giudizio Universale.
- 1557 crolla il ponte a S.Trinita di Taddeo Gaddi
- 1558 Michelangelo fa un modello in terra della Biblioteca laurenziana e lo manda a Bartolomeo Ammannati, perchè la mostri a Cosimo I.
- 1558 risale probabilmente a questo periodo la Pietà detta di Palestrina, perchè fino al 1938 era nella cappella di S.Rosalia nel palazzo Barberini di Palestrina, poi spostata alla Galleria dell'Accademia. Non esiste alcun documento su quest'opera. Si e' favoleggiato che Michelangelo l'avesse scolpito direttamente in una cava di Carrara. In realtà è ricavata da un blocco romano dell'eta' imperiale: in uno spigolo e' ancora visibile il dentello di una foglia d'acanto. Al momento del trasferimento alla Galleria dell'Accademia, fu liberata da uno sgraziato drappeggio secentesco.
- 1558 Su insistenza di Donato Giannotti, Tommaso del Cavaliere e Francesco Bandini, Michelangelo realizza un modello in terra di S.Pietro e lo fa fare in legno da Giminiani di Battista di Carrara e da Giacono dei Conti. Il modello e' nel Museo Petriano.
- 4.1558 Michelangelo assume Laura e Benedetta di Castel Durante.
- 1559 diventa papa Pio IV dei Medici di Milano.
- 1559 Muore Enrico II. La moglie Caterina di Francia chiede una statua equestre in bronzo a Michelangelo, ill quale propone venga affidata a Daniele da Volterra, il quale fara' solo il cavallo. Diventerà la statua equestre di Luigi XIII, distrutta a Parigi durante la rivoluzione.
- 6.1559 Michelangelo assume Girolama di castel Durante.
- 1559 su incarico di Cosimo I Ammannati costruisce il ponte a S.Trinita.
- 1559 Vasari termina la decorazione del Quartiere degli Elementi in palazzo Vecchio.
- 1560 Pio IV nomina cardinale il nipote 21enne futuro S. Carlo Borromeo. Sara' il primo vero Segretario di Stato.
- 3.1560 Michelangelo manda a Firenze Tiberio Calcagni, per mostrare a Cosimo I i disegni ed un modello in terra del progetto per la chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini, eseguito dal Calcagni con la sua supervisione.
- 9.4.1560 Vasari scrive a Cosimo I riferendogli che Michelangelo ha ancora una volta rifiutato di tornare a Firenze e gli manda a dire di essere contento che il duca può contare su di un grande artista come il Vasari. Nello stesso anno, Cosimo I, accompagnato dalla moglie Eleonora di Toledo, si reca a Roma ed incontra Michelangelo.
- 8.1560 Michelangelo scaccia la Girolama e annota "che mai non ci fusse venuta".
- 10.9.1560 Michelangelo offre a Pio IV le sue dimissioni da sovrintendente della fabbrica di S.Pietro, sapendo che lingue malevoli riportano commenti negativi sul suo operato. Ha 85 anni e vorrebbe finire di tribolare. Il papa non accetta e gli conferma la sua benevolenza.
- 1560 Nella gara per l'assegnazione del Nettuno per piazza della signoria, viene prescelto l'Ammannati al Cellini, il quale scrive a Michelangelo, a Roma, pregandolo di riparare all'ingiustizia. In realtà Michelangelo aveva già visto il disegno, che l'Ammannati gli aveva inviato per il tramite del Vasari e gli era piaciuto. Michelangelo mandò Leone Leoni a vedere i modelli e Leoni gli riporto' che ormai il marmo era già nella bottega dell'Ammannati. Al concorso aveva partecipato anche Giambologna e il Danti.
