DA FRANCO ..............

 

 

Carissimo Professore

Ho ricevuto le sue pagine in inglese sugli "Etruschi".
che ho messo sotto il link in Italiano.

Ma spero che non voglia tradurre anche tuttti gli altri che mi ha già inviato. Che sono oggi tanti (già oltre più di 100)

Io attualmente inizio a far fatica a curare "Storiologia", che ha fino ad oggi 23.000 file pari a 200.000 pagine di testo, e oltre 3000 immagini. -
Ma se io oggi mi voglio tenere il Portale, ho l'incombenza di pagarmi anche tutte le spese annue nel server.
(ovvio che il mio tempo nè prima né dopo, non l'ho mai conteggiato)

Ma fra pochi mesi - sempre se ci arriverò - avrò 90 anni !!!!!!!!!
(anche se sono in ottima salute)

Io avrei avuto la possibilità di mettere della pubblicità sui 23.000 file. Cosa che ho già fatto in passato per circa 7 mesi, guadagnando ca. 7-8 mila euro a mese. Ma poi ho desistito nel metterla per non appesantire la lettura nelle visite. (Inoltre non avevo alcun problema economico).

Tuttavia da come avrà potuto vedere dalla tabella, nel mio sito, sono state fino ad oggi oltre 2 miliardi di visite da tutto il mondo.

STATISTICHE VISITE >>>>>>in rete >>>>>>>>>>>>>>

A tale proposito, vengo all' OGGI;
ultimamente, per il mio Portale ho avuto alcune proposte di acquisto. E ho cominciato a prenderla in considerazone la proposta. Mi hanno infatti offerto 100.000 euro.

Io prima di fare "Storiologia", ca. 15 anni fa avevo allora messo in rete "Cronologia" poi acquistata per quella cifra da una Azienda di Milano. (che oggi é ancora in rete).

veda rendimento oggi di quel sito (milioni di visite anche da loro)

https://search.google.com/search-console/performance/search-analytics?resource_id=https%3A%2F%2Fwww.storiologia.it%2F&hl=it


Io l'avevo venduta allora, per un serio motivo: mi avevano scoperto di avere un cancro (poi risolto brillantemente con una ardita operazione - oggi il tumore é solo più un ricordo. Perché io sto benissimo in salute)

Tuttavia allora cedetti il sito proprio per quella cifra che mi avevano offerto, cioè 100.000 Euro.

 

Oggi anche spendendo per "STORIOLOGIA" 100.000 euro, se uno mette la pubblicità che offre GOOGLE significa che si recuperano in pochi mesi ciò che si spende.

 

Oggi vendere il mio Portale è quello che mi piacerebbe fare. (ma per come ho detto sopra, anche per raggiunti limiti di età).

ACQUISTARLO POTREBBE ESSERE UNA COSA INTERESSANTE PER LEI ??????

Anche Lei potrebbe essere conosciuto in tutto il mondo. Oltre il prestigio che ne deriverebbe.

(veda quello che mi scrivono i vistatori >>>>>>>>>>>>>

(LEI COMPRESO, ricorda ?????? )

 

mi faccia sapere .

 

salutissimi

FRANCO GONZATO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

https://www.storiologia.it/italiana/cost001.htm

12.718.641 di italiani votarono a favore della Repubblica, 10.718.502 a favore della Monarchia.
Una differenza di 2.000.139 voti.
La Repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali nel nord Italia. Mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia (come si vede nell'immagine).
Ma non votarono il 2 giugno gli italiani della zona A di Trieste; quelli dell'Alto Adige; non votarono gli italiani all'estero; e 1.498.136 avevano votato scheda bianca. La Corte di Cassazione non proclamò ufficialmente l'esito delle votazioni, e quindi non proclamò mai la Repubblica Italiana come doveva essere previsto dalla legge della stessa Costituzione, che entrò in vigore solo il 1 gennaio del 1948.

 

Il comunismo - non come il fascismo - è stata una dittatura, silenziosa e forse più devastante proprio perché esercitata su popolazioni affamate e vessate lontano dal clamore mediatico, elencando tutti i paesi dell' Est sotto l'influenza sovietica e aggiungiamoci pure la Cina e le aree di sua influenza politica. Ma oggi nessuno si vergogna a farsi chiamare comunista. Anzi erano - quelli poi divenuti comunisti- anche loro fascisti , e la lista di politici nel dopoguerra ne conta tanti, e tanto per non fare nomi ad es Giorgio Napolitano e non solo lui.


La Segré solo dopo 50 anni ha iniziato a raccontare il suo dramma. Ma prima anche suo marito era un fascista.

poi entro nelle liste del MSI di Almirante)

( Ma mi meraviglio invece oggi che alcuni fanno antifascismo e si scagliano senza aver vissuto quel periodo, lo fanno solo a comando con la solita "vulgata" che gli raccontano. Nulla sanno dai documenti della Storia.
Ai giovani nelle scuole gli raccontano che gli italiani erano razzisti, facevano le deportazioni di ebrei, che ne sono morti 6 milioni nei Campi di concentramento. Ma non dicono che i deportati dall'Italia e che non tornarono furono solo ca. 6000. In Italia gli ebrei erano solo ca. 30-40.000. Nella maggior parte delle città non avevano mai visto un ebreo. Così questi studenti credono che noi italiani siamo responsabili della morte di 6 milioni di ebrei. E inorridiscono quando vengono raccontati dalla Segré i particolari, le tribolazioni patite, i forni crematori ecc.. Mia nipote tornata da scuola - sconvolta dai raccapriccianti racconti - mi ha chiesto se ero anch'io uno di quegli italiani così cattivi. Ho risposto che io non potevo esserlo, perché allora avevo 4 anni..... "Allora era tuo padre, forse tuo nonno...". Risultato: si insegna a maledire e a sputare sulle fotografie dei nonni o dei bisnonni.

https://www.storiologia.it/mussolini/sulrazzismo.htm
vedi

 

ontinua a difendere i diritti dei criminali perché ha una visione ideologica che mette sempre al centro il colpevole, mai la vittima.
Per loro, chi ruba o delinque è sempre una “vittima del sistema”, da giustificare, proteggere e reinserire, anche quando è recidivo e se ne frega delle leggi.

Un esempio lampante? Le borseggiatrici della metropolitana di Milano.
Riprese decine di volte a rubare, spesso con neonati in braccio per passare come madri bisognose.
E chi le difende? Monica Romano, consigliera del PD.
Invece di condannare i furti, se la prende con chi filma e pubblica i video, accusandoli di fare “violenza”.
Ha avuto perfino il coraggio di dire che è “inumano” filmarle, che bisogna “denunciare alle autorità”,

I

 

 

n Italia abbiamo il secondo parco auto si parla di 42 milioni di autoveicoli. In pratica gni cittadino con la patente ha un auto.
Ma se ora costano di più se ne venderanno di meno. La gente ha capito a sue spese che in una famiglia non ci può essere un'auto per ogni componente. Ecco perchè così non serve tanta pubblicità nelle ns. TV. Resta inascoltata.

 

 

Ilaria Salis ha detto che i poveri, quando rubano, o occupano delle case non possono essere considerati delinquenti, perchè non fanno altro che prendersi quello che è la "società borghese" ha loro sottratto. Che cosa ne pensate? Ha ragione!???!! Ma adesso che la Salis è una "parlamentare" e gode di un cospicuo stipendio anche lei rientra a pieno titolo nella categoria dei borghesi, quindi tutti i poveri sono autorizzati ad andare a fare un giro anche a casa sua a prendere ciò che gli serve e perfino ad occuparla.
Ma nelle rapine mentre sei in casa, attenzione. Secondo la sinistra, devi agevolare il criminale specialmente se clandestino irregolare; puoi minacciarlo con un coltello ma attenzione a toccarlo, nel ferirlo verrai accusato di razzismo e se lo ferisci i suoi famigliari potranno chiedere un risarcimento anche solo per aver imbrattato i loro indumenti, il risarcimento verrà approvato seduta stante da un togato rosso. La questione, secondo la sinistra, ha maggiore priorità rispetto alle denunce delle vecchiette sole e abbandonate, a cui è stata occupata casa abusivamente.

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Voluto da Mussolini, l'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) aveva con Beneduce raggruppato tutte le aziende italiane e le banche grandi e piccole in via di fallimento organizzandole in un enorme Gruppo Industriale. Romano Prodi quando era a capo dell'IRI, svenderà l'ultimo gioiello nel '92. Ogni 3 lavoratori in Italia, lavorava presso l'IRI. Un orgoglio italiano. Oggi i cinesi usano proprio, quell'IRI: il modello "beneduciano" "mussoliniano"!!!.

 

ente pubblico economico italiano con funzioni di politica industriale.! Ferovia, Anas, Poste, Enel

 

 

 

Per fondare l'America, più di 27 milioni di nativi furono sterminati e le loro terre occupate.

