FILOSOFIA

L’Atomismo di Democrito

(Abdera, 460 a.C. – 370 a.C.)
Fu tra i fondatori dell' "atomismo". E può essere considerato il "padre della fisica".
(a-tomo, secondo la etimologia greca, significa “non divisibile”)
Ludovico Geymonat afferma che "l'atomismo di Democrito ....
ebbe una funzione determinante nel XVI e XVII secolo,
per la formazione della scienza moderna".

Il movimento degli atomi fu così concepito da Democrito "gli atomi non sono tutti uguali, inoltre volteggiano in tutte le direzioni; e questo loro moto danno origine a dei vortici e poichè gli atomi sono infiniti e infinite sono le possibilità di combinarsi, si vengono a formare perpetuamente infiniti mondi dove si aggregano e si distruggono infinitamente". - " Le sue leggi? La materia è causa delle cose, ed essendo essa formata da atomi si uniscono o si dividono.
"Le caratteristiche sono oggettive e sono presenti indipendentemente da noi"

 

Altro intervento di
DIEGO FUSARO >>>>>>>

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By: Prof. Giovanni Pellegrino

Con l’atomismo ci troviamo di fronte a una delle più vaste sintesi del pensiero greco
ad una filosofia di grande peso storico.

Di solito Democrito viene presentato insieme agli ultimi presocratici.
In realtà egli cronologicamente parlando è piuttosto un post socratico, in quanto risulta contemporaneo non solo di Socrate ma anche dei suoi primi discepoli ad esempio di Platone .
Tanto è vero che l’atomismo sebbene sia prevalentemente dominato dal problema della natura si mostra aperto anche ai problemi della morale, della storia del linguaggio etc. manifestando una tendenza enciclopedica che risente della nuova cultura di tipo sofistico –socratica .

Sebbene la storiografia tradizionale e i libri di testo non abbiano sempre dedicato a Democrito adeguato spazio e adeguata attenzione il suo pensiero risulta importante sia per la storia del pensiero filosofico sia per quello del pensiero scientifico .
Sembra che Democrito abbia incarnato al massimo la figura del sapiente completamente assorto nella speculazione tanto che le fonti concordano tutte nel presentarlo come appassionatamente dedito alle sue ricerche .

La distinzione eleatica tra apparenza e realtà rivive in tutta la sua forza anche nell’atomismo .
Democrito ritiene infatti che l’occhio del filosofo spingendosi oltre la variopinta scena del mondo debba cercare di raggiungere la realtà autentica delle cose .
Come già in Parmenide questa convinzione si traduce in un’antitesi tra la conoscenza sensibile detta “oscura” e la conoscenza razionale detta “genuina” .

Tuttavia sarebbe errato irrigidire troppo questo dualismo conoscitivo .
Infatti secondo l’atomismo la conoscenza parte dalla constatazione delle cose attraverso i sensi ma si sviluppa mediante un’autonoma elaborazione intellettuale e logica dei dati .
Questo non significa ovviamente che in Democrito vi sia già lo schema metodologico ovvero il procedimento della scienza moderna .
Come in tutti i greci anche negli atomisti il momento puramente razionale della ricerca sopravanza di gran lunga il momento sperimentale in quanto in essi manca la nozione galileiana di esperimento e di verifica .

Ciò non toglie che in Democrito si instauri una collaborazione più stretta tra i sensi e il pensiero .
Sesto Empirico ci dice che gli atomisti partendo dai dati visibili della percezione si aprono uno spiraglio su quelli invisibili dell’intelletto ovvero gli atomi .
Gli atomisti ritengono che il compito dell’intelletto consista nel “dar ragione di ciò che i sensi si limitano ad attestare” .

Con gli atomisti abbiamo una sorta di fisicizzazione del binomio eleatico di essere e non essere in quanto essi identificano l’essere con il pieno e il non essere con il vuoto.
"Il pieno è la materia, il vuoto è lo spazio in cui essa si muove! - . "La materia è a sua volta costituita da un insieme di atomi cioè di particelle indivisibili".

Ma come sono giunti questi filosofi all’idea dell’atomo?
Non certo su base sperimentale in senso moderno essendo del tutto privi di strumenti scientifici appropriati .
Il concetto è il frutto di una deduzione che discende da una riflessione sulla problematica della divisibilità all’infinito sollevata da Zenone .

Contro quest’ultimo gli atomisti affermano che la divisibilità vale solo in campo logico-matematico ma non in quello reale in quanto non è assolutamente possibile pensare di dividere all’infinito la realtà materiale manifestata dai sensi .
Democrito afferma che se si vuole spiegare razionalmente ciò che appare si è obbligati ad ammettere che esistono dei costituenti ultimi della materia ossia delle particelle minime non ulteriormente divisibili .
Secondo Democrito dividere un pezzo di materia può solo voler dire separare gli atomi che lo compongono ma non certo dividere i singoli atomi .

Ma quali sono le caratteristiche essenziali degli atomi?
Democrito risponde a tale domanda affermando che gli atomi sono pieni, immutabili ingenerati ed eterni .
Tra loro non vi sono differenze qualitative perché sono fatti tutti del medesimo materiale.
Essi si distinguono solo per le note quantitative della forma geometrica e della grandezza.

Gli atomi determinano la nascita e la morte delle cose con la reciproca unione e separazione come determinano la diversità e il mutamento di esse con i loro rapporti d’ordine e di posizione .

