RELAZIONE DEL GENERALE GEORGE C. MARSHALL
Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti


LA SECONDA FASE

I MESSAGGI PRESIDENZIALI DEL 16 E DEL 31 MAGGIO 1940

Il 16 maggio 1940 in uno speciale messaggio diretto al Congresso il Presidente raccomandava uno stanziamento di circa 1 miliardo di dollari di cui 732 milioni dovevano essere devoluti allo equipaggiamento delle forze armate e ad un aumento di 28.000 uomini nei quadri dell'esercito: (13.000 di questi erano destinati all'aviazione). Il 31 maggio in un secondo messaggio al Congresso il Presidente raccomandava un ulteriore stanziamento di circa 1 miliardo di dollari.

Oltre alle somme raccomandate dal Presidente nei suddetti due messaggi, due aggiunte fatte da varie commissioni del Congresso furono di prezioso ausilio al Ministero della Guerra nel compimento del suo programma di difesa. Il 20 maggio, cioè quattro giorni dopo il messaggio presidenziale del 16 maggio, la Commissione Senatoriale del Bilancio inserì nel progetto di legge allora allo studio un ulteriore stanziamento di 50 milioni di dollari per un altro aumento di 25.000 uomini, portando così gli effettivi autorizzati dell'esercito a 255.000 uomini. Pochi giorni dopo il messaggio presidenziale del 31 maggio, la Commissione del Bilancio della Guerra aggiunse 322 milioni di dollari al progetto di legge allo studio, permettendo un altro aumento di 95.000 uomini: gli effettivi dell'esercito avrebbero raggiunto così 375.000 uomini. Benchè queste somme e questi aumenti di effettivi non appaiano oggi, di fronte ai miliardi recentemente stanziati, molto significativi, essi tuttavia diedero al Ministero della Guerra la possibilità di prendere dei provvedimenti preliminari di estrema importanza per i successivi sviluppi della situazione.

Fu possibile costruire unità quadro: le fabbriche cominciarono a preparare il vestiario e l'equipaggiamento, che doveva essere pronto in ottobre. Furono soprattutto questi provvedimenti che resero possibile la chiamata alle armi della Milizia Statale e delle prime reclute.

Altri stanziamenti autorizzati a quell'epoca permisero un notevole aumento del numero di aeroplani e l'intensificazione dell'allenamento dei piloti, nonchè l'uso di scuole ausiliarie destinate ad assistere nell'istruzione dei piloti; permisero inoltre stanziamenti per esercitazioni in campo, aumento di difese costiere, fondi per la modernizzazione di aeroplani esistenti, creazione di fabbriche per la produzione di munizioni, nonchè l'acquisto di ulteriori indispensabili articoli di equipaggiamento. Fu autorizzata dell'Arma Aerea a 54 gruppi di combattimento, e furono altresì l'espansione dell'Arma Aerea a 54 gruppi di combattimento, e furono altresì stanziati fondi per la creazione di forze corazzate.
In quell'epoca il Presidente dichiarò che sarebbe stato opportuno che egli fosse autorizzato a chiamare alle armi la Milizia Statale. Questa, pur mancando quasi totalmente di equipaggiamento moderno e pur avendo i suoi effettivi ridotti a meno del 40 percento degli organici, rappresentava una delle poche organizzazioni di difesa su cui era possibile contare; il passaggio di essa alle dipendenze del governo federale era quindi di primaria importanza. Un altro interessante aspetto della nuova fase in cui si stava entrando era il mutato atteggiamento degli industriali di fronte alla capacità di produzione ed al ritmo di consegna di motori d'aeroplani e di altri pezzi di artiglieria pesante. Con l'aggravarsi della crisi oltre oceano, gl'industriali si dimostrarono sempre più disposti ad assumersi l'impegno di consegnare la merce ad un ritmo che prima sarebbe sembrato inattuabile.

L'espansione dell'esercito, nell'estate del 1940, si atteneva, in linea generale, ad un progetto di mobilitazione protettiva, che era stato studiato da molto tempo: ma l'improvviso mutamento della situazione internazionale, soprattutto nei riguardi della flotta francese ed al pericolo che minacciava l'Inghilterra, imponeva un immediato riorientamente anche per ciò che riguardava i mezzi a nostra disposizione. La possibile perdita della flotta inglese ci consigliava di accelerare i nostri preparativi di difesa e creava immediatamente l'urgentissima necessità di provvedere molti articoli essenziali di equipaggiamento, la cui produzione richiedeva molto tempo.