Per costruire l'America, più di 14 milioni di africani furono portati e resi schiavi e più di 2 milioni di africani morirono in mare a causa delle umilianti modalità del trasporto.

Per consentire l'espansione dell'America, più di un milione e mezzo di messicani furono uccisi e parte delle loro terre occupate. Per proteggere se stessa, durante la prima e laseconda guerra mondiale morirono più di sei milioni di persone, di cui 300.000 a Hiroshima e Nagasaki, in Giappone.

 

 

riporto solo quanto scrive Wikipedia: "Liliana Segre venne liberata il 1º maggio 1945 dal campo di Malchow, un sottocampo del campo di concentramento di Ravensbrück che fu liberato dall'Armata Rossa."

 

 

Molte coppie stanno felicemente insieme non solo per sesso, ma solo per un piacere reciproco che esula dal mero interesse materiale. La mentalità materialista nell'ultimo 40ennio purtroppo ha creato un vero e proprio cambiamento antropologico e sociale. Una volta si ambiva alla costruzione di una famiglia sana ed affiatata, la famiglia era il fulcro del gruppo fin da quando eravamo nelle grotte. Oggi improvvisamente la famiglia è divenuta superflua, i figli un ostacolo, non ci si riproduce più, e i partner anche se dello stesso sesso, sono diventati per alcuni una "cosa" gradita e interscambiabile.

 

 

perchè la sceltadi Piazzale loreto

https://www.storiologia.it/apricrono/storia/a1945a2.htm

 

 

 

l dopoguerra é il periodo in cui vi é una crisi sociale ed economica. Oltre esserci modifiche politiche ed anche geografiche causate dalla guerra. (in base al Trattato di pace, l'Italia perse i possedimenti coloniali. In Grecia le isole del Dodecanneso; l'Albania, l'Etiopia e l'Eritrea, che divennero nazioni indipendenti).
Ma le ripercussioni più critiche ci furono per la mancanza di generi alimentari e salvo i contadini, nelle città vi era fame, fame, fame. C'erano ancora le tessere dei vari generi (ma quasi mai diponibili) anche nelle panetterie, bisognava fare code interminabili, e al massino la razione in certe città era di 100 grammi. Chi aveva soldi messi da parte, questi non valevano più nulla; li avevano sostituiti le Am-Lire, ma date solo a chi lavorava.

Dopo il 25 aprile 1945, l’Italia non conobbe subito la pace. Si aprì una fase sanguinosa di vendette private, regolamenti di conti, giustizia sommaria. Migliaia di italiani, spesso semplici funzionari, militari o anche solo sospettati di essere stati “collaborazionisti”, furono uccisi senza processo. Donne accusate di aver avuto relazioni con tedeschi o fascisti vennero rasate, seviziate, umiliate in pubblico. Famiglie intere subirono rappresaglie. Non fu giustizia: fu vendetta.
Dopo la liberazione, in varie zone ci furono queste vendette di alcuni partigiani, soprattutto sui contadini che prima quand'erano sbandati, avevano rifiutato di consegnare degli aiuti alimentari, qualche pollo o coniglio.

Il 6-7 luglio (a 3 mesi dalla liberazione) a Schio dopo averli catturati e rinchiusi dentro una casa, barbaramente furono uccisi 54 persone, tra cui 14 donne. Il sangue colava sulla scala e sul cortile, arrivando fin sulla strada.

Altre assurde 24 stragi sono in rete qui elencate....
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Stragi_partigiane_in_Italia

Vi fu anche Piano Marshall, ma a godere di questi finanziamenti fu in particolare l'industria, non la gente comune.
VEDI QUI TUTTI I NOMI DEI BENEFICIATI >>>>>>
Subito dopo il 45-46 arrivarono anche camionate di generi alimentari, che il Cardinale Schuster in piazza duomo benediceva non come aiuti degli americani, ma come "aiuti di Dio".

Solo più tardi, con una politica del tutto assente o Governi bislacchi, gli italiani da soli rimboccandosi le mani, fecero il “boom economico”, chiamato "miracolo", che si realizzò tra il 1958 e il 1963, con un Pil del 4-5-6-7-8%. (che resteranno in Italia più solo un ricordo.


 

 

Mufti di Gerusalemme Muhammed Amin al-Husseini per la collaborazione tra fascismo-nazismo per lo sterminio degli ebrei

 


SCRIVE MAURO SU QUORA:
Perché la sinistra italiana, quella più ideologica, da salotto, non fa opposizione, fa solo tifoseria cieca?. Non valuta un provvedimento per quello che è, lo condanna a prescindere, solo perché non nasce dal loro mondo ovattato, pseudo-intellettuale, dove chi non la pensa come loro è automaticamente un fascista.

E sai perché attaccano tutto? Perché non hanno più idee. Non hanno più popolo, non hanno più operai, non hanno più identità. L’unica cosa che gli è rimasta è l’odio verso chi osa governare senza il loro benestare. Così demonizzano tutto: se costruisci carceri sei fascista, se difendi i confini sei razzista, se parli di famiglia sei omofobo, se chiedi rispetto per la patria sei retrogrado.

Ma la verità è che la destra, quella vera, non ha bisogno di inventarsi nemici. I nemici li vede ogni giorno, a sinistra, dove si difendono solo migranti irregolari, delinquenti seriali e professoroni radical chic che pontificano ma non hanno mai faticato un solo giorno nella loro vita.

E nonostante tutto, continuano a piagnucolare sul “pericolo fascista”, quando i primi fascisti sono proprio loro, che non tollerano che il popolo possa scegliere liberamente chi vuole al governo.

Per gli italiani per bene, tutto questo è solo una conferma. E più la sinistra rosica, più il popolo capisce da quale parte stare.

 

 

 

 

La festa non fu imposta dalla sinistra, ma dal decreto del DC De Gasperi e dal Re il 25 aprile dell'anno successivo, il 22 aprile 1946. Dimostrazione che questa festa non c'entra nulla con la resistenza.

 

 

Ci fu la "richiesta" raccolta dell' "oro per la Patria". Nel 1992 un certo Amato prelevò forzosamente soldi (il famigerato 6x1000) dai conti correnti dei suoi connazionali, e ..NON LO CHIESE, LO FECE!

,non è un segreto che molti aderenti al PCI avevano indossato la camicia nera.
che ci sia stata una sorta di vittoria della sinistra sulla destra, anziché una vittoria di tutte le forze democratiche sulla dittatura, è la chiara dimostrazione che questa festa non c'entra più nulla con la resistenza.

 

 

l'alcol non può essere cancerogeno perché altrimenti Gesù non lo avrebbe mai moltiplicato.

 

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il Re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive") che recitava:.

 

festa nazionale, per celebrare una sconfitta cammuffandola da vittoria
Dopo il 25 aprile 1945, infatti, l’Italia non conobbe subito la pace. Si aprì una fase sanguinosa di vendette private, regolamenti di conti, giustizia sommaria. Migliaia di italiani, spesso semplici funzionari, militari o anche solo sospettati di essere stati “collaborazionisti”, furono uccisi senza processo. Donne accusate di aver avuto relazioni con tedeschi o fascisti vennero rasate, seviziate, umiliate in pubblico. Famiglie intere subirono rappresaglie. Non fu giustizia: fu vendetta.

Molti italiani che avevano combattuto per la Repubblica Sociale Italiana lo avevano fatto per onore, per coerenza, per senso dello Stato, per fedeltà a un’idea. Non erano criminali. Erano soldati. Giovani mandati a morire, poi gettati nell’oblio e nel disprezzo. La narrazione ufficiale li ha cancellati, trattandoli come reietti della storia. Nessuna pietà, nessun riconoscimento. Solo silenzio.

Il 25 aprile è diventato così la festa di una parte contro l’altra, non la festa di tutti. Una data divisiva, imposta con la forza della cultura egemone, quella della sinistra, che per decenni ha occupato scuole, università, cinema, giornali, trasmettendo una visione unica, mitizzata, priva di autocritica. Chi osa mettere in dubbio questa narrazione viene subito tacciato di revisionismo, di fascismo, di ignoranza. Una democrazia così non è sana-.

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reoccupazioni nel mondo del giornalismo italiano, in particolare tra i freelance che collaborano con il programma d'inchiesta "Report". La direttiva, impone la consegna integrale del girato delle produzioni alla televisione pubblic

 

 

 

Una figura che, a me francamente, non mostra né carisma, né competenza, né lucidità politica. I molti casi é più ridicola di quando (molto spesso) ride per davvero.