- 1560 Bartolomeo Ammannati realizza la bugnatura del cortile interno di palazzo Pitti
- 1560 Cosimo I affida a Vasari la fabbrica degli Uffizi
- 5.4.1561 Bartolomeo Ammannati scrive a Michelangiolo che sta lavorando al Nettuno e che "sono per questa cosa in tanto fastidio che ne sospiro ogni ora" e gli manda il libro di poesie della moglie, stampato a Firenze nel 1560 e che il Buonarroti gli aveva richiesto.
- 6.4.1561 per Pasqua, Lionardo va a trovare Michelangelo, che gli raccomanda di fare molte elemosine a Firenze.
- 18.6.1561 viene posta la prima pietra della porta Pia, disegnata da Michelangelo. I lavori di muratura furono affidati a Pier Luigi Gaeta.
- 29.8.1561 Michelangelo ha un malore mentre sta lavorando in Macel de' Corvi. Cade tramortito e si sparge la voce che sia morto. Si riprenderà in poco tempo
- 1561 Michelangelo assume Caterina Mulattieri, che lo assisterà fino alla morte.
- 6.9.1561 Scipione Saurolo, teologo, scrive a San Carlo Borromeo di intercedere presso Pio IV per eliminare i nudi del Giudizio Universale. Non verrà esaudito.
- 1561 Vasari affresca le stanze di Eleonora in Palazzo Vecchio con lo Stradano
- 1561 Cosimo I regala al Vasari la casa di Borgo Santa Croce, che inizia a decorare.
- 19.4.1562 Cosimo I risponde negativamente alla richiesta di Nanni di Baccio Bigio, che vorrebbe sostituire Michelangelo nella direzione della fabbrica di S.Pietro. Afferma che non lo fara' mai finche' Michelangelo vivrà.
- 11.7.1563 Daniele da Volterra scrive a Lionardo Buonarroti: "... lui per vecchio sta assai comodamente, non si vede che nella persona egli abbia difetto altro che nelle gambe che sono deboli e alle volte or l'una or l'altra un poco enfiate; del resto egli sta assai bene".
- 8.8.1563 Michelangelo davanti al giudice. Un vignaiolo, che faceva lavori di scasso in un podere di Orazio Muti, presso S.Vitale, trovo' un tesoretto di monete e medaglie d'oro antiche. Invece di avvertire il Muti, arraffo' le monete e fuggi' a Venezia. Nella fretta ne lascio' alcune nella buca ed il Muti, comprendendo quello che era successo, avverti' tutti i cambiavalute ed orefici di Roma. Dopo pochi giorni, Michelangelo mando' Pier Luigi Gaeta a cambiare alcune monete d'oro fuori corso. Il cambiavalute lo denuncio' e Michelangelo, 88enne, fu trascinato davanti al giudice e prese la cosa in scherzo, motteggiando gli accusatori ed il giudice, fino a quando un cardinale, avvertito dal Gaeta, non venne a liberarlo dall'impiccio.
- 8.1563 Viene assassinato Cesare di Castel Durante, primo aiuto, nella fabbrica di S.Pietro, di Michelangelo, che manda in sostituzione Pier Luigi Gaeta, giovanissimo, ma di sua fiducia. I deputati della fabbrica, pero', mandano via il Gaeta e spargono la voce che Michelangelo, a causa dell'eta', non ha più intenzione di curarsi della Fabbrica. Michelangelo manda Daniele da Volterra a smentire le voci presso il cardinale Ferratino, il quale promette di nominare lo stesso Daniele, quale successore. Si rimangia pero' la parola e nomina Nanni di Baccio Bigio, il quale entra da padrone nel cantiere ed inizia immediatamente a modificare pericolosamente il progetto. Michelangelo, che non andava più nel cantiere, era pero' costante mente informato ed un giorno, incontrando Pio IV in piazza del Campidoglio, gli espone le sue ragioni. Il papa lo convoca per il giorno seguente in Aracoeli, dove riunì la deputazione, che rinfacciò a Michelangelo molti errori di pro gettazione. Il papa ordinò una ispezione a Gabrio Serbelloni, che si concluse in modo favorevole per Michelangelo e con la cacciata di Nanni di Baccio Bigio.