Considerando il fattore tempo alla luce dei possibili e pericolosi sviluppi della situazione, bisognava tener presenti due aspetti della questione. Uno di essi riguardava il pericolo imminente, che poteva svilupparsi nei prossimi sei mesi; l'altro concerneva i provvedimenti da prendersi per un periodo di parecchi anni. Si ritenne che, per il momento, il primo aspetto fosse il più importante. Materiali d'artiglieria e da trasporto, munizioni ed altri articoli essenziali di equipaggiamento non si potevano improvvisare; ma l'altro elemento necessario ad ogni esercito, cioè gli uomini, erano disponibili e potevano benissimo essere preparati fisicamente e disciplinarmente ed istruiti con il materiale della Prima Guerra Mondiale, che avevamo a disposizione, e con quello in corso di produzione. Si ritenne che non sarebbe stato possibile mettere insieme un esercito, che forse in grado di far fronte alle esigenze del momento, limitandosi all'arruolamento volontario.

L'altra alternativa era un sistema di coscrizione obbligatoria, che doveva fornire gli effettivi sufficienti per completare i quadri della milizia statale e dell'esercito regolare nel più breve tempo possibile; era necessario seguire un procedimento disciplinato e regolare, in luogo del reclutamento volontario frammentario ed insufficiente. Alcuni membri del Congresso proposero un enorme aumento dell'esercito regolare. Questo tuttavia sarebbe stato un procedimento inutile, a meno di non avere a disposizione il necessario equipaggiamento; e l'equipaggiamento si sarebbe potuto ottenere soltanto trasformando la Milizia Statale e cambiando fondamentalmente la politica del governo in fatto di questioni militari. Fu deciso pertanto di mettere la Milizia Statale alle dipendenze del governo federale e di utilizzarne il personale e l'equipaggiamento insieme con quello dell'esercito regolare, per istruire il primo contingente delle migliaia di soldati indispensabili alla difesa del paese.

La federalizzazione della Milizia Statale ed il rapido passaggio della legge sulla Coscrizione Obbligatoria furono quindi i due problemi che si presentavano urgentissimi nell'estate del 1940. La prima richiesta di federalizzazione della Milizia Statale fu fatta in maggio, con lo scopo preciso di utilizzare i campi estivi, mentre si stavano allestendo gli accantonamenti per l'esercito in via di espansione; si riteneva che al principio dell'inverno gl'impianti semi-permanenti per il primo aumento di effettivi sarebbero stati terminati e che la costruzione di ulteriori accantonamenti sarebbe stata ben avviata. Tuttavia, la procedura necessaria a far approvare una legge in regime democratico fece sì che questi due provvedimenti fossero lungamente dibattuti durante tutta quell'estate.

Nella mia dichiarazione fatta il 5 agosto dinanzi alla Commissione del Bilancio del Senato, osservai quanto segue:
" il problema dei quartieri militari è molto grave in questo momento. Credevano che il Congresso avrebbe risolto prima del 1° agosto la questione riguardante la chiamata della Milizia Statale e quella dell'istruzione militare obbligatoria. In base aquesta promessa, si sarebbe dovuto far passare la Milizia al servizio federale entro il settembre e procedere alla chiamata alle armi dei primi coscritti entro il mese di ottobre. Invece, le settimane sono trascorse, e noi non siamo stati autorizzati nè à firmare i contratti, nè a provvedere gli ulteriori indispensabili alloggi.
"Abbiamo fatto il possibile per trovare il mezzo di iniziare la nostra opera; ma vogliamo procedere in maniera regolata ed efficace. Sappiamo esattamente quello che vogliamo fare e dove lo vogliamo fare, ma non abbiamo nè l'autorità, nè i fondi necessari per procedere: e il tempo incalza. Per ciò che riguarda là costruzione, si può dire che l'inverno è alle porte, perchè ci vogliono tre o quattro mesi per provvedere quartieri adeguati. Speravamo dapprima di guadagnare tempo, facendo una mobilitazione progressiva della Milizia Statale durante l'estate; avevamo progettato di mettere le truppe in attendamenti, mentre si stavano allestendo quartieri migliori nelle regioni che richiedono protezione speciale contro il freddo. Tuttavia, le settimane sono passate, e non abbiamo potuto incominciare nulla. Le presenti tergiversazioni rendono pressochè impossibile un'azione efficace. Bisognerebbe cominciare à metter giù i tubi dell'acqua e le fognature; a costruire strade provvisorie, ed almeno i viottoli per non far vivere i soldati nel fango; e bisognerebbe incominciare a costruire ospedaletti almeno temporanei. Queste sono necessità vitali, che non possono essere improvvisate."