 

Papa Francesco insisteva sulla politica della porte aperte e dell'accoglienza ad oltranza nel ns. territorio che é quello che avviene oggi in Italia. Ovviamente solo a spese dello Stato Italiano. Mentre con il decreto del Vaticano del 19 dicembre 2024: il suo articolo 1 dice “Introduzione con violenza o inganno nel territorio dello Stato della Città del Vaticano”. Prevede per che chi viola le regole venga «punito con la reclusione da un anno a quattro anni e la multa da euro 10.000 a euro 25.000. Signifiva che le porte in Vaticano non sono aperte, ma girano indisturbati solo in Italia. Anzi chi ruba, aggredisce o occupa abusivamente viene spesso tutelato più delle vittime. Con questo articolo 1, sarebbe facile avere (come dice sempre lui) la "Pace nel Mondo". Anche in Italia si vivrebbe come una volta, con le porte di casa anche aperte, o con la chiave sotto lo zerbino e non trovarle occupate appena ti assenti.. (Ma siamo proprio sicuri che con il tanto deprecato "fascismo della violenza" tutto questo negli anni venti sarebbe accaduto? Ivi compresa l'educazione dei giovani di oggi che già a 12-15 anni sono allo sbando? Difficile fare una classifica di schifio di ieri e oggi.

I presenti, tutti contriti, iposcriti, con cravatta nera e lacrime finte e falsi. Nessuno che dice "Non lo rispettavo, non ero d'accordo". Più coerente Netanyahu che non ha voluto essere presente. Presenti tutti disposti a spendere centinaia di miliardi, per fornire altre armi per una guerra anomala. Tutta gente che ha fatto finte preghiere ma per vendersi l'anima per il potere. Le dignità per loro non vale un fico secco. Tutti i potenti hanno ignorato cosa diceva il Papa, anche se era stato pure lui piuttosto ambiguo (con l'Art. 1) .

 

 

I tre maggiori raggruppamenti furono quello della Democrazia Cristiana, che ottenne 207 seggi, mentre 219 furono quelli del Partito Socialista italiano di Unità Proletaria e del Partito Comunista Italiano

 

fu cambiata

ART. 6 - Cambio' quella dell'URSS.

con "La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche"

 

 

 

possiamo scrollare centinaia di contenuti al giorno, senza riuscire a scorrere una sola emozione vera dentro di noi.
Uno strumento che diventa un anestetico. Possiamo scrollare centinaia di contenuti al giorno, senza riuscire a scorrere una sola emozione vera dentro di noi. Questa solitudine é un rifugio, ma quando il rifugio diventa una prigione, si smette di abitare noi stessi: si é iperstimolati ma disconnessi. Possiamo limitarci a dire al figlio “Stacca il telefono.” Ma sarebbe come dire a un naufrago: “Lascia perdere la zattera" . Si cerca di riempire ogni istante: mentre siamo in fila, mentre mangiamo, mentre camminiamo, ma non abbiamo alcune emozioni.
Rimedio: spegnere lo smartphone per cinque minuti al giorno, che non è una rinuncia. È una rivoluzione silenziosa.

La tecnologia, di per sé, non è il problema. Il problema è l’assenza di un’educazione che aiuta ad usarla questa tecnologia.

Possiamo scrollare centinaia di contenuti, riempire ogni istante

 

Nel 2024 in Italia sono stati commessi 150.660 furti in abitazione (400 al giorno) e 25.642 rapine.

.«Gli immigrati in Italia sono l’8,3% della popolazione ma incidono per il 50% sui furti, per il 40% sulle rapine, per il 37% sulle violenze sessuali, e per il 25% sugli omicidi»

 

https://www.outsidernews.it/sistema-israele-come-un-piccolo-stato-sotto-assedio-permanente-e-diventato-una-potenza-tecnologica/

 

Sistema Israele: come un piccolo stato sotto assedio permanente è diventato una potenza tecnologica.
Il dramma di Israele è anche la sua forza. L’essere costantemente sotto assedio, circondata da paesi che vogliono distruggerlo, ha trasformato un piccolo stato in una potenza tecnologica globale.

Il banchiere ebreo-tedesco Siegmund Warburg, durante la Guerra dei sei giorni del 1967, paragonò Israele alla Prussia del XVIII secolo. Warburg rimase colpito dal Weizmann Institute a Rehovot, il centro di ricerca fondato dal famoso chimico israeliano che diverrà primo presidente dello stato. Nell’anfiteatro di Rehovot, Warburg si soffermò su una citazione incisa su tavole di pietra: “La scienza porterà in questa terra sia la pace sia il rinnovamento, creando qui le sorgenti di una nuova vita materiale e spirituale”.

La pace Israele ancora non l’ha trovata, ma il suo rinnovamento è senza precedenti fra le democrazie occidentali. Come ha detto l’oracolo del capitalismo americano Warren Buffett quando ha investito cinque miliardi di dollari in Israele, “non è importante se un missile distruggerà uno stabilimento, perché lo si ricostruisce: ciò che è importante è il talento dei lavoratori”. Il piccolo Israele è il più talentuoso dei paesi occidentali.

Il paese è stato nominato il terzo più innovativo al mondo dal World Economic Forum. Israele raccoglie venture capital pro capite a un ritmo trenta volte superiore all’Europa. Israele è da poco diventato il terzo paese al mondo per numero di start-up sull’intelligenza artificiale, secondo solo a Stati Uniti e Cina, mentre Tel Aviv è il terzo maggiore hubdopo San Francisco e Londra. Israele ha il più grande giacimento al mondo, ma non di petrolio, quanto di cervelli e idee. Al Global Innovation Awards di Pechino, due start-up israeliane sono arrivate prima e seconda. Alvaro Pereira, capo economista dell’Ocse, ha detto che “negli ultimi quindici anni l’economia israeliana è cresciuta più rapidamente e in modo più coerente di quasi ogni altro paese”. Non sono soltanto ricette economiche, è un modello culturale e di società.

Sembra che Israele abbia da insegnare molto ai paesi europei: Israele, il paese che detiene l’uno per cento della popolazione e il due per cento della terra di tutto il medio oriente, ma che tutti sognano di voler cancellare dalla mappa? Israele, condannato all’Onu ventuno volte di più del gulag nordcoreano? Il paese dei checkpoint, delle maschere antigas, delle batterie antimissile, dei rifugi, degli accoltellamenti, delle Intifade in cui c’erano più candidati al martirio che giubbetti esplosivi, dei confini chiusi, delle siringhe di atropina in caso di guerra chimica, dei riservisti e della leva obbligatoria?

“In Israele siamo isolati, non abbiamo niente, né il petrolio né le risorse, così dobbiamo darci da fare”, dice al Foglio Ben Dror Yemini, columnist del principale quotidiano ebraico, Yedioth Ahronoth. “Appena hanno messo piede in questa terra, gli ebrei dovevano concentrarsi sulla costruzione di un paese. Ci siamo concentrati sulla desalinizzazione, l’energia solare e altro. Non avevamo opzioni. E questo è parte dell’ottimismo israeliano. Molti europei stanno andando bene, ma qui a Parigi dove mi trovo vedo molta depressione, non solo per i gilet gialli, gli europei non sorridono quasi mai. Noi israeliani oggi siamo leader mondiali in molti campi. E’ questo che noi non abbiamo, l’autoflagellazione. E anche gli arabi in Israele con cui puoi parlare non ti diranno di apartheid e sionismo, ma di quanto si trovano bene. Mia nonna è arrivata cento anni fa dal più primitivo dei paesi arabi, lo Yemen, non avevano niente. A Gaza oggi hanno i soldi, molti soldi, ma li impiegano nei tunnel. Paragona quanto investono nella vita delle persone e nell’industria della morte che è il terrorismo. Nessuno impedisce loro di leggere, informarsi, studiare, ma pensano solo alla vendetta e alla morte. In Israele abbiamo creato dal niente qualcosa che non ha uguali o precedenti al mondo. Per questo sorridiamo”.

Israele stato dei paradossi. “Siamo il paese che più ha contribuito all’umanità e il paese più odiato da quella stessa umanità”, continua con il Foglio Ben Dror Yemini. “Israele è uno dei leader mondiali nello sviluppo di farmaci, sistemi di irrigazione (il primo al mondo nel trattamento delle acque reflue), nei brevetti (primo al mondo per quelli medici) e nelle pubblicazioni scientifiche (secondo al mondo nelle tre riviste più importanti). Non esiste un indice di ‘contributo pro capite all’umanità’. Ma se esistesse, Israele sarebbe al primo posto”.

