AFRICA IERI, OGGI, DOMANI
un domani con.... 4.5 MILIARDI ....di abitanti !!!

Nell'immagine sopra anticipiamo con l'Africa a inizio '900.

 

Mentre qui iniziamo con l 'AFRICA Preistorica


qui in animazione >>>>>>

Si ritiene che nel centro l'Africa dai documentati ritrovamenti di numerosi fossili, sia stata la sede
dei primi insediamenti umani, fatti risalire a circa 4 milioni di anni fa.
Sceso dalle piante dov'era il suo abitat...
nei primi 3-2 milioni di anni fa, prende il nome di
Homo Habilis
ed inizia fabbricare i suoi primi utensili in pietra.

scheggiando sempre in meglio la pietra realizzò delle armi appuntite,
usandole come frecce che gli facilitavano la caccia agli animali.



Conobbe poi il fuoco, inoltre inizia a vivere in ambienti riparati come le grotte.

Solo in un secondo tempo inizia all'esterno a fare le prime capanne,
poi le prime costruzioni con pietre e infine vere e proprie case...
quando iniziò farle con dei mattoni con il fango essiccato al sole o al fuoco.

Una volta poi scoperti i minerali iniziò a fonderli e a forgiarli
ricavandone anche armi indistruttibili.


Ma a partire da 1.800.000 al 1.300.000 a.C. era già comparso Homo Herectus. Questo con una "caparbia" volontà voleva - da curvo com'era - rimanere eretto visto che gli facilitava non solo il suo camminare, la corsa, le varie attività. E via via ci riuscì pur con degli inconvenienti fisiologici che ancora oggi sono causa di alcuni suoi disturbi posturali. La ns. colonna vertebrale non è "ingegneristicamente" perfetta, non é infatti adatta a camminare eretto su due gambe, perché ha una struttura poco resistente per sorreggere il peso di tutto il busto e la testa. Ma l'insistenza dell'ominide nel voler una deambulazione eretta, in un tempo relativamente breve, con una colonna vertebrale nata per stare in orizzontale o al limite curva, la sua insistenza ha poi dato origine a schiacciamenti delle vertebre, a degenerazione dei dischi intervetebrali, alle cosiddette infiammazioni, alle sciatiche, alle ernie, ai dolori nella regione sacrale, alle scoliosi; e abbiamo già detto sono tutti inconvenienti tutt'oggi presenti; cioè molti di noi soffriamo il "mal di schiena".


“Poi l ’ambiente influenzò notevolmente gli individui creando altre stirpi, insediandosi in posti fissi e dando vita a nuovi villaggi; ma fra di loro vi erano anche lotte per impossessarsi di questi villaggi, e i vinti avevano una sola scelta: o sottomettersi o migrare in altri lidi, non esistendo fino allora alcuna difesa contro queste invasioni come invece saranno in seguito - quando pure loro si dotarono di armi - e quindi ben organizzate nella difesa " .

130.000 anni fa: tradizionalmente compave l'Homo Sapiens, che via via nel successivo periodo diventa l'Homo Sapiens-Sapiens, un uomo che sa di sapere e che questo sapere gli facilita alcuni compiti nel suo ambiente. Ha inoltre iniziato ad usare un sempre più ricco linguaggio fra i suoi simili, dando anche un nome alle cose che lo circondano. Erano spesso vocaboli di una semplice sillaba, poi via via diventarono di 2-3-4 formando degli interi vocaboli.

Il linguaggio diventò determinante per accrescere gli scambi su ogni cosa, su ciò che vedeva o che sentiva dire, da un suo simile. Inizia così una larghissima varietà (chiamate) di tradizioni, dei rituali, delle regole comportamentali e morali, norme sociali, religioni e leggi che formarono poi la base della società umana. La formula adottata per le conoscenze era semplice, e continuerà ad esistere fino ai nostri giorni. Inizialmente a voce poi anche scritta (nelle tavolette d'argilla, poi nei papiri, ed infine in milioni di libri ecc.) ed era questa formula .....
"Io so una cosa, tu ne sai un'altra, se ce la scambiamo entrambi sappiamo due cose"
.

IL PERIODO DI 35-40.000 ANNI FA INIZIO CON UN INARRESTABILE ESODO DALL'AFRICA
VERSO TUTTO IL RESTO DEL MONDO


i primi europei costeggiando il Mediterraneo si stanziarono in Spagna, altri raggiunsero la Cina e perfino il Giappone.
Ma il luogo - in questo stesso periodo - dove vi trovarono un ambiente ideale fu.....

.....a Nord della Piana Mesopotamia che possiede una catena montuosa che si affaccia sul Mar Caspio. Questi zona verso sud dopo la bassa enorme pianura arrivano alla catena montuosa turca, all'Ararat. Ma l'ideale insediamento fu fatto inzialmente a Nord in questa immensa pianura, che ha vicino un ideale clima datogli dal Mar Caspio, che permise un felice insediamento di popolazioni, e che ben presto con imponenti lavori idro-ingegneristici (che stupiscono ancora oggi) sempre di più adattarono e realizzarono quelle terre per le numerose e ricche coltivazioni (fu infatti poi chiamata "Mezzaluna Fertile", e gli orti e i giardini furono anche chiamati "Paradisi terrestri"- Un termine che poi se ne impossessò la Bibbia) e di conseguenza iniziarono sempre di più a popolare la regione.


