CONFERENZA DI POTSDAM

Berlino, 17 Luglio - 2 Agosto 1945
Protocollo finale datato 1° Agosto 1945

Nel corso della Conferenza svoltasi a Berlino dal 17 Luglio al 2 Agosto 1945 tra i Capi di Governo dell'URSS, degli Stati Uniti d'America e del Regno Unito di Gran Bretagna, sono state raggiunte le seguenti conclusioni:

I. ISTITUZIONE DI UN CONSIGLIO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI

A. Allo scopo di svolgere i lavori preliminari per la definizione delle condizioni di pace, è stato raggiunto il seguente accordo:

(1) Sarà istituito un Consiglio dei Ministri degli Esteri del Regno Unito, dell'Unione Sovietica, della Cina, della Francia e degli Stati Uniti.

(2)

(a) Il Consiglio si riunirà di norma a Londra dove avrà sede permanente il Segretariato Generale che il Consiglio stesso costituirà. Ogni Ministro degli Esteri sarà accompagnato da un sostituto di alto livello debitamente autorizzato a partecipare in sua vece ai lavori del Consiglio, e da alcuni consiglieri.

(b) La prima riunione del Consiglio si terrà a Londra entro e non oltre il 1° Settembre 1945. Le successive riunioni potranno essere tenute di volta in volta in altre Capitali.

(3)

(a) Al Consiglio sarà assegnato il compito prioritario di redigere i Trattati di pace con Italia, Bulgaria, Romania, Ungheria e Finlandia e di proporre soluzioni relativamente alle questioni territoriali emerse dopo la fine della guerra in Europa, tenendo presente che i documenti che lo stesso Consiglio produrrà verranno successivamente sottoposti all'esame delle Nazioni Unite. Il Consiglio sarà anche incaricato di redigere le condizioni di pace che saranno imposte al Governo Tedesco quando questo sarà costituito.

(b) Il Consiglio sara composto da Membri rappresentanti gli Stati firmatari dei termini di resa imposti agli Stati nemici. Per quanto riguarda il Trattato di pace con l'Italia, la Francia sarà considerata firmataria. Alle riunioni del Consiglio potranno essere invitati Membri di altri Stati qualora siano in discussione argomenti che riguardino specificamente tali Stati.

(c) Di volta in volta e previa accordo tra i Governi Membri, potranno essere assegnati al Consiglio anche altri incarichi.

(4)

(a) Qualora il Consiglio si trovi ad affrontare problemi riguardanti direttamente uno Stato non rappresentato nel Consiglio stesso, tale Stato verrà invitato ad inviare propri rappresentanti per partecipare allo studio e alla soluzione di quegli specifici problemi.

(b) Il Consiglio sarà libero di modificare le proprie procedure in funzione dello specifico problema in discussione. In alcuni casi potrà tenere delle riunioni preliminari prima di invitare a partecipare altri Stati coinvolti nella questione in esame, mentre in altre occasioni potrà convocare soltanto i rappresentanti dello Stato maggiormente interessato allo specifico problema.

B. É stato concordato che i Tre Governi, ciascuno per proprio conto, inviino un identico invito alla Cina e alla Francia affinché approvino questo accordo e partecipino alla costituzione del Consiglio. Il testo proposto ed approvato dell'invito è il seguente:

Consiglio dei Ministri degli Esteri;

Bozza dell'invito formale da inviare separatamente da ciascuno dei Tre Governi alla Cina e alla Francia:

"I Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica considerano necessario iniziare al più presto i lavori per la definizione delle condizioni di pace in Europa. A tal fine essi hanno concordato che dovrebbe essere costituito un Consiglio dei Ministri degli Esteri delle Cinque Grandi Potenze con il compito di redigere i Trattati di Pace con gli Stati nemici Europei da presentare successivamente alle Nazioni Unite. Il Consiglio avrà l'autorità di proporre soluzioni relative alle questioni territoriali ancora aperte in Europa e assolverà ogni altro incarico che i Governi Membri intenderanno conferirgli".

Il testo definitivo sarà il seguente:

(Inserire qui il testo concordato sopra evidenziato e a seguire, quanto segue)

In seguito all'accordo raggiunto con i Governi degli Stati Uniti e dell'URSS (con i Governi del Regno Unito e dell'URSS) (con i Governi del Regno Unito e degli Stati Uniti), il Governo di Sua Maestà (il Governo degli Stati Uniti) (il Governo dell'URSS) invita cordialmente il Governo della Cina (il Governo della Francia) ad approvare il testo sopra riportato e a partecipare alla costituzione del Consiglio. Il Governo di Sua Maestà, il Governo degli Stati Uniti e il Governo dell'URSS annettono particolare importanza alla partecipazione del Governo Cinese (del Governo Francese) all'iniziativa proposta e sperano di ricevere quanto prima una risposta favorevole".

C. L'istituzione del Consiglio dei Ministri degli Esteri, creato per gli specifici obbiettivi sopra citati, non pregiudicherà l'accordo raggiunto durante la Conferenza di Yalta in base al quale i Segretari di Stato agli Esteri degli Stati Uniti, dell'URSS e del Regno Unito dovranno periodicamente riunirsi.

D. Alla luce dell'Accordo sulla istituzione del Consiglio dei Ministri degli Esteri è stata riconsiderata la posizione della Commissione Consultiva Europea. È stato sottolineato con soddisfazione che la Commissione ha completato con successo i suoi lavori fornendo i suggerimenti richiesti in relazione ai termini di resa da imporre alla Germania, alla definizione delle Zone di occupazione in Germania e Austria e alla creazione di un sistema di Controllo Interalleato in questi due Paesi. Ulteriori e più dettagliati particolari relativi al coordinamento della politica Alleata per il controllo del territorio Tedesco e Austriaco saranno ora di competenza del Consiglio di Controllo a Berlino e della Commissione Alleata a Vienna. Conseguentemente a ciò si è deciso di sciogliere l'attuale Commissione Consultiva Europea.