In questi frangenti ci fu di grande utilità là somma di 29 milioni di dollari autorizzata il 2 agosto 1940 dal Presidente, da uno speciale fondo di emergenza; essa ci diede la possibilità di cominciare a costruire alcuni edifici di primaria importanza, ospedali e magazzini in dodici campi della Milizia Statale, nonchè l'accantonamente divisionale di Fort Dix nel New Jersey.

I problemi riguardanti i fondi dà stanziare fuono ulteriormente a complicati dal fatto che i due progetti di legge per la chiamata alle armi della Milizia Statale e per la coscrizione obbligatoria vennero discussi contemporaneamente. L'autorizzazione di mettere la Milizia Statale al servizio federale fu finalmente approvata il 27 agosto 1940, ma i 128 milioni di dollari necessari all'inizio delle costruzioni furono stanziati soltanto il 9 settembre. Le prime unità della Milizia Statale furono chiamate il 16 settembre, il giorno stesso cioè in cui il Presidente firmava la legge sulla coscrizione obbligatoria. Tra le altre cose, il Ministero avrebbe preferito rimandare questo reclutamento di un mese o almeno di due settimane, per poter impiegare subito nel miglior modo possibile la somma testè stanziata; ma, poiché si temeva che l'annuncio di un simile progetto avrebbe intralciato il passaggio della legge sulla coscrizione obbligatoria, non si potè procedere come sarebbe stato logico. La somma necessaria per l'organizzazione della coscrizione obbligatoria fu messa a disposizione del Ministero il 24 settembre, al cadere delle prime foglie.

SVILUPPO DELLE FORZE ARMATE DURANTE L'INVERNO 1940-41

L'aumento delle nostre forze armate da 172.000 -uomini a circa un milione e mezzo, effettuata in tempo relativamente breve, imponeva gravissime responsabilità al Ministero della Guerra. Tra le prime e più importanti questioni da risolvere era quella degli alloggi, degli ospedali e dei centri d'istruzione sparsi in varie località strategicamente adatte in tutto il territorio degli Stati Uniti. L'inverno ormai alle porte, ed il tempo eccezionalmente cattivo (neve, pioggia e fango), complicavano vieppiù le cose. Era essenziale altresì provvedere mezzi di ricreazione per i soldati e prendere tutte le misure necessarie al loro benessere morale. I problemi inerenti all'acquisto di terreni furono aggravati dal fatto che in alcune zone scelte per la costruzione di campi militari, le popolazioni locali erano piuttosto sfavorevoli al progetto. In altri casi, invece, il Ministero della Guerra ricevette valanghe di richieste da uffici commerciali di varie località e da diversi gruppi politici. Indubbiamente furono commessi degli errori nello svolgimento dell'ingente programma intrapreso nell'inverno 1940-41, ma, considerato alla stregua dei risultati ottenuti, si può dire che in complesso, il compito fu eseguito in maniera encomiabile.

L'approvazione della legge sulla coscrizione obbligatoria autorizzava a portare l'esercito degli Stati Uniti a 1.400.000; di questi 500.000 dovevano far parte dell'esercito regolare, 270:000 della Milizia Statale e 630.000 dovevano provenire dalle nuove reclute.

PROBLEMI SPECIALI INERENTI ALL'ESPANSIONE DELLE FORZE ARMATE

L'istruzione di questa ingente armata richiedeva anche una vastissima espansione di tutte le attività dell'esercito regolare. Per la continua formazione di quadri d'addestramento per nuove unità o nuove scuole era necessario molte volte prelevare ufficiali e sott'ufficiali, forniti già di una certa esperienza militare, dagli effettivi dell'esercito regolare, che andava anch'esso rapidamente aumentando. Questa era una procedura piuttosto scoraggiante per i comandanti interessati, sia di terra che d'aviazione, perché, mentre da una parte facevano del loro meglio per assorbire numerosi elementi inesperti e trasformarli in efficaci unità di combattimento, dall'altra erano costretti più di una volta a cedere i loro uomini migliori, continuando nel loro programma d'addestramento ed al tempo stesso istruendo nuovi capi e nuove reclute, per rimpiazzare i vuoti. La Milizia Statale invece non fu sottoposta a questo metodo scoraggiante, per darle la possibilità di perfezionare al massimo la sua organizzazione.

Mettendo a profitto l'esperienza acquistata dai belligeranti nella guerra europea, si andavano continuamente riesaminando ed esperimentando nuove organizzazioni, nuovi metodi e nuovi tipi di equipaggiamento. Il ritmo dell'istruzione fu sensibilmente accelerato, offrendo dei corsi che permettevano di dare il grado di ufficiale a circa 600 uomini, ogni cinque settimane.

