(P04) L'ATENE DI PERICLE - IL PELOPONNESO
LA CIVILTÁ GRECA  -  ALESSANDRO MAGNO

L'Atene di Pericle
e la guerra del Peloponneso

Grecia. La democrazia ateniese ricevette nuovo impulso rinnovatore da Pericle, che accentro' tutti i poteri nelle mani del popolo. D'altro canto anche Sparta, che invece era sempre guidata da una oligarchia, aveva accresciuto il suo prestigio militare.

Nel 478 a.C. Atene costitui' una lega con le colonie greche dell'Asia Minore che la porto' presto a controllare tutti i traffici dell'Egeo e ad accumulare grandi ricchezze. La potenza di Atene non poteva non allarmare l'aristocratica Sparta, stretta anch'essa in una lega con le altre citta' del Peloponneso e ad un certo punto l'urto divenne inevitabile: nel 431 la guerra divampo' nella
penisola greca.

Atene assediata fu colpita da una gravissima pestilenza, che uccise lo stesso Pericle. Dopo un lungo periodo di alterne vicende le due citta' giunsero a un compromesso e firmarono la pace di Nicia (421 a.C.)

La guerra riprese con una spedizione militare ateniese contro Siracusa, in Sicilia, citta' alleata di Sparta. Anche in seguito al fallimento della spedizione, Sparta, alleatasi ai Persiani, riusci' a sconfiggere Atene, sia per terra che per mare (405-404 a.C.)

La lunga guerra aveva pero' indebolito la stessa Sparta, che venne prima in urto con i persiani, poi con Tebe, che era emersa fra le altre citta' greche.

A Leuttra l'esercito spartano fu annientato. Cosi' le citta' greche, che unite avevano reso invincibile il loro paese, ne distrussero la forza lottando tra di loro per il predominio.
 

La grandezza della civilta' greca

LA CIVILTA' GRECA
Ed e' dal piccolo paese della Grecia che noi possiamo dire abbia avuto inizio la nostra civilta'. Per tutti i popoli occidentali essa fu una costante fonte di ispirazione e un modello tante volte imitato e tuttavia irripetibile.
L'arte, la poesia, il pensiero nati in quella piccola penisola si diffusero rapidamente nel Mediterraneo con il movimento di colonizzazione; la civilta' greca fu poi portata da Alessandro Magno in tutto l'Oriente antico, dove si fuse con quelle locali creandone una nuova: la civilta' ellenistica.

Dalla Grecia ci e' venuto il primo messaggio di uguaglianza fra i cittadini. La democrazia greca, che fu il capolavoro politico degli Ateniesi e che e' alla base della struttura dello Stato moderno, si espresse nella partecipazione di tutti i cittadini alla vita della polis.

 L'ARTE

Per l'armonia delle proporzioni, per l'equilibrio e la serenita' che essa emana, per il senso della misura tra ispirazione fantastica e realta', l'arte figurativa greca e' una delle espressioni piu' alte del genio ellenico.

L'architettura religiosa, che prima del VII secolo a.C. si esprime in modesti tempietti costruiti in legno, in pietra tenera e argilla, trova il suo centro ideale nell'Atene dell'eta' di Pericle; qui, sull'acropoli, sorsero i maggiori templi in onore degli dei, come il PARTENONE, in stile dorico, dedicato ad Atena, protettrice della citta', e l'ERETTEO, in stile ionico, dedicato a Poseidone e Atena.

La scultura greca prese come soggetto l'uomo e rivesti' di caratteri umani anche gli dei, creando immagini di bellezza ideali. Fra gli scultori, grande fama ebbe presso gli antichi FIDIA, amico di Pericle, autore della grandiosa statua di Atena in oro e avorio collocata nel Partenone.

Oltre alle divinita', gli scultori greci fissarono nel marmo e nel bronzo gli atleti protagonisti dei giochi olimpici. Celebri nella raffigurazione di questi atleti furono MIRONE, di cui ci resta una copia del famoso "lanciatore del disco" (discobolo), e POLICLETO.

Quanto alla pittura, a parte cio' che ci offre la stupenda ceramica greca, nulla ci e' rimasto all'infuori delle accurate descrizioni lasciate dagli scrittori, soprattutto dallo storico Pausania.

