(P07)   2 SECOLI D'IMPERO -  CRISTIANESIMO
L'IMPERO ROMANO CRISTIANO

I primi due secoli dell'impero

Nei due secoli che seguirono la fondazione dell'impero comincio' a venir meno l'equilibrio di potere instaurato da Augusto: spesso, infatti, gli imperatori tesero a instaurare il loro potere assoluto a scapito delle funzioni del senato, mentre il corpo dei pretoriani e l'esercito giungevano a eliminare e a creare gli stessi imperatori. Alla morte di Augusto, nel 14 d.C., fu fatto imperatore un suo figliastro, Tiberio, che seppe frenare alcune rivolte nelle provincie e che si appoggio' al senato. Nel 37 fu eletto Caligola, egli tento' di instaurare la monarchia assoluta e fu ucciso in una congiura. Gli succedette nel 41 Claudio, il quale si dimostro' buon politico e buon amministratore.

L'ultimo imperatore della dinastia Giulio-Claudia fu Nerone; dapprima saggio e capace, fini' per inimicarsi il senato e il popolo con le sue follie e si fece uccidere da uno schiavo nel 68 d.C. Sali' al potere con Vespasiano la dinastia Flavia. D'origine plebea, uomo d'armi, Vespasiano seppe amministrare con fermezza l'impero ed estendere i confini con nuove conquiste. Gli succedettero Tito, il riconquistatore di Gerusalemme, e Domiziano, il quale, nemico del senato, fu ucciso in una congiura.
Morto Domiziano, fu eletto a guidare l'impero un anziano senatore, Nerva. Il senato tendeva cosi' a imporsi come elettore dell'imperatore, riservandosi di approvare l'adozione del successore fatta dall'imperatore in carica. Dopo il breve impero di Nerva, fu fatto imperatore per la prima volta uno straniero, lo spagnolo Traiano, che si rivelo' uomo di altissimo valore. Nel 117 divenne imperatore un altro spagnolo, Adriano, con il quale finirono le guerre di espansione romana e vi fu una piu' solida organizzazione dell'impero. La pace continuo' con Antonino, di origine gallica, che fece leggi per la difesa degli schiavi e tollero' i cristiani.

Dopo di lui, nel 161, sali' al trono Marco Aurelio, grandissimo imperatore, mentre il figlio Commodo, che gli successe, fu assassinato in una congiura per la sfrenata tirannia. Finita la dinastia degli Antonini, comincio' a delinearsi la crisi che presto travolgera' l'impero. Un periodo di anarchia porto' alla fine sul trono un valoroso generale, africano d'origine, Settimio Severo. Il suo successore, Caracalla, concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'impero; cio' gli attiro' l'odio del senato, che lo fece assassinare, mentre nemici esterni sempre piu' forti premevano ai confini.

Il cristianesimo

La storia della vita di Gesu', tramandataci dal Vangelo, si inquadra nella storia di Roma tra gli ultimi anni dell'impero di Augusto e larga parte dell'impero di Tiberio. Gesu' visse fino a trent'anni a Nazareth, poi, seguito da un gruppo di discepoli, comincio' a percorrere tutta la Palestina predicando l'amore verso Dio e verso il prossimo, ovunque accolto con favore dal popolo.

Dopo la sua morte, gli apostoli e soprattutto Paolo di Tarso ne diffusero la dottrina fuori della Palestina e a Roma. Qui soprattutto gli umili ne raccolsero il messaggio e uno spirito nuovo pervase il mondo romano proprio mentre la religione pagana si vuotava sempre piu' di contenuto spirituale.

Dapprima i cristiani furono tollerati e poterono moltiplicarsi indisturbati. Ma poi la loro fede sembro' potesse turbare l'ordine su cui era fondata la societa' romana e iniziarono le persecuzioni. La prima fu quella ordinata da Nerone dopo l'incendio di Roma, avvenuto nel 64 d.C. A questa ne seguirono altre, sempre piu' gravi, via via che l'importanza del cristianesimo ando' crescendo.

L'impero romano cristiano

I Severi avevano impostato sulla forza il proprio potere e questo segno' il loro destino: tutti finirono vittime di congiure militari. Dopo di loro un tragico periodo d'anarchia si apri' per l'impero: ogni esercito elesse il suo imperatore e gli scontri si moltiplicarono insanguinando l'Italia e le province. Piccoli sovrani locali approfittarono dellla situazione per ribellarsi al potere centrale di Roma, mentre le guerre intestine con le loro devastazioni diedero origine a una grave crisi economica.
Questa situazione duro' per quasi cinquant'anni, finche' divenne imperatore Diocleziano, che trasformo' l'impero in una monarchia orientale. Per riorganizzare l'impero, ormai in disfacimento, egli lo divise in due. Nomino' Massimiano suo collaboratore e gli affido' la parte occidentale dell'impero con capitale Milano e tenne per se' l'oriente con capitale Nicomedia.

In seguito l'impero fu ulteriormente suddiviso in altre due parti, con a capo Costanzo e Galerio, subordinati agli imperatori. Se da un lato questa suddivisione rendeva piu' controllabili i confini e i popoli vinti, dall'altro preparava di fatto la divisione dell'impero e, quindi, la sua rovina.

Diocleziano fece inoltre importanti riforme agrarie e civili: lego' i contadini alla terra e costrinse i figli a continuare il mestiere paterno. Inoltre scateno' una violenta campagna contro i cristiani. Ritiratisi Diocleziano e Massimiano, seguirono lunghi contrasti tra i nuovi sovrani, finche' nel 312 Costantino prese il potere. Egli fece cessare le persecuzioni contro i cristiani e anzi li favori'. La Chiesa pote' quindi uscire dalla clandestinita' e iniziare il suo secolare cammino. L'estrema reazione dell'imperatore Giuliano, che cerco' di restaurare il paganesimo, naufrago' rapidamente. Nulle poteva piu' impedire alla Chiesa di assumere nella storia il ruolo a cui era destinata.

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