II. PRINCIPI CHE VERRANNO ADOTTATI PER GOVERNARE LA GERMANIA DURANTE IL PERIODO DI CONTROLLO

A. PRINCIPI POLITICI

1. In conseguenza dell'Accordo sul Consiglio di Controllo, la suprema autorità verrà esercitata dalle Potenze Alleate, ciascuna nella propria Zona di Occupazione, secondo le direttive inviate dai Tre Governi ai rispettivi Comandanti in Capo delle Forze Armate degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell'URSS e della Francia. In qualità di Membri del Consiglio, essi eserciteranno congiuntamente tale suprema autorità su tutta la Germania.

2. Vi sarà uniformità di trattamento nei confronti dell'intera popolazione Tedesca.

3. Il Consiglio di Controllo dovrà perseguire i seguenti scopi:

(3.1) Disarmare e smilitarizzare la Germania e controllare le industrie Tedesche potenzialmente in grado di produrre armamenti. A tal fine:

(a) Tutte le forze armate Tedesche di ogni genere e natura, le SS, le SA, le SD, la Gestapo e tutte le relative organizzazioni e istituzioni ivi compresi lo Stato Maggiore, il Corpo Ufficiali, i Corpi di Riservisti, le scuole militari, le associazioni dei veterani di guerra e ogni altra organizzazione militare, paramilitare o civile che contribuisca a tenere viva la tradizione militare della Germania, saranno completamente e definitivamente sciolte per prevenire il risorgere del militarismo Tedesco e del Nazismo.

(b) Tutte le armi, le munizioni, le attrezzature belliche e tutte le strutture industriali specializzate per la produzione di armamenti dovranno essere messe a disposizione degli Alleati o distrutte e dovrà inoltre essere impedita la costruzione di aerei e altri mezzi da guerra.

(3.2) Convincere il popolo Tedesco che la Germania ha subìto una completa e definitiva sconfitta militare e che esso non può eludere le proprie responsabilità per le inevitabili sofferenze che ora è costretto a sopportare in seguito alla guerra spietata scatenata dai Nazisti e alla fanatica resistenza finale da essi opposta che hanno entrambe distrutto l'economia Tedesca.

(3.3) Sciogliere e cancellare il Partito Nazional Socialista, le organizzazioni ad esso collegate ed ogni altra istituzione Nazista e impedire che possano rivivere sotto altre forme. Proibire inoltre qualsiasi tipo di propaganda Nazista e ogni manifestazione a carattere militarista.

(3.4) Gettare le basi per lo sviluppo della politica Tedesca ispirata a principi democratici e per la pacifica cooperazione della Germania in campo internazionale.

4. Tutte le leggi Naziste che hanno rappresentato le fondamenta del regime di Hitler, comprese quelle riguardanti le discriminazioni razziali, politiche e religiose, saranno abrogate. Non sarà più tollerata alcuna forma di discriminazione.

5. I criminali di guerra e coloro che hanno partecipato alla pianificazione o alla esecuzione di atrocità e crimini di guerra saranno arrestati e condotti davanti ad una Corte di Giustizia per essere processati. I Capi, i sostenitori influenti, gli alti gerarchi delle istituzioni e delle organizzazioni Naziste e tutti coloro che costituiscano un pericolo per le forze di occupazione o che possano impedire il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, saranno arrestati e internati.

6. Tutti i membri del Partito Nazista che hanno partecipato alle attività del Partito e tutti coloro che osteggeranno il raggiungimento degli obbiettivi Alleati, saranno rimossi da ogni incarico pubblico e da ogni funzione di responsabilità nelle imprese private. Essi saranno sostituiti da persone che per le loro qualità morali e politiche siano ritenute in grado di offrire un concreto contributo allo sviluppo di istituzioni democratiche in Germania.

7. L'istruzione Tedesca sarà attentamente controllata al fine di eliminare la presenza di ogni dottrina Nazista e militarista e rendere così possibile la nascita e lo sviluppo di ideali democratici.

8. Il sistema giudiziario sarà riorganizzato secondo principi di democrazia, di giustizia e di uguaglianza dei diritti per tutti i cittadini, senza distinzione di razza, nazionalità o religione.

9. L'amministrazione della Germania sarà indirizzata verso la decentralizzazione delle strutture politiche e verso lo sviluppo di responsabilità locali:

(9.1) In tutta la Germania saranno ripristinati i Governi locali attraverso consigli elettivi e principi democratici. Ciò verrà fatto più o meno celermente compatibilmente con le prevalenti esigenze di sicurezza militare e conformemente agli scopi dell'occupazione militare.

(9.2) Tutti i Partiti politici Democratici che godono del diritto di assemblea, saranno incoraggiati a svolgere la loro attività pubblica in tutta la Germania.

(9.3) Sarà introdotto il principio della rappresentanza elettiva per l'amministrazione regionale, provinciale e dei Länder.

(9.4) Per il momento non sarà costituito alcun Governo Centrale Tedesco. Tuttavia, saranno comunque istituiti alcuni essenziali ministeri amministrativi come le finanze, i trasporti, le comunicazioni il commercio estero e l'industria che saranno diretti dai Segretari di Stato delle Potenze vincitrici. Questi ministeri agiranno sotto la supervisione del Consiglio di Controllo della Germania.

10. Saranno ripristinate le libertà di parola, di stampa e di religione e sarà consentita la formazione di libere organizzazioni sindacali compatibilmente con le prevalenti esigenze di sicurezza militare.

B. PRINCIPI ECONOMICI

11. Per azzerare definitivamente il potenziale bellico della Germania sarà proibita la produzione di armi, munizioni, mezzi da guerra, aerei e navi di ogni tipo. La produzione metallurgica, chimica e impiantistica legata all'economia di guerra sarà drasticamente ridotta e rigidamente controllata per favorire il raggiungimento degli obbiettivi elencati al Paragrafo 15. La produzione eccedente le quantità massime consentite verrà distrutta o trasferita in altri Paesi a titolo di risarcimento, come previsto dal piano elaborato dalla Commissione Alleata per i Risarcimenti appositamente istituita.

12. L'economia Tedesca sarà al più presto decentralizzata per eliminare l'eccessiva concentrazione di potere economico attualmente rappresentato da cartelli, gruppi finanziari, consorzi ed altre strutture monopolistiche.

