IMMAGINI e
in fondo un riassunto della guerra
attenzione -- le 120 immagini --
sono su un unico file quindi attendere con molta pazienza !
SE
VUOI APPROFONDIRE
STORIA DELLA 1a G.M. CON
I BOLLETTINI UFFICIALI E I DISCORSI POLITICI ....
( 56 capitoli ) QUI > > > > >
Monte Cevedale ----------------------------------- Le tre Cime di Lavaredo ---------------------------------- Gruppo dell'Ortles
In
Italia lo scenario di guerra delle epiche battaglie
spesso furono fin dal primo giorno (25 MAGGIO 1915) le ciclopiche montagne.
La Forcella di mezzo delle Tre Cime di Lavaredo, divideva l'Italia dall'Austria. Il primo giorno di guerra, il 25 maggio 1915 gli italiani vi respinsero il primo attacco austriaco. Un altro fu respinto il 5 luglio. Durante l'intero mese di luglio gli audaci Alpini trasportarono fin sulla vetta della Cima Grande un colossale faro destinato ad illuminare d'improvviso l'attacco notturno sulla grande spianata a fronte del Rifugio Tre Cime (oggi Rif. Locatell) - (al di là inizia lo spartiacque della Sava, allora sotto gli austriaci).
A dirigere invece i tiri austriaci, dalla cima del Monte Paternò, vi era Sepp Innerkofler (proprietario e custode del famoso rifugio. Formidabile rocciatore e artefice di numerose vie nelle Dolomiti di Sesto).
Con il grande attacco italiano, il rifugio venne incendiato e proseguì nei giorni successivi con l'occupazione dello spartiacque. Poi il duello leggendario fra Sepp Innerkofler e un semplice Alpino: Piero De Luca.
Sepp Innerkofler nella notte sulle pendici del Paternò in piedi, fissò a lungo le fiamme del suo amato rifugio, morse la pipa e tacque; poi si accovacciò, aprì un taccuino e segnò "La mia casa brucia giù in fondo e il rogo tra i monti fa un'impressione imponente". Poi arrampicandosi sul Paternò, era quasi giunto sulla cima, quando l'Alpino De Luca giunto dalla parte opposta, nel vederlo in basso salire, prese un grosso sasso e lo lanciò contro di lui. Sepp Innerkofler colpito in pieno alzò le braccia al cielo, cadde riverso, il suo corpo piombò in basso e si incastrò nel Camino Oppel. Morto. Più tardi un uomo si arrampicò nelle rocce per recuperare il cadavere, era il figlio del grande Sepp Innerkofler, l'uomo che (al di sopra di ogni confine di Nazione) aveva sempre tanto meravigliosamente osato. Era la più formidabile guida delle "sue" Dolomiti e abitava....
nella più bella casa del mondo !!! (oggi Rifugio Locatelli)
Davanti alla "Fantastica Trinità".
Nell'empireo delle Doloniti. "Nel Tempio del silenzio, dove l'uomo, adorando, ascolta Iddio"
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Per gli Apini, iI "nidi delle aquile" come caserme ...
... e ghiacciai e nevai come zona di operazioni...
Gruppo Ortles - Discesa dal Gran Zebrù (3850 m.) sullo sfondo il Cevedale (3764 m.)
Dal Paso del Lago Gelato verso il Cevedale (in alto a dx)
Ancora nel 1958 sul Cevedale e sul Gran Zebrù
abbiamo ritrovato
caverne che erano state abitate, con ancora le suppellettili e perfino scatole
di carne in scatola
oltre a molto materiale bellico integro.
Sul Ghiacciaio del Mandrone (Adamello)
l'Adamello
Sulle dolomiti di Brenta
Sull'Alto Piave (Fontana Secca)
Ardimento degli Alpini, sulle Tofane
Vedette
sul "Dito di Dio" (sotto la terza Tofana)
Le Tofane
Sulle
pareti di una galleria delle Tofane, un anonimo soldato scrisse:
"Tutti avevano la faccia del Cristo,
nella livida aureola dell'elmetto,
tutti portavano l'insegna del supplizio nella croce della baionetta,
nelle tasche il pane dell'Ultima Cena,
e nella gola il pianto dell'ultimo Addio".
Era uno dei 600.000 "ultimi addio"
tante giovani vite , finite in simbolici mazzi di fiori sull'Altare della
Patria
i
più sfortunati, in un campo pieno di anonime croci
ecco per molti, come finisce il grido che gli avevano insegnato:
"viva la guerra"
Erano
stati nel grembo di una madre 9 mesi
alla nascita accuditi amorevolmente
nella loro fanciullezza erano dati a loro i migliori bocconi
alle elementari si erano affacciati al sapere
molti erano poi approdiati nelle medie per la conoscenza del mondo
alcuni di loro si erano spinti alla conoscenza della scienza con la laurea
e tutti speravo in un radioso futuro.
Poi, senza capirne i motivi
ne' sapere fino all'ultimo chi erano i nemici
dissero a tutti che ....
"per
la difesa del buon diritto"
bisognava levare al cielo un grido...
" viva la guerra
!!! "