LA POESIA

Per quanto esistano composizioni poetiche di altri popoli antichi e lontani dalla civilta' greca, noi possiamo dire che, per la nostra civilta', la poesia e' nata in Grecia. Forse il piu' grande lirico greco, l'unico della cui opera ci sia rimasto qualcosa di piu' che qualche frammento, fu PINDARO, vissuto tra il VI e il V secolo a.C., che nelle sue odi esalto' i vincitori delle Olimpiadi nelle quali l'agonismo disinteressato esaltava l'unione tra le genti greche.

LA FILOSOFIA E LA SCIENZA

I Greci furono i primi che cercarono di risolvere con la ragione, al di fuori della fede religiosa, i problemi fondamentali della conoscenza. Filosofia in greco significa amore del sapere, della conoscenza. I due filosofi greci che ebbero maggior influenza sul pensiero occidentale, furono PLATONE, vissuto tra il V e il IV secolo a.C., e ARISTOTELE, del IV secolo a.C.

Oltre alla filosofia, il mondo civile deve ai Greci contributi fondamentali al progresso del sapere specificatamente scientifico. Essi studiarono la matematica e la geometria (con PITAGORA e EUCLIDE), la fisica (con ARCHIMEDE e ARISTOTELE), la medicina (con IPPOCRATE e GALENO), la geografia (con STRABONE), e approfondirono lo studio delle scienze naturali e dell'astronomia.

IL TEATRO

Il teatro greco giunse a perfezione nel V secolo a.C., quando i maggiori poeti autori di tragedia, ESCHILO, SOFOCLE ed EURIPIDE, scrissero alcune delle piu' splendide opere di teatro di tutti i tempi. Nella commedia, sviluppatasi un po' piu' tardi, primeggio' ARISTOFANE.

LA STORIA

Nel secolo d'oro della civilta' greca anche la storiografia si arricchi' di opere che ancor oggi costituiscono un modello difficilmente superabile. Massimi storici furono ERODOTO, un greco dell'Asia Minore, che scrisse la storia delle guerre persiane, ornandola di elementi leggendari e anche di costume, e TUCIDIDE di Atene, il piu' grande storico dell'antichita', che narro' con grande precisione e obiettivita' le vicende della guerra del Peloponneso.
La vittoria contro i Persiani aveva aumentato enormemente il prestigio di Atene in tutta la Gr
 

L'eta' di Alessandro Magno

L'unificazione della Grecia, che non era riuscita ne' ad Atene ne' a Sparta, riusci' ai Macedoni, un popolo greco per origina e lingua, ma che aveva costumi e istituzioni diversi da quelli dei Greci.

Nel 359 a.C. divenne re di Macedonia Filippo II il quale dopo aver riorganizzato l'esercito decise di invadere la Grecia e a Cheronea, nel 338 a.C. trionfo' contro Ateniesi e Tebani. Costitui' in seguito tra le citta' greche, Sparta esclusa, la lega di Corinto, di cui egli assunse il controllo.

Alla morte di Filippo, ucciso in un attentato, sali' al trono il figlio Alessandro, non ancora ventenne. Dimostrate le sue eccezionali doti di condottiero nel domare una rivolta delle citta' greche, egli decise di sottomettere la Persia. Messo in fuga il re persiano Dario III, Alessandro si diresse verso est, conquisto' Tiro in Fenicia, la Palestina e infine l'Egitto, dove fondo' Alessandria. Ritornato sui suoi passi, in Mesopotamia sconfisse nuovamente i Persiani e giunse attraverso la Persia sino all'India. In seguito a questa sconfitta, Dario III fu ucciso da un sicario e Alessandro divenne anche re di Persia.

Un immenso impero era stato creato e Alessandro si adopero' perche' tutti i popoli sottomessi, e soprattutto Greco-Macedoni e Persiani, si fondessero in uno solo. La morte lo sorprese nel 323 a.C. ancora giovanissimo e il suo vastissimo impero non gli sopravvisse. Esso fu diviso in tre regni: il regno di Macedonia, il regno dei Seleucidi e il regno dei Tolomei D'Egitto. Nella capitale di quest'ultimo regno, Alessandria, giungevano da ogni parte dell'Europa e dell'Asia scienziati e artisti di grande valore.

Il Regno dei Seleucidi, che comprendeva le terre d'Asia, fu il primo a disgregarsi, ma ebbe il merito di diffondere in Asia la cultura e l'arte greche.

Attraverso varie vicende pero' tutti e tre i regni nati dall'impero di Alessandro finirono, in tempi diversi, per cadere in possesso dei Romani.

 

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