indice QUADRO 22

 

I TITOLI DI GIORNALI
DIMENTICATI

CIOE' IL DISASTRO DI OGGI HA UN PRECEDENTE

NELL'ANNO 2000,
LA SITUAZIONE ERA GIA' PIUTTOSTO CRITICA, POI ....

CON IL 2001 COL NUOVO ("MIRACOLOSO") GOVERNO
E CON LE TANTE PROMESSE CHE IL PAESE SAREBBE CAMBIATO

... TREMONTI PROMETTEVA CHE IL PAESE SAREBBE CAMBIATO

MA NEL CORSO DI... DUE ANNI (2002-2003)
INIZIA IL DISASTRO ITALIA

DOPO 3 ANNI COL NUOVO GOVERNO (2004)

 

5 ANNI DOPO A FINE GOVERNO (aprile 2006)
ALLE ELEZIONI 2006 ALTRE GRANDI "PROMESSE"

Poi il 7 Aprile in un suo intervento a ''Radio Anch'io'', l presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ipotizza l'eliminazione anche della tassa sui rifiuti. I sindaci (di Dx come di Sx) già sconvolti per lo spauracchio dell'"abolizione" dell'ICI, si mettono le mani nei capelli.

Concluso NEL 2006 il Governo, nella trasmissione Matrix del 10 febbraio, il presidente del Consiglio Berlusconi citando alcune riforme attuate dal suo governo, dice ridendo che "solo Napoleone ha fatto di più". (!!!!!!!)
Poi il 12 febbraio, durante una cena elettorale di imprenditori ad Ancona
- si corregge:
''Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti. Così dovete fare anche voi imprenditori''.

( sacrificio ai Caraibi.... )

"Per le imprese in difficoltà, adotteremo l'idea di un mio amico che ho incontrato sul suo panfilo nei Caraibi: per far ritornare la sua azienda ad essere competitiva ha invitato i dipendenti della sua azienda a lavorare senza stipendio. Gli operai hanno subito risposto con gioia al suo appello".

Così l'amico ha potuto continuare le vacanze sul panfilo,
e ad incontrare il suo amico.
Mentre i suoi operai lavoravano gratis con..... "gioia" !!

POI ....

NEL 2006 VINCE IL CENTROSINISTRA,
EREDITA LA CRISI PRODI.
MA LA SITUAZIONE PEGGIORA.
FINO AL PUNTO CHE - DOPO APPENA DUE ANNI
SIAMO AL PUNTO DI PARTENZA
E IL GOVERNO PRODI VA A CASA
( CON UN VOTO COMPRATO )

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LA CRISI ?
le correnti di pensiero sono diverse, anche nella stessa Confindustria

Il "super euro" o il "calo euro" ,
che sia alto o basso è sempre un "problema".... drammatico


Titoli anno 2004: Euro "forte" con il dollaro a 1.36:



"L'euro forte è un problema drammatico".
"Tutte le esportazioni sono in Euro, e noi abbiamo bisogno
di
un euro più debole".

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Titoli di ieri, anno 2002, inizio dell'Euro: (debole) con il dollaro a 0,84

Il Presidente della Confindustria Amato:
"L'Euro debole è un problema drammatico
perchè
tutti i prezzi delle materie prime importate sono in Dollari. E noi abbiamo bisogno
di
un euro più forte".

L'Euro forte è poi arrivato, (sfioriamo oggi l'1,60)
ma è sempre un problema!!

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poi

CON LE NUOVE ELEZIONI 2008

DA DX COME DA SX NON CI RESTA CHE SPERARE NELLE TANTE PROMESSE POPULISTICHE
"Qualsiasi bugia, se ripetuta frequentemente, si trasformerà gradualmente in verità"
"La propaganda è come l'arte, non ha bisogno di rispettare la verità" ( Goebbels )

E QUI NEGLI SPOT ELETTORALI LE BUGIE SONO TANTE

ALLE ELEZIONI DEL 13-14 APRILE 2008
VINCE LA DESTRA (PDL)

TREMONTI, nuovamente ministro Economia-Finanze
ha ripromesso le stesse cose del 2001
(già viste sopra)