- 1563 Paolo Veronese davanti al tribunale dell'Inquisizione di Venezia per le nudità della Cena in casa Levi, si difende ricordando i nudi del Giudizio Universale di Michelangelo.
- 1563 Vasari inizia la decorazione della volta del Salone dei 500 con i consigli del Borghini e dell'Adriani
- 1563 Vasari fra i promotori della fondazione dell'Accademia delle arti e del disegno. Michelangelo verrà nominato presidente onorario.
- 21.1.1564 La Congregazione del Concilio, su istigazione di Pio IV, decide la copertura delle nudità del Giudizio Universale di Michelangelo
- 5.2.1564 Michelangelo comincia a stare male. Non vuole stare a letto perchè non trova quiete.
MORTE DI MICHELANGELO
- 18.2.1564 muore Michelangelo. Al suo capezzale ci sono Tommaso del Cavaliere, Diomede Leoni, il servo Antonio e Daniele da Volterra, al quale Michelangelo chiede di scrivere a Lionardo di venire a Roma.
- Lascia incompiuta la Pietà Rondanini. Vi lavorava nelle ultime sue notti insonni, al lume di una candela di sego di capra. Fu ricavata da una grossa colonna romana. Vi e', oltre al Cristo morto, una sola figura di donna, che ha appena la forza, nella debolezza del suo dolore, di non far cadere lo scarno e penzolante cadavere divino. La testa della Madre, ravvolta e chiusa in un elmetto di pietra, mostra, nelle fattezze appena segnate, un immoto e quasi umile dolore. Il Salvatore sembra che sia stato improvvisamente consunto e compresso dall'agonia del supplizio, il costato par che s' allunghi e si restringa nella lenta caduta; il volto non ha bocca, ma gli occhi socchiusi son reclinati verso terra, come se cercassero l'oscurità e il riposo del sepolcro.
- "......Nessun artista ha mai saputo rappresentare, come in questa Pietà, l'angosciosa solitudine di quel momento breve ma tremendo che sta tra il grido della Passione e il saluto della Resurrezione, quando tutto par che sia finito e nulla possa ricominciare, quando pare, per poche ore, che l'immolazione del Figlio sia stata inutile tragedia. Quali pensieri, quali immagini furon presenti alla fantasia del moribondo, in quel tetro giorno di febbraio, che il sole non rischiarò mai, che la notte intenebrò prima del solito? Non pensò certo, lo sconfitto vecchio, alle opere che lasciava, alla fama che l'aveva accompagnato fin dalla gioventù. Forse gli tornarono alla memoria coloro ch'egli aveva amato ed erano spirati nelle sue braccia, il fratello Buonarroto, il padre Ludovico, l'amico, più che servo, Urbino.
- Forse rivide, nella remotissima luce della puerizia, la madre morta, forse colei che non aveva osato baciare, neppur morta, sulla bocca. ma forse il moribondo non vide neppure i morti e volle stornare da se' quell'orrenda faccia che con tanta terribilità aveva dipinto nel Giudizio. Cerco', io penso, di congiungere se stesso morente col Dio vivente, d'immedesimarsi con Cristo, con lo spasimo ed il dilanio di Cristo. Cristo solo era apparso sempre il mallevadore della sua fede, il ricompratore della sua anima con moneta di sangue. In quella visione si placo', si abbandono', si sommerse lo spirito dell'eterno savonaroliano, del creatore cristocentrico.
