AVIAZIONE
Seconda Guerra Mondiale

Due Assi del Baltico



Aeronautica Militare Finlandese



di Alessandro Rao

Aeronautica Militare Finlandese “Suomen Ilmavoimien”
Alcune considerazioni sull’Aeronautica finlandese, per quanto concerne il valore dei suoi aviatori che parteciparono alla Seconda Guerra Mondiale, non possono essere tralasciate.
La “Suomen Ilmavoimien”, nelle varie squadriglie da caccia, ebbe numerosi piloti che, con certezza storica, non furono inferiori a quelli appartenenti alle altre nazioni belligeranti. E ciò, considerando per di più, il tipo di velivoli a disposizione, nettamente inferiori ai top dell’epoca come il North American P-51 “Mustang”, il Republic P-47 “Thunderbolt”, il Lockheed P-38“Lightning” statunitensi, nonché il Supermarine “Spitfire” britannico.
Inoltre, va menzionata una precisazione sulla particolare successione delle operazioni militari finlandesi nella Seconda guerra mondiale, poiché, furono drammaticamente articolate. Difatti, sono state individuate tre distinte fasi:

La prima, si svolse dal 30 Novembre 1939 al 13 Marzo 1940, denominata “Talvisota” (Guerra d’inverno) nella quale, si verificò il primo attacco sul territorio finlandese da parte dell’Aviazione sovietica (VVS), la quale, mancando fra l’altro gli obiettivi di carattere strategico militare, colpì la capitale Helsinki causando danni ai civili, alimentando così, una dura presa di posizione della Finlandia verso la Russia. La reazione dei piloti finlandesi, malgrado le reali condizioni d’inferiorità, fu tempestiva; ingaggiarono i primi combattimenti con i velivoli al momento disponibili, come il Fokker D.XXI, realizzando le prime vittorie contro i bombardieri Tupolev SB-2. Tuttavia, l’esercito sovietico sfondò la linea difensiva finlandese occupando parte dei territori. Il governo finlandese, pertanto, fu costretto a stipulare un armistizio accettando le loro richieste.

La seconda fase, dal 25 Giugno 1941 al 19 Settembre 1944, denominata “Jatkosota” (Guerra di continuazione), includeva lo scontro tra Finlandia e Unione Sovietica nell’ambito di tutto il Conflitto mondiale. E fu così definita dai responsabili politici finlandesi dell’epoca, proprio per indicarne l’estensione della precedente “Talvisota”. Da parte sovietica invece, fu annoverata alla loro “Grande guerra patriottica” che indicava genericamente tutte le operazioni militari condotte, contro i tedeschi e i loro alleati.

La terza fase, dal 19 Settembre 1944 al 25 Aprile 1945, cosiddetta “Guerra di Lapponia”, fu combattuta dai finlandesi contro la Germania hitleriana. Quanto ciò, scaturì in seguito ad un ulteriore armistizio provvisorio, sottoscritto Mosca fra finlandesi e sovietici, in seguito al quale, quest’ultimi, avrebbero dovuto riprendersi i territori conquistati dai finlandesi con la “Guerra d’inverno”.
La conseguenza paradossale fu, che gli stessi finlandesi, si trovarono (come del resto fu poi in Italia) a combattere contro i vecchi alleati tedeschi per respingerli fuori dall’area di Petsamo e della penisola di Porkkala, oltre il Circolo Polare Artico, che di fatto, ancora occupavano, interessati alle miniere di nickel.


Due assi del Baltico
Ciò premesso, ricordiamo i protagonisti aviatori. Nella classifica mondiale degli assi, i primi due finlandesi sono:
Eino Ilmari “Illu” Juutilainen e
Hans Henrik “Hasse” Wind.



*** Eino Ilmari “Illu” Juutilainen, occupa la quattordicesima posizione sulla classifica mondiale degli assi, con ben 94 abbattimenti ottenuti in 437 missioni contro i sovietici nella “Guerra d’inverno” e poi, contro gli alleati, nella “Guerra di continuazione” Inoltre, è stato il primo pilota da caccia, non tedesco, ad aver ottenuto il più alto numero di vittorie rispetto a tutti gli altri delle paesi belligeranti. Inoltre, un altro particolare merito: quello di non aver mai perso i suoi due gregari di volo durante la numerose missioni. Ciò, riuscì soltanto a due altri grandi assi: il giapponese Saburo Sakai e il tedesco Erich Hartmann. Per di più, in tutte le azioni, non fu mai colpito dai caccia nemici, mentre, ironia del caso, fu costretto ad un atterraggio di fortuna con un Me.109, centrato da una raffica di fuoco amico. In realtà, dopo il conflitto, le vittorie dichiarate dall’asso sarebbero state circa 120, ma gliene furono riconosciute e omologate soltanto 94.

