CAPITOLO 1
Jihad- Atto Primo – Il Profeta e i suoi successori (A.D. 622-661)
Il profeta Maometto - L’Islam all’attacco
Perché i bizantini hanno perso? - Perché gli Arabi hanno vinto?

I
Il profeta Maometto

Maometto abitava in una piccola città, praticamente sconosciuta a Roma e a Costantinopoli, di nome La Mecca, nell’attuale Arabia Saudita.
In Arabia, intorno al 600, c’erano anche dei Cristiani, ma non molti.
Il Cristianesimo, partendo da Gerusalemme, si era diffuso soprattutto in direzione ovest seguendo le rotte commerciali dell’impero romano, e superandone i confini, fino all’Irlanda.
Alcuni Cristiani erano andati verso est: secondo la tradizione S. Tommaso sarebbe arrivato fino in India!
A sud i Cristiani erano scesi, dall’Egitto, lungo il Nilo fino all’Etiopia…
A sud-est il Cristianesimo era avanzato di pochissimo.
La Mecca, era a non più di duemila chilometri a sud-est di Gerusalemme, ma era abitata ancora da “pagani”, o “idolatri”. Nel tempio della Mecca erano onorati almeno cento divinità, tra dei e dee.
Viene spontaneo pensare a cosa sarebbe successo se qualche apostolo avesse portato il vangelo verso sud-est, se fosse riuscito ad evangelizzare gli Arabi!
Naturalmente non si può fare la storia con i se: il passato non si può cambiare!
Ma se provassimo a capire perché certi eventi sono successi, forse potremmo cambiare il futuro!

Gli Arabi erano divisi tra varie tribù dedite alla pastorizia, all’agricoltura…e al brigantaggio (o come si preferiva dire da quelle parti, alle “razzie”).
Gli Arabi si facevano da sempre guerre tra loro, e spesso attaccavano le civiltà urbanizzate (impero bizantino e impero persiano). In un certo senso non erano molto diversi dai “barbari” del Nord Europa.
La grande differenza fu che in Occidente, alla lunga, i barbari finirono per prendere la religione dei vinti. Gli Arabi no!
Questa differenza la fece il profeta Maometto.

La “Vita del profeta” é un libro canonico islamico.
Quello che vi si legge, sul profeta, per i mussulmani dovrebbe essere edificante: per altri no!
Si legge che Maometto, impiegato nella piccola ditta gestita dalla (prima) moglie Kadigia, cominciò a meditare, ad avere delle visioni…
Si convinse che la dottrina degli ebrei e dei cristiani era “quasi” quella giusta.
La legge di Mosè e di Cristo poteva essere adottata anche dagli Arabi, ma con alcune “piccole precisazioni”, dettate proprio da Maometto, l’ultimo dei profeti!
All’inizio Maometto iniziò la sua guerra religiosa solo contro gli “idolatri”, considerando ebrei e cristiani come fratelli e alleati.
Nel 622 gli idolatri lo costrinsero a scappare nella vicina città di Medina.
Così iniziò l’era mussulmana.
A Medina c’era una numerosa comunità ebraica.
All’inizio gli Ebrei appoggiarono Maometto…senza immaginare quello a cui andavano incontro!
A poco a poco Maometto cominciò a dettare le sue leggi: verso dopo verso nacque il Corano.
Maometto non si accontentò di dettare dei principi morali: volle organizzare una società basata sulla religione.
Preghiera cinque volte al giorno: in pubblico, .e tutti si devono uniformare!
Alle donne é imposto il velo: non solo per evitare la “concupiscenza maschile” ma soprattutto perché siano riconosciute da tutti come mussulmane!
Le donne portano il velo con orgoglio: si sentono parte di una nuova grande comunità!
Nasce il Ramadan: digiuno di giorno e festa di notte. Altro motivo d’aggregazione sociale.
Nessuna religione aveva mai preteso di regolare ogni aspetto della vita, pubblica e privata: ci sono regole perfino su come si deve orinare!

