il mio primo approccio con il bellismo Alto Adige, negli anni '60 non fu per me una "passeggiata".
Uscito dalla Scuola Paracadutisti Carabinieri Sabotatori di Viterbo,
(mio Istruttore Oreste Leonardi >>> , capo scorta di Moro, ucciso poi in via Fani)
fui destinato proprio in Alto Adige a fare antiterrorismo.
(eravamo 50 uomini, pagati 10 volte di più del normale, alle dipendenze solo del Generale)
In una sola notte ci furono 300 attentati dei "bombaroli" capeggiati da Klotz.
Gli obiettivi: dighe, caserme ma soprattutto tralicci dell'alta tensione che fecero piombare nel buio la città di Bolzano.

Ma noi soprattutto come antiterroristi fummo i primi ad essere nel loro mirino.
E questo causò alcuni lutti di miei colleghi che ci lascirono anche la vita.


Moltissimi furono i miei interventi - essendo artificiere - per disinnescare vari tipi di ordigni.

Esplosivi rudimentali, alcuni fatte di tritolo, altri molto artigianali, perfino usando i fertilizzanti dell'agricoltura
per il loro ricco contenuto di rame e ossido di zolfo, e che proprio per questo vengono chiamati "Bomber".
Per questi anticrittogamici a base di ditiocarbammati, dal 1963 vi è una legge che ne proibisce la vendita.
Ricordo che con questi venne realizzata l’IPRITE (solfuro di etile biclorurato)
un aggressivo chimico usato sciaguratamente in 4 battaglie durante la Prima Guerra Mondiale
che diede perfino il nome nella città dove per primo venne usato: Ypres
.

Ma il più usato in Alto Adige era il PLASTICO,
così chiamato perché può essere facilmente plasmato
(come nel caso attorno ai ferri dei tralicci) facendolo aderire come una comune "plastilina",
dove poi esplode solo con un detonatore collegato a una miccia, essendo insensibile all'urto.

Ma nonostante questo ambiente che sembrava per tutti noi ostile; iniziai amare il luogo, la sua gente, il suo territorio, e soprattutto
(io che ero già un rocciatore) le sue famose Montagne, Il Gran Zebrù, Il Cevedale, l'Ortles, il Latemar, il Sassolungo
(dove da 4-5000 metri mi ci sono lanciato in stupendi lanci con il paracadute (mai più ripetuti )
ma soprattutto mi incantarono le sue Dolomiti..... arrampicandomi sulle Le Tre Cime di Lavaredo, Le Torri del Catinaccio ecc.
ERA L'ALTO ADIGE ......

Qui sotto una brevissima panoramica..... (altre sono su altre pagine di Storiologia )

qui una piccola panoramica sul territorio....

Con gli abitanti locali ci fu sempre un grande rispetto e una reciproca empatia, fino al punto che 5 anni dopo, uscito dal reparto,
proprio un tedesco per le ottime referenze che avevo negli Alti Comandi, mi fece prima rilasciare
dal Generale di Corpo d'Armata un Permesso Speciale per entrare in tutte le caserme dell'A.A.
per svolgere il mio lavoro di fotografo, poi mi fece entrare in una grande multinazionale
come Ispettore per tutto il territorio Italiano, per seguire 170 tecnici in tutte le 100 città italiane.
Diventai così un "globe trotter" di 150.000 km all'anno, per 10 anni.
Poi in Alto dige mi sposai pure con una bolzanina, dove sono poi nati anche i miei 2 figli.

Di "passeggiate" in Italia, ne ho così fatte proprio tante !! Durante tutti gli anni della "Strategia della tensione.
Ma sempre con il ritorno alla mia amata Merano, che come città non poteva essere
dalle altre più lontana di così .

Ma - per alcuni tirolesi - un certo clima ostile verso l'Italia, non è mai cambiato.
Oggi l’A.A. ha una popolazione del 70% di Tirolesi – ma solo a Bolzano città dove gli italiani sono il 30%
mentre nelle valli la maggioranza
é sudtirolese con il 95% e parla solo il tedesco.
E sono proprio questi a volere una "totale" loro autonomia.