- I quattro uomini si inginocchiarono, continuando a mormorare, tra le lacrime, le grandi parole latine della liturgia. Sopra il lettuccio povero lo scultore dei giganti e dei colossi non era più che un immoto cadavere magro, cosi' minuto che si sarebbe potuto credere d'un bambino se non fossero apparse, fuor delle coperte, una barba bianca, una bocca triste, una fronte solcata, e soprattutto due mani ossute e nerbute, nodose e gonfie, due mani grosse, enormi, potenti mani di annoso artiere e di favoloso demiurgo, le due stracche mani che avevan dissepolto un popolo e risuscitato un mondo. E ora, distese, inerti, pesanti, potevan finalmente riposare per sempre". (Giovanni Papini)
- 2.1564 appena morto Michelangelo, Nanni di Baccio Bigio si rivolge a Cosimo I per avere la direzione della fabbrica di S.Pietro. Gli verrà concessa, ma il suo intervento tradirà il progetto iniziale del Bramante, continuato da Michelangelo. La grandezza di Michelangelo e l'importanza dell'opera architettonica più famosa e grandiosa del tempo, configuravano i colpi bassi che gli venivano inferti, non le solite beghe fra artisti invidiosi, ma un vero e proprio attentato al suo prestigio ed amareggiarono gli ultimi anni della sua vita e la "tragedia di S.Pietro", si concluse con una vera e propria sconfitta. Michelangelo voleva tornare alla concezione bramantesca della croce greca, coronata, nel suo mezzo, dalla cupola, ma non vi riusci'. Per colpa dei predecessori e dei continuatori del Buonarroti, la basilica non ha la perfetta armonia del quadrato che si solleva nel cerchio d'una sfera, quale l'avevano sognata Bramante e Michelangelo.
- Dal Sangallo al Maderno, tutti gli architetti che si avvicendarono nell'opera la ridussero ad un colosso, nelle misure, ma privo di quella grandiosità che non nasce dal gigantismo degli elementi, ma dall'unita' luminosa di un progetto sublime. Un esempio e' dato dalla facciata, che Michelangelo aveva come un ciclopico peristilio, formato da quattro sole colonne, altissime, che sarebbero state un maestoso invito al maggior tempio della cristianità e non avrebbe turbato la visione della mole retrostante e della cupola. Maderno, pur giurando fedeltà al progetto Michelangiolesco, realizzo' una facciata goffa e pesante. Neppure la cupola corrisponde al progetto originale. Bramante aveva previsto una bassa calotta, simile a quella del Pantheon. Sangallo avrebbe voluto rialzarla, ma di poco.
- Michelangelo, che da sempre era stato affascinato dalla cupola del Brunelleschi, aveva capito che solo una simile costruzione aerea avrebbe potuto coronare la basilica. Quando mori', solo una parte del gigantesco tamburo era stata costruita. La parte alta non corrisponde al progetto. Delle quattro cupole minori ne sono state costruite solo due, mentre le altre sono state sostituite dagli incongrui campanili del Bernini. San Pietro, concepito all'alba del '500 come un nudo gigante giovanile del Rinascimento, e' divenuto, a poco a poco, un mediocre colosso guarnito e talvolta deturpato dalle ambizioni del barocco. Ma la morte libero' Michelangelo dall'assistere agli ultimi atti della sua ultima tragedia.
- 20.2.1564 il corpo di Michelangelo viene deposto nella chiesa dei S.Apostoli a Roma. Lionardo arriva a Roma con una lettera di raccomandazione di Cosimo I per l'ambasciatore fiorentino. Raccoglie la pingue eredita' e organizza il trasporto della salma a Firenze. Temendo, non si sa perchè, di poter essere ostacolato, nasconde il corpo di Michelangelo in un rotolo di panni e lo carica su un barroccio con altra mercanzia. Dopo 3 settimane arriverà a Firenze.
- 10.3.1564 arriva a Firenze, in una balla di mercanzia, il corpo di Michelangelo Buonarroti, trafugato a Roma dal nipote Leonardo. Viene depositato nella compagnia dell'Assunta, dietro S.Pier Maggiore. Dopo due giorni viene trasportato in S.Croce, di notte, dagli artisti dell'Accademia, in mezzo ad una folla immensa, al lume delle torce.
