DA FRANCO ..............
Carissimo
Professore
Ho ricevuto
le sue pagine in inglese sugli "Etruschi".
che ho messo sotto il link in Italiano.
Ma
spero che non voglia tradurre anche tuttti gli altri che mi ha già
inviato. Che sono oggi tanti (già oltre più di 100)
Io attualmente inizio a far fatica a curare "Storiologia",
che ha fino ad oggi 23.000 file pari a 200.000 pagine di testo, e oltre
3000 immagini. -
Ma se io oggi mi voglio tenere il Portale, ho l'incombenza di pagarmi
anche tutte le spese annue nel server.
(ovvio che il mio tempo nè prima né dopo, non
l'ho mai conteggiato)
Ma fra pochi mesi - sempre se ci arriverò - avrò 90 anni
!!!!!!!!! (anche
se sono in ottima salute)
Io avrei avuto la
possibilità di mettere della pubblicità sui 23.000 file.
Cosa che ho già fatto in passato per circa 7 mesi, guadagnando
ca. 7-8 mila euro a mese. Ma poi ho desistito nel metterla per non appesantire
la lettura nelle visite.
(Inoltre non avevo alcun problema economico).
Tuttavia da come avrà potuto vedere dalla tabella, nel mio sito,
sono state fino ad oggi oltre 2 miliardi di visite da tutto il mondo.
STATISTICHE
VISITE >>>>>>in rete >>>>>>>>>>>>>>
A
tale proposito, vengo all' OGGI;
ultimamente, per il mio Portale ho avuto alcune proposte di acquisto.
E ho cominciato a prenderla in considerazone la proposta. Mi hanno infatti
offerto 100.000 euro.
Io prima di fare "Storiologia", ca. 15 anni fa avevo allora
messo in rete "Cronologia" poi acquistata per quella
cifra da una Azienda di Milano. (che oggi é ancora in rete).
veda rendimento oggi di quel sito (milioni di visite anche da loro)
https://search.google.com/search-console/performance/search-analytics?resource_id=https%3A%2F%2Fwww.storiologia.it%2F&hl=it
Io l'avevo venduta
allora, per un serio motivo: mi avevano scoperto di avere un cancro
(poi risolto brillantemente con una ardita operazione - oggi il tumore
é solo più un ricordo. Perché io sto benissimo
in salute)
Tuttavia allora cedetti il sito proprio per quella cifra che mi avevano
offerto, cioè 100.000 Euro.
Oggi
anche spendendo per "STORIOLOGIA" 100.000 euro, se uno mette
la pubblicità che offre GOOGLE significa che si recuperano in
pochi mesi ciò che si spende.
Oggi
vendere il mio Portale è quello che mi piacerebbe fare. (ma per
come ho detto sopra, anche per raggiunti limiti di età).
ACQUISTARLO
POTREBBE ESSERE UNA COSA INTERESSANTE PER LEI ??????
Anche Lei potrebbe essere conosciuto in tutto il mondo. Oltre il prestigio
che ne deriverebbe.
(veda
quello che mi scrivono i vistatori >>>>>>>>>>>>>
(LEI
COMPRESO, ricorda ?????? )
mi
faccia sapere .
salutissimi
FRANCO
GONZATO
https://www.storiologia.it/italiana/cost001.htm
12.718.641 di italiani votarono a favore della Repubblica,
10.718.502 a favore della Monarchia.
Una differenza di 2.000.139 voti.
La Repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali nel nord
Italia. Mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia
(come si vede nell'immagine).
Ma non votarono il 2 giugno gli italiani della zona A di Trieste; quelli
dell'Alto Adige; non votarono gli italiani all'estero; e 1.498.136 avevano
votato scheda bianca. La Corte di Cassazione non proclamò ufficialmente
l'esito delle votazioni, e quindi non proclamò mai la Repubblica
Italiana come doveva essere previsto dalla legge della stessa Costituzione,
che entrò in vigore solo il 1 gennaio del 1948.
Il comunismo - non come il fascismo - è stata
una dittatura, silenziosa e forse più devastante proprio perché
esercitata su popolazioni affamate e vessate lontano dal clamore mediatico,
elencando tutti i paesi dell' Est sotto l'influenza sovietica e aggiungiamoci
pure la Cina e le aree di sua influenza politica. Ma oggi nessuno si
vergogna a farsi chiamare comunista. Anzi erano - quelli poi divenuti
comunisti- anche loro fascisti , e la lista di politici nel dopoguerra
ne conta tanti, e tanto per non fare nomi ad es Giorgio Napolitano e
non solo lui.
La Segré solo dopo 50 anni ha iniziato a raccontare il suo dramma.
Ma prima anche suo marito era un fascista.
poi entro nelle liste del MSI di Almirante)
( Ma mi
meraviglio invece oggi che alcuni fanno antifascismo e si scagliano
senza aver vissuto quel periodo, lo fanno solo a comando con la solita
"vulgata" che gli raccontano. Nulla sanno dai documenti della
Storia.
Ai giovani nelle scuole gli raccontano che gli italiani erano razzisti,
facevano le deportazioni di ebrei, che ne sono morti 6 milioni nei Campi
di concentramento. Ma non dicono che i deportati dall'Italia e che non
tornarono furono solo ca. 6000. In Italia gli ebrei erano solo ca. 30-40.000.
Nella maggior parte delle città non avevano mai visto un ebreo.
Così questi studenti credono che noi italiani siamo responsabili
della morte di 6 milioni di ebrei. E inorridiscono quando vengono raccontati
dalla Segré i particolari, le tribolazioni patite, i forni crematori
ecc.. Mia nipote tornata da scuola - sconvolta dai raccapriccianti racconti
- mi ha chiesto se ero anch'io uno di quegli italiani così cattivi.
Ho risposto che io non potevo esserlo, perché allora avevo 4
anni..... "Allora era tuo padre, forse tuo nonno...". Risultato:
si insegna a maledire e a sputare sulle fotografie dei nonni o dei bisnonni.
https://www.storiologia.it/mussolini/sulrazzismo.htm
vedi
ontinua a difendere i diritti dei
criminali perché ha una visione ideologica che mette sempre al centro
il colpevole, mai la vittima.
Per loro, chi ruba o delinque è sempre una “vittima del sistema”,
da giustificare, proteggere e reinserire, anche quando è recidivo e se
ne frega delle leggi.
Un esempio lampante?
Le borseggiatrici della metropolitana di Milano.
Riprese decine di volte a rubare, spesso con neonati in braccio per passare
come madri bisognose.
E chi le difende? Monica Romano, consigliera del PD.
Invece di condannare i furti, se la prende con chi filma e pubblica i video,
accusandoli di fare “violenza”.
Ha avuto perfino il coraggio di dire che è “inumano” filmarle,
che bisogna “denunciare alle autorità”,
I
n Italia abbiamo il secondo parco
auto si parla di 42 milioni di autoveicoli. In pratica gni cittadino con la
patente ha un auto.
Ma se ora costano di più se ne venderanno di meno. La gente ha capito
a sue spese che in una famiglia non ci può essere un'auto per ogni componente.
Ecco perchè così non serve tanta pubblicità nelle ns. TV.
Resta inascoltata.
Ilaria Salis ha detto che i poveri,
quando rubano, o occupano delle case non possono essere considerati delinquenti,
perchè non fanno altro che prendersi quello che è la "società
borghese" ha loro sottratto. Che cosa ne pensate? Ha ragione!???!! Ma adesso
che la Salis è una "parlamentare" e gode di un cospicuo stipendio
anche lei rientra a pieno titolo nella categoria dei borghesi, quindi tutti
i poveri sono autorizzati ad andare a fare un giro anche a casa sua a prendere
ciò che gli serve e perfino ad occuparla.
Ma nelle rapine mentre sei in casa, attenzione. Secondo la sinistra, devi agevolare
il criminale specialmente se clandestino irregolare; puoi minacciarlo con un
coltello ma attenzione a toccarlo, nel ferirlo verrai accusato di razzismo e
se lo ferisci i suoi famigliari potranno chiedere un risarcimento anche solo
per aver imbrattato i loro indumenti, il risarcimento verrà approvato
seduta stante da un togato rosso. La questione, secondo la sinistra, ha maggiore
priorità rispetto alle denunce delle vecchiette sole e abbandonate, a
cui è stata occupata casa abusivamente.
.
Voluto da Mussolini, l'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) aveva
con Beneduce raggruppato tutte le aziende italiane e le banche grandi e piccole
in via di fallimento organizzandole in un enorme Gruppo Industriale. Romano
Prodi quando era a capo dell'IRI, svenderà l'ultimo gioiello nel '92.
Ogni 3 lavoratori in Italia, lavorava presso l'IRI. Un orgoglio italiano. Oggi
i cinesi usano proprio, quell'IRI: il modello "beneduciano" "mussoliniano"!!!.
ente pubblico economico italiano con funzioni di politica industriale.!
Ferovia,
Anas, Poste, Enel
Per fondare l'America, più di 27 milioni di nativi furono sterminati
e le loro terre occupate.
Per
costruire l'America, più di 14 milioni di africani furono portati e resi
schiavi e più di 2 milioni di africani morirono in mare a causa delle
umilianti modalità del trasporto.
Per
consentire l'espansione dell'America, più di un milione e mezzo di messicani
furono uccisi e parte delle loro terre occupate. Per proteggere se stessa, durante
la prima e laseconda guerra mondiale morirono più di sei milioni di persone,
di cui 300.000 a Hiroshima e Nagasaki, in Giappone.
riporto solo quanto scrive Wikipedia: "Liliana Segre venne liberata il
1º maggio 1945 dal campo di Malchow, un sottocampo del campo di concentramento
di Ravensbrück che fu liberato dall'Armata Rossa."
Molte coppie stanno felicemente insieme non solo per sesso, ma solo per un
piacere reciproco che esula dal mero interesse materiale. La mentalità
materialista nell'ultimo 40ennio purtroppo ha creato un vero e proprio cambiamento
antropologico e sociale. Una volta si ambiva alla costruzione di una famiglia
sana ed affiatata, la famiglia era il fulcro del gruppo fin da quando eravamo
nelle grotte. Oggi improvvisamente la famiglia è divenuta superflua,
i figli un ostacolo, non ci si riproduce più, e i partner anche se dello
stesso sesso, sono diventati per alcuni una "cosa" gradita e interscambiabile.
perchè la sceltadi Piazzale loreto
https://www.storiologia.it/apricrono/storia/a1945a2.htm
l dopoguerra é il periodo
in cui vi é una crisi sociale ed economica. Oltre esserci modifiche politiche
ed anche geografiche causate dalla guerra. (in base al Trattato di pace,
l'Italia perse i possedimenti coloniali. In Grecia le isole del Dodecanneso;
l'Albania, l'Etiopia e l'Eritrea, che divennero nazioni indipendenti).
Ma le ripercussioni più critiche ci furono per la mancanza di generi
alimentari e salvo i contadini, nelle città vi era fame, fame, fame.
C'erano ancora le tessere dei vari generi (ma quasi mai diponibili) anche nelle
panetterie, bisognava fare code interminabili, e al massino la razione in certe
città era di 100 grammi. Chi aveva soldi messi da parte, questi non valevano
più nulla; li avevano sostituiti le Am-Lire, ma date solo a chi lavorava.
Dopo il 25 aprile 1945, l’Italia
non conobbe subito la pace. Si aprì una fase sanguinosa di vendette private,
regolamenti di conti, giustizia sommaria. Migliaia di italiani, spesso semplici
funzionari, militari o anche solo sospettati di essere stati “collaborazionisti”,
furono uccisi senza processo. Donne accusate di aver avuto relazioni con tedeschi
o fascisti vennero rasate, seviziate, umiliate in pubblico. Famiglie intere
subirono rappresaglie. Non fu giustizia: fu vendetta.
Dopo la liberazione, in varie zone ci furono queste vendette di alcuni partigiani,
soprattutto sui contadini che prima quand'erano sbandati, avevano rifiutato
di consegnare degli aiuti alimentari, qualche pollo o coniglio.
Il 6-7 luglio (a 3 mesi dalla liberazione)
a Schio dopo averli catturati e rinchiusi dentro una casa, barbaramente furono
uccisi 54 persone, tra cui 14 donne. Il sangue colava sulla scala e sul cortile,
arrivando fin sulla strada.
Vi fu anche Piano Marshall, ma a godere di questi finanziamenti fu in particolare
l'industria, non la gente comune.
VEDI QUI TUTTI I NOMI DEI BENEFICIATI >>>>>>
Subito dopo il 45-46 arrivarono anche camionate di generi alimentari, che il
Cardinale Schuster in piazza duomo benediceva non come aiuti degli americani,
ma come "aiuti di Dio".
Solo più tardi, con una politica del tutto assente o Governi bislacchi,
gli italiani da soli rimboccandosi le mani, fecero il “boom economico”,
chiamato "miracolo", che si realizzò tra il 1958 e il 1963,
con un Pil del 4-5-6-7-8%. (che resteranno in Italia più solo un ricordo.
Mufti di Gerusalemme Muhammed Amin al-Husseini per la collaborazione tra fascismo-nazismo
per lo sterminio degli ebrei
SCRIVE MAURO SU QUORA:
Perché la sinistra italiana, quella più ideologica, da salotto,
non fa opposizione, fa solo tifoseria cieca?. Non valuta un provvedimento per
quello che è, lo condanna a prescindere, solo perché non nasce
dal loro mondo ovattato, pseudo-intellettuale, dove chi non la pensa come loro
è automaticamente un fascista.
E sai perché
attaccano tutto? Perché non hanno più idee. Non hanno più
popolo, non hanno più operai, non hanno più identità. L’unica
cosa che gli è rimasta è l’odio verso chi osa governare
senza il loro benestare. Così demonizzano tutto: se costruisci carceri
sei fascista, se difendi i confini sei razzista, se parli di famiglia sei omofobo,
se chiedi rispetto per la patria sei retrogrado.
Ma la verità
è che la destra, quella vera, non ha bisogno di inventarsi nemici. I
nemici li vede ogni giorno, a sinistra, dove si difendono solo migranti irregolari,
delinquenti seriali e professoroni radical chic che pontificano ma non hanno
mai faticato un solo giorno nella loro vita.
E nonostante tutto,
continuano a piagnucolare sul “pericolo fascista”, quando i primi
fascisti sono proprio loro, che non tollerano che il popolo possa scegliere
liberamente chi vuole al governo.
Per gli italiani
per bene, tutto questo è solo una conferma. E più la sinistra
rosica, più il popolo capisce da quale parte stare.
La festa non fu imposta dalla sinistra, ma dal decreto
del DC De Gasperi e dal Re il 25 aprile dell'anno successivo, il 22 aprile 1946.
Dimostrazione che questa festa non c'entra nulla con la resistenza.
Ci fu la "richiesta" raccolta dell' "oro per la Patria".
Nel 1992 un certo Amato prelevò forzosamente soldi (il famigerato 6x1000)
dai conti correnti dei suoi connazionali, e ..NON LO CHIESE, LO FECE!
,non è un segreto che molti aderenti al PCI avevano indossato la camicia
nera.
che ci sia stata una sorta di vittoria della sinistra sulla destra, anziché
una vittoria di tutte le forze democratiche sulla dittatura, è la chiara
dimostrazione che questa festa non c'entra più nulla con la resistenza.
l'alcol non può essere cancerogeno perché altrimenti Gesù
non lo avrebbe mai moltiplicato.
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il Re Umberto
II, allora principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò
un decreto legislativo luogotenenziale ("Disposizioni in materia di ricorrenze
festive") che recitava:.
festa nazionale, per celebrare una sconfitta cammuffandola da vittoria
Dopo il 25 aprile 1945, infatti, l’Italia non conobbe subito la pace.
Si aprì una fase sanguinosa di vendette private, regolamenti di conti,
giustizia sommaria. Migliaia di italiani, spesso semplici funzionari, militari
o anche solo sospettati di essere stati “collaborazionisti”, furono
uccisi senza processo. Donne accusate di aver avuto relazioni con tedeschi o
fascisti vennero rasate, seviziate, umiliate in pubblico. Famiglie intere subirono
rappresaglie. Non fu giustizia: fu vendetta.
Molti italiani che avevano combattuto per la Repubblica
Sociale Italiana lo avevano fatto per onore, per coerenza, per senso dello Stato,
per fedeltà a un’idea. Non erano criminali. Erano soldati. Giovani
mandati a morire, poi gettati nell’oblio e nel disprezzo. La narrazione
ufficiale li ha cancellati, trattandoli come reietti della storia. Nessuna pietà,
nessun riconoscimento. Solo silenzio.
Il 25 aprile è diventato così la festa
di una parte contro l’altra, non la festa di tutti. Una data divisiva,
imposta con la forza della cultura egemone, quella della sinistra, che per decenni
ha occupato scuole, università, cinema, giornali, trasmettendo una visione
unica, mitizzata, priva di autocritica. Chi osa mettere in dubbio questa narrazione
viene subito tacciato di revisionismo, di fascismo, di ignoranza. Una democrazia
così non è sana-.
.
reoccupazioni nel mondo del giornalismo italiano, in particolare tra i freelance
che collaborano con il programma d'inchiesta "Report". La direttiva,
impone la consegna integrale del girato delle produzioni alla televisione pubblic
Una figura che, a me francamente, non mostra né carisma, né
competenza, né lucidità politica. I molti casi é più
ridicola di quando (molto spesso) ride per davvero.
Papa Francesco insisteva sulla politica della porte aperte e dell'accoglienza
ad oltranza nel ns. territorio che é quello che avviene oggi in Italia.
Ovviamente solo a spese dello Stato Italiano. Mentre con il decreto del Vaticano
del 19 dicembre 2024: il suo articolo 1 dice “Introduzione
con violenza o inganno nel territorio dello Stato della Città del Vaticano”.
Prevede per che chi viola le regole venga «punito con la reclusione da
un anno a quattro anni e la multa da euro 10.000 a euro 25.000. Signifiva che
le porte in Vaticano non sono aperte, ma girano indisturbati solo in Italia.
Anzi chi ruba, aggredisce o occupa abusivamente viene spesso tutelato più
delle vittime. Con questo articolo 1, sarebbe facile avere (come dice sempre
lui) la "Pace nel Mondo". Anche in Italia si vivrebbe come una volta,
con le porte di casa anche aperte, o con la chiave sotto lo zerbino e non trovarle
occupate appena ti assenti.. (Ma siamo proprio sicuri che con il tanto deprecato
"fascismo della violenza" tutto questo negli anni venti sarebbe accaduto?
Ivi compresa l'educazione dei giovani di oggi che già a 12-15 anni sono
allo sbando? Difficile fare una classifica di schifio di ieri e oggi.
I presenti, tutti contriti, iposcriti, con cravatta
nera e lacrime finte e falsi. Nessuno che dice "Non lo rispettavo, non
ero d'accordo". Più coerente Netanyahu che non ha voluto essere
presente. Presenti tutti disposti a spendere centinaia di miliardi, per fornire
altre armi per una guerra anomala. Tutta gente che ha fatto finte preghiere
ma per vendersi l'anima per il potere. Le dignità per loro non vale un
fico secco. Tutti
i potenti hanno ignorato cosa diceva il Papa, anche se era stato pure lui piuttosto
ambiguo (con l'Art. 1) .
I tre maggiori raggruppamenti furono quello della Democrazia Cristiana, che
ottenne 207 seggi, mentre 219 furono quelli del Partito Socialista italiano
di Unità Proletaria e del Partito Comunista Italiano
fu cambiata
ART. 6 - Cambio' quella dell'URSS.
con "La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche"
possiamo scrollare centinaia di contenuti al giorno, senza riuscire a scorrere
una sola emozione vera dentro di noi.
Uno strumento che diventa un anestetico. Possiamo scrollare centinaia di contenuti
al giorno, senza riuscire a scorrere una sola emozione vera dentro di noi. Questa
solitudine é un rifugio, ma quando il rifugio diventa una prigione, si
smette di abitare noi stessi: si é iperstimolati ma disconnessi. Possiamo
limitarci a dire al figlio “Stacca il telefono.” Ma sarebbe come
dire a un naufrago: “Lascia perdere la zattera" . Si cerca di riempire
ogni istante: mentre siamo in fila, mentre mangiamo, mentre camminiamo, ma non
abbiamo alcune emozioni.
