AVIAZIONE

EMIL LANG
Seconda Guerra Mondiale
(1939 – 1945)

EMIL “BULLY” LANG
“ Dalle piste dell’Atletica alle piste degli aerei”

di Rao Alessandro


Quando si scrive sui personaggi che hanno lasciato un segno storico nella grande giostra dell’Aviazione mondiale di ogni tempo, fin dalla sua creazione, e soprattutto nel periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale, dispiace tralasciare molti altri che meriterebbero uno spazio in queste pagg. di Storiologia, per il loro sacrificio, nonché, per il valore implicito.

Comunque, ne ricordiamo un altro dei tanti assi, veramente particolare, in quanto, inizialmente noto per la sua attività come ginnasta, nessuno avrebbe mai immaginato che fosse riuscito, così in ritardo, ad arruolarsi nella Luftwaffe all’età di 34 anni e neanche dopo un anno, ottenere un centinaio di vittorie per raggiungerne 173 finali.

EMIL “Bully” LANG nasce il 14 Gennaio del 1909 a Thalheim (ora Fraunberg) nella regione del Württemberg. Antecedentemente alle piste degli aerei, diventa noto nell’atletica leggera, raggiungendo una certa notorietà. Si dice che fosse conosciuto addirittura con l’ appellativo di “Bully” proprio per la sua similarità ad un cane Bulldog.

 

 

In realtà, allo stesso tempo diventa pilota civile della Lufthansa, sempre prima dello scoppio del conflitto.

Tuttavia, dopo l’inizio delle ostilità, già in possesso del brevetto, presta servizio come pilota di trasporto con una Compagnia aerea a Gablingen, volando per l’Europa e Nord Africa.

Presto, entra nella Luftwaffe, il 4 Gennaio del 1938, però, come pilota della riserva. Le sue capacità sono subito notate dai superiori che lo trasferiscono all’8° Staffel. Ancora dovrà attendere un paio d’anni per manifestare la sua bravura.

A Novembre del 1941, è promosso “Leutnant” (Sottotenente). Di fatto, nei primi mesi del 1942, in realtà a guerra inoltrata, è assegnato al JG 54 "Grünherz" dislocato sul fronte orientale. A confronto di molti altri assi, da sottolineare, con i suoi 34 anni, è uno dei piloti più anziani in linea di volo, però, ritenuto uno dei più coraggiosi nell’affrontare taluni combattimenti quasi impossibili. Quanto ciò, dipende dalla sua serietà nell’affrontare tutte le avversità durante i combattimenti, e soprattutto, come ufficiale, fondere nei suoi piloti di squadriglia, in ogni occasione, il massimo impegno. Senz’altro decisivo e soprattutto comprensivo verso i suoi piloti, pretendendo prima di tutto da se stesso.

Poco da rilevare nella sua vita privata, in quanto era sempre pronto con il suo caccia a decollare verso il nemico. Basta valutare nel primo anno di servizio, la distruzione di circa 120 caccia nemici.

Ancora una promozione a Maggio del 1943 come “Oberleutnant” (Primo tenente). Alla fine delle sue prestazioni, le classifiche ufficiali gli accreditano 173 vittorie in ben 403 missioni delle quali, 144 effettuate nella zona di combattimento del fronte orientale, con l’affondamento addirittura di una torpediniera sovietica, e le altre 29, su quello occidentale, certamente più difficoltoso, con la distruzione di nove “Spitfire” della RAF, nove P-51 “Mustang”, sei P-47 “Thunderbolt” e quattro P-38 “Lightning” dell’USAF; il totale più alto per un pilota tedesco.

Ancora, da precisare, che Lang si trova in servizio presso lo Jg 26, nei mesi di Luglio-Agosto 1944. Chiude i suoi riconoscimenti da parte del Comando, nel 1944 come “Hauptmann” (Capitano). Inoltre, ottiene un singolare record mondiale nel corso del conflitto: decolla per ben quattro volte nella stessa giornata del 3 Novembre 1943 e si aggiudica ben 18 vittorie.


All’epoca, conquista una fama tale da essere menzionato nella popolare rivista “Berliner Illustrirte Zeitung” di Berlino.

Inoltre, il 22 Novembre 1943, dopo 119 vittorie ottiene la “ Ritterkreuz des Eisernen Kreuzes“ (Croce di Cavaliere della Croce di Ferro) e dopo alcuni giorni, ancora decorato con la “ Deutsches Kreuz Gold“ (Croce Tedesca in Oro).