Milioni di persone devono la vita ai sistemi di irrigazione e ai prodotti agricoli provenienti da Israele. “Non solo il Terzo mondo”, continua conversando con il Foglio il giornalista Ben Dror Yemini. “Israele è lontano dall’essere perfetto. Ma nonostante tutti i problemi, è un miracolo. Uno stato fondato da settanta comunità della diaspora, la maggior parte delle quali non sapeva nulla della democrazia. Uno stato di poveri rifugiati diventato una potenza mondiale nell’agricoltura e nell’irrigazione e nella depurazione delle acque e negli sviluppi dell’alta tecnologia. Uno stato che non vive della spada, ma della ricerca, dello sviluppo e dell’imprenditorialità. Uno stato in cui i discorsi sul boicottaggio e la sospensione degli investimenti nascondono il fatto che è il paese dove si investe di più al mondo”.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu oltre dieci anni fa disse che Israele sarebbe entrato nel club dei quindici paesi più ricchi del mondo. Secondo l’Organizzazione per lo sviluppo economico, in un rapporto pubblicato pochi mesi fa, Israele ora è il numero ventuno e potrebbe raggiungere l’obiettivo prefissato da Netanyahu nei prossimi quarant’anni. Scorgere così lontano nel futuro è un’attività rischiosa, specie per un paese minacciato di distruzione come Israele, ma l’Ocse non prevede gli eventi. Si concentra sulle tendenze a lungo termine, in particolare quelle demografiche. Già, la demografia.

A Netanya, sulla costa israeliana, c’è appena stata la fiera “Baby Land”. In tre giorni, 50 mila persone hanno percorso il centro congressi con i passeggini da tre bambini. Religiosi e laici, arabi ed ebrei, tutti in missione: comprare pannolini scontati, latte in polvere, lenzuola.

Israele ha il più alto tasso di crescita della popolazione nel mondo ricco e sviluppato. Le famiglie israeliane hanno 3,1 bambini rispetto a 1,7 in altri paesi sviluppati e 1,3 in Italia. A questo ritmo la popolazione di Israele, oggi di quasi nove milioni di abitanti, salirà a 15 milioni nel 2048, senza contare l’immigrazione. Sarà grande come un medio paese europeo, mentre l’Europa sta perdendo popolazione. Anche tra gli ebrei laici, tre bambini sono la norma. Le famiglie con uno o due figli sono guardate con curiosità. Elly Teman, antropologa medica e docente al Ruppin College, dice che “in Israele l’intera base della società è familiare”. L’atteggiamento israeliano verso i bambini contamina anche gli immigrati, dice Teman. E fa l’esempio dell’ondata di immigrati arrivati dall’ex Unione Sovietica. Arrivarono con un solo figlio, plasmati dal declino demografico russo. Oggi mediamente ne hanno tre.

Alcuni esperti israeliani ora paventano la minaccia opposta a quella dell’occidente colpito dalla birth dearth, la carestia delle nascite: Israele rischia l’esplosione demografica. All’Israel Forum for Population, Environment and Society (in ebraico Tsafuf, affollato), l’urbanista Rachelle Alterman ha tenuto una conferenza che descrive Israele fra quindici anni. Una distesa di cemento da Ashkelon, al sud verso Gaza, a Nahariya, a nord verso il Libano, sul modello di Singapore, Hong Kong, i Paesi Bassi e il Belgio. La Shoresh Institution, guidata dall’economista Dan Ben-David, ritiene che Israele sarà la nazione più affollata del mondo. In Israele di sicuro la crescita demografica è il grande traino dello sviluppo economico impetuoso.

Israele è l’unico paese occidentale che ha ridotto il proprio debito in percentuale del pil nel 2012, quando il debito aumentava in tutti i paesi occidentali e in alcuni (come l’Italia) schizzava alle stelle. A causa del declino del debito, Israele è l’unico paese occidentale il cui rating è sempre aumentato dal 2008, quando scoppiò la crisi dei mutui subprime e il rating di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Austria, Belgio e Giappone si riduceva a causa di un enorme aumento dei debiti. Quando fu sottoscritto il trattato di Maastricht, i debiti di Israele erano il cento per cento del pil. Oggi sono la metà, tanto che il ministro delle Finanze Yuval Steinitz dichiara che “Israele guida il mondo in termini di riduzione del debito”.

Il suo mercato del lavoro è alla piena occupazione. Il tasso di disoccupazione nel paese è di 4,1, come gli Stati Uniti, rispetto al 6,8 dell’Unione europea. “Israele è passato da un enorme debito e un’inflazione galoppante a un’eccedenza nella bilancia dei pagamenti e un’inflazione che vorremmo fosse più alta”, ha detto il governatore della Banca d’Israele, Karnit Flug. A novembre, il ministro dell’Economia Eli Cohen ha detto che Israele mira a entrare a far parte dei primi dieci paesi al mondo per pil pro capite. L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha aggiornato il rating di Israele alla doppia AA, il più alto che Israele abbia mai avuto, come la Germania e altri 17 paesi. L’agenzia di rating, come aveva fatto già Moody’s, stima che l’economia israeliana crescerà del 3,3 per cento tra il 2018 e il 2021. Il settore dell’innovazione tecnologica israeliano sta crescendo più velocemente dell’offerta, portando a una carenza di 15 mila lavoratori necessari per coprire le posizioni, come ha rivelato uno studio dell’Israel Innovation Authority.

Un rapporto di Deloitte&Touche ha dimostrato che in sei campi chiave – telecomunicazioni, microchip, software, biofarmaceutica, dispositivi medici ed energia pulita – Israele è secondo solo agli Stati Uniti per innovazione. Come riporta il Financial Times, “Israele spende di più in ricerca e sviluppo di qualsiasi altro paese sviluppato” e ha superato anche la tigre Corea del Sud, trasformando lo stato ebraico nella Hong Kong del medio oriente.

Un programma statale che ha facilitato la crescita in questo settore è “Yozma” (in ebraico, iniziativa), istituito per liberare l’economia israeliana da un’eccessiva dipendenza dal settore pubblico. Secondo l’Ocse, è “il programma di maggior successo nella storia della politica di innovazione di Israele”.

Ogni anno, le autorità israeliane organizzano la Fuel Choices and Smart Mobile Initiative, radunando start-up e innovatori da ogni parte del mondo. Senza dubbio Israele è più trivellazioni e mega infrastrutture. La recente scoperta di immense risorse di gas naturale al largo delle coste israeliane è stata una svolta per l’economia, e ha portato il paese all’indipendenza energetica. Il giacimento di gas naturale Tamar, con dieci trilioni di metri cubi di gas naturale, ora soddisfa il 95 per cento della domanda del paese.

Centinaia di chilometri di linee ferroviarie saranno costruiti nel centro di Israele: è il più grande progetto infrastrutturale pianificato per i prossimi decenni, costerà centinaia di miliardi e permetterà di collegare regioni e città a Tel Aviv. Il paese non si ferma mai.

Secondo Yaron Samid, uno dei grandi nomi delle start-up israeliane, imprenditore tecnologico direttore di consigli di amministrazione di aziende del valore di 500 milioni di dollari, fondatore di BillGuard che ha aperto la strada al crowdsourcing per proteggere i consumatori (una delle applicazioni di finanza personale in più rapida crescita nella storia), l’Europa ha molto da imparare da Israele.

Lo stato ebraico è al 16esimo posto nel rapporto 2017-2018 del Forum economico mondiale sulla competitività, migliorando di otto posizioni la propria performance rispetto all’anno precedente. E’ la prima volta che Israele è tra i primi venti. “Israele è densamente popolato, è un grande cluster di compagnie tecnologiche, un microsistema, da Tel Aviv a Herzliya in dieci minuti di auto hai il 90 per cento delle start-up israeliane”, dice Samid al Foglio. “Questo è sicuramente un vantaggio che l’Europa non ha. E’ come la Silicon Valley per gli Stati Uniti.

Ma c’è un aspetto culturale israeliano, che risale a 70 anni fa. Sto parlando con lei da un grattacielo di Tel Aviv, ma allora qui c’era il deserto e la gente venne a costruire un paese dal niente. I miei nonni sono tutti morti nella Shoah, in Germania, in Polonia, e i loro figli hanno fatto tutto dal niente. Un terzo elemento culturale è la facilità nell’ottenere denaro per aprire una start-up, e se fallisce ne apri un’altra. In Europa se fallisci, sei finito. Voi europei avete paura di fallire, in Israele no. Questa è cultura. Il quarto elemento è il servizio militare che si basa molto sull’high tech. Un diciottenne qui entra subito a contatto con un mondo speciale, e quando finisce entra nella società civile con una consapevolezza molto forte. Un ventunenne israeliano che ha finito il militare è il frutto di questa cultura. In Europa non sapete neppure cosa sia l’esercito. In Israele la prima domanda che ti fanno è: ‘Da quale unità vieni?’. In Israele entri in un qualsiasi bar e senti parlare di start-up”.

Come si è arrivati a tutto questo partendo da una economia socialista fatiscente? “Il più grande evento in 70 anni di storia economica israeliana si è verificato il 1 luglio 1985”, scrive Sami Peretz su Haaretz. “Quel giorno, l’economia ha subito un cambio di sesso: la più drammatica transizione da un’economia socialista a una capitalista che conosciamo”.