Rimedio: spegnere lo smartphone per cinque minuti al giorno, che non è
una rinuncia. È una rivoluzione silenziosa.
La tecnologia, di per sé, non è il problema. Il problema è
l’assenza di un’educazione che aiuta ad usarla questa tecnologia.
Possiamo scrollare centinaia di contenuti, riempire ogni istante
Nel 2024 in Italia sono stati commessi 150.660 furti in abitazione (400 al
giorno) e 25.642 rapine.
.«Gli immigrati in Italia sono l’8,3% della popolazione ma incidono
per il 50% sui furti, per il 40% sulle rapine, per il 37% sulle violenze sessuali,
e per il 25% sugli omicidi»
https://www.outsidernews.it/sistema-israele-come-un-piccolo-stato-sotto-assedio-permanente-e-diventato-una-potenza-tecnologica/
Sistema
Israele: come un piccolo stato sotto assedio permanente è diventato una
potenza tecnologica.
Il dramma di Israele è anche la sua forza. L’essere costantemente
sotto assedio, circondata da paesi che vogliono distruggerlo, ha trasformato
un piccolo stato in una potenza tecnologica globale.
Il
banchiere ebreo-tedesco Siegmund Warburg, durante la Guerra dei sei giorni del
1967, paragonò Israele alla Prussia del XVIII secolo. Warburg rimase
colpito dal Weizmann Institute a Rehovot, il centro di ricerca fondato dal famoso
chimico israeliano che diverrà primo presidente dello stato. Nell’anfiteatro
di Rehovot, Warburg si soffermò su una citazione incisa su tavole di
pietra: “La scienza porterà in questa terra sia la pace sia il
rinnovamento, creando qui le sorgenti di una nuova vita materiale e spirituale”.
La
pace Israele ancora non l’ha trovata, ma il suo rinnovamento è
senza precedenti fra le democrazie occidentali. Come ha detto l’oracolo
del capitalismo americano Warren Buffett quando ha investito cinque miliardi
di dollari in Israele, “non è importante se un missile distruggerà
uno stabilimento, perché lo si ricostruisce: ciò che è
importante è il talento dei lavoratori”. Il piccolo Israele è
il più talentuoso dei paesi occidentali.
Il
paese è stato nominato il terzo più innovativo al mondo dal World
Economic Forum. Israele raccoglie venture capital pro capite a un ritmo trenta
volte superiore all’Europa. Israele è da poco diventato il terzo
paese al mondo per numero di start-up sull’intelligenza artificiale, secondo
solo a Stati Uniti e Cina, mentre Tel Aviv è il terzo maggiore hubdopo
San Francisco e Londra. Israele ha il più grande giacimento al mondo,
ma non di petrolio, quanto di cervelli e idee. Al Global Innovation Awards di
Pechino, due start-up israeliane sono arrivate prima e seconda. Alvaro Pereira,
capo economista dell’Ocse, ha detto che “negli ultimi quindici anni
l’economia israeliana è cresciuta più rapidamente e in modo
più coerente di quasi ogni altro paese”. Non sono soltanto ricette
economiche, è un modello culturale e di società.
Sembra
che Israele abbia da insegnare molto ai paesi europei: Israele, il paese che
detiene l’uno per cento della popolazione e il due per cento della terra
di tutto il medio oriente, ma che tutti sognano di voler cancellare dalla mappa?
Israele, condannato all’Onu ventuno volte di più del gulag nordcoreano?
Il paese dei checkpoint, delle maschere antigas, delle batterie antimissile,
dei rifugi, degli accoltellamenti, delle Intifade in cui c’erano più
candidati al martirio che giubbetti esplosivi, dei confini chiusi, delle siringhe
di atropina in caso di guerra chimica, dei riservisti e della leva obbligatoria?
“In
Israele siamo isolati, non abbiamo niente, né il petrolio né le
risorse, così dobbiamo darci da fare”, dice al Foglio Ben Dror
Yemini, columnist del principale quotidiano ebraico, Yedioth Ahronoth. “Appena
hanno messo piede in questa terra, gli ebrei dovevano concentrarsi sulla costruzione
di un paese. Ci siamo concentrati sulla desalinizzazione, l’energia solare
e altro. Non avevamo opzioni. E questo è parte dell’ottimismo israeliano.
Molti europei stanno andando bene, ma qui a Parigi dove mi trovo vedo molta
depressione, non solo per i gilet gialli, gli europei non sorridono quasi mai.
Noi israeliani oggi siamo leader mondiali in molti campi. E’ questo che
noi non abbiamo, l’autoflagellazione. E anche gli arabi in Israele con
cui puoi parlare non ti diranno di apartheid e sionismo, ma di quanto si trovano
bene. Mia nonna è arrivata cento anni fa dal più primitivo dei
paesi arabi, lo Yemen, non avevano niente. A Gaza oggi hanno i soldi, molti
soldi, ma li impiegano nei tunnel. Paragona quanto investono nella vita delle
persone e nell’industria della morte che è il terrorismo. Nessuno
impedisce loro di leggere, informarsi, studiare, ma pensano solo alla vendetta
e alla morte. In Israele abbiamo creato dal niente qualcosa che non ha uguali
o precedenti al mondo. Per questo sorridiamo”.
Israele
stato dei paradossi. “Siamo il paese che più ha contribuito all’umanità
e il paese più odiato da quella stessa umanità”, continua
con il Foglio Ben Dror Yemini. “Israele è uno dei leader mondiali
nello sviluppo di farmaci, sistemi di irrigazione (il primo al mondo nel trattamento
delle acque reflue), nei brevetti (primo al mondo per quelli medici) e nelle
pubblicazioni scientifiche (secondo al mondo nelle tre riviste più importanti).
Non esiste un indice di ‘contributo pro capite all’umanità’.
Ma se esistesse, Israele sarebbe al primo posto”.
Milioni
di persone devono la vita ai sistemi di irrigazione e ai prodotti agricoli provenienti
da Israele. “Non solo il Terzo mondo”, continua conversando con
il Foglio il giornalista Ben Dror Yemini. “Israele è lontano dall’essere
perfetto. Ma nonostante tutti i problemi, è un miracolo. Uno stato fondato
da settanta comunità della diaspora, la maggior parte delle quali non
sapeva nulla della democrazia. Uno stato di poveri rifugiati diventato una potenza
mondiale nell’agricoltura e nell’irrigazione e nella depurazione
delle acque e negli sviluppi dell’alta tecnologia. Uno stato che non vive
della spada, ma della ricerca, dello sviluppo e dell’imprenditorialità.
Uno stato in cui i discorsi sul boicottaggio e la sospensione degli investimenti
nascondono il fatto che è il paese dove si investe di più al mondo”.
Il
primo ministro Benjamin Netanyahu oltre dieci anni fa disse che Israele sarebbe
entrato nel club dei quindici paesi più ricchi del mondo. Secondo l’Organizzazione
per lo sviluppo economico, in un rapporto pubblicato pochi mesi fa, Israele
ora è il numero ventuno e potrebbe raggiungere l’obiettivo prefissato
da Netanyahu nei prossimi quarant’anni. Scorgere così lontano nel
futuro è un’attività rischiosa, specie per un paese minacciato
di distruzione come Israele, ma l’Ocse non prevede gli eventi. Si concentra
sulle tendenze a lungo termine, in particolare quelle demografiche. Già,
la demografia.
A
Netanya, sulla costa israeliana, c’è appena stata la fiera “Baby
Land”. In tre giorni, 50 mila persone hanno percorso il centro congressi
con i passeggini da tre bambini. Religiosi e laici, arabi ed ebrei, tutti in
missione: comprare pannolini scontati, latte in polvere, lenzuola.
Israele
ha il più alto tasso di crescita della popolazione nel mondo ricco e
sviluppato. Le famiglie israeliane hanno 3,1 bambini rispetto a 1,7 in altri
paesi sviluppati e 1,3 in Italia. A questo ritmo la popolazione di Israele,
oggi di quasi nove milioni di abitanti, salirà a 15 milioni nel 2048,
senza contare l’immigrazione. Sarà grande come un medio paese europeo,
mentre l’Europa sta perdendo popolazione. Anche tra gli ebrei laici, tre
bambini sono la norma. Le famiglie con uno o due figli sono guardate con curiosità.
Elly Teman, antropologa medica e docente al Ruppin College, dice che “in
Israele l’intera base della società è familiare”.
L’atteggiamento israeliano verso i bambini contamina anche gli immigrati,
dice Teman. E fa l’esempio dell’ondata di immigrati arrivati dall’ex
Unione Sovietica. Arrivarono con un solo figlio, plasmati dal declino demografico
russo. Oggi mediamente ne hanno tre.
Alcuni
esperti israeliani ora paventano la minaccia opposta a quella dell’occidente
colpito dalla birth dearth, la carestia delle nascite: Israele rischia l’esplosione
demografica. All’Israel Forum for Population, Environment and Society
(in ebraico Tsafuf, affollato), l’urbanista Rachelle Alterman ha tenuto
una conferenza che descrive Israele fra quindici anni. Una distesa di cemento
da Ashkelon, al sud verso Gaza, a Nahariya, a nord verso il Libano, sul modello
di Singapore, Hong Kong, i Paesi Bassi e il Belgio. La Shoresh Institution,
guidata dall’economista Dan Ben-David, ritiene che Israele sarà
la nazione più affollata del mondo. In Israele di sicuro la crescita
demografica è il grande traino dello sviluppo economico impetuoso.
Israele
è l’unico paese occidentale che ha ridotto il proprio debito in
percentuale del pil nel 2012, quando il debito aumentava in tutti i paesi occidentali
e in alcuni (come l’Italia) schizzava alle stelle. A causa del declino
del debito, Israele è l’unico paese occidentale il cui rating è
sempre aumentato dal 2008, quando scoppiò la crisi dei mutui subprime
e il rating di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Austria, Belgio e Giappone
si riduceva a causa di un enorme aumento dei debiti. Quando fu sottoscritto
il trattato di Maastricht, i debiti di Israele erano il cento per cento del
pil. Oggi sono la metà, tanto che il ministro delle Finanze Yuval Steinitz
dichiara che “Israele guida il mondo in termini di riduzione del debito”.
Il
suo mercato del lavoro è alla piena occupazione. Il tasso di disoccupazione
nel paese è di 4,1, come gli Stati Uniti, rispetto al 6,8 dell’Unione
europea. “Israele è passato da un enorme debito e un’inflazione
galoppante a un’eccedenza nella bilancia dei pagamenti e un’inflazione
che vorremmo fosse più alta”, ha detto il governatore della Banca
d’Israele, Karnit Flug. A novembre, il ministro dell’Economia Eli
Cohen ha detto che Israele mira a entrare a far parte dei primi dieci paesi
al mondo per pil pro capite. L’agenzia di rating Standard and Poor’s
ha aggiornato il rating di Israele alla doppia AA, il più alto che Israele
abbia mai avuto, come la Germania e altri 17 paesi. L’agenzia di rating,
come aveva fatto già Moody’s, stima che l’economia israeliana
crescerà del 3,3 per cento tra il 2018 e il 2021. Il settore dell’innovazione
tecnologica israeliano sta crescendo più velocemente dell’offerta,
portando a una carenza di 15 mila lavoratori necessari per coprire le posizioni,
come ha rivelato uno studio dell’Israel Innovation Authority.
Un
rapporto di Deloitte&Touche ha dimostrato che in sei campi chiave –
telecomunicazioni, microchip, software, biofarmaceutica, dispositivi medici
ed energia pulita – Israele è secondo solo agli Stati Uniti per
innovazione. Come riporta il Financial Times, “Israele spende di più
in ricerca e sviluppo di qualsiasi altro paese sviluppato” e ha superato
anche la tigre Corea del Sud, trasformando lo stato ebraico nella Hong Kong
del medio oriente.
Un
programma statale che ha facilitato la crescita in questo settore è “Yozma”
(in ebraico, iniziativa), istituito per liberare l’economia israeliana
da un’eccessiva dipendenza dal settore pubblico. Secondo l’Ocse,
è “il programma di maggior successo nella storia della politica
di innovazione di Israele”.
Ogni
anno, le autorità israeliane organizzano la Fuel Choices and Smart Mobile
Initiative, radunando start-up e innovatori da ogni parte del mondo. Senza dubbio
Israele è più trivellazioni e mega infrastrutture. La recente
scoperta di immense risorse di gas naturale al largo delle coste israeliane
è stata una svolta per l’economia, e ha portato il paese all’indipendenza
energetica. Il giacimento di gas naturale Tamar, con dieci trilioni di metri
cubi di gas naturale, ora soddisfa il 95 per cento della domanda del paese.
Centinaia
di chilometri di linee ferroviarie saranno costruiti nel centro di Israele:
è il più grande progetto infrastrutturale pianificato per i prossimi
decenni, costerà centinaia di miliardi e permetterà di collegare
regioni e città a Tel Aviv. Il paese non si ferma mai.
Secondo
Yaron Samid, uno dei grandi nomi delle start-up israeliane, imprenditore tecnologico
direttore di consigli di amministrazione di aziende del valore di 500 milioni
di dollari, fondatore di BillGuard che ha aperto la strada al crowdsourcing
per proteggere i consumatori (una delle applicazioni di finanza personale in
più rapida crescita nella storia), l’Europa ha molto da imparare
da Israele.
Lo
stato ebraico è al 16esimo posto nel rapporto 2017-2018 del Forum economico
mondiale sulla competitività, migliorando di otto posizioni la propria
performance rispetto all’anno precedente. E’ la prima volta che
Israele è tra i primi venti. “Israele è densamente popolato,
è un grande cluster di compagnie tecnologiche, un microsistema, da Tel
Aviv a Herzliya in dieci minuti di auto hai il 90 per cento delle start-up israeliane”,
dice Samid al Foglio. “Questo è sicuramente un vantaggio che l’Europa
non ha. E’ come la Silicon Valley per gli Stati Uniti.
Ma
c’è un aspetto culturale israeliano, che risale a 70 anni fa. Sto
parlando con lei da un grattacielo di Tel Aviv, ma allora qui c’era il
deserto e la gente venne a costruire un paese dal niente. I miei nonni sono
tutti morti nella Shoah, in Germania, in Polonia, e i loro figli hanno fatto
tutto dal niente. Un terzo elemento culturale è la facilità nell’ottenere
denaro per aprire una start-up, e se fallisce ne apri un’altra. In Europa
se fallisci, sei finito. Voi europei avete paura di fallire, in Israele no.
Questa è cultura. Il quarto elemento è il servizio militare che
si basa molto sull’high tech. Un diciottenne qui entra subito a contatto
con un mondo speciale, e quando finisce entra nella società civile con
una consapevolezza molto forte. Un ventunenne israeliano che ha finito il militare
è il frutto di questa cultura. In Europa non sapete neppure cosa sia
l’esercito. In Israele la prima domanda che ti fanno è: ‘Da
quale unità vieni?’. In Israele entri in un qualsiasi bar e senti
parlare di start-up”.
Come
si è arrivati a tutto questo partendo da una economia socialista fatiscente?
“Il più grande evento in 70 anni di storia economica israeliana
si è verificato il 1 luglio 1985”, scrive Sami Peretz su Haaretz.
“Quel giorno, l’economia ha subito un cambio di sesso: la più
drammatica transizione da un’economia socialista a una capitalista che
conosciamo”.
Fu
l’inizio del “programma di stabilizzazione economica” di Shimon
Peres (il pil sarebbe passato da 30 miliardi nel 1984 a 300 nel 2014). L’economia
fu aperta alle importazioni, il mercato valutario liberalizzato, il deficit
ridotto e le imprese statali privatizzate. Ma già nel 1977 il ministro
delle Finanze, Simcha Ehrlich, aveva avuto un’idea: liberare l’economia
e rendere la vita migliore per la gente comune. Ehrlich, che possedeva una piccola
fabbrica di ottica a Tel Aviv, era un uomo basso, dalle guance rosate e molto
laconico. I media presero a chiamarlo “il seguace di Milton Friedman”,
il guru del libero mercato che aveva vinto il Nobel per l’Economia. Ma
Ehrlich non sapeva leggere e scrivere in inglese, né conosceva Friedman.
Però aveva una visione: “Israele è troppo piccolo e troppo
povero per mantenere uno stato sociale”. Al tempo, l’economia israeliana
aveva più cose in comune con i paesi comunisti che con i paesi occidentali.
La vignetta di un giornale israeliano, il Jerusalem Post, rifletteva bene le
ansie del paese. Un israeliano cerca di spiegare il significato delle riforme
liberiste a un altro. “E’ semplice”, dice il primo. “Lasciamo
che la moneta israeliana diminuisca di valore, consenta lo scambio in dollari,
le esportazioni diventano a basso costo e nel lungo periodo l’economia
si rafforza”. “E nel breve?”, chiede il secondo. “Facciamo
la fame”, risponde il primo. Le riforme di Ehrlich furono meno ambiziose
del previsto, ma un vero “seguace di Friedman” come Benjamin Netanyahu,
che si servì dell’aiuto dell’economista di George W. Bush
John Snow come consulente, se ne sarebbe ispirato.
Sotto
Netanyahu, Israele ha calato le tasse dal 60 al 49 percento, ha ridotto drasticamente
il welfare, ha alzato l’età pensionabile da 65 a 67 anni, ha privatizzato
la compagnia aerea El Al, ha ridotto il ruolo dello stato nel settore telefonico,
dell’elettricità e delle banche. Al tempo, l’economia di
Israele era una bizzarra combinazione di cronico assistenzialismo e di high
tech fiorito alla fine degli anni Novanta.
Come
scrive l’economista americano George Gilder in “The Israel Test”,
“il governo negli anni Novanta possedeva quattro grandi banche, duecento
società e gran parte della terra. Le tasse di Israele salirono al 56
per cento dei guadagni totali, fra le più alte del mondo”. Da ministro
delle Finanze, Netanyahu si trovò di fronte a un settore pubblico che
rappresentava il 55 per cento dell’economia israeliana, rispetto al 45
per cento del settore privato, in netto calo. E lo paragonò a un uomo
magro e in forma, il privato, costretto a portare un uomo pesante sulle spalle,
il pubblico. “Se non cambiamo lo scenario, collasseremo”, disse
Bibi. Così bloccò le assunzioni nel settore pubblico, ridusse
la rete di protezione sociale, convinse i disoccupati a cercare lavoro, vendette
il vendibile e costrinse i porti a competere. Come scrive Gilder, “in
25 anni – a partire da quelle prime modeste riforme fiscali della metà
degli anni Ottanta – Israele ha compiuto la più travolgente trasformazione
nella storia dell’economia”.
L’arrivo
tra il 1989 e il 2000 di un milione di immigrati avrebbe dato un’altra
sterzata all’economia. La società ha assorbito tutti e oggi mostra
livelli di coesione interna assente, ad esempio, in un paese come la Francia.
Basta leggersi l’Israeli Democracy Index 2018. La percentuale di israeliani
che definiscono la situazione generale del paese come “buona” o
“molto buona” è la più alta mai registrata. Anche
il 64 per cento dei cittadini arabi è soddisfatto. L’Indice di
Sviluppo umano dell’Onu che da trent’anni assegna ai paesi un punteggio
calcolato sulla base di parametri come reddito, aspettativa di vita e istruzione,
colloca Israele in 18esima posizione su 188 paesi, entrando a pieno titolo nella
categoria dei paesi a “sviluppo umano molto elevato”. Solo gli abitanti
di Svizzera, Danimarca e Islanda risultano più soddisfatti della propria
vita dei solitamente lamentosi israeliani.
Jack
Ma, fondatore di Alibaba, è appena diverse volte a Tel Aviv, dove a un
forum economico ha detto: “Israele sa che la risorsa più
preziosa al mondo non è il petrolio o il gas, ma il cervello umano. In
Israele, l’innovazione è ovunque. Gli altri innovano per il successo.
Israele innova per la sopravvivenza”. Considerando che ora si discute
della sopravvivenza che si crogiola nel proprio torpore e décadence,
non ci farebbe male prendere a esempio da Israele.
Se
vuoi che tuo figlio impari a volare alto… non fare tutto al posto suo.
