Già
dal Paleolitico superiore il territorio era abitato da alcun tribù,
gli ANGLI (da qui venne poi il nome England, Englaland,
che significa: "Terra degli Angli").
Le prime
note storiche scritte sull'origine di questo territorio ci sono
giunte dai Romani che invasero l'England nel 43 d.C. durante il
regno dell'imperatore Claudio. Conquistarono gran parte dell'Isola
e la zona venne incorporata nell'Impero romano come provincia di
Britannia. (questo nome era stato dato a seguito di un altra tribù
che si chiamavano appunto "Britanni". E sembra che furono
questi a creare il complesso di Stonehenge,
forse eretto attorno al 2500-2000 a.C.
che
forse era un calendario solare
Sono
esistite anche altre tribù, le più note che tentarono
di resistere quando sbarcarono i Romani sono stati i Catuvellauni,
i Iceni, i Caledoni e altri ancora, che vivevano ancora allo stato
primitivo dentro ripari o in capanne o in grotte. Ma poi, sull'isola
con molti altri sbarchi iniziò a prevalere la cultura dei
romani, introducendo tutti gli usi e i loro costumi, oltre il diritto
romano, l'architettura romana, e molti strumenti agricoli e colture
varie come le filature della lana e della seta. Sappiamo che nel
211 d.C., l'imperatore Settimio Severo (146-211) morì a Eboracum
(l'odierna York) dopo essere sbarcato sull'isola tre anni prima,
nel 208 d.C. con una potente flotta navale e 40.000 uomini. Sull'Isola
si impegnò con azioni militari in difesa o per l'allargamento
dei confini dei territori già conquistati in precedenza nella
Britannia romana.
Non è che i romani poterono spadroneggiare per tutta l'isola,
e pur erigendo a Nord diversi insediamenti trovarono altre tribù
che rifiutavano a sottomersi, affrontando o prendendo perfino loro
l'iniziativa di cacciare con armi rudimentali i romani dai loro
territori. Fino al punto che i Romani avevano eretto un vero e proprio
muro il "vallo di Adriano" ( costruzione che era stata
iniziata dalle truppe proprio di Adriano, tra il 122 e il 128 d.C.)
per la difesa (era una specie di trincea fortificata) per fermare
le ostilità delle tribù dei Pitti. (Muro che divise
l'isola in due parti - e al di qua a sud costruirono una decina
di fortini pronti a difendersi in caso di attacco.
(il"Muro" é quello che ancora oggi divide Scozia
e Inghilterra). Più a Nord 15 anni dopo, ne costruirono un
altro, detto "Vallo di Antonino". Che servì a poco,
fu il primo ad essere superato dalle tribù del nord dove
poi nacque la Scozia.
Intanto a Sud sulle rive del Tamigi con la loro operosità
i romani a partire dal 43 d.C. dopo il primo sbarco sull'isola,
sulle allora ampie rive del Tamigi, stavano facendo sorgere una
grande città che poi si chiamerà Londra. Alla fine
del II sec. l'insediamento fisso contava già una popolazione
di circa 60 000 anime composte da romani oltre a diversi britanni.
Ma pur insediandosi creando varie attività, non era ancora
nata una vera e propria unità politica, anche se la vita
in questa zona a sud del "Vallo" era diventata più
stabile e anche meno guerresca.
Molti romani che in 300 anni vi erano approdati con le varie spedizioni,
dopo, invece di rientrare in Italia vi si erano stabiliti, diventando
presto anche loro "Englan-desi". Ancora di più
di numero cento anni quando Roma era entrata in declino o era caduta
in mano ai barbari che i romani si erano prima allevati in casa,
all'inizio usati come servi, poi resi liberi, poi impiegati come
soldati, e questi via via furono promossi comandanti, generali,
ed infine (30 di loro uno dopo l'altro divennero anche imperatori.
Oppure andarono a creare i loro imperi nei luoghi dove prima i romani
li avevano cacciati e portati a Roma come schiavi.
