LO STATO FASCISTA
e chi erano i fascisti
( MA QUANTA BELLA GENTE.... POI RICICLATISI - andando a SX, PSI, DC)

ma cosa fu fatto nel corso del ventennio?

ACCADEMIA D’ ITALIA (28 ottobre del 1929)
"Sono fiero di aver fondato l'Accademia d'Italia: Sono certo che essa
sarà all'altezza del suo compito nei secoli e nei millenni della nostra storia"
. Mussolini.
TRA I SUOI PRESIDENTI: MARCONI, D’ ANNUNZIO, GENTILE;
TRA I SUOI MEMBRI : FERMI, MARINETTI, MASCAGNI, PIACENTINI, PIRANDELLO, VOLPE ECC.

E C'ERANO I 2000 "FERVIDI ASSERTORI DELLA MIA NAZIONE OPERANTE" >>>>>>
QUANTA BELLA GENTE.....
tutto ciò che c'era di meglio in Italia: maturi nobili, principi, conti e marchesi, i più noti industriali,
banchieri italiani, apprezzati notabili, professionisti e famosi intellettuali, giornalisti, artisti, scrittori. ecc.

 

< 1938, lo studente 22 enne Aldo Moro
che partecipò ai littoriali del G.U.F.

LITTORIALI
DELLA CULTURA E DELL’ ARTE

MA QUANTA ALTRA BELLA GENTE ......


MOLTI DI ESSI DIVENTARONO POI...
UOMINI DI SUCCESSO,
COME ARTISTI, EDITORI, INDUSTRIALI,
LETTERATI, GIORNALISTI, ROMANZIERI E...
POLITICI (di bandiere diverse e tanti TANTI EX FASCISTI anche del partito di sinistra)



(
"vi era un vero e proprio vivaio di energie intellettuali antifasciste, mascherato e fino a un certo punto tollerato" lo scrive GIORGIO NAPOLITANO).
Ma Zangrandi, è stato molto più netto: «Magari c’erano davvero degli antifascisti ma io non li vedevo»
(altro che persecuzione, confino, repressione dei nemici! Era un clima "TOLLERATO" !! Si allevavano i futuri nemici ....in casa!!).

Perché anche NAPOLITANO era dentro nei GUF,
(vi si aderiva su base esclusivamente volontaria! Nessuno era costretto). Nel 1942, a diciassette anni, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli. E quindi ai GUF (anche se questo non significava essere fascista).
Ma lui cura come studente anche un settimanale culturale fascista ("IX Maggio"). Nel 1944 a Padova, entra in contatto con il gruppo di comunisti, scopre l’impegno politico, antifascista e tendenzialmente comunista e nel '45, a 20 anni si iscrisse nel partito comunista.
Non fece però il partigiano nel'43-'44. Infatti lui stesso ammise “La Resistenza è stata bellissima. Anche se io non l´ho fatta, perché all´epoca militavo nei GUF" (Giorgio Napolitano, Dal Pci al socialismo europeo. Un'autobiografia politica, Laterza editore)

Ma poi come comunista nel '56 sostenne la rivolta in Ungheria
dicendo che "fu fatta per difendere gli interessi militari e strategici dell’Urss per salvare la pace nel mondo". (Giorgio Napolitano, novembre 1956). Seguirono gli anni in cui diceva: “La figura di Lenin, teorico e artefice della prima grande rivoluzione socialista, è oggi, per i giovani che si schierano contro il capitalismo, un luminoso punto di riferimento (Giorgio Napolitano, aprile 1970).

Ma non era il solo...
(In ordine alfabetico e fra parentesi, l'anno in cui vinsero i Littori Fascisti,
e s'incamminarono nel dopo-fascismo....anche verso l' "antifascismo")

- Aldo Airoldi (1937)
- Ugoberto Alfassio G. (1940)
- Mario Alicata
- Giorgio Almirante
- Antonio Amendola (1935)
- Michelangelo Antonioni
- Umbro Apollonio
- Rosario Assunto
- Gaetano Baldacci
- Giorgio Bassani
- Roberto Battaglia
- Silvio Bertoldi
- Pietro Bianchi
- Agostino Bignardi
- Walter Binni
- Carlo Bo
- Vincenzo Buonassisi (1938)
- Luigi Bulfaretti
- Franco Calamandrei (1935)
- Lanfranco Caretti
- Felice Chilanti
- Michele Cifarelli
- Giuseppe Codacci Pisanelli
- Luigi Comencini
- Achille Corona
- Orazio Costa (1939)
- Umberto De Franciscis (1935)
- Raffaele De Grada
- Dino Del Bo (1938)
- Mario Delle Piane
- Ernesto De Marzio
- Mario De Micheli
- Leone Diena
- Luciano Emmer (1939)
- Mario Ferrari Aggradi (1937)
- Luigi Firpo
- Franco Fortini (Lattes)
- Dino Frumento (1934)
- Eugenio Galvano
- Fidia Gambetti
- Gianandrea Gavazzeni
- Alfonso Gatto (1935)
- Pier Emilio Gennarini
- Carlo Giglio
- Alberto Giovannini
- Gianni Granzotto (1939)
- Luigi Gui
- Renato Guttuso

- Ugo Indrio
- Pietro Ingrao
- Jader Jacobelli
- Alberto Lattuada (1935)
- Lucio Lombardo Radice (1935)
- A. Giuseppe Longo
- Raimondo Manzini (1936)
- Vincenzo Mattei
- Domenico Meccoli (1935)
- Luigi Meneghello
- Franco Modigliani (1937)
- Alberto Mondadori
- Riccardo Morbelli

- Aldo Moro
- Ugo Mursia
- Carlo Muscetta (1939)
- Teresio Olivelli (1939)
- Enzo Paci
- Guido Pallotta
- Francesco Pasinetti (1934)
- Sandro Paternostro
- Enzo Pezzato (1940)
- Fantasio Piccoli (1937)
- Giaime Pintor
- Vasco Pratolini

- Luigi Preti
- Giorgio Prosperi
- Renzo Renzi
- Giovanni Roberti
- Edilio Rusconi
- Antonino Russo
- Leonardo Sinisgalli (1934)
- Paolo Sylos Labini
- Mario Spinella
- Mario Stefanile (1937)
- Paolo Emilio Taviani
- Carlo Terron (1934)
- Nino Tripodi (1938)
- Antonello Trombadori
- Gaetano Tumiati
- Giuliano Vassalli

- Giuseppe Vedovato
- Giancarlo Vigorelli
- Mario Zagari
- Mario Zanoletti
- Federico Zardi (1938)
- Bruno Zevi
- Vittorio Zincone
(1935


 

AçCUNI CHI ERANO.....

NENNI PIETRO - Alberto Giannini, dall’opposto fronte dei fuoriusciti liberaldemocratici gli rimproverò di essere un camaleontistta inguaribile: “Pietro Nenni è stato Repubblicano. Poi interventista (voleva l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915-18). Poi con l'Avanti, era anche fascista. Poi socialista ma filoliberale. Adesso è socialista filocomunista. E non ha che soli 45 anni!”.
Nel 1935 era Barricadero così anche nel '43. Poi
dal '46 segretario nazionale del PSI.

INGRAO PIETRO
, Poeta e uomo politico. Vinse a Lucca il “Premio poeti del tempo di Mussolini” con una lirica dal titolo "Coro per la nascita di una città", con la quale celebrava la fondazione di Littoria e la mussoliniana bonifica delle paludi pontine. Militò nel Partito Nazionale Fascista (1934). Nel '40 nel PCI di Sx, con scontri con Amendoladel PCI di Dx. Dopo la guerra, eroe della resistenza antifascista dirige l’Unità ed entra in parlamento fin dalla prima legislatura.