INIZIARONO AD ORGANIZZARE PERMANENTI INSEDIAMENTI FONDANDO LE PRIME CITTA'. DOBBIAMO RICORDARE CHE NELLA BASSA PIANURA MESOPOTAMICA DA NEMMENO UN MILLENNIO ERA UNA ZONA SOGGETTA A PERSISTENTI ACQUITRINI DOVUTI AL RITIRO DELLE ACQUE NELL'ULTIMO DILUVIO UNIVERSALE (del 3500 a.C.), QUINDI NON ABITABILE PERCHE' I CORSI D'ACQUA CAMBIAVANO DA UN ANNO ALL'ALTRO SOPRATTUTTO QUANDO VI ERANO LE RICORRENTI PRECIPITAZIONI STAGIONALI. NUMEROSI LAVORI SEMPRE PIU' SPECIALIZZATI NEL COSTRUIRE CANALI, DIGHE E LAGHI, PERMISERO DI CREARE I NUOVI INSEDIAMENTI DANDO VITA ALLE NUOVE POPOLAZIONI. SOPRATTUTTO FRA I DUE GRANDI FIUMI, IL TIGRE E L'EUFRATE (detta anche "terra in mezzo") DOVE POI SORGERA' BAGHADAD.

MA ANCHE IN AFRICA - IN EGITTO - LE POPOLAZIONI CHE ERANO RIMASTE SUL CONTINENTE, CON TUTT'ALTRA TECNICA, INIZIARONO A CREARE I LORO INSEDIAMENTI MA NON NEI VICINI DESERTI MA NEI TERRITORI PIANEGGIANTI AI BORDI DEL LUNGO CORSO DELL'ALTO NILO. ED ERANO TERRENI PARTICOLARMENTE FERTILI - PER LE RICORRENTI PIENE ANNUALI, QUINDI IDEALI PER SVILUPPARE SEMPRE DI PIU' LA NECESSARIA AGRICOLTURA STANZIALE. CON QUESTO NUOVO HABITAT LUNGO IL GRANDE FIUME, SI VENNE A CREARE NEI VARI DISTRETTI LA PRIMA GRANDE CIVILTA' AFRICANA CHE VIA VIA CON IL NOME EGITTO ANDO' A FORMARE DEI REGNI (detto protodinastico ca. 4000-4500 a.C.) CHE POI CON I REGNI DINASTICI INIZIO' E DURO' 3 MILLENNI ORGANIZZATI E AMMINISTRATI CON IL POTERE DELLE VARIE DINASTIE DI FARAONI, DOVE SI EBBERO ANCHE LA NASCITA DI VARIE DIVINITA'. MA ERANO QUEI POTERI SOLO SU BLANDI DISTRETTI CHE - PER LA DISTANZA TRA UNO E L'ALTRO -NON ERANO MOLTO ORGANIZZATI COME VERI E PROPRI REGNI. FACEVANO SI' PARTE DI UN GRANDE REGNO DEL FARONE, MA ERA SOLO VIRTUALE.


MA COME RICORDATO SOPRA LE POPOLAZIONI SVILUPPATISI IN MESOPOTAMIA - PRIMA ANCORA DEI PRIMI FARAONI - (3500 A.C.) ERANO DIVENTATI LORO I PIU' ORGANIZZATI E CIVILIZZATI DI TUTTE LE ALTRE POPOLAZIONI. VI FU IN QUEL VASTO TERRITORIO LA NASCITA DEL POPOLO DEI SUMERI, DEGLI ACCADI, DEI BABILONESI, DEGLI ASSIRI, DEGLI ITTITI, DEGLI HURRITI. POPOLI CHE ALCUNE VOLTE ERANO IN LOTTA ANCHE TRA DI LORO PER IMPOSSESSARI DI UN TERRITORIO; MA NON FU AFFATTO UN MALE. NELL'INSEDIARSI NEI NUOVI TERRITORI "CONQUISTATI", OGNUNO DI LORO ASSIMILAVA USI, COSTUMI, CULTURA, TECNOLOGIE, INDI COMPRESE LE ARTI MILITARI DEI LORO VINTI. INFATTI OLTRE GLI SCAMBI CULTURALI AVVENNE ANCHE UNA MAGGIORE CONOSCENZA NELLE ARMI, E CON QUESTE INIZIARONO LE NUOVE AVVENTURE CONQUISTATRICI .



UNA DI QUESTE NUOVE AVVENTURE DEI MESOPOTAMICI FU QUANDO SCESERO POI IN AFRICA A FARE CONQUISTE NELLA CIVILTA' DEI FARAONI IN EGITTO. QUESTO ALLORA ERA UN POPOLO SEDENTARIO, E PUR AVENDO DAVANTI IL MEDITERRANEO CONOSCEVANO SOLO LE LOCALI PICCOLE IMBARCAZIONI (tipo canoe). SOLO QUESTE VENIVANO IMPIEGATE NEI TRASPORTI. LA RUOTA PUR CONOSCIUTA DAI SUMERI DA ca.. UN MIGLIAIO D'ANNI, NON VENIVA NEMMENO USATA. - MA POI QUANDO I MESOPOTAMICI SBARCARONO IN EGITTO VI PORTARONO TUTTA LA CULTURA CHE ERA NATA NEI LORO TERRITORI; LA COSTRUZIONE-GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE, LA SCRITTURA, LE ARTI, L'AGRICOLTURA, MA ANCHE.... LE MIGLIORI TECNICHE DELLE GUERRE FINO AL PUNTO CHE PROPRIO CON LE GUERRE NELL'APPROPRIARSI DEL TERRITORIO NEL BASSO NILO, PRESTO DIVENTARONO LORO STESSI FARAONI.


PRIMA (DAL 3500-2500 a.c. come sopra accennato) A SUD DELL'IRAN, IN IRAK I SUMERI E BABILONESI ERANO DIVENTATI DEGLI ESPERTI NEL COSTRUIRE ARGINI E CANALI (come già ricordato sopra) PROSCIUGANDO ENORMI AQUITRINI CHE L'ULTIMO DILUVIO UNIVERSALE E PER LE NUMEROSE RICORRENTI ESONDAZIONI STAGIONALI CHE MODIFICAVANO IL CORSO DEL LETTO DEI FIUMI, AVEVA IMPEDITO DEGLI STANZIAMENTI FISSI NEL BASSO NILO. (che ricordiamo partendo dal Lago Vittoria, ha un corso di 6.820 km. Ma che era abitato solo nella parte alta (detto Nilo Azzurro e Nilo Bianco) sopra l'attuale Assuan. Una grande estensione del territorio (di circa 2000 km fino alla foce del Nilo) era disabitata.