Juutilainen nacque il 21 febbraio del 1914 a Lieksa situata nella regione della Carelia orientale. In realtà, gli anni della gioventù li trascorse nella cittadina di Sortavala, che si affaccia davanti al grande lago di Ladoga (Laatokka). Da adolescente fece parte di un’Associazione di Volontari per la difesa dei confini presso il lago Laatokka, impegno che espletò sempre con grande entusiasmo, ma il suo desiderio era rivolto ad altro. Egli stesso, nelle sue numerosissime interviste, sottolineava soventemente, che la sua dedizione al volo derivò principalmente dalla lettura di un libro regalatogli dal fratello, sulle gesta del famoso pilota tedesco Manfred von Richthofen noto come “Red Baron”, il quale, con un triplano (Dreidecker) Fokker Dr.1 dipinto di rosso, durante la Prima Guerra Mondiale, distrusse 80 nemici.

Però, Juutilainen, consegui un maggior numero di vittorie, e soprattutto, visse molto più a lungo del suo eroe di gioventù, che fu abbattuto dalla contraerea terrestre sei mesi dalla fine del conflitto. Dopo aver frequentato la scuola di base, a soli diciotto anni, l’età in cui si da inizio alla realizzazione dei propri sogni, decise per la carriera miliare entrando, a Settembre del 1932, nell’Esercito Finlandese. Il primo incarico affidatogli fu quello di un semplice meccanico, pertanto, lontano dalla sua passione per il volo che aveva sempre desiderato. Proseguì per tre anni nella sua mansione, ma non si rassegnò a rimanere con i piedi a terra. Di conseguenza, partecipò ad un corso di pilotaggio, addirittura presso un club di volo privato, ottenendo il brevetto. Da qui, il passo fu breve, perché fu trasferito nell’Aeronautica finlandese e a maggio 1935, ottenne la promozione a sottoufficiale capo, in pratica Sergente pilota.

Nell’anno seguente, completò il suo addestramento come pilota da caccia all’Accademia Aeronautica (Ilmasotakoulu) nella cittadina di Kauhava. In breve tempo, Juutilainen, acquisì le tecniche di combattimento aereo che includevano soprattutto alta acrobazia e tiro di precisione e il volo in sezione (due caccia) a una distanza fra loro di 150/200 m. e di 350/400 m. dal proprio gruppo. In realtà, tale formazione standard di volo, aveva una certa similitudine a quella impiegata dall’aeronautica russa denominata “Etazherka” (mensola) nella quale i caccia volavano affiancati disposti a differenti quote. Tuttavia, agli occhi dei superiori, Juutilainen, non sembrò affatto un allievo alle prime esperienze, altresì un pilota già esperto. Ed ebbero ragione.

A Febbraio del 1937 fu trasferito alla base di Suur-Merijoki, nei dintorni della città di Viipuri, al 12° LeLv (Lentolaivue – Squadrone). A Marzo 1939, nuovo trasferimento alla base di Utti, al 24° Squadrone dotato dei caccia olandesi Fokker D.XXI. Tuttavia, proprio in quel periodo, la situazione politica-militare in Europa, iniziava a manifestare i segnali di un imminente conflitto. Di conseguenza, la Finlandia fu invasa dalle truppe sovietiche, avviando così, come predetto, la “Guerra d’Inverno”.

Anche dal cielo, giunsero le prime squadriglie di caccia e bombardieri con la stella rossa. Jutilanen, iniziò la serie di successi, conseguendo subito i primi due abbattimenti: un caccia Polikarpov I-16 e un bombardiere Ilyushin DB-3. I bombardieri sovietici, su ordine del Comando finlandese, dovevano essere i principali bersagli allo scopo di risparmiare le forze aeree chiaramente esigue e pertanto, fu ordinato ai piloti da caccia, di attaccarli per primi e contrastare i loro caccia solo a protezione dei velivoli nazionali. Juutilainen, decollava quasi giornalmente e il suo gruppo riusciva sempre a distruggere qualche avversario.