BOBBIO NORBERTO servì il Fascismo fin dalla gioventù. Iscritto al PNF dal 1928 percorse una rapida carriera universitaria in camicia nera. Scrisse al Duce ripetute lettere di appassionata fedeltà, alcune delle quali sono hanno visto la luce in epoca recente.
Giurò fedeltà al Duce anche un anno dopo le leggi razziali, esattamente il 3 marzo 1939, per poter ottenere una cattedra all’Università di Siena. Rigiurò fedeltà al Duce ancora nel 1940, a guerra dichiarata, per insediarsi a Padova nella cattedra del professor Adolfo Ravà, che era stato allontanato perché ebreo.
BO CARLO, Docente universitario. Partecipa e si classifica ai Littoriali della Cultura. Collabora alla stampa del Ventennio. Sarà poi un riverito cattolico di sinistra…
BOCCA GIORGIO
, a 18 anni ottiene la tessera del PNF, sottoscrive il "Manifesto in Difesa della Razza. Scrive, nel 1942 sul giornale della Federazione fascista di Cuneo .” …sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, come ribellione dell’Europa ariana al tentativo ebraico di portarla in stato schiavitù”.(intervento "Su il Dominio Ebraico">>
BUZZATI DINO
Collaboratore della rivista “PRIMATO FASCISTA” del ministro Bottai, è fra i giornalisti e scrittori che aderirono poi alla successiva RSI .
CALAMANDREI FRANCO, col GUF di Firenze e vince i Littoriali della Cultura del 1935 poi diventa capo dei GAP romani, implicato nell’attentato di Via Rasella.
CARLI GUIDO
, Collabora a Critica Fascista e a Civiltà Fascista con articoli e saggi sulla politica economica nell'”Italia Corporativa” e nella Germania Nazista. Nel dopo la guerra passa alla Democrazia Cristiana, diviene Governatore della Banca d’Italia e successivamente in quanto “uomo di fiducia di Casa Agnelli” diviene Presidente della Confederazione degli Industriali.
CASSOLA CARLO
Scrittore. Collabora alla stampa del ventennio. Scrive su Anno XIII, rivista diretta da Vittorio Mussolini. Sarà poi nel dopoguerra un intellettuale di sinistra…
DE SICA VITTORIO Attore e regista. La sua carriera cinematografica si sviluppa durante il fascismo ed egli stesso è fascista; dalle fotografie che lo ritraggono non gli manca mai il distintivo del fascio all’occhiello.
GIANNINI MASSIMO SEVERO
Docente Universitario. Collaboratore durante il ventennio dell’Archivio di Studi Corporativi e di altre riviste di diritto pubblico fascista con saggi inseriti nel sistema. Passa dopo la guerra all’antifascismo, poi liberal democratico.
LATTUADA ALBERTO Regista e produttore cinematografico. Inizia la sua carriera durante il fascismo partecipando più volte ai Littoriali della Cultura e conquistando il titolo di Littore di Critica Cinematografica. Collabora alla stampa del Ventennio in special modo a Libro e Moschetto del GUF di Milano. Poi nel dopoguerra come De Sica, produce “film di denuncia” delle aberrazioni fasciste e inviterà a votare socialista.
MAFAI MARIO
, Pittore. Dipinse durante il fascismo una “Testa di balilla” e una “Via dell’Impero” adeguandosi ai miti correnti dell’apologia artistica del fascismo. Dopo la sconfitta di tale “via dell’impero”… diventa militante del PCI e inizia a scrivere su “Rinascita”.
MONTANELLI INDRO (copioso DOCUMENTO) >>>>

MORAVIA ALBERTO lui non è iscritto al Pnf, ma spesso è ignorato come scrittore, ma lui incalza, e per lettera, il 26 marzo del ´35 scrive a Mussolini. "sento - il bisogno - di chiarirmi con il Regime, del quale ammiro "l´opera in ogni campo, e in particolare in quello delle lettere e della cultura". "Debbo inoltre soggiungere che la personalità intellettuale e morale della Eccellenza Vostra mi ha sempre singolarmente colpito per la molteplicità delle attitudini e la forza dell´ispirazione, e soprattutto di aver nel giro di pochi anni saputo trasformare e improntare di sé la vita del Popolo italiano". Sono cattolico fin dalla nascita e ho avuto da mia madre in famiglia educazione cattolica. È vero che mio padre è israelita; ma mia madre è di sangue puro e di religione cattolica; si chiama infatti Teresa De Marsanich ed è la sorella del Vostro sottosegretario alle comunicazioni. Per queste ragioni, Duce, io vi chiedo di non essere considerato ebreo». (capito perché sente il bisogno?.

MORO ALDO
Articolo del '43 citato in "Storia Illustrata", gennaio 1998, pag.45. ""La razza è l'elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare dell'esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo della particolarità dello stato". elemento discriminativo della particolarità dello stato".

NATTA ALESSANDRO - Nino Tripodi, nel suo libro scrive: “Prende parte attiva alla vita del CAF. Si iscrive al PNF il 24 maggio 1937, provenendo dalle organizzazioni giovanili. Nell’Aprile del 1941 entra a far parte del Direttorio del GUF di Pisa con la carica di “addetto alla cultura”. Fa parte del comitato di redazione de “Il Campano” organo ufficiale dei fascisti universitari dell’ateneo pisano”.
Ma non si limitava a far parte del comitato di redazione della rivista “Il Campano”, organo del GUF, ma addirittura veniva chiamato a dirigere la cultura: cioè, responsabile del settore più delicato della organizzazione fascista, nell’ambito universitario. Poi divenne segretario del PCI, il partito di Palmiro Togliatti e di Enrico Berlinguer. Flaminio Piccoli lo difenderà "È stato un grave errore rimproverare a Natta il suo giovanile fascismo".

VALLETTA VITTORIO. Industriale, consigliere delegato e poi presidente della FIAT .“Ogni italiano che si volga a considerare il cammino compiuto dall’Italia dal 1922 ad oggi, non può non provare un vivido sentimento di riconoscenza ed orgoglio; riconoscenza al Duce; orgoglio di appartenenza ad una Nazione che in tempi universalmente tanto difficili dona al mondo le più generose idee di intelligenza politica e di solidarietà sociale… Fiducia che in tutti gli Italiani consapevoli è oggi atto di fede nel Fascismo e nel suo Duce”. -
VITTORINI ELIO
Scrittore Giornalista. Larghe le collaborazioni alla stampa periodica del regime. La sua partecipazione prima al fascismo (passione durata 14 anni), poi al “comunismo”, fu oggetto di controversie. L’accusa di eterodossia lo colpì sia sotto Mussolini che sotto Togliatti. Ma tanto per Mussolini quanto per Togliatti scrisse pagine che ne testimoniano l’indubbia militanza prima fascista e, poi, travestita di rosso, opportunista, quindi piccìsta. Vittorini (il Togliattiano…) raggiunse il delirio con punte estremistiche di ultrafascismo. Lo confermano le larghe collaborazioni alla stampa periodica del regime. Vittorini considerava Mussolini “il Primo” tra gli scrittori italiani e “non più soltanto il Duce”. Per la non partecipazione alla Marcia su Roma… pianse “lacrime di rabbia” per non essere stato caricato, nonostante l’immatura età, sul convoglio di squadristi diretti a Roma.
ZAVATTINI CESARE Scrittore, giornalista, cineasta. Durante il fascismo collabora attivamente alla stampa del Ventennio. Nel 1932 riceve in DENARO il "Premi Mussolini". - Scrive su Primato Fascista di Bottai. Caduto il fascismo, cambiano i suoi toni apologetici. Diviene prima socialista, poi PCIsta, e inizia a sostenere il populismo più demagogico.

ma la lista é ancora più lunga....

E C'ERANO ANCHE QUESTI NELLA RSI >>>>>

ED ERANO TANTI


Abbiano anche questa chicca di Aldo Moro, sulla RAZZA quando lui era un fervente fascista al CAF;
Moro ai Littoriali del 1937, a Napoli, presentò il tema:
“Possibilità di sviluppo della personalità umana nel regime fascista“;

http://www.fondazionegiuseppetatarella.it/wp-content/biblioteca/libridi/libridi_morounoedue.pdf
"Gli elementi costitutivi della nazione, sono la razza, la cultura,la lingua, la religione, la tradizione, le aspirazioni storiche. La razza é l'elemento biologico che creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare dell'esperienza sociale che é il primo elemento discriminativo della particolarità dello Stato".
e nel 1938, a Palermo, Moro elaborò il tema “Principi e valori universali del fascismo“;
Una esposizione che piacque molto alla critica che la definirono: “Le osservazioni più interessanti si sono avute sempre nel senso universale del fascismo di fronte alla storia: e l’universalità’ della dottrina fascista come principio di dominio storico e’ stata posta in luce da Aldo Moro a Bari”. ( estratto dalla pubblicazione di Aldo Moro, “Lo Stato”, edita nel 1943 ( ???!!! ) per “I tipi” della Cedam).


Quanto alla RAZZA, abbiamo qui anche....
EUGENIO SCALFARI: Da Roma Fascista, (settimanale), 24 sett. 1942 “Gli imperi moderni quali siamo noi li concepiamo sono basati sul cardine “razza”, escludendo pertanto l’estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle altre genti”.
Anche lui era nei GUF (a fianco qui, premiato da Mussolini) studente di giurisprudenza. Collabora con riviste e periodici legati al fascismo, come Nuovo Occidente. Nel 1942 Scalfari a soli 18 anni sarà nominato caporedattore di "Roma Fascista". - Ma l''avventura fascista finì quando scrisse - proprio su "Roma Fascista" alcuni corsivi lanciando accuse a certi gerarchi riguardo alle speculazioni sui terreni dell'EUR. Carlo Scorza vicesegretario del PNF, non solo lo richiamò, ma dopo averlo convocato, lo prese materialmente per il bavero strappandogli le mostrine dalla divisa e lo cacciò dal partito fascista.