Nel febbraio 2009 da Santoro è uscito con queste frasi:
"''che consumi se non arrivi a fine mese?'' in netta contraddizione col suo premier che va dicendo in TV: "
... LA CRISI? UNA MODA PASSEGGERA.....NOI SIAMO UNA ECONOMIA FORTE... I RISTORANTI SONO PIENI...I POSTI DELLE VACANZE IPERPRENOTATI....."
Poi dopo Tremonti ha sgomentato: "Le formulette matematiche non servono per risolvere la crisi qui bisogna riscoprire la Bibbia.''
CAPITO??
imprese in crisi, disoccupati, pensionati, call centeristi
Pregate, pregate, pregate e riscoprite la Bibbia.

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L'ultimo Bollettino della Banca d'Italia descrive un quadro da "economia di guerra". La crisi globale "si è intensificata ed estesa". Nel 2008 il Prodotto lordo decresce dello 0,5%. La produzione industriale, crollata del 6% nell'ultimo trimestre, scende del 4% in media d'anno: "uno dei peggiori risultati del secondo dopoguerra", con un calo "simile alla crisi del 1974/1975". Arretrano le esportazioni (meno 1,6% nel terzo trimestre). Flettono gli investimenti delle imprese (meno 2%). Cedono i consumi delle famiglie (meno 0,7%). Al netto dell'inflazione, "il reddito disponibile reale si è ridotto". Peggiora la competitività del sistema (il costo del lavoro per unità di prodotto aumenta del 5,4%). Su queste basi, le previsioni per il 2009 sono "fortemente peggiorate": la recessione si accentuerà, e la crescita subirà una caduta del 2%.
Uno scenario di emergenza assoluta.
Nonostante tutto questo, Tremonti considera le stime dell'Ufficio studi di Via Nazionale semplici " stime catastrofiche. Sono solo congetture". (!!!! Negazionismo di un "fiscalista"?)
Eppure, nel suo libro "La paura e la speranza", scrive testualmente il contrario: "È finita l'età dell'oro, sta arrivando un tempo di ferro".
(!!! Realismo di un "economista" ?)
Qual è la verità?


Gli italiani - nel loro quotidiano - ne conoscono una sola.
Recessione e crisi in ogni settore.
In più siamo i più indebitati: 1670 miliardi di euro (ottobre 2008)
di Debito Pubblico. 27.883 per ogni italiano, lattanti compresi.
(nel giugno 2013 si è arrivati a 2.075.100 - 405 miliardi in più)

C'è però la Social Card, che ha "risolto" i problemi dei consumi e quindi dell'Italia tutta (a spiegargli cos'è una card a un poveraccio settantenne, è puro sadismo). "....così si incentiverà la produzione industriale italiana (sic!!! così potrà comprare un litro di latte in più) e dovremmo essere in grado di affrontare e risolvere qualsiasi crisi. (con l'incremento delle latterie).
Sono le card circa 400.000, che x 40 euro l'una fanno 16 milioni di euro. Pari alla liquidazione di un manager di Stato (Alitalia). Un sesto del costo di Kakà, e lui usa i piedi.

Sono inoltre anonime. Si possono cioè rivendere. Forte quindi la tentazione di clonarle. O moltiplicarle, per far diventare più ricco chi è già ricco.
Vi ricordate lo Scandalo della Banca Romana?
Le banconote erano mascherate dietro una duplicazione dei numeri di serie (cioè emesse in serie doppia) e perciò solo virtualmente false. Che - allegramente - certi politicanti si divisero.
La Card non ha invece nemmeno una serie. Sono fatte all'ingrosso. E cedibili.

Tremonti a fine febbraio 2009, rinsavisce, sembra un po' più realista, o fa il Frate Indovino.
«Il 2009 sarà un anno ancora più difficile del 2008. Il che è tutto dire».
Noi ce ne eravamo già accorti senza essere ministro dell'economia!!