Durante gli anni del dopo guerra erano stati istruiti circa 100.000 ufficiali di complemento, provenienti quasi tutti dal Corpo Speciale per l'istruzione degli ufficiali di Complemento (Reserve Officers Training Corps): ciò facilitò grandemente al Ministero il compito di procurarsi subito un contingente di ufficiali, che costituirono a quel tempo la nostra più grande ricchezza. Senza la loro assistenza, non avremmo potuto effettuare il nostro programma, se non in maniera assolutamente inadeguata; ciò è provato anche dal fatto che oggi questi ufficiali costituiscono tra il 75 percento ed il 90 percento di tutti gli ufficiali nell'esercito regolare.

Per la coscrizione dei chiamati alla leva, istituimmo 29 grandi centri di presentazione in tutto il territorio degli Stati Uniti; in essi la reclute dovevano essere classificate, equipaggiate ed inviate ai centri di addestramento, dove dovevano ricevere i primi elementi d'istruzione militare.

Per l'istruzione delle reclute istituimmo 21 centri di addestramento, dove ogni arma ed ogni servizio dell'esercito aveva la possibilità di impartire alle reclute la prima istruzione militare. Ogni soldato deve fare 13 settimane di istruzione; trascorso questo periodo, viene assegnato ad una unità tattica, che a sua volta partecipa all'addestramento tattico collettivo di tali unità. Questi centri di addestramento furono costruiti e messi in stato di funzionare durante l'inverno e la primavera del 1940-41, nonostante avverse condizioni atmosferiche, difficoltà di ottenere materiale e scarsità di mezzi. Ma con l'organizzazione di tali centri era fatto il primo passo verso il sistema normale di tenere in efficienza un esercito; eppure essa rappresentava una fondamentale deviazione dai sistemi seguiti fino ad allora. Nessuna fase dello sviluppo del nostro esercito da campagna ha dato risultati tanto soddisfacenti quanto quelli raggiunti nei campi di addestramento, sia per la qualità delle reclute, sia per lo straordinario grado di istruzione da esse raggiunto nel breve periodo di 13 settimane. Da ora innanzi i nostri reggimenti e le nostre divisioni possono continuare regolarmente la loro istruzione di combattimento, senza dover pensare all'istruzione di nuove reclute e senza dover rallentare il loro ritmo, per istituire corsi individuali concernenti armi speciali o simili.

Durante la primavera del 1941 il programma di espansione continuò ininterrotto. In marzo fu autorizzato un nuovo aumento dell'aviazione e si cominciarono a studiare i piani per l'istruzione di 30.000 piloti e 100.000 meccanici all'anno. Iniziammo anche le pratiche per l'occupazione di nuove basi nell'Atlantico, avute in affitto dal governo britannico. Continuammo altresì ad aumentare le guarnigioni dei nostri possedimenti e dell'Alaska. Naturalmente avevamo anche da tener conto degl'impegni assunti dall'America di fornire grandi quantità di munizioni alle democrazie alleate; e tali problemi erano strettamente collegati a quelli riguardanti l'equipaggiamento delle nostre forze armate, ormai accresciute in misura veramente colossale.

Pur avendo noi stessi scarsità di equipaggiamento, la situazione internazionale richiedeva che noi fornissimo materiali agli altri. Questo fatto creava il più grosso problema di coordinamento che il Ministero della Guerra si trovasse a dover risolvere: la situazione era esattamente opposta a quella degli anni 1917-18, in cui i nostri alleati ci fornirono quasi tutte le munizioni. Il passaggio della Legge di Prestito e Affitto (Lend-Lease Act), nel marzo 1941 permise il coordinamento di tutte le questioni inerenti alla conclusione dei contratti, ai tipi di materiali da produrre ed alle ispezioni da eseguirsi durante il periodo di produzione.

L'aumentato ritmo di produzione, ora che i fondi necessari erano stati autorizzati, era destinato ad accrescere la nostra forza, piuttosto cha a diminuire le nostre risorse.
Il Ministero della Guerra istituì infine una serie di scuole allieviufficiali, allo scopo di istruire nuovi ufficiali, di dare una possibilità di avanzamento ai soldati e soprattutto di approfittare d'una occasione straordinaria di procurarsi ottimi ufficiali. Gli allievi vengono scelti tra gli uomini di truppa che hanno chiaramente dimostrato di possedere le qualità necessarie per fare dei buoni capi. In una serie di corsi della durata di tre mesi queste scuole possono istruire un minimo di 10.000 ufficiali all'anno e possono essere rapidamente aumentate, in caso di necessità.