13. Nel riorganizzare l'economia Tedesca, sarà attribuita primaria importanza allo sviluppo dell'agricoltura e dell'industria nazionale.

14. Durante il periodo di occupazione militare, la Germania sarà considerata come un unico soggetto economico e saranno conseguentemente definite politiche comuni riguardo a:

(a) produzione mineraria ed industriale e relativa sua allocazione

(b) agricoltura, silvicoltura e pesca

(c) salari, prezzi e razionamenti

(d) importazione ed esportazione

(e) valuta e attività bancarie, fisco e dazi

(f) rimozione del potenziale industriale bellico

(g) trasporti e comunicazioni

Nell'applicazione di queste politiche verranno naturalmente prese in considerazione le varie realtà locali.

15. All'Economia Tedesca, ove si ritenga necessario, saranno imposti controlli da parte degli Alleati per:

(a) completare i programmi di disarmo industriale, di smilitarizzazione, di risarcimento, di importazione e esportazione.

(b) assicurare la fornitura di beni e servizi necessari alle forze di occupazione e ai profughi di guerra e mantenere in Germania uno standard medio di vita simile a quello degli altri Paesi Europei. (Per Paesi Europei si intendono tutte le Nazioni Europee ad eccezione del Regno Unito e dell'URSS)

(c) assicurare una equa distribuzione dei beni essenziali tra le varie Zone della Germania per garantire una economia bilanciata e ridurre conseguentemente le importazioni.

(d) controllare l'industria Tedesca ed ogni transazione internazionale economica o finanziaria, comprese le importazioni e le esportazioni, per impedire alla Germania di sviluppare il proprio potenziale bellico.

(e) controllare tutti i centri pubblici e privati di ricerca scientifica, i laboratori, le stazioni sperimentali etc., che abbiano collegamenti con le attività economiche.

16. Per imporre i controlli economici stabiliti dal Consiglio di Controllo, sarà creata una struttura amministrativa Tedesca le cui Autorità assumeranno la piena responsabilità di tali controlli e delle eventuali relative inefficienze operative. Qualsiasi controllo effettuato dall'Amministrazione Tedesca che risulti in contrasto con gli obbiettivi dell'occupazione militare, sarà proibito.

17. Saranno prontamente adottate misure atte a:

(a) ripristinare i trasporti essenziali

(b) aumentare la produzione di carbone

(c) incrementare al massimo la produzione agroalimentare

(d) eseguire lavori emergenziali di riparazione delle unità abitative e dei relativi servizi essenziali.

18. Il Consiglio di Controllo adotterà adeguati provvedimenti per disporre liberamente di tutti i beni e proprietà Tedesche all'estero non ancora sotto il controllo di quei Paesi appartenenti alle Nazioni Unite che hanno partecipato alla guerra contro la Germania.

19. Anche dopo la corresponsione dei risarcimenti per i danni prodotti durante la guerra, il popolo Tedesco potrà comunque disporre di sufficenti risorse per potersi sostenere senza aiuti esterni. Nell'elaborare il bilancio economico della Germania dovranno essere assicurati ai Tedeschi i mezzi necessari per pagare le importazioni autorizzate dal Consiglio di Controllo. In prima istanza il pagamento di tali importazioni verrà effettuato utilizzando i proventi ricavati dall'esportazione di prodotti Tedeschi.
In tale clausola non sono compresi i prodotti e gli impianti industriali elencati nei Paragrafi 4(a) e 4(b) della sottostante Parte III relativa all'Accordo sui Risarcimenti.

III. RISARCIMENTI DOVUTI DALLA GERMANIA

1. Le richieste di risarcimento avanzate dall'URSS saranno evase cedendo ad essa il patrimonio Tedesco che si trova attualmente all'interno della Zona occupata dall'Unione Sovietica e una quota-parte degli investimenti Tedeschi all'estero.

2. L'URSS assume l'impegno di risarcire la Polonia con parte della quota a cui ha diritto.

3. Le richieste di risarcimento avanzate dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da altri Paesi che ne hanno diritto, saranno evase con il trasferimento a tali Paesi del patrimonio Tedesco che si trova attualmente nelle Zone Occidentali occupate e con parte degli investimenti Tedeschi all'estero.

4. Oltre al risarcimento stabilito al paragrafo 2., l'URSS riceverà dalle Zone Occidentali occupate della Germania quanto segue:

(a) il 15% del capitale industriale Tedesco investito in macchinari ed impianti dell'industria metallurgica e chimica che non essendo necessario all'economia di pace della Germania, sarà trasferito in Unione Sovietica. In cambio l'URSS fornirà alla Germania, per un valore equivalente, prodotti alimentari, carbone, potassa caustica, zinco, legname, prodotti argillosi, prodotti petroliferi ed altri prodotti essenziali da concordare.

(b) il 10% del capitale industriale Tedesco investito in macchinari ed impianti sarà trasferito in Unione Sovietica senza comportare alcun tipo di pagamento in solido o in natura.

Il trasferimento degli impianti elencati ai punti (a) e (b) dovrà essere effettuato simultaneamente.

5. La quantità di impianti e macchinari industriali che dovranno essere trasferiti dalle Zone Occidentali a titolo di acconto sui risarcimenti dovuti dovrà essere stabilito entro e non oltre i prossimi sei mesi.

6. I trasferimenti di impianti e macchinari industriali inizierà al più presto e sarà completato entro due anni dalla quantificazione prevista al paragrafo 5. Le spedizioni dei prodotti elencati al paragrafo 4(a) inizieranno anch'esse al più presto e verranno effettuate dall'URSS in lotti concordati, entro cinque anni dalla data del presente atto. La quantità e la tipologia del capitale industriale in impianti e macchinari non necessario all'economia di pace della Germania e pertanto disponibile a titolo di risarcimento, saranno determinate dal Consiglio di Controllo alle condizioni stabilite dalla Commissione Alleata sui Risarcimenti con la partecipazione della Francia, e saranno soggette all'approvazione del Comando della Zona da cui gli impianti e i macchinari provengono.