E alla faccia dell'ottimismo berlusconiano, aggiunge:
«Il rischio più grande è la stretta creditizia».
"Il mercato del credito italiano e' in una condizione peggiore rispetto al resto d'Europa".
«Il credito per l'economia è come l'aria: ti accorgi quanto è importante quando viene a mancare»
«Le banche sono utili solo se fanno le banche, non se il loro operato resta fine a se stesso»,
Ma và!? Ma che scoperta!!! C'è arrivato anche lui, allora è tutto vero! La crisi c'è per davvero, la vede ora anche lui!

Noi ce ne siamo accorti da un pezzo. Dove abito io (un paese alle porte di Vicenza, di 2000 abitanti) sono in crisi due grosse fabbriche che davano lavoro a una buona metà del paese, una che lavora per l'alta moda, l'altra una fabbrica di macchine agricole, poi un grande magazzino di idro-sanitari; le case che hanno costruite due anni fa sono invendute, e perfino un negozio di alimentari (l'unico che c'era in paese) ha chiuso. Mentre le due banche in paese hanno già ridotto gli affidamenti (un incentivo al futuro strozzinaggio dei boss della mafia).
Vuoi vedere che Tremonti a fine anno ci dirà che il 2010 sarà ancora più difficile del 2009?
Facile prevedere gli eventi dopo che essi sono avvenuti. Pressoché è infallibile nel prevedere il passato.
Lui ha dovuto studiato molto per capire come siamo messi.....Noi analfabeti da soli non ci saremmo mai arrivati!

Ma gli oracoli non avevano previsto tutto? Ma non eravamo messi meglio di altri? Ma il nostro sistema bancario non era solido? Ma non dovevamo spendere? A Novembre 2008 ci dicevano di comperare azioni di Enel ed Eni, a Dicembre di spendere, spendere, spendere, e di essere allegri e ottimisti.
Fino a ieri si faceva peccato a parlare di crisi, di banche che non fanno le banche, e di soffocamento delle piccole e medie imprese. E ora? Lo dice anche Tremonti.

Coraggio, dobbiamo essere tutti più tranquilli, con l'ottimismo taumaturgico di Capezzone portavoce berlusconista che dice "l'Italia puo' farcela, grazie alla saggezza delle famiglie e delle imprese, e grazie alla solidita' dell'azione del governo".

E' come dire "che se metti TU l'acqua in una pentola e poi sul fuoco, l'acqua TI diventa calda". E' questa un' "azione del Governo"?.

Insomma andiamo avanti alla carlona. Con gli spot mediatici. Alla "capezzone".
Previsioni? Fra dieci anni andremo a passeggiare sull'inutile ponte dello stretto di Messina. Fra venti anni ammirermo le inutili centrali nucleari. Viaggeranno sulla TAV solo i 10/15 milioni di extracomunitari e comunitari d'accatto (e ci manca ancora che sbarcano i Turchi (sono oltre 70 milioni di abitanti) e l'Italia diventa una "riserva" degli italiani.

Ci ribelleremo? Amplieranno le carceri per metterci dentro i dissidenti del governo; le cassandre le confineranno nelle isole; il bio-testamento sarà molto utile a chi arriverà non a fine mese, ma pur sfamandosi con la Caritas, nemmeno alla seconda settimana.
Va bene l'ottimismo, ma affidarsi solo alla provvidenza e alla Bibbia è un po' poco. Eppoi se dobbiamo affidarci solo alla provvidenza allora che cosa ci stanno a fare i politici, soprattutto quelli che dicono di essere "economisti" e poi fanno i "profeti".

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NELLA SITUAZIONE DI OGGI, PER CHIUNQUE, A DX COME A SX, NON SARA' PROPRIO FACILE CORREGGERE LA ROTTA, SALVO RICORRERE A PROVVEDIMENTI DURI E IMPOPOLARI.
o saranno duri i "POPOLARI"?

Ricordiamoci che
"il popolo anche irrazionalmente certe volte fa quello che vuole?

IL MOMENTO NEL PAESE E' TALMENTE GRAVE
CHE E' NECESSARIO VENGANO PRESE DECISIONI RAPIDISSIME.