Maometto diede il via a molte piccole guerre, adesso apertamente definite come “sante”: non solo contro gli “idolatri” ma, sopratutto, contro gli ebrei, che non volevano riconoscere Maometto come un profeta.
Gli storici islamici non parlano dei cristiani d’Arabia.: o erano pochissimi…o hanno preferito semplicemente non parlarne.
In Arabia c’erano invece molti ebrei, spesso intere tribù.
Chi erano?
Discendenti di Israele? Arabi convertiti al tempo di Salomone e la regina di Saba?
Non lo sappiamo.
Sappiamo però che questi ebrei non si allearono tra loro, ma si lasciarono sconfiggere, uccidere, sottomettere: una tribù alla volta!
Gli ultimi ad essere uccisi e/o ridotti in schiavitù furono gli ebrei di Medina che all’inizio avevano appoggiato Maometto.
Il profeta li accusò di avere tradito e d’essere passarti dalla parte degli idolatri.
Può anche darsi! Gli idolatri li lasciavano in pace…Maometto no!
Liquidati gli ebrei, Maometto mosse l’attacco finale contro la Mecca.
Nel 630 il profeta vinse gli idolatri, e il tempio fu svuotato di tutte le statue e dei simboli dei cento dei.
Restò solo la famosa “pietra nera”: Maometto disse che era stata portata sulla terra dall’arcangelo Gabriele!

Maometto mandò ambasciatori all’imperatore bizantino e al re dei persiani invitandoli ad accettare la “vera fede”.
Nella “Vita del profeta” é scritto che il re dei persiani non prese neanche in considerazione l’idea.
Non stento a crederlo!
Nella “Vita del profeta”, si dice anche che l’imperatore bizantino aveva quasi accettato di convertirsi, ed avrebbe cambiato idea solo dopo le reazioni sdegnate dei funzionari della sua corte.
Questo é poco credibile, ma può darsi che i bizantini, con la loro tradizionale doppiezza, abbiano voluto guadagnare del tempo, evitando di dire subito di no!

II
L’Islam all’attacco

"Il nemico non è molto numeroso. Ogni musulmano, però, è pari a cento dei nostri. Loro amano il martirio che li conduce direttamente in paradiso, noi invece siamo attaccati a questo mondo e ai suoi piaceri. Noi temiamo la morte".

Queste parole di un funzionario egiziano bizantino, prima della conquista araba, non hanno bisogno di commenti.
Parole simili le abbiamo sentite recentemente: troppo recentemente!
Già nel 629 Maometto inviò 3000 uomini alla frontiera con l’impero bizantino: furono sconfitti da 100,000 soldati greci, ma era solo l’inizio!
Nel 632 Maometto andò a raggiungere Allah, ma prima di morire impartì istruzioni precise ai suoi successori:

“il popolo arabo non può più aspettare, la religione islamica non deve essere riservata solo agli arabi, ma deve essere estesa in ogni direzione, in tutte le altre nazioni, eventualmente anche con la forza".

Oggi sento talvolta dire, dagli Arabi moderati, che la Jihad sarebbe solo una guerra difensiva!
Il fatto è che, dalla guerra di Troia alle guerre di Hitler, gli aggressori non hanno mai avuto problemi a spacciare guerre offensive come guerre difensive, quando gli faceva comodo!
Maometto temeva che con la sua morte gli arabi si sarebbero divisi, e si sarebbero messi a combattere tra loro.
Purtroppo non é successo. Almeno non subito.
I successori di Maometto, (prima Abu Bakr e poi Omar) riuscirono a superare i contrasti.

Nel 634 inizia la grande Jihad.
Nel 635 cade Damasco, e buona parte della Siria.
Anche l’Irak viene invaso. I persiani non sono in grado di difenderlo e gli Arabi dilagano verso est.
Nel 636 i bizantini approfittano che gli Arabi sono occupati in Irak per rioccupare Damasco.
Ma non per molto!
Quando gli Arabi contrattaccano, oltre la metà dei soldati bizantini d’etnia araba (dicono 50.000 uomini!) passano dalla parte degli arabi.
Da quel momento i bizantini non conoscono che sconfitte: nel 638 cadono Gerusalemme, Antiochia, l’intera Siria.
Nel 642 cade anche l’Egitto. Le armate arabe occupano anche Alessandria e danno alle fiamme quello che restava della sua famosissima biblioteca con l’argomentazione:

“Se questi libri sono come il Corano, sono un’inutile copia, e quindi possono essere distrutti.
Se sono contro il Corano, devono essere distrutti!”

