BIOGRAFIA
(n. 1048 - m. 1078) Conte 1057 - 1078

Prima di Amedeo I, dobbiamo qui citare PIETRO I (n. 1048), era lui il primogenito di Oddone I e di Adelaide di Torino, marchesa d'Italia. Ma di questo Pietro rimasero tracce vaghe e scarsissime nelle cronache. Egli forse condivise col fratello Amedeo II la sovranità, sotto la tutela della madre Adelaide, reggente in nome loro. Ebbe contese con Ignone, vescovo di Asti e con l'abate di San Michele della Chiusa, contro il quale sostenne fieramente la causa dell'avverso Cuniberto, vescovo di Torino. Sposò Agnese di Poitiers, figlia di Guglielmo VI duca d'Aquitania e conte del Poitou, e ne ebbe una figlia, che pure si chiamò Agnese e che poi, rimasta vedova di Federico di Montbéliard conte di Lussemburgo, si fece monaca. Un'altra sua figlia, Alice, sposò Bonifacio, marchese del Vasto e di Savana.

Piero morì trentenne, il 29 giugno 1078, e sua madre continuò a governare gli estesi domini della Casa Sabauda insieme col secondogenito Amedeo II.

Ma anche Amedeo II pare sia sopravvissuto poco più di un anno (morì nel 1080) al fratello Pietro, e che non sia giunto neppure ad assumere l'investitura del marchesato. Infatti, nei documenti e nelle cronache, egli è sempre nominato come conte.

Tuttavia, per quanto sia stato breve il periodo della sua sovranità, trascorso d'altronde, dal principio alla fine, sotto la reggenza della grande Adelaide, egli fu, come s'è visto, uno dei personaggi del dramma di Canossa, rimasto famosissimo nella storia. Della venuta di Arrigo IV in Italia, approfittò con sua madre (ed anche questo s'è visto nelle pagine precedenti) per accrescere il numero e l'estensione dei domini della sua Casa, facendosi cedere dall'imperatore le terre ch'erano state della regina Ermengarda. Cooperò poi, con Adelaide e con Matilde di Canossa alla riconciliazione dello scomunicato Arrigo IV col Pontefice, ma ogni suo atto fu sempre subordinato alla volontà della madre, tanto ch'egli venne soprannominalo Adelao, dal nome di lei.

Se si può ;prestar fede alle molto incerte cronache di quei tempi oscurissimi, Amedeo II sposò, verso il 1067, Giovanna di Ginevra, figlia di un conte Geroldo, e, giovanissimo, ebbe da lei un figlio, che fu chiamato Umberto, e forse anche una figlia, alla quale sarebbe stato imposto il nome dell'ava: Adelaide. Altri affermano ch'egli ebbe, oltre al figlio Umberto, due figlie che si chiamarono Costanza e Lucrezia.

Morì questo principe verso il 1080, lasciando il figlio Umberto II ancora bambino e perciò nell'impossibilità di assumere il titolo e la dignità di marchese. Allora la grande Adelaide ottenne dall'imperatore che l'investitura del marchesato d'Italia passasse al conte Federico di Montbéliard, marito di Agnese, figlia di Pietro I di Savoia. Questo Federico, che infatti ebbe il titolo di marchese d'Italia, morì il 29 giugno 1091 lasciando tre figli in tenera età.

Dopo la morte di Adelaide, avvenuta il 19 dicembre di quell'anno stesso, a rappresentare la Casa di Savoia, a cui aveva dato origine Umberto Biancamano, rimanevano dunque: Umberto II, giovinetto ancora, figlio di Amedeo II; Oddone terzogenito di Oddone I e vescovo di Asti, al quale Arrigo IV, nel 1083, aveva donato il castello di Carcassonne; Agnese, figlia di Pietro I e vedova di Federico di Montbéliard; i tre figli di Agnese, Pietro, Brunone e Sigifredo.

Scomparsa la Marchesa d'Italia, non essendo rimasto, a rappresentare la diretta discendenza del Biancamano, che un debole fanciullo il quale non era ancora in età da ricevere l'investitura del marchesato, lo Stato doveva inevitabilmente pericolare, principalmente per effetto delle aspre e lunghe contese a cui diede luogo, come vedremo più innanzi, aIla grave e complicata questione della successione.