I NUOVI ARRIVATI
IN EGITTO
PROPRIO SU QUESTO NUOVO TERRITORIO DA SEMPRE DISABITATO, VI COSTRUIRONO NUMEROSI ARGINI, DIGHE E CANALI, GUADAGNANDO COSI ENORMI ESTENSIONI DI TERRITORI PER VIVERCI STABILMENTE.
RIUSCIRONO A RENDERE FERTILE TUTTO IL TERRITORIO FINO AL DELTA, ALLARGANDO I GRANDI TERRITORI DEL BASSO NILO E POI INSEDIANDOSI FONDARONO LE NUOVE CITTA' PUR CON DEI CONTRASTI CON QUELLI DELL'ALTO NILO CHE NON GRADIVANO I NUOVI ARRIVATI. MA CHE POI ALLA FINE ALLEANDOSI, SCESERO AD ABITARE PURE LORO I NUOVI TERRITORI, DOVE POI SI COSTRUIRONO LE PIRAMIDI ....LA SFINGE E TUTTO CIO' CHE VEDIAMO ANCORA OGGI

 

OLTRE QUESTI EDIFICI RICORDATI DALLA STORIA; IN SEGUITO - ASSIEME AD ALESSANDRIA D'EGITTO - NACQUE ANCHE LA CAPITALE IL CAIRO (negli anni del 2° e -1° sec. a.C).

MA POI CON L'EGITTO ENTRATO IN CRISI, INIZIARONO LE PRIME PENETRAZIONI, DEI ROMANI, DEGLI ARABI, POI....
CON LE "CROCIATE" DEI CRISTIANI DAL 1099 FINO AL 1291 QUANDO ERA INIZIATA LA PENETRAZIONE DEGLI STATI EUROPEI PER - DICEVANO I PAPI CHE LE PROMUOVEVANO PERCHE' QUELLA ERA "LA TERRA SANTA". MA ERANO PER LO PIU' SPEDIZIONI PER FARE DELLE FACILI CONQUISTE SUGLI ARABI (chiamati spregiativamente "infedeli"), O PER DARE AI NOBILI EUROPEI DEI NUOVI REGNI.
MA POI - DOPO QUASI 3 SECOLI COME DOMINATORI, FURONO CACCIATI DAGLI "infedeli" ARABI CHE TORNARONO LORO A DOMINARE.
E FURONO POI PROPRIO GLI ARABI A VOLER FARE PURE LORO DELLE CONQUISTE, PRIMA NEI DINTORNI, POI NELLA INTERA SPONDA MEDITERRANEA AFRICANA, FINO ALLA STESSA EUROPA (SBARCANDO (nel 830) IN SICILIA E PIU' TARDI IN IN SPAGNA).
Nella prima come nella seconda portarono delle novità, nella cultura, nella letteratura
(scoperta e ammirata da Dante - che ebbe anche modo di leggere una leggenda orientale -che sia la struttura portante e moltiluoghi nella sua "Commedia" derivavano da quelle leggende, che Dante trasformò in un Poema immortale) e soprattutto nell'agricoltura - qui gli arabi essendo pratici di ricerche delle acque nei loro deserti - fecero scoprire le sorgenti cotruendo innumerevoli pozzi artesiani; e con questi riuscirono a dare impulso ad una nuova agricoltura. Soprattutto nella coltivazione degli aranci - fino allora ignota - e che fece - quando vi era la fioritura - diventare la città di Palermo "La città dei Fiori".
Ma i fiori più grandi vennero dalle loro conoscenze, erano dotati di immense biblioteche con dentro tutto lo scibilie umano fino allora conosciuto, ma sconosciuto dagli Europei.

La Sicilia conosce con gli arabi. il suo apogeo, con una rigogliosa attività in tutti campi. In citta nacquero grandi quartieri, dotati da 300 moschee (la Cattedrale e il Palazzo Reale che vediamo ancora oggi erano in quel periodo edifici arabi), oltre a fare strade con imponenti edifici visibili ancora oggi. In queste grandi strade inaugurarono delle singolari vendite, per evitare ai ricchi negozi che vi erano sorti, con prezzi non accessibili a quelli di modeste condizioni economiche, crearono i "mercati rionali" con ogni tipo di merce, proprio nel centro delle città. (fino allora sconosciuti in Italia - un'idea poi ripresa nel "Miracolo Economico" in Italia nei primi anni '60, quando - con la Legge del "Libero Commercio" sorsero - anche da gente improvvisata e quasi analfabeta - 500.000 bancarelle in tutte le città d'Italia).
Per la Sicilia - questa loro presenza durò 2 secoli.

CROLLATO PER RIVALITA' INTERNE IL MONDO ARABO,
EBBE TERMINE LA LORO DOMINAZIONI E TORNO' IL POTERE AGLI EUROPEI


MA QUESTI NON SOLO ESERCITARONO IL POTERE SUI VARI TERRITORI AFRICANI, MA INIZIARONO DOPO POCHI ANNI E DOPO LE CONQUISTE A CONTENDERSI LE DEPORTAZIONE DEI NATIVI CON "IL TRAFFICO DEGLI SCHIAVI".


INIZIARONO I PORTOGHESI, POI SEGUIRONO SPAGNA, FRANCIA E INGHILTERRA CHE COMINCIARONO A RIVALEGGIARE NELLO SPARTIRSI I TERRITORI MA ANCHE LA MISERA POPOLAZIONE INDIGENA, E SENZA INSTALLARVI ALCUNA IMPRESA PRODUTTIVA O DEPOSITI COMMERCIALI.
RIDUSSERO INIZIALMENTE I NATIVI A SERVI A LORO SERVIZIO. MA POI IL PASSO FU BREVE. COME UNA MERCE INIZIARONO
VENDERLI COME SCHIAVI IN VARI PAESI INIZIANDO E CONTINUANDO SEMPRE DI PIU' NEL LUCROSO COMMERCIO.
SOPRATTUTTO QUANDO - NEL '700-'800 - INIZIO' LA "TRATTA DEGLI SCHIAVI" PER LA RICHIESTA DI MANODOPERA NEL BASSO CONTINENTE AMERICANO IN PIENO SVILUPPO, DOVE ERANO SORTE LE GRANDI PIANTAGIONI O LO SFRUTTAMENTO DELLE MINIERE. (In queste "tratte" ammassati nelle navi, o per malattie a loro sconosciute o per fame e maltrattamenti, metà degli schiavi vi morivano e venivano buttati a mare).