Le aquile. appena vedono le prime ali ai propri piccoli pigri, li buttano fuori
dal nido, perché sanno che solo così useranno le loro ali.
Piazzale Loreto anziché sancire la vittoria della democrazia, diede
un’immagine selvaggia e barbarica della resa dei conti.
E' già nato il partito "Movimento Islamico Italiano Democratico"
(MIID). Quali gli effetti che potrà avere nella politica italiana ed
europea? Oltre agli affetti politici, per decreto si Festeggeranno in Italia
tutte le "Festività Islamiche". Presto l'Italia avrà
una società pluralista, aperta, solidale e democratica che diventerà
la casa comune degli Italiani insieme agli islamisti.. Presto seguirà
la creazione di un Centro Studi Islamico e di un’Accademia di Studi mistici
e Spirituali dell'Islam. Il movimento è composto anche da italiani della
sinistra.
La pagina veramente vergognosa della nostra storia
Alla fine, la scelta si rivelò un errore fatale. L’entrata in
guerra degli Stati Uniti trasformò il conflitto in una guerra mondiale
totale, accelerando la sconfitta dell’Asse. Con la sua immensa capacità
industriale e militare, l’America divenne il principale fornitore di uomini
e mezzi, anche nella stessa Russia, contribuendo in modo decisivo alla caduta
del Terzo Reich oltre alla fine del regime fascista in Italia.
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Na parecchie ombre che dimostrano quanto la sinistra sia sempre stata ideologicamente
dogmatica e lontana dalla realtà.
Ecco i punti critici che
si possono evidenziare:
L’impostazione socialista
e dirigista – Il Manifesto parla di un’Europa che dovrebbe superare
il capitalismo attraverso un forte intervento dello Stato in economia. Non è
affatto un’idea liberale, ma una visione socialista che mette in secondo
piano la libertà economica e individuale.
L’abolizione degli Stati nazionali – Spinelli e compagni volevano
distruggere le sovranità nazionali per creare un unico super-Stato europeo.
Una visione utopica e pericolosa che ha portato all’attuale UE, dove le
nazioni sono svuotate di potere e comandano solo tecnocrati e burocrati.
L’idea di "riforme radicali" – Il Manifesto dice esplicitamente
che il cambiamento non può avvenire con semplici riforme, ma
con un’azione rivoluzionaria. In pratica, non credevano nella
democrazia parlamentare ma volevano imporre una nuova struttura politica dall’alto.
L’influenza marxista – Il testo non parla di una vera libertà,
ma di un ordine nuovo basato su una gestione collettiva della ricchezza, una
roba che sa tanto di marxismo. Infatti, il Manifesto venne criticato proprio
per questo, ma si fa finta di niente.
Spinelli si iscrisse al partito comunista
nel 1924. Dal 1976 al 1983 è stato deputato nelle fila del PCI al parlamento
italiano.
Nel 1979 sempre nelle fila
del PCI fu eletto al parlamento europeo per poi essere rieletto nel 1984
’Europa di Spinelli
è un progetto che punta a smantellare le sovranità nazionali in
nome di un super-Stato che nessuno fino ad oggi ha mai votato. E infatti, oggi
l’UE non piace a tanti cittadini proprio perché si è trasformata
in una burocrazia lontana dalla gente, con decisioni prese da élite non
elette.
Élite che hanno deciso
che dobbiamo spendere una marea di soldi in armamenti, che dobbiamo distruggere
le nostre industrie per le follie green o che dobbiamo riempire le nostre belle
città di milioni di immigrati che non si integrano e spesso ci odiano.
.
PENSIERO FOLLE!! Secondo le stime dell'UNHCR i rifugiati (e tanti disertori)
fuggiti dall'Ucraina, ne sono giunti in Europa a giugno di quest'anno ca. 6,3
milioni. In Italia ca. 250.000 che ci costano 1 miliardo al mese, più
sanità, scuole, e altro. tutto gratuito. Poi paradossalmente noi europei
aiutiamo gli ucrainesi che sono rimasti loro malgrado (la diserzione si paga!)
a combattere contro i russi con un Zelensky che seguita ad esonerare alcuni
generali. "Qui lo stratega e il vincitore sono solo io!!!! "
L'Europa vuole spendere 800.000 miliardi per la ns difesa perché potremmo
essere anche noi invasi dalla Russia. con gli USA che non vogliono più
aiutare l'Europa, ci lasciano soli e pensano di eliminare anche la Nato. Dove
noi prenderemo questi 800 miliardi non si sa ancora!! Ci sarà un taglio
alla sanità? all'istruzione? alle pensione dei tanti vecchi detti oggi
inutili? Faremo debiti per le prossime 10 generazioni? Manderemo i ns. (pochi)
spensierati giovani abituati alle "movide" fino a Vladivostok che
è a 11.500 km da noi ????!!!!! Ma le ns. industrie impegnate al riarmo
godranno di grossi profitti? Sembra di rivivere il 1940, quando le industrie
europee smisero di costruire auto e quant'altro e iniziarono a fare i "carri
armati" (simili a quelli che vendevano all'Upim "reparto giocattoli".
Da 1 tonn. contro quelli russi da 52 tonn.) Ci andammo in Russia con 230.
000 uomini che ci ndarono non con le solite 4 ruote, ma autotrasportati dalle
4 zampe dei muli, che furono poi preziosi margiarli durante la tragica ritirata,
che iniziò proprio da Kiev. Ma questa volta - la bionda amazzone fra
baci e abbracci con l'ex attore diventato oggi un "Grande Conquistatore"
ci dice ... "noi...vinceremo!!" e aggiunge "Armiamoci e partiamo"
(!!!!!) Ma prima di un esercito offensivo europeo, non ci vorrebbe una Europa
Unita? che é anche piccola. La Russia è grande 57 volte l'Italia
!!! 47 volte la Germania !!! Non è San Marino !!
In tutta la sua lunga storia, la Russia non ha mai voluto invadere l'Europa,
nemmeno una volta. Tantomeno l'Italia con cui la Russia ha sempre avuto storici
e ottimi rapporti di amicizia di dialogo e un rispetto reciproco.
Nessuna nazione del mondo può conquistare la Russia, Invaderla, Occuparla,
troppo grande, inoltre ha "amici" vicini. Pensare di poterla conquistare
e soggiogare militarmente è FOLLIA PURA. Inoltre c'è il fattore
nucleare: che al momento l'Europa non possiede un arsenale, ha ancora i fucili
91, forse non più i muli, ma qualche "giocattolo" con banali
cingoli, che si son fermati con la "rasputina" e i ghiacci delle spianate
russe.
L'arsenale ce l'hanno gli americani ma possono anche toglierlo. Ma temo anche
le testate nucleari USA non sarebbero sufficienti a scoraggiare la potente reazione
della Russia che di testate ne possiede 6000.
I soldati ancora prima di muoversi dall'Europa - dicendo che è "per
la difesa" - arriverebbe dalla Russia una avverimento per i principali
leader europei. Abbiamo già puntato le vs. capitali con dei missili nucleari
che possono polverizzare voi e chiunque tenti di invaderci. Vi consiglio caldamente
di desistere dai vostri propositi. Non dimenticate che l'ultima volta che l'Europa
con Hitler ha invaso la Russia, è finita che i russi sono arrivati fino
a Berlino. Non vorrei che stavolta arrivassero a Bruxelles. Insomma bisogna
tenersi buona la Russia. Perché se era già pericoloso ai tempi
passati, oggi può polverizzare chiunque tenti di avvicinarsi. Questo
i nostri l'hanno forse dimenticato? La Russia non credo che abbia interesse
ad attaccare altri Paesi in Europa. Gli Statunitensi l'hanno capito benissimo.
Pur avendo loro provocato e alimentato questo conflitto con ben altre intenzioni.
Lui Putin vuole oggi solo 3 cose: e non sarà così folle da impantanarsi
in Europa come gli USA in Afghanistan. Putin vuole solo che la Crimea resti
russa, che il Donbass sia un protettorato russo e che la NATO non vada a mettere
i missili in Ucraina. Per il resto credo che non succederebbe proprio niente.
Eppure l'Europa (della von der Leyen) dice “la pace attraverso la forza”,
perché la pace “non può più essere data per scontata
e se non si usa la forza”) . Ma se veramente tiene alla sua economia,
non solo Europea ma anche quella Tedesca) invece di suicidarsi armandosi inutilmente,
potrà usare gli 800 miliardi per la ricostruzione della Ucraina oggi
distrutta, Economicamente, Demograficamente, Militarmente.
Le imprese Europee potrebbero aggiudicarsi i lavori molto proficui per rifare
ponti, strade, case palazzi, ospedali. Mentre con una guerra ci toccherà
prima o poi di fare i funerali ai ns. figli. Altro che cura dell’ambiente
per gli effetti dei gas serra, avremo tutti sulla testa le cappe delle letali
radiazioni dei funghi atomici.
Anche il popolo italiano dovrebbe prendere le distanze da chiunque si imbarchi
in guerre o in quei pretesti che servano per fare le guerre, che non si sa quale
esito possano avere, ma di sicuro per l'Italia sarebbero letali,
Anche la stessa UE avrebbe la stessa sorte. Mentre in Russia la verità
é che anche reggendo alla pressioni, la sua economia cresce, piaccia
o non piaccia, nonostante le sanzioni. Dal punto di vista politico Putin lì
era... e lì è rimasto!! Più forte di prima. E questo Trump
l'ha capito benissimo, ecco perché dialoga con lui, e non con il ridicolo
ex suonatore di pianoforti col pisello, che infatti ha fatto fin'ora una guerra
del C... Che ha fatto fuggire quasi 5 milioni di abitanti dell’Ucraina,
casuata la distruzione di un Paese. Oltre aver subito - secondo stime della
time dell’ “intelligence” americana - 100-150.000 perdite.
Prima di un esercito offensivo europeo, ci vorrebbe prima -
minimo - un po' di cervello.
Ho richiesto già
delle spiegazioni ma non ho fin'ora ricevuto nessuna risposta in merito.
Io volevo sapere perchè cercando su Goggle qualcosa sul mio portale "Storiologia",
vengono (scrivete Voi ... "vedi altri risultati) e rimandano all'interno
gli altri link presenti su Storiologia. (non appaiono più nel motore
centrale), di conseguenza le visite che prima erano decine di migliaia giornaliere
oggi sono poco di più 4-500.
(mentre su BING compaiono tutti i link contenuti in Storiologia)
Devo forse contribuire
pagando qualcosa a Google?
Devo mettere la Vs.
Pubblicità sul mio Portale?
Devo forse eliminare qualcosa dalla mie Home Page, tipo quel documento-giornale
forse sgradito agli ebrei? (dove vi é la dichiarazione di guerra alla
Germania nel 1933)?
Ditemelo e sarà fatto.
Spero di ricevere una risposta.
https://www.storiologia.it/libri/libri01.htm
non credo che la maggioranza
del PD la volesse; tutti i sondaggi erano contro di lei ma per una strana congiunzione
astrale di votanti extra-PD e finanziatori extra-Italia si è ritrovata
eletta “segretariessa’
Se LEI è presentata nel "nuovo" PD, come il “nuovo che
avanza” c’è da tifare Giorgia Meloni tutta la vita…
I PD non sanno nemmeno più cosa sono, manco un segretario sanno scegliere.
Del resto chi comanda il pd e cioè quella ragnatela che domina i cosidetti
progressisti a livello mondiale, composta da finanza/banche/multinazionali/bigpharma/social
media ecc. ecc fino a miliardari tipo Soros .Alcuni auspicano che abbia la capacità
di far scomparire del tutto il PD, come disse Montanelli: la sinistra ama talmente
i poveri che li vuole moltiplicare. Checco Zalone: "il problema della sinistra
è l'incapibilità".
Ha ammesso di essere affiliata
alla Open Society Foundations, come dire George Soros.
Un genio, benvisto perché
ha doppia cittadinanza, perciò cittadina del mondo, che si dichiara donna
che ama una donna, perciò a favore delle minoranze LGBTQXYZ+#@ e via
discorrendo. Si é candidata alla segreteria di un partito che dovrebbe
rappresentare il proletariato, di cui non conosce assolutamente nulla, ha una
famiglia che con le fabbriche non ha nulla a che fare, salvo le quota azionaria..
Ridicoli.
Nel PD non sanno più
cosa sono, manco un segretario sanno scegliere, e alcuni perché imbarazzati
non sono nemmeno andati a votare.
E sulla prese distanze
dalla sua ambigua posizione sull'Ucraina, Occhetto si fa una domanda che resta
aperta: la sinistra italiana riuscirà a trovare una linea chiara e condivisa,
o continuerà a navigare a vista in un mare di ambiguità?
.
Diceva bene Checco Zalone: il problema della sinistra è l'incapibilità.
ISRAELE
Grazie alle sue industrie aeronautiche e delle armi, Israele è divenuto
uno dei maggiori esportatori al mondo di materiale militare. Il paese fonda
gran parte dei suoi ricavi anche sull'industria farmaceutica, elettronica, chimica,
petrolchimica, agroalimentare e delle telecomunicazioni
Israele è entrato
a far parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dall'11 maggio
del 1949; a tutto marzo del 2017 mantiene legami diplomatici con un totale complessivo
di 159 paesi.
rispettate l'anziano, perché la ruota gira per tutti!
.
Zakharova indignata, ha
affermato che Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi
oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista". Cioè che la
Russia durante la Seconda guerra mondiale”, era uguale ai nazifascisti.
Mentre storicamente é tuttaltro, sappiamo che la Russia ha invece contribuito
alla vittoria nella 2nda G.M.ha respinto a Mosca i nazisti e li ha inseguiti
fino a Berlino. Liberando anche Auschwitz. Ponendo fino alla guerra in Europa.
Oggi Il presidente
Mattarella ha aggiunto di stare dalla parte di chi è aggredito e lotta
per la propria indipendenza, sottolineando che l’Italia sta con chi lotta
per la libertà, cioè per l’Ucraina. (e non con la invasione
della Russia di Putin) Ma dimentichiamo che noi italiani (non dimentichiamolo!!)
siamo stati prima degli aggressori (in Russia) e dei perdenti. Ma poi siamo
poi diventati dei "liberatori", quando ad occuparci sono stati gli
Angloamericani. Poi nonostante i tanti sciagurati bombardamenti li abbiamo chiamati
"Alleati"- Ma a Parigi alla Conferenza della Pace, noi (nemmeno invitati)
eravamo i "Nemici", i "Perdenti", gli "Sconfitti",
dopo una "Resa Senza Condizioni" e la consegna delle 3 armi, più
il disarmo e lo scioglimento delle Bande di Partigiani. Altro che "Liberazione"
e "Resistenza".
Zakharova indignata, ha
affermato che Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi
oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista. Eppure
esattamente sei anni fa, durante la sua visita ufficiale nella Federazione Russa
nell’aprile 2017 il Ns. Presidente esortava all’amicizia tra Italia
e Russia e incontrava al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin, e lo elogiava
per il ruolo positivo nella crisi del Donbass. In quell’occasione Mattarella
affermò che la Russia era un partner importante per l’Italia e
offrì la mediazione italiana "per superare gli ostacoli e le divergenze
createsi con l’Unione Europea per ristabilire i rapporti Russia UE su
base paritaria nell’interesse comune".
MARX
La celebre frase "La religione è l'oppio dei popoli"
è stata pronunciata da Karl Marx nel 1844, nel suo libro "Per la
critica della filosofia del diritto di Hegel". Con questa espressione,
Marx intende sottolineare come la religione, nel suo significato storico e sociale,
abbia la funzione di narcotizzare le masse popolari, facendole dimenticare le
proprie difficoltà materiali e sociali.
Secondo Marx, la religione
è uno strumento di controllo sociale, utilizzato dalle classi dominanti
per mantenere lo status quo e impedire la ribellione delle masse contro il potere
costituito. La religione, in quanto sistema di credenze e valori, permette di
giustificare e legittimare l'ordine sociale esistente, nascondendo la vera natura
delle relazioni di potere e di sfruttamento.
Inoltre, Marx sostiene
che la religione crea una falsa coscienza, ovvero un'immagine distorta della
realtà, che impedisce alle persone di comprendere i propri interessi
reali e di lottare per la propria emancipazione. La religione offusca la mente
dei credenti, facendoli concentrare la loro attenzione sui valori spirituali
e divini, piuttosto che sui problemi concreti della vita quotidiana.
In sintesi, la celebre
frase di Marx "La religione è l'oppio dei popoli" indica il
ruolo della religione nella società come strumento di dominio e controllo,
in grado di narcotizzare le masse popolari e impedirne la loro lotta.
.
desidero ardentemente
La religione pone l’uomo
in una situazione per la quale essa gli promette nell’aldilà ciò
che di fatto non gli è consentito nell’aldiqua. Come l’oppio,
stordisce le menti allucinandole.
La religione cristiana
predica la pusillanimità, annullando lo slancio eroico e spegnendo le
virtù attive proprie delle precedenti generazioni degli antichi
i popoli sono e si sentono
oppressi (in particolare coloro nel popolo che sono costretti a vivere con il
solo loro lavoro); la loro sofferenza e oppressione è dovuta alle profonde
diseguaglianze sociali presenti nella società. La religione prospetta
una risposta a tutto ciò in un altro mondo e così facendo, come
una droga, attutisce la sofferenza e l'oppressione dei popoli e congela il loro
spirito di rivolta. Per lui l'unico piano di realtà è quello storico
ed è qui che l'uomo deve cercare di darsi una vita migliore. La religione
è come una droga quindi, la riforma e la rivoluzione sociale, il socialismo,
invece la cura vera. La storia spinge gli uomini verso una società socialista
ma il socialismo va inventato, costruito.
esattamente come una droga, la religione - promettendo una compensazione nell'aldilà
- serve in realtà solo al potere per tener buona la gente, e impedire
che le venga voglia di raddrizzare i torti subiti su questa terra, senza delegare
da un dio immaginario. .
MA CHI E' ZELENSKI ?
Lui era un attore comico
che alla sera teneva inchiodati alla TV gli ucrainesi; che si scompisciavano
dalle risate per le sue perfomance (tipo le suonate al pianoforte con il suo
pisello); ma poi sempre in TV (impersonando un atipico, anomalo, singolare,
governatore) e toccando (tout courte) alcuni problemi sul funzionamento e l'efficienza
del vivere dei suoi concittadini, inveiva e declamava (semplicisticamente) come
avrebbe fatto LUI a risolvere tutti i problemi dell'Ucraina.
Ad assistere ogni sera a queste performance c'era il figlio di Biden. Lo convinse
che con un pubblico ogni sera così entusiastico e galvanizzato, era una
occasione opportuna per candidarsi alle prossime elezioni, dove avrebbe avuto
sicuramente un grande successo. Ma in ogni caso avrebbe avuto anche l'appoggio
di suo padre che era in corsa come futuro Presidente degli USA.
Convintosi, l'attore entrò il lizza alle elezioni. Che - con quel televisivo
entusiastico pubblico - ovviamente vinse. Con le spalle così coperte,
si sbarazzò subito di tutti gli avversari e con alcuni forti scalmanati
suoi sostenitori iniziò gli assalti per sbarazzarsi dei filorussi. Li
iniziò con qualche scacciacani e le bombe molotov, ma poi con l'appoggio
degli USA con Biden diventato Presidente, non gli mancarono delle vere e proprie
armi. Ha iniziato per procura atlantista un suo conflitto - e ha scatenato una
vera guerra che é sembrata SUA, entrando presto in una "mitomania"
con la tipica "pseudologia fantastica". Ha presto iniziato cosi a
sentirsi un CONDOTTIERO di un intero popolo. (ma ultimamente va dicendo
...anche di "una intera Europa, di una intera Umanità e che l'Ucraina
é al centro del Mondo").
Il ridicolo oggi é - che quando va in giro per il mondo - ogni Capo di
Stato (soprattutto nei "cortiletti" europei sempre proni all'atlantismo)
- lo ricevono in pompa magna, con baci e abbracci, come se fosse veramente un
vero vincente IMPERATORE.