RIORGANIZZAZIONE DEL COMANDO E DELLO STATO MAGGIORE

Nella graduale trasformazione dell'esercito da un esercito di pace in una organizzazione destinata eventualmente alla guerra, hanno avuto luogo i seguenti cambiamenti:
Il Quartier Generale delle Forze di Campagna fu stabilito nel luglio scorso, presso la Scuola Superiore di Guerra dell'Esercito, per controllare l'addestramento delle truppe. In epoca più recente esso fu portato più direttamente nel campo operativo, grazie all'aggiunta di una parte della Divisione per i Piani di Guerra dello Stato Maggiore del Ministero di Guerra (War Plans Division of the War Department General Staff). In tal modo, il Quartier Generale non solo sopraintende all'istruzione di tutte le truppe, ma, in caso di necessità, sarà in grado anche di adempiere alle sue funzioni normali in zona di operazioni.

Per permettere alle truppe di campagna di concentrare tutta la loro attività sull'istruzione militare, le funzioni pertinenti all'amministrazione ed ai servizi logistici nelle zone territoriali sono state affidate a nove Comandi di Zona, distribuiti geograficamente in tutto il territorio nazionale. Alle dipendenze di questi Comandi, sono stati istituiti dei Comandi dei Servizi, destinati a compiere le necessarie funzioni e ad esonerare le truppe di campagna da funzioni di questa natura.

Per quanto riguarda la difesa aerea, il territorio degli Stati Uniti è stato suddiviso in quattro Zone di Difesa Aerea, dove il coordinamento dell'Aviazione, della difesa antiaerea, degli allarmi aerei, della difesa a mezzo sbarramento di palloni è stato affidato ai rispettivi comandanti dell'aviazione, alle dipendenze del Comando Generale dell'Aviazione, detto ora Comando di Combattimento (Combat Command).

Per assicurare unità di comando in tutta la zona delle Antille, Porto Rico, Panamà, e tutte le nuove basi avute in affitto in quella zona sono state organizzate sotto il Comando di Difesa del Mar dei Caraibi (Caribbean Defense Command) e messe alle dipendenze di un unico comandante. La posizione strategica di Terranova ha imposto la necessità di sviluppare la nostra base in quell'isola e di farla occupare da forze terrestri ed aeree, poste tutte alle dipendenze di un officiale d'aviazione.
Gl'impianti dei cosiddetti Porti d'Imbarco di New York, di Charleston, Nuova Orleans, San Francisco e Seattle sono stati enormemente ingranditi, per facilitare il movimento di truppe e di equipaggiamento verso le guarnigioni d'oltre oceano, nonchè lo scarico e la ridistribuzione negli Stati Uniti di certi materiali importati. Per qualche tempo il solo porto di New York ha avuto un movimento di merce quasi pari per tonnellaggio a quello della prima Guerra Mondiale.

Data la vastità dei compiti che lo Stato Maggiore ha dovuto affrontare durante il presente programma di espansione, i sottocapi di Stato Maggiore sono stati aumentati da uno a tre. Uno di essi si occupa soltanto dell'aviazione; un altro si occupa dei rifornimenti, dell'equipaggiamento, del programma di costruzioni e delle forze corazzate; il terzo si occupa di tutte le altre questioni che rientrano nella competenza dello Stato Maggiore.

STATO DELLE FORZE ARMATE AL 1° LUGLIO 1941

Gli effettivi dell'esercito sono oggi aumentati di circa otto volte, e consistono di circa 1.400.000 uomini. Le forze terrestri entro il territorio continentale degli Stati Uniti consistono di quattro armate, composte complessivamente di 9 corpi d'armata e di 29 divisioni, più una forza di 4 divisioni corazzate, che saranno tra poco portate a 6. L'aviazione comprende 54 gruppi di combattimento. L'equipaggiamento iniziale necessario per questi contingenti esiste già in parte nei nostri magazzini, ed in parte è in via di produzione; c'è poi quello a cui si provvederà coi fondi stanziati nei preventivi dei bilanci in corso.

Gli effettivi delle forze armate possono quindi essere oggi distribuiti come segue: 456.000 uomini nelle 29 divisioni delle armate da campagna; 43.000 uomini nelle forze corazzate; 308.000 uomini in circa 215 reggimenti, o simili unità di artiglieria terrestre, di artiglieria antiaerea, reparti del genio, reparti trasmissioni, ecc., che costituiscono le truppe di Corpo d'armata, d'armata e del Comando Supremo, a complemento delle divisioni; 167.000 uomini in aviazione; 46.000 uomini addetti alle nostre difese dei porti; 120.000 uomini nelle guarnigioni d'oltre oceano, comprese Alaska e Terranova; 160.000 uomini addetti a circa 550 posti militari, depositi e porti d'imbarco; ed infine da 100.000 a 200.000 reclute nei vari centri d'istruzione. La lunghezza delle nostre coste e le numerose basi d'oltre mare richiedono inoltre l'impiego di molti uomini, che non fanno parte dell'esercito da campagna in via di organizzazione negli Stati Uniti.