QUESTI PAESI (CHIAMATI "SCHIAVISTI") DEL SUD ERANO SEMPRE IN COMPETIZIONE CON QUELLI DEL NORD CHE AVEVANO TUTTO UN ALTRO GENERE OCCUPAZIONALE DOVUTO ALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. QUI ERANO SEMPRE PIU' NECESSARI LAVORATORI CAPACI, MA CHE PERO' PUR CON PAGHE BASSE DOVEVANO PUR PAGARLI, MENTRE NEL SUD UNA VOLTA ACQUISTATI NEI NUMEROSI MERCATI GLI SCHIAVI, QUESTI NON RICEVEVANO ALCUN COMPENSO PER IL RESTO DELLA LORO VITA.
PROVIAMO A PENSARE CHE FINE FECERO QUANDO DIVENTAVANO NON PIU' OPEROSI, E NON ARRIVAVANO DI SICURO ALLA VECCHIAIA.

QUESTI STATI DEL SUD ERANO RIUSCITI AD AVERE NEL 1860
NELLA LORO POPOLAZIONI UNA PERCENTUALE DI SCHIAVI PER UN TOTALE DEL 48,7

E SE L'AFRICA CON LA SCOPERTA DELL'AMERICA ERA STATA "SPOPOLATA" DEI NATIVI, AGGIUNGENDOVI ANCHE I MILIONI DI SCHIAVI CHE MORIRONO, ALCUNI PARLANO (come minimo) DI UNA ELIMINAZIONE 100 MILIONI DI INDIVIDUI.


POI INZIARONO LE "GELOSIE" (fra cugini) CHE DIEDERO VITA ALLA "GUERRA DI SECESSIONE" (NORD contro SUD) COMBATTUTA NEGLI ANNI 1860, IL (geloso) NORD DECISE DI PROIBIRE LA SCHIAVITU'. VINSERO I NORDISTI FACENDOLA ELIMINARE IN TUTTI I TERRITORI DEGLI STATI UNITI. IL SUD FU COSTRETTA A LIBERARE TUTTI GLI SCHIAVI; PERO' SI TRATTENNERO SOLO I MIGLIORI, MA QUESTI DOVETTERO INIZIARE PURE LORO A PAGARLI!! MENTRE GLI ALTRI - MILIONI DI DERELITTI - LI RESERO SI' "LIBERI" MA NON SAPEVANO DOVE ANDARE, E NELL'INDIGENZA INIZIARONO A MIGRARE, RIVERSANDOSI NELLE GRANDI CITTA', ANDANDO A CREARE SOBBORGHI ABITATI SOLO DA EX SCHIAVI.
PRIMA DI OGNI ALTRA AD ESSERE INVASA FU LA GRANDE NEW YORK, DOVE POPOLARONO E QUADRUPLICARONO IL QUARTIERE DI "HARLEM" A MANHATTAN (precedentemente un vecchio quartiere portoghese) CHE DIVENTO' PRESTO IL PIU' MALFAMATO, INSICURO E NOTO QUARTIERE PER LA SUA CRIMINALITA'. -
MA A INIZIO '900, PRIMI ANNI '20 - MOLTE COSE CAMBIARONO, VIA VIA INTEGRANDOSI NELL'UGUAGLIANZA SOCIALE, DIEDERO VITA ALLA DIFFUSIONE DELLA LORO CULTURA AFROAMERICANA. VI NACQUERO ANCHE MOVIMENTI ARTISTICI CHE INIZIARONO AD ESSERE PERFINO GRADITI ANCHE AI BIANCHI, CHE ACCORREVANO NEI LORO SPETTACOLI FATTI DI DANZE E BALLI, MA SOPRATTUTTO IN QUELLE MUSICALI, DOVE POI EBBE INIZIO IL JAZZ.

 

RITORNANDO IN AFRICA - GLI EUROPEI TARDARONO AD ELIMINARE LE "TRATTE". SOPRATTUTTO GLI INGLESI CHE SCESI NEL SUD-AFRICA TRASFORMARONO TUTTO IL TERRITORIO IN UNA LORO COLONIA, CHE POI CON LA SCOPERTA DELLE MINIERE DI DIAMANTI DIVENTO' LA COLONIA PIU' RICCA DELL'INGHILTERRA.
MA PER I NATIVI CHE VENIVANO USATI NELLE MINEIRE - PER EVITARE CHE SI METTESSERO IN TASCA I PREZIOSI - VI ERA UNA VERA E PROPRIA SEGREGAZIONE. LAVORAVANO ED ERANO COSTRETTI A VIVERE NEGLI STESSI CUNICOLI DELLE MINIERE COME DELLE TALPE.
(ANCORA NEL '46 CI VIVEVA GIA' DA 3 ANNI MIO PADRE FATTO PRIGIONIERO IN TUNISIA NEL '43. ESSENDO UN BUON MECCANICO GLI INGLESI LO MISERO A LAVORARE NEI TRASPORTI SOPRATTUTTO NEGLI AEROPORTI. QUINDI ERA ABBASTANZA LIBERO DI CIRCOLARE. MA "LIBERO" VALEVA SULLA PAROLA, SE QUALCUNO NELLA SUA STESSA CONDIZIONE TENTAVA DI FUGGIRE, SE LO CATTURAVANO VENIVA SUBITO FUCILATO.
QUANDO POI NEL '46 SI DECISERO A RIMPATRIARLO IN ITALIA, LO FECERO PRIMA SPOGLIARE TUTTO NUDO, LO ISOLARONO PER DUE GIORNI E GLI CONTROLLARONO PERFINO LE FECI NEL CASO AVESSE TRANGUGIATO DEI DIAMANTI. CHE NON ERA DIFFICILI A PROCURARSELI, DATO CHE AVEVANO ANCHE TRA GLI STESSI INGLESI GUARDIANI DELLE MINIERE GENTE DISONESTA CHE RIUSCIVA A IMPOSSESSARSI DEI DIAMANTI IN TANTI MODI PER VENDERLI.)