Ma quando verrà comodo, e gli interessi in gioco in Ucraina saranno solo
delle due potenze, lui verrà presto ridimensionato e tornerà a
fare nuovamente il semplice attore. Forse...., perchè questa volta non
avrà più un entusiastico pubblico nelle TV, visto che molti suoi
ucrainesi oggi sono fuggiti in Europa, altri disertano, altri sono morti e il
Paese é ormai quasi tutto... distrutto.
DISTRUTTO? Il business
della ricostruzione è già in atto e sarà molto lucroso.
Domani nuoteranno nell’oro le imprese appaltatrici che si divideranno
la "torta" dell'intera Ucraina, senza un Zelenskij attorno. Eppure
ancora oggi (febbraio 2025) l'ex attore interviene - come se fosse LUI il padrone
dell' Ucraina - e offre a Trump (e forse chissà)
anche a Putin - le risorse minerarie ucrainese strategiche che possiede la SUA
Ucraina (uranio, titanio e manganese, terre rare, litio, gas) in cambio
di UN SOSTEGNO NEL CONFLITTO. - Non ha ancora capito che LUI non é il
padrone dell'Ucraina !!!! LUI da 3 anni é stato semplicemente usato per
prendersi da soli (amici o nemici) tutto quello che LUI oggi crede di possedere
e che ora sta oscenamente offrendo. Non sa questo illuso che anche senza di
LUI (o amici o nemici) - da soli stanno plasmando la propria geopolitica nella
SUA Ucraina.
https://www.altreinfo.org/una-storia-diversa/13895/anche-louis-nizer-incitava-allodio-razziale-verso-i-tedeschi-paolo-germani/
https://www.storiologia.it/comune.htm
E.MAIL
urp@comune.sanbonifacio.vr.itprotocollo@comune.sanbonifacio.vr.it
CULTURA . Il via
libera della Camera.
vedi.....
E' stato varato
un nuovo piano, chiamato 'Piano Olivetti per la cultura', per favorire lo sviluppo
culturale delle periferie, delle aree interne e svantaggiate, nonché
per valorizzare le biblioteche qualora esistenti.
E' stato approvato anche un emendamento che destina 1.000.000 di euro per i
piccoli centri abitati (con meno di 5mila abitanti). Le risorse - per l'acquisizione
dei libri - sono assegnate alle nuove ma anche alle esistenti biblioteche comunali
aperte al pubblico.
Vengo alla mia
PROPOSTA "munifica".
Possiedo una enorme
biblioteca, con testi e documenti vari. Oggi visibile su Internet
Con libri (essendo un ispettore per tutto il territorio nazionale) rintracciati
e raccolti in 60 anni di viaggi nelle 100 città d'Italia e in 25 Capitali
estere.
Sono libri che vanno dal 1500 fino ad oggi. Un panorama culturale immenso ma
che ha anche un grande valore valutario. Libri che mi hanno permesso di fare
anche UN PORTALE su Internet, "STORIOLOGIA" (senza nessun scopo di
lucro; é infatti in Rete gratuitamente,
VEDI intera raccolta >>>> https://www.storiologia.it/libri2/elencolibri.htm
Il mio Portale
fino ad oggi ha ricevuto 2 miliardi di Visite da ogni parte del mondo.
Libri, notizie, e documenti che non solo sono visitati da moltissimi giornalisti,
ma perfino la Biblioteca del Senato Italiano, mi ha richiesto una copia (non
avendoli) alcuni documenti, tabelle, notizie varie e rare sull'Italia.
Non solo ma Il Ministero dell'Educazione in Australia, mi ha richiesto l'intero
Portale di Storiologia da poter mettere i contenuti sulla TV nazionale, quella
riservata a i tanti immigrati Italiani in Australia. (il copyright, l'ho ho
ceduto gratis).
Stessa richiesta dal Brasile (da una Associazione Culturale Nazionale che segue
i circa 30.000.000 di oriundi Italiani di 5 generazioni; affamati delle notizie
storiche italiane).
Vendo al dunque.
Sarei dell'idea di donare l'intera grande mia biblioteca al Comune di Locara
per allestire o arricchire (se qusta esiste già) la propria biblioteca.
Non solo, ma visto che ho raccolto anche una nutrita collezione di Arte Moderna
(circa 100
opere - ed anche questa ha un grande valore valutario). Se volete posso
cedere anche questa raccolta per allestire una vera e propria pinacoteca di
arte pittorica e scultorea, con artisti vari che vanno da De Chirico, a Manzù,
Annigoni, Guttuso, Hartung, Lucio Fontana, Afro, E. Vedova, Treccani, Mirò,
D'Orazio, Benetton, Guidi, Giò Pomodoro, Cascella e molti molti altri.
(tutti visibili su questo link https://www.storiologia.it/movimenti/collezione.htm
Aggiungerei anche la mia personale collezione visto che sono anch'io nel DIZIONARIO
BOLAFFI "ARTISTI ITALIANI DEL XX SECOLO" (visibile
anche questa in questo link >>>>>>>>>>>>>>>
Io ho anche un
passato molto avventuroso, in Montagne, nei Paracadutisti, nell'Antiterrorismo
(dopo essere uscito dalla Scuola Paracadutisti Carabinieri Sabotatori a Viterbo),
infine come "Pioniere dei Computer" in Italia. Sono stato io a importare
il primo Personal in Italia (l'IBM PC 80) e poi tanti altri, fino a venderne
6000, insieme a 4000 stampanti e 100.000 programmi. (ma la MIA
BIOGRAFIA E' QUI NARRATA EDE' ABBASTANZA ESPLICITA >>>>>>>>
Nel '90 mi ritiravo
dagli affari. Vendendo tutto e donando tutto ai figli. Motivo: mi avevano trovato
un tumore. Ma poi per fortuna operato oggi sono ancora qui sano e vegeto, a
pochi mesi dal mio compleanno 90esimo !!!!.
Se non ce l'avete
già un locale per mettere quanto detto sopra, sarei disposto a seguire
organizzando il luogo che Voi destinerete al pubblico. Se poi trovate in questo
stesso luogo anche una mia e di mia moglie residenza, meglio ancora.
Il tutto senza alcun onere per Voi. Lavorerei gratis !!!
IN ATTESA DI UNA
RISPOSTA SE SIETE INTERESSATI,
PORGO I MIEI MIGLIORI SALUTI-
FRANCO GONZATO
Via e. Negri 20/A
LOCARA.
.
ELENCO LIBRI
https://www.storiologia.it/libri2/elencolibri.htm
https://www.storiologia.it/lettera.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_degli_ebrei_in_Italia
https://it.wikipedia.org/wiki/Afroamericani
la lista di afroamericani
https://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_dei_nativi_americani
GENOCIDI
L'Italia
é allora uno stato a sovranità limitata?
La Circolare Trabucchi risale al 1960, riservatissima. Vi si stabiliva che le
Basi americane in Italia godono di totale extraterritorialità per il
passaggio di uomini, armi e cose. Il tutto é sotto il controllo esclusivo
degli americani. (per chi ricorda il Caso Sigonella di Craxi, lui non
fece una prova di forza, ma pretese solo il rispetto della sovranità
italiana, e non mise in discussione il rapporto di fondo tra l'Italia, la Nato,
gli USA e l'Europa)
Oggi i buoni rapporti Trump-Meloni sono una momentanea convergenza, una combin
di interessi; uno di questi il contratto delle comunicazioni satellitari Spacex
di Musk. Ne saremo poi servi? La Meloni dovrebbe ben valutare.
Considerato uno degli umanisti
più importanti in assoluto, nonché uno degli ispiratori ante litteram
dell'Unione Europea
si scaglia contro la guerra
e il mestiere del soldato
,
LE GUERRE MONDIALI DI IERI...... E DOMANI?
Ha detto Mattarella "Avvicinandosi il nuovo anno (2025) sarebbe
miope non vedere il moltiplicarsi di scenari di guerre e violenze che
rendono incerto l’orizzonte del mondo intero; caratterizza lo scenario
sull’incertezza dell’equilibrio internazionale.
Come
visse l'Italia nei giorni delle 2 "Olimpiadi della Morte?"
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
La
"Triplice Alleanza" (fatto nen 1882) era un patto segreto militare
asbugico difensivo tra Italia, Germania e Austria-Ungheria che si impegnavano
all'assistenza reciproca in caso di aggressioni esterne (dalla
Francia e l'Inghilterra che si unirono poi nell’"Entente cordiale
del 1904").
Questi Patti segreti della Triplice erano stati rinnovati a Vienna (e
sempre con un festoso consenso nel 1887, 1891, 1902, 1912) . Poi
nel 1914 (dopo l'attentato a Sarajevo) contro gli Asburgo si formò
la "Triplice Intesa" di Francia e Gran Bretagna e
Russia,(anche se quest'ultimma vi partecipò ma
poi stremata dalla guerra abbandonò il campo per la sua Rivoluzione
del 1917) . Ma anche l''Italia..... (dopo quasi più
di un anno di neutralità in accordo a quanto previsto dalla Triplice:
che era solo difensiva) - (mirando lei a riprendersi il sud Tirolo fino
al Brennero, il Trentino, la Venezia Giulia e l’intera penisola
Istriana, la Dalmazia e numerose isole adriatiche)......decise
improvvisamente di entrare anch'essa in guerra il 4 maggio 1915.
VEDI
QUI TUTTA LA STORIA CON TUTTI - mese per mese - I BOLLETTINI UFFICIALI
https://www.storiologia.it/mondiale2/bollettino00.htm
Il
Ministro degli Esteri italiano l'Ebreo Sidney Sonnino, d'accordo con il
RE ...... (all'insaputa del Governo Italiano - quando ben 300 ministri
avevano appoggiato Giolitti per la neutralità) ........, improvvisamente
notificò il "Patto di Londra" a Vienna per l'entrata
in guerra della "Trilpice Intesa" (Italia. GB, Francia) contro
la Triplice Alleanza (Italia Austria, Germania) . Una scelta improvvisa
e azzardata, che Bismark chiamò "una coltellata alla schiena".
Questo avvenne il 4 maggio, proprio mentre l'Esercito Italiano guidato
dal Generale Cadorna era paradossalmente già pronto al Brennero
per difendere Austria e Germania per gli ovvi previsti attacchi della
Francia, ma Cadorna dovette cambiare strategia, portarsi lui sul Reno,
ma non per difendersi ma da lì intenzionato ad attaccare la Francia.
Ma il conflitto nel corso di tre anni non ebbe grandi risultati, gli eserciti
si erano dissanguati. Ne approfittarono gli USA e anche se erano stati
sempre contrari a fare una guerra in Europa, cambiarono strategia e Il
2 aprile 1917, Wilson chiese al Congresso di dichiarare guerra alla Germania
(già entrata in crisi) contribuendo, così soprattutto nel
1918, alla offensiva finale, e vincendo (complice anche l'epidemia
Spagnola che causò in Austria ca. 2 milioni di morti (soprattutto
gli anziani che comandavano sul fronte -- Quando i generali italiani riuniti
a Padova, ricevettero la notizia della sorprendente vittoria italiana
a Vittorio Veneto, non sapevano nemmeno dove si trovasse questo paese.
Di conseguenza Wilson a Parigi trattò e pose fine alla guerra.
Ma un reparto italiano fermo al confine di Ora, a causa di un banale cecchino,
il comandante di quel distaccamento diede ordine ai suoi miilitari di
superare il confine e di inseguirli fino al Brennero, aquisendo così
l'intero Alto Adige. - Wilson era infuriato, lui non voleva unire l' A.A.
all'Italia, ma voleva farne solo un protettorato. Questa anomalia durò
fino al 1960, quando iniziarono gli attentati di Klotz (300 in una notte)
- dove io stesso con un reparto speciale (uscito dal Corso di Sabotatori
di Viterbo) partecipai per 4 anni a fare l'artificiere nell'antiterrorismo.
(Sarebbe forse il caso di citare il MiA (Mov.to it. Alto Adige). Ma è
troppo complesso e per alcuni anche piuttosto ambiguo. Scusate se me me
astengo).
L'autonomia all'A.A. gli fu poi data solo nel 1972. (ricordiamo che in
A.A. oggi il 64% della popolazione appartiene al gruppo linguistico tedesco,
mentre il 26% é italiano (ma per lo più solo nella città
di Bolzano - molto italianizzata con le grandi industrie e i relativi
operai italiani, durante il ventennio fascista)
LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
Se l'intervento degli USA in Italia nella PRIMA G.M. era stato per loro
un affare d'oro, lo tennero poi bene in mente quando gli Stati Europei
dopo essersi dissanguati anche in questa SECONDA GUERRA MONDIALE, dopo
3 anni, chiamandosi "Alleati" intervennero anche qui, sbarcando
in Sicilia, e presto con i bombardamenti a tappeto delle città
italiane, l'intera penisola diventò non solo un altro colossale
affare del momento, ma poi nemmeno andarono più via.
Il 25 aprile i nazisti si erano arresi. I partigiani cosa fecero? Quando
seppero che gli americani lasciando la linea del Po volevano risalire
via terra per portarsi a Milano, scesero tutti dalle valli e occuparono
Milano per compiere la vendetta sui fascisti e su Mussolini con lo "scenario
naturale
di spettacolare bellezza": Piazzale Loreto !!! - Il giorno dopo
averebbero dovuto fare l'insurrezione, come diceva la direttiva n. 19
di Parrri. Ma se solo l'avessro iniziata gloi Alleati l'avrebbero annientata
subito sul nascere. (Del resto Churchill in Grecia la "Rivolta"Rossa"
lui l'aveva stroncata subito mandandoli quasi tutti al cimitero. Con Stalin
zitto, zitto. - Yalta docet)
Ma non ce ne fu biosgno, entrati a Milano il 30 aprile 1945, dopo aver
disarmato e fatto sciogliere e mandato a casa le Bande dei Partigiani,
emisero un severo COMUNICATO, che imponeva "da oggi qui ogni
cosa anche nei minimi particolari, la decidiamo noi, in modo "categorico"
e "imperativo" !!!!! (insomma "ORA COMANDIAMO NOI"
!!!).
VEDI le stragi dei bombardamenti, e il
severo comunicato a metà di questa pagina >>>>>>>>
E non solo a Milano, ma per comandare anche sull'intera Penisola, oltre
aver creato la NATO (il 4 aprile 1949, con 32 Stati membri) ci fu anche
la GLADIO, posta sotto l'egida dei servizi segreti. (fu rivelato
da Cossiga, ma solo nel 1990 - e disse che durante l'attentato a Togliatti
nel 1948, non c'erano solo i comunisti a voler tirar fuori le armi non
consegnate agli alleati il 30 aprile, ma le armi nascoste le avevamo anche
noi, pronti ad intervenire!!).
Poi oltre tutto quanto sopra, via via sull'intero territorio nazionale
si aggiunsero stabilmente 131 loro basi.
E la loro presenza divenne poi - fino ad oggi - una "super-sovranità".
E
LA TERZA GUERRA MONDIALE E' FORSE NELL'ARIA ???
Ha detto Mattarella: "Avvicinandosi il nuovo anno (2025) sarebbe
miope non vedere il moltiplicarsi di scenari di guerre e violenze che
rendono molto incerto l’orizzonte del mondo intero; caratterizzano
uno scenario sull’incertezza dell’equilibrio internazionale."
In
questa "incertezza dell' equilibrio internazionale" è
difficile capire quali sono oggi - le super potenze .
E difficilmente ce lo fanno capire le fonti attuali di informazione. Dove
in Rete alcuni titoli ti dicono "vuoi sapere quanto prenderai nella
pensione?" ma per saperlo tu devi pagare prima l'accesso al loro
portale. Figuriamoci poi cosa ci nasconderebbero sul «nuovo ordine
mondiale». Sia attuale che futuro
Al 15° Summit dei BRICS a Johannesburg (con Brasile,
Russia, India, Cina e Sudafrica) si sta disegnando sempre di più
un nuovo ordine mondiale?.
La novità attuale sembra ora che Argentina, Egitto, Etiopia, Iran,
Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita entreranno
a far parte dei Brics.
Il loro presidente ha fatto sapere che il gruppo sta continuando
a studiare la possibilità di creare una valuta nuova uguale per
tutto il gruppo dei Brics, per “aumentare
le nostre opzioni per i pagamenti internazionali, così da ridurre
le nostre vulnerabilità”. In questo modo, il
peso del dollaro, e quindi degli Stati Uniti, nell'economia mondiale crollerebbe
come mai avvenuto prima.
Anche il presidente cinese, XI JINPING ha accolto l’allargamento
definendolo un “nuovo punto di partenza”
che “porterà vigore al meccanismo
di cooperazione dei BRICS, rafforzando ulteriormente una forza per la
pace e lo sviluppo mondiale”.Una "Forza" che
oggi con i nuovi Stati acquisiti arriverà ai 4
miliardi di persone, quasi metà dell’intera popolazione
mondiale. Raggiungendo così l'equivalente del 40
% del PIL mondiale. (che
è di 102.000 miliardi di dollari)
Ci
si avvia forse a un nuovo mondialismo risolvendo i problemi dell'umanità
su scala mondiale? Sembra che oggi ci siano - soltanto due contendenti
in questa lotta dei "due mondi" che é (forse) appena
iniziata.
Avremo "forse" una "Usa-Eu-Asia" - (USEUASIA)?
O forse una "Cin-Afr
-Asia" (CINAFRASIA)?
(((((
Mi vien da pensare che la guerra in Ucraina è stata una manovra
studiata e programmata dagli USA....(con le sanzioni poi imposte
alla UE) ..... per tentare di distruggere forse non solo l'economia
russa (che é quasi impossibile), ma soprattutto l'Economia Europea,
per poi fare crollare l'Euro così da far salire il dollaro ))))).
MA
NON VEDO ALL'ORIZZONTE DEI GRANDI ECONOMISTI IN GRADO DI FARLO
AUGURI
DI UN FELICE 2025
A TUTTI
.
siamo attraversati da
sentimenti contraddittori: da una parte il bisogno di condividere la speranza
per un futuro di serenità e di pace, cui si affiancano le prospettive
che le scoperte della scienza offrono all’umanità. Dall’altra
la profonda preoccupazione di un tempo caratterizzato da guerre e violenze che
rendono incerto l’orizzonte del mondo intero. Ho avuto modo, nei giorni
scorsi, incontrando i nostri ambasciatori e il corpo diplomatico accreditato,
di soffermarmi sui punti di crisi che caratterizzano lo scenario mondiale e
sull’incertezza prodotta dal venir meno dell’equilibrio internazionale
realizzato a partire dal secondo dopoguerra..
https://www.repubblica.it/speciali/cultura/giorno-memoria-edizione2015/2015/01/23/news/film_auschwitz_hitchcock-105604079/
olocausto
Quando i liberatori entrarono nei campi degli orrori, incaricarono
il famoso regista Hitchcock a girare un documentario. Che lui lo realizzò
con una sua personale sceneggiatura, con la sua maestria di "maestro del
brivido" e degl "orrori". Ma il documentario fu considerato troppo
raccapricciante, e fu bloccato, questo per non incidere sulla utile 'alleanza
della Germania contro l'Unione Sovietica - . Rimase così dimenticato
negli archivi di Stato. Una versione fu ritrovata dall'Imperial War Museum.
Parte, e una parte utilizzata poi Night Will Fall. Solo dopo il 1980 se ne seppe
qualcosa.
https://www.youtube.com/watch?v=DCO1vkKDuOM
le donne italiane col velo
come gli Stati Uniti, "
una democrazia" comandata dal potere economico.
dell'euro "
lavoreremo di meno e guadagneremo tutti di più "
Ha svenduto l’Italia e ci ha regalato un cambio di un euro = 1936,27 lire
portandoci così alla grande miseria di oggi
mortadella, bel regalo a fatto agli italiani con il cambio lira euro
Prodi hai messo in ginocchio quasi tutto il popolo italiano con l'entrata dell'Italia
nella U.E.( CAMBIO OSCENO FRA LIRA E EURO )
Dopo i 1000 mesi di vita, quel che rimane non si compra più.
Mussolini inizio' la carriera come fascista socialista (di sx) per poi finire
dall'altra parte
l'impostazione
di Marx aveva in sé i germi per instaurare un regime sanguinario e liberticida.