7. Prima di definire il totale ammontare di capitale industriale da trasferire dovranno essere organizzate delle spedizioni preliminari in modo da determinare se gli impianti e le macchine da spedire dispongono dei requisiti richiesti dall'ultimo comma del precedente paragrafo 6.

8. Il Governo Sovietico rinuncia ad ogni diritto su quote-parte delle imprese Tedesche che si trovano nelle Zone Occidentali della Germania e sugli investimenti esteri Tedeschi che si trovano in tutti i Paesi ad eccezione degli Stati specificati nel successivo paragrafo 9.

9. Il Governo del Regno Unito e il Governo degli Stati Uniti rinunciano ad ogni diritto su quote-parte delle imprese Tedesche che si trovano nella Zona Orientale della Germania e sugli investimenti esteri Tedeschi che si trovano in Bulgaria, Finlandia, Ungheria, Romania e Austria Orientale.

10. Il Governo Sovietico rinuncia ad ogni diritto sull'oro catturato in Germania dalle truppe Alleate.

IV. RIPARTIZIONE DELLA MARINA MILITARE E DELLA MARINA MERCANTILE DELLA GERMANIA

A. Per la ripartizione delle navi appartenenti alla Marina Militare Tedesca è stato concordato quanto segue:

(1) L'intera flotta navale di superficie, escluse le navi affondate e quelle catturate dalle Nazioni Alleate, ma comprese quelle in costruzione o in riparazione, sarà equamente ripartita tra URSS, Regno Unito e Stati Uniti.

(2) Per navi in costruzione o in riparazione si intendono quelle navi la cui costruzione o riparazione potrà essere completata entro un tempo compreso tra i tre e i sei mesi, a seconda del tipo di scafo. Una Commissione Tecnica nominata dalle Tre Potenze stabilirà quali navi siano da considerare in costruzione o in riparazione applicando la regola sopracitata ma a condizione che la costruzione o la riparazione sia completata entro il tempo stabilito senza aumentare il personale specializzato addetto e senza permettere la riapertura di altri cantieri navali tedeschi o di imprese ad essi collegate. Per data di completamento si intende la data in cui la nave prende il varo, ovvero la data di consegna comunicata dal cantiere navale al Governo secondo le procedure vigenti in tempo di pace.

(3) La gran parte della flotta sottomarina Tedesca sarà affondata. Non più di trenta dei restanti sommergibili saranno equamente divisi tra URSS, Regno Unito e Stati Uniti e verranno utilizzati per studi tecnici e sperimentali.

(4) Gli armamenti, le munizioni e i rifornimenti della Marina Tedesca che appartengono alle navi assegnate secondo i paragrafi (1) e (3), saranno consegnati insieme alle navi stesse, alle rispettive Potenze destinatarie.

(5) I tre Governi hanno deciso di istituire una Commissione Navale Tripartito, formata da due rappresentanti per ciascuna Potenza, con il compito di elaborare e concordare proposte relative alla destinazione di determinate navi da guerra Tedesche e di gestire i problemi che potrebbero sorgere tra i Tre Governi in merito all'applicazione dell'accordo riguardante la ripartizione della flotta Tedesca. La Commissione terrà la sua prima riunione non oltre il 15 Agosto 1945 a Berlino dove avrà la propria sede permanente. Fatto salvo il principio di reciprocità, ogni Delegazione facente parte della Commissione avrà diritto ad ispezionare navi da guerra Tedesche ovunque si trovino.

(6) I Tre Governi concordano sul fatto che il trasferimento delle navi Tedesche rispettivamente loro assegnate, comprese quelle in costruzione o in riparazione, venga completato al più presto e comunque non oltre il 15 Febbraio 1946. La Commissione presenterà rapporti bi-settimanali sul progressivo andamento delle consegne.

B. Per la ripartizione delle navi appartenenti alla Marina Mercantile Tedesca è stato concordato quanto segue:

(1) La Marina Mercantile Tedesca, ovunque le sue navi si trovino, sarà equamente divisa tra URSS, Regno Unito e Stati Uniti. La consegna delle navi ai rispettivi Paesi di destinazione inizierà subito dopo la fine della guerra contro il Giappone. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti, fuori dalla rispettiva quota-parte di navi loro assegnate, provvederanno a rifornire di navi quegli Stati Alleati la cui Marina Mercantile ha subìto gravi perdite nel corso della guerra ad eccezione della Polonia alla quale provvederà similmente l'URSS.

(2) La responsabilità della gestione della manutenzione di queste navi durante la guerra contro il Giappone, sarà affidata al "Combined Shipping Adjustment Board" e alla "United Maritime Authority".

(3) Fino alla data di consegna delle navi prevista dopo la fine della guerra contro il Giappone, una Commissione Tripartita di esperti inventarierà tutte le navi disponibili assegnando a ciascuna un valore commerciale e ne proporrà, in base ai dati raccolti, l'equa ripartizione tra le Tre Potenze secondo quanto stabilito al paragrafo (1).

(4) Le navi costiere e quelle per la navigazione interna, essendo necessarie all'economia di pace della Germania, non faranno parte della flotta mercantile da ripartire tra le Tre Potenze.

(5) I Tre Governi hanno deciso di istituire una Commissione Navale Tripartito formata da due rappresentanti per ciascuna Potenza, con il compito di elaborare e concordare proposte relative alla destinazione di determinate navi mercantili e di gestire i problemi che potrebbero sorgere tra i Tre Governi in merito all'applicazione dell'accordo riguardante la ripartizione della flotta Tedesca. La Commissione terrà la sua prima riunione non oltre il 1° Settembre 1945 a Berlino dove avrà la propria sede permanente. Fatto salvo il principio di reciprocità, ogni Delegazione facente parte della Commissione avrà diritto ad ispezionare navi mercantili Tedesche ovunque si trovino.

