INCONTRO TRA SIR N. HENDERSON E HITLER

25 Agosto 1939

Verbale dell'incontro del 25 Agosto 1939 tra HITLER e l'Ambasciatore Britannico a Berlino, Sir Nevile HENDERSON, e da questi trasmesso al Primo Ministro CHAMBERLAIN.


Il Führer ha iniziato dichiarando che l’Ambasciatore Britannico, al termine dell’ultimo colloquio, ha dato corpo alla speranza che nonostante tutto un accordo tra la Germania e l’Inghilterra potrebbe ancora essere possibile. Egli (il Führer) ha perciò riflettuto ancora una volta sulla situazione e desidererebbe muoversi nei confronti dell’Inghilterra con la stessa decisione con la quale ha concluso il recente accordo con l’URSS. La seduta della Camera dei Comuni di ieri con i discorsi tenuti dal Sig. Chamberlain e da Lord Halifax, hanno spinto il Führer ad incontrare nuovamente l’Ambasciatore Britannico. L’ affermazione secondo cui la Germania tenderebbe a conquistare il mondo è secondo lui ridicola. L’Impero Britannico abbraccia 40 milioni di chilometri quadrati, la Russia 19, l’America quasi 10, mentre la Germania conta meno di 600,000 km2 e da questi numeri al Führer risulta abbastanza chiaro chi vuole realmente conquistare il mondo.

Il Führer rilascia all’Ambasciatore Britannico la seguente comunicazione:

1. Le attuali provocazioni della Polonia sono diventate intollerabili e non fa alcuna differenza sapere chi ne è personalmente responsabile. Se il Governo Polacco continua a negare le proprie responsabilità, significa che non è in grado di esercitare alcuna influenza sulle autorità militari che ad esso sono subordinate. La scorsa notte sono avvenuti ventuno incidenti di frontiera, ma da parte tedesca si è mantenuta la più assoluta calma nonostante che tutti gli incidenti siano stati provocati dai Polacchi. Se il Governo Polacco dichiara che non ne è responsabile vuol dire che non è più in grado di controllare la propria gente.

2. In ogni caso la Germania è determinata ad eliminare queste condizioni Macedoni dalle proprie frontiere orientali e lo farà non solo per ristabilire l’ordine, ma anche nell’interesse della pace in Europa.

3. Il problema di Danzica e del Corridoio deve essere risolto. Il Primo Ministro Britannico ha tenuto un discorso che non è stato affatto orientato ad indurre la Germania a modificare il proprio atteggiamento. Quel discorso potrebbe solo portare ad una terribile guerra che si rivelerebbe ancor più sanguinosa di quella del ’14-’18, anche se a differenza di quella la Germania non dovrà combattere su due fronti. L’accordo con la Russia è stato raggiunto senza condizioni e comporta un cambiamento radicale nella politica estera del Reich. La Russia e la Germania non combatteranno più tra loro e gli accordi raggiunti renderanno il Reich economicamente sicuro qualora la guerra durasse molto a lungo.

Il Führer ha chiesto un’intesa Anglo-Tedesca poiché secondo lui una guerra tra l’Inghilterra e la Germania porterebbe vantaggi solo alla Germania e nessuno all’Inghilterra.

Il Führer ha dichiarato che il problema Tedesco-Polacco deve essere risolto e lo sarà. Presenterà quindi all’Inghilterra una nuova ampia ed esauriente offerta di pace. Egli è un uomo dalle grandi decisioni ed in questo caso saprà dimostrarsi grande anche nell’azione. Egli riconosce l’Impero Britannico ed è pronto ad impegnarsi personalmente affinché continui ad esistere e a mettere a disposizione degli Inglesi la potenza del Reich Tedesco alle seguenti condizioni:

(1) Che le richieste coloniali avanzate dalla Germania, peraltro limitate e quindi negoziabili pacificamente, siano soddisfatte.

(2) Che non venga chiesto alla Germania di cancellare gli impegni assunti nei confronti dell’Italia così come la Germania non chiede all’Inghilterra di rinunciare ai propri obblighi verso la Francia.

Il Führer desidera inoltre enfatizzare l’irrevocabile decisione della Germania di non entrare mai più in conflitto con la Russia. Egli è pronto a concludere accordi con l’Inghilterra i quali, come è stato già sottolineato, non solo garantirebbe il riconoscimento da parte della Germania dell’esistenza dell’Impero Britannico, ma assicurerebbe all’Impero stesso l’appoggio Tedesco ovunque sia necessario.

Il Führer sarebbe anche disposto ad accettare una ragionevole limitazione degli armamenti che sia in linea con la nuova situazione politica e che risulti economicamente sostenibile. Infine il Führer ribadisce che una modifica dei confini occidentali della Germania non rientra nei suoi programmi. Le fortificazioni che vi sono state costruite spendendo svariati miliardi, rappresentano la definitiva frontiera del Reich.

Egli afferma che se il Governo Britannico prenderà in seria considerazione queste proposte, esse potrebbero rivelarsi una benedizione sia per la Germania che per l’Impero Britannico, ma se le respingesse sarebbe la guerra e in questo caso la Gran Bretagna non ne uscirebbe affatto rafforzata, come ha dimostrato l’ultimo conflitto.

Il Führer ha ripetuto ancora una volta che egli è un uomo dalle decisioni “ad infinitum” alle quali egli stesso si sente legato e che questa è la sua ultima offerta. Immediatamente dopo aver risolto la questione Tedesco-Polacca, egli riprenderà i contatti con il Governo Britannico.

Fonte del documento:
THE BRITISH WAR BLUEBOOK
Reso pubblico dal Governo Britannico nel 1997

© 1996 The Avalon Project

Traduzione di UGO PERSIANI

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