ANNO 1981

CRONOLOGIA DELL'ANNO ( 2a PARTE )

 

RIPRENDIAMO I MESI DELL'ANNO 1981

" SONO IO IL BURATTINAIO......"

.....Invece della lista dei 500 nel perquisire gli uffici di Gelli della ditta Gio.le a Castiglion Fibocchi, trovarono la lista dei 962 iscritti alla Loggia P2, un vero e proprio elenco del gotha della politica, della finanza, del giornalismo, degli apparati militari.
Nella lista ci sono rappresentate tutte le forze politiche tranne i comunisti. L'elenco dei nomi restò segreto per due mesi. I magistrati avevano mandato tutta la documentazione al presidente del Consiglio FORLANI e questi s'era ben guardato dal diffonderla.
Alla fine alcuni giornalisti dentro al Parlamento, sapevano della lista giunta alla Commissione che indagava su Sindona, e da varie indiscrezioni appresero che stava per essere divulgata sui giornali con i relativi nomi.



FORLANI il 20 maggio (come vedremo) é costretto a rendere nota la lista di 962 presunti iscritti alla loggia P2 tra cui Longo, De Carolis, Miceli, Berlusconi, Rizzoli, Di Bella, Sindona, Calvi, Vittorio Emanuele di Savoia, Tassan Din, due generali, Lo Prete e Giudice, Maurizio Costanzo, Fabrizio Cicchito (entrambi i due si confessarono in pubblico e ammisero lo sbaglio "Sì lo confesso: sono un cretino" disse Costanzo. Franco Di Bella però dovette lasciare la carica di direttore del Corriere della Sera, e assieme a lui, altre eccellenti firme lo seguirono (Chissà perchè, visto che "non c'era nulla di  male" come dissero molti iscritti, dopo, nelle varie commissioni d'indagini)
(più arrabbiati quelli della vera Massoneria che prendono le distanze dalla P2 e da Gelli, che anzi ritengono abbia procurato solo fango a Palazzo Giustiniani che verrà fatto oggetto di perquisizioni il prossimo 6 maggio.

Il clamore è enorme, perchè nella lista sono compresi tre ministri (Foschi, Manca e Sarti), il segretario di un partito di governo (LONGO del Psdi), vari deputati, senatori, funzionari di partito, ambasciatori, sindaci, imprenditori, industriali, giornalisti, scrittori, sindacalisti, magistrati, presidenti di tribunali, questori, prefetti, commissari, segretari di ministri, personaggi di società pubbliche e una lunga lista di funzionari delle forze armate.
FORLANI non resiste allo scandalo, per aver trattenuto la lista dei nomi nel cassetto, deve dimettersi.
La pubblicazione delle liste provoca una valanga di smentite degli interessati.

Rimase (qualcuno insinuò) anche il dubbio che le liste furono fatte trovare apposta da Gelli, già compilate per coinvolgere (di proposito, come una vendetta) molti personaggi eccellenti. Si formarono cinque commissioni d'inchiesta . A distanza di anni l'indagine si è conclusa, ma sono rimasti molti misteri. Quando soprattutto ci furono: il suicidio di CALVI; l'avvelenamento di SINDONA (VEDI > > > ) ; e l'assassinio di Ambrosoli del Banco Ambrosiano. E altro mistero -questo ancora più fitto- su GELLI, che ritorna sempre in primo piano quando si vuole far luce su tanti processi di varia natura che hanno avvolto o sconvolto l'Italia negli ultimi quarant'anni.

Gelli scompare dalla circolazione, diventa inafferrabile, il più braccato, ma verrà arrestato a Ginevra il 14 settembre del prossimo anno mentre cercava nella città svizzera di estinguere il suo (!) conto di 180 miliardi. I giornali titoleranno "soddisfazione nel mondo politico" ma poi...pensando alla lista dei 500, alcuni scrivono.... "molti stanotte non dormiranno".
Cosa singolare é che pochi giorni prima dell'arresto a Ginevra, la giustizia massonica di Palazzo Giustiniani aveva espulso Gelli dalla Grande Famiglia.

Lo indicavano come il "grande vecchio" "il burattinaio" , ma CARLO BORDONI,  braccio destro (oltre che genero) di MICHELE SINDONA (che Gelli aveva difeso per la non estradizione dall'America per non farlo finire in carcere in Italia - e quando ci arrivò finì morto avvelenato)  davanti alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulla P2 (il 29 settembre del '83) fece una rivelazioni shoc provocando un gran clamore, infatti,  affermerà che "é GIULIO  ANDREOTTI  il vero capo effettivo della loggia segreta P2, e non LICIO GELLI". Andreotti sdegnato respingerà l'accusa.