La
data dell'introduzione del Cristianesimo in Inghilterra, quasi in
contemporanea a Roma e nel resto d'Italia, avvenne quando l'Impero
romano aveva già iniziato il suo declino, e si impose ancora
di più quando sparì del tutto quando Costantino andò
nel 326 a insediarsi nella città a Costantinopoli dopo che
aver conquistato Roma nel 312 e aver sconfitto l'imperatore Massenzio.
Tutto l'Impero passò sotto il controllo di Costantino, dopo
aver fondato sulle rive del Bosforo in Turchia, la sua "Nova
Roma" ( col suo nome: Costantinopoli).
Questo
declino e collasso del dominio Romano e la scomparsa dei suoi eserciti,
lasciò l'Inghilterra per anni aperta alle invasioni di altri
popoli, e prima di tutti i popoli germanici che invasero l'isola
e furono chiamati con il nome di "Anglo-Sassoni". Ma poi
verso l'anno 1000 ci fu la conquista NORMANNA dell'Inghilterra.
Normanni voleva dire "uomini del Nord" che veniva
dato alle popolazioni che abitavano l'Europa settentrionale (Svedesi,
Norvegesi, Danesi), note anche come "Vichinghi", un termine
che era però molto più antico, e che fino allora non
si erano mai scontrati con i romani.
Narrare
ora i successivi periodi vissuti dall'Inghilterra in tutto il medioevo
sarebbe molto noioso. Ma determinante é il periodo quando
avvenne la riforma cattolica con Lutero, che dopo aver esposto il
31 ottobre 1517 le sue 95 Tesi (contro la vendita delle indulgenze
papali). Nel 1521 il Papa lo scomunicò. Ma questa data é
considerata come l’inizio della Riforma Protestante. Quando
nel 1546 Lutero morirà la riforma aveva già cambiato
volto all'Europa, si era già estesa in mezza Europa, Inghilterra
compresa. Soprattutto quando era salito sul trono ENRICO VIII.
A nulla
era servito il Concilio di Trento, svoltosi dal 1545 al 1563 (con
5 Papi che si succedettero) per dare sostegno alla Dottrina Cattolica.
Il concilio non riuscì nel compito di ricomporre lo scisma
protestante e di ripristinare l'unità della Chiesa. La Controriforma,
che fu una conseguenza del concilio, influenzò l'intera Europa.
Nella sua Istoria del Concilio Tridentino,
Sarpi affermò "Questo concilio, desiderato e procurato
dagli uomini pii per riunire la Chiesa che comminciava a dividersi,
ha così stabilito lo schisma et ostinate le parti, che ha
fatto le discordie irreconciliabili; ha causato la maggior deformazione
che sia mai stata da che vive il nome cristiano, e dalli vescovi
sperato per racquistar l'autorità episcopale, passata in
gran parte nel sol pontefice romano, l'ha fatta loro perdere tutta
interamente, riducendoli a maggior servitù: nel contrario
temuto e sfuggito dalla corte di Roma come efficace mezzo per moderare
l'esorbitante potenza, da piccioli principii pervenuta con vari
progressi ad un eccesso illimitato..."
In Inghilterra (ma fu un pretesto) il distacco dalla Roma Papalina,
iniziò quando
Enrico VIII sposò Caterina d'Aragona. Lui aveva quasi diciott'anni,
lei ventitré.
Era il 1509. I figli che poi nacquero erano sempre femmine e alcune
anche morte. A quel punto il Re insoddisfatto
per la mancanza di figli maschi
volle divorziare, invitando
la regina Caterina a ritirarsi in convento, per
poi sposare ANNA BOLENA, una giovane bella donna che era a corte
da qualche anno come inserviente. Oltre che essersi innamorato,
lui pensava di sposarla e da lei ottenere finalmente un figlio maschio.
Il caso di questo desiderato divorzio e nuovo matrimonio, fu rimesso
all'autorità del pontefice; Enrico
voleva ripudiare la regina solo perché il suo matrimonio si era
rivelato senza prole di un maschio. Ma il testo
latino della Bibbia allora in uso non parlava di figli maschi, ma
di prole in generale, quindi era valido per una successione al trono
anche una figlia femmina.