 

MA TORNIAMO SUL CONTINENTE A FINE 800. NEL VOLER FARE ANCHE QUI UNA "RIVOLUZIONE" NEL 1898 CI PROVO' NAPOLEONE; PARTI' E SBARCO' IN AFRICA; MA LE NAVI DELL'INGLESE NELSON GLI DISTRUSSE L'INTERA FLOTTA. FU QUELLA DI BONAPARTE UNA MISSIONE SOLO SOGNATA E MISERAMENTE FALLITA !
A INIZIO '900 CONTRO QUESTI INGLESI ARROGANTI SI OSTINARONO I TEDESCHI, MA ANCHE LORO INUTILMENTE .


Solo nel 2° dopoguerra tra gli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta l'Africa iniziò
il processo di decolonizzazione dove si crearono dei nuovi Stati seguendo i confini delle vecchie colonie, ma rimanendo tuttavia sempre esposti alle influenze dei paesi occidentali.

Queste indipendenze, non furono infatti privi di ostacoli, dovute per lo più alle nuove classi dirigenti locali, che erano sì sorte quasi spontaneamente, ma con Governi impreparati ai conflitti etnici, culturali, economici e politici che ebbero un carattere dirompente nei successivi sviluppi economici; perchè erano sempre inferiore ai bisogni delle locali popolazioni e sempre in misura più rilevante. Arricchendo - anche questa volta - i famelici Paesi europei che continuarono a far dell'Africa il continente più povero e arretrato del Pianeta.
Qualcosa cambiò in Sud Africa (inglese) negli anni '90 con l'abolizione dell' "Apartheid" che però non ha cambiato molto le eguaglianze e gli odi fra neri e bianchi. E se prima le dispute erano state fra gli arroganti bianchi-europei contro gli umili neri-africani, presto diventarono dispute anche fra gli stessi vari gruppi di africani per reciproche insofferenze; ognuno di loro aveva sempre l'intenzione di voler dominare il proprio Paese.

La grossa spina nel fianco di ogni nuovo Stato Indipendente (che sono giunti perfino oggi ad essere 54) é stato l'aumento della popolazione in tutto il Continente Africano. Tutti questi Paesi africani sono sì giunti in poco tempo al monopartitismo, con perfino le Presidenza a vita con uno di loro, ma che hanno impedito - non essendoci un Partito - lo sviluppo delle democrazie.
Operavano simile a un pastore di greggi i propri consaguinei, mentre i soliti europei pur tenendosi apparentemente in disparte con la corruzione gestivano loro le risorse.

ANCORA NEL 1924, l'intera Africa contava 137.361.000 ABITANTI.

NEL 1950 (quando erano appena iniziate le indipendenze) erano poco più di 200.000.000 DI ABITANTI.

MA SOLO DOPO UN DECENNIO NEL 1960 ERANO GIA' 285.000.000
DI ABITANTI.. MA SUBITO DOPO - IL TASSO DI NATALITA' AUMENTO' IN MODO CONSIDEREVOLE (in Nigeria e Congo erano nel '60 rispettivamente del 7 e 6 %). ED ANCHE SE VI ERANO ANCORA ALTI TASSI DI MORTALITA' INFANTILE, VIA VIA QUESTA ANDO' CALANDO. MA NELLO STESSO TEMPO FARMACI E QUALCHE MIGLIORAMENTO NELL'ALIMENTAZIONE SI E' REGISTRATO L'AUMENTO DELLA DURATA MEDIA DELLA VITA E DI CONSEGUENZA MORIVANO POCHI BAMBINI E AUMENTAVANO IL NUMERO VECCHI. FACENDO COSI' AUMENTARE LA POPOLAZIONE A CIFRE ENORMI.

QUI RICORDIAMO CHE IL TASSO DI INCREMENTO DEMOGRAFICO CON IL SOLO 3-4%
LA POPOLAZIONE RADDOPPIA NELL'ARCO DI UNA SOLA GENERAZIONE.

LE NUOVE GRANDI CITTA' (ma sempre con l'apporto degli europei) NACQUERO E DIVENTARONO RICCHE SOLO IN ALCUNI LUOGHI DOVE LA NATURA LE HA RESE PIU' FORTUNATE PER LE NUMEROSE RISORSE BRAMATE DALL'OCCIDENTE, COME LE MINIERE DI COBALTO, URANIO, CROMO, PLATINO OLTRE I NUMEROSI POZZI DI PETROLIO. MA PROPRIO IN QUESTE CITTA' RICCHE SONO NATE LE DEGRADATE PERIFERIE (baraccopoli) DOVE NON SOLO I NUOVI GOVERNANTI NON SE NE CURANO, MA FANNO MANCARE I NECESSARI SERVIZI, PERFINO QUELLI INDISPENSABILI, COME ACQUA, LUCE, GAS, NE' SI APRIRONO SCUOLE, NE' INCENTIVARONO GLI IMPRENDITORI CHE AVREBBERO DATO DEL LAVORO.

DA COME QUI SOTTO VEDIAMO ALCUNE CITTA' AFRICANE NON SONO SOLO DIVENTATE
POPOLATE E MODERNE CON I NUMEROSI GRATTACIELI CHE SEMBRANO NEW YORK,
MA SONO DIVENTATE PER I RICCHI ANCHE CITTA' GODERECCE PER TUTTO L'ANNO
PER LE TEMPERATURE SEMPRE ESTIVE SI GODONO PER 12 MESI LE NUMEROSE SPIAGGE MARINE.