Molti dopo l'uscita dei nomi, hanno respinto o difeso l'appartenenza a questa famosa  Loggia P2, affermando che tutti questi personaggi, non avendo (proprio loro!) grandi impegni, si riunivano solo per fare "una partita a scopa", e che fra un due di coppe e un re di denari, ci si poteva alle volte anche scambiare alcune industrie, qualche finanziaria, una banca, una televisione, dei giornali, e forse qualche spicciolo da mandare in Svizzera tramite un comune amico che vi si recava nel week end per andare a comperare la cioccolata.
Anche nel sequestro Moro, solo "per caso", quelli dentro nell'" unità di crisi" erano tutti iscritti alla P2.

 Insomma tutto regolare, con qualche incidente ogni tanto, dovuto a qualche suicidio per depressione, a qualche caffè amaro bevuto per sbaglio (Sindona), a una scivolata  sotto un ponte di Londra impigliandosi il collo in una corda che era lì per caso (Calvi), a un corpo privo di vita dentro una Renault rossa, capitato li per caso ecc ecc.  oltre  a distrazioni varie. Insomma quello che normalmente accade dentro ogni club, associazione, gruppo di vecchi amici. E anche se poi capita un Pecorelli (anche lui della P2) dentro nel club a fare due chiacchiere è solo per puro caso, e se l'hanno ucciso sarà stato qualche teppista mentre lui in quel momento si trovava lì di passaggio.


L'IMPERO TV CHE STA PER NASCERE


E' un caso pure quello che Gelli, Calvi e Sindona abbiano avuto rapporti finanziari con due amici di un paesino della Sicilia, a Misilmeri, Antonio Inzaranto che era proprietario di Retesicilia Tv e Trinacria Tv (il primo impero televisivo  in Italia,  ma  le cui assemblee dei soci poi non si svolsero più nel 1980 in Sicilia ma nel milanese, a Segrate, dove nel corso dell'anno nasce una nuova rete TV privata di un  palazzinaro che ha fatto fortuna con i finanziamenti della banca Rasini di Milano, il cui proprietario è guarda caso l'amico di Inzaranto, anche lui per caso sempre nativo di Misilmeri, Giuseppe Azzaretto, che è quello che riceve soldi da investire a Milano da Bontade siciliano,  utilizzati da Rapisarda, che oltre che essere uno dei principali palazzinari di Milano, ha installato la prima vera televisione, Telenord, ma che poi deve abbandonare tutto e fuggire in un appartamento a Parigi,  perchè è stato spiccato nei suoi confronti un mandato di cattura.
Le sue imprese immobiliari e la sua Tv viene gestita durante la sua latitanza da Marcello Dell'Utri (ex dipendente della potente Siciliancasse) che era salito (il 1 LUGLIO 74) a Milano a fare il "segretario privato" (il "maggiordomo",  portandosi dietro anche uno "stalliere"- Mangano) di Silvio Berlusconi, figlio di un certo Luigi Berlusconi  assunto qualche anno prima come impiegato da Giuseppe  Azzaretto (quello sopra, di Misilmeri) nella sua Banca Rasini,  che nel '63 ne era diventato anche procuratore e al giovanissimo figlio 26 enne nello stesso anno lo avvia a fare "il palazzinaro" fondando la Edilnord. Questa riceve un colossale finanziamento 3 miliardi di allora per costruire a Brugherio, non una palazzina, ma un complesso edilizio per 4.000 abitanti. E' così bravo il giovincello (ma chissà come avrà fatto!) che 600 appartamenti (non uno!) li vende subito a un grosso ente pubblico, all'Inps. Ma è ancora poca cosa,  nel 1974 riceve un altro colossale finanziamento di 70 miliardi di lire di allora, per il Progetto Immobiliare Milano 2, che consiste in un altro faraonico complesso, che sorge su 2.712.000 metri quadri. Una città! giardino! con belle case, vialetti, prati, laghetti e cigni!
Si dice che tutti questi soldi li abbia fatti cantando sulle navi da crociera.

