(P44) LA G. BRETAGNIA - LA   FRANCIA LA  GERMANIA

Gran Bretagna, Francia, e Germania

Nella nuova prospettiva di una politica di cui e' partecipe tutto il mondo, i paesi europei hanno perso la parte di protagonisti; se tuttavia si sommassero le forze economiche dei soli Stati dell'Europa occidentale, si avrebbe una potenza in grado di competere sia con gli Stati Uniti sia con l'URSS.

Consideriamo brevemente le vicende di questi paesi - Gran Bretagna, Francia e Germania - negli ultimi decenni.

La Gran Bretagna, man mano che aveva visto avvicinarsi la vittoria nella seconda guerra mondiale, aveva anche visto indebolire il proprio prestigio politico ed economico al confronto di quello crescente delle due superpotenze.
Dopo il conflitto, le sue finanze erano esauste. Per lungo tempo, quando il Italia era gia' libero l'acquisto di viveri e di ogni bene necessario, i cittadini inglesi dovettero sottomettersi a un regime di "austerita'" e far la coda davanti ai negozi poveri di merci (peraltro in gran parte razionate).
Poco alla volta il paese dovette abbandonare, per mancanza d'uomini e di mezzi, la difesa del suo prestigioso impero. Rinuncio' all'India, rinuncio' a tutte le colonie e lascio' agli USA molte delle sue basi militari nel mondo.
L'importanza dell'Inghilterra nel mondo resta tuttavia grande per le relazioni che la legano ai paesi membri del COMMONWEALTH, e per i rapporti di piu' stretta amicizia, con condizioni spesso di preferenza, che la legano agli USA.
In tutti questi anni la vita politica inglese e' stata caratterizzata dalla stabilita' politica, col regolare alternarsi al governo dei due maggiori partiti, il Laburista e il Conservatore, e dalla costruzione di uno "stato di benessere", in cui i servizi sociali sono gratuiti.


In Francia, a un primo governo presieduto dal generale DE GAULLE, che aveva cercato di ridare prestigio al paese umiliato dall'occupazione tedesca, erano seguiti numerosi governi, in cui uomini politici di diversi orientamenti si alternarono al potere. La rivolta in Algeria che, considerata parte del
territorio nazionale francese, chiedeva la totale indipendenza, creo' una gravissima crisi politica. I capi dell'esercito francese in Algeria, seguiti dai coloni francesi, si ribellarono agli ordini del governo di Parigi.
In questa situazione fu chiamato nuovamente al potere il generale De Gaulle (maggio 1958), che con grande abilita' e fermezza riusci' a piegare i capi militari ribelli, riconoscendo poi l'indipendenza dell'Algeria.
In politica estera, il governo personale del generale De Gaulle miro' ad allentare i legami politici e militari di alleanza con gli USA, nel tentativo di porre la Francia in una posizione di indipendenza fra i due blocchi.
Successivamente, al ritiro di De Gaulle dalla scena politica francese (1969), e' stato fino al 1974 al potere G. Pompidou, che ha raccolto l'eredita' gollista consolidando il regime presidenziale introdotto dal generale. Gli anni '70 hanno visto una suddivisione del paese in due forti blocchi: quello conservatore, guidato da V. Giscard d'Estaing, e quello costituito dai partiti della sinistra, rimasto soccombente rispetto al primo nelle diverse elezioni.

La Germania, colpita nel modo piu' duro dalla sconfitta, era divisa in due. La parte occidentale, dopo alcuni anni di estrema miseria, seppe ricostruire rapidamente la propria economia, grazie soprattutto agli aiuti economici americani. Dopo il 1950 si comincio' a parlare di miracolo tedesco; il paese aveva infatti raggiunto una straordinaria ricchezza.

Gli anni '70 hanno visto la Germania occidentale la maggiore potenza economica europea e la quarta nel mondo, dopo USA, URSS e Giappone. Anche il prestigio politico del paese si consolido' sul piano internazionale grazie alla ripresa dei rapporti con l'URSS iniziata nel 1970 dal cancelliere socialdemocratico W. Brandt.

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