Tuttavia, il conflitto ancora più determinato contro i sovietici entrò nella seconda fase da Giugno 1941 con la “Guerra di continuazione”, e i finlandesi, affiancati dalle forze dell’Asse, con la fornitura dei nuovi caccia di costruzione statunitense Brewster B-239 “Buffalo” precedentemente ordinati dalla Finlandia, furono in grado di abbattere circa 482 velivoli nemici. In particolare, a primeggiare fu lo stesso Juutilainen, che con il suo “Buffalo” denominato “Orange 4” conseguì ben 28 vittorie, impresa veramente da fuoriclasse, in quanto, gli stessi piloti statunitensi, ritenevano questo tipo di velivolo dotato di scarse performance e poco manovrabile.
Infatti, il Brewster B-239, era armato solamente con 4 mitragliatrici da 12,7 mm, mentre gli antagonisti avevano cannoncini da 20 mm, i quali creavano la differenza a sfavore dei piloti finlandesi. Ciononostante, il primo successo, lo conseguì a Luglio 1941, contro un caccia russo Polikarpov I-53. Le missioni continuarono assiduamente e le vittorie non si fecero attendere.

Trascorse solo un anno, quando diventò il primo pilota del 24° Squadrone a raggiungere i 20 abbattimenti durante la “Guerra di continuazione” e perciò, ad Aprile 1942, fu insignito della “Croce di Mannerheim” la più alta decorazione finlandese, assegnata solo ad altri tre finlandesi durante il conflitto, con la seguente citazione: << Juutilainen, ha mostrato coraggio esemplare, indomito spirito di battaglia, eccellente abilità e intraprendenza nelle numerose battaglie in volo >>.
Notevole fu la sua missione compiuta la mattina del 20 Settembre 1942. In volo a quattro km dalla località di Peninsaari, un’isola nella parte orientale del Golfo finlandese, assieme al suo Comandante, furono attaccati da dieci fra MiG-3 e “Spitfire” Una lotta impari, ma l’abilità dei due piloti, non dette ragione al gruppo di assalitori. Alla fine, per Juutilainen, altri due successi: colpì uno “Spitfire” che precipitò in fiamme in mare, e pochi secondi dopo, in coda ad un MiG-3, lo centrò mortalmente. Di seguito, attaccò un altro MiG-3, ma questo si defilò in picchiata, e ciò nonostante, i due piloti, furono in grado di rientrare alla base.

Sempre alla cloche del suo “Buffalo”, seguitò a contare successi fino al 1943, quando a ottobre dello stesso anno, fu trasferito alla base di Immola, al confine finno-sovietico, dove operava il 34° Squadrone dotato del migliore caccia tedesco: il Messerschmitt BF.109G. Juutilainen, si adattò subito alle nuove caratteristiche del caccia, con il quale riuscì a sommare, fino al termine del conflitto, altre 58 vittorie. A Giugno del 1944, ricevette per la seconda volta la “Croce di Mannerheim” e fu proposto dal Comando per la promozione ad ufficiale, che fu inizialmente respinta dall’asso, per il timore che lo avessero esentato dai voli. Inoltre, fu decorato con una “Medaglia della Libertà” e due “Croci della Libertà” con foglie di quercia. La mattina del 3 Settembre 1944, concluse la sua serie di vittorie nel cielo sopra l’Istmo di Carelia, quando intercettò per la 94a volta un velivolo nemico: un bombardiere sovietico Lisunov Li-2.

 

Terminato il conflitto, rimase in servizio nella ricostituita Aeronautica finlandese, fino al congedo nel 1949. Tuttavia, non abbandonò il volo, in quanto si prodigò come pilota civile.

In una mattina della primavera del 1997, all’età di 83 anni, all’aeroporto di Pirkkala a Tampere, effettuò il suo ultimo volo con un caccia F-18 “Hornet” della moderna “Suomen Ilmavoimien”.

 

Dopo due anni, nella cittadina di Tuusula, dove si era ritirato, morì proprio in coincidenza del suo 85° compleanno il 21 Febbraio 1999.
Le sue memorie autobiografiche dopo moltissimi anni, sono state tradotte in inglese e pubblicate nel libro "Double Fighter Knight".

 

 