V. CITTA' DI KOENIGSBERG E ZONE ADIACENTI

E' stata esaminata la proposta avanzata dal Governo Sovietico secondo cui, in attesa che il Trattato di Pace risolva definitivamente le questioni territoriali, la parte di frontiera occidentale dell'URSS che è adiacente al Mar Baltico dovrebbe svilupparsi verso Est lungo la linea che va dalla costa orientale della Baia di Danzica, a nord di Braunsberg-Goldap, fino al punto d'incontro tra le frontiere della Lituania, della Polonia e della Prussia Orientale. I partecipanti alla Conferenza, in linea di principio, non sono contrari a tale proposta che implica la cessione all'URSS della città di Koenisberg e dell'area ad essa adiacente. Il Presidente degli Stati Uniti e il Primo Ministro Britannico hanno entrambi dichiarato che appoggeranno la proposta Sovietica alla prossima conferenza di pace.

VI. CRIMINALI DI GUERRA

I Tre Governi hanno preso nota dell'andamento degli incontri che nelle ultime settimane si sono svolti a Londra tra i rappresentanti del Governo Britannico, Americano, Sovietico e Francese, per raggiungere un accordo sulle procedure e il metodo da adottare per processare i maggiori criminali di guerra i cui atti delittuosi non siano stati commessi in una specifica area geografica (Dichiarazione di Mosca dell'Ottobre 1943). I Tre Governi riaffermano la propria intenzione di condurre questi criminali sul banco degli imputati per essere processati da una Corte di Giustizia. Essi sperano che i negoziati di Londra si concludano rapidamente con un accordo in questo senso e ritengono estremamente importante che il processo inizi il più presto possibile. La lista preliminare degli imputati sarà resa pubblica prima del 1° Settembre 1945.

VII. AUSTRIA

I partecipanti alla Conferenza hanno esaminato la proposta del Governo Sovietico concernente l'estensione dell'autorità del Governo Provvisorio Austriaco su tutta l'Austria. I tre Governi si dichiarano pronti ad esaminare questa questione dopo che le forze armate Statunitensi e Britanniche saranno entrate a Vienna. E' stato inoltre concordato che all'Austria non sarà imposto alcun obbligo di risarcimento per danni di guerra.

VIII. POLONIA

A. DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI TRE GRANDI RIGUARDANTE LA POLONIA

Abbiamo accolto con grande piacere la notizia dell'Accordo raggiunto tra i leader politici Polacchi residenti in Polonia e quelli espatriati all'estero. Questo Accordo, nel rispetto delle decisioni prese alla Conferenza di Crimea, ha reso possibile la formazione di un Governo Provvisorio di Unità Nazionale riconosciuto dalle Tre Potenze. L'apertura di relazioni diplomatiche tra i Governi Britannico e Statunitense e il Governo Provvisorio di Unità Nazionale rende di fatto nullo il riconoscimento del precedente Governo Polacco in esilio a Londra.

Il Governo Britannico e quello Americano hanno adottato i provvedimenti necessari per proteggere gli interessi di ogni tipo e natura del Governo Provvisorio di Unità Nazionale presenti all'interno dei territori che sono sotto la sua sovranità e per prevenire ogni alienazione di beni e proprietà appartenenti allo Stato Polacco. Al Governo Provvisorio di Unità Nazionale sarà concessa la facoltà di ricorrere ad ogni mezzo legale per tornare in possesso di beni e proprietà indebitamente alienate.

Le Tre Potenze sono ansiose di aiutare il Governo Provvisorio di Unità Nazionale per facilitare il ritorno in Polonia di tutti i cittadini Polacchi all'estero che desiderino tornare in patria, compresi coloro che fanno parte delle Forze Armate Polacche e della Marina Mercantile Polacca. Le Tre Potenze si aspettano altresì che ai Polacchi che torneranno in patria siano concessi gli stessi diritti di cui godono gli altri cittadini.

Le Tre Potenze prendono atto che il Governo Provvisorio di Unità Nazionale, rispettando le decisioni prese alla Conferenza di Crimea, è pronto ad indire al più presto libere elezioni a suffragio universale e a scrutinio segreto alle quali tutti i Partiti democratici e antinazisti avranno il diritto di presentare propri candidati ed è altrettanto pronto a consentire ai rappresentanti della stampa Alleata di riferire al mondo gli sviluppi della situazione politica Polacca prima e durante le elezioni.

B. FRONTIERA OCCIDENTALE DELLA POLONIA

In conformità agli accordi raggiunti alla Conferenza di Crimea riguardanti la Polonia, i Tre Capi di Governo hanno chiesto l'opinione del Governo Provvisorio di Unità Nazionale in merito all'accesso al proprio territorio che la Polonia dovrebbe avere sia da Nord che da Ovest. Il Presidente del Consiglio Nazionale Polacco e i membri del Governo Provvisorio di Unità Nazionale sono stati ricevuti alla Conferenza per esporre il proprio punto di vista in merito. I Tre Capi di Governo hanno riaffermato che per stabilire definitivamente la frontiera occidentale della Polonia si dovrà attendere il Trattato di Pace.

I Tre Capi di Governo concordano sul fatto che in attesa della decisione finale riguardante la frontiera Occidentale della Polonia, gli ex territori Tedeschi che si trovano lungo la linea che parte dal Mar Baltico, immediatamente ad Ovest di Swinamunde, e si sviluppa lungo il fiume Oder fino alla confluenza con il fiume Neisse e da qui lungo la riva occidentale dello stesso fiume Neisse fino alla frontiera Cecoslovacca, comprendendo sia la parte della Prussia Orientale che non è sotto l'amministrazione Sovietica, sia il territorio di Danzica, siano posti sotto l'amministrazione del Governo Polacco. Tali territori, di conseguenza, non faranno parte della Zona di Occupazione Sovietica.

IX. TRATTATI DI PACE E AMMISSIONE ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

I Tre Governi desiderano che l'attuale anomalia che riguarda l'Italia, la Bulgaria, la Finlandia, l'Ungheria e la Romania venga definitivamente corretta dai Trattati di Pace. Essi si auspicano che anche gli altri Governi Alleati interessati condividano questa posizione.

I Tre Governi considerano quale compito prioritario del nuovo Consiglio dei Ministri degli Esteri, l'elaborazione del Trattato di Pace con l'Italia. L'Italia è stata la prima tra le Potenze dell'Asse, a rompere l'alleanza con la Germania e a dare un concreto contributo alla sconfitta Tedesca, unendosi ora agli Alleati nella guerra contro il Giappone.