Questo episodio ora viene negato (e declassato a leggenda!) da molti storici occidentali (ora diventati tutti filoislamici!).
Eppure quest’annedoto é stato raccontato da un mussulmano, di nome Ibn al Qifti, vissuto circa 500 anni dopo.
Che interesse aveva lui a riportare un episodio che rivelava più d’ogni altro il rigore "fondamentalista" dei conquistatori, che negava la tanto proclamata “tolleranza” islamica?

Dopo l’Egitto, le armate arabe si spingono ancora più occidente conquistando Cirenaica e Tripolitania.
Nel 647 cade anche Cartagine, insieme all’antica Africa romana (oggi Tunisia).
Nel 649 viene occupata anche Cipro. Nel 654 cadono anche Rodi e Creta.
Gli Arabi sono diventati anche una potenza navale, e ormai puntano addirittura a Costantinopoli.
Nel 655, l'imperatore Costante II si pone al comando di una grande flotta
Nella battaglia di Phoenix, centinaia di navi bizantine sono distrutte, ma pure le perdite degli arabi sono notevoli.
Fortunatamente, per quello che restava della Cristianità, l’espansione araba ha una battuta d’arresto. Dopo l'assassinio del califfo Othman nel 656, é salto al potere il genero di Maometto, Alì.
Non tutti l’accettano come califfo e gli arabi sono impegnati per anni in lotte interne. I bizantini possono, momentaneamente, tirare il fiato.

Intanto ad Est, tra il 634 e il 651, l’intero impero persiano é stato conquistato dagli Arabi.
La Persia é stata occupata, islamizzata, e arabizzata.
La lingua dei persiani, di matrice indoeuropea (il Farsi) é sopravvissuta, ma ora quasi metà delle parole sono d’origine araba!
Anche la religione di Zoroastro é sopravvissuta, ma i fedeli Zoroastriani sono oggi solo poche migliaia, e, per la maggior parte, vivono in India.
Dopo l’assassinio, nel 661, del genero di Maometto Alì (con una sciabola avvelenata!), anche il mondo islamico comincia a conoscere divisioni religiose.
Nasce l”eresia sciita”, che genera ancora altre “guerre sante”.
Purtroppo le nazioni cristiane non sono in grado di approfittare delle divisioni dell’Islam.

L’impero bizantino può solo leccarsi le ferite: ormai non è più neanche un impero!
Nel 655 Costantinopoli controlla solo la Grecia, parte dell’Asia Minore, e alcune zone della penisola balcanica e dell’Italia.
Gli Arabi e i barbari del nord (Slavi, Longobardi, Franchi e Normanni) avrebbero presto fatto diventare il regno bizantino ancora più piccolo.
Ma com’é potuto succedere?
Perché i bizantini hanno perso?
Perché gli Arabi hanno vinto?

III
Perché i bizantini hanno perso?

Rileggendo la storia dei bizantini (dall’imperatore Teodosio in poi) viene spontanea la domanda opposta.
Come hanno fatto i bizantini a resistere tanto a lungo?
Come mai l’Impero (ex) Romano d’Oriente non é caduto insieme all’Impero Romano d’Occidente?
L’Impero d’Oriente era corrotto almeno quanto quello d’Occidente. Praticamente marcio.
Gli imperatori erano spesso deboli, manovrati da una corte formata da piccoli e grandi ladri.
Le donne, anche se rinchiuse nei ginecei, erano tutto tranne uno specchio di moralità!
Nelle province, dalla Sicilia all’Egitto, funzionari esosi spremevano le popolazioni con tutti i tributi possibili ed immaginabili.
Gli imperatori volevano dettar legge anche nelle questioni religiose.
Il capo nominale della chiesa bizantina era l’arcivescovo di Costantinopoli che, in teoria, riconosceva perfino la supremazia spirituale del papa di Roma.
In pratica, in Oriente, da Costantino in poi, tutte le questioni di carattere teologico erano decise alla corte imperiale.
E chi non si adeguava? Veniva considerato un ribelle, trattato come tale.
Come si poteva pensare che Egiziani e Siriani combattessero per un imperatore che non solo rubava i loro soldi ma pretendeva perfino di condizionare la loro coscienza?