L'analisi di Marx sulla società capitalista dall'Ottocento non è
di per sé sbagliata. Indubbiamente il proletariato veniva sfruttato e
le condizioni delle classi più povere non erano delle migliori ma non
si capisce perché lui dovesse sostenere la necessità di una rivoluzione
per soddisfare le rivendicazioni dei lavoratori. Marx infatti incita il proletariato
a distruggere la borghesia che va sradicata completamente e instaurare una dittatura
per spazzare via la proprietà privata, annullando le classi sociali.
Prima della rivoluzione
vi erano due gruppi in contrasto; i "menscevichi" (Lenin) fedeli all'ortodossia
marxista; ritenevano che l'Impero Zarista avrebbe dovuto essere rovesciato sì
da una rivoluzione violenta ma poi avrebbe dovuto instaurare uno Stato fatto
di Lavoratori.
Mentre i "bolscevichi" (Stalin) considerandosi l'avanguardia operaia
proponevano se stessi e volevano formare dei gruppi che dopo aver collaborato
nel fare la rivoluzione, intendevano mettere al comando una FORTE STRUTTURA
STATALE, al fine di creare dei capaci dirigenti, non con il "terrore di
massa", le "insurrezioni armate", " gli espropri di terreni",
o le "eliminazione dei padroni". E infine i bolscevici dissero che
quelli che negli Zar erano servi, banalmente e spregiativamente chiamato "POPOLO",
con il nuovo Stato Bolscevico sarebbero nati dei "Governanti", a guidare
le "Nuove Città", e che gli abitanti sarebbero stati chiamati
"CITTADINI bolscevici".
Lenin rispondeva che quelle cose erano "Utopia" e considerava il marxismo
sì rivoluzionario ma "invecchiato" e "inadeguato".
E con lui anche l'ebreo TROCKIJ
Nemmeno volle approfondire la questione, eppure lo stesso Marx aveva in seguito
annunciato altre alternative socialistiche e una di queste era proprio il nuovo
"bolscevismo". Ma Lenin rimase con le sue idee "Le masse non
impareranno mai a condurre la lotta politica fino a quando non contribuiremo
a educare dei dirigenti, sia fra gli operai colti che fra gli intellettuali".
Infatti ben presto si convinse che se non voleva fallire, doveva richiamare
nelle aziende, i dirigenti zaristi, per far tornare un minimo di collaborazione
con lavoratori. Erano necessari ingegneri, geometri, professori, formatisi nelle
scuole zariste, da tutelare e da pagare bene, perché avevano pur sempre
"una mentalità borghese".
Lenin
insomma aveva riconosciuto che nelle fabbriche gli operai dovevano pensare si
alla produzione ma che era ugualmente necessario che vi fosse qualcuno che conosceva
i mezzi per produrre e che coordinasse gli stessi operai nel loro lavoro. E
questi qualcuno erano gli ex- funzionario zarista.
Questo perché
Lenin già nel dopo la rivoluzione, appena fatti i primi passi come capo,
ebbe modo di capire che non bastava mettere operai per lavorare, mettere al
comando caporioni, burocrati di nomina politica, per lo più inetti e
corrotti che oltre essere non specialisti erano incapaci a farsi ubbidire dai
lavoratori e così usavano gli stessi metodi schiavistici dei zaristi.
I lavoratori purtroppo si sottomisero, del resto da soli capivano che non erano
in grado di gestire e condurre gli apparati produtivi. Quello che potevano fare
era solo di sognare un'altra rivoluzione, ma senza avere idee di come farla
e con chi, perché nei due gruppi c'erano i "menscevichi" in
forte contrasto con i "bolscevici" , i primi erano fedeli a una certa
idea ortodossa marxista, che riteneva che l'Impero Russo avrebbe dovuto essere
rovesciato da una rivoluzione e poi applicato integralmente il Marxismo (conosciuto
come Comunismo) - Che non era affatto nuovo; ma era quello che era nato ed era
anche fallito nel lontano 1500 in Moravia.
(riportiamo qui l'intera libro di Caracciolo >>i primi BAGLIORI DI COMUNISMO
IN EUROPA
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/comunismo/a1921g.htm
Ma anche TOMASO MORO nel
1518 pubblicò UTOPIA; una protesta contro gli abusi dei capitalisti.
Ma entrambi non attecchirono nelle masse. Anzi i nuovi Capi diventarono pure
loro ricchi e pasciuti. Questo diede il ridicolo spunto al famoso libro di GEORGE
ORWELl "La fattoria degli animali".
<<<<<<<<<<piuttosto
singolare >>vedi intero libro >>>)
Ma anche poi LENIN scrisse il suo singolare "Stato e Rivoluzione"
con un motto esplicito ""BISOGNA STERMINARE LA BORGHESIA COME CLASSE"
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/lenin/doc0700.htm
Questo "Bolscevismo"
interessò molto un giovane Stalin, che era già dentro nel gruppo
di Lenin, lui aveva perfino contribuito a farlo nominare segretario del Partito.
Ma con le nuove idee marxiste-socialiste Stalin entrò in contrasto con
Lenin, fino al punto che lo stesso Lenin iniziò ad allontanarlo. Ma poi
cadde gravemente ammalato di arteriosclerosi. Ma dal letto continuò per
quasi due anni a scrivere un lungo "Testamento"(che rimase per tutto
il periodo staliniano segreto, venne fuori solo integralmente con Krusciov nel
1956).
Mentre andava verso la tomba, Lenin ai suoi discepoli seguitò a dire
e a ripetere loro, "attenzione, diffidate da quell'uomo". Ma poi non
lo potè più contrastare, cadde nella fase acuta della malattia
e morì il 21 gennaio del 1924, all'età di 54 anni.
(Mussolini anche lui critico scrisse "La catastrofe del sistema di Lenin".
Mentre in seguito ammirò Stalin". Qui sicuramente daremo un dispiacere
sia ai fascisti che ai comunisti perche a scrivere é Mussolini sul Popolo
d'Italia, il 5 marzo del 1938 --- "Stalin davanti alla catastrofe di quel
sistema di Lenin, lui é diventato segretamente un fascista. Essendo lui
un semibarbaro non usa come noi l'olio di ricino, ma fa piazza pulita con i
sistemi che usava Gengis Kan. In un modo e nell'altro sta rendendo un commendevole
servizio al fascismo".
STALIN scrisse
poi
"Principi del Leninismo"-
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/stalin2/doc0080.htm
STALIN, ERA SALITO SUBITO IN CATTEDRA. CAMBIA ANCHE IL NOME DEL SUO INCARICO
DA SEGRETARIO DEL PARTITO diventa SEGRETARIO GENERALE, ma subito diventa anche
un "DITTATORE". (che diventò sinonimo di "STALINISTA")
La Russia era fino allora un Paese arretrato, tuttavia Stalin in pochi anni
la trasforma nella seconda potenza industriale del mondo. Oltre quella militare
permettendosi perfino nel corso della "grande olimpiade della morte"
di fermare le armate di Hitler che erano giunte alle porte di Mosca; le inseguì
fino a Berlino, vincendo la grande partita contro il nazismo.
Quello che forse
non vogliono capire molti ingenui idealisti -di ogni ideologia-, é che
tutti, anche i socialisti, i comunisti, i proletari, possono dar vita a regimi
fascisti, dittatoriali, tirannici, come i vecchi regimi, chiamati feudali, monarchici,
imperialistici, cesaropapisti, papali, serenissimi, o come i nuovi.... chiamati
liberali.
Karl Popper sull'ultimo "regime", esprimeva il timore che nel mondo
moderno possono emergere governanti, solo potenti ma del tutto incompetenti,
e che alla fine anche loro non sapendo cos'altro fare per rimanere in sella
al "nuovo moderno "cavallo"", o con ogni mezzo (ad alcuni
questi non mancano) si trasformano in dittatori, causando gravi danni ai popoli,
nè più nè meno come i grandi tiranni; forse addirittura
peggiori, e senza nemmeno compromettersi.
Wikipedia
https://it.wikipedia.org › wiki › Menscevismo
(Un sindacalista
messo da Lenin (che era stato nei Paesi occidentali) intervistato a Mosca da
giornalisti europei che erano andati in Russia per voler capire cos'era questo
"leninimo", ai giornalisti disse "Se nonzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
La libertà di commercio venne in un certo modo ristabilita ma rimase
la proibizione dell'utilizzo di manodopera dipendente dai "Padroni.
Karl Marx non aveva indicato precisamente cos'era in pratica il sistema comunista.
Così il
capitalista diventò lo Stato, il quale attuò lo sfruttamento del
proletariato in altri modi.
Fra gli oppositori
vi era allora un semi sconosciuto STALIN come responsabile dei rapporti con
le minoranze
Si stabilirono
NASCITA DELLE RELIGIONI
MONOTEISTICHE E DEL TEMPO STORICO
LA RELIGIONE EBRAICA
NASCE
DAL DIO YAHWEH CON ABRAMO
NELL' ANNO 3761 (ANNO CREAZIONE DEL MONDO)
PERTANTO IL NOSTRO ANNO 2024
CORRISPONDE AL LORO ANNO 5765
LA RELIGIONE CRISTIANA NASCE
DAL DIO CRISTIANO CON GESU' CRISTO
NEL GIA' ANNO 3761 EBRAICO
MA VIENE CONTEGGIATO COME ANNO 0
LA RELIGIONE ISLAMICA
NASCE
DAL DIO ALLAH CON MAOMETTO
NELL'ANNO 622 d.C. PERTANTO IL NS. ANNO 2024 ,
E' IL LORO 14O2 d.C. (CONTEGGIATO IN LUNARE E' L'ANNO 1446 d.C.)
DAI LIBRI: LA GENESI TORAH - LA BIBBIA CRISTIANA - IL CORANO
Secondo il libro
della Genesi vi era un Dio universale, Yahweh, unico, ineffabile, indefinibile,
che strinse con i popoli un patto speciale con Abramo considerato il padre di
tutti i credenti. Lui (che divenne poi il capostipite delle tre grandi religioni
monoteistiche) con il patto fondò nella sua comunità una religione,
la Ebraica. In seguito questa si divise in 12 gruppi - e pur vantando le stesse
origini - 2 gruppi etnoreligiosi, nell'anno 0 fa nascere la Cristiana.Poi nel'
anno 622 nasce la Islamica.
Leggendo le indicazioni contenute nella Bibbia, il giorno della fondazione della
Ebraica è stata individuato nel 6 ottobre del 3761 a.C. e quindi il ns
2024 corrisponde all'anno 5785.
In seguito la Ebraica
- attorno al 1200 a.C. - fuggita dalla Babilonia in Egitto, qui erano impiegati
come schiavi, ma un loro capo, Mosè illuminato dal Dio Yahweh, con tutti
i suoi ebrei decise di fuggire per riconquistare la terra degli avi Canaan,
ossia la Palestina, già detta terra Giudea, degli ebrei. Durante quella
fuga, sul Sinai, Mosè ricevette da Dio una guida di vita e di fede: i
Dieci Comandamenti. Questa comunità giunta nella terra promessa costituirono
un gruppo etnoreligioso monoteistico detta più propriamente giudaismo
e si organizzarono in 12 tribù. In una di queste - nell'anno indicato
poi con lo 0 - ne nacque una contraria a certe regole di vita giudaica, nè
vollero attendere il tanto atteso loro Messia; ma decisero che il Messia era
venuto, ed era Gesù Cristo.
Iniziò così il Cristianesimo. Ma non era finita. Molto più
tardi, in un altra comunità ebraica dissidente, nel Quraysh, intorno
al 570 d.C. nasce Maometto. (un altro nuovo Messia?) Sì è lui
il nuovo profeta, il messaggero di Dio che gli si manifesta attraverso l'angelo
Jibril (Gabriele). E' l'evento da cui nasce una nuova religione monoteitstica:
l' Islam.
Lasciamo in altre pagine il corso degli eventi sulle due religioni, diventate
oggi anch'esse millenarie, e proseguiamo con quella Ebraica.
Riguardo a questa
ultima eccoci ai racconti che hanno alimentato all'inizio la nota avversione
verso gli ebrei. Nasce già nell'impero Romano, fino al punto che due
imperatori Tito e Adriano andarono a distruggere e a radere al suolo Gerusalemme
dispendendo gli ebrei in tutto il continente. Una avversione che proseguì
nel Medioevo in Europa, dove qui si dispersero, ma rimasero sempre uniti e in
contatto tra di loro, anche se poi continuarono ad essere perseguitati nell’Alto
Medioevo, dai Papi cristiani, ma anche dopo il medioevo, con i Papi di fine
'800 e inizio '900'. Fino ad arrivare nel secolo '900, negli anni '30 quando
ci fu la "Difesa della Razza", le note persecuzione degli ebrei, i
campi di concentramento, e infine il loro sterminio noto come olocausto.
Abbiamo detto sempre uniti e in contatto fra di loro, soprattutto quando diventarono
anche molto attivi nelle attività creditizie. Del resto le autorità
cristiane avevano bollato come peccatori chi prestava del denaro, perché
questi pseudo "bancari" pretendendo degli interessi si trasformavano
in usurai, e si rifacevano con chi non pagava con la requisizioni dei loro beni,
case, terreni e altri averi. In alcune città otaliane perfino i pochi
ebrei erano diventati insopportabili, e come pretesto per questo odio, mettevano
anche in giro che erano loro i responsabili di pesti, epidemia varie, che mettevano
sostanze letali nelle acque delle fontane. Queste accuse venivano anche comode
a molti debitori, perché se venivano saccheggiati azzeravano così
i loro debiti contratti.
Ci furono anche veri e propri assalti con vittime nei quartieri dove vivevano
gli ebrei. A Napoli esisteva un vicolo detto "Scanna giudei".
Finchè AMEDEO
VIII Conte di Savoia, fu un precursore dell'antisemitismo stile Hitleriano,
(li chiuse nei ghetti, e se uscivano erano costretti a mettere un"MARCHIO"
giallo e sulla spalla).
Amedeo VIII, il
17 giugno 1430 pubblicò dal castello di Chambery lo "Statuto Generale"
("Statuta Sabaudiae"). Una promulgazioni di leggi per i vecchi e nuovi
territori acquisiti. 16 capitoli sono di stampo razzistico anti ebraico. (gli
editti originali sono riportati qui >>>>)
(A proposito la storia ci dice che ad intervenire, e poi a firmare e a pubblicare
"la Difesa della Razza" c'era di nuovo proprio un Sabaudo; Vittorio
Emanuele III. (vedi il documento nel link appena accennato sopra).
Ben 16 capitoli
di questo statuto di Amedeo erano dedicati al problema di stampo razzistico
ebraico. In essi si prescrivano i limiti della tolleranza fissati agli ebrei
se volevano abitare negli Stati del Duca Sabaudo. Nel primo capitolo fu stabilito
che gli Ebrei devono abitare insieme e in luogo separati dai Cristiani, dentro
dei recinti "in unum Iocum securum et clausura" dal quale non possano
uscire. E se escono hanno l'obbligo di portare cucito sul vestito nella spalla
un panno quadrato giallo. (Hitler in seguto non si inventò nulla). Il
motivo: "Ut infideles a fidelibus discernantur". Per dare ai Cristiani
la possibilità di scansare (il discernantur) gli Ebrei, in modo da non
entrare in rapporto con essi, mettendosi così in stato di vigile difesa.
Da allora si succedettero Pontefici ai Pontefici e questi via via promulgarono
altre 40 bolle in materia e molto simili.
Ma anche alla non
sabauda "Serenissima" a Venezia, nel 1516, pure loro applicarono l'obbligo
agli ebrei di abitare in luogo separato dai Cristiani e li confinarono inventandosi
il noto "GHETTO" detto anche "giud-ecca". (l'attuale isola
di Venezia).
UNA
CURIOSITA'. - Si disse di lei "la donna che inventò Mussolini".....
A VENEZIA , un
certo Amedeo Grassini, ricco ebreo, fu il fondatore della prima società
di Vaporetti che vediamo oggi a Venezia (città di cui era già
consigliere comunale), poi costituì un gruppo finanziario avviando anche
la trasformazione del Lido nella una località turistica che vediamo oggi.
(Un isola lunga circa 12,2 km e larga abbastanza per costruirvi al centro una
strada carrozzabile con a destra e a sinistra sul mare affollati stabilimenti
balneari). Sposato con una ebrea ebbe una figlia MARGHERITA che nonostante il
divieto dei genitori nel 1898, sposa l'avvocato Cesare Sarfatti (anche lui ebreo)
Un Penalista di fama nazionale e amico fraterno di Benito Mussolini, E diventò
poi nel '23 presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Ma
poi muore e la vedova Margherita ne conserverà il cognome.
Ed eccoci proprio
a LEI, a MARGHERITA SARFATTI >>>>>>>>>
vedi >>>DUX >>>>>>>>>
che non solo iniziò una relazione proprio con l'amico di suo marito Mussolini,
ma contribuì non poco alla affermazione del suo (non di stampo socialista
ma particolare) Fascismo e proprio a lei si deve lo sviluppo dello stesso, fin
dal primissimo giorno. Essendo molto ricca, personalmente contribuì con
molte sue sovvenzioni in denaro. Fu infatti lei la Sarfatti la finanziatrice
del nascente Partito di Mussolini. Ed essendo una giornalista, contribuì
a far nascere la rivista "Utopia" (specie di ponte gettato tra il
passato socialista e il futuro fascismo - che fu la prima impresa editoriale
autonoma tentata da Mussolini - dopo l'uscista dall'"Avanti" - quando
fondò il“Popolo d’Italia” e dove la Sarfatti fu anche
qui redattrice.
La Sarfatti poi fu anche la fondatrice di "Gerarchia" (una rivista
di teoria politica fascista). Ed é sempre lei che diventa la coordinatrice
di tutto il movimento fascista. Lei fu definita un’anticipatrice del fascismo,
ma di un fascismo borghese e non quello socialista quando questo termine "fascio"
e "fascista" era a loro dato quando facevano le varie manifestazioni
scioperistiche proletarie, piuttosto cruente, .... (dove a menare c'era lo stesso
Mussolini che finì anche in galera).
(La figura della Sarfatti in Italia per questa nascita nel fascismo, nel secondo
dopoguerra, divenne scomoda parlarne e non fu più citata da nessuno perchè
non certo gradita nè dai comunisti, né dagli ebrei stessi, oggi
entrambi svisceratamente antifascisti).
Ma non dimentichiamo che la famosa Banca popolare di Milano era stata fondata
dall'ebreo Luzzatti. E che la altrettanto famosa Banca Commerciale Italiana
fu anch'essa fondata da ebrei, e che gli altrettanto famosi Fratelli Treves
( una famiglia ebraica in Piemonte) iniziarono a pubblicare "Il Corriere
di Milano" diventato poi "Corriere della Sera", assieme all'
"Illustrazione Italiana" primo rotocalco settimanale fotografico.
Nel '24 diventata vedova, la Sarfatti pubblicò una singolare Biografia
di Mussolini col nome DUX. Iniziò da quando Mussolini nacque a Dovia,
raccontando la miseria di casa Mussolini, la sua brutta vita adolescenziale
e giovanile i suoi primi anni di scuola, la vita grama che fece prima e dopo,
quando volle (evitando così di fare il militare) abbandonare l'Italia
per andare in Svizzera a fare mille mestieri (il cioccolataio, il muratore,
il facchino) per guadagnarsi da vivere, in un ambiente molto ostile, sempre
senza soldi in tasca, fino al punto di andare a dormire sotto i ponti, dove
venne come vagabondo arrestato ed espulso dalla Gendarmeria Svizzera. Rientrato
poi in Italia, dovette presentarsi al distretto militare, e messa la divisa
andò nella guerra che era da poco iniziata. Lui (come ex socialista)
aveva sempre osteggiato l'intervento dell'Italia, ma poi inprovvisamente divenne
un convinto interventista.(che gli costò l'allontanamento da giornale
di sinistra l'Avanti).
Questa biografia della Sarfatti - fece nascere una umana simpatia a tutti gli
italiani verso quest'uomo ed ebbe un successo così strepitoso di vendite
che le quasi 2 milioni di copie entrarono in quasi tutte le case delle ci delle
famiglie italiane, diventate fasciste, quando per molti il (nuovo) "Fascismo"
significava dire "Mussolini". Furono stampate 17 edizioni, tradotta
poi anche in 18 lingue. Negli USA se ne stamparono 500.000 copie e perfino in
Giappone 300.000 copie.