La forza aerea è stata riorganizzata, in modo da assicurarne il migliore impiego possibile nell'interesse nazionale. Molte unità sono state formate ed accresciute, secondo le circostanze; tra queste vanno citate le divisioni motorizzate, i paracadutisti, gli sciatori, le unità anticarro ed anti-aeree, le truppe da montagna, le unità corazzate ed un gran numero di unità per i vari servizi necessari ad un esercito moderno, che dev'essere preparato ad operare in qualsiasi clima e su qualsiasi terreno. I membri delle nostre forze armate hanno trascorso un inverno di vigoroso allenamento e sono in ottime condizioni fisiche. Il loro morale è altissimo, grazie all'opera spiegata da varie organizzazioni militari e civili. Tuttavia, pur avendo l'equipaggiamento sufficiente a scopo d'istruzione, manchiamo ancora di moltissimo materiale essenziale, e soltanto una piccola parte dell'esercito da campagna sarebbe in grado oggi di partecipare alle operazioni richieste dalla guerra moderna. Ma la produzione è in via di aumento per numerosi articoli, ed è probabile che nei prossimi quattro mesi la situazione migliori grandemente.

Gli effettivi dell'esercito regolare, pur essendo ridottissimi di numero, hanno costituito l'elemento essenziale di tutte le forze armate, e senza di esso non si sarebbero mai raggiunti i risultati fin qui ottenuti, a meno di non misurare questi risultati semplicemente in base ad una superficiale statistica numerica. Ma i progressi compiuti hanno fornito la prova della bontà dei piani meticolosamente studiati dallo Stato Maggiore, nonostante la mancanza di vaste unità di truppe da far manovrare e l'inesistenza di una completa organizzazione militare nel nostro paese. Le ottime scuole militari che l'esercito aveva sempre tenuto in efficienza dal 1920 in poi hanno dato frutti meravigliosi: i nostri ufficiali e sott'ufficiali, grazie all'esperienza acquistata nella scuola, hanno dimostrato considerevole preparazione tecnica, abilità d'istruttori e qualità di capi, riuscendo ad unificare ed a fondere nel grande esercito degli Stati Uniti i militari di carriera e quelli recentemente reclutati.

PROPOSTE PER L'ELIMINAZIONE DI CERTE LIMITAZIONI ERESTRIZIONI LEGALI

La presente relazione costituisce fin qui soprattutto un'esposizione dei problemi presentatisi e dei progressi compiuti negli ultimi due anni. Ho tentato tuttavia di segnalare alcune difficoltà inerenti alla rapida creazione di un grande esercito in tempo di pace. Al momento in cui presento la mia relazione, quelle che l'anno passato erano possibilità sono purtroppo divenute oggi minacciose probabilità; è quindi assolutamente necessario per la sicurezza nazionale rendersi conto dei pericoli inerenti alla situazione. Le eventualità, che oggi o domani potrebbero presentarsi, formano oggetto di grave preoccupazione; esistono ancora delle restrizioni legali sull'impiego delle forze armate, che dovrebbero essere rimosse senza indugio. Gli avvenimenti degli ultimi giorni sono prova ancora più evidente della improvvisa rapidità con cui un conflitto armato può estendersi a zone precedentemente considerate al sicuro da ogni attacco.

Mi permetto quindi di raccomandare vivamente che il Ministero della Guerra sia autorizzato ad estendere il periodo di servizio militare dei soldati reclutati in base alla legge sulla coscrizione obbligatoria, degli ufficiali di complemento e delle unità della Milizia Statale.
II Ministero della Guerra si propone di istruire ogni anno un maggior numero di reclute, sostituendo, appena la situazione lo permetterà, quelle che ora sono in servizio attivo, e soprattutto gli uomini più anziani. In complesso, abbiamo la stessa intenzione per ciò che riguarda gli ufficiali di complemento, che vogliamo sostituire a poco a poco con altri, finora non richiamati in servizio. Tuttavia, in questo momento non è possibile, a nostro avviso, seguire una norma generale: alcuni si trovano nelle Aleutine, altri alle Hawaii, alcuni fanno parte di unità destinate a basi d'oltre mare, altri di unità da allenarsi come "gruppi operativi" per possibili azioni speciali.