Quanto al "democratico" come si chiameranno poi in seguito i comunisti... (non più ricorrendo a un termine di Platone di 2400 anni prima).... fecero sparire lo scomodo termine "comunisti" ).

Il tabù per il genere umano non è solo stato il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini , ma dovrebbe essere stato anche il comunismo di Stalin che è stato negativo alla pari. I primi due con i più svariati delitti ( e sono stati puniti) il terzo con altrettanti delitti non è stato affatto punito. Anzi lo "stalinismo" ha resistito fino al 1989. Dal '45 in poi - nonostante i tanti "nei negativi" - Stalin ha sempre ricevuto delle impunità.
Al di sopra dei tre (Nazismo, Fascismo, Comunismo) , positivo e trionfante per l'umanità é stato invece..... il capitalismo liberale americano. Che non ha solo usato i carri armati, ma le bombe atomiche; con la prima e la seconda mise in ginocchio il Giappone, poi in seguito proliferando il nucleare con le stesse bombe terrorizzò il resto del pianeta, affermando "Io sono il più forte!!" - (Ma ancora oggi "io ho più bombe di te" va dicendo Trump alla Nordcorea)

Ma allora tutto il fascismo e i suoi personaggi (come abbiamo visto (anche se alcuni furono "camaleonti"), sono tutti da condannare?
Sentite un po' qui cosa ne pensa SGARBI >>>>>>>

cosa fu fatto nel corso del ventennio?

questo ancora ne l 1941

Nello SPORT, nella SCUOLA, contro EMIGRAZIONE

UNO STUDIO SULL'ECONOMIA
DEL VENTENNIO
DALL'UNITA' AL 1968 > > >

 

Dopo la marcia su Roma, lungo la strada del suo destino, pietre miliari imponenti hanno segnato, durante quasi un quarto di secolo, i suoi sforzi e le sue realizzazioni. Esse hanno nome: strade, autostrade, ferrovie, canali di irrigazione, centrali elettriche, scuole, stadi, sports, aeroporti, porti, igiene sociale, ospedali, sanatori, bonifiche, industrie, commercio,espansione economica, lotta contro la malaria, battaglia del grano, Littoria, Sabaudia, Pontinia,, Guidonia, Carta del Lavoro, collaborazione di classe, corporazioni, Dopolavoro, Opera Maternità e Infanzia, Carta della Scuola, Enciclopedia, Accademia, codici mussoliniani, Patto del Laterano, Conciliazione, pacificazione della Libia, marina mercantile, marina da guerra, aeronautica, conquista dell'Abissinia.
Si può dunque affermare in tutta serenità che chiunque fosse stato al potere a Roma nel 1940 non avrebbe impedito all'Italia d'intervenire in un conflitto ove era in gioco la sorte dell'Europa e dal quale doveva uscire un nuovo equilibrio del mondo.

E con altrettanta serenità si può affermare che se Mussolini non si schierava ( con un ambiguo ritardo) con Hitler, lo stesso dopo la conquista di Parigi, dalla Francia e dall'Austria non avrebbe risparmiato l'Italia da una invasione, per punire l'infedele (titubante) ex alleato. Nessun altro paese avrebbe aiutato l'Italia. (Gli USA lo fecero, ma tre anni dopo per ben altri motivi - come del resto lo fecero nellla Prima Guerra Mondiale - Con la "Vittoria" si dell'Italia ("mutilata") e che poi gli pagammo come debiti di guerra fino al 1988).
Per portarci la Civiltà e la Democrazia. (IGNORANDO IL NOSTRO PASSATO) . Fecero una "Crociata in Europa". Così intitolò Eisenhauer le sue "Memorie".

 

Queste le opere realizzate nel VENTENNIO


ASSICURAZIONE obbligatoria per l'INVALIDITA’ E la VECCHIAIA - 1923 (prima era solo volojntaria - ed erano più/meno di 10/20.000 ad assicurarsi)
ASSISTENZA OSPEDALIERA AI POVERI - 1923 ( entrambe furono copiate e introdotte da Roosewelt in USA. Ma oggi un po' meno).
TUTELA DEL LAVORATORE, DI DONNE E FANCIULLI - 1923

VARATO L'ISTITUTO NAZIONALE PER L’ ASSICURAZIONE (una perla mondiale!!!)

ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (I.N.A.I.L.)-1933

NASCE L'INFPS ISTITUTO NAZIONALE FASCISTA PREVIDENZA SOCIALE 1933-35 (che diventerà po nel '46 (I.N.P.S.)

(molti in giro leggo che non fu una realizzazione del Fascismo , ma che c'era anche prima. Sbagliano !!!Prima era solo volontaria. La facevano poco più di 1000

Una specie di Cassa Assicurazione per i Lavoratori era sì nata fin dal 1883, ma questa era facoltativa; nel 1895 nasce anche un sistema previdenziale ma soltanto per il personale dello Stato Civile e Militare. Nel 1898 viene estesa ai privati ma sempre su base volontaria, come poteva essere una qualsiasi assicurazione. L'anno dopo, nel 1899, risultavano iscritti in tutta Italia soltanto 978 lavoratori privati (!!!!!) .
Era volontaria, quindi finanziata dagli stessi dipendenti o da versamenti (ma sempre) volontari di alcuni datori di lavoro (che pochissimi nelle industrie facevano).


Soltanto nel 1927 (in pieno periodo fascista) nasce l' INFPS, Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale, con già 600.000 lavoratori iscritti per lo più nell'industria. Poi nel 1933 con il riconoscimento giuridico dei sindacati e della Carta del lavoro, l'INFPS diventa un Ente a gestione autonoma. E solo allora divenne obbligatorio assicurare tutti i dipendenti in qualsiasi settore. Quindi obbligatorio fare i versamenti da parte del datore di lavoro a cui era affidato a lui il prelievo dalla stessa busta paga per fare il relativo versamento all'INFPS. (e che nel dopoguerra, con le stesse caratteristiche, diventerà INPS) (fu abolita la F di fascista)
(gli antifascisti non dicano che c'era anche prima!!!)

ISTITUZIONE DEI TRENI POPOLARI - LA DOMENICA VI ERA ANCHE IL 70% DI SCONTO

 


RIFORMA DELLA SCUOLA “GENTILE” 1923
- L’ ULTIMA RIFORMA ERA DEL 1859
l'italia a inizio '900 era ancora mezza analfabeta !!! (compresa la maestra di sopra)

Estratto dal Libro-Agenda "FINO AL 2001 E..RITORNO"
di Francomputer
( Copyright - deposito SIAE))

 

Anno

Italia

Spag

Ger-Aus

Sviz

Franc

Sv-N-D

Be-Ol-

Inghilt

(USA)

(Giapp)

1900

48,6

51

1

1

17

0,5

19

3

11

12

1941

13,8

17

1

1

12

0,5

11

2

5

4

1950

12,9

16

1

1

4

0,5

3

2

3

2

1960

8,3

12

1

1

3

0,5

2

1

2

1

anni di freq.scuola

7,6

6,9

11,6

11,6

12

11,4

11,3

11,7

12,4

10,8

 


SINDACALISMO INTEGRALE CON L’ UNIONE DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI DATORI DI LAVORO (CONFINDUSTRIA E CONFAGRICOLTURA) -1923
FONDAZIONE ISTITUTO LUCE-1924 (esiste ancora oggi)
PAREGGIO DI BILANCIO A PARTIRE DAL 1924
PATTO DI LOCARNO - 1925 (di "Pace Europea", ma non fu gradita a Hitler)


OPERA NAZIONALE MATERNITA’ E INFANZIA (O.N.M.I.)-1925
ASSISTENZA FIGLI ILLEGITTIMI E ABBANDONATI O ESPOSTI-1925
ASSISTENZA CONTRO LA DISOCCUPAZIONE-1926
ASSISTENZA OBBLIGATORIA CONTRO LA TUBERCOLOSI-1927
CARTA DEL LAVORO : PACIFICAZIONE TRA IL CAPITALE E IL LAVORO-1927
MAGISTRATURA DEL LAVORO - 1927

LEGGE N. 1630 DEL 1927 PER LA REALIZZAZIONE DELL’ IDROSCALO PER LA CITTA’ DI MILANO. VERO MARE, PERFINO SALATO, ARENILE, PINI MARINI, BAGNANTI, BAGNINI. L’ IDROSCALO UN GRANDE CANALONE LUNGO 3 KM E LARGO 300 METRI CON 300 DI TESTATA PER LE MANOVRE DEI VEIVOLI. IL BACINO OCCUPA UNA SUPERFICIE DI 610.000 MQ.. E’ ALIMENTATO DA ACQUE SORGIVE. QUESTO SPETTACOLARE MIRACOLO FU INAUGURATO NEL 1930

CREAZIONE DELL’ ENTE ITALIANO AUDIZIONI RADIOFONICHE (E.I.A.R.)-1928 (in seguito RAI)
ESENZIONE TRIBUTARIA PER LE FAMIGLIE NUMEROSE -1928
ASSISTENZA OBBLIGATORIA CONTRO LE MALATTIE PROFESSIONALI - 1928

CRISI FINANZIARIA MONDIALE DEL 1929. (vari provvedimenti)

UNA CURIOSITA : Mussolini fece una legge che proibiva la coltivazione della cosiddetta “Uva Americana” o “Fragolina.”
E' una vigna che produce la “Filossera” che distrugge ¾ le radici degli altri vigneti. (UNA PIAGA!! . Ci fu un periodo in Piemonte andarono distrutte l'80/90% delle vigne.
Inoltre nella fermentazione per chi ci fa del vino, produce un quantità elevate di “Metanolo” che non é avvertibile ma ha una funzione tossica sull’organismo.