- 17.3.1564 Daniele da Volterra scrive al Vasari: "In questo tempo mi trovo si' tribolato per esser privo di tanto consiglio e dolcezza insieme; certo io giudicavo dovermi dolere molto la morte di un tanto padrone e padre ma non mai tanto, come fa, essendo piaga antiveduta".
- 14.7.1564 dopo numerosi rinvii, verranno fatti in S. Lorenzo i fastosi funerali di Michelangelo. La chiesa era irriconoscibile, avendo il Borghini commissionato a tutti gli artisti quadri con la vita di Michelangelo, da appendere davanti alle cappelle laterali. il catafalco era altissimo, macchinoso e bislacco. Cosimo I non presenzio' personalmente. Venne immediatamente relazionato dal Vasari, subito dopo la cerimonia. Quando il corpo viene riportato in S.Croce, il Borghini fa aprire la cassa ed il corpo di Michelangelo appare incorrotto, Nel '700 il senatore Filippo Buonarroti fece fare una ricognizione della salma ed il corpo fu trovato, anche questa volta, intatto, vestito col lucco di velluto verde all'antica, mostrava un volto sereno e riconoscibile.
- 7.12.1565 muore Tiberio Calcagni
- 1565 a Vasari viene affidata la costruzione del Corridoio Vasariano
- 1565 Vasari termina la pittura del soffitto del Salone dei 500
- 1565 Bartolomeo Ammannati costruisce il primo dei 2 chiostri di S.Spirito.
- 4.4.1566 muore Daniele da Volterra. Negli ultimi tempi modello', a memoria, due busti di Michelangelo. La copertura dei nudi del Giudizio Universale di Michelangelo viene completata da Girolamo da Fano. Altre coperture furono aggiunte successivamente, sotto Sisto V e Clemente XIII. Gregorio XIII e Clemente VIII pensarono addirittura di imbiancare a calce tutta la parete.
- 1567 Bartolomeo Ammannati realizza il ponte a S.Trinita
- 1567 Vasari termina il Palazzo dei Cavalieri a Pisa
- 1567 Vasari inizia la ristrutturazione di S.Croce.
- 1568 Vasari inizia a dipingere le pareti del Salone dei 500 collaborano lo Stradano, lo Zucchi e il Naldini
- 1568 Esce a Firenze, Giunti, la seconda edizione delle Vite del Vasari
- 1.1568 Cosimo I autorizza l'abbattimento dei cori centrali delle chiese fiorentine e concede alle nobili famiglie fiorentine il permesso di edificare cappelle.
- 1571 muore Benvenuto Cellini
- 1574 viene sistemata la tomba di Michelangelo in S. Croce. Il disegno architettonico e' del Vasari. la statua della Pittura ed il busto di Michelangelo sono di Battista Lorenzi, la statua della Scultura e' di Valerio Cioli, la statua dell'Architettura e' di Giovanni Bandini, La Pietà e' pittura di Battista Naldini.
- 1574 Muore Cosimo I
- 27-8-1576 Tiziano Vecellio muore a Venezia
- 1585 Fontana comincia ad innalzare l'obelisco egizio in piazza S.Pietro. occorreranno 900 operai e 2 anni di lavoro.
- 1740 fra Livorno e Civitavecchia affonda una nave e viene perduta anche la Divina Commedia illustrata a mano da Michelangelo, di proprietà dello scultore e architetto fiorentino Antonio Montauti.
- 1834 la statua di San Marco di Michelangelo, abbozzata, viene spostata dall'Opera del Duomo alla Galleria dell'Accademia.
- 1873 il Tondo Pitti viene spostato nel Bargello
- 1873 il David viene spostato alla Galleria dell'Accademia
- 1879 rimossa l'antica cornice dell'affresco della Pietà di S.Maria a Marcialla venne alla luce la sigla di Michelangelo Buonarroti Fiorentino: BMF
(dal GIUDIZIO UNIVERSALE - Cappella Sistina, Vaticano, Roma)
Pietà