Per risolvere la spinosa questione veniva continuamente supplicato
il Papa. Ma a Roma si esitava. Ed ecco
che Enrico VIII cominciò a non voler più riconoscere
la sovranità papale di Roma. E lui il Papa - avuto sentore
di queste intenzioni - nel gennaio del 1531 proibì espressamente
al re di sposare Anna Bolena, pena la scomunica e nessun riconoscimento
agli eventuali figli avuti con quella che il Papa considerava essere
solo un concubina peccatrice.
A quel punto Enrico VIII rinnegò l'autorità papale.
Disse chiaro e tondo "io farò quello che voglio".
In Parlamento con più indulgenza del
Papa - difesero Enrico VIII, e fu ratificato il nuovo titolo al
Re: Capo Supremo della Chiesa e del clero di Inghilterra. Non solo
ma votarono
una legge punitiva che faceva cessare gli introiti in denaro che
il Vaticano ricavava da tutte le sedi vescovili inglesi.
Questo fu indubbiamente un
primo ostile passo per l'allontanamento da Roma.
Enrico VIII non solo era ora il monarca d'Inghilterra, ma era il
"PAPA" della religione anglicana. Minacce di scomunica
da Roma? Enrico rispose "non mi impressiona
per nulla, perché non mi importa un fico di tutte le sue scomuniche."
Che il papa a Roma facesse pure quel che voleva: "Io qui
farò ciò che credo meglio."
Papa
Clemente VII morì sei mesi dopo aver dichiarato sempre valido solo
il matrimonio di Caterina, e nullo quello che Enrico avrebbe voluto
fare con la giovane Anna Bolena.
Caterina, la moglie ripudiata, - pur nuovamente incinta di 6 mesi
- fu trasferita a Buckden nello Huntingdonshire, in un castello
abbastanza gradevole, nonostante fosse un imposto esilio. Qui nel
1533 ci fu (nuovamente anche questa femmina) la nascita di Elisabetta
I. (di CUI PARLEREMO MOLTO NEI PROSSIMI CAPITOLI)
La
cosiddetta Sottomissione del clero al nuovo "papa", era
già avvenuta l'anno prima il 15 marzo 1532. In Parlamento,
oltre l'accennata sopra ratifica a Enrico VIII come Capo Supremo
della Chiesa Anglicana, Thomas Cranmer fu nominato arcivescovo Lui
a promuovere i suoi collaboratori nella cattedrale di
Canterbury.
Che
prima era oltre che la più importante
chiesa cattolica d'Inghilterra,
la più antica e conosciuta, fondata da Sant'agostino che
ne aveva fatto la prima sede cattolica episcopale d'Inghilterra
e lui stesso ne era stato il primo vescovo.
Ma rimase anche con la nuova chiesa anglicana.
|
L'ETA' VITTORIANA
Qui con Alberto,
la Regina Vittoria (1819-1901) morì dopo aver regnato 63 anni
Era salita sul trono a 18 anni
ll
24 maggio 1819 nacque a Kensington Palace la futura regina Vittoria.
Era di origine tedesca, nipote del Kaiser Guglielmo II. Ed infatti
parlò sempre in tedesco e anche quando imparò la lingua
e iniziò a parlare Inglese rimase sempre forte il suo accento
tedesco.
Il suo fu un mito che ha però poco fondamento reale, fu in
parte costruito. Questo perché la sua vita politica si ritualizzò
con chi gli fu messo accanto, oltre a rimpirsi di tante cerimonie
mondane e anche di simboli.
Con la sua potente marina (piratesca) che dominava i mari del mondo
( lei era appunto nominata la ‘Regina dei Sette Mari’)
l'Inghilterra era già diventata un Grande
Impero Coloniale - prima usando le invasioni (iniziate
su tutto il paineta da Francis
Drake, sotto Elisabetta I, poi proseguite con la Tratta degli Schiavi)
e poi proseguite grazie anche allo sviluppo della Rivoluzione Industriale,
che fece nascere una borghesia intraprendente, spregiudicata, avida,
con i poteri forti, che sostituti efficacìemente quella che
era chiamata l’"invenzione della tradizione’. Una
tradizione che ancora oggi é oggetto di culto da parte di tutta
la popolazione britannica.