IL MONDO DEL CAPITALISMO E’ NEL CAOS:
MUSSOLINI RISPONDE CON 37 MILIARDI DI LAVORI PUBBLICI E,
IN DIECI ANNI, VENGONO COSTRUITE 11.000 NUOVE AULE IN 277 COMUNI,
6.000 CASE POPOLARI PER 215.000 PERSONE,
3.131 FABBRICATI ECONOMICO POPOLARI,
1.700 ALLOGGI, 94 EDIFICI PUBBLICI, RICOSTRUZIONE DEI PAESI TERREMOTATI,
6.400 CASE RIPARATE, ACQUEDOTTI E OSPEDALI.
IN 2.493 COMUNI, 1.000.000 DI ABITAZIONI EBBERO L’ ACQUA ASSICURATA,
COSTRUZIONE DI 1.000.000 DI FABBRICATI RURALI
4.500 KM DI SISTEMAZIONE IDRAULICHE E ARGINATURE,
COSTRUZIONE DEL CANALE NAVICELLI.
NEL 1922 I BACINI MONTANI ARTIFICIALI ERANO 54, NEL 1932 ERANO AUMENTATI A 184;
AUMENTATI A 6.663.000 I KV E A 17.000 KM LE LINEEE ELETTRICHE.
NEL 1932 C’ ERANO 2.048 KM DI FERROVIE ELETTRICHE CON UN RISPARMIO RISPETTO A QUELLE A VAPORE DI 600.000 TONNELLATE DI CARBONE;

(questi provvedimenti di intervento pubblico li imitò perfino Keynes, con la sua Teoria generale dell'Occupazione; che fu poi varata dal presidente Roosevelt con il "New Deal" fra il 1933 e il 1937, allo scopo di risollevare il Paese dalla grande depressione che aveva travolto gli USA)
Che fu detta anche "pianificazione autoritaria". Ma non è che risolvettero la CRISI. Fu poi l'intervento in guerra, nel '41 (dopo tre anni) , quando in Europa era ormai con l'acqua alla gola (come del resto nel 1914, dopo 3 anni) fu il toccasana subito e poi anche dopo.

INTERVENTO DI BENEDUCE > > > Creerà l'IMI, l'INA, l'IRI, la SIP, la STET, le grandi banche: la struttura del "Capitalismo e l'Industria di Stato" con la "Confederazione fascista degli industriali" e le "Corporazioni sindacali".
(lo imitarono dal '33 in poi, i tecnocrati tedeschi di Hitler, con la "Reichsverband";
e anche qui si adottò la "pianificazione autoritaria").


FURONO COSTRUITI 6.000 KM DI STRADE STATALI, PROVINCIALI E COMUNALI e....

 


436 KM DI AUTOSTRADE. LE PRIME AUTOSTRADE IN ITALIA (ma anche le prime al mondo) FURONO LA MILANO-LAGHI, LA MILANO-BERGAMO E LA GENOVA-SERRAVALLE (AL CASELLO DI SERRAVALLE SCRIVIA SI TROVA ANCORA UNA SCULTURA COMMEMORATIVA CON SCRITTO “ANNO DI INIZIO LAVORI 1930, ULTIMATO LAVORI 1933”, COSI’ COME AL CASELLO DI BERGAMO LA TORRE “LA ROSA DEI VENTI”

30.9.1924-3.9.1925 Milano-Laghi km 84,007 90 milioni
24.9.1927 Milano-Bergamo km 50,007 57 milioni
3.6.1929 Napoli-Pompei km 23,347 42 milioni
agosto 1931 Bergamo-Brescia km 47,647 40,5 milioni
ottobre 1932 Torino-Milano km 127,000 110 milioni
agosto 1923 – tronchi della Milano-Laghi
agosto 1933 Firenze-Mare km 81,333
ottobre 1933 Padova-Mestre km 24,600 28 milioni

ottobre 1935 Genova-Serravalle km 50,040

1932 - COSTRUITA LA PANORAMICA "GARDESANA" OCCIDENTALE - 154 km FINO A RIVA DEL GARDA

PATTI LATERANENSI : PACIFICAZIONE TRA STATO E CHIESA-1929 > > >
OPERA NAZIONALE ORFANI DI GUERRA (O.N.O.G.)-1929
OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO
(NEL 1935 SI DISPONEVA DI 771 CINEMA, 1227 TEATRI, 2066 FILODRAMMATICHE, 2130 ORCHESTRE,
3787 BANDE MUSICALI,
1032 ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E CULTURALI,
6427 BIBLIOTECHE,
994 SCUOLE CORALI,

11.159 SEZIONI SPORTIVE

4427 STRUTTURE PER LO SPORT AGONISTICO e OLTRE 100 PALESTRE IN OGNI CITTA' D'ITALIA

Il fascismo affrontò, per la prima volta dall'Unità d'Italia, il problema della preparazione di un corpo insegnante di educazione fisica. Infatti, venne istituita al Foro Italico la Scuola Superiore di Magistero per l'educazione ginnico-sportiva. Mussolini stesso incoraggiò e sostenne l'impegno degli atleti italiani nelle competizioni internazionali, in occasione delle Olimpiadi DEL '28 e del '32, dove ottenne il 2° posto con dietro tutte altre nazioni ( mai più ripetuto) e poi arrivarono anche prestigiosi risultati. La Nazionale di Calcio si distinse e in quegli anni guidata da Pozzo, si aggiudicò due titoli mondiali (1934 e 1938). Erano gli anni ruggenti del calcio italiano.

1928 - ESENZIONE TRIBUTARIA PER LE FAMIGLIE NUMEROSE

OPERA NAZIONALE DOPO LAVORO (NEL 1935 DISPONEVA DI 771 CINEMA, 1227 TEATRI, 2066 FILODRAMMATICHE, 2130 ORCHESTRE, 3787 BANDE, 1032 ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E CULTURALI, 6427 BIBLIOTECHE, 994 SCUOLE CORALI, 11159 SEZIONI SPORTIVE, 4427 SEZIONI DI SPORT AGONISTICO.
IN SEGUITO I COMUNISTI nel dopoguerra LE CHIAMARONO “CASE DEL POPOLO”

ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO (I.M.I.)-1931

PATTO A QUATTRO-1933


PRIMA TRASVOLATA ATLANTICA COMPIUTA DA ITALO BALBO
NELL’ OCCASIONE VENNE INAUGURATA “LA POSTA AEREA”- 1933

 

D'ASCANIO progetta nel 1935 un elicottero per il Ministero dell'Aeronautica: il PD2
(ma nessuno dei capi dell'Aviazione It. gli prestò attenzione;
nè gli diedero finanziamenti per continuare i suoi studi;
tramontò così la scommessa dell'Aeronautica Italiana, anche se vi erano
le parate di "libellule" di Balbo; ma lui...... era un Alpino!)