Sempre per caso (pure coincidenze)  questo ANTONIO INZARANTO (quello delle TV che sbarca a Milano, nativo di Misilmeri) è anche il marito della nipote prediletta del corleonese  Tommaso Buscetta, che negli anni settanta diventa spalla del corleonese Riina, subentrato al clan  corleonese di Liggio che era stato catturato  il 16 MAGGIO '74 (""La Primula Rossa di Corleone catturata. Da dieci anni era inafferrabile; dal 1964 viveva a Milano, a dirigere la sua '"organizzazione" dei sequestri, forse è il cervello dei più clamorosi rapimenti degli ultimi tempi. Viveva  in un bell'appartamento, in un nuovo recente bellissimo complesso immobiliare che ha costruito un palazzinaro milanese per gente in, con prato all'inglese, laghetto al centro, anatre e cigni che svolazzano, parco giochi bambini, e  inquilini accanto, simpatici, sono quelli della Milano nuova, la emergente" (Giornale di Sicilia 17 maggio 1974)
(Milano, dopo l'arresto,  rimase senza Boss).
(Come sarebbe interessante risalire a chi ha dato questa bella casa a Liggio - che per caso l'intestazione non era a suo nome ma a nome della sorella.)

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Bontade l'imperatore delle Tv, verrà assassinato dal clan corleonese di Toto Riina il 24 aprile 1981;

 (A questo nuovo clan gli si attribuisce anche la successiva  strage di Borsellino e Falcone. Poi il Riina fu catturato (!?) il 15 gennaio 1993, mentre la politica italiana, ma soprattutto la DC era in pieno disfacimento, soprattutto in Sicilia. 

La Dc sull'Isola aveva  il 43 per cento dei voti; e il 43 per cento pochi mesi dopo, nel '94- alle elezioni,  prese il partito di Berlusconi in Sicilia.
Dominava prima Andreotti (con Lima), ma purtroppo per lui si verifica una fastidiosa coincidenza:  il governo con presidente del consiglio SILVIO BERLUSCONI ottiene la fiducia del Parlamento nei giorni 18-20 maggio '94 e il giorno dopo il 21 (15 ore dopo - sembra una bomba ad orologeria) fra i tanti dispiaceri  dentro la DC, arriva anche quello più clamoroso.
Al più rappresentativo dei suoi personaggi, l'unico non toccato da Tangentopoli; che ha  un sacco di voti che fanno gola a molti; a questi  voti di certo non può sperare il PCI.

Il 21 la Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio del senatore GIULIO ANDREOTTI a rispondere (chiamato in causa da alcuni pentiti - in prima fila Buscetta) dall'accusa  di concorso in associazione per delinquere semplice e mafiosa. 
(
Il provvedimento scatta il 2 marzo del '95

20 MAGGIO 1994 - "Roma- Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia alla Camera. La votazione per appello nominale ha dato il seguente risultato: 366 sì, 245 no. (Comunicato Ansa, del 20 maggio, 1994, ore 20.47)
21 MAGGIO 1994 - 15 ORE DOPO - "Palermo - La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio del senatore a vita Giulio Andreotti per i reati di concorso in associazione per delinquere semplice e mafiosa" (Comunicato Ansa, 21 maggio 1994, ore 14.02) 

Qualcuno si chiese com'era possibile? Era del resto Andreotti l'uomo che era stato perfino indicato il "vero capo" della P2. (Bordoni, 29.9.83, davanti alla Commissione d'Inchiesta). E se non proprio capo, le sue relazioni con Gelli non erano un mistero (vedi 1973).
Lima in Sicilia gli procurava 240.000 voti. Ammazzato lui non è che questi voti andassero ai comunisti. Infatti non accadde, ci fu solo un travaso!
Pochi mesi prima la Dc aveva  il 43 per cento dei voti; e proprio il 43 per cento pochi mesi dopo alle elezioni  del '94 prese il "nuovo" partito  in Sicilia. I potenti della ex DC isolana vi travasarono l'intero elettorato; il 42.4 %. 
Le ideologie precedenti (ma c'erano?) andarono "tutte"  e farsi "benedire" da un "nuovo" Gesù apparso all'orizzonte.