Data la presente situazione, la sicurezza nazionale appare minacciata ed il paese si trova in stato di emergenza. Qualunque cosa si faccia per la difesa nazionale, bisogna farla nel modo migliore e più efficace. Opinioni dissenzienti in questioni politiche non dovrebbero, mi sembra, far dimenticare i problemi relativi alla preparazione delle nostre forze armate, preparazione che, negli ultimi dodici mesi, ha formato l' oggetto principale del nostro vasto programma. Il Comandante in Capo ed il Congresso avranno il compito di decidere dove e quando tali forze debbano essere impiegate, ma ciò non ha nulla a che vedere con la questione di metterle in grado di servire il paese. Tutti ammetteranno, io credo, che il fattore tempo ha avuto un'importanza enorme nel susseguirsi degli eventi che si sono svolti dal settembre 1939, sia per la disponibilità del materiale, sia per la possibilità di servirsi di unità numerose e perfettamente addestrate nei vari teatri di operazioni.

Il nostro compito per quanto riguarda il materiale è, in generale, capito; il nostro compito riguardo al personale invece non lo è, ed è per questo che certe limitazioni legali, ammissibili al tempo in cui furono approvate, ora impediscono la trasformazione dell'esercito in una forza armata immediatamente disponibile per qualsiasi misura difensiva possa apparire necessaria.
Basterà citare un esempio: secondo certi piani elaborati da molto tempo, abbiamo attualmente disponibile una quantità tale di truppe e di materiale che potremmo, anzi assolutamente dovremmo, organizzare ed addestrare certi "gruppi operativi" per essere pronti in caso di bisogno. Ma qual'è la situazione legale di queste truppe? Gli ufficiali delle divisioni dell'esercito regolare sono, in misura che varia tra il 75 e il 90 percento, ufficiali di complemento, il cui periodo di servizio è limitato legalmente a dodici mesi; in altre parole, circa 600 ufficiali in ogni divisione dovrebbero tra poco, per legge, essere autorizzati ad abbandonare il servizio e tornarsene a casa. Il periodo di dodici mesi per molti, se non per la maggior parte degli ufficiali delle prime divisioni, è ora quasi terminato. Dovremmo dunque rimpiazzare quasi tutti gli ufficiali di una divisione - i migliori, i capi- proprio al momento della partenza per località strategiche? In due divisioni relogari abbiamo fatto in modo che il personale di truppa sia tutto di volontari con ferma di tre anni, ma nelle altre, necessariamente, il numero dei militari in servizio di leva varia dal 25 al 50 percento. In questo caso il problema è lo stesso come per gli ufficiali di complemento.

Le unità della Milizia Statale sono sottoposte, per quanto riguarda gli effettivi, a tre limitazioni distinte: la prima è quella relativa in genere alle unità della Milizia Statale; la seconda è quella relativa agli ufficiali di complemento che sono il 10 percento del totale; la terza è quella relativa ai militari di leva, che ora rappresentano più del 50 percento degli effettivi. Oltre a ciò, un gruppo di unità per compiti operativi comprende tante diverse armi. In questi gruppi operativi, mentre possiamo impiegare unità dell'esercito regolare per formare le divisioni, dobbiamo utilizzare necessariamente l'organizzazione della Milizia Statale per la formazione di reparti ausiliari di artiglieria pesante, artiglieria antiaerea, genio, ecc. Ci troviamo così intralciati da una quantità di misure restrittive circa il personale. Si aggiunga a ciò il fatto che i piani per la costituzione di grandi unità devono prevedere ogni possibile eventualità, tenendo conto dei mezzi a disposizione; che occorre del tempo per preparare contingenti di tal genere; e che, attualmente, siamo costretti a sottomettere i nostri piani alla pubblica investigazione e discussione, ciò che fa perdere moltissimo tempo; inoltre ci troviamo a dover mettere il mondo intero al corrente dei nostri progetti. Propongo quindi che le suddette limitazioni siano rimosse al più presto possibile, per darci la possibilità di difenderci contro azioni freddamente e segretamente progettate, che potrebbero essere rivolte contro di noi da un momento all'altro. Non è fuori luogo ricordare che nel corso della nostra storia alcuni disgraziati episodi sono stati provocati appunto da simili questioni legali; ed allora non si rischiava se non una battaglia, o magari una breve campagna. Ma questa volta, nella crisi attuale, i rischi sono ben più gravi.