Fu l’inizio del “programma di stabilizzazione economica” di Shimon Peres (il pil sarebbe passato da 30 miliardi nel 1984 a 300 nel 2014). L’economia fu aperta alle importazioni, il mercato valutario liberalizzato, il deficit ridotto e le imprese statali privatizzate. Ma già nel 1977 il ministro delle Finanze, Simcha Ehrlich, aveva avuto un’idea: liberare l’economia e rendere la vita migliore per la gente comune. Ehrlich, che possedeva una piccola fabbrica di ottica a Tel Aviv, era un uomo basso, dalle guance rosate e molto laconico. I media presero a chiamarlo “il seguace di Milton Friedman”, il guru del libero mercato che aveva vinto il Nobel per l’Economia. Ma Ehrlich non sapeva leggere e scrivere in inglese, né conosceva Friedman. Però aveva una visione: “Israele è troppo piccolo e troppo povero per mantenere uno stato sociale”. Al tempo, l’economia israeliana aveva più cose in comune con i paesi comunisti che con i paesi occidentali. La vignetta di un giornale israeliano, il Jerusalem Post, rifletteva bene le ansie del paese. Un israeliano cerca di spiegare il significato delle riforme liberiste a un altro. “E’ semplice”, dice il primo. “Lasciamo che la moneta israeliana diminuisca di valore, consenta lo scambio in dollari, le esportazioni diventano a basso costo e nel lungo periodo l’economia si rafforza”. “E nel breve?”, chiede il secondo. “Facciamo la fame”, risponde il primo. Le riforme di Ehrlich furono meno ambiziose del previsto, ma un vero “seguace di Friedman” come Benjamin Netanyahu, che si servì dell’aiuto dell’economista di George W. Bush John Snow come consulente, se ne sarebbe ispirato.

Sotto Netanyahu, Israele ha calato le tasse dal 60 al 49 percento, ha ridotto drasticamente il welfare, ha alzato l’età pensionabile da 65 a 67 anni, ha privatizzato la compagnia aerea El Al, ha ridotto il ruolo dello stato nel settore telefonico, dell’elettricità e delle banche. Al tempo, l’economia di Israele era una bizzarra combinazione di cronico assistenzialismo e di high tech fiorito alla fine degli anni Novanta.

Come scrive l’economista americano George Gilder in “The Israel Test”, “il governo negli anni Novanta possedeva quattro grandi banche, duecento società e gran parte della terra. Le tasse di Israele salirono al 56 per cento dei guadagni totali, fra le più alte del mondo”. Da ministro delle Finanze, Netanyahu si trovò di fronte a un settore pubblico che rappresentava il 55 per cento dell’economia israeliana, rispetto al 45 per cento del settore privato, in netto calo. E lo paragonò a un uomo magro e in forma, il privato, costretto a portare un uomo pesante sulle spalle, il pubblico. “Se non cambiamo lo scenario, collasseremo”, disse Bibi. Così bloccò le assunzioni nel settore pubblico, ridusse la rete di protezione sociale, convinse i disoccupati a cercare lavoro, vendette il vendibile e costrinse i porti a competere. Come scrive Gilder, “in 25 anni – a partire da quelle prime modeste riforme fiscali della metà degli anni Ottanta – Israele ha compiuto la più travolgente trasformazione nella storia dell’economia”.

L’arrivo tra il 1989 e il 2000 di un milione di immigrati avrebbe dato un’altra sterzata all’economia. La società ha assorbito tutti e oggi mostra livelli di coesione interna assente, ad esempio, in un paese come la Francia. Basta leggersi l’Israeli Democracy Index 2018. La percentuale di israeliani che definiscono la situazione generale del paese come “buona” o “molto buona” è la più alta mai registrata. Anche il 64 per cento dei cittadini arabi è soddisfatto. L’Indice di Sviluppo umano dell’Onu che da trent’anni assegna ai paesi un punteggio calcolato sulla base di parametri come reddito, aspettativa di vita e istruzione, colloca Israele in 18esima posizione su 188 paesi, entrando a pieno titolo nella categoria dei paesi a “sviluppo umano molto elevato”. Solo gli abitanti di Svizzera, Danimarca e Islanda risultano più soddisfatti della propria vita dei solitamente lamentosi israeliani.

Jack Ma, fondatore di Alibaba, è appena diverse volte a Tel Aviv, dove a un forum economico ha detto: “Israele sa che la risorsa più preziosa al mondo non è il petrolio o il gas, ma il cervello umano. In Israele, l’innovazione è ovunque. Gli altri innovano per il successo. Israele innova per la sopravvivenza”. Considerando che ora si discute della sopravvivenza che si crogiola nel proprio torpore e décadence, non ci farebbe male prendere a esempio da Israele.

Se vuoi che tuo figlio impari a volare alto… non fare tutto al posto suo. Le aquile. appena vedono le prime ali ai propri piccoli pigri, li buttano fuori dal nido, perché sanno che solo così useranno le loro ali.

 

 

 

 

 

Piazzale Loreto anziché sancire la vittoria della democrazia, diede un’immagine selvaggia e barbarica della resa dei conti.

 

 

E' già nato il partito "Movimento Islamico Italiano Democratico" (MIID). Quali gli effetti che potrà avere nella politica italiana ed europea? Oltre agli affetti politici, per decreto si Festeggeranno in Italia tutte le "Festività Islamiche". Presto l'Italia avrà una società pluralista, aperta, solidale e democratica che diventerà la casa comune degli Italiani insieme agli islamisti.. Presto seguirà la creazione di un Centro Studi Islamico e di un’Accademia di Studi mistici e Spirituali dell'Islam. Il movimento è composto anche da italiani della sinistra.

 

La pagina veramente vergognosa della nostra storia

 

Alla fine, la scelta si rivelò un errore fatale. L’entrata in guerra degli Stati Uniti trasformò il conflitto in una guerra mondiale totale, accelerando la sconfitta dell’Asse. Con la sua immensa capacità industriale e militare, l’America divenne il principale fornitore di uomini e mezzi, anche nella stessa Russia, contribuendo in modo decisivo alla caduta del Terzo Reich oltre alla fine del regime fascista in Italia.

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Na parecchie ombre che dimostrano quanto la sinistra sia sempre stata ideologicamente dogmatica e lontana dalla realtà.

Ecco i punti critici che si possono evidenziare:

L’impostazione socialista e dirigista – Il Manifesto parla di un’Europa che dovrebbe superare il capitalismo attraverso un forte intervento dello Stato in economia. Non è affatto un’idea liberale, ma una visione socialista che mette in secondo piano la libertà economica e individuale.

L’abolizione degli Stati nazionali – Spinelli e compagni volevano distruggere le sovranità nazionali per creare un unico super-Stato europeo. Una visione utopica e pericolosa che ha portato all’attuale UE, dove le nazioni sono svuotate di potere e comandano solo tecnocrati e burocrati.

L’idea di "riforme radicali" – Il Manifesto dice esplicitamente che il cambiamento non può avvenire con semplici riforme, ma con un’azione rivoluzionaria. In pratica, non credevano nella democrazia parlamentare ma volevano imporre una nuova struttura politica dall’alto.

L’influenza marxista – Il testo non parla di una vera libertà, ma di un ordine nuovo basato su una gestione collettiva della ricchezza, una roba che sa tanto di marxismo. Infatti, il Manifesto venne criticato proprio per questo, ma si fa finta di niente.

 

Spinelli si iscrisse al partito comunista nel 1924. Dal 1976 al 1983 è stato deputato nelle fila del PCI al parlamento italiano.

Nel 1979 sempre nelle fila del PCI fu eletto al parlamento europeo per poi essere rieletto nel 1984

 

’Europa di Spinelli è un progetto che punta a smantellare le sovranità nazionali in nome di un super-Stato che nessuno fino ad oggi ha mai votato. E infatti, oggi l’UE non piace a tanti cittadini proprio perché si è trasformata in una burocrazia lontana dalla gente, con decisioni prese da élite non elette.

Élite che hanno deciso che dobbiamo spendere una marea di soldi in armamenti, che dobbiamo distruggere le nostre industrie per le follie green o che dobbiamo riempire le nostre belle città di milioni di immigrati che non si integrano e spesso ci odiano.