I politici ci si sono arricchiti, e anno dopo anno hanno ipotecato un popolo.
(
nel giugno 2013 si è arrivati a 2.075.100 - 405 miliardi in più del 2008)
Loro girano con 10 uomini di scorta, con "la legge non è uguale per tutti" mentre l'indebitata gente (i "cittadini") non è più sicura nè in casa nè fuori.
Vedi, violenze, stupri, rapine in ville, omicidi, sopraffazione, fatta da gente senza un lavoro, senza un reddito, nella più completa povertà, indigenza. Ma questi quà come vivono? Risposta: nella indifferenza, nel menefreghismo, nella demagogia. Loro oltre un lauto stipendio e pensioni d'oro, hanno la scorta e vivono tutti blindati a spese nostre.
E' inutile aspettare che i "parassiti" si suicidano per il bene del Paese, perdete ogni speranza, non lo faranno mai! - Italiani (se ci saranno ancora) Auguri !!

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SIANO ARRIVATI AL 2011 !!

L'ULTIMA PERLA DELL'OTTIMISMO: (5 MAGGIO 2011) !!!!
( " l’elogio della ricchezza italica....)


(... LA CRISI? UNA MODA PASSEGGERA.....NOI SIAMO UNA ECONOMIA FORTE... I RISTORANTI SONO PIENI...I POSTI DELLE VACANZE IPERPRENOTATI.....NON SEMBRA CHE IN ITALIA CI SIA QUALCOSA CHE POSSA ASSOMIGLIARE A UNA FORTE CRISI .... I CONSUMI NON SONO DIMINUITI ......SIAMO UN PAESE BENESTANTE....)

incredibile? .... NO vero....!!!
http://www.youtube.com/watch?v=eBQzPiYDeIQ

Siamo arrivati al 2013 !!
la situazione?

si è aggravata.

La povertà in Italia
Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le persone in povertà relativa sono il 15,8% della popolazione (9 milioni 563 mila), quelle in povertà assoluta l'8% (4 milioni 814 mila).
Tra il 2011 e il 2012 aumentata sia l'incidenza di povertà relativa (dall'11,1% al 12,7%) sia quella di povertà assoluta (dal 5,2% al 6,8%), in tutte e tre le ripartizioni territoriali.
( http://www.istat.it/it/archivio/95778 )

Pil e indebitamento AP
Nel 2012 il Pil (in volume) è in calo del 2,4% rispetto al 2011, il rapporto deficit/Pil è pari a - 3,0%
Periodo di riferimento: Anni 2010-2012
Pubblicato: venerdì 1 marzo 2013

( http://www.istat.it/it/archivio/saldo+primario )

Il futuro demografico del Paese
Previsioni demografiche: peggiora la dinamica naturale, in aumento stranieri e anziani

( http://www.istat.it/it/archivio/immigrati )

Stranieri residenti in Italia
Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2013 sono 4.387.721,
+8,2% rispetto all’anno precedente
Periodo di riferimento: 1° gennaio 2013

( http://www.istat.it/it/archivio/stranieri )

( da http://www.repubblica.it/economia/2013/07/17/news/poveri_italia-63146992/ )

" La crisi mette in ginocchio l'Italia: vola la disoccupazione, crolla la produzione industriale e aumenta la povertà: lo scorso hanno i "poveri relativi" erano 9 milioni e 563mila pari al 15,8% della popolazione (13,6% nel 2011), 4 milioni e 814mila dei quali in povertà assoluta (i più poveri tra i poveri misurati sulla base di un paniere e servizi essenziali) pari all'8% della popolazione (5,7% nel 2011).
"I dati forniti oggi dall'Istat sulla povertà assoluta e relativa in Italia, dicono che il nostro Paese non solo è malato: lo è gravemente - afferma Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.. È malata la democrazia come forma di governo chiamata a garantire a tutte le persone una vita libera e dignitosa.
Gruppo Abele e Libera hanno promosso Miseria Ladra, una Campagna nazionale contro tutte le forme di povertà. La campagna vuole essere un cantiere aperto a tutte le associazioni del volontariato, per "chiamare" e "convocare" alla mobilitazione su un problema che oggi tocca più tragicamente e in misura crescente alcune fasce sociali, ma domani potrebbe riguardare molti altri di noi."

come diceva il "Gesù"?....
"....NOI SIAMO UNA ECONOMIA FORTE... "
".....SIAMO UN PAESE BENESTANTE.... "
"..... I RISTORANTI SONO PIENI ....."