Nel luglio dell'anno scorso l'esercito si trovò a dover risolvere un problema molto simile a quello di questo luglio, per ciò che concerne il fattore tempo ed un sistema di rapida procedura. A quell'epoca chiedevamo l'autorizzazione di inviare i primi nuovi contingenti della Milizia Statale in campi estivi, per cominciarne l'istruzione, e chiedevamo i fondi per poter procedere subito, approffittando delle favorevoli condizioni atmosferiche, alla costruzione degli accantonamenti destinati ad alloggiare le truppe durante l'inverno. Ma passò tutta l'estate, prima che fosse possibile iniziare l'opera.
Un'altra restrizione riguarda l'elemento ufficiali. Abbiamo sottoposto al Congresso, pochi giorni fa, un progetto di legge destinato ad accrescere l'efficienza del corpo degli ufficiali.
Lo scopo di questo progetto è di rimuovere dal servizio attivo alcuni ufficiali, che ritardano lo sviluppo del nostro esercito per mancanza di certe qualità di fermezza, intelligenza, e ascendente sulle truppe. Secondo le leggi esistenti, le nomine degli ufficiali di complemento possono essere revocate a discrezione del Presidente, mentre per quelli della Milizia Statale occorre la proposta di una commissione di ufficiali designata dal Ministro della Guerra. Quanto agli ufficiali dell'esercito regolare, il loro allontanamento dal servizio attivo richiede una procedura così complicata, da renderla assolutamente inefficace in periodo di emergenza. Insomma, il Ministero della Guerra chiede di essere autorizzato a correggere le deficienze dell'esercito regolare, nello stesso modo come corregge quelle della Milizia Statale e degli ufficiali di complemento.

Quanto alle promozioni temporanee, il Ministero della Guerra ha recentemente istituito un sistema destinato a migliorare l'elemento ufficiali. Abbiamo divisato un sistema di promozioni per selezione fino al grado di colonnello; fino ad oggi 286 tenenti colonnelli sono stati designati per l'avanzamento. Questa procedura naturalmente sarà estesa a poco a poco anche ai gradi inferiori. In tutte queste questioni abbiamo tenuto presenti l'interesse dei soldati e del paese, più che quello dei singoli ufficiali.
Le proposte che il Ministero della Guerra sottopone al Congresso non hanno se non uno scopo: la sicurezza del popolo americano. La difesa nazionale dev'essere organizzata in maniera ordinata ed efficace, se vogliamo esser pronti ad affrontare la situazione. E questo è un compito che non ammette indugi.

COMMENTI GENERALI

Mentre tutte le varie armi hanno contributo con ritmo sempre crescente all'espansione delle forze armate, credo che il pubblico in genere non si renda conto della vastità del compito intrapreso dalle seguenti armi e specialità: aviazione, specialmente per ciò che riguarda personale e materiale, artiglieria per la produzione di armi e munizioni, intendenza militare per tutti i problemi di costruzione, rifornimenti e trasporti motorizzati, genio per l'organizzazione di nuove unità e per l'inizio, deciso improvvisamente, di nuove costruzioni per l'aviazione e per le basi ottenute in affitto. La creazione e lo sviluppo delle forze corazzate rappresentano un compito ingente, che si sta attuando con grandissima rapidità e con notevole efficacia.

L'assorbimento delle tre distinte organizzazioni militari in un unico esercito degli Stati Uniti è stato effettuato da parte di tutti con un generoso spirito di cooperazione. I soldati hanno fatto il loro dovere senza lamentarsi, con tutti i tempi, durante tutto l'inverno inclemente. A mio avviso, uno dei risultati più soddisfacenti di tutto lo scorso anno è la qualità e l'atteggiamento degli uomini richiamati in base alla legge sulla coscrizione obbligatoria: essi hanno dato un meraviglioso esempio di cittadini che, chiamati a servire il loro paese, compiono il loro dovere con serietà e con slancio. Questo elogio va soprattutto alle classi più anziane, a cui il servizio militare impone i massimi sacrifici e le più gravi fatiche fisiche.

I rapporti dei Ministero della Guerra con l'Ufficio del Bilancio e colle varie commissioni del Congresso sono state durante lo scorso anno particolarmente cordiali, grazie all'evidente desiderio di tutti i componenti dell'ufficio del Bilancio e delle varie commissioni di cooperare per quanto era possibile col Ministero.

Prima di chiudere questa relazione è opportuno rilevare che i risultati ottenuti in questi due anni non si sarebbero mai potuti raggiungere senza l'efficacissima collaborazione degli impiegati del Ministero della Guerra, dei comandanti e degli ufficiali in servizio nelle varie unità. Tutti hanno accettato senza lamentarsi enormi responsabilità, dando ai loro capi un senso di sicurezza e di fiducia, che non può misurarsi a parole e per cui i ringraziamenti non sarebbero mai sufficienti.

G. C. MARSHALL
Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti
Washington, D. C. 1° Luglio 1941.

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