Sono le prime battute di un lungo cammino della "nuova" (!?) anomala e oscura politica italiana. Partita da tangentopoli, registrerà nell'arco di cinque/sei anni molti colpi di scena: ricatti, avvisi di garanzia, alleanze strane, divisioni dei cattolici, caduta di idoli e di sogni. Accuse reciproche in una escalation impressionante; una politica fatta non con i contenuti ma a colpi di spot populisti, con una demagogia pittoresca; fra l'altro confusa, spesso incoerente, ma costantemente autocratica e con eccessi di esaltazione demiurgica .

ecco alcuni frasi del nuovo "uomo della provvidenza"
nei successivi anni

 

* Il papa è un uomo straordinario, ogni suo viaggio è come un gol. Ha la stessa idea vincente del mio Milan, che è poi l'idea di Dio, la vittoria del bene sul male. (La Repubblica 30/03/1994)
* Nella mia vita ho già compiuto tre miracoli. Da costruttore, da sportivo, da editore... Adesso, tutti insieme, dobbiamo fare il nuovo miracolo italiano. (La Repubblica 31/03/1994)
* Chi è scelto dalla gente è come unto dal Signore. (La Repubblica 27/11/1994)
* In cielo io sono ben protetto. Ho cinque zie suore che pregano per me. (L'Espresso 17/02/1995)
* Voi dovete diventare dei missionari, anzi degli apostoli, vi spiegherò il Vangelo di Forza Italia, il Vangelo secondo Silvio. (Il Messaggero 04/04/1995)
* Io sono semplicemente un imprenditore che fa miracoli. (Corriere della Sera 06/10/1995)

Non abbiamo qui bisogno di indicare chi è questo personaggio. E' quell'uomo che sorride sempre, e che sentiremo "parlare" molto nei prossimi anni. Qui abbiamo solo anticipato qualcosa.

 Cosa si aspettava Gelli dai piduisti? Il "Piano di rinascita democratica"!! (Dell'Italia!)
 Proprio  GELLI lo aveva illustrato e precisato in una intervista a Maurizio Costanzo  (Corriere della Sera, del 5 ottobre 1980, Direttore Di Bella anche lui iscritto; dovette poi lasciare il giornale) che  due anni prima si era iscritto anche lui alla P2 -tessera n. 1819, del 26 gennaio 1978.
Nella lista appare vicino a quella di Berlusconi che ha il numero 1816):  Gelli affermava  in quella intervista "Che attraverso l'indebolimento dei sindacati, il controllo dei giornali e di politici dei partiti di governo, del MSI, e la distruzione del monopolio RAI, si puntava a un mutamento della repubblica in senso presidenziale,  al fine di indebolire l'opposizione di sinistra e impedirne l'ingresso nel governo".
(vedi il testo QUI > >

Quindi, televisioni e giornali c'entravano e come! Prima di ogni cosa bisognava avere il  controllo dell'informazione, il resto sarebbe venuto da solo! 

27 APRILE - Allarme dentro la DC. Il consigliere regionale della Regione Campania CIRO CIRILLO (della corrente Gava) è sequestrato a Napoli dalle Brigate Rosse; sono uccisi l'autista e un agente di scorta. Sulla successiva liberazioni (avvenuta il 24 luglio) sorgono molti dubbi chi abbia condotto le trattative.
(Cioè che alcuni alti esponenti della DC. abbiano fatto ricorso alla mafia, ai servizi segret per liberare Cirillo, versando una consistente somma- Atteggiamento che invece non fu adottato nel sequestro di Moro)

SCOPPIA LO SCANDALO 
DELLA LISTA P2



13 MAGGIO - Attentato al Papa Giovanni Paolo II, mentre in Jepp benedice la folla ammassata in piazza San Pietro a Roma, viene gravemente ferito dal terrorista turco Alì Mehemet Agca le cui rivoltellate colpiscono anche due turiste straniere.

10 MAGGIO - In Francia FRANCOIS MITTERAND socialista, è eletto per sette anni presidente della Repubblica francese con il 52,1% contro il 47,9% del presidente uscente e candidato VALERY GISCARD d'ESTAING.