Essi sono secondo il paragone di Aristotele simili alle lettere dell’alfabeto che differiscono tra loro per la forma e danno luogo a parole e a discorsi diversi disponendosi e combinandosi diversamente.
Tutte le qualità dei corpi dipendono o dalla figura degli atomi o dall’ordine e dalla combinazione di essi .
Gli atomi sono immersi in uno spazio vuoto che viene anch’esso dedotto e postulato per via razionale .
Infatti se c’è il movimento sostiene Democrito ci dev’essere per forza il vuoto.

Su come Leucippo e Democrito raffigurassero il movimento degli atomi vi è qualche incertezza interpretativa da parte degli studiosi .
Eterna come il movimento è pure la sostanza materiale complessiva dell’universo che non può ne aumentare né diminuire perché altrimenti implicherebbe una creazione dal nulla o una dissoluzione nel nulla, urtando contro il postulato di origine eleatica fatta propria dagli atomisti secondo cui nulla viene dal nulla e nulla torna a nulla.
In virtù di questo insieme intercollegato di teorie l’atomismo rappresenta la prima e radicale forma di materialismo dell’antichità.

In pratica si intende per materialismo filosofico la concezione secondo cui la materia costituisce l’unica sostanza e l’unica causa delle cose .
Connesso a tale materialismo è l’ateismo .
Tale ateismo costituisce uno degli elementi fondamentali della concezione di Democrito.
Pur ammettendo in qualche modo gli dei Democrito ritiene che alla base del mondo non vi sia una intelligenza.
Parte integrale di tale materialismo è l’ateismo parte integrante di tale materialismo e ateismo è il meccanicismo.

Ritenendo che le uniche realtà del mondo siano la materia il movimento e le loro leggi gli atomisti sono stati i primi a voler interpretare la natura con la sola natura.
Il meccanismo atomistico è pure da quando si è detto un esempio di causalismo ossia di una teoria per la quale tutto ciò che viene nell’universo presuppone un sistema ben preciso di cause che lo abbia prodotto.

Coerentemente con la sua visione dell’universo Democrito applica pure il modello materialistico all’uomo .
Egli sostiene che l’anima risulta anch’essa corporea poichè è fatta di atomi psichici di natura lignea mobile e sottile .
L’anima è diffusa in tutto il corpo e le sue differenti operazioni hanno sede in parti differenti del corpo .
Ad esempio il pensiero risiede nel cervello ed è quindi soggetto alle condizioni fisiche che si verificano nell’organismo.
La sensazione è prodotta nell’anima dagli effluvi di atomi che provengono dagli oggetti e penetrano nel corpo umano venendo a contatto con gli atomi dell’anima.

Democrito superando ogni forma di ingenuità è gnoseogolica sostiene che non tutte le proprietà che noi attribuiamo alle cose esistono veramente negli oggetti .
La morale di Democrito ha un tono elevato e si esprime in profonde sentenze degne di stare accanto a quelli di Socrate .
Per Democrito il bene più alto è la felicità però questa non risiede nella vanità delle cose mondane ma nell’interiorità dell’anima.
Non solo gloria e gli averi che rendono felici ma solo la giustizia e la ragione .

Tanto è vero che là dove la ragione difetta non si sa godere della vita e si è preda di turbamenti, irrazionali desideri impossibili, continue insoddisfazioni, invidie e paure .

Nell’atomismo troviamo anche talune riflessioni sulla civiltà il linguaggio e la religione che manifestano da un lato un influsso sofistico e dall’altro il radicamento democriteo nell’orizzonte della cultura del suo tempo .
Infatti Democrito procedendo oltre il mito scruta attentamente l’origine della civiltà fornendo una risposta per certi versi analoga a quella di Protagora .

Inizialmente gli uomini conducevano una vita senza leggi come quella degli animali ed erano preda ai fenomeni della natura .
In un secondo tempo spinti dall’utilità cominciarono a riunirsi in società .
Nacque così il linguaggio o meglio la pluralità degli idiomi che per Democrito appaiono come l’effetto di una tacita convenzione tra gli uomini .

In questo contesto si colloca anche la nascita della religione che per Democrito deriva dal terrore e dallo sbigottimento degli uomini primitivi dinanzi alle forze scatenate della natura .

Oltre che agli argomenti che abbiamo citato in questo articolo Democrito si è occupato di moltissime altre questioni .
Il suo pensiero costituiva infatti una vera e propria enciclopedia del sapere che spaziava dalla matematica alla musica dalla biologia alla pittura dalla medicina all’astronomia.

L’atomismo è una delle filosofie più amate e più odiate dalla storia .
Analogamente ai sofisti anche l’atomismo ha subito ben presto l’opposizione di Platone tuttavia nel nostro secolo cessata ogni forma di acritica esaltazione o di faziosa denigrazione si è giunti a studiare l’atomismo con piena obiettività storiografica .

L’atomismo è stato rivalutato da Ludovico Geymonat che ha dato un giudizio sostanzialmente positivo di Democrito .
Ludovico Geymonat afferma che "il pensiero di Democrito ha fatto sentire la sua influenza nel pensiero occidentale" .
Infine POPPER ha affermato che "benchè il nome di Democrito sia raramente ricordato la sua scienza.... al pari della sua morale.... vive ancora con noi" .

Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso sull’atomismo di Democrito.

Prof. Giovanni Pellegrino

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