L'Italia si è liberata dal regime Fascista e sta soddisfacentemente progredendo verso la democratizzazione delle proprie istituzioni. La conclusione di un Trattato di Pace con un governo democratico riconosciuto renderà possibile ai Tre Governi appoggiare e sostenere la candidatura dell'Italia quale nuovo membro delle Nazioni Unite.

I Tre Governi hanno incaricato il Consiglio dei Ministri degli Esteri di preparare anche i Trattati di Pace con la Bulgaria, la Finlandia, l'Ungheria e la Romania. Anche in questo caso la conclusione di un Trattato di Pace con Governi democratici e riconosciuti permetterà ai Tre Governi di sostenere la richiesta avanzata da questi Paesi per entrare a far parte dell'ONU.

Nell'immediato futuro i Tre Governi, ciascuno per proprio conto, esamineranno la possibilità di allacciare relazioni diplomatiche con Finlandia, Romania, Bulgaria e Ungheria auspicabilmente prima di concludere i Trattati di Pace con questi Paesi.

I Tre Governi non nutrono alcun dubbio sul fatto che ai rappresentanti della stampa Alleata venga concessa piena libertà di informare il mondo sugli sviluppi politici in Romania, Bulgaria, Ungheria e Finlandia.

Per quanto riguarda l'ammissione di altri Stati nell'Organizzazione delle Nazioni Unite, l'Articolo 4 dello Statuto dell'ONU stabilisce che:

1. Possono diventare Membri delle Nazioni Unite tutti gli Stati amanti della pace che accettino gli obblighi del presente Statuto e che a giudizio dell’Organizzazione, abbiano la capacità e la volontà di adempiere tali obblighi.

2. L’ammissione di uno Stato nell'Organizzazione delle Nazioni Unite viene decisa dall’Assemblea Generale su proposta del Consiglio di Sicurezza.

I Tre Governi appoggeranno e sosterranno la candidatura di tutti quegli Stati che abbiano dichiarato la propria neutralità in questa guerra e che rispondano ai requisiti richiesti.

I Tre Governi ritengono doveroso sottolineare che non vedrebbero con favore una eventuale candidatura della Spagna in quanto l'attuale Governo Spagnolo, salito al potere con il sostegno delle Potenze dell'Asse, per le sue origini, la sua natura e gli stretti rapporti avuti con gli Stati aggressori, non possiede qui requisiti tali da consentire a questo Paese di entrare a far parte dell'ONU.

X. AMMINISTRAZIONE TERRITORIALE FIDUCIARIA

I partecipanti alla Conferenza hanno esaminato la proposta presentata dall'Unione Sovietica relativa a quei territori che la Conferenza di Crimea e lo Statuto dell'ONU hanno definito "Territori ad Amministrazione Fiduciaria".

Dopo aver confrontato le varie opinioni su questa questione, si è deciso di dare priorità agli ex territori coloniali Italiani la cui situazione verrà esaminata al prossimo Consiglio dei Ministri degli Esteri del prossimo Settembre, nel corso del quale è prevista la preparazione del Trattato di Pace con l'Italia.

XI. REVISIONE DELLE PROCEDURE RELATIVE ALL'ATTIVITA' DELLE COMMISSIONI DI CONTROLLO ALLEATE IN ROMANIA, BULGARIA, UNGHERIA

I Tre Governi hanno constatato che i Rappresentanti Sovietici in seno alle Commissioni di Controllo Alleate in Romania, Bulgaria e Ungheria hanno comunicato ai loro colleghi Britannici ed Americani, alcune proposte tese a migliorare il lavoro delle Commissioni stesse in considerazione del fatto che le ostilità in Europa sono definitivamente cessate.

I Tre Governi concordano sul fatto che la revisione delle procedure delle Commissioni di Controllo Alleate in oggetto debba essere affrontata tenendo però in debita considerazione gli interessi dei Tre Governi, le responsabilità che essi hanno assunto presentando congiuntamente a quei Paesi i termini di armistizio, e le proposte del Governo Sovietico sull'Ungheria riportate nell'Allegato I.

XII. TRASFERIMENTO DELLE POPOLAZIONI TEDESCHE

I Tre Governi, avendo esaminato la questione in tutti i suoi aspetti, concordano sul fatto che l'evacuazione verso la Germania delle popolazioni Tedesche attualmente residenti in Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria dovrà essere condotta ordinatamente e in modo umano.

Poichè l'afflusso in Germania di un così rilevante numero di Tedeschi incrementerà notevolmente il già pesante carico di lavoro delle Autorità di Occupazione, si è deciso di affidare la questione al Consiglio di Controllo della Germania che esaminerà il problema soprattutto dal punto di vista della equa distribuzione di queste popolazioni tra le varie Zone di Occupazione. I Tre Governi hanno conseguentemente concordato di inviare precise istruzioni in merito, ai propri rappresentanti nel Consiglio di Controllo i quali informeranno al più presto i rispettivi Governi sul numero di persone già entrate in Germania ed elaboreranno un programma di regolamentazione dei flussi di immigrazione insieme ad una stima del tempo necessario al completamento del trasferimento, tenendo naturalmente in debito conto la situazione attualmente esistente in Germania.

Il Governo cecoslovacco, il Governo provvisorio Polacco e il Consiglio di Controllo in Ungheria sono già stati informati dell'evacuazione ed hanno nel frattempo avanzato la richiesta di sospendere ulteriori espulsioni fino a quando i Tre Governi non avranno ricevuto i rapporti dai propri rappresentanti nel Consiglio di Controllo.

XIII. IMPIANTI PETROLIFERI IN ROMANIA

Nel corso della Conferenza è stato deciso di istituire due Commissioni bilaterali di esperti di cui la prima sarà composta dai delegati della Gran Bretagna e dell'Unione Sovietica e l'altra da quelli degli Stati Uniti e della stessa Unione Sovietica, allo scopo di analizzare la situazione ed esaminare i documenti. Le conclusioni raggiunte dalle due commissioni costituirà la base per la soluzione della questione emersa in seguito alla decisione di rimuovere gli impianti petroliferi in Romania. Gli esperti inizieranno il loro lavoro, direttamente sul posto, entro dieci giorni.