A ESSERE DIVENTATI RICCHI ( poco più ca.5-600 mila )
SONO SOLO CHI OPERA NELLE RISORSE LOCALI E I POCHI BENEFICIARI DELLE STESSE....


... MENTRE SONO ESCLUSE LE DEGRADATE PERIFERIE DOVE
PROPRIO AD ABIDJAN I POVERI NELLE BARACCOPOLI SONO DIECI VOLTE DI PIU'.
INOLTRE SONO ANCHE LE PIU' PROLIFICHE, COSI' TANTO CHE .....

APPENA 20 ANNI DOPO - NEL 1980-90 TROVIAMO LA POPOLAZIONE AFRICANA CHE HA RAGGIUNTO
740 milioni di abitanti. Questo significa che sono oggi tutti sotto i 40-30 anni.

Ma è poi seguita una situazione demografica ancora più esplosiva all'inizio del nuovo millennio.
( e sempre con tassi di natalità mai inferiori al 4-5% )
infatti nel 2019-20 hanno portato oggi l'Africa ad avere 1.400.000.000 di abitanti.
Con il 60% che ha meno di 23-24 anni ( !!! )


Queste cifre cresceranno a dismismisura se anche le s
uccessive 2 generazioni come l'attuale
si comporteranno con lo stesso tasso di natalità, così alla fine del secolo (2100),
l'Africa avrà circa 4,3 miliardi di abitanti ( ca. la metà della popolazione del pianeta).

Ma già oggi -nella sempre più consolidata ricca elite non essendoci posti di lavoro per questa numerosa misera popolazione, che non è solo povera ma é anche poca alfabetizzata, senza aver mai lavorato in nessun settore, l'unica loro risorsa é quella di essere costretti ad espatriare in massa.

A contribuire a quest'esodo ci sono i lucrosi scafisti che dietro compenso promettono di portarli sulle coste italiane - dicendogli - che riceveranno non solo sicura ospitalità perchè noi siamo più "umani" ma gli verrà offerto anche "latte e miele". Ed eccoci alle numerose invasione nelle nostre coste per lo più italiane. Dove il "latte e miele" da noi per alcuni stessi italiani sono un lontano ricordo, e con le crisi in atto - come le inflazioni e la fuga delle imprese all'estero - hanno perfino creato l'esodo degli stessi italiani, diplomati, laurati, e capaci.

Ma ecco che certi nostri nostri politici (falsi e ipocriti) subito a rincuorarci che i "ns. porti" sono aperti perché noi abbiamo la necessità di accogliere le "nuove risorse" se vogliamo progredire, e se vogliamo che ci paghino le nostre future pensioni."

Ma non possiamo certo aspettarci che tutti dalla sera alla mattina le "nuove risorse" si trasformino in ingegneri o in operai specializzati, ma sono solo utilizzati per la bassa manovalanza o come contadini, entrambi a basso costo, pagati spesso anche in nero (con l'evasione dei contributi pensionistici; altro che future pensioni !!!.

Una scelta che potrebbe essere anche conveniente nell'accettare certi imprenditori sfruttatori italiani (di altri tempi) ma poi queste "risorse" produrrebbero male, e proprio per questo si avrebbero anche cali di produzione, soprattutto di quei prodotti che fino a ieri - con il Made in Italy - erano non solo il vanto degli italiani, ma avevano contribuito a far diventare l'italia uno dei Paesi produttivi.
I necessari “vasi comunicanti” fra imprenditori capaci e le maestranze altrettanto capaci (dai primi ben pagati) entrambi sono stati quelli che - fino a ieri - hanno creato il benessere in Italia con i notI ....
“Miracoli Economici”. >>>>>



MA E' FINITA ! Sono finiti molti imprenditori capaci, con loro le altrettanto capaci maestranze, che da un po' di tempo, entrambi se ne vanno all’estero. I primi perché meno tassati, mentre i secondi ci vanno per gli stipendi quasi doppi. (con i politici che non hanno capito cosa sono questi "nuovi" e "vitali" "vasi comunicanti", nè applicano le "detassazioni" agli imprenditori - tassati con il 45-46%. Inutile che il sindacalista Landini strilla per dare maggior stipendi ai lavoratori. I lavoratori ottengono maggior stipendi se l'azienda è in grado di lavorare e di sopravvivere.
Con così tante tasse ci guadagna sì l'erario ma diventa anche un "boomerang"; gli imprenditori e anche le loro maestranze poi fuggono, e causano danni a tutta l'economia del Paese.
Sono finiti i tempi di inizio ‘900 quando gli imprenditori (sfruttatori) per il loro tornaconto sempre più famelico sfruttavano il proletariato, analfabeta, ignorante e quindi incapace, usandoli per un pezzo di pane o facendo lavorare perfino bambini di 10-11-12 anni. (io sono di Biella - qui nella capitale dell'industria tessile - due mie zie, lavoravano all'età di 10 anni già nelle fabbriche tessili).
(tempi simili alle "nuove risorse" che arrivano oggi in Italia. Con noi in pieno declino demografico.

Ma ci dicono anche che le "nuove risorse" contribuiranno a non far calare la nostra popolazione.

Il padre della congolese Kyenge con 5 mogli ha messo al mondo 34 figli
un suo amico con 10 mogli ne ha "figliati" 132.
Ma dicono in Congo che così
"si compie la volontà di Dio. Una casa senza figli é una casa morta")

Il primo figlio delle nostre italiane é a 31,6 anni
quelle africane fanno figli a 15-16 anni e sono prolifiche fino a 46 anni.