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PENSIERO FOLLE!! Secondo le stime dell'UNHCR i rifugiati (e tanti disertori) fuggiti dall'Ucraina, ne sono giunti in Europa a giugno di quest'anno ca. 6,3 milioni. In Italia ca. 250.000 che ci costano 1 miliardo al mese, più sanità, scuole, e altro. tutto gratuito. Poi paradossalmente noi europei aiutiamo gli ucrainesi che sono rimasti loro malgrado (la diserzione si paga!) a combattere contro i russi con un Zelensky che seguita ad esonerare alcuni generali. "Qui lo stratega e il vincitore sono solo io!!!! "
L'Europa vuole spendere 800.000 miliardi per la ns difesa perché potremmo essere anche noi invasi dalla Russia. con gli USA che non vogliono più aiutare l'Europa, ci lasciano soli e pensano di eliminare anche la Nato. Dove noi prenderemo questi 800 miliardi non si sa ancora!! Ci sarà un taglio alla sanità? all'istruzione? alle pensione dei tanti vecchi detti oggi inutili? Faremo debiti per le prossime 10 generazioni? Manderemo i ns. (pochi) spensierati giovani abituati alle "movide" fino a Vladivostok che è a 11.500 km da noi ????!!!!! Ma le ns. industrie impegnate al riarmo godranno di grossi profitti? Sembra di rivivere il 1940, quando le industrie europee smisero di costruire auto e quant'altro e iniziarono a fare i "carri armati" (simili a quelli che vendevano all'Upim "reparto giocattoli". Da 1 tonn. contro quelli russi da 52 tonn.) Ci andammo in Russia con 230. 000 uomini che ci ndarono non con le solite 4 ruote, ma autotrasportati dalle 4 zampe dei muli, che furono poi preziosi margiarli durante la tragica ritirata, che iniziò proprio da Kiev. Ma questa volta - la bionda amazzone fra baci e abbracci con l'ex attore diventato oggi un "Grande Conquistatore" ci dice ... "noi...vinceremo!!" e aggiunge "Armiamoci e partiamo" (!!!!!) Ma prima di un esercito offensivo europeo, non ci vorrebbe una Europa Unita? che é anche piccola. La Russia è grande 57 volte l'Italia !!! 47 volte la Germania !!! Non è San Marino !!

In tutta la sua lunga storia, la Russia non ha mai voluto invadere l'Europa, nemmeno una volta. Tantomeno l'Italia con cui la Russia ha sempre avuto storici e ottimi rapporti di amicizia di dialogo e un rispetto reciproco.
Nessuna nazione del mondo può conquistare la Russia, Invaderla, Occuparla, troppo grande, inoltre ha "amici" vicini. Pensare di poterla conquistare e soggiogare militarmente è FOLLIA PURA. Inoltre c'è il fattore nucleare: che al momento l'Europa non possiede un arsenale, ha ancora i fucili 91, forse non più i muli, ma qualche "giocattolo" con banali cingoli, che si son fermati con la "rasputina" e i ghiacci delle spianate russe.
L'arsenale ce l'hanno gli americani ma possono anche toglierlo. Ma temo anche le testate nucleari USA non sarebbero sufficienti a scoraggiare la potente reazione della Russia che di testate ne possiede 6000.
I soldati ancora prima di muoversi dall'Europa - dicendo che è "per la difesa" - arriverebbe dalla Russia una avverimento per i principali leader europei. Abbiamo già puntato le vs. capitali con dei missili nucleari che possono polverizzare voi e chiunque tenti di invaderci. Vi consiglio caldamente di desistere dai vostri propositi. Non dimenticate che l'ultima volta che l'Europa con Hitler ha invaso la Russia, è finita che i russi sono arrivati fino a Berlino. Non vorrei che stavolta arrivassero a Bruxelles. Insomma bisogna tenersi buona la Russia. Perché se era già pericoloso ai tempi passati, oggi può polverizzare chiunque tenti di avvicinarsi. Questo i nostri l'hanno forse dimenticato? La Russia non credo che abbia interesse ad attaccare altri Paesi in Europa. Gli Statunitensi l'hanno capito benissimo. Pur avendo loro provocato e alimentato questo conflitto con ben altre intenzioni.

Lui Putin vuole oggi solo 3 cose: e non sarà così folle da impantanarsi in Europa come gli USA in Afghanistan. Putin vuole solo che la Crimea resti russa, che il Donbass sia un protettorato russo e che la NATO non vada a mettere i missili in Ucraina. Per il resto credo che non succederebbe proprio niente. Eppure l'Europa (della von der Leyen) dice “la pace attraverso la forza”, perché la pace “non può più essere data per scontata e se non si usa la forza”) . Ma se veramente tiene alla sua economia, non solo Europea ma anche quella Tedesca) invece di suicidarsi armandosi inutilmente, potrà usare gli 800 miliardi per la ricostruzione della Ucraina oggi distrutta, Economicamente, Demograficamente, Militarmente.

Le imprese Europee potrebbero aggiudicarsi i lavori molto proficui per rifare ponti, strade, case palazzi, ospedali. Mentre con una guerra ci toccherà prima o poi di fare i funerali ai ns. figli. Altro che cura dell’ambiente per gli effetti dei gas serra, avremo tutti sulla testa le cappe delle letali radiazioni dei funghi atomici.

Anche il popolo italiano dovrebbe prendere le distanze da chiunque si imbarchi in guerre o in quei pretesti che servano per fare le guerre, che non si sa quale esito possano avere, ma di sicuro per l'Italia sarebbero letali,
Anche la stessa UE avrebbe la stessa sorte. Mentre in Russia la verità é che anche reggendo alla pressioni, la sua economia cresce, piaccia o non piaccia, nonostante le sanzioni. Dal punto di vista politico Putin lì era... e lì è rimasto!! Più forte di prima. E questo Trump l'ha capito benissimo, ecco perché dialoga con lui, e non con il ridicolo ex suonatore di pianoforti col pisello, che infatti ha fatto fin'ora una guerra del C... Che ha fatto fuggire quasi 5 milioni di abitanti dell’Ucraina, casuata la distruzione di un Paese. Oltre aver subito - secondo stime della time dell’ “intelligence” americana - 100-150.000 perdite.

Prima di un esercito offensivo europeo, ci vorrebbe prima - minimo - un po' di cervello.

 

 

Ho richiesto già delle spiegazioni ma non ho fin'ora ricevuto nessuna risposta in merito.
Io volevo sapere perchè cercando su Goggle qualcosa sul mio portale "Storiologia", vengono (scrivete Voi ... "vedi altri risultati) e rimandano all'interno gli altri link presenti su Storiologia. (non appaiono più nel motore centrale), di conseguenza le visite che prima erano decine di migliaia giornaliere oggi sono poco di più 4-500.
(mentre su BING compaiono tutti i link contenuti in Storiologia)
Devo forse contribuire pagando qualcosa a Google?
Devo mettere la Vs. Pubblicità sul mio Portale?
Devo forse eliminare qualcosa dalla mie Home Page, tipo quel documento-giornale
forse sgradito agli ebrei? (dove vi é la dichiarazione di guerra alla Germania nel 1933)?
Ditemelo e sarà fatto.

Spero di ricevere una risposta.

 

https://www.storiologia.it/libri/libri01.htm

 

non credo che la maggioranza del PD la volesse; tutti i sondaggi erano contro di lei ma per una strana congiunzione astrale di votanti extra-PD e finanziatori extra-Italia si è ritrovata eletta “segretariessa’
Se LEI è presentata nel "nuovo" PD, come il “nuovo che avanza” c’è da tifare Giorgia Meloni tutta la vita…

I PD non sanno nemmeno più cosa sono, manco un segretario sanno scegliere. Del resto chi comanda il pd e cioè quella ragnatela che domina i cosidetti progressisti a livello mondiale, composta da finanza/banche/multinazionali/bigpharma/social media ecc. ecc fino a miliardari tipo Soros .Alcuni auspicano che abbia la capacità di far scomparire del tutto il PD, come disse Montanelli: la sinistra ama talmente i poveri che li vuole moltiplicare. Checco Zalone: "il problema della sinistra è l'incapibilità".

 

 

Ha ammesso di essere affiliata alla Open Society Foundations, come dire George Soros.

Un genio, benvisto perché ha doppia cittadinanza, perciò cittadina del mondo, che si dichiara donna che ama una donna, perciò a favore delle minoranze LGBTQXYZ+#@ e via discorrendo. Si é candidata alla segreteria di un partito che dovrebbe rappresentare il proletariato, di cui non conosce assolutamente nulla, ha una famiglia che con le fabbriche non ha nulla a che fare, salvo le quota azionaria.. Ridicoli.

Nel PD non sanno più cosa sono, manco un segretario sanno scegliere, e alcuni perché imbarazzati non sono nemmeno andati a votare.

E sulla prese distanze dalla sua ambigua posizione sull'Ucraina, Occhetto si fa una domanda che resta aperta: la sinistra italiana riuscirà a trovare una linea chiara e condivisa, o continuerà a navigare a vista in un mare di ambiguità?

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Diceva bene Checco Zalone: il problema della sinistra è l'incapibilità.

ISRAELE
Grazie alle sue industrie aeronautiche e delle armi, Israele è divenuto uno dei maggiori esportatori al mondo di materiale militare. Il paese fonda gran parte dei suoi ricavi anche sull'industria farmaceutica, elettronica, chimica, petrolchimica, agroalimentare e delle telecomunicazioni

 

Israele è entrato a far parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dall'11 maggio del 1949; a tutto marzo del 2017 mantiene legami diplomatici con un totale complessivo di 159 paesi.