Nel 2014 fu candidata dal PD in A.A. la Elena Boschi con certe idee bellicose
Era contro l'Autonomia - ma poi nel 2018 per non andare incontro a certe reazioni dei sudtirolesi,
ha fatto buon viso alla Klotz..... ed ha cambiato atteggiamento.
Nei manifesti (Lei che é aretina, e non conosce una parola di tedesco)
gli hanno tradotto (opportunisticamente) un singolare motto: "Fur die autonomia Gemeinsam- Autonomia insieme".

 

ADESSO VOGLIO FARE UN PARALLELLO CHE E' MOLTO ATTUALE

Chi é con PUTIN oggi dicono che la Russia ha fatto l’“Operazione speciale” ai confini dell’Ucraina a Est per difendere i russofoni che abitano questo Paese, che sono malvisti a Owest – qui infatti vivono gli ucrainesi, che vogliono che il loro Paese diventi un territorio interamente ucrainese, e pertanto l' Operazione Speciale di Putin - dicono - che è stata una invasione.

Ma dire che l'autodeterminazione dei popoli è un principio di confini, se lo dovessimo applicare sempre significa che allora ogni gruppo di persone di un certo territorio che vuole un suo autogoverno dovrebbe poterlo ottenere. Così se è giusto che l'Ucraina vuole mantenere una sua indipendenza, sarebbe giusto che la dovrebbero ottenere anche altri, come reclamava non molto tempo (per la Pianura Padana) fa un certo Bossi. I Sudtirolesi che abbiamo accennato sopra la volevano ieri.... ma anche oggi).
E a chi si darebbe ragione?. Andremmo in soccorso "Umanitario" per i Tirolesi? Oppure li cacceremo come volevamo fare in risposta a Klotz & C.?

Ovviamente bisogna appellarsi agli accordi tra nazioni, per non giungere a un conflitto. In tutti i gruppi ci si deve mettere d'accordo. Quando qualcuno non è d'accordo con gli altri (abbiamo visto oggi con l'Ucraina) si rischia una guerra e si crede di sopportare le conseguenze di questa scelta. (Anche se nel farla, l'Ex attore, la fa per procura, perché ben altri sono alle sue spalle, tutti disposti ad appoggiarlo per un futuro (e opportunistico) tornaconto. (ma poi può accadere come in Vietnam, o come ultimamente in Afghanista. Non hanno insistito e dopo 20 sono andati via con le pive nel sacco. Nell'ultima c'eravano anche noi italiani !!)

Riallacciandomi quanto detto sopra, noi in Italia negli anni ‘60 siamo intervenuti e abbiamo fatto antiterrorismo contro Klotz che voleva riammettere all'Austria l’Alto Adige (Sud Tirol). (e sua figlia ancora oggi ha queste idee e va dicendo “Il Sud Tirolo non é italia).
Ma l’Italia (col mio reparto antiterroristico finanziato dalla Nato) ci fece intervenire volendo reclamare l’ avvenuta (per loro maldigerita) annessione del 1918 (con a Padova già firmata la resa e con l'austria già in ritirata, un banale incidente di un cecchino al confine di Ala, gli italiani con una risposta (ovviamente esagerata) invasero l'intero A.A. fino al Brennero).
Wilson a Parigi si era era infuriato, lui aveva già deciso di concedere l'A.A. all’Italia come protettorato per tutelare la minoranza etnica che (dal tempo dei Longobardi) da mille anni esisteva. Poi venne Mussolini che nel ventennio in A.A. favorendo la costruzione di industrie solo italiane, fece immigrare dipendenti italiani, per lo più dal Veneto, volendo così italianizzarla.
Il grandissimo monumento che feceo costruire per "questa vittoria" rimase sempre indigesto ai sudtirolesi. Ci misero proprio negli anni '60 di Klotz anche una carica di dinamite per distruggere quello che è considerato un infame monumento.

Ora se Klotz avesse insistito nel ’60 e riusciva anche a vincere con un aiuto austriaco, come si sarebbero allora comportati gli USA ? Gli avrebbe dato ragione approvandolo e schierandosi contro l’Italia?
E forse anche invadere tutta l'Europa, giustificandosi che tutti territori facevano una volta parte dell'Impero Romano.

