(P13)     L'ETA' COMUNALE ESPANSIONE
                     L'OCCIDENTE CRISTIANO

Il dopo MILLE
Dopo il 1000, l'imporsi di forti monarchie nazionali nei vari paesi europei e il consolidamento dei confini che ne segui' pose fine alle scorrerie e alle invasioni dei popoli barbari. Si apri' cosi' un periodo di relativo benessere: la vita, le comunicazioni, gli scambi furono resi piu' sicuri. All'aumento della popolazione si accompagno' una ripresa dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio, che doveva soddisfare le aumentate necessita' della popolazione stessa. Le citta', prima praticamente escluse dalla chiusa economia feudale, con lo sviluppo dell'artigianato e del commercio, ritornarono ad essere i centri della vita. Anche politicamente il loro peso crebbe perche' vi risiedevano i vescovi, che dalle lotte per le investiture avevano ricavato prestigio e potere. La rinascita commerciale fece circolare il denaro: nacquero le banche e ando' formandosi una nuova classe cittadina, la borghesia.
Il sentimento religioso fu l'elemento dominante della vita medievale. Il desiderio di rinnovamento spirituale contro la decadenza morale del clero creo' movimenti di eresia che lottarono contro la crescente corruzione. Alla ripresa della vita economica si accompagno' anche la ripresa della vita culturale; sorsero numerose universita' in tutte le parti d'Europa; furono fondati due nuovi grandi ordini monastici, i domenicani e i francescani, che pur fedeli alla Chiesa, cercarono di rigenerare i costumi.
Le arti, in particolare quelle figurative, ricevettero dalla rinascita delle citta' un grande impulso creativo. Le piu' importanti cattedrali di stile romanico o gotico sorsero in questo periodo in varie parti d'Europa.
Contemporaneamente dalla dissoluzione del latino nascevano le nuove lingue europee, ognuna delle quali dava vita a una diversa letteratura. In Italia, l'opera di Dante da' una grande sintesi poetica delle conoscenze filosofiche e scientifiche medievali
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  L'eta' comunale
 
In Italia la rinascita politica e civile che si era verificata in tutta Europa dopo il 1000 fu caratterizzata da un'accresciuta importanza delle autonomie cittadine. Le citta' si contrapponevano ormai apertamente al potere che l'impero germanico esercitava sul nord della penisola e quello bizantino sul
meridione, dove esistevano anche territori controllati da Arabi e Normanni.
 
Meno evidente fu questo fenomeno nei territori dell'Italia centrale, in gran parte appartenenti alla Chiesa. La formazione e lo sviluppo delle autonomie cittadine fu dovuto alla debolezza del regime feudale in Italia, incapace di consolidarsi in un unico regno, e al risveglio delle attivita' artigianali e commerciali connesso con l'aumento della popolazione.
 
Le prime forme d'autonomia cittadina, le REPUBBLICHE MARINARE, vennero realizzate da alcune citta' della costa: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, per citare soltanto le maggiori. Arricchite dai commerci marittimi, queste repubbliche, tranne venezia che avra' lunghissima e fortunata vita, vennero poi piu' volte in contrasto e si eliminarono a vicenda, mentre altre flotte appartenenti a popoli piu' uniti e potenti, come Normanni e Arabi, estendevano il proprio controllo sul Mediterraneo. Intanto la tendenza all'associazione portava nelle citta' alla creazione del COMUNE, dapprima controllato dalle famiglie nobili piu' potenti, poi anche in mano d'una nuova classe, costituita da ricchi mercanti e imprenditori, la borghesia.
 
 
L'espansione
dell'Occidente cristiano
 
Nel XII secolo dai territori dell'Europa cristiana, che avevano subito fino a pochi decenni prima continue invasioni, si irradio' verso paesi piu' lontani e mono civili un ampio movimento di conquista e di civilizzazione. Cosi' le popolazioni tedesche si spinsero verso oriente; i Normanni dalla Francia passarono alla conquista dell'Inghilterra e fondarono un nuovo regno nell'Italia meridionale e in Sicilia.
La Spagna cristiana, intanto, iniziava una guerra di liberazione del suo territorio dagli Arabi.
La conquista della Palestina da parte di un nuovo popolo, i Turchi, che si erano sostituiti agli Arabi nel governo dell'impero islamico, provoco' una serie di spedizioni militari, chiamate crociate, che dai paesi cristiani d'Europa si spinsero per via di terra e di mare verso i luoghi sacri della cristianita' per liberarli.
Le crociate non produssero risultati duraturi, tuttavia ebbero grande importanza storica: esse rappresentano da un lato il culmine dell'esperienza cavalleresca e ne realizzarono l'aspirazione civilizzatrice; dall'altro favorirono lo sviluppo degli scambi commerciali con il ricco Oriente.
 
Delle crociate si ricordano soprattutto la prima, che porto' alla conquista di Gerusalemme (che fu poi di nuovo perduta), e la terza, che mise di fronte il grande sovrano arabo Saladino a tre grandi re: Riccardo Cuor di Leone, Federico Barbarossa e Filippo II Augusto.
 
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