20 MAGGIO - Insistentemente da giorni si parla della famosa lista delle P2. "Non si può dire il panico che la scoperta provocò. I magistrati dopo la perquisizione avevano mandato tutta la documentazione al presidente del Consiglio FORLANI e questi s'era ben guardato dal diffonderla. Ma i giornali sapevano che la lista c'era e copia del documento era alla fine giunta pure alla commissione Sindona e i membri cominciarono a raccontare qualcosa ai giornalisti, sicchè - soprattutto sui settimanali - uscirono spezzoni di lista, che aumentarono il terrore generale. Quando finalmente il capo del governo  ricevette dai giudici milanesi il nulla osta alla pubblicazione delle carte, il clamore fu enorme. nella lista erano compresi tre ministri (Foschi, Manca e Sarti), e il segretario di un partito di governo (Longo del Psdi). Forlani non resistette allo scandalo, dovette dimettersi." (*)

"La pubblicazione delle liste diede luogo a cinque inchieste e provocò conseguenze soprattutto nelle sfere militari, dove si procedette a sostituzioni e rimozioni. Tutti gli apparati in effeti, da quello dei giudici a quello interno ai partiti, misero in moto processi ai piduisti per accertare il significato della presenza nella lista. (Quasi tutti gli accusati si difesero dicendo che Gelli li aveva inseriti a forza o che si erano iscritti sì, ma tanto per cedere alle istanze di qualche persona stimabile e senza sapere bene quello che facevano). Nella maggior parte dei casi i processi che poi si tennereo si chiusero con delle assoluzioni. Ma certo le liste, a chi sapeva leggere, spiegarono parecchie carriere fulminanti e anche parecchie intese altrimenti inesplicabili" (*)

"Quello che colpiva maggiormente l'immaginazione del pubblico era che apparentemente non c'era scandalo grande o piccolo nel quale non fosse in qualche modo implicato Gelli o almeno qualche piduista. Erano iscritti alla loggia il generale Giudice e il generale Lo Prete, protagonisti dello scandalo dei petroli (2000 miliardi truffati allo Stato). Nell'archivio erano custodite certe carte segrete relative all'affare Eni-Petromin (100 miliardi). Risultarono iscritti alla loggia (ma negarono con forza) sia l'ex presidente dell'Eni Mazzanti sia il suo avversario Di Donna"(*)

"Di tutti gli "affairs" in cui Gelli pareva implicato, nessuno sembrava avere lo spessore politico del "caso Corriere della Sera". Risultavano iscritti l'editore Angelo Rizzoli, il suo braccio destro Tassan Din, il direttore Franco di Bella, alcuni eminenti giornalisti della testata e soprattutto i veri padroni del giornale, cioè Umberto Ortolani - che formalmente sedeva solo nel consiglio d'amministrazione - e Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano che, mediante la sua finanziaria Centrale, aveva comprato il 40 per cento dell'azienda. Come si capì abbastanza presto, il trio Gelli-Calvi-Ortolani aveva approfittato delle dificcoltà economiche del giornale per foraggiarlo e, di fatto, occuparlo. Rizzoli, Tassan Din e gli altri parevano soprattutto ostaggi nelle mani della loggia. E al progetto di strangolamento progressivo del "Corriere" - di cui erano del tutto ignari i giornalisti della testata- non era estranea la classe politica, come raccontò Alberto Rizzoli al giornalista  Giorgio Bocca.
Il terremoto in via Solferino ebbe conseguenze importanti. Di Bella dovette lasciare la carica di direttore e fu sostituito da Alberto Cavallari, alcune importanti firme del giornale trasmigrarono.
Intanto si accendeva la lotta per la proprietà che si farà serrata l'anno successivo, dopo il suicidio di Calvi e lo "scioglimento" del Banco Ambrosiano"

(*) La Repubblica, Supplemento al n. 59 del 11 marzo 1986; Giorgio Dell'Arti, Storia di un anno.)"

21 MAGGIO - L'ufficio stampa della presidenza del consiglio dei ministri ha distribuito in serata l'elenco dei nomi degli iscritti alla P2. 

22 MAGGIO - Colpito da mandato di cattura, LICIO GELLI fugge all'estero. L' accusa è procacciamento di notizie riservate sulla sicurezza dello Stato e spionaggio politico.

23 MAGGIO - Il ministro Antonio Sarti (uno degli iscritti alla P2) si dimette. 
Sorgono contrasti per le sostituzioni.

26 MAGGIO - Il governo FORLANI dà le dimissioni. Tenta un rimpasto ma deve rinunciare.
Verrà affidato l'incarico il 10 giugno a SPADOLINI.