In Italia nel 2022 su 400.000 nascite (ma vi sono incluse 86.000 nascite straniere)
vi é un tasso nascite del 1,25 (ma quelle italiane sono solo del 1,18).
Nel Niger il tasso primeggia con il 7, il Congo con il 6, le altre un po' meno, ma tutte intorno al 4-5.Con questa prolificità con le "nuovo risorse" che entrano nei "nostri porti aperti" gli "ottimisti" italiani "sono sicuri" non dobbiamo temere una Italia vuota di italiani, con gli stranieri e la "Jus soli" l'Italia continuerà ad essere popolata


Ma oggi - teniamolo sempre presente - in Italia (anni 2020) si ha sempre più bisogno per produrre, tanto e bene, con delle rapide decisioni che possono sembrare “irrazionali”; prendiamo ad esempio ciò che ha fatto Rana; ha aumentato gli stipendi dei suoi 700 dipendenti del 25%; ha fatto una assicurazione per ognuno di loro, e per le donne neo madri che vogliono lavorare paga lui le spese delle loro babysitter. Decisioni che oltre ad essere etiche sono anche delle scelte strategiche, che fanno aumentare anche la produttivita nella sua azienda.

Dieci anni fa l'Italia era il paese più ricco di europa, dove "ricco" vuol dire il patrimonio medio posseduto da ogni cittadino. (tot. 10.422 miliardi, ossia 176 mila euro pro capite. In 115 mila hanno 500mila euro nei conti correnti bancari; con 15.000 euro sono 17,2 milioni, tra 15.000 e 29.000 euro 14,5 milioni, tra 29.000 e 55.000 euro 6,9 milioni, tra 55.000 e 100.000 euro sono 1,4 milioni, tra 100.000 e 300.000 euro 461.000 euro,, e sopra i 300.000 euro sono 41 mila.- Ma se poi includiamo piccole aziende, artigiani vari e gli immobili (non pochi in Italia) ogni famiglia italiana ha un patrimonio finanziario di 170.000 euro. Mentre un benestante va oltre 1,2 milioni di euro.
Nel 2019 la ricchezza italiana netta ammontava a 10.422 miliardi di euro, anche se il 60% più povero possiede appena il 13,3% della ricchezza del paese. Mentre l'1% più ricco detiene il 22% della ricchezza nazionale.

Ma questa nostra ricchezza per certi Paesi EU é scandalo. In Germania i ns. totali sopra, sono inferiore del 75%. (hanno un quarto di ciò che possiedono gli italiani). Ed ecco che ci fanno dei "moralismi".... "debbono anche gli italiani contribuire alle crisi europee" - "Anche i porti italiani - che godono degli gli aiuti di Stato - falsano la concorrenza per gli scambi UE e devono essere tassati". - Invece di investire nei soliti immobil, che investino nelle banche, dove sono poi le lucrose finanziarie a gestire l'economia. Ma anche in Italia una politica ha detto ultimamente: "Contro l'evasione é ora di mettere le mani su quegli italiani che hanno sotto i materassi i soldi". Parla così una del PD, che dice di essere vicina agli operai, che al massimo forse potrebbero avere 5-10 mila euro da parte) mentre i veri evasori con malloppi di 3-4-500.000 e più vanno ad aprire conti all'estero. In Svizzere e nella vicina Austria ci sono CC. di italiani che come numero sono supeiori ai loro abitanti.


Tuttavia con queste - fino a ieri nostre ricchezze- oggi con la crisi, le inflazioni, aiuti alle oscene guerre, le costose accoglienza "umanitarie", stiamo andando in coda a molti paesi europei. Le stiamo bruciando queste ricchezze. (ma non di certo quelle di alcuni "ricchi" italiani)
Ricco significa avere un alto potere di acquisto, e ricchi lo diventano anche quelli che lavorano con dazioni in nero. Senza dimenticare quei ricchi addetti alla politica nazionale, provinciale, comunale & soci che prendono 10-20-30 volte di più di un normale stipendio, e alcuni più più di 20 volte con i vitalizi. (
ma non sanno nemmeno cosa costa un chilo di pane). Ma che ovviamente paghiamo tutti noi. Mentre loro tranquilli in Parlamento dormono sulle poltrone.
O per essere meglio al centro dell'attenzione, una segretaria di partito, più che con gli argomenti seri, sorride sempre e ricorre
anche all'"armcromia" affidandosi alla consulente di immagine. Sarà così più attraente. Ma tutti sappiamo che "l'abito non fa il monaco".


Questi sono tutti alla mercè dei loro capi, fanno tutto loro, del resto vale sempre quella vignetta-realtà,
quando ci furono i primi bagliori e la nascita del comunismo in Moravia >>>>>>>>

In testa alla classifica dei vitalizi c’è un ex manager politico che prende 91.337,18 euro al mese. E come non ricordare un Casini da 40 anni sulla poltrona che dalla DC è passato al PD. E anche se non verrà più eletto a Bologna, seguiterà a prendere ca. 10 mIla euro al mese. Ed è singolare che abbiamo anche un ricco Benetton che anche dopo aver lasciato la poltrona prende oggi un vitalizio. Come lo prende il cacciato Formigoni.

COME DETTO SOPRA, PAGHIAMO NOI TUTTI, mentre le aziende italiane invece sono costrette a contenere i costi, a non ammodernarsi per essere competitivi, perché enormemente tassate per far vivere solo LA POLITICA, sono costretti a contenere i costi e gli stipendi per i dipendenti, ed ecco che poi vanno LORO E I LORO DIPENDENTI CAPACI all’estero. Al loro posto in Italia resteranno solo le “nuove risorse” incapaci.
IL RISULTATO è che il grande patrimonio italiano produttivo é ormai cosa di altri tempi. Dobbiamo rassegnarci.
Ma con la bassa natalità in corso, a rassegnarsi saranno molto pochi.
Se le figlie domani faranno solo 1 figlio come oggi fanno le loro madri
(ma la metà dei figli é femminile) - e peggio ancora queste ultime a loro volta le imiteranno nella successiva generazione, l'estinzione dell'Italia è (matematicamente) più che sicura.
Non torneremo nemmeno alla popolazione del 1820 (di 24.353.000) ma a quella del 1620 che era di 10 milioni.
Sono dati matematici molto realistici che ci provengono dai nostri vari uffici statistici.