CONFERENZA DI STRESA-1935
ISTITUZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA,
PRIMA MANIFESTAZIONE DEL GENERE AL MONDO - 1932


ISTITUTO DI RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE (I.R.I.)-1933

RIFORMA BANCARIA: LA BANCA D’ ITALIA DIVENTO’ ISTITUTO DI DIRITTO PUBBLICO, IL SUO GOVERNATORE ASSUNSE IL RUOLO DI PRESIDENTE DELL’ ISPETTORATO PER LA DIFESA DEL RISPARMIO E L’ ESERCIZIO DEL CREDITO E, IN PRATICA, LA BANCA D’ ITALIA DIVENTO’ LA BANCA DELLE BANCHE-1936

COLONIE MARINE: nel Riminese e in Liguria
MONTANE E SOLARI PER I GIOVANI, COMPLETAMENTE GRATUITE

CONQUISTA DELL’ ETIOPIA-1936
ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITU’ IN ETIOPIA
OPERE ESEGUITE IN ETIOPIA: PIU’ DI 5.000 KM DI STRADE ASFALTATE E 1.400 KM DI PISTE CAMIONABILI. TRASFORMAZIONE NON SOLO DI ADIS ABEBA, MA ANCHE DI OSCURI VILLAGGI IN GRANDI CENTRI ABITATI (DESSIE’, HARAR, GONDAR, DIRE, DAUA). ALBERGHI, SCUOLE, FOGNATURE, LUCE ELETTRICA, RISTORANTI, COLLEGAMENTI CON ALTRI CENTRI DELL’ IMPERO, TELEGRAFO, TELEFONO, PORTI, STAZIONI RADIO, AEROPORTI, CINEMATOGRAFI E TEATRI, NUOVI MERCATI; PER GLI INDIGENI EDIFICAZIONE DI SCUOLE, TUBERCOLOSARI, OSPIZI DI RICOVERO PER VECCHI E INABILI AL LAVORO, OSPEDALI PER LA MATERNITA’ E L’ INFANZIA, LEBROSARI. QUELLO DI SELACLACA’: OLTRE 700 POSTI LETTO E UN GRANDIOSO ISTITUTO PER STUDI E RICERCHE CONTRO LA LEBBRA. IMPRESE DI COLONIZZAZIONE SOTTO FORMA DI COOPERATIVE FINANZIATE DALLO STATO, MULINI, FABBRICHE DI BIRRA, MANIFATTURE DI TABACCHI, CEMENTIFICI, OLIFICI, CON LA COLTIVAZIONE DI PIU’ DI 75.000 ETTARI DI TERRA INCOLTA.

PALAZZO DELLA PREVIDENZA SOCIALE IN OGNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA

CREAZIONE VIA DEI FORI IMPERIALI E APERTURA DEI FORI ROMANI (1932- 36)
(fino allora la zona era piena di casupole in mezzo a una boscaglia dove spesso pascolavano le pecore) (oggi è la zona di Roma più visitata dai turisti)


PATTO ANTI-COMINTERN-1936
GUERRA DI SPAGNA : CHE SALVO’ LA SPAGNA E L’ EUROPA DAL COMUNISMO -1936-1939

CASSE RURALI E ARTIGIANALI-1937
SETTIMANA LAVORATIVA DI 40 ORE (PRIMA ERANO 48 ORE)-1937

ENTE COMUNALE DI ASSISTENZA (E.C.A.)-1937
ASSEGNI FAMIGLIARI-1937

PATTI DI MONACO-1939

ISTITUTO NAZIONALE FASCISTA PREVIDENZA SOCIALE - (INFPS) 1933
(CON PALAZZO INPS IN OGNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA)

ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO INFORTUNI (INAIL) 1933
ISTITUTO NAZIONALE PER L’ ASSISTENZA DI MALATTIA AI LAVORATORI (I.N.A.M.)-1943
ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI (I.A.C.P.)-1943 (poi Case Fanfani, infine soppressa)
ISTITUTO NAZIONALE CASE IMPIEGATI STATALI (I.N.C.I.S.)-1943

DOPOSCUOLA PER IL COMPLETAMENTO DEGLI ALUNNI
OBBLIGO SCOLASTICO FINO A 14 ANNI
EDUCAZIONE FISICA OBBLIGATORIA NELLE SCUOLE E NEI SABATI FASCISTI

Comprese le DONNE. Quest'ultime erano escluse dalla politica attiva. Ma attive erano invece nei raduni e soprattutto negli sport, con grande scandalo degli ecclesiastici; secondo loro gli italiani non dovevano vedere "le cosce al vento" e le attillate provocanti magliette, perché erano tentazioni di Satana. E nel '35 queste tentazioni erano già 387.000. Ricordiamo che i preti sconsigliavano non solo lo sport alle donne, ma anche di andare in bicicletta, c'era il rischio con la sella di lesionare l'imene, e quindi pregiudicare la loro immacolata verginità. Le volevano tutte sante, come la illibata Maria Goretti).

REFEZIONE SCOLASTICA
LOTTA CONTRO L’ALFABETISMO :
DAL 1923 AL 1936, SI PASSO’ DA 3.981.000 A 5.187.000 ALUNNI.
(L'ANALFABETISMO SCENDE..... 1920, 40%, al 13,8% nel 1941)
DA 326.00 A 674.546 GLI STUDENTI MEDI E DA 43.235 A 71.512 GLI UNIVERSITARI

OBBLIGO SCOLASTICO FINO A 14 ANNI
SCUOLE PROFESSIONALI
COSTRUZIONE DI MOLTE UNIVERSITA’

REALIZZAZIONE DELLE ENCICLOPEDIA TRECCANI (ancora oggi insuperata!!!)

ISTITITUZIONI DELLE SCUOLE DI ARCHEOLOGIA

TRA CUI LA CITTA’ UNIVERSITARIA DI ROMA (qui sopra)
DOVE POI NACQUE ANCHE IL PRESTIGIOSO "CNR"

 


GUERRA ALLA MAFIA (SCONFITTA GRAZIE AL PREFETTO MORI “IL PREFETTO DI FERRO”)

LOTTA CONTRO LA MALARIA CON BONIFICHE DI 5.886 ETTARI DI TERRENI (vedi sotto)

SALVATAGGIO DAL FALLIMENTO DEL BANCO DI ROMA,
DEL BANCO DI NAPOLI E DEL BANCO DI SICILIA
E DELLE PIU IMPORTANTI AZIENDE NAZIONALI, ANSALDO, ILVA, SIP, TERNI, EDISON, CANTIERI NAVALI

CONVERTIBILITA’ DELLA LIRA IN ORO CHE CESSERA’ DI FATTO A META’ DEGLI ANNI TRENTA

CARTA DELLA SCUOLA E OPERE ARCHITETTONICHE E INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE

 

BONIFICHE DELLE PALUDI PONTINE E DELLE AREE INSALUBRI DAL VENETO ALL’ EMILIA ROMAGNA, DALLA MAREMMA TOSCANA ALL’AGRO PONTINO, DALLE PIANURE DEL GARIGLIANO DEL VOLTURNO E DEL SELE AL TAVOLIERE DELLE PUGLIE E ALLA BASILICATA, DALLA PIANA DI SIBARI ALLE TERRE DELLA SILA E DEL NETO, FINO AL CAMPIDANO IN SARDEGNA
PER UN TOTALE DI 5.886.796 DI ETTARI BONIFICATI E CON LA COSTRUZIONE DI ca. 1.000.000 DI FABBRICATI RURALI

APPODERAMENTO DEL LATIFONDO SICILIANO, CON L’ ASSEGNAZIONE DELLE TERRE INCOLTE AI CONTADINI.

BATTAGLIA DEL GRANO: VINTA CON L’ ELIMINAZIONE DEL GROSSO DEFICIT COMMERCIALE PER L’ IMPORTAZIONE DALL’ ESTERO

 

FONDAZIONE DELLE CITTA’ DI LITTORIA (qui sopra OGGI LATINA), SABAUDIA, APRILIA, POMEZIA, CARBONIA, GUIDONIA, FERTILIA, SEGEZIA, ALBERESE, MUSSOLINIA (OGGI ARBOREA), TIRRENIA, TOR VISCOSA, ARSIA, POZZO LITTORIO ECC.
FONDAZIONE DI 64 BORGHI RURALI E DI VILLAGGI PER I LAVORATORI CON MODELLI DI UBANISTICA SOCIALE

COSTRUZIONE NUOVA STAZIONE MARITTIMA DI GENOVA
E DEI NUOVI PORTI DI NAPOLI, MESSINA E PORTO MARGHERA

1933 "PONTE LITTORIO" MESTRE-VENEZIA (OGGI "Ponte della Libertà").

COSTRUZIONE DI NUMEROSE DIGHE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

FONDAZIONE DI NUOVE 16 PROVINCE

FONDAZIONE DEI PARCHI NAZIONALI DEL GRAN PARADISO, DELLO STELVIO, DELL’ ABRUZZO E DEL CIRCEO

ROMA: CREAZIONE DEL QUARTIERE EUR (per l' Esposizione Universale di Roma)
(qui sopra inizio dei lavori nel 1937)
FU POI UNITA CON "LA STRADA DEL MARE" A OSTIA, DIVENTANDO IL "MARE DI ROMA"
iInterrotti i lavori per la guerra, i terreni appartenenti al Comune di Roma, furono venduti a "peso d'oro" a degli Speculatori, che poi li rivendettero al "peso di diamanti".