2 GIUGNO - Terremoto per l'"affair P2" dentro il Corriere della Sera. Il direttore Di Bella (il 13 si dimetterà) e alcuni giornalisti nella bufera.
Il consiglio di redazione del giornale, ribellandosi alla direzione, ha chiesto e ottenuto di pubblicare solo comunicati stampa che giungono dall'Agenzia Ansa. Garante del gruppo viene messo il Senatore della sinistra indipendente Giuseppe Branca.
Il 20 viene nominato direttore Alberto Cavallari

5 GIUGNO 1981- Il tenente colonnello Luciano Rossi, l'ufficiale che era stato chiamato dal sostituto procuratore a testimoniare sulla Loggia P2, e sul ritrovamento dei documenti a Castel Fibocchi,  viene rinvenuto cadavere al secondo piano della sede del nucleo centrale della polizia tributaria in via dell'Olmata a Roma. E stato trovato con un colpo di pistola sparato con la sua calibro 9 d'ordinanza alla tempia. Si parla subito di suicidio e il caso viene subito archiviato.
 E' il primo "cadavere eccellente", e anche il primo misterioso "suicidio".


11 GIUGNO - Spadolini riceve l'incarico dal presidente Pertini di formare il nuovo governo.

Nello stesso giorno, ROBERTO PECI fratello di Patrizio, il terrorista pentito, viene rapito dalla BR a San Benedetto del Tronto.

18 GIUGNO - Giovanni Spadolini accetta di formare il nuovo governo; è il primo laico dalla creazione della Repubblica 35 anni fa.

28 GIUGNO - Si forma il nuovo governo SPADOLINI. Un pentapartito (DC- PSI- PSDI- PRI- PLI)

 

Roma, martedì, 28 luglio 1981
BERLINGUER - Marziani o missionari?

7 LUGLIO - Primo effetto (o panico) degli' "affaires" P2 (Corriere, Calvi, Gelli. Ambrosiano, Sindona ecc.). La Borsa di Milano dopo una valanga di vendite che fa bruciare in un mattino miliardi su miliardi, dopo un ribasso dei titoli del 20% sono sospese le contrattazioni e viene chiusa per 6 giorni. Quando riapre il 13 luglio, i titoli perdono un altro 10%.

9 LUGLIO - Il Senato vota la fiducia la governo Spadolini con 369 si e 270 no.

10-14 LUGLIO . In Parlamento dibattito sulla fiducia. Nei vari interventi ci sono violenti attacchi alla magistratura di Longo, Craxi e Piccoli (che abbiamo già riportato in marzo). Si addossano le responsabilità morali del (per il momento - Ndr) tentato suicidio di Calvi alla magistratura milanese, che minaccia di dimettersi.

20 LUGLIO - Calvi (il processo è andato avanti senza di lui ricoverato) viene condannato a quattro anni di carcere (ma ottiene la libertà provvisoria) e a 16.5 miliardi di lire di multa per esportazione illegale di valuta. Il 1° Agosto concede l'intervista a Enzo Biagi (già citata) che riporta alcune sue impressioni "ho l'impressione che veda ovunque delle minacce, e che la prigione lo abbia duramente provato. Appena si entra nel vivo è guardingo e diffidente, o ha paura di lasciarsi andare a qualcosa di compromettente, che irriti i magistrati, o i possibili avversari, o i potenti". 

Roma, martedì, 28 luglio 1981

BERLINGUER - Marziani o missionari?


Eugenio Scalfari in un incontro-intervista raccoglie questi pensieri di BERLINGUER

"I partiti non fanno più politica, - e ha una piega amara sulla bocca - Politica si faceva nel '45, nel ''48 e ancora negli anni Cinquanta e sin verso la fine degli anni Sessanta. Grandi dibattiti, grandi scontri di idee e, certo, anche di interessi corposi, ma illuminati da prospettive chiare, anche se diverse, e dal proposito di assicurare il bene comune. Che passione c'era allora, quanto entusiasmo, quante rabbie sacrosante! Soprattutto c'era lo sforzo di capire la realtà del Paese. E tra avversari ci si stimava. De Gasperi stimava Togliatti e Nenni e, al di là delle asprezze polemiche, n'era ricambiato.

"Oggi non è più così: i partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia.
Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti.

"I partiti oggi sono soprattutto macchina di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società , della gente; idee, ideali, programmi pochi e vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune.

"I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal Governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. Tutte le operazioni che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se é utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela.
Molti italiani si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più.