Questa biografia era molto accurata. Lo stesso Mussolini ci fece una singolare
prefazione, che iniziò con queste parole "In questo libro c'è
la mia vita....." ecc. ecc. E per gli italiani nei suoi confronti nacque
un'empatia enorme.
Con questa singolare
biografia così appassionante la Sarfatti fu indicata - "La donna
che inventò Mussolini" . Mentre Anna Kuliscioff ( rivoluzionaria
e terrorista, passionale nella vita privata e nell'azione politica, antesignana
del Femminismo) fu invece impietosa definendo Mussolini "é solo
una testa calda". >>>biografia
>>Kuliscioff >>>>
Ma la Sarfatti non solo fu l’autrice del libro, ma era stata anche la
protagonista e indubbiamente la pigmalione del fondatore del fascismo. Fu proprio
lei a fare di Mussolini una celebrità mondiale (ricordiamoci delle 17
edizioni di Dux all'estero) . A lei - ma fin dal primo giorno - si deve lo sviluppo
del fascismo, ed ebbe un ruolo fondamentale quando proprio lei gli aveva organizzato
nel '19 la famosa Riunione San Sepolcro con i locali messi a disposizione da
suoi amici ebrei. C'erano 7 industriali ebrei a questa riunione, e fu proprio
uno di loro (Goldman) a procurargli la sala della riunione, dove
Mussolini fondò i "Fasci di combattimento" ed espose il suo
nuovo "Programma".
Sui giornali della
grande stampa viene ripetuto che "l'adunata sarà
importantissima",
"Sarà creato l'antipartito, sorgeranno cioè i Fasci di Combattimento
che faranno fronte contro due pericoli: i contrari (la vecchia Borghesia) e
quelli distruttivi (dove la Sinistra l'ammira e vorrebbe anche in Italia una
Rivoluzione Russa ).
ALBERTINI direttore del Corriere della Sera: commentò il
giorno dopo "Il fascismo ora interpretato é
l'aspirazione più intensa di tutti i veri italiani" .
Gli fece eco il direttore de La Stampa di Torino:
"Il governo Mussolini é l'unica strada da percorrere per ridare
agli italiani quell'"ordine" che tutti ormai reclamano intensamente".
PETACCO in seguito in Storia del Fascismo, nel capitolo "Le
benevola attesa della grande stampa" cosi' riassume gli articoli della
stessa. "I fascisti sono violenti. Ma appaiono anche i più forti
e pertanto decisi - come dicono - a usare questa forza per bonificare il Paese
sia pure passando attraverso l'ineluttabile fase della violenza".
(Nel '36 Togliatti tornato dalla Russia incitava i comunisti italiani a seguire
il programma di San Sepolcro, dobbiamo prendere pure noi il manganello. - Ma
poi oppotunisticamente a fine guerra (deludendo i suoi vecchi compagni rimasti
filorussi) si mise a disposizione del nuovo governo De Gasperi diventatando
MInistro della Giustizia).
Il resto é storia che troviamo su Storiologia in molte, moltissime altre
pagine.
(una curiosità
Gli ultimi papi, quelli nel corso della "Difesa della Razza" e "nelle
deportazioni" - avvenute poi proprio a Roma nel Ghetto nel '43 - non condannando
i nazisti non furono molto chiari, anzi piuttosto ambigui, - anche se poi dissero
- che era per evitare in Gemania delle eventuali persecuzioni verso i cristiani.
Sono noti "i silenzi" di PIO XII (ricordiamoci che lui era stato in
Germania per 10 anni Nunzio Apostolico) che non denunciò mai con fermezza
la linea discriminatoria dei nazisti verso gli ebrei; gli interventi furono
vaghi - mai una condanna "esplicita" e con l'andare del tempo i sospetti
dei "silenzi" divennero più pesanti. Soprattutto quando - ancora
nel '45-'46-'47 - lui PIO XII si oppose all'emigrazione degli ebrei in Palestina.
E neppure volle riconoscere in seguito nel '48 il neonato Stato di Israele.
E vogliamo inoltre ricordare che ancora con lo stesso Pio XII le Messe nella
liturgia cattolica terminavano sempre con una “Invocazione anti-giudaica,
incolpando di essere gli ebrei i perfidi deicidi di Cristo"; ed era una
vera e propria maledizione degli ebrei ..."Oremus et pro perfidis Judaeis".
Solo dopo il Concilio Ecumenico del '62, Papa Giovanni XIII nel 1965 abolì
la infamante frase. Che era una locuzione latina, già presente nel VI
secolo - non sappiamo fatta da chi - ma che durò 1300 anni, fino a quanto
detto sopra anno 1965.
Ma qui vogliamo
ricordare che nonostante le "leggi razziali" fin tanto che ci fu al
potere Mussolini e il suo fascismo, gli ebrei non erano stati toccati fisicamente.
Anche se - volendo i fascisti accontentare Hitler - ci furono alcune restrizioni
e allontanamenti dai posti pubblici, per far posto a quelli che - per certi
acciaisti - cinicamente veniva comodo! e premevano per averli loro quei posti.
A Roma nel Ghetto dove dai tedeschi vennero catturati e deportati gli ebrei
che vi erano dentro - fu fatta solo il 14 ottobre quando fin dal luglio era
già avvenuta la caduta di Mussolini e del fascismo - (dal ghetto furono
deportati furono 6806; morti nei vari campi 5969, sopravvissuti 837. Secondo
le stime ebraiche più recenti.
Qui non si tratta
di voler salvare il fascismo dal razzismo, ma solo voler riconoscere la pietà
e la dignità di tutto il popolo italiano, che in quella tragedia si comportò
con tanta umanità. (ma questo anche perché in più di 7-8.000
comuni italiani non avevano mai visto dalle loro parti un solo ebreo in faccia.
A parlare di loro e ricordare l'odio per gli ebrei era solo il curato alla fine
della sua Messa. La maggior parte dei 30-40 mila ebrei in Italia vivevano solo
in alcune grande città.
Inoltre, Giorgio
Pisanò, storico giornalista, scrive e ci ricorda che – “fin
dal nel 1939 - per gli ebrei discriminati (con l'avallo di Mussolini) per coloro
che erano stati allontanati dagli impieghi pubblici, erano state aperte in Italia
delle aziende di addestramento agricolo, le “haksharoth” che entrarono
in funzione ad Airuno (Como), Alano (Belluno), Osciano e Cevoli (Pisa). E, sempre
in quegli anni pur già vigendo le “leggi razziali”, nei locali
della Capitaneria di Porto, la Scuola Marinara di Civitavecchia organizzo un
corso per gli ebrei; che poi in seguito diventeranno ufficiali della Marina
italiana.
C'è un altro
grande storico, israeliano, George L. Mosse dell'Università ebraica di
Gerusalemme, che conferma quanto sostenuto sopra da Giorgio Pisanò; infatti
a pag. 245 del suo libro "Il Razzismo in Europa" si legge: "Come
abbiamo già detto, era stato Mussolini stesso a enunciare il principio:
"discriminare ma non perseguire". Anche se poi alcuni sfegatati fascisti
(gli acciaisti) si spinsero molto più in là, senza che Mussolini
potesse intervenire".
Ma molte testimonianze più valide ci vengono anche da coloro che quelle
esperienze le vissero.
Lo stesso israelita,
attento storico dell’”Olocausto ebraico“, Mondekay Poldiel,
ha scritto: “l’amministrazione fascista e quella civile si diedero
da fare in ogni modo per difendere gli ebrei, per fare in modo che quelle leggi
rimanessero quasi lettera morta".
Ed anche la storica
ebrea Rosa Paini ("I sentieri della speranza", a pag. 28): "Nel
1938 (quindi molto molto prima del 16 ottobre '43 - nel Ghetto) nasceva in Italia
la Delegazione Assistenza Emigrati (DELASEM), un'organizzazione ebraica che
salvò migliaia di ebrei in fuga dai Paesi dell'Est europeo che i nazisti
andavano occupando".
Paradossalmente
ne salvò di ebrei anche Almirante - oggi il così tanto odiato
uomo dalla Segre, anche se gli girò in casa per 30 anni quando il marito
Paci era dentro il partito detto anche fascista, il MSI - Ma proprio Almirante
a Milano si era dato da fare per nascondere una famiglia ebrea per evitargli
la depostazione - Famiglia Levi - e che quando poi diedero la caccia a lui per
portarlo Piazzale Loreto, i Levi ricambiarono il favore, nascondendo lui per
diverse settimane.
Quanto a umanità,
con quello che era accaduto a Milano, a Piazzale Loreto, in una guerra quasi
civile, non ci fu di certo umanità, ma ci furono degli italiani contro
italiani, ci furono delle vendette per vecchi rancori nel triangolo rosso, nelle
stragi d'innocenti, nelle campagne per rubar loro alimenti, e che reagendo a
quei veri e propri furti, venivano subito uccisi senza processi; altri eccidi
furono quelli buttati nelle Foibe. E tante altre odiose gesta condannabili di
tanti tanti altri ancora.
Ma prima del periodo
ricordato sopra, in quello delle elezioni del dopoguerra, in giro per l'Italia
per la propaganda della DC in preminenza tutta cattolica, c'era Padre Lombardi
detto "Il Microfono di Dio". Lui si scagliava contro gli Ebrei associandoli
ai Comunisti; e gridava dai palchi o dai balconi in tutte le piazze d'Italia
"bisogna distruggerli, bisogna distruggere gli ebrei e i comunisti"
- "Sono un popolo senza Dio" e minacciava le scomuniche terminando
con una invocazione che sembrava una dichiarazione di guerra: "O con Cristo
o contro Cristo". - E attivo quasi più di Padre Lombardi: vi era
anche LUIGI GEDDA - che in ogni angolo d'Italia, fondò i suoi "COMITATI
CIVICI" e formando gli "Eserciti della Fede". Lui si scagliava
contro "L'IMPERO DEL MALE" - C'era anche il Card. Ruffini che chiedeva
di mettere fuori legge il PCI, e il 1° luglio '49 il Sant'Uffizio emise
il decreto di scomunica dei suoi aderenti e perfino chi leggeva i loro giornali
(che sparirono subito dalle edicole).
Ma ricordiamo che già nel 1923 Don Sturzo lui il fondatore del Partito
Popolare (futura DC) diceva anche lui contro gli ebrei: "Noi non permetteremo
mai come cristiani la profanazione giudaica". - "Loro hanno sempre
negato la divinità di Cristo".
MA LASCIAMO QUESTI
DISPUTE DI CARATTERE RELIGIOSO E ANDIAMO OLTRE
A segnare davvero il successo degli ebrei nella finanza occidentale, era stata
soprattutto la rivoluzione industriale. Con l'industrializzazione e i commerci
servivono sempre nuovi fondi per avviare le attività e soprattutto occorrevano
finanziatori, dei capaci professionisti della finanza, e fra questi a beneficiarne
appieno furono proprio gli ebrei. Non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti.
Gli ebrei che nei primi anni del '900 erano sbarcati negli USA inziarono poi
- con le fughe dalla Germania, ad essere molti, pari ai milioni che in seguito
si erano insediati anche nella Palestina, e che poi nel 1948 crearono lo Stato
di Israele. Fondato si da chi si era rifugiato negli anni precedenti ma anche
da quelli che vi erano poi approdati nel dopo '45, dopo la fine delle persecuzioni.
Quelli scampati dai campi di concentramento, Insediandosi diventarono presto
degli strabilianti protagonisti, eccezionali nell'economia (vedremo più
avanti la consistenza in termini economici)
Il territorio dove
nacque lo Stato di Israele, come superficie territoriale e come popolazione,
gli ebrei sono quasi pari a una regione italiana grande come la Lombardia (ma
oggi hanno un reddito Lordo e Pro Capite quasi del doppio.
Lombardia ( 9.000.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.000.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)
I 2 PIL sono solo po' meno nella Lombardia
PIL lordo Lombardia ....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi
PIL pro capite Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni
Rispetto alla popolazione mondiale sono solo 1 millesimo degli attuali 8 milioni
di abitanti.
A contribuire ai
primissimi insediamenti anteguerra in Palestina furono indubbiamente gli ebrei
che erano fuggiti dalla Germania durante la loro persecuzione. E lo furono ancora
di più quando dopo appena un paio d'anni alla fine della guerra, in questi
territori dove fino allora la Palestina non era uno Stato ma solo un protetterrato
Inglese. I Palestinesi che vi erano con i loro gruppi a macchia di leopardo,
ci avevano creato delle fattorie e le gestivano come una loro (vera e propria)
proprietà. Quando si insediarono gli ebrei sia i precedenti che poi i
successivi, trattavano con questi abusivi, pagando tuttavia delle somme queste
fattorie (fantasma). . Ma poi dopo un paio d'anni '46-'47) con gli ebrei sempre
in progressivo aumento, provocarono crescenti tensioni con i palestinesi. Ma
non tutti perché circa il 20% della popolazione è rimasta (e lo
è anche oggi) araba e ha condiviso con gli israeliani le nuove leggi.
Leggi che furono immediatamente applicate perchè non si poteva certo
continuare a fare illegalmente quelle compavendite senza un vero Stato che regolasse
non solo le proprietà ma aanche i varie commerci che si stavano sempre
di più sviluppando.
Fu per questi motivi che decisero di creare lo Stato di Israrele. Ovviamente
applicando le nuove normative, per i palestinesi abusivi finivano quelle vendite
bislacche. E furono proprio questi abusivi a negare la fondazione dello Stato
ed anche a minacciare i cittadini di questo nuovo Stato.
Uno Stato con un
popolo così minuscolo, che fino a pochi anni prima era disperso in tutto
il pianeta senza una Patria e che per secoli fu anche perseguitato, ci chiediamo
un po' tutti come ha fatto - insediandosi - a ritagliarsi un ruolo da protagonista
nella società contemporanea?
A partire dal 1948, fondato lo Stato - come accennato sopra - nell' insediamento
sono presto diventati dei protagonisti nel territorio non solo nella economia,
ma sono anche diventati dei veri protagonisti in moltissimi settori strategici.
Indubbiamente sono stati aiutati anche dai loro cugini negli USA, dove qui si
contava ormai una popolazione pari al nuovo Stato. Ma anche lo stesso Stato
statunitense fu subito pronto (unico e primo nel mondo) a riconoscere il nuovo
Stato d'Israele, forse mirando a mettere in atto una strategia non solo politica
ma anche militare. Fu una decisione che permetteva agli USA di avere con il
nuovo Stato una base strategica anche in Medio Oriente e nell'Asia Meridionale;
due zone fino allora poco toccate dalle due guerre mondiali ma che con l'Islam
in forte crescita, avrebbe potuto creare in futuro grossi problemi non solo
agli Usa ma anche in Oriente. (ed è quello che poi si è venuto
a creare in questi anni di guerre locali.
Guardando il territorio
in Medio Oriente e Asia Meridionale nella carta geografica, vediamo circa 63
paesi che sono a maggioranza islamica. Che hanno avuto negli ultimi tempi anche
una penetrazione in Europa, pari a circa 40 milioni. Che fanno un totale di
ca 2 miliardi di islamici. Il 25% della popolazione mondiale.
Sembra piuttosto
singolare che in USA ci siano molti personaggi di origine ebraica che hanno
fatto la storia dell'economia e della finanza statunitense.
Ma negli USA con
il Capitalismo nascente fin dalla fine dell''800 era avvenuta la Rivoluzione
Industriale. Nacquero delle gelosie, e vi erano alcuni gruppi statunitensi che
non volevano stranieri che vi sbarcassero, nè bianchi nè neri,
né ebrei accusati di voler snaturalizzare i valori della società
americana, sebbene quest'ultima si dimostrava molto aperta verso l'integrazione
degli stranieri.
Fra questi stranieri
che sbarcavano, sopratttutto vi erano - primi anni del '900 - i primi ebrei
che dall'Europa erano giunti negli Stati Uniti portandosi dietro la fama di
essere dei presta denari; ma quando iniziarono a prestarlo ai vari primi imprenditori,
se alcuni di questi poi fallivano perchè incapaci, la colpa non la davano
a se stessi per incapacità, ma la davano sempre ai cosiddetti usurai
ebrei.
(com'era avvenuto nella stessa Europa nei vari secoli. Quando vi erano cataclismi
naturali, pesti, malattie varie, i cristiani pretestuosamente davano subito
la colpa agli ebrei, scatenando perfino rivolte, ostilità, persecuzioni
contro di loro. Come detto sopra, veniva comodo cacciarli così non pagavano
i debiti contratti.
(e qualcosa del genere accadde proprio nel 1933, che narreremo più avanti.
Ma volendo qui farla in breve, Schacht ridiventato Presidente della Reichsbank,
appena qualche settimana prima che andasse al Governo Hitler, aveva rivoluzionato
tutta la finanza fino allora esistente (con la Repubblica di Weimar - con la
sua enorme inflazione, nell'ordine del 100- 300-500-1000, e che a fine anni
'20 finì di essere del tutto incontrollata; un chilo di pane si pagava
un miliardo con quella carta straccia che era diventato il Marco). A prosperare
erano solo i sempre più numerosi banchieri ebrei, erano solo loro che
prosperavano. Non vi era nemmeno più un azienda e nemmeno più
un tedesco, che non avesse contratto debiti con loro. I principali provvedimenti
che Schacht prese furono: l'annullamento del debito estero e la nazionalizzazione
delle grandi imprese. Queste prima della guerra poi persa a inizio '900 erano
all'avanguardia in ogni tipo di produzione nell'intera Europa. Questi nuovi
provvedimenti di Schacht erano quelli della intermediazione finanziaria che
impediva le fuoriuscite di capitali. Gli europei quando vendevano alla Germania
doveva accettare pagamenti solo in marchi e a sua volta quando era la Germania
che vendeva agli europei, questi acquirenti dovevano pagare in marchi. Fu un
capolavoro !!!!! Ma che mise subito in una grave crisi le banche ebree. Cessarono
non solo i prestiti, ma quel dollaro che era diventato per 10 anni onnipotente
(durante la Weimar) non veniva più scambiato. E se il panico avvenne
in Germania, fu peggio negli USA (che alimentava di dollari le banche in Germania,
ricavandone enormi profitti). Corsero ai ripari in un modo guerresco. Nel marzo
del 1933 (mentre proprio in quel momento diventava capo del governo Hitler)
la americana Comunità Mondiale degli Ebrei DICHIARAVA GUERRA ALLA GERMANIA.
Sui giornali l'invocazione era senza mezzi termini....."La Germania deve
perire" - "Bisogna castrare tutti i tedeschi". (vedi i giornali
alla metà della prima pagina di Storiologia).
Ma negli USA vi
erano forti ostilità di una cerchia di uomini che avevano forti ideali
nazionalisti e discrimatori, quali il razzismo e l'antisemitismo, che propugnavano
la superiorità della cosiddetta "razza bianca". Il nome di
uno di questi forti gruppi con questa ideologia era la "confraternita"
del Ku Klux Klan, dove l'uguaglianza sociale doveva essere bandita. Questo loro
compito ritenevano fosse assegnato loro direttamente da Dio. E non erano pochi,
sappiamo che negli USA, ancora negli anni venti, il Ku Klux Klan, superava il
numero di 4.000 000 di membri (nel '24, 6.000.000) dove vi erano anche alcuni
politici nelle sue file. Anche se fin dal 1871 questa "confraternita"
nazionalista del Ku Klux Klan, pur essendo già allora numerosa, era stata
contrastata da un Presidente Usa (Ulysses Grant), che contro di loro emanò
prima il Klan Act e poi l'Enforcement Act: lui riteneva questa "confraternita"
essere un gruppo terroristico illegale da contrastare anche con l'uso della
forza.
Tutti questi "Nazionalisti" indicavano che tutti i mali degli USA
erano i banchieri ebrei e la loro malavita (come vedremo c'erano entrambe) .
Ricordiamo che a New York negli anni Venti era sorta la più grande organizzazione
criminale della malavita americana (e guarda un po') con a capo il famoso Lucki
Luciano), che si alleò - per ottenere ulteriori maggiori profitti - con
due gruppi ebraici singolari, per nulla legati agli altri gruppi di cugini ebraici,
che perfino li osteggiavano, perchè operando quei due gruupi, nella malavita
portava a loro solo discredito. Erano questi due gruppi quasi peggiori dei "nazionalisti"
del Ku Klux Klan.