 



ROMA : 1937 - FONDAZIONE DI CINECITTA’ (la Hollywood italiana)

Contemporaneamente furono costruiti in molte città italiane
771 sale cinematografiche.


ROMA : NUOVA VIA DELLA CONCILIAZIONE
(prima di allora fino a Piazza San Pietro, era un borgo di fatiscenti casette abitate da barboni)



IDEAZIONE DELLO STILE ARCHITETTONICO “IMPERO”, ANCORA VISIBILE IN MOLTI PALAZZI PUBBLICI DELLE CITTA’.

A GENOVA VIENE COSTRUITO IL GRATTACIELO PIU' ALTO D’ EUROPA (1940)
E IL MODERNISSIMO STADIO DEL NUOTO

1928-32 -COSTRUZIONE DELLO STADIO DEI MARMI DI ROMA
("Foro Mussolini" - oggi "Foro Italico")
(DI FRONTE ALLO STADIO SI TROVA ANCORA UN ENORME
OBELISCO CON SCRITTO “MUSSOLINI DUX”(che oggi dà molto fastidio alla Boldrini- lo vuole buttare giù)


COSTRUZIONE DELL’ AUTODROMO DI MONZA
per i "GRAN PREMI" DI AUTOMOBILISMO

INIZIO DELLA METROPOLITANA DI ROMA (NEL 1940 COMPLETATA AL 60%)

TUTELA PAESAGGISTICA E IDROGEOLOGICA

MOLTISSIMI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ELETTRICA NELLE CITTA’

CREAZIONE DEGLI OSSERVATORI DI TRIESTE, GENOVA, MERATE, BRERA E CAMPO IMPERATORE

CREAZIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI GUIDONIA (EX MONTECELIO),
DOTATO DEL PIU’ GRANDE LABORATORIO DI GALLERIA DEL VENTO DI ALLORA

FONDAZIONE DELL’ ISTITUTO DELLE RICERCHE ( CNR ) (decreto emanato il 18 novembre 1923)
CON A CAPO GUGLIELMO MARCONI PER LA SUA GRANDIOSA INVENZIONE DELLA RADIO E PER I PRIMI ESPERIMENTI DEL RADAR, NON PORTATO A TERMINE A CAUSA DELLA SUA MORTE (1928)


PRIME ESPERIENZE TELEVISIVE (1929). E NEL DICEMBRE DEL 1938


L’ UFFICIO STAMPA DELL’ E.I.A.R. COMUNICO’, CHE NEI PRIMI MESI DEL 1939,
SAREBBERO INIZIATI SERVIZI REGOLARI DI TELEVISIONE.
IL 4 GIUGNO 1939, A LOLA MOSTRA DI LEONARDO, CI FURONO ALCUNE TRASMISSIONI SPERIMENTALI; SUL RADIOCORRIERE APPARVERO I PROGRAMMI E LA PUBBLICITA’ DI ALCUNI PROTOTIPI DI APPARECCHI TELEVISIVI.

Il 16 settembre del 1940 a Milano vennero inaugurate le trasmissioni televisive sperimentali dalla Torre Littoria di Parco Sempione.

PURTROPPO IL PROGETTO VENNE ABBANDONATO A CAUSA DELL’ ENTRATA IN GUERRA.
IL RITORNO ALLA TV CON LA PRIMA TRASMISSIONE AVVERRA' SOLO NEL 1954, ATTRAVERSO LA RADIOTELEVISIONEITALIANA

CREAZIONE DELL’ ALBO DEI GIORNALISTI (tuttora vigente)


SVILUPPO NAVALE, AEREONAUTICO E CANTIERISTICO

ACCORDI COMMERCIALI CON TUTTI GLI STATI COMPRESA L’ U.R.S.S.


COSTRUZIONEE INAUGURAZIONE STAZIONE CENTRALE DI MILANO (1931)

DELLA STAZIONE SANTA MARIA NOVELLA DI FIRENZE (1935)

COSTRUZIONE DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO (1935-1940)

COSTRUZIONE DEL PALAZZO DELLA FARNESINA DI ROMA, SEDE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

EMANAZIONE DEL CODICE PENALE (1930),
DEL CODICE CIVILE (1942) E DI NUMEROSE ALTRE DISPOSIZIONI ANCORA OGGI VIGENTI IN BUONA PARTE
ISTITUZIONE DEL REGISTRO PER LE ARMI DA FUOCO

ISTITUZIONE DELLA GUARDIA FORESTALE
ISTITUZIONE DEL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO
ISTITUZIONE DELL’ ARCHIVIO STATALE
ISTITUZIONE DEI CONSORZI AGRARI

ANNESSIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA ALLE FORZE ARMATE

ISTITUZIONE DEI TRENI POPOLARI PER LA DOMENICA CON IL 70% DI SCONTO

AMMODERNAMENTO DEL PUBBLICO CATASTO URBANO DEI TERRENI

MAPPATURA DI TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
E COMPILAZIONE DI MAPPE ALTIMETRICHE DI TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO (1929)
Con il metodo fotogrammetrico.
USATE ANCORA OGGI E CHE NON SONO MAI STATE AGGIORNATE DA ALLORA.

 


 

Nello SPORT, nella SCUOLA, contro EMIGRAZIONE

 

LO SPORT

LO SPORT IN ITALIA - in Italia si dovette aspettare il ventennio fascista per assistere a un considerevole sviluppo dello Sport. Ed anche poi all’entrata delle donne nel mondo dello sport.
Prima a partire dal 396 d.C. con la eliminazione fatta da Teodosio delle Olimpiadi, lo sport era stato messo al bando.
E ancora nei primi anni del ventennio, alle prime manifestazioni le gerarchie cattoliche aveva da dire su tutto; e acidule erano quelle dell’Osservatore Romano, che ancora nel 1934 sghignazzava sugli spettatori giunti «per ammirare piu` le forme delle gareggianti che non la forma intesa in puro senso sportivo».

Ma non era il solo, c'era anche il RE; Mussolini cerco` di far in modo che le donne fossero rappresentate anche alla Camera dei fasci e delle corporazioni, ma Vittorio Emanuele si oppose all’idea. Il che fa ben comprendere da quali ambienti arrivassero le maggiori resistenze al superamento dei vecchi schemi sociali e culturali.

La verità è che il fascismo intendeva offrire alle donne "una terza via tra l’oratorio e il focolare". Nel primo c'erano i preti, nel secondo le bigotte parrocchiane chiuse nelle loro case da 1500 anni a pregare, pregare, pregare. E quando uscivano, tutte vestite di nero da capo ai piedi, come se andassero a un funerale.
Quando videro queste spettacolari riunioni di fanciulle, erano forse non solo rosi dalla rabbia per quel vestire, ma probabilemente sentivano pulsare il basso ventre.


I preti (con quello spettacolo che dicevano osceno, di gambe e seni al vento dentro quelle loro attillate magliettine) mettevano ipocitamente in evidenza danni che l’esercizio fisico poteva recare nella pubertà nelle donne, durante il loro ciclo mestruale o peggio ancora durante la gravidanza. Perfino andare in bicicletta era criticato perche poteva fare danni all'imene vergineo.(un prete che parla di imeni!!). Il nuoto nemmeno parlarne: "sconce" dentro quelle tute nere bagnate aderenti al corpo; i bigotti e i preti ci vedevano il diavolo in persona.

Mussolini considerava lo sport una forma di attività, la quale andava perfettamente insieme con il fascismo. specialmente per quanto riguardava gli elementi della bellezza fisica. Del resto l’esaltazione dell’attività sportiva e del suo aspetto salutistico, si sposava perfettamente con l’ideale fascista di forza - coraggio - prestanza, che coinvolgeva, seppur in termini differenti, l’universo maschile quanto quello femminile. E bisogna dire che era questo universo da entrambi gradito.

Tra il 1927 e il 1930 il governo dette un eccezionale impulso all’edilizia sportiva; vennero, infatti, inaugurati più di mille campi sportivi, piscine e palestre, distribuiti nelle più importanti città italiane. Oltre ai centinaia di stadi, visto che il Calcio stava diventando lo sport nazionale. Fu fondato la FIGC, parte del già fondato CONI. E si provvedeva pure alla creazione di un campionato nazionale di Calcio, di modo che una squadra del Sud come Napoli potesse gareggiare con una al Nord come Milano, rafforzando una coscienza nazionale. Ed infatti l'Italia nel '34 conquista il Titolo Mondiale, che poi bissò il trionfo anche in quello del '38.
Si riuscì anche a partecipare alle Olimpiadi del '32 a Los Angeles, dove l'Italia prese per la prima volta 12 medaglie d'oro, 12 d'argento, 12 di bronzo. E a proposito di donne, nelle Olimpiadi del '36 a Berlino Ondina Valla, conquistò una storica medaglia d’oro; un successo che ( da sempre un po' perplesso) fece ricredere il segretario del PNF Starace che dal 1933 al 1939, era anche presidente del CONI.