 

OGGI IN AFRICA VI E'
L'ENTRATA DELLA CINA

In questi ultimi anni l’AFRICA ha oggi assunto un ruolo cruciale nei progetti espanionistici della Cina, questa ha forti interessi e lentamente ma decisamente sta "conquistando" vari intressanti territori.
Ma li conquista non con delle guerre - di tipo colonialista - ma lo fa con dei ricchi finanziamenti. E' impegnata a trovare nuovi spazi per le sue esigenze, con la sua penetrazione tecnologica, investendo nelle tante infrastrutture. Infatti Pechino fornisce finanziamenti per la costruzione soprattutto nell'informatica e nelle telecomunicazioni perché in questo settore oggi é quasi dominante in campo mondiale.
Ma non fa solo questo - ed è molto singolare - ma costruisce in anticipo intere città e strade dotate di servizi. E lo fa prima ancora di istallare le industrie e le infranstrutture di ogni tipo, e solo in seguito porta in queste città la popolazione che vi sarà in seguito impegnata.

A vendere o affittare queste case ci penseranno gli stessi i cinesi in patria
facendo degli ottimi investimenti tramite le loro banche.

 


La Cina fa tutto questo in Africa acquisendo spazi in cambio di risorse minerarie ed energetiche che hanno un ruolo cruciale nei futuri progetti cinesi. Ed ha anche appoggio politico in certi consessi internazionali. Fa questo la Cina non solo per via delle sue incredibili potenzialità economiche, ma anche perché rappresenta una potenziale testa di ponte verso l’Europa (un tassello anche nella - fino a ieri - sfera d’influenza degli Stati Uniti e verso l'intero l’Oceano Atlantico).


Xi Jinping fin dal suo primo mandato come presidente della Repubblica Popolare, nel 2013, aveva iniziato viaggi in Africa garantendo con degli investimenti uno sviluppo e anche una certa stabilità nei paesi emergenti. Rispettando in ognuno la loro sovranità e le integrità territoriali, quindi non interferenza negli affari interni con i leader dei vari Stati, o fare a loro promesse imponendo i suoi dettami politici.
E lo ha poi anche fatto questo sviluppo nei successivi anni fino ad oggi, ottenendo una reciproca cooperazione, che sta contribuendo nel creare un certo benessere in ben 40 Paesi.

Stando ai dati rilasciati dal ministero degli Esteri cinese nel novembre 2021, la Cina ha già costruito in Africa più di 10.000 chilometri di ferrovie e autostrade, quasi 100 porti e 1000 ponti, più di 80 centrali elettriche su larga scala, oltre 130 strutture mediche, 45 stadi e 170 scuole.
“La Cina ha raggiunto la quota del 19,6% di tutti i finanziamenti nelle infrastrutture, rispetto agli altri governi africani con i loro territori non ancora toccati dai cinesi.

Ma dove finiscono esattamente i capitali cinesi?
Sinora hanno beneficiato nell’ordine:
trasporti (52,8%), comparto energetico (17,6%), settore immobiliare industriale, commerciale e residenziale (14,3%) e mining (criptovalute) (7,7%)”.
E questi investimenti hanno portato grandi vantaggi dal punto di vista occupazionale e quindi infrastrutturale.

Ha ricevuto in cambio un accesso preferenziale alle risorse minerali e alle terre rare, cruciali per la guerra fredda tecnologica. Ad es. il Congo ha il 54% delle risorse globali di cobalto, fondamentale per lo sviluppo delle auto elettriche: nel 2018 la Cina ne ha importato alcuni miliardi di dollari.(Ma che con la de-dollarizzazione in atto in molti Paesi, vuole iniziare a pagare con la sua moneta).

Come si legge in "Africa Rossa", “secondo stime prudenti, almeno 40 dei 55 paesi africani hanno "edifici governativi" di fattura cinese per un totale di 186 costruzioni: un centro conferenze in Zambia, la sede del Ministero degli Esteri in Kenya, un Centro africano per la prevenzione e la cura delle malattie. Dal 2011 al 2017 Pechino ha offerto almeno 4.100 borse di studio per studenti e funzionari. - Altri scambi numerosi sono stati fatti su tutto il continente. Strategicamente, ha aperto anche una base militare a Gibuti vicino allo stretto di Bab el-Mandeb che porta (!!!!) a Suez e al Mediterraneo (!!!) . Una mossa questa che consente alla Cina di posizionarsi in uno snodo commerciale molto importante oltre che strategico".

Sempre leggendo "Africa Rossa", secondo il rapporto "e-Conomy Africa 2020", "i vantaggi si intrecciano anche con quello politico" - "l'Africa è destinata a crescere con la Cina che può aiutarla a farlo e ripetere i “miracoli” di cui si è resa già protagonista al suo interno".
Scrive anche Colarizi. "Più Pechino entra in rotta di collisione con Washington e più il messaggio acquisisce un afflato retorico del modello alternativo di sviluppo.
Cioe' vi è un terzomondismo in crescita più pragmatico e multiforme.

La Repubblica Popolare Cinese ha finora investito in 40 paesi africani su 54. Tra questi i più importanti in Sud Africa, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Zambia, Etiopia, Nigeria, Ghana, Algeria, Zimbabwe e Kenya. Tutti Paesi che sembrano avere oggi una crescita nella società civile anche con una larga partecipazione popolare. Ci si avvia forse a un nuovo mondialismo risolvendo i problemi dell'umanità su scala mondiale? Sembra che oggi ci siano - soltanto due contendenti in questa lotta dei "due mondi" che é (forse) appena iniziata.

Avremo "forse" una "Useuasia" - (US-EU-ASIA)?
O forse una "Cinafriasia" . (CIN-AFRI-ASIA)?

MOLTO ALTRO SULLA CINA >> dall'antichità fino alla nuova "Strada della Seta">>>>

 

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