 

rispettate l'anziano, perché la ruota gira per tutti!

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Zakharova indignata, ha affermato che Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista". Cioè che la Russia durante la Seconda guerra mondiale”, era uguale ai nazifascisti. Mentre storicamente é tuttaltro, sappiamo che la Russia ha invece contribuito alla vittoria nella 2nda G.M.ha respinto a Mosca i nazisti e li ha inseguiti fino a Berlino. Liberando anche Auschwitz. Ponendo fino alla guerra in Europa.

Oggi Il presidente Mattarella ha aggiunto di stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza, sottolineando che l’Italia sta con chi lotta per la libertà, cioè per l’Ucraina. (e non con la invasione della Russia di Putin) Ma dimentichiamo che noi italiani (non dimentichiamolo!!) siamo stati prima degli aggressori (in Russia) e dei perdenti. Ma poi siamo poi diventati dei "liberatori", quando ad occuparci sono stati gli Angloamericani. Poi nonostante i tanti sciagurati bombardamenti li abbiamo chiamati "Alleati"- Ma a Parigi alla Conferenza della Pace, noi (nemmeno invitati) eravamo i "Nemici", i "Perdenti", gli "Sconfitti", dopo una "Resa Senza Condizioni" e la consegna delle 3 armi, più il disarmo e lo scioglimento delle Bande di Partigiani. Altro che "Liberazione" e "Resistenza".

Zakharova indignata, ha affermato che Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista. Eppure esattamente sei anni fa, durante la sua visita ufficiale nella Federazione Russa nell’aprile 2017 il Ns. Presidente esortava all’amicizia tra Italia e Russia e incontrava al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin, e lo elogiava per il ruolo positivo nella crisi del Donbass. In quell’occasione Mattarella affermò che la Russia era un partner importante per l’Italia e offrì la mediazione italiana "per superare gli ostacoli e le divergenze createsi con l’Unione Europea per ristabilire i rapporti Russia UE su base paritaria nell’interesse comune".

 

MARX
La celebre frase "La religione è l'oppio dei popoli" è stata pronunciata da Karl Marx nel 1844, nel suo libro "Per la critica della filosofia del diritto di Hegel". Con questa espressione, Marx intende sottolineare come la religione, nel suo significato storico e sociale, abbia la funzione di narcotizzare le masse popolari, facendole dimenticare le proprie difficoltà materiali e sociali.

Secondo Marx, la religione è uno strumento di controllo sociale, utilizzato dalle classi dominanti per mantenere lo status quo e impedire la ribellione delle masse contro il potere costituito. La religione, in quanto sistema di credenze e valori, permette di giustificare e legittimare l'ordine sociale esistente, nascondendo la vera natura delle relazioni di potere e di sfruttamento.

Inoltre, Marx sostiene che la religione crea una falsa coscienza, ovvero un'immagine distorta della realtà, che impedisce alle persone di comprendere i propri interessi reali e di lottare per la propria emancipazione. La religione offusca la mente dei credenti, facendoli concentrare la loro attenzione sui valori spirituali e divini, piuttosto che sui problemi concreti della vita quotidiana.

In sintesi, la celebre frase di Marx "La religione è l'oppio dei popoli" indica il ruolo della religione nella società come strumento di dominio e controllo, in grado di narcotizzare le masse popolari e impedirne la loro lotta.

 

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desidero ardentemente

 

La religione pone l’uomo in una situazione per la quale essa gli promette nell’aldilà ciò che di fatto non gli è consentito nell’aldiqua. Come l’oppio, stordisce le menti allucinandole.

La religione cristiana predica la pusillanimità, annullando lo slancio eroico e spegnendo le virtù attive proprie delle precedenti generazioni degli antichi

i popoli sono e si sentono oppressi (in particolare coloro nel popolo che sono costretti a vivere con il solo loro lavoro); la loro sofferenza e oppressione è dovuta alle profonde diseguaglianze sociali presenti nella società. La religione prospetta una risposta a tutto ciò in un altro mondo e così facendo, come una droga, attutisce la sofferenza e l'oppressione dei popoli e congela il loro spirito di rivolta. Per lui l'unico piano di realtà è quello storico ed è qui che l'uomo deve cercare di darsi una vita migliore. La religione è come una droga quindi, la riforma e la rivoluzione sociale, il socialismo, invece la cura vera. La storia spinge gli uomini verso una società socialista ma il socialismo va inventato, costruito.


esattamente come una droga, la religione - promettendo una compensazione nell'aldilà - serve in realtà solo al potere per tener buona la gente, e impedire che le venga voglia di raddrizzare i torti subiti su questa terra, senza delegare da un dio immaginario. .

 

 

MA CHI E' ZELENSKI ?

Lui era un attore comico che alla sera teneva inchiodati alla TV gli ucrainesi; che si scompisciavano dalle risate per le sue perfomance (tipo le suonate al pianoforte con il suo pisello); ma poi sempre in TV (impersonando un atipico, anomalo, singolare, governatore) e toccando (tout courte) alcuni problemi sul funzionamento e l'efficienza del vivere dei suoi concittadini, inveiva e declamava (semplicisticamente) come avrebbe fatto LUI a risolvere tutti i problemi dell'Ucraina.
Ad assistere ogni sera a queste performance c'era il figlio di Biden. Lo convinse che con un pubblico ogni sera così entusiastico e galvanizzato, era una occasione opportuna per candidarsi alle prossime elezioni, dove avrebbe avuto sicuramente un grande successo. Ma in ogni caso avrebbe avuto anche l'appoggio di suo padre che era in corsa come futuro Presidente degli USA.
Convintosi, l'attore entrò il lizza alle elezioni. Che - con quel televisivo entusiastico pubblico - ovviamente vinse. Con le spalle così coperte, si sbarazzò subito di tutti gli avversari e con alcuni forti scalmanati suoi sostenitori iniziò gli assalti per sbarazzarsi dei filorussi. Li iniziò con qualche scacciacani e le bombe molotov, ma poi con l'appoggio degli USA con Biden diventato Presidente, non gli mancarono delle vere e proprie armi. Ha iniziato per procura atlantista un suo conflitto - e ha scatenato una vera guerra che é sembrata SUA, entrando presto in una "mitomania" con la tipica "pseudologia fantastica". Ha presto iniziato cosi a sentirsi un CONDOTTIERO di un intero popolo. (ma ultimamente va dicendo ...anche di "una intera Europa, di una intera Umanità e che l'Ucraina é al centro del Mondo").
Il ridicolo oggi é - che quando va in giro per il mondo - ogni Capo di Stato (soprattutto nei "cortiletti" europei sempre proni all'atlantismo) - lo ricevono in pompa magna, con baci e abbracci, come se fosse veramente un vero vincente IMPERATORE.
Ma quando verrà comodo, e gli interessi in gioco in Ucraina saranno solo delle due potenze, lui verrà presto ridimensionato e tornerà a fare nuovamente il semplice attore. Forse...., perchè questa volta non avrà più un entusiastico pubblico nelle TV, visto che molti suoi ucrainesi oggi sono fuggiti in Europa, altri disertano, altri sono morti e il Paese é ormai quasi tutto... distrutto.

DISTRUTTO? Il business della ricostruzione è già in atto e sarà molto lucroso. Domani nuoteranno nell’oro le imprese appaltatrici che si divideranno la "torta" dell'intera Ucraina, senza un Zelenskij attorno. Eppure ancora oggi (febbraio 2025) l'ex attore interviene - come se fosse LUI il padrone dell' Ucraina - e offre a Trump (e forse chissà) anche a Putin - le risorse minerarie ucrainese strategiche che possiede la SUA Ucraina (uranio, titanio e manganese, terre rare, litio, gas) in cambio di UN SOSTEGNO NEL CONFLITTO. - Non ha ancora capito che LUI non é il padrone dell'Ucraina !!!! LUI da 3 anni é stato semplicemente usato per prendersi da soli (amici o nemici) tutto quello che LUI oggi crede di possedere e che ora sta oscenamente offrendo. Non sa questo illuso che anche senza di LUI (o amici o nemici) - da soli stanno plasmando la propria geopolitica nella SUA Ucraina.

 

 

https://www.altreinfo.org/una-storia-diversa/13895/anche-louis-nizer-incitava-allodio-razziale-verso-i-tedeschi-paolo-germani/

 

 

https://www.storiologia.it/comune.htm

 

E.MAIL
urp@comune.sanbonifacio.vr.itprotocollo@comune.sanbonifacio.vr.it

 

 

CULTURA . Il via libera della Camera.
vedi.....

https://tg24.sky.it/politica/approfondimenti/decreto-cultura-cosa-prevede

E' stato varato un nuovo piano, chiamato 'Piano Olivetti per la cultura', per favorire lo sviluppo culturale delle periferie, delle aree interne e svantaggiate, nonché per valorizzare le biblioteche qualora esistenti.
E' stato approvato anche un emendamento che destina 1.000.000 di euro per i piccoli centri abitati (con meno di 5mila abitanti). Le risorse - per l'acquisizione dei libri - sono assegnate alle nuove ma anche alle esistenti biblioteche comunali aperte al pubblico.