"La conferma ci viene quando ci sono i referendum dove il voto non comporta favori, non coinvolge rapporti clientelari, non mette in gioco e non mobilita candidati e interessi privati o di gruppo o di parte. Basti ricordare quello del divorzio e dell'aborto. In Sicilia quasi il 70 per cento ha votato per l'aborto, poche settimane dopo hanno votato per la DC. I partiti si mobilitano e si muovono solo quando è in gioco il potere, seggi in Comune, seggi in Parlamento. Governo centrale e governi locali, ministeri, sottosegretari, assessorati, banche, enti. Se no, non si muovono.
E quand'anche lo volessero, così come i partiti sono diventati oggi, non ne avrebbero più la capacità.

"Il partito comunista non li ha seguiti in questa degenerazione. Ecco la prima ragione della nostra diversità, non incutiamo tanta paura agli italiani, conserva consensi e persino li accresce.

Scalfari: "Ma vi si può obiettare: voi non avete avuto l'occasione di provare la vostra onestà politica, perché al potere non ci siete mai arrivati. Chi ci dice che, in condizioni analoghe a quelle degli altri, non vi comportereste allo stesso modo?.

(l'intervista (di 7 pagine) prosegue sullo speciale Dieci anni 1981, supplemento a "La Repubblica" n. 59 del 11-3-1986)

vedi anche la BIOGRAFIA E LA VOCE DI BERLINGUER > > >

 

29 LUGLIO - Matrimonio (contrastato) fra il principe ereditario Carlo d'Inghilterra e lady Diana Spencer 
(VI RIMANDIAMO IN CULTURA E COSTUME DI QUESTO STESSO ANNO)

3 AGOSTO - Dopo il sequestro del fratello di Patrizio Peci (il terrorista pentito (*)) avvenuto l'11 giugno, il suo corpo viene ritrovato in una casa diroccata alla periferia di Roma nei pressi delle Capannelle. Inequivocabile la motivazione del delitto in una foto polaroid dove appare l'esecuzione del giovane è appeso un cartello con la scritta "Fucilazione del traditore Roberto Peci"...""L'unico rapporto della rivoluzione con i traditori è l'annientamento".
(*)  Patrizio Peci era stato catturato il 20 febbraio del 1980 nel corso di una operazione dei carabinieri del Generale Dalla Chiesa.
La sua cattura era stata considerata la sesta "grossa operazione" contro esponenti delle BR dopo il rapimento di Moro. 
La prima risaliva al 18 maggio 1978, quando fu scoperta la tipografia delle Br in via Pio Foà a Roma, fu arrestato il titolare Enrico Triaca e da lui si risalì ai presunti componenti della "colonna romana": Teodoro Spadaccini, Giovanni Lugnini, Gabriella Mariani e Antonio Marini, tutti arrestati, mentre Barbara Balzerani e Mario Moretti risultavano latitanti.

Il 13 settembre dello stesso anno fu arrestato a Milano Corrado Alunni. Sempre a Milano il 1° ottobre, furono scoperte diverse basi terroristiche e arrestate dieci persone, fra cui Lauro Azzolini e Franco Bonisoli. A Roma il 29 maggio gli agenti catturarono Adriana Faranda e Valerio Morucci. Sempre a Roma il 24 settembre, dopo uno scontro a fuoco. gli agenti ferirono e catturarono Prospero Gallinari.

Dopo l'arresto di Peci i latitanti segnalati erano ancora 7 quelli connessi al rapimento Moro.
Ma dopo l'arresto di Peci un comunicato del 22 maggio di quest'anno dell'Ansa (dispaccio delle ore 15,35) segnalava "Sono oltre 200, dall'inizio dell'anno, le persone arrestate dalla polizia e dai carabinieri perché  accusate di atti di terrorismo. I colpi più pesanti sono stati subiti dalle Brigate Rosse con una ottantina di arresti e da Prima Linea con una cinquantina".

Indubbiamente questo alto numero di arresti fu attribuito dai terroristi alle rivelazione fatte dal "pentito" Patrizio Peci. E colpirono il fratello o per vendetta o credendolo lui stesso un informatore.

(che per la cronaca, il 26 gennaio del 1983, "Con dieci ergastoli e sette assoluzioni  si era concluso il processo alla colonna genovese delle BR. Il "pentito"  Patrizio Peci è tornato il libertà" (Comun. Ansa del 26 gennaio 1983, ore 16,34)

9 OTTOBRE - Polemiche sull'acquisto del Corriere della Sera da parte di Carlo di Benedetti e Bruno Visentini.
A schierarsi con il veto minacciando anche una crisi di governo e il PSI di Craxi.
La proprietà del giornale (dei Rizzoli) dopo la grave crisi scoppiata con la questione "Banco Ambrosiano - Calvi-Sindona-Gelli" è l'appetitoso boccone che molti cercano di assicurarsi.