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*** Hans Henrik “Hasse” Wind , come predetto,
è il secondo asso finlandese, che realizzo anch’egli una, non indifferente, serie di 75 vittorie omologate. Nacque il 30 Luglio 1919 da una famiglia di commerciati, residente nella cittadina di Oak Island (Uusimaa) situata nella Finlandia meridionale. Appena giovinetto, si dimostrò attratto dal fascino del volo, con il quale entrò in contatto, in occasione delle diverse manifestazioni aviatorie, che iniziavano a svolgersi anche in Finlandia.
Nel 1938, ottenne il brevetto da pilota con le sue prime 35 di volo ore da solo. L’anno seguente decise di entrare nell’Aeronautica militare dando inizio alla sua brillante carriera di pilota da caccia. Tuttavia, completò la sua formazione con il grado di Tenente a Giugno del 1941.
Prese parte alla “Guerra d’inverno”, ma non riuscendo a dimostrare al top le sue capacità, in quanto i finlandesi erano carenti di aerei da caccia e ne attendevano la fornitura di un certo numero di esemplari da parte delle fabbriche di altre nazioni. Successivamente, e fino al 1943, volò con il caccia Brewster B-29 “Buffalo” conseguendo 39 vittorie, finché, con il Me.109G, ne aggiunse altre 36 per un totale di 75 ottenute nell’arco di 302 missioni.
Con una serie di tali successi non poteva non essere proposto per la più alta onorificenza finlandese come la Croce di Mannerheim; una a Luglio 1943 e una seconda a Giugno 1944. Inoltre a soli 24 anni, nel mese di Ottobre 1943, fu promosso al grado di capitano. Occorre sottolineare, che solamente in due settimane dell’estate 1944, per il 24° Squadrone, durante la “Guerra di continuazione”, riuscì a distruggere ben 12 velivoli nemici. Con tutto ciò, il giorno più triste di Wind, fu il 28 Giugno 1944, quando fu centrato dai colpi provenienti dal cannoncino di un Airacobra P-39, in quel tempo, in dotazione ai sovietici.
Il suo Me. 109 fu danneggiato proprio nel quadro degli indicatori, ma in particolare fu colpito di rimbalzo sulla mano sinistra. Però, la determinazione e l’abilità di Wind, prevalsero in quel brutto istante e ciononostante, riuscì a rientrare alla base, dove fu prontamente soccorso rimanendo in ospedale fino alla fine della guerra.
E questo, fu l’episodio risolutivo che lo indusse a dimettersi a Maggio del 1945 quando aveva raggiunto il grado di Capitano, ritirandosi ormai definitivamente alla vita civile. In ogni modo, una nuova attività lo impegnò dopo la guerra in vari settori commerciali, specializzandosi dopo aver frequentato la “School of Business” a Helsinki. Ma oltre a ciò, Wind, rimase nell’ambito dell’organizzazione militare finlandese espletando funzioni organizzative fino al raggiungimento del pensionamento. Difatti, fu preposto alla formazione dei giovani che aspiravano intraprendere la carriera di pilota; assieme ad altri veterani sopravvissuti al conflitto, fu di esempio con le sue valorose gesta, a suscitare più entusiasmo verso le Forze Aeree Finlandesi, che andavano sempre più modernizzandosi.
Wind, era altresì tenuto in considerazione da tutta la comunità internazionale dei vecchi assi: in occasione di un raduno dei piloti della Seconda Guerra Mondiale, che si tenne nel 1985 negli Stati Uniti, fu invitato a partecipare, incontrandosi con tanti famosi assi delle altre nazioni, fra i quali, citiamo Chuck Yeager (USAF) di cui ci siamo già interessati in questo sito.

Wind, concluse la sua esistenza il 24 Luglio del 1995 nella città di Tampere. Il libro biografico dal titolo “Hasse Wind combattente” dal quale sono tratte le nostre informazioni, è stato scritto da Börje Sjögren nel 1990, rendendo pubbliche le sue azioni belliche ai suoi connazionali.

 

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*** Fokker D.XXI

Prima di tutto, occorre precisare che questo velivolo da caccia non è stato all’altezza degli altri esemplari che parteciparono al conflitto e appena messo in linea nei vari fronti, dimostrò subito la sua vulnerabilità. In realtà, fu proprio questo caccia a mettere in rilievo il sacrificio e la destrezza dei piloti finlandesi davanti ai caccia nemici nettamente più efficienti come precedentemente esposto. E quindi, occorre evidenziare l’impegno profuso dai piloti finlandesi, che lo impiegarono contro i caccia russi nella “Guerra d’inverno”. Soprattutto, il suo insufficiente armamento, lo rendeva assai pericoloso; difatti era dotato di quattro mitragliatrici di calibro 7,92 mm inadatte contro i caccia avversari.
Tuttavia, la sua storia inizia con la richiesta avanzata dal Governo finlandese nell’anno 1937, alla ditta olandese Fokker, sia di un primo numero limitato di una decina d’esemplari, ma soprattutto, per l’acquisto diretto della licenza di costruzione, da parte della ditta finlandese “Valtion Lentokonetehdas”, che ne realizzò circa 90 esemplari in tre versioni diversificate nella motoristica e nell’armamento.
La D-XXI-3, provvista di motore Bristol Mercury VII da 760 HP prodotti su licenza in Polonia e direttamente in Finlandia.
La D-XXI-4, che fu la più impiegata con una cinquantina di esemplari, dotati di nuovi motori stellari Pratt & Whitney R-1535 da 825 HP, raffreddati ad aria, armata con quattro mitragliatrici Browning da 7,92 mm. Inoltre, un ampliamento della superficie del timone e maggiore visibilità dall’abitacolo del pilota. Infine, la versione....
D-XXI-5, prodotta sempre in Finlandia, nella quale però furono impiegate tutte le parti rimaste inutilizzate in fabbrica. Tuttavia, con tali assemblaggi, riuscirono a realizzarne soltanto cinque esemplari. dotandoli di un motore Bristol Pegasus X da 920 HP, sempre raffreddato ad aria.