ITALIA - DEMOGRAFIA COMPARATA ANNI 1936-1969-2000
elaborazione con i dati pubblicati nel volume "Il Mondo" anno 1936
con i dati riportati dal "Calendario De Agostini anno 1970
con i dati pubblicati in rete dal Demo Istat Censimento anno 2003

La popolazione italiana dove va? indietro !
In alcune Regioni fra alcuni anni scomparsi i nati degli anni '40 -' 50 - '60,
soprattutto al Nord Italia si viaggia quasi verso il dimezzamento
e se le figlie attuali imiteranno le attuali madri poco prolifiche, sarà ancora peggio.

Nascite nelle singole regioni nell'anno 1938 - 1969 - 2003

 
1938
1969
2003
Piemonte
60.234
69.993
35.120
V. d Aosta
1.618
2.181
1.190
Liguria
24.049
25.015
11.517
Lombardia
125.114
164.341
86.079
Trentino A.A.
11.032
16.989
10.124
Veneto
58.018
82.149
43.112
Friuli
17.609
19.910
9.548
Emilia
54.425
68.725
35.297
Toscana
49.320
57.420
29.252
Marche
18.889
23.361
12.160
Umbria
11.151
12.806
7.084
Lazio
66.986
88.533
47.734
Abruzzo
15.261
20.386
10.156
Molise
3.741
4.885
2.547
Campania
57.289
91.566
64.211
Puglie
43.973
63.559
39.364
Basilicata
6.521
9.173
5.378
Calabria
21.336
30.471
18.191
Sicilia
55.302
75.532
50.667
Sardegna
19.967
27.348
13.021

Popolazione nei tre periodi storici

1° periodo di 35 anni
2° periodo di 34 anni
     
anno 1935
ab. della provincia
anno 1969
ab. della provincia
anno 2003
ab. della provincia
anno 1935
abitanti città
anno 1969
abitanti città
anno 2003
abitanti città
Piemonte 3.497.799
4.316.556
4.231.334
Torino 1.147.129
2.175.167
2.172.226
647.997
1.152.798
861.644
Alessandria 502.852
485.573
418.203
82.567
99.023
85.153
Asti 253.216
218.051
209.116
49.062
73.211
71.536
Cuneo 619.598
540.454
561.729
36.150
52.574
54.642
Novara 389.108
489.719
505.605 (1)
63.223
98.941
101.172
Vercelli 359.525
407.592

364.172 (2)