Erano questi due
la "Murder" di SIEGEL e quello di LANSKY (entrambi di origine ebrea)
e con Lucki Luciano crearono “il trio fraterno” di tutta la malavita
americana, durata quasi un ventennio
(Furono dagli altri bollati come dei criminali mafiosi, anche se poi nella 2a
Guerra Mondiale, il sempre potente Lucki Luciano (liberato dalla galera dove
era accidentalmente finito) e sia anche Lanski furono poi usati dagli statunitensi
per lo sbarco in Sicilia, per unirsi alla mafia locale che avrebbe dovuto favorire
gli sbarchi sull'isola).
Nei precedenti
anni - dal '20 al '30 - negli Usa erano sbarcati non solo gli ebrei ma anche
tanti italiani, la maggior parte di questi erano considerati tutti miserabili
analfabeti, straccioni e ladri, da meritarsi subito - senza un processo - il
linciaggio delle folle inferocite quando commettevano furti e omicidi. Era questa
punizione la "Legge di Lynch", un termine indicante la pena di morte
senza processi. Il nome divenne famoso quando ci fu un linciaggio di italiani,
che fra l'altro erano stati accusati ingiustamente.
Ma oltre gli ebrei
e gli italiani miserabili (perseguitati dai "Nazionalisti" del Ku
Klux Klan), era sbarcata anche la mafia siciliana le cui intenzioni erano ben
rappresentate da un curioso nome: "Cosa nostra", una espressione che
fu poi creata proprio da Lucky Luciano, che iniziò ad essere il potente
Capo Mafia e ben presto considerato . indiscusso Capo - anche in tutti gli Stati
Uniti.
Ma "Cosa Nostra" invece di dare come facevano gli ebrei in prestito
dei denari, gli uomini di Luki Luciano, agivano al contrario, pretendevano denari
("Il pizzo") senza aver mai dato alcun prestito; bastava - nell'agire
- che i malcapitati avessero una attività commerciale. In breve con una
struttura ben ramificata riuscirono a controllare tutti gli affari leciti e
illeciti riuscendo a inserirsi in 26 città statunitensi, diventando il
gruppo criminale organizzato, il più grande degli Stati Uniti.
Vennero poi, anni
d'oro della mafia, con altri due grandi capi: Al Capone e Vito Genovesi, questo
quando (dal '20 al '33) ci fu il "proibizionismo" oltre l'inizio del
commercio delle droghe, fu la redditizia prostituzione che creò migliaia
e migliaia di bordelli in ogni angolo delle città. Nei primi anni '20,
l'ormai dominante Lucki Luciano volle allargare ulteriormente i suoi domini
stringendo patti con i soliti due gruppi di ebrei per ottenere maggiori profitti.
Arriviamo all'anno
1935, Lucki Luciano, era all'epice del potere, e viveva come un Imperatore a
New York nelle suite di lusso al Waldorf-Astoria con le sue affascinanti belle
donne e con l'amico 20enne, Franck Sinatra che gli cantava le sue canzoni. Quando
per una banale - ma infamante denuncia di una prostituta (assieme ad altre come
lei sfruttate e poi buttate via) accusarono Lucki di essere un Capo Criminale
dei bordelli. Lui finì come un banalissimo mariuolo, arrestato e anche
condannato a 30 anni di carcere.
L'uomo più
potente d'America finì dunque così ??? No !! Quando gli americani
decisero nel '43 di entrare in guerra e di sbarcare in Italia, si ricordarono
di Lucky e lo scarcerarono per inviarlo nello sbarco che avevano deciso di fare
in Sicilia. Il Boss doveva prendere contatto con tutti i suoi amici mafiosi
dell'isola, in modo che si sarebbero adoperati per facilitare lo sbarco alleato
in Sicilia (luglio 1943). Lui fornì anche tutti i nomi degli amici capi
mafiosi sull'isola. E questi si erano subito messi a sua disposizione per collaborare
con gli americani.
Qualcuno in seguito negò questa presenza di Lucki in Sicilia, ma oggi
sappiamo con certezza che lui soggiornò a Palermo, presso il Grand Hotel
et des Palmes dove qui ricevette numerosi membri del separatismo siciliano dall'Italia
e i boss mafiosi che iniziarono subito a mettersi a disposizione con Lucki e
con gli americani.
Giunsero perfino a concepire che finita la guerra con la ventata voglia di separatismo
che girava sull'isola, che la Sicilia sarebbe diventata uno Stato degli Stati
Uniti. Già giravano le bandiere, con il nuovo stemma e la nuova stella.
Ma non solo in Sicilia, perfino gli italiani mafiosi a New York fecero uscire
una rivista con l'immagine del nuovo simbolo. (vedi le immagini e i manifesti
in Storiologia)
Il 28 LUGLIO '43
uscì il "MANIFESTO SEPARATISTA", che chiedeva ufficialmente
agli Alleati che la Sicilia fosse eretta a Stato sovrano degli USA indipendente
dall'Italia, in quel Mediterraneo nella quale la Sicilia era fiorita e ne é
il centro.
Ma non é che questo separatismo fosse soltanto una espressione della
mafia e dei latifondisti. Il separatismo aveva coinvolto un po' tutta l'isola;
giovani e anziani, ricchi e poveri, intellettuali e operai, al punto da superare
il numero di 500 mila i militanti del "Separatismo" . A fondare questo
Comitato e a diventarne leader fu Andrea Finocchiaro Aprile, sempre in stretti
contatti con i servizi segreti statunitensi ma anche inglesi e francesi con
Winston Churchill e Charles de Gaulle.
Ma lo Stato sovrano indipendente legato agli USA, per la Sicilia rimase un sogno,
anche se poi Finocchiaro ricevette il contentino quando fu creata in Italia,
una speciale Regione pienamente Autonoma e con un proprio Parlamento. Non senza
polemiche e manifestazioni dei "separatisti" che li trattarono come
di rivoltosi, dei "banditi".
Qualcuno disse che se invece di inviar Lucki Luciano, avessero inviato sull'isola
degli ebrei che ci sapevano fare, sicuramente la Sicili sarebeb diventata uno
Stato Americano.
Ora torniamo agli
Ebrei degli Stati Uniti. A parte i due gruppi anomali che si erano uniti a Luky
Luciano, gli altri avevano iniziato ad essere numerosi e molto molto attivi
nelle imprese di ogni tipo.
Nel 1880 erano
250.000 gli ebrei. Nel 1915 era già di mezzo milione nella sola città
di New York. Da questa data loro divennero rapidamente parte della vita statunitense
e nel corso del tempo sono riusciti ad ottenere un netto successo in molti campi
e aspetti della vita sociale. Fino ad arrivare all'OGGI, con gli ebrei statunitensi
(diventati 7-8 milioni) che posseggono il reddito pro capite più elevato
di qualsiasi altro gruppo, quasi il doppio del reddito medio dei non ebrei.
UN GRANDE SUCCESSO
GLI EBREI LO OTTENNERO (com'è noto) NON SOLO NELLA FINANZA CON LE LORO
BANCHE MA ANCHE nelle varie attività di intrattenimento, come NEL CINEMA
E NEI MUSICAL. La loro originalità, pur contenuta nell’alveo di
un filone comune, con una apertura alle più diverse contaminazioni, come
ad esempio quella della musica jazz.
La popolazione
ebraica statunitense non ha mai superato il 3% ma quasi ancora oggi tutti i
professionisti del cinema, sono ebrei all’80%, confermando “una
ricchezza di talenti". Anche se gravata da violenti pregiudizi secolari,
e perfino perseguitata (come quelli già ricordati sopra col nome di Ku
Klux Klan).
La nascita di quasi
tutti i colossi della grande industria (inaugurata vagamente in Francia da Lumiere)
ebbe origine in California, in un piccolo villaggio di poco più di 500
abitanti: HOLLYWOOD. Qui viene fondato da alcuni ebrei il futuro centro dell’industria
cinematografica, con i primi teatri di posa, divenendo nel corso di pochi anni
la sede delle principali compagnie di produzione cinematografiche americane.
Le prime figure di rilievo furono T. Edison, e W. N. Selig, che aprì
nel 1907 il primo grande studio cinematografico della California. Seguì
David W. Griffith, della Biograph, mentre la Nestor Film (futura Paramount),
vi aprì il primo studio nel 1911. Ma l'impulso più significativo
allo sviluppo come centro della produzione cinematografica fu dato quando il
regista Cecil B. De Mille si inventò una serie di Western, ottenendo
un grande successo e iniziò ad esportarli in tutto il mondo. Nel mentre
di aprirono altri studi. Ben presto si contarono ben cinquanta studi cinematografici.
Oltre a piccoli studi indipendenti. Ma i 7 grandi poi si associrono e aprirono
gli otto maggiori studi dove si producevano circa il 90% di tutti i film statuniteni.
Fra queste la Metro-Goldwyn-Mayer, la 20th Century Fox, la Paramount, la Universal,
la Columbia, la RKO. Tutte fondate da ebrei, e nel 1922 crearono anche un efficiente
trust che venne chiamato Motion Picture Producers and Distributors of America
(MPPDA)
Conviene partire proprio da Hollyvood, dalla capitale dell’industria cinematografica
americana perché lì si sono concentrate, attraverso il cinema,
sia la musica che l’umorismo di radici ebraiche. La nascita di quasi tutti
i colossi dell’incipiente industria (ma inaugurata in Francia dai fratelli
Lumiere) risale alle fortunate iniziative e talvolta ai capitali di immigrati
ebrei: la Metro-Goldwyn-Mayer, la 20th Century Fox, la Paramount, la Universal,
la Columbia, la RKO furono fondate da ebrei. Finanche la più modesta
United Artists ebbe tra i suoi cofondatori Douglas Fairbanks, di origini ebraiche.
Con l’avvento
del “sonoro” nel cinema hollywoodiano sono anche legati i “musical”.
I primi nacquero a Broadway negli anni ‘20, poi si estesero negli altri
States e nel resto del mondo. La United Artists ebbe tra i suoi cofondatori
Charles Chaplin (lui arrivò negli USA nel 1911) , Buster Keaton, Douglas
Fairbanks, pure loro entrambi di origini ebraiche.
l contributo più ricco, più costante (e più ebreo) al cinema
hollywoodiano è legato al “musical”. Nato sulle scene di
Broadway negli anni ‘20 e poi, titolo dopo titolo, trasferito pari pari
sul grande schermo può vantare un pedigree giudaico incredibile che fonda
le sue radici nel valzer viennese e francese. Possiamo partire da Johannes Strauss
senior incrociando poi Offenbach, ebreo francese, e proseguendo con i discendenti
degli Strauss, il grandissimo Johannes junior, Joseph e Eduard cui fanno seguito
Emile Waldteufel, Sigmund Romberg e Emmerich Kalman. Benché ebreo, Kalman
piaceva molto a Hitler il quale dopo l’annessione dell’Austria gli
offrì il titolo di “ariano onorario”
Di origini ebraiche erano anche Danny Kaye, Jerry Lewis, il regista Mel Brooks
(“Frankenstein Jr.”) il grande Woody Allen, gli attori Gene Wilder
e Marty Feldman. Questi artisti furono subito amati da tutti, come Yul Brinner,
Paul Newman, Dustin Hoffman, Peter Sellers, Walter Matthau, Scarlett Johansson,
Natalie Portman e tanti altri. Insomma possiamo ben dire che il grande schermo
hollywoodiano e i musical possono vantare un pedigree tutto ebraico. Ma é
ovvio che iniziarono e ci furono poi gli interessi politici e questi diventarono
quasi prevalenti rispetto alle questioni economico-finanziarie. Fu creata l'istituzione
della MPEA (Motion Picture Export Association); che nella sostanza era un Dipartimento
di Stato. Ma non é che incise molto, perché ormai gli altri avevano
create delle potenze.
L’introduzione
del “parlato” nel cinema americano, aveva già conquistato
il mondo con la geniale comicità di Chaplin e Buster Keaton, l’umorismo
ebraico fece il suo ingresso trionfale facendo conoscere alla platea internazionale
gli irresistibili “nonsense” dei fratelli Marx (cognomen omen, vedi
Karl) ai quali fece seguito nei decenni a venire una sfilza incredibile di fuoriclasse
del grande schermo, alcuni dei quali capaci non solo di far ridere ma anche
di cantare e ballare. Di origini ebraiche erano infatti Danny Kaye, Jerry Lewis,
il regista Mel Brooks (“Frankenstein Jr.”) il grande Woody Allen,
gli attori Gene Wilder e Marty Feldman. La fortunata serie di film umoristici
iniziata con “L’aereo più pazzo del mondo” e proseguita
poi con “Una pallottola spuntata” ed altre esilaranti pellicole
degli anni ‘80 è dovuta al trio costituito da Jim Abrahams e dai
fratelli Zucker. Di genitori ebrei erano anche i registi John Landis (“Animal
House”, “The Blues Brothers”) e i fratelli Cohen, prodighi
nei loro film di memorabili spunti ironici così come alcuni di quelli
diretti da Steven Spielberg.
Durante le espresse
insofferenze nei riguardi degli ebrei a inizio '900 - come quelle quelle del
Ku Klux Klan - con i loro violenti pregiudizi secolari che esprivevano gelosie
(ma dicevano anche essere pericolosi per gli stessi americani doc). Erano gelosie
per le loro grandi capacità, seguite dai successi in ogni campo, che
permettevano a loro di primeggiare in tutti i settori ricordati sopra.
E proprio per questo, si aggirò una pubblicazione singolare: "I
Protocolli dei Savi Anziani di Sion". Nel testo si descriveva un fantomatico
congresso sionista avvenuto nel 1897. L'intento di chi lo aveva diffuso era
di addossare agli Ebrei la colpa di tutta una serie di problemi. Sostenendo
che era in atto una cospirazione ebraica che avrebbe avuto come obiettivo il
dominio del mondo attraverso l’alta finanza. Una venuta dell'antiscristo,
e il dominio di Satana.
Il testo scritto
da fantomatico un agente segreto nel 1903, venne poi diffuso nel corso della
Prima guerra mondiale e subito dopo l'avvenuta la Rivoluzione Russa del '17.
E qui é necessario a narrare cos'era la Russia prima della rivoluzione.
La Venuta dell'Anti-Cristo e il dominio di Satana sulla Terra, dello scrittore
russo Sergei Nilus. Fu proprio Nilus Nilus fece pubblicare diverse edizioni
dei Protocolli in Russia come parte di una campagna antisemitica. Benché
le prime edizioni fossero in russo, i Protocolli si diffusero presto nel resto
del mondo da espatriati russi dopo la rivoluzione del 1917. Alcuni di questi
dichiararono che i Protocolli fornivano una prova che i giudei stavano dietro
la Rivoluzione russa. Il giorno della morte di Nilus, l'Europa era stata inondata
da milioni di copie dei Protocolli.
Ma gli ebrei dissero che era solo una falsificazione propagandistica antisemita.
(singolare che Ford negli USA, voleva diffondere i "Protocolli" stampandone
100.000 copie. - Ma il giorno dopo dalle banche ebraiche gli arrivò la
minacce di azzerare tutti i finaziamenti in corso. Ford si affrettò a
dire che erano falsi e rinunciò al suo progetto.
Cosa era poi avvenuto
con la guerra e durante questa la Rivoluzione del '17?.
La Russia prima dell'inizio della 1ma G.M. era dominata dagli Zar. Dominata
male, con tanti problemi sociali, sempre in fermento. Questa Russia zarista
- rispetto all'Europa non era in ascesa con la rivoluzione Industriale, ma guidava
le masse con le politiche dei nobili zaristi. Ma nel '17 nel conflitto queste
masse ebbero il modo di confrontarsi con altri contadini di altre nazioni e
si resero conto che loro erano solo dei servi sfruttati.
Fatta la rivoluzione, non c'erano più i potenti zaristi che si chiamavano
Marchesi, Conti, Principi, Zar, ma iniziaronoa chiamarsi "governativi".
Anche se questi nuovi emergenti "padroni" non applicavano ancora -
pur avendo formato dei Governi - forme democratiche, che via via avevano inziato
ad essere invece presenti in Francia, Inghilterra, in Germania, in Italia.
La Russia anche con i rivoluzionari al potere era rimasta al palo, poco attenta
e poco vicina al nuovo mondo che da tempo si stava formando negli altri Paesi.
Era molto arretrata. Le nuove masse uscite dalla rivoluzione, erano rimasti
ex "sudditi". E quella nuova Russia l'economia per questi ex sudditi,
era solo quella della sopravvivenza, e non certo adatti a migliorare le loro
condizioni. Contadini erano nati e contadini restavano in un territorio dove
prima il 90% delle terre era di proprietà di nobili zaristi, e solo il
10% erano contadini ma servi dei primi. E questo era il problema, che questi
i contadini non erano capaci di gestire il loro territorio. Nacquero così
che alcuni di loro, più intraprendenti diventarono degli amministratori
di aziende agricole, industriali, commerciali, ma i loro referenti erano ora
i "Politici". Ed eccoci a Lenin (lui ad aver ispirato la Rivoluzione,
che avvenne mentre lui era assente. Rientrato in Russia diventò lui il
"Politico", ma con idee un po' diverse da quelle utopistiche di Marx
(ma lo stesso Marx aveva già idee diverse da quelle iniziali. E non erano
quelle "Comuniste che già 500 anni prima erano (fallimentari) spuntate
). . Ma poi venne Stalin,
Lo Stato di ISRAELE
come territorio, popolazione, è molto molto simile alla nostra LOMBARDIA
Lombardia ( 9.900.000
abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)
il PIL un po' meno
é la Lombardia
PIL lordo Lombardia
....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi
PIL pro capite
Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni
Tutto il settore
tecnologico dello Stato di Israele può oggi vantare il maggior numero
di "statup" che sono le neonate imprese a forte connotazione innovativa.
Rothschild,
fu il capostipite degli ebrei bancari. Lui era nato nel ghetto del "vicolo
ebraico" di Francoforte. Qui da subito iniziarono a dominare nella conduzione
degli affari e nell'Alta finanza internazionale Europea, diffusa nei cinque
principali centri finanziari. Il figlio maggiore del capostipite, Nathan inviato
dal padre a Manchester, il cuore della rivoluzione industriale britannica, a
27 anni si sposta a Londra, dove fonda una banca e investe nella City, specializzandosi
in prestiti di guerra e in titoli di Stato. Presta soldi a tutti, compresa la
Francia e Inghilterra. Quando Napoleone aveva perso a Waterloo, Nathan perfino
con un mare in tempesta rientrò a Londra, e mise in giro che "Wellington
aveva perso" facendo così precipitare i titoli in Borsa. Lui li
fece acquistare fortemente svalutati, ma quando poi arrivò la
notiizia che Wellington aveva vinto, ovviamentela risalirono a quote strepitose,
facendo così guadagnare a Nathan una vera montagna di soldi.
E lui allora già
diceva: "La nostra politica è quella di fomentare le guerre, dirigendole
in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro
debito e quindi sempre più in nostro potere". Poi questo potere
é stato esercitato quando i Rothschild arrivarono anche negli Stati Uniti
dove fu fondata la banca centrale First Bank. Che contribuì alla creazione
del debito pubblico Usa e fece schierare le altre banche che prestarono alla
neonata banca centrale statunitense i soldi che le servivano per garantire le
prime emissioni di bond governativi Usa, cioè i titoli del debito pubblico
coi quali finanziare le attività del nuovo Stato federale, per creare
un esercito nazionale e ripagare i debiti dei singoli Stati. (che - dopoaver
eliminato i nativi, già si stavano azzannando tra di loro)
Si disse allora che i Rothschild possedessero di gran lunga il più grande
patrimonio privato del mondo. Eravamo ancora a fine Ottocento, inizio Novecento.
Ma lo si sostiene ancora oggi.