Il 28 novembre 1936 Starace virò di 180 gradi. Lo sport femminile, affermò, " è un terreno sul quale si può marciare con piena sicurezza". E ammonì i gerarchi: «Addosso a noi si appuntano gli occhi delle donne fasciste, le quali acquistano con molta facilità una spiccatissima competenza in materia sportiva".

 

LA SCUOLA

prima ..............

Ma gli interventi decisivi dall'inizio del ventennio, non furono solo nello Sport, ma anche nella Scuola.

A inizio secolo l'analfabetismo era ancora a livelli preoccupanti quello maschile al 48,6%, quello femminile al 75% con punte del 90% nel sud.
L'obbligo della frequanza a 14 anni fu poi istituito ufficialmente dalla Riforma Gentile nel 1923.

Nel 1941 l'analfabetismo era sceso al 13,% mentre nel 1922 era sopra il 40% con le donne al 75%

Estratto dal Libro-Agenda "FINO AL 2001 E..RITORNO" di Francomputer ( Copyright - deposito SIAE))

ANALFABETISMO IN EUROPA

Anno

Italia

Spag

Ger-Aus

Sviz

Franc

Sv-N-D

Be-Ol-

Inghilt

(USA)

(Giapp)

1861

74,7

75

20

19

47

10

45

31

20

36

1880

47,5

55

2

2

17

1

22

14

17

29

1900

48,6

51

1

1

17

0,5

19

3

11

12

1920

35,2

49

1

1

14

0,5

15

3

8

5

1941

13,8

17

1

1

12

0,5

11

2

5

4

1950

12,9

16

1

1

4

0,5

3

2

3

2

1960

8,3

12

1

1

3

0,5

2

1

2

1

1970

5,2

5,9

1

0,5

2

0,5

1

0,5

1

1

1980

3,1

3,4

0,5

0,3

0,4

0,5

0,4

0,4

1

1

1990

2,9

2,8

0,2

0,2

0,3

0,3

0,3

0,3

0,5

0,2

anni frequenza
anni 1950

7,6

6,9

11,6

11,6

12

11,4

11,3

11,7

12,4

10,8

 

PRIMA DEL VENTENNIO............

Il ministro della P.I. BACCELLI ancora nel 1894 nel fare il programma sulla nuova
"Riforma della Scuola" così si esprimeva nel suo preambolo:
"... bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una.........unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere.
Non devono pensare, altrimenti sono guai!"

Ma prima di lui, appena ci fu la Restaurazione, dopo l'uragano di libertà che l'aveva preceduta, nel 1821, curando l'educazione dei (di)nuovo sudditi, ecco il più autorevole "Trattato di educazione politica e Sociale dei figliuoli" di quel periodo.
Vi si riteneva NON UTILE alla società alfabetizzare troppo il popolo. (!!!!!!)
""L'istruzione scolastica l'approvo per li giovini nobili destinati a famiglie cospicue, ma quanto a quelle di umile e povero stato, il buon padre di famiglia si contenti che sappiam leggere li figlioli "la vita de' Santi", e nel rimanente attendano a lavorar li campi. In quanto poi l'istruzione estesa perfino alle femmine io non l'approvo, ne so vedere quale utilità ne possa derivare alla società. Che insegnino li madri alle figliuole a filare, a cucire e ad occuparsi di esercizi donneschi. In quanto a leggere, al massimo insegnino loro quanto basta per leggere i libri delle preci" "Trattato dell'educazione politica sociale e cristiana dei figliuoli".
3 volumi di Silvio Antoniano- - Libro Terzo, pag 264, Milano, MDCCCXXI - 1821 !!!" (ne abbiamo una copia originale).

Subito dall'inizio del "Ventennio", dal 1922 in poi, nonostante le critiche sul regime fatte in seguito, nella scuola si fecero progressi enormi, l'analfabetismo si abbassò fino al 13%.
Merito della "Riforma della Scuola" promossa da Giovanni GENTILE nel 1923.

Ma i giudizi dei cattolici sulla riforma furono subito aspri e lo furono ancora di più dopo il "Concordato" del '29 perché nella sua riforma Gentile aveva relegato la religione al rango di cultura popolare, affermando che "dopo le elementari lo studio della religione non serviva". Mentre alle superiori, al ginnasio e licei - ma non allo scientico - rese obbligatorio lo studio della filosofia e all'umanistica.

TORNIAMO ALLA SUA RIFORMA, che mirava a ridare dignità al ruolo di maestro e agli studi, assegnando alla Scuola Pubblica un’alta funzione di controllo su tutto l’insegnamento medio.
(La solita Sinistra bolscevica criticava per partito preso, dimenticando che in Russia la scuola era ancora al medioevo, e non era quella di certo da imitare!!!)
Fu organizzata da Gentile anche un albo professionale degli insegnanti, selezionati per mezzo di concorsi pubblici; fu rafforzata la gerarchia all’interno degli istituti; e a capo di essi furono posti DIRETTORI (per la scuola elementare), PRESIDI (per la scuola media), e RETTORI (per l’università). (prima non si sapeva chi comandava, chi faceva delle scelte delle persone e dei piani di studio.

Poi proprio nelle elementari nel periodo estivo
- per un intero mese -
venivano organizzate in molte spiagge d'Italia
le "Colonie Marine", o nei monti quelle "montane".
Il momento di condivisione con il gruppo e di prima indipendenza dalla vita famigliare era considerato un importante passaggio di sviluppo nella personalità dell’individuo”
Ma i soliti denigratori per lo più a sinistra - in seguito - le bollarono come "retorica nazionale". E che la vita in colonia non era altro che una precoce istruzione paramilitare. (quelle in Russia erano invece "Paesi da fiaba" )
Mentre sappiamo che queste colonie marine e montane erano gestite soprattutto da un capace personale femminile. E nella pratica quotidiana della colonia il momento di condivisione con il gruppo, era quello di fornire una prima indipendenza dalla vita famigliare, quindi considerato un importante passaggio di sviluppo nella personalità dell’individuo”.

 

Molte sorsero in Liguria e in Toscana, moltissime nella Riviera Romagnola. Su un tratto di 80 km ne sorsero oltre 240 di colonie estive.

Ma anche le organizzarono dei grandi complessi industriali milanesi e torinesi ne costruirono da Rimini a Bellaria delle bellissime e imponenti che ospitavano migliaia di bambini, festosi, dove si imparavano molte cose; a turno i vari compiti venivano assegnati in spiaggia, alle mense a servire, o il rifarsi i letti; quindi veniva insegnata anche la disciplina della convivenza, e non mancava la giocondità di stare tutti insieme, quindi anche la socialità.

Nel 1936 il Ministero dell’Interno rileva 3.821 edifici adibiti a colonia climatica, di cui 55 colonie permanenti, 60 temporanee e 3.165 diurne.


Nel 1926 era stata creata anche l’OPERA NAZIONALE BALILLA e con la Legge del 1929 il ministero divenne "Ministero dell’Educazione Nazionale", con De Vecchi che estese il controllo dello Stato su tutti i manuali scolastici in uso nelle scuole medie, prima - ma molto vaga - lo era solo alle scuole elementari. Qui per gli scolari, divenne famoso il motto "libro e moschetto fascista perfetto".

Certo i preti si innervosivano, spodestati i "bambini" li avrebbero voluti solo con le cotte bianche dentro le chiese a fare a tutte le ore i chierichetti nelle varie messe, funzioni, novene, tridui, mese della Madonna, mese della Pasqua, mese del Natale, oppure per accompagnare i funerali dei ricchi ecc. ecc. (una esperienza provata di persona)

Ancora oggi i denigratori del fascismo mettono l'accento su quei "poveri bambini" chiamati "Figli della Lupa"....

(che però volevano solo ricordare il simbolo della grandezza di Roma)....
il simbolo lo avevano sulle divise che erano molto curate,
essendo preparati a casa e fuori a una certa disciplina
perfino nel vestire.

 

Prima questi bambini erano
perennemente sulle strade,

randagi, malnutriti, sporchi, vestiti di stracci, senza scarpe.

 

IN BREVE LE 100 OPERE >>>>>>in rete >>>>

 

L'EMIGRAZIONE IN ITALIA

Adesso proviamo ad analizzare l'emigrazione del primo periodo (1880-1920). Vi scopriamo che praticamente quasi tutte le regioni d'Italia contribuirono a questi grandi esodi, ma furono maggiormente penalizzate da una politica economica squilibrata quelle regioni dove i governi dimenticarono (volutamente - così restavano un buon serbatoio di manodopera a basso prezzo) le economie locali; quelle a Sud come quelle a Est.
("Ma che diamine se mettiamo le industrie e est o nel sud, non solo noi non vendiamo più a loro i nostri prodotti, ma non abbiamo più il "serbatoio" di manodopera, che ci è utile a calmierare i salari nel nostro nord").