39.546
56.098
44.852
Liguria 1.436.958
1.966.157
1.572.197
Genova 831.651
1.106.845
873.604
646.694
842.764
604.732
Imperia 162.383
225.870
205.998
28.727
39.307
39.518
La Spezia 221.921
247.335
215.707
122.521
129.219
91.279
Savona 221.003
286.107
276.888
60.700
78.168
61.997
V. d Aosta 226.107
107.857
120.909
Aosta 226.107
107.857
120.909
20.740
35.257
34.193
Lombardia 5.545.307
8.231.665
9.108.645
Milano 2.001.875
3.683.947
3.922.582 (3)
1.090.456
1.690.848
1.247.052
Bergamo 584.881
809.861
986.924
82.134
124.626
113.415
Brescia 710.642
941.891
1.126.249
125.797
204.369
187.595
Como 487.277
691.142
858.729 (4)
54.138
93.199
79.012
Cremona 364.842
338.457
338.690
64.023
80.798
70.849
Mantova 397.686
379.252
381.330
42.939
66.089
47.826
Pavia 481.884
528.805
497.233
50.419
85.160
71.479
Sondrio 133.758
169.992
177.568
10.827
22.449
21.572
Varese 382.462
687.308
818.940
42.645
80.324
79.890
Trentino A.A. 660.137
834.666
950.495
Bolzano 269.610
408.395
467.338
40.759
103.479
95.400
Trento 390.527
426.271
483.157
56.760
88.544
106.190
Veneto 3.405.013
4.053.977
4.577.408
Venezia 594.415
796.327
813.294
274.969
367.832
269.566
Belluno 210.355
229.367
210.603
25.423
33.721
35.309
Padova 632.160
744.646
857.660
142.871
224.217
205.645
Rovigo 315.868
256.652
242.608
37.302
48.240
50.377
Treviso 560.809
651.312
808.076
53.952
88.148
80.688
Verona 563.159
796.327
838.221
156.522
254.862
256.110
Vicenza 528.256
660.337
807.046
65.161
111.211
110.010
Ven. Giulia 1.272.572
1.225.927
1.191.588
Trieste 348.494
307.028
240.638
250.888
279.376
209.557
Gorizia 205.823
141.185
138.463
49.939
43.663
35.771
Udine 718.254
523.598
522.258
66.488
95.675
95.936
Emilia-R. 3.218.452
3.815.063
4.030.220
Bologna 683.032
901.690
926.637
280.954
488.510
373.018
Ferrara 366.611
391.425
344.025
121.143
156.644
130.169
Forlì. Ces.422.831
558.353
639.629 (5)
60.824
103.156
109.122
Modena 448.429
540.454
643.043
92.757
164.811
176.584
Parma 373.695
396.279
396.782
71.271
170.267
164.716
Piacenza 290.445
288.939
267.274
65.712
102.785
97.295
Ravenna 272.500
350.328
351.193
78.143
130.137
136.618
Reggio E. 360.909
387.595
426.637
91.079
126.903
144.313
Toscana 2.892.364
3.434.505
3.516.296
Firenze 840.287
1.112.443
1.167.090 (6)
334.509
457.659
352.940
Arezzo 301.147
306.819
326.172
56.976
84.838
92.448
Grosseto 176.991
217.324
212.001
24.004
60.116
71.378
Livorno 245.787
332.116
327.472
129.183
172.794
156.198
Lucca 339.991
378.739
373.820
81.810
91.401
81.871
Massa C. 189.678
204.000
197.562
39.841
62.447
66.883
Pisa 335.187
372.111
386.466
73.041
102.717
88.964
Pistoia 202.405
249.171
271.443
70.397
90.463
84.243
Siena 260.891
261.772
254.270
47.698
65.966

52.775
Marche 1.217.746
1.357.994
1.484.601
Ancona 356.879
412.574
452.175
84.437
108.326
100.794
Ascoli P. 288.811
341.380
372.407
36.979
54.536
51.347
Macerata 277.696
288.447
305.080
26.422
42.602
41.101
Pesaro-Urb 294.360
315.593
354.939
42.549
79.943
91.417
Umbria 694.074
783.265
834.210
Perugia 514.996
558.332
613.004
79.447
124.965
150.823
Terni 179.078
224.933
221.206
62.741
104.954
105.680
Lazio 2.385.052
4.565.621
5.145.805
Roma 1.386.437
3.351.801
3.723.649
1.185.432
2.681.673
2.540.829
Frosinone 413.766
437.906
485.041
16.683
37.024
48.466
Littoria (Lat.)190.678
365.207
497.415
6.000
68.781
108.968
Rieti163.985
150.377
148.547
32.152
38.720
44.453
Viterbo 230.186
260.330
291.153
37.059
52.522
59.354
Abruzzo 1.122.884
1.205.178
1.273.284
Aquila 344.466
309.169
298.082
52.465
52.718
69.161
Chieti 358.953
369.925
393.058
43.085
52.718
52.141
Pescara 193.051
262.794
302.983
43.952
113.520
121.728
Teramo 226.414
263.290
289.161
30.667
46.395
51.025
Molise 375.675
336.080
321.047
Campobasso 375.675
336.080