XIV. IRAN

E' stato concordato che le truppe Alleate debbono immediatamente ritirarsi da Teheran e che le fasi attraverso le quali sarà completato il ritiro dal territorio dell'Iran saranno discusse alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri degli Esteri prevista per il prossimo mese di Settembre.

XV. ZONA INTERNAZIONALE DI TANGERI

E' stata esaminata la proposta del Governo Sovietico in base alla quale sono state prese le seguenti decisioni.

I Tre Governi hanno concordato che la Zona di Tangeri, comprendente la città e il territorio limitrofo, data la sua importanza particolarmente strategica, rimarrà per il momento Zona Internazionale.

La questione di Tangeri sarà discussa nei dettagli alla riunione dei delegati del Governo Sovietico, del Governo Britannico, del Governo Americano e del Governo Francese che si terrà prossimamente a Parigi.

XVI. STRETTI DEL MAR NERO

I Tre Governi riconoscono che le conclusioni raggiunte alla Convenzione di Montreaux sono da riesaminare alla luce dell'attuale situazione. Si è pertanto concordato che la questione sarà oggetto di discussione separata tra ciascuno dei Tre Governi e il Governo Turco.

XVII. VIE DI NAVIGAZIONE INTERNE INTERNAZIONALI

Durante la Conferenza è stata presa in considerazione la proposta della Delegazione USA su questo argomento ed è stato deciso di ridiscuterla nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri degli Esteri che si riunirà a Londra.

XVIII. CONFERENZA SUI TRASPORTI INTERNI IN EUROPA

Le Delegazioni Britannica ed Americana hanno comunicato alla Delegazione Sovietica il desiderio espresso dal Governo Britannico e dal Governo Americano di riconvenire la Conferenza sui Trasporti Interni in Europa ed hanno rivolto al Governo Sovietico l'invito a partecipare ai lavori. Il Governo Sovietico ha accettato l'invito e parteciperà alla Conferenza.

XIX. DIRETTIVE AI COMANDI MILITARI SUL CONSIGLIO DI CONTROLLO ALLEATO IN GERMANIA

I Tre Governi sono d'accordo nell'inviare una direttiva a ciascuno dei rispettivi rappresentanti presso il Consiglio di Controllo della Germania per informarli delle decisioni prese alla Conferenza poichè queste potrebbero avere ripercussioni su questioni di loro competenza.

XX. USO DELLE PROPRIETA' ALLEATE COME "TROFEI DI GUERRA" O COME RISARCIMENTO DOVUTO DAI PAESI SATELLITE

La proposta contenuta nell'Allegato II presentata dalla Delegazione Americana è stata in linea di principio accettata, ma si è deciso che l'accordo definitivo sarà elaborato attraverso il canale diplomatico.

XXI. RIUNIONI MILITARI

Durante la Conferenza si sono svolti colloqui tra i Capi di Stato Maggiore delle Tre Potenze su questioni militari di comune interesse.

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ALLEGATO I

Testo della lettera datata 12 Luglio 1945 e inviata dal Governo Sovietico al Governo Americano e al Governo Britannico in merito alla Commissione di Controllo Alleata (ACC) in Ungheria.

In conseguenza della modificata situazione venutasi a creare con la fine della guerra contro la Germania, il Governo Sovietico ritiene necessario che alla Commissione di Controllo Alleata (ACC) in Ungheria vengano date nuove istruzioni.

1. Fino alla conclusione del Trattato di Pace con l'Ungheria, il Presidente (o il Vice Presidente) della ACC si riunirà periodicamente con i Rappresentanti Britannici e Americani per discutere le questioni più importanti riguardanti l'attività della stessa ACC. Tali colloqui si svolgeranno ogni 10 giorni o in caso di necessità, anche più frequentemente. Le Direttive dell'ACC relative a tali importanti questioni, preventivamente approvate dai Rappresentanti Britannici e Americani, verranno trasmesse alle Autorità Ungheresi direttamente dal Presidente della stessa ACC.

2. I Rappresentanti Britannici e Americani parteciperanno alle riunioni ordinarie dei Capi Divisione della ACC convocate dal Presidente. Gli stessi Rappresentanti faranno anche parte, personalmente o attraverso propri delegati, delle commissioni miste istituite dal Presidente per affrontare questioni connesse allo svolgimento delle funzioni dell'ACC.

3. Ai Rappresentanti Americani e Britannici sarà garantita piena libertà di movimento in tutto il paese a condizione che l'ACC sia informata preventivamente sulla data e sull'itinerario del viaggio.

4. Ogni questione relativa ai permessi di entrata e di uscita da rilasciare ai membri dello staff dei Rappresentanti Americani e Britannici sarà risolta sul posto dal Presidente dell'ACC entro una settimana.

5. Il trasporto della posta in uscita e in entrata da effettuarsi per via aerea o attraverso carghi e corrieri diplomatici, sarà gestito dai rappresentanti Americani e Britannici dell'ACC secondo tempi e modalità stabiliti dall'ACC o, in casi particolari, coordinandosi con il Presidente dell'ACC.

Desideriamo inoltre aggiungere che rimarranno in vigore tutte le altre clausole dell'esistente Statuto dell'ACC in Ungheria approvato il 20 Gennaio 1945.

ALLEGATO II

USO DELLE PROPRIETA' ALLEATE COME "TROFEI DI GUERRA" O COME RISARCIMENTO DOVUTO DAI PAESI SATELLITE

1. L'onere rappresentato dai risarcimenti o dai "trofei di guerra" non può gravare sui cittadini Alleati.

2. Capitale investito in impianti e macchinari.

Siamo contrari alla cessione a titolo di risarcimento, come "trofeo di guerra" o per qualsivoglia altra ragione, del capitale investito in impianti e macchinari di proprietà dei cittadini dei Paesi Alleati. Ciò accrescerebbe le perdite da essi subìte per la distruzione di fabbriche e per il conseguente danno arrecato alle proprie relazioni commerciali. Impadronirsi delle proprietà Alleate renderebbe impossibile ai Paesi satellite dell'Asse ottemperare ai loro obblighi, previsti dall'armistizio, di ripristinare i diritti dei cittadini appartenenti ai Paesi Alleati sulle loro proprietà. Gli Stati Uniti invitano le altre Potenze occupanti a restituire tutti gli impianti e macchinari già trasferiti e ad interrompere ogni altra rimozione. Qualora tale capitale industriale non venga o non possa essere restituito, gli Stati Uniti chiederanno ai Paesi Satellite in questione, un pronto risarcimento in favore dei cittadini Americani. Tale risarcimento avrà la stessa priorità di quella attribuita al pagamento delle riparazioni di guerra.