Dei 16.630.000 emigrati (1880-1920) il 50 % erano del Nord (3.632.000 solo del Veneto); l'11% del Centro (1.919.000); il 39 % del Sud (6.503.000).
Nel 1927 gli Italiani all'estero erano già 9.163.367, così divisi: 7.674.583 in America; 1.267.841 in Europa; 188.702 in Africa; 27.567 in Australia e Oceania; 9.674 in Asia.
Il nucleo maggiore negli Stati Uniti d'America con la cifra di 3.706.000 di italiani. Nella sola città di New York vivevano 1.070.355 nostri connazionali. E le aziende agricole con italiani al lavoro ammontavano negli Stati Uniti a 18.235, delle quali 4.400 nella sola California.

Mentre in Argentina gli italiani erano già diventati 1.797.000, e quelli residenti in Brasile 1.840.000.


Durante il Ventennio le cose mutarono aspetto: perché il Governo Fascista oltre che frenare e disciplinare il movimento migratorio nell'interesse della nazione, il felice periodo economico degli anni d'oro del regime permise di diminuire e quasi eliminare del tutto l'esodo. Infatti già nel 1934 si toccò la modesta cifra di 68.461 emigranti che addirittura permise di pareggiare in positivo il saldo con quelli che fecero ritorno in patria.

Invece a partire dall'anno 1913 ogni anno erano emigrati 872.598 individui. (Nel periodo 1906-1910 furono complessivamente 3.256.000. E nel periodo 1911-1915 ne partirono altri 2.743.000

 

Purtroppo la piaga della fuga dall'Italia tornò ad esserci nel dopoguerra.

SECONDO PERIODO 1946-1971 (un fastidio da rimuovere!!)

Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1946 fino al 1971,
l'emigrazione è nuovamente ripresa con ritmo assai intenso con
1.128.000 di emigranti  nel periodo 1946-1950;
1.366.000 nel periodo 1951-1955; 
1.739.000  nel periodo 1956-1960; 
1.556.000 nel periodo 1961-1965; e di
1.076.000 dal 1966 al 1970.
in 25 anni 6.865.000 (una popolazione pari all'intera Austria)

 

UN ULTIMA NOTA

Nacque dunque il "ventennio" (non certo dal proletariato) fu un importante programma economico delle partecipazioni statali e del sistema bancario, che si può definire storica per l'economia e l'imprenditoria italiana. Unico in Europa e forse nel mondo. Mediante una complessa opera di riorganizzazione nacque l’IRI e altri enti di gestione, con maggioranza o totalità delle azioni di oltre 250 grandi complessi finanziari ed industriali (e una quarantina in corso di liquidazione) che saranno poi il volano della ricostruzione e della crescita negli anni del dopoguerra. Vi erano dentro il 25% di tutta la "raccolta" bancaria italiana, il 25% della produzione elettrica nazionale, il 57% dei telefoni, il 43% della produzione siderurgica, l'80% delle costruzioni navali, oltre notevoli quote nell'industria meccanica minore. ( i faziosi vogliono negare anche questo?).
"C'era - ha scritto A. De Stefani - un bilancio in disavanzo e lo si doveva equilibrare; c'era un debito pubblico e lo si doveva pagare; c'era una Lira svalutata e la si doveva rivalutare. C'era il disordine e la pluralità dei comandi, e si doveva ristabilire l'ordine e l'unità del Comando. Dal 1929 e il 1932 tutto il mondo stava assistendo a un drammatica crollo non solo della produzione industriale".
Ma venne LUI il protagonista al cubo (dotato di un senso dello Stato che pochi in Italia prima e dopo di lui hanno dimostrato di avere) ALBERTO BENEDUCE > vedi >> , che poi - morto lui - nel dopoguerra (sposando Idea Socialista (questo il nome della figlia), ci lasciò suo genero Enrico Cuccia (molto elogiato da Mussolini in persona).
A fine guerra Cuccia divenne il direttore generale di Mediobanca, che in breve tempo diventa il centro del mondo finanziario e politico italiano. Cuccia (non rilasciò in vita sua mai una intervista) era l'unico a sapere chi "aveva avuto" e chi "aveva dato". Nacque così la "Grande abbuffata", più tardi i "Carrozzoni" quella che poi nel '73 Scalfari chiamò "la Razza Padrona" (Uno Stato che in pochi anni (esulando quasi sempre dall'economia e dal buon senso) con la spregiudicatezza privatizzò tutto, aziende strategiche, istituti di credito, o dando in gestione-concessione per quattro soldi, demanio, beni pubblici, telefonia, elettricità, industrie navali, porti, autostrade.
Così l'inetto Stato privatizzando (a discrezione, con i suoi politici) ha creato un altro Stato di proprietà privata, (perverso, spesso con dentro gli stessi politici) senza esercitare la giusta vigilanza e i poteri di controllo sullo svolgimento delle attività; una proprietà privata che sa fare solo i suoi conti, in attivo, anche quando gli aerei restano a terra, le navi affondono o i ponti crollano.
Uno smembramento dell'IRI (SME ecc.) lo fece Prodi nel '93 quand'era lui il Presidente (ma anche consulente della Goldman Sachs - e nello stesso tempo Garante del Sistema, perfino nella costruzione della nuova TAV !! 1993!! ).
Diventato Presidente del Consiglio a sostituire Prodi all'IRI ci andò Gian Maria Gros che non fu da meno vendette "Autostrade" e dopo cinque anni, LUI (!!!) va a presiedere proprio il fondo di chi le possiede. Una anomalia tutta italiana.

IL MADE IN ITALY

Nel "VENTENNIO" era venuto alla ribalta anche la laboriosità, operosità, creatività italiana (sempre non certo dal proletariato) e con esse la rinascita (dopo la crisi in USA del '29). Ci fu una ripresa in tutti i settori industriali, artigianali, agricoli, bancari. Soprattutto l'inventiva spaziò nel designer dei beni, con creazioni, ritrovati, in tutti i settori, della moda, gioielli e perfino nello Sport (nel '34 e '38 vinse perfino i Mondiali di Calcio).
Ci fu insomma una rinascita. Fu allora che il resto del mondo andò sempre di più scoprendo il nuovo orgoglio dell'Italia, quel brand che si chiamò "Made In Italy". Ma poi in seguito - questi miracoli dell'ingegno italiano - sono stati presentati - dagli estemporanei antifascisti - soprattutto dalla sinistra - come un'opera esterna alla sfera fascista. Che non era il fascismo l'autore della rinascita, ma il povero proletariato, l'umile operaio nella catena di montaggio, il misero contadino con la sua zappa. E così fino ai nostri giorni, quando non il proletariato ma i più famosi imprenditori italiani hanno cantato loro il "bella ciao" e si sono trasferiti all'estero con i loro famosi brand.
Mentre il "Made in Italy" per conservarlo e capirlo avrebbe dovuto essere proiettato all’indietro per poter essere lanciato verso il futuro. E' stato un altro grosso errore della nostra "nuova" (!?) epoca !! L'Italia si é incagliata nelle secche. Gli restano le noccioline ma fra breve rimarranno solo più i gusci.
Questo é accaduto perché in Italia abbiamo una classe politica dirigente debole, incapace di interventi finanziari e normativi di salvaguardia, remissiva alle altrui decisioni e aggressioni.
Non così i proprietari di imprese del (fu) "Made in Italy", che si comportano ovviamente da accorti imprenditori. E vanno in altri Stati non solo europei (ridicoli questi chiamarli dell'"Unione" come il Lussemburgo) dove si offrono (spudoratamente) condizioni fiscali, salariali e ambientali inferiori alle nostre.

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UNO STUDIO SULL'ECONOMIA
DEL VENTENNIO
DALL'UNITA' AL 1968 > > >

 

Questo testo non vuole essere apologetico, ma solo riferire un clima politico e la cultura del tempo,
Se non lo abbiamo già fatto, presto inseriremo anche le altre correnti (dottrine) culturali  delle grandi "famiglie politiche" 
che hanno dato luogo ai maggiori partiti:   LIBERALI, CRISTIANI, SOCIALISTI, COMUNISTI.

(Se non ancora inserite, attendiamo  il contributo di un volenteroso e generoso estensore).
Raccomandiamo la massima obiettività:
Esporre i fatti,  più che offrire interpretazioni; queste ultime  desideriamo lasciarle  all'intelligente lettore.

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