Sappiamo che tuttora, con la sua erede (la figlia di Klotz) la famosa autonomia é sempre messa in discussione. Come abbiamo visto sopra da immagini piuttosto recenti. Si vuole il Sud Tirol "Libero"!! Anche se gli italiani che ci sono nati e cresciuti (la mia famiglia è una di questi) si sono ormai integrati e stanno bene così. L'automia concessa ha dato un grande sviluppo al territorio; ed è una dei migliori d'Italia. Come detto sopra - è nata da tempo una reciproca empatia - E come non potrebbe essere così, visto il benessere diffuso e le molte manifestazioni internazionali di ogni genere - culturali, artistiche, musicali, imprenditoriali, che si tengono a Bolzano come a Merano. Oltre ad avere sempre sotto gli occhi le straordinarie bellezze che questa Regione possiede.
Alcune viste sopra, ma sono innumerevoli altre mille e mille.

Basta che fate una delle numerose "passeggiate" e mi darete ragione...... sorprendono non soli i tanti turisti ma anche gli stessi meranesi.

Le stupende passeggiate sono in centro,
ma giungono costeggiando il fiume fino allo straordinario "Castello Trauttmansdorff,"
della famosa Imperatrice Sissi.
Ha una superficie di 12 ettari, su vari terrazzamenti con 80 spettacolari ambienti botanici,
che ospitano piante provenienti da tutto il mondo e con al centro un laghetto dove
alla sera vi è molta musica con dei concerti.



E per chi lo desidera può vestirsi e aggirarsi nei sentieri indossando gli supendi vestiti dell'Imperatrice.


Siamo dunque a MERANO

Un o maggio floreale dei bravi giardinieri meranesi per il famoso Ippodromo meranese


A Merano sono 50 i giardinieri che curano le infioritura nelle vie della città.

Sempre a Merano; a un solo passo dal Centro la zona verde delle "Terme"
con 3 piscine esterne
(con 1000 posti parcheggio sottorerra di 5 piani )

ma anche all'interno ci sono 5 spettacolari piscine di varie misure

Ma non dimentichiamo di visitare Castel Tirolo, da dove ha preso il nome l'intera regione

 

Poi visitiamo Bolzano



Piazza Walter a Bolzano - tutta libera dalle auto - ma con tanta avvedutezza - ampio parcheggio sotto la stessa piazza.

ancora nella piazza il ricorrente "Mercato dei Fiori"


poi il plurivisitato "Speck Fest"


e ancora nella stessa piazza, si tiene il famoso "Mercatino di Natale" (con 1 milione di visitatori !!!)

In pieno centro a Bolzano, il giornaliero plurivisitato "mercatino" frutta, verdura e vari


dall'alto la terrazza per vedere la stupenda "Vista a Valle"

Ma non dimentichiamo di visitare anche i dintorni;come Glorenza dentro le sue secolari mura
Che vanta il nome di "Città "da 5 secoli
quando era il crocevia di 3 Cantoni (Itialia, Svizzera, Austria) per il commercio del sale..
La singolarità è che alcuni negozi di vario genere non hanno mai cambiato padrone
quelli attuali riportano all'entrata l'anno di apertura dei loro avi

infine ci sono per gli amanti dello sci, un compresorio scisitico enorme:
con anche piste aperte tutto l'anno a 3000 metri.
In Val Senales su a Maso Corto, dove c'é anche un Hotel, il più alto d'Europa



La ricettività alberghiera è in tutto l'A.A. non solo numerosa ma di altissima qualità.

come qui ad Avelengo (ma prenotarsi un anno prima)
da dove la sera vi potete sedere nella vicina terrazza attrezzata e ammirare la sottostante Merano


Ma ci sono anche i "Masi". Anni fa diedero dei contributi a fondo perduto
per valorizzare in luoghi stupendi queste centenarie abitazioni e renderle attraenti per il turismo.
E a quanto pare ci sono riusciti. Sono oggi migliaia, e in mezzo alla Natura ci si vive da sogno.

Spero che basti e per invogliarvi a fare un viaggio indimenticabile in Alto Adige.
(per questa pubblicità ai luoghi citati sopra io non ho nessun sponsor. L'ho fatta perchè amo il luogo).


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