231017

27.402
39.637
50.991
Campania 3.494.726
5.132.568
5.725.098
Napoli 2.084.960
2.698.300
3.930.616 (7)
890.846
1.270.787
1.00.419
Avellino 420.843
453.938
432.115
27.445
49.745
54.277
Benevento 330.950
307.704
286.611
36.962
59.578
61.496
Salerno 657.973
973.351
1.075.756
63.084
148.127
137.728
Puglie 2.486.593
3.616.241
4.023.957
Bari 948.821
1.347.437
1.564.122
201.756
348.914
315.068
Brindisi 242.215
370.696
400.974
39.658
80.357
88.536
Foggia 595.586
676.796
688.902
57.232
138.253
154.970
Lecce 487.138
721.891
790.572
46.782
81.048
83.923
Taranto 302.833
503.421
579.387
125.536
216.565
200.436
Basilicata 507.750
633.432
596.821
Potenza 350.728
429.420
392.713
25.481
51.481
66.796
Matera 157.022
204.012
204.108
20.243
44.254
58.256
Calabria 1.668.954
2.067.276
2.007.392
Reggio C. 550.580
604.964
119.316
164.819
180.363
Catanzaro 572.625
743.558
711.558 (8)
41.888
81.548
95.058
Cosenza 545.749
718.754
733.142
36.113
94.800
72.305
Sicilia 3.896.866
4.868.893
4.972.124
Palermo 843.742
1.172.934
1.236.799
416.479
653.533
682.901
Agrigento 398.886
483.929
450.034
30.032
51.682
55.901
Caltanissetta 245.575
301.751
272.167
44.067
64.402
60.919
Catania 685.785
958.074
1.058.162
249.142
409.088
308.438
Enna 225.987
214.206
176.496
22.946
28.653
28.852
Messina 600.092
687.373
659.513
197.509
270.246
249.351
Ragusa 237.910
258.497
296.744
49.694
59.787
69.686
Siracusa 284.369
362.405
396.517
50.096
101.542
122.896
Trapani 374.520
429.724
425.692
60.000
77.029
68.417
Sardegna 973.125
1.488.047
1.637.639
Cagliari 476.232
804.847
915.970 (9)
113.880
219.852
162.864
Nuoro 207.283
284.561
264.496
9.302
28.826
36.877
Sassari 289.610
398.639
457.173
53.565
104.977
121.108

(1) Provincia comprendente Verbania - (2) comprendente Biella - (3) comprendente Lodi
(4) comprendente Lecco - (5) comprendente Rimini - (6) comprendente Prato
(7) comprendente Caserta - (8) comprendente Crotone e Vibo V. - (9) comprendente Oristano


TOTALE POPOLAZIONE ITALIANA
anno 1936: abitanti 43.050.103
anno 1969: abitanti 53.940.968
anno 2003: abitanti 57.321.070
(*)

(*) sono qui compresi i 2,5 milioni di stranieri
L'ONU, a questo riguardo, stima che nei prossimi cinquant'anni dovrebbero entrare in Europa almeno 160 milioni di immigrati, per mantenere i suoi equilibri interni demografici e occupazionali.

Ripartizione territoriale nel censimento in esame (2003)

Italia Nord-Occidentale 15.033.085
Italia Nord-Orientale 10.749.711
Italia Centrale 10.980.912
Italia Meridionale 13.947.599
Italia Insulare 6.609.763

COME ERAVAMO NEL 1963 (RISPETTO ALL'EUROPA)
DURANTE IL "MIRACOLO ECONOMICO"


ANALFABETISMO
MEZZI DI LOCOMOZIONE
CONSUMI DOMESTICI
FORMAZIONE DEL RISPARMIO
TURISMO E CONOSCENSE LINGUE
DIVERTIMENTI E INTERESSI VARI
USO DEL TEMPO LIBERO
POSSESSO BENI DUREVOLI
COMODITA' IN CASA
IGIENE DELLA PERSONA

COSTO DI UN AUTO (NEL 1960)

100 ANNI DI PRODUTTIVITA'
POPOLAZIONE ATTIVA NON ATTIVA
INFLAZIONE

L'EMIGRAZIONE ITALIANA
" Una sciagura nazionale "

IL PIANETA SCUOLA NELL'ANNO 1971
( DOPO UN UTOPISTICO '68 !! )

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