Eppure l’impero bizantino ha resistito a lungo.
Nei momenti di crisi saltava sempre fuori un imperatore capace di ribaltare le situazioni più disperate.
Come Giustiniano che non solo respinse i persiani e i barbari del Nord, ma conquistò anche l’Italia, la provincia di Cartagine e parte della Spagna!
Come Eraclio che riuscì a rigalvanizzare i Greci esausti, e portarli alla vittoria contro i Persiani.
Perfino Costante II (mediocre imperatore, e come vedremo, pessimo cristiano!) rischiò la propria vita per guidare di persona la flotta bizantina contro la neonata, ma già temibilissima, flotta araba.
Anche più tardi, altri imperatori trovarono la forza di resistere alle sempre crescenti offensive dell’Islam.

Cosa sarebbe successo se Costantinopoli fosse caduta, prima del 622, distrutta da Goti, Bulgari o Persiani? Oppure nel secolo successivo, durante uno dei tanti attacchi degli Arabi?
Lasciamo stare commenti idioti tipo “Se mia nonna avesse avuto le ruote…”
Senza Costantinopoli chi avrebbe potuto resistere agli Arabi in Europa?
Gli Slavi sarebbero stati travolti e convertiti.
Poi sarebbe toccato all’Occidente…e del Cristianesimo, e della cultura ellenistica romana, forse non sarebbe rimasto neanche il ricordo.

Mi viene in mente in mente la frase paradossale che il (poco) cristiano Boccaccio fa dire, nel Decamerone, all’ebreo Abacuc:

“Se la vostra religione riesce a sopravvivere, e a prosperare, anche con i capi corrotti che ha …vuol dire che veramente Dio la protegge…”

Forse Costantinopoli aveva davvero la missione storica di proteggere dall’Islam quanto rimaneva della civiltà cristiana. E intanto evangelizzare Bulgari, Serbi e Russi che ne avrebbero raccolto l’eredità.
A me piace crederlo.
Penso che a ogni cristiano convenga crederlo, se non si vuole ritrovare prostrato con la testa rivolta verso La Mecca…o con la testa tagliata!


IV
Perché gli Arabi hanno vinto?

Un mussulmano risponderebbe senza esitazione che Allah li ha guidati alla vittoria.
Ma, aggiungo io, non fino alla vittoria finale!
Adesso ci stanno riprovando. Ma di questo parlerò più tardi…
Dio lo voleva?
Al Signore si possono attribuire tutte le intenzioni che si vuole…finché Lui stesso non li smentisce con i fatti.
Fatto sta che cristiani e mussulmani si sono affrontati per secoli senza che Dio permettesse all’una o all’altra parte di cogliere la vittoria finale.
Le cause della vittoria degli Arabi sono tante, oltre ai demeriti dei Bizantini. In primo luogo la loro determinazione, la loro convinzione di essere nel giusto.
Certo anche gli Arabi che invadevano le ricche terre di Siria ed Egitto lo facevano soprattutto per il bottino, come i loro antenati “idolatri” avevano fatto per secoli, razzia dopo razzia…
Adesso però avevano un profeta che diceva che il bottino era la giusta ricompensa per la loro missione, di estendere la religione islamica a tutti.
In più Maometto diceva che una ricompensa ancora più grande lì attendeva dopo la morte!
Forse gli Arabi sarebbero riusciti a sconfiggere Bizantini e Persiani anche senza Maometto.
Dopotutto erano un popolo forte e determinato, come i barbari del Nord che avevano travolto Roma.
La loro religione però li aiutò non solo a vincere, ma anche a consolidare la loro conquista.