Questo principio verrà applicato al capitale industriale appartenente interamente o preminentemente ai cittadini Americani. Nel caso di proprietà trasferite nelle quali gli interessi Americani e quelli dei Paesi Alleati non siano preminenti, gli Stati Uniti si aspettano di ricevere una pronta e adeguata compensazione.

3. Produzione Corrente

I Paesi Satellite dell'Asse dovranno immediatamente provvedere a compensare con valuta estera o con loro prodotti, le perdite di capitale subìte dagli investimenti Alleati presenti nei loro territori. Tale compensazione avrà la stessa priorità di quella attribuita al pagamento delle riparazioni di guerra.

Riteniamo essenziale che i Paesi Satellite dell'Asse non concludano trattati, accordi o intese che impediscano ai cittadini Alleati l'accesso al libero mercato delle materie prime e dei prodotti dell'industria e che qualsiasi accordo esistente in questo senso venga opportunamente modificato.

Proclamazione delle Condizioni di Resa per il Giappone
26 Luglio 1945

(1) Noi, il Presidente degli Stati Uniti, il Presidente del Governo Nazionale della Repubblica della Cina e il Primo Ministro di Gran Bretagna, in rappresentanza di centinaia di milioni di nostri concittadini abbiamo deciso di offrire al Giappone l'opportunità di porre fine a questa guerra.

(2) Le valorose Forze Armate degli Stati Uniti, dell'Impero Britannico e della Cina rinforzate dalle truppe provenienti dal teatro di guerra europeo, sono pronte a sferrare l'attacco finale al Giappone. Tale potenza militare sostenuta da tutte le Nazioni Unite, è determinata a continuare la guerra fino a quando il Giappone non cessi di resistere.

(3) Le conseguenze della inutile ed insensata resistenza Tedesca contro la potenza dei popoli liberi del mondo rappresentano un chiaro e terribile monito per il popolo Giapponese. Le forze che ora stanno convergendo sul Giappone sono incommensurabilmente più numerose di quelle impiegate per sconfiggere i Nazisti e per devastare necessariamente il territorio e l'industria della Germania, sconvolgendo così la vita al popolo Tedesco. L'impiego dell'intera forza militare di cui disponiamo porterà inevitabilmente alla distruzione dell'esercito Giapponese e alla devastazione del Paese.

(4) Per il Giappone è giunta l'ora di decidere se vuole continuare a seguire quegli ostinati governanti militaristi la cui poco intelligente strategia ha trascinato il Giappone sulla soglia dell'annientamento o se invece vuole percorrere la via della ragione.

(5) Non ci sono alternative ai termini di resa che seguono, dai quali non è possibile deviare e la cui applicazione non tollererà ritardi di alcun genere.

(6) L'autorità e l'influenza di coloro che con l'inganno hanno spinto il popolo Giapponese verso l'utopia della conquista del mondo, dovranno essere abbattute per sempre. Fino a quando il mondo sarà guidato da un irresponsabile militarismo risulterà impossibile instaurare un nuovo ordine che sia basato sulla pace, la sicurezza e la giustizia.

(7) Fino al momento in cui tale nuovo ordine non sarà stabilito e fino a quando non ci siano convincenti prove che la potenza bellica del Giappone sia stata definitivamente distrutta, alcune aree del territorio Giapponese saranno occupate dalle Forze Alleate che avranno il compito di assicurare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

(8) Saranno applicati i termini previsti dalla Dichiarazione pronunciata alla Conferenza de Il Cairo in base ai quali la sovranità Giapponese sarà limitata alle isole di Honshu, Hokkaido, Kyushu, Shikoku e ad altre isole minori che verranno successivamente indicate.

(9) Ai militari appartenenti alle Forze Armate Giapponesi, dopo essere stati disarmati, verrà concesso di tornare alle loro case e condurre una vita pacifica e prospera.

(10) Noi non intendiamo ridurre i Giapponesi in schiavitù o distruggerli come nazione, ma saremo inflessibili con tutti quei criminali di guerra che hanno compiuto atti di crudeltà nei confronti dei nostri prigionieri. Il Governo Giapponese dovrà rimuovere ogni ostacolo alla nascita e allo sviluppo di ideali democratici nella società civile del proprio Paese. Dovranno essere ripristinati i diritti fondamentali dell'uomo come la libertà di pensiero, la libertà di espressione e la libertà religiosa.

(11) Al Giappone sarà consentito mantenere le industrie necessarie a sostenere la propria economia di pace e a pagare il giusto risarcimento in natura, ma non potrà conservare l'industria bellica. Al Giappone sarà inoltre permesso di avere accesso al mercato internazionale mondiale e rifornirsi delle materie prime necessarie.

(12) Le forze Alleate di occupazione saranno ritirate dal suolo Giapponese dopo aver raggiunto questi obbiettivi e dopo che si sarà insediato un Governo che sia espressione della libera volontà del popolo Giapponese.

(13) Noi chiediamo al Governo Giapponese di proclamare la resa incondizionata di tutte le proprie Forze Armate e di fornire appropriate ed adeguate garanzie sulla buona fede con la quale compirà questo atto. L'alternativa alla resa incondizionata sarà l'immediata distruzione del Giappone.

Fonte del documento:
A Decade of American Foriegn Policy : Basic Documents, 1941-49
Prepared at the request of the Senate Committee on Foreign Relations
by the Staff of the Committe and the Department of State.
Washington, DC : Government Printing Office, 1950

© 1996 The Avalon Project

Traduzione di UGO PERSIANI

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