Performance Fokker D.XXI-4

Aperture alare: m 7,95
Lunghezza: m 8,00
Altezza: m 2,80
Superficie alare: mq 16,00
Motore: Pratt-Whitney R.1536 da 825 HP, raffreddato ad aria.
Peso a vuoto: Kg 1535
Peso al decollo: Kg 2190¬¬
Velocità max: Km/h 440 a 2750 m di quota.
Salita: a m 1000 in 1’ e 4’’ e a m 3000 in 4’ 5”
Quota di tangenza: m 9750
Armamento: 4 mitr. alari Browning da 7,92 mm posizionate vicino al carrello.
Autonomia: Km 930
Equipaggio: pilota

*** Brewster “Buffalo” B-239
La U.S.Navy, nel 1936, ebbe la necessità di un caccia con struttura metallica, ala media, monomotore. Pertanto, scelse il progetto presentato dalla ditta statunitense Brewster Aeronautical Corporation. I primi esemplari diventarono operativi nel 1939, quando furono dislocati sulla portaerei USS “Saratoga” (CV-3). Altri 170 esemplari furono consegnati alla Gran Bretagna, che denominandoli “Buffalo” li destinò a Singapore contro i giapponesi, e poi in Birmania. In realtà, il “Buffalo” risultò un caccia mediocre, inadatto al combattimento acrobatico, data la sua scarsa velocità di salita e la limitata dotazione di armi. Successivamente, però, gli furono fatte delle modifiche con una corazzatura protettiva, che lo appesantì rendendolo però, meno manovrabile. La Finlandia decise di acquistarne circa 66 esemplari, che fra l’altro, rimasero in servizio fino al 1944; a tutti furono apportate sostanziali modifiche in quanto non operanti su portaerei e pertanto furono rimossi i ganci di arresto per gli appontaggi e modificato l’interno dell’abitacolo; inoltre, un motore leggermente più potente da 950 HP. Questo tipo di caccia fu il primo ad essere utilizzato nelle operazioni contro i sovietici da Giugno del 1941e il maggior numero di vittorie furono raggiungete contro i loro caccia tipo Polikarpov I-15, e soprattutto, bombardieri Tupolev ANT-40. Da fonti storiche dell’Aeronautica finlandese, con il “Buffalo” furono riconosciute ai piloti finlandesi circa 480/ 500 vittorie. Circa 36 piloti finlandesi volando sul “Buffalo”, si guadagnarono il titolo di “asso” sopravvalutando questo velivolo dell’US.Navy, di fronte agli scarsi successi in altre zone operative. Tuttavia, nell’articolata cronologia del conflitto finlandese, quando gli alleati fornirono ai sovietici i caccia tipo Curtiss P-40 “Typhoon” e Hawker “Hurricane”, i finlandesi sostituirono i “Buffalo” con i Messerschimitt Bf.109 forniti dai tedeschi, e ciò, prima della guerra di Lapponia, quando i gli stessi tedeschi diventarono avversari. Al termine della guerra cinque esemplari di “Buffalo” rimasero in servizio con la “Suomen ilmavoimat” fino all'ultimo volo, effettuato il 14 settembre del 1948.

Performance Brewster “Buffalo” B-329

Aperture alare: m 10,66
Lunghezza: m 8,03
Superficie alare: mq 19,40 Altezza: m 3,68
Motore: Wright R-1820 da 1200 HP – 9 cilindri radiali – raffreddati ad aria
Peso a vuoto: Kg 2140
Peso al decollo: Kg 3250
Velocità: Km/h 450 a m 4000
Salita: m 630 al minuto
Quota di tangenza: m 10120
Armamento: 4 mitr. Colt Browning 12,7 mm sub alari e Kg 100 di bombe
Quota di tangenza: m 9500
Autonomia: Km 1550
Equipaggio: pilota

FINE

Alessandro Rao

alesrao@hotmail.it

 

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