Nell'intervista rilasciata a Giorgio Bocca il Rizzoli poche settimane prima al centro della bufera, commentava amaramente  "I nostri debiti? erano normali operazioni di ristrutturazione; ma quando chiedevamo i soldi alle banche come fa ogni azienda, questi ci arrivavano dopo mesi e mesi di ritardo quando il costo del prestito aveva creato altri debiti. Si capiva che il potere politico voleva arrostirci a fuoco lento. Certe persone ci dicevano: vai da quello che può darti una mano, vai da quell'altro che è un amico. E alla fine magari diventava un "fratello". (della venerabile  P2- Ndr).
 
"Il problema era quello finanziario. Bisognava fare grossi investimenti e noi non avevamo messo nel conto l'inflazione galoppante (del 20% Ndr.) e dei signori dell'inflazione. I Signori! Si rilegga gli elenchi dei ministri democristiani e dei segretari democristiani e poi cerchi i loro porta-borse che stanno nella P2. Noi, i potenti Rizzoli, eravamo dei poveretti che pativamo favori da gente che stava per divorarci". (Milano, Repubblica, Intervista a Giorgio Bocca, sabato 13 giugno 1981)

7 NOVEMBRE - Si svolgono manifestazione in tutta Italia per le decisioni che stanno prendendo al Consiglio dei ministri. Che acconsente l'installazione in Sicilia, a Comiso (ragusa) della base missilistica dei Cruise.

Primi NOVEMBRE - Al congresso del Partito Radicale viene eletto segretario MARCO PANNELLA.

16 NOVEMBRE - Congresso anche della CGIL, dove il segretario (riconfermato) Luciano Lama  nel discutere gli aumenti salariali, propone di non superare il 16%. 

28 NOVEMBRE - Iniziano a preoccupare  tutto il mondo occidentale gli avvenimenti che stanno verificandosi in Polonia. Il primo ministro, che è un generale, deroga a sé anche altre cariche che gli permettono di emanare decreti efficaci e mezzi straordinari d'azione "nell'interesse di tutti i cittadini" per sgomberare "azioni nocive al paese".
(gli avvenimenti già riepilogati nel mese di Febbraio - vedi)

9 DICEMBRE - Alla Camera viene approvata la legge sullo scioglimento della loggia P2. E viene anche istituita  una commissione parlamentare d'inchiesta sulla stessa, presieduta da Tina Anselmi.
Il 29 ottobre il presidente della Repubblica Pertini l'aveva bollata come "una associazione per delinquere".

Le conclusione della commissione verranno approvate dalla Camera con una larghissima maggioranza il 6 marzo 1986. "Nessun processo alle streghe, a ciascuno deve essere assicurata la possibilità di precisare la propria posizione personale".

Molti ignoravano i fini di Gelli. Che la loro adesione fu dovuta soltanto per arrivismo, carrierismo o dabbenaggine: tutte colpe che ricadono, semmai, sotto il codice morale, non sotto il codice penale. Fu così che parecchi di essi rientrarono subito sulla scena come se niente fosse.
L'unica cosa che non capirono gli italiani è come mai che alla pubblicazione della lista ci furono epurazione in tutti i settori, ministri che si dimisero, idem direttori di giornali, ufficiali degradati, allontanati molti dirigenti dalle amministrazioni pubbliche e poi, a fine commissione nessuno ha poi reclamato i danni per quel castigo. Tutti zitti.

15 DICEMBRE - TRIBUNA POLITICA CALDA  dopo i fatti di Polonia.

"Roma 15 dicembre - Rispondendo alle domande dei giornalisti a Tribuna Politica il segretario del Pci on. Enrico Berlinguer non ha messo in discussione il Patto Atlantico, ma ha affermato la necessità che l'Italia si muova al suo interno con più autonomia" (Comun. Ansa, ore 14,43).

Si attende anche un testo-risposta a fine dicembre della direzione del Pci "sui drammatici fatti di Polonia"
(Che abbiamo riportato già nel mese di febbraio in un riepilogo)

17 DICEMBRE - Si verifica un inquietante fatto sul fronte dei sequestri dei brigatisti. Questa volta si è puntato in alto e fuori dalla politica nazionale. Si è puntato sulla Nato
(vedi successivo gennaio 1982)

 

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