Gli storici occidentali moderni non fanno che parlare della “tolleranza” degli Arabi.
Non é esatto.
Gli Arabi non sono mai stati tolleranti!
Tra i conquistatori, d’integralisti ce n’erano tanti! Come quelli che diedero fuoco alla biblioteca d’Alessandria.
Molti capi arabi però, preferirono, almeno all’inizio, trovare un accordo con i vinti.
In caso contrario ci sarebbero state rivolte. Molti cristiani avrebbero anche accettato il martirio!
I morti non pagano tasse, non lavorano per i vincitori!
Nella province dell’impero bizantino appena occupate il rapporto cristiani/mussulmani era almeno mille ad uno: come potevano pretendere che tutti si convertissero subito?
Certo molti lo fecero, soprattutto quelli d’etnia araba. Agli altri “infedeli” venne “solo” richiesta una tassa speciale, all’inizio non superiore a quella degli esosi bizantini.
A poco a poco i mussulmani divennero sempre di più e, devo ammetterlo, non solo per opportunismo. Tanti pensarono, sinceramente, che se Dio aveva permesso ai mussulmani di vincere…voleva dire che avevano ragione!
Chi vince ha sempre ragione!
Man mano che le conversioni aumentavano, il reddito delle tasse diminuiva.
Allora le tasse venivano aumentate…e aumentavano anche le conversioni: un serpente che si mordeva la coda!
Poi c’erano gli ambiziosi: un cristiano non poteva mai ambire ad un posto di potere!
Spesso i siriani e gli egiziani convertiti rimanevano delusi, perché i posti di potere più importanti erano riservati agli arabi.
Tanti arabi emigrarono in Siria e in Egitto, dove trovarono ricchezze che neanche erano riusciti immaginare.
Si fecero costruire delle abitazioni lussuose, e divennero padroni di grandi estensioni di terra fertile che bisognava coltivare.
Gli Arabi più lungimiranti cercarono la collaborazione dei vinti, e la trovarono!
Tutti cominciano ad arabizzarsi. Per capire il Corano bisogna sapere l’Arabo. Per trattare con i conquistatori bisognava parlarlo.
In realtà a favorire non tanto la conquista, ma la stabilizzazione del regime dei califfi, fu l’abilità con cui gli Arabi seppero trattare con le popolazioni vinte.
A differenza dei barbari d’origine germanica, (che impiegarono secoli ad integrarsi con i latini) gli arabi impararono immediatamente i vantaggi della “civiltà”, e sapevano pagare bene quelli che lavoravano per loro.
Anche adesso gli europei e gli americani lavorano per gli arabi…in cambio del “vile petrolio”.
Anche oggi gli Arabi pagano bene, e tutti fanno a gara per aiutarli a sfruttare il loro petrolio e il loro gas, a costruire per loro case, moschee, centri commerciali.
Lo scrivente lo sa per esperienza diretta: tra quelli che si sono “venduti”, ci sono anch’io!

Gli arabi impararono in fretta da bizantini e persiani. Anche l’arte, la scienza, la tecnologia!
I beduini del deserto diventarono perfino abili navigatori, e poi temibili pirati, i famigerati Saraceni!
Succede spesso che un popolo giovane, quando viene in contatto con una civiltà più evoluta, ne assimila la cultura, dando un nuovo impulso ad arti e scienze, e crei una nuova civiltà.
E’ successo anche quando i Greci hanno conquistato l’impero persiano, e quando i Romani hanno occupato la Grecia.
La differenza è che, mentre la cultura ellenistico-romana, diventata cristiana, si é evoluta fino a diventare l’attuale civiltà occidentale, la civiltà araba ha poi finito per rinchiudersi in se stessa: forse bloccata proprio dall’integralismo di tanti!

La relativa “tolleranza” degli Arabi nei confronti dei vinti non piacque agli “integralisti” di allora.
Molti cominciarono a mormorare contro la corruzione dei costumi, contro quelli che, per l’amore della ricchezza, avevano tradito il messaggio originale di Maometto.
Queste fu una delle cause delle guerre civili e religiose tra gli Arabi, che portarono agli assassini dei califfi Othman e Alì, rallentando l’espansione dell’Islam.
Rallentando, purtroppo, non fermando!
Dopo l’affermazione dei Califfi Omayadi la Jihad ricominciò, più forte di prima!

CAPITOLO 2 >
Jihad- Atto Secondo - Gli Omhayadi (A.D. 661-750)
Verso Costantinopoli - Verso l’Africa - Verso la Spagna - Verso la Francia.

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