Purtroppo, dopo aver ottenute ben 173 vittorie, come anzidetto, giunge il momento più drammatico dei suoi numerosi combattimenti nei cieli, il 3 Settembre 1944: il giorno della sua morte, colpito e caduto al suolo presso Overhespen, in Belgio.

Necessita precisare, che dagli archivi storici delle Aviazioni mondiali, diverse volte, la descrizione di non pochi scontri in cielo, con testimonianze da entrambi le parti, sono risultate alquanto contraddittorie.

Chiaramente, anche per Emil Lang, sembra essersi verificato questo dissenso, che senz’altro, non toglie il valore delle sue imprese.

Difatti, in una prima versione, decolla assieme ad altri caccia della sua squadriglia dall’Aeroporto di Melsbroek, costruito proprio dai tedeschi in territorio belga, e vola ad una quota bassa, quando il suo gregario Hans Joachim Borreck (1923-1944) è testimone del suo abbattimento da parte di un caccia americano P-51D “Mustang”, del “Lieutenant” (Tenente) Darrel Cramer (1922- 2007) in servizio presso il 55th Fighter Group e confermato in seguito da parte statunitense.

Una seconda versione, viene da parte inglese, e attribuisce tale abbattimento ad un altro fuoriclasse inglese della RAF: il “Lieutenant” Terence "Terry" Spencer, nato a Bedford (GB) nel 1918 e morto nel 2009, nella contea di Hampshire per cause naturali, all’età di ben 90 anni. Nel suo curriculum ci sono, sempre con lo “Spitfire”, altre 8 vittorie per la distruzione di uno Junkers 88, ma soprattutto, per ben sette V-1, denominate “Vergeltungswaffe” (Armi di rappresaglia) primi missili operativi utilizzati dai tedeschi.

Ma torniamo al giorno 3 Settembre con questa seconda versione, mentre Terence Spencer, si trova nel cielo sopra Overhespen (Fiandre), al comando di quattro “Spitfire”, intercettano i due Focke Wulf 190, uno di Emil Lang e l’altro di Alfred Gross, (1919-1947) un altro asso tedesco, brandeburghese, con 52 vittorie.

Inizia lo scontro con l’abbattimento di entrambi, però, mentre per Lang è la fine, per Gross, malgrado ferito, pure con un disastroso atterraggio, riesce a salvarsi, rientrando addirittura in servizio prima della fine del conflitto.

Emil Lang rimane sepolto proprio in Belgio, nel cimitero di guerra tedesco “Lommel” affianco ad altri circa 20.000 caduti.

Ironia della sorte: con un riconoscimento posteriore alla morte, viene promosso con il grado di “Major” (Maggiore) dal primo Settembre 1944.


** Alcune informazioni tecniche dei velivoli rivali. **


Focke Wulf FW 190 D
Apertura alare: m. 10,50
Lunghezza: m. 10,19
Peso: da Kg. 2.490 a Kg. 4.850
Motore: Junkers Jumo 213A-1 da 17770 HP, con superpotenza GM 1
Velocità max: 685 Km/h a quota m. 6.000
Tempo di salita: m. 6.000 in 7 minuti
Autonomia: Km. 840
Quota max: m. 11.800
Armamento: 2 cannoncini MG 151 da 20 mm. e due mitragliatrici MG 131 da 13 mm.
Equipaggio: Pilota

Supermarine "Spitfire" IX E
Apertura alare: m. 9,93
Lunghezza: m. 9,55
Peso: Kg. 3.400
Motore: Rolls Royce Merlin da 1.720 HP - 12 cilindri in linea raffreddato a liquido.
Velocità max: 650 Km/h a quota 6.400 m.
Tempo di salita: m. 6.100 in 6 minuti Quota max: m. 13.000 Autonomia: da 700 Km. a 1.570 Km. con serbatoi supplementari Armamento: 2 cannoncini Hispano Suiza da 20 mm. e 2 mitragliatrici Browning da 12,7 mm. più bombe per 450 Kg.
Equipaggio: Pilota

Riferimenti:
“Focke-Wulf Fw 190 Aces of the Russian Front” di John Weal - Londra, Osprey Publishing, 1998.
“Die Eichenlaubträger 1939-1945 Volume 2” - di Franz Thomas Osnabrück - Biblio-Verlag – 1998.
“Fighter Aces of the Luftwaffe” - Aviation History di Raymond F. Toliver - Trevor J. Constable - Schiffer Military/Aviation History - 1996
“Traces of War 1939-1945” - https://www.tracesofwar.com.

 

FINE

Autore del testo : Rao Alessandro
alesrao@hotmail.it

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