Vittoria,
orfana di padre all’età di otto mesi, quando morì
suo zio Regnante, lei sali al trono il 20 giugno 1837 all'età
di 18 anni. Ed essendo ancora inesperta si mise accanto Lord William
Lamb, visconte di Melbourne un abile politico. Che pur avendo quasi
sessant’anni, era un uomo aristocratico nei modi e ricco di
fascino. La regina e il lord diventeranno per 20 anni inseparabili.
Soprattutto quando vi furono delle crisi di governo.
Di temperamento allegro e vivace, Vittoria non era affatto una puritana
(come molta storiografia ha descritto) ma era passionale e capace
di "deliziarsi". Amava la musica, i balli, ed era sempre
attratta dagli uomini affascinanti e colti. E proprio perchè
amante della mondanità, e delle grandi feste, stabilì
ufficialmente la sua residenza a Buckingham Palace. Un palazzo che
si estende per 77.000 mq. misura 108 metri per 120; contiene 775
stanze, 19 stanze di rappresentanza, 52 camere da letto principali,
188 camere per la servitù, 92 uffici e 78 bagni.
All'interno splendori incomparabili. Con enormi saloni per le feste,
con tutti locali con una festa di oro e di colori. Tutti decorati
nello stile Belle époque. La Regina Vittoria trovando
piccolo il salone per le sue feste da ballo, ne fece costruire uno
di 36 metri di lunghezza per 18 di larghezza.
Il giardino del Palazzo si estende su 17 ettari, con tante varietà
di fiori e dotato anche da un lago ertificiale.
Erano feste quelle della Regina, dove non vi partecipavano solo
nobili, ma anche la crescente classe media che iniziò ad
essere presente alle grandi sfarzose feste, che riusci perfino a
identificarsi nella "Royal Family". Del resto la sua epoca
detta "vittoriana", fu un ricco periodo di grande sviluppo
industriale, culturale, politico, scientifico e militare che assieme
alle mai abbandonate "tradizioni" sono poi diventate il
simbolo della Gran Bretagna.
Vittoria
già regina da 3 anni, conobbe il bellissimo e affascinante
Alberto all'età di 21 anni a una delle tante feste che lei
organizzava. Il giovane quando ballava con lei era davvero spettacolare.
Lei infatti poi scrisse nei suoi diari: "quando ballavo
con lui il mio cuore batteva". Fu un amore fortissimo
a prima vista; dopo soli 4 giorni, fu lei a chiedere ad un imbarazzato
Alberto di diventare suo sposo. Si sposarono il 10 febbraio 1840
e a quando pare come consorte Alberto si comportò egregiamente:
diventò padre di 9 figli.
Dopo
aver governato per 63 anni, con un temperamento spesso intransigente,
tale da crearsi anche alcune antipatie, la Regina Vittoria mori
il 22 gennaio del 1901. Con lei finiva anche il secolo XIX.
Furono
i suoi 9 figli anch'essi tutti prolifici fino ad essere chiamata
la Regina Vittoria, "La nonna d'Europa". Ma non solo semplice
nonna, alcuni dei suoi figli diventeranno re e regine di quasi l'intera
Europa. Guglielmo II di Germania, era figlio della figlia che come
la madre si chiamava Vittoria; lo zar Nicola II di Russia era sposato
con la Alessandra, figlia della figlia Alice. Altre sue nipoti sedevano
come regine consorti sui troni di Grecia, Norvegia e Romania. E
ancora oggi quasi tutti i regnanti e molti pretendenti ai troni
europei sono tutti discendenti della Regina Vittoria.
Ma i più noti furono i 2 figli sovrani, Edoardo VIII - che
abdicando - lasciò il trono a Giorgio VI. Che era già
padre di ELISABETTA II. Morto prematuramente
nel '52, divenne lei Regina, e salì al trono nel 1953. Nel
2022 ha celebrato il suo 70mo anno di regno. Il più lungo
nella storia britannica. Prima lo era stato il regno della Regina
Vittoria, per 63 anni.
DI ELISABETTA II, PARLEREMO NELLE SUCCESSIVE PAGINE
|