Lo Stato é
spesso é soprannominato "Startup National" perché i
suoi settori tecnologici e di innovazione rappresentano una parte fondamentale
del paese. I livelli di istruzione sono altissimi, avanzati, promuovono non
solo il pensiero critico, una leadership, ma anche una forte connessione tra
il mondo accademico e in quello industriale. Istituti come la Technion, le Università
di Gerusalemme, quella di Tel Aviv, non laureano solo studenti, ma sono riconosciute
a livello internazionale per i loro programmi di ingegneria, informatica, scienze
naturali, e molte altre innovazioni brevettate.
Per questo motivo
gli israeliani ricevendo alta istruzione, permette a molti di loro di entrare
rapidamente nei settori economicamente più dinamici e tecnologici. Soprattutto
negli USA, come nella stessa Israele - per le ragione di essere sempre stati
dei competenti nel campo del prestito denari - ne ha fatto degli altissimi esperti
nel campo finanziario e nelle strutture bancarie. Ma eccellono anche nei principali
settori dell'alta tecnologia avanzata, scientifica, nelle biotecnologie, con
una straordinaria concentrazione e un maggior numero pro capite al mondo con
oltre 6000 startup attive.
Oltre essere il
Paese uno dei principali destinatari di investimenti in venture capital con
miliardi di dollari investiti ogni anno in nuove imprese tecnologiche. Sono
questi investimenti fatti nella ricerca e nello sviluppo pari a circa il 4,5%.
che sono una delle percentuali più alte al mondo.
E moltissimi sono i centri R&D (Ricerca e Sviluppo) di note multinazionali
che hanno sede in Israele, come IBM, Microsoft, Google, Intel, Google e molti
altri
,
bombardamenti a tappeto, distruzione, invasioni, stupri, guerre di religione,
stragi, deportazioni, genocidi, olocausti, guerre civili
STIAMO DI NUOVO
ASSISTENDO al ritorno delle peggiori guerre che il pianeta abbia conosciuto.
Ma le 2 Guerre
mondiali, non dimentichiamolo le abbiamo inventate noi europei, e siamo stati
tanto "bravi" a farle
E se oggi l'Occidente
vuole allargare il conflitto alla Russia, la Russia a sua volta allargherà
il conflitto all'Occidente
Un'arma "utilizzabile",
a differenza dei colossali ICBM "Satan", ci saranno le vere "armi
fine-di-mondo", in grado con un singolo colpo di distruggere una intera
Gran Bretagna, una Francia, una Italia
Nel pieno delle
festività, con un lungo ponte che va dal 24 dicembre al 2 gennaio per
qualcuno sarà una occasione d'oro per prendere il nemico di sorpresa.
Chi sarà non lo sappiamo ancora. Ma di sicuro sarà un "insetto
malvagio".
Del resto già
Voltaire aveva definito gli uomini degli «insetti che si divorano a vicenda,
su un piccolo atomo di fango» . E Nietzsche aggiunse sulla falsa tradizione
della centralità del "Superuomo" .... "Noi non siamo affatto
al centro del mondo !!!!". Il Superuomo di Nietzsche è esattamente
la negazione della centralità dell’uomo della tradizione. Ma perché?
Perché questo accanimento di Nietzsche nel dire che non siamo noi al
centro del mondo?
Se le nostre vite
non avessero davvero il significato di un insetto, a noi l'uomo non ci sarebbe
nemmeno venuto in mente, perché gli esseri umani non sono speciali, spesso
ci appaiono come degli insetti, purtroppo degli insetti che però alle
volte sono micidiali.
,.
.Questo è
l’aspetto meno conosciuto, ma molto interessante. Il Risorgimento inizia
nel 1815 e dura 55anni, con costi finanziari altissimi. Il beneficiario di questa
operazione fu il Regno di Sardegna, finanziato alla maniera dei Lbo da francesi
e inglesi, i quali pretendevano una soluzione di conclusione dopo 55 anni. La
breccia di Porta Pia è perciò anche servita a dare credibilità
conclusiva al progetto risorgimentale e alle necessarie garanzie che il Regno
di Sardegna, il promotore del Lbo e pieno di debiti, faticava a dare.
C’erano grandi
esposizioni verso i Rothschild e gli Hambros, che andavano saldate in qualche
modo.
Comunque, a partire
dal 1862 e fino alla fine del secolo, il Regno d’Italia pagò il
42 % delle entrate tributarie per gli interessi sul debito, cosa che fu ragione
dell’aumento delle tasse. Questo dice Tedeschi, che non parla però
della ragione interna di tale aumento, e cioè che la borghesia italiana
con i tributi doveva mantenere anche il clero e la nobiltà cui aveva
tolto il potere, ma del cui consenso aveva bisogno per tenere sotto controllo
i contadini. Le masse di contadini del Sud, quindi, dall’Unità
d’Italia in poi furono tassate per sopperire alle necessità dei
nuovi padroni che li tassarono ulteriormente per mantenere i vecchi padroni.
Quindi i contadini furono doppiamente tassati e posti in una condizione intollerabile
le cui soluzioni furono l’emigrazione e la lotta armata, cioè il
cosiddetto brigantaggio. Furono quindi le masse contadine del Sud a reggere
interamente il peso della riunificazione, pagando i privilegi del clero e dei
nobili spodestati e gli interessi sul debito ai borghesi di Inghilterra e Francia.
Cessarono gli investimenti e il Sud, un tempo ricco, precipitò nella
situazione in cui ancora è oggi e da cui sarà tolto dalla rivoluzione
socialista che il nuovo movimento comunista italiano, con il partito dei CARC
e il (nuovo) PCI alla sua testa, sta costruendo.
***
Si pensi che il
Regno di Sardegna, cioè il “compratore”, nel 1860 aveva un
rapporto debito/Pil del 67% e pagava tassi di interesse intorno al 5,7 per cento.
Mentre il Regno delle Due Sicilie, cioè quello acquisito dai Savoia,
aveva un rapporto debito/Pil solo del 29% e pagava tassi intorno al 4,3 per
cento. I grandi finanziatori del Risorgimento, soprattutto dopo la morte di
Cavour nel 1861 cominciavano a temere un “rischio ritardo del Regno d’Italia”
e i tassi di interesse sul debito arrivarono fino al 14 per cento. Dopo la breccia
di Porta Pia, che rappresentava la conclusione simbolica della conquista risorgimentale,
i tassi crollarono alla metà, 7,5% nel 1871.
Insomma, le grandi
potenze volevano chiudere il Risorgimento anche per risanare le finanze?
Tra il 1862 e il
1900 l’Italia spende per interessi sul debito, contratto per realizzare
l’unificazione, il 42% delle entrate tributarie, ciò spiega la
crescita delle tasse e la fine degli investimenti nel Mezzogiorno, che era un’area
ricca e cessò di esserlo. Questo è il nodo storico che probabilmente
spiega il dualismo italico.
(ANSA) - (ancora
oggi 2024) "Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo
decide di destinare risorse pubbliche all'aumento degli stipendi dei ministri.
Una scelta che lascia increduli e appare ancora più grave alla luce di
una manovra di bilancio che non investe in sanità, scuola, lavoro e casa.
Rothschild
Il capostipite era ebreo nato nel ghetto del "vicolo ebraico" di Francoforte.
Da subito iniziarono a dominare nella conduzione degli affari e nell'Alta finanza
internazionale Europea, diffusa nei cinque principali centri finanziari. Il
figlio maggiore del capostipite, Nathan inviato dal padre a Manchester, il cuore
della rivoluzione industriale britannica, a 27 anni si sposta a Londra, dove
fonda una banca e
investe nella City, specializzandosi in prestiti di guerra e in titoli di Stato.
Presta soldi a tutti, compresa la Francia e Inghilterra. Quando Napoleone aveva
perso a Waterloo, Nathan perfino con un mare in tempesta rientrò a Londra,
mise in giro che Wellington aveva perso facendo precipitare i titoli del debito
pubblico inglese e aumentare quelli francesi. Lui fece prima acquistare quelli
inglesi fortemente svalutati, poi molto prima che arrivasse la notiizia che
invece Wellington aveva vinto, i suoi agenti li aveva incaricati di acquistarli.
Ovviamente alla buona notizia risalirono a quote strepitose, facendo così
guadagnare a Nathan una vera montagna di soldi.
E lui già
diceva allora: "La nostra politica è quella di fomentare le guerre,
dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più
nel loro debito e quindi sempre più in nostro potere". Poi questo
potere non si esclude sia stato esercitato quando i Rothschild arrivarono anche
negli Stati Uniti e fu fondata la banca centrale First Bank. Che contribuì
alla creazione del debito pubblico Usa e fece schierare le altre banche che
prestarono alla neonata banca centrale statunitense i soldi che le servivano
per garantire le prime emissioni di bond governativi Usa, cioè i titoli
del debito pubblico coi quali finanziare le attività del nuovo Stato
federale, per creare un esercito nazionale e ripagare i debiti dei singoli Stati.
Si disse allora che i Rothschild possedessero di gran lunga il più grande
patrimonio privato del mondo.
Ma eravamo ancora
a fine Ottocento, inizio Novecento.
Lombardia ( 9.900.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)
I 2 PIL sono solo
po' meno nella Lombardia
PIL lordo Lombardia
....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi
Lo Stato di ISRAELE
come territorio, popolazione, è molto molto simile alla nostra LOMBARDIA
Lombardia ( 9.900.000
abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)
il PIL un po' meno
é la Lombardia
PIL lordo Lombardia
....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi
PIL pro capite
Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni
criminli di guerra
NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI
DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 25 gennaio 1947)
Deferiti
Gen. ROATTA Mario
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo
T.Col. CARUSO Pietro
BASTIANINI Giuseppe
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
BARBERA Gaspero
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore
Discriminati
Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio [appunto a matita] medico
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio [appunto a matita] carabiniere
Cap. BUNGARO Giuseppe [appunto a matita] carabiniere
S.Ten.TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo [appunto a matita] Montenegro (Div. Ferrara)
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico [appunto a matita] fanteria (Div. Terasia?)
Col. COCCHIARELLA Vincenzo
Sospesi
Gen. MACCARIO Alessandro
Gen. PIZZI Enrico
Col. SORDI Giuseppe
Col. BUTTI Giuseppe
Ten. GAETANO Giuseppe
Col. PERNA Umberto
Gen. BRANCATI Corrado
Riepilogo:
Deferiti 23
Discriminati 13
Sospesi 7
totale 43
[appunto a matita] 738 Jugoslavia
NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI
DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 12 gennaio 1948)
Deferiti
Gen. ROATTA Mario
BASTIANINI Giuseppe
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo (deceduto)
T.Col. CARUSO Pietro (deceduto)
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
BARBERA Gaspero
Ten. GAETANO Giuseppe
Capit. RONCORONI Alfredo
TESTA Temistocle
Gen. FABBRI Umberto
T.Col. GIORMEO Armando
Discriminati
Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio
Cap. BUNGARO Giuseppe
S.Ten.TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico
Col. COCCHIARELLA Vincenzo
Gen. BRANCATI Corrado
T:col. TORSIELLO Mario
Col. LODI Giorgio
Cap. DI FURIA Fernando
Gen. LERICI Roberto
T. Col. GIANNETTI Bernardo
Cap. GRAPPELLI Luigi
Gen. PIVANO Angelo Giovanni
Gen. PIAZZA Mariano
Magg. BIASOTTI Luigi Giovanni
Ten. BARILE Renato
Gen. TARNASSI Paolo (deceduto)
T.Col. ROMAGNOLI Romolo
S.Ten. CASTAGNOLI Bruno
Gen. CANTATORE Vittorio
Gen. ROMERO Federico
Magg. SETTECASI Emanuele
Cap. ROCCAFORTE Filadelfio
Ten. TESTA Mariano
Col. FARINA Guido
Gen. DALMAZZO Lorenzo
VILLA SANTA Carlo
BINNA Manlio
Membri Tribunale Cattigne (1)
T.Col. MANGO Lorenzo
Gen. PIAZZONI Sandro
Gen. CERRUTI Guido
Col. LUCINI Bruno
Magg.LIGAS Efisio
Col.GUAZZO Angelo
T. Col. DE MARTINO Gioacchino
Col. DESTINO Antonio
T.Col. GUTIERREZ Antonio
Cap. SCAVO Salvatore
T.Col. GIAMMORETTI Carlo
Col. CRICELLI Francesco
Magg. PUNTINI Luigi
T.Col. ROSSI Ermanno
T.Col. AGOZZINO Francesco
Col. ROSCIOLI Giuseppe
Gen. CORONATI Emilio
T.Col. BELLERI Saverio
T.Col. CARTELLA Emanuele
Cap. TANCORRA Giuseppe
T.Col. RAMPONI Mario
Brig. MENALDO Luigi
T.Col. GANDINI Tommaso
T.Col. CANNADA Calcedonio
Cap. CONZINA Giovanni
S.T.en. VALPREDA Francesco
T.Col.PAGNIN Vittorio
Gen. PIZZI Enrico
frate SIMAS Paolo
Magg. MICHELINI Michele
Ten. BRUNO Mario
Ten. PUDDU Giovanni
Brig. CARLETTI Nello
Col. PEDERZANI Adelmo (sospeso per altri fatti)
GENOVESE Vincenzo
Capo Man. RUNCO Antonio
Gen. PITTAU Beniamino
Gen. ZATTI Vittorio
Gen. TOSI Angiolo
Gen. SCIPIONE Pietro
Col. ADABBO Michele
Col. BESTA Fabio
Col. FERRONI Renzo
T.Col. BORGHETTI Alessandro
Col. BUTTI Giuseppe
Personale del Campo Concentramento di Arbe
Gen. MACCARIO Alessandro
Col. SORDI Giuseppe
Carabinieri del Montenegro (2)
T.Col.PIZZI Giuseppe
Magg. GEMELLI (deceduto)
Col. PERNA Umberto
Uff., sott. e truppa della Div. "Re"
Cap. GIUNTA Mario
Cap. ANCONA Francesco
Gen. QUARRA SITO Edoardo
Col. BRUNO Aldo
Col. TONIZZI Ermanno
Gen. RUGGIERO Vittorio
Gen. RONCAGLIA Ercole
Col. CIANCABILLA Fulvio
Sospesi
Cap. IOVINNO Dante
T.Col. MARCONI Raffaele
(1) Membri del Tribunale Militare di Cettigne
Gen. MAROTTA Antonio (deceduto)
Magg. SCALZO Michele
Magg. SEPPILLI Icilio
Cap. BIANCHI Guido
Cap. FRISARI Vito
Gen. CHINNICI Domenico
Col. TOSCANO Gaetano
Cap. LANDINI Luciano
Magg. NICOSIA Salvatore
(2) Carabinieri del Montenegro
Magg. SIRAGUSA Vincenzo
Dott. DE MARCO G.Battista
Mar. MALENTACCHI Crazio
Mar. VIRGILIO Giuseppe
Carab. FICINI
Carab. MARINI Mario
Riepilogo:
Deferiti 28
Discriminati 111
Sospesi 2
totale 141
NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI
DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 23 marzo 1948)
DEFERITI
Gen. ROATTA Mario
BASTIANINI Giuseppe
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo (deceduto)
T.Col. CARUSO Pietro (deceduto)
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
BARBERA Gaspero
Ten. GAETANO Giuseppe
Capit. RONCORONI Alfredo
TESTA Temistocle
Gen. FABBRI Umberto
Da DEFERIRE
T.Col. GIORMEO Armando
Gen. VIALE Carlo [appunto a matita] deferito div. Zara
DISCRIMINATI
Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio
Cap. BUNGARO Giuseppe
S.Ten. TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico
Col. COCCHIARELLA Vincenzo
Gen. BRANCATI Corrado
T.col. TORSIELLO Mario
Col. LODI Giorgio
Cap. DI FURIA Fernando
Gen. LERICI Roberto
T. Col. GIANNETTI Bernardo
Cap. GRAPPELLI Luigi
Gen. PIVANO Angelo Giovanni
Gen. PIAZZA Mariano
Magg. BIASOTTI Luigi Giovanni
Ten. BARILE Renato
Gen. TARNASSI Paolo (deceduto)
T.Col. ROMAGNOLI Romolo (deceduto)
S.Ten. CASTAGNOLI Bruno
Gen. CANTATORE Vittorio
Gen. ROMERO Federico
Magg. SETTECASI Emanuele
Cap. ROCCAFORTE Filadelfio
Ten. TESTA Mariano
Col. FARINA Guido
Gen. DALMAZZO Lorenzo
VILLA SANTA Carlo
BINNA Manlio
Gen. MAROTTA Antonio (deceduto) (1)
Magg. SCALZO Michele (1)
Magg. SEPPILLI Icilio (1)
Cap. BIANCHI Guido (1)
Cap. FRISARI Vito (1)
Gen. CHINNICI Domenico (1)
Col. TOSCANO Gaetano (1)
Cap. LANDINI Luciano (1)
Magg. NICOSIA Salvatore (1)
T.Col. MANGO Lorenzo
Gen. PIAZZONI Sandro
Gen. CERRUTI Guido
Col. LUCINI Bruno
Magg. LIGAS Efisio
Col. GUAZZO Angelo
T. Col. DE MARTINO Gioacchino
Col. DESTINO Antonio
T.Col. GUTIERREZ Antonio
Cap. SCAVO Salvatore
T.Col. GIAMMORETTI Carlo
Col. CRICELLI Francesco
Magg. PUNTINI Luigi
T.Col. ROSSI Ermanno
T.Col. AGOZZINO Francesco
Col. ROSCIOLI Giuseppe
Gen. CORONATI Emilio
T.Col. BELLERI Saverio
T.Col. CARTELLA Emanuele
Cap. TANCORRA Giuseppe
T.Col. RAMPONI Mario
Brig. MENALDO Luigi
T.Col. GANDINI Tommaso
T.Col. CANNADA Calcedonio
Cap. CONZINA Giovanni
S.Ten. VALPREDA Francesco
T.Col. PAGNIN Vittorio
Gen. PIZZI Enrico
Frate SIMAS Paolo
Magg. MICHELINI Michele
Ten. BRUNO Mario
Ten. PUDDU Giovanni
Brig. CARLETTI Nello
Col. PEDERZANI Adelmo (sospeso per altri motivi)
GENOVESE Vincenzo
Capo Man. RUNCO Antonio
Gen. PITTAU Beniamino
Gen. ZATTI Vittorio
Gen. TOSI Angiolo
Gen. SCIPIONE Pietro
Col. ADABBO Michele
Col. BESTA Fabio
Col. FERRONI Renzo
T.Col. BORGHETTI Alessandro
Col. BUTTI Giuseppe
Personale del Campo Concentramento di Arbe
Gen. MACCARIO Alessandro
Col. SORDI Giuseppe
Magg. SIRAGUSA Vincenzo (2)
Dott. DE MARCO G.Battista (2)
Mar. MALENTACCHI Crazio (2)
Mar. VIRGILIO Giuseppe (2)
Carab. FICINI (2)
Carab. MARINI Mario (2)
T.Col. PIZZI Giuseppe
Magg. GEMELLI (deceduto)
Col. PERNA Umberto
Uff. sott. e truppa della Div. "Re"
Cap. GIUNTA Mario
Cap. ANCONA Francesco
Gen. QUARRA SITO Edoardo
Col. BRUNO Aldo
Col. TONIZZI Ermanno
Gen. RUGGIERO Vittorio
Gen. RONCAGLIA Ercole
Col. CIANCABILLA Fulvio
Gen. MAGGIORA VEGANO Ernesto (3)
Con.G. DE CASTIGLIONE M. (3)
Col. VIGNERI Achille (3)
Con. DE VECCHIO Ennio (3)
1° Sen. CASABRIONI Corrado (3)
? FRANCIOSINI Mario (3)
? BELOSI Luigi (3)
? OLIVIERO Edmondo (3)
? ODES SANTINI Umberto (3)
? RODINI PEDESCHI Francesco (3)
Magg. DE VECCHI Pietro (3)
Sen. NAPOLITANO Vincenzo (3)
Col. INGLESE Attilio (3)
T.C. MASTROIANNI Ott. (3)
Magg. ZANZI Giovanni (3)
Magg. MARAZZA Achille
Mar. MEDOGLIO Luigi (deceduto)
Ten. BANCALARI Luigi
Ufficiali, sottoufficiali e truppa Div. "Zara"
Gen. SPIGO Umberto
PILERI Agostino