 

Vengo alla mia PROPOSTA "munifica".

Possiedo una enorme biblioteca, con testi e documenti vari. Oggi visibile su Internet
Con libri (essendo un ispettore per tutto il territorio nazionale) rintracciati e raccolti in 60 anni di viaggi nelle 100 città d'Italia e in 25 Capitali estere.
Sono libri che vanno dal 1500 fino ad oggi. Un panorama culturale immenso ma che ha anche un grande valore valutario. Libri che mi hanno permesso di fare anche UN PORTALE su Internet, "STORIOLOGIA" (senza nessun scopo di lucro; é infatti in Rete gratuitamente, VEDI intera raccolta >>>> https://www.storiologia.it/libri2/elencolibri.htm

 

Il mio Portale fino ad oggi ha ricevuto 2 miliardi di Visite da ogni parte del mondo.
Libri, notizie, e documenti che non solo sono visitati da moltissimi giornalisti, ma perfino la Biblioteca del Senato Italiano, mi ha richiesto una copia (non avendoli) alcuni documenti, tabelle, notizie varie e rare sull'Italia.
Non solo ma Il Ministero dell'Educazione in Australia, mi ha richiesto l'intero Portale di Storiologia da poter mettere i contenuti sulla TV nazionale, quella riservata a i tanti immigrati Italiani in Australia. (il copyright, l'ho ho ceduto gratis).
Stessa richiesta dal Brasile (da una Associazione Culturale Nazionale che segue i circa 30.000.000 di oriundi Italiani di 5 generazioni; affamati delle notizie storiche italiane).

Vendo al dunque. Sarei dell'idea di donare l'intera grande mia biblioteca al Comune di Locara per allestire o arricchire (se qusta esiste già) la propria biblioteca.
Non solo, ma visto che ho raccolto anche una nutrita collezione di Arte Moderna
(circa 100 opere - ed anche questa ha un grande valore valutario). Se volete posso cedere anche questa raccolta per allestire una vera e propria pinacoteca di arte pittorica e scultorea, con artisti vari che vanno da De Chirico, a Manzù, Annigoni, Guttuso, Hartung, Lucio Fontana, Afro, E. Vedova, Treccani, Mirò, D'Orazio, Benetton, Guidi, Giò Pomodoro, Cascella e molti molti altri.
(tutti visibili su questo link https://www.storiologia.it/movimenti/collezione.htm
Aggiungerei anche la mia personale collezione visto che sono anch'io nel DIZIONARIO BOLAFFI "ARTISTI ITALIANI DEL XX SECOLO" (visibile anche questa in questo link >>>>>>>>>>>>>>>

Io ho anche un passato molto avventuroso, in Montagne, nei Paracadutisti, nell'Antiterrorismo (dopo essere uscito dalla Scuola Paracadutisti Carabinieri Sabotatori a Viterbo), infine come "Pioniere dei Computer" in Italia. Sono stato io a importare il primo Personal in Italia (l'IBM PC 80) e poi tanti altri, fino a venderne 6000, insieme a 4000 stampanti e 100.000 programmi. (ma la MIA BIOGRAFIA E' QUI NARRATA EDE' ABBASTANZA ESPLICITA >>>>>>>>

Nel '90 mi ritiravo dagli affari. Vendendo tutto e donando tutto ai figli. Motivo: mi avevano trovato un tumore. Ma poi per fortuna operato oggi sono ancora qui sano e vegeto, a pochi mesi dal mio compleanno 90esimo !!!!.

Se non ce l'avete già un locale per mettere quanto detto sopra, sarei disposto a seguire organizzando il luogo che Voi destinerete al pubblico. Se poi trovate in questo stesso luogo anche una mia e di mia moglie residenza, meglio ancora.
Il tutto senza alcun onere per Voi. Lavorerei gratis !!!

IN ATTESA DI UNA RISPOSTA SE SIETE INTERESSATI,
PORGO I MIEI MIGLIORI SALUTI-

FRANCO GONZATO
Via e. Negri 20/A
LOCARA.
.

 


 

 

ELENCO LIBRI

https://www.storiologia.it/libri2/elencolibri.htm

 

 

https://www.storiologia.it/lettera.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_degli_ebrei_in_Italia

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Afroamericani
la lista di afroamericani

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_dei_nativi_americani
GENOCIDI

L'Italia é allora uno stato a sovranità limitata?
La Circolare Trabucchi risale al 1960, riservatissima. Vi si stabiliva che le Basi americane in Italia godono di totale extraterritorialità per il passaggio di uomini, armi e cose. Il tutto é sotto il controllo esclusivo degli americani.
(per chi ricorda il Caso Sigonella di Craxi, lui non fece una prova di forza, ma pretese solo il rispetto della sovranità italiana, e non mise in discussione il rapporto di fondo tra l'Italia, la Nato, gli USA e l'Europa)
Oggi i buoni rapporti Trump-Meloni sono una momentanea convergenza, una combin di interessi; uno di questi il contratto delle comunicazioni satellitari Spacex di Musk. Ne saremo poi servi? La Meloni dovrebbe ben valutare.

 

 

Considerato uno degli umanisti più importanti in assoluto, nonché uno degli ispiratori ante litteram dell'Unione Europea

 

si scaglia contro la guerra e il mestiere del soldato
,

 

LE GUERRE MONDIALI DI IERI...... E DOMANI?
Ha detto Mattarella "Avvicinandosi il nuovo anno (2025) sarebbe miope non vedere il moltiplicarsi di scenari di guerre e violenze che rendono incerto l’orizzonte del mondo intero; caratterizza lo scenario sull’incertezza dell’equilibrio internazionale.

 

Come visse l'Italia nei giorni delle 2 "Olimpiadi della Morte?"

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

La "Triplice Alleanza" (fatto nen 1882) era un patto segreto militare asbugico difensivo tra Italia, Germania e Austria-Ungheria che si impegnavano all'assistenza reciproca in caso di aggressioni esterne (dalla Francia e l'Inghilterra che si unirono poi nell’"Entente cordiale del 1904").
Questi Patti segreti della Triplice erano stati rinnovati a Vienna
(e sempre con un festoso consenso nel 1887, 1891, 1902, 1912) . Poi nel 1914 (dopo l'attentato a Sarajevo) contro gli Asburgo si formò la "Triplice Intesa" di Francia e Gran Bretagna e Russia,(anche se quest'ultimma vi partecipò ma poi stremata dalla guerra abbandonò il campo per la sua Rivoluzione del 1917) . Ma anche l''Italia..... (dopo quasi più di un anno di neutralità in accordo a quanto previsto dalla Triplice: che era solo difensiva) - (mirando lei a riprendersi il sud Tirolo fino al Brennero, il Trentino, la Venezia Giulia e l’intera penisola Istriana, la Dalmazia e numerose isole adriatiche)......decise improvvisamente di entrare anch'essa in guerra il 4 maggio 1915.
VEDI QUI TUTTA LA STORIA CON TUTTI - mese per mese - I BOLLETTINI UFFICIALI
https://www.storiologia.it/mondiale2/bollettino00.htm

 

Il Ministro degli Esteri italiano l'Ebreo Sidney Sonnino, d'accordo con il RE ...... (all'insaputa del Governo Italiano - quando ben 300 ministri avevano appoggiato Giolitti per la neutralità) ........, improvvisamente notificò il "Patto di Londra" a Vienna per l'entrata in guerra della "Trilpice Intesa" (Italia. GB, Francia) contro la Triplice Alleanza (Italia Austria, Germania) . Una scelta improvvisa e azzardata, che Bismark chiamò "una coltellata alla schiena". Questo avvenne il 4 maggio, proprio mentre l'Esercito Italiano guidato dal Generale Cadorna era paradossalmente già pronto al Brennero per difendere Austria e Germania per gli ovvi previsti attacchi della Francia, ma Cadorna dovette cambiare strategia, portarsi lui sul Reno, ma non per difendersi ma da lì intenzionato ad attaccare la Francia.
Ma il conflitto nel corso di tre anni non ebbe grandi risultati, gli eserciti si erano dissanguati. Ne approfittarono gli USA e anche se erano stati sempre contrari a fare una guerra in Europa, cambiarono strategia e Il 2 aprile 1917, Wilson chiese al Congresso di dichiarare guerra alla Germania (già entrata in crisi) contribuendo, così soprattutto nel 1918, alla offensiva finale, e vincendo
(complice anche l'epidemia Spagnola che causò in Austria ca. 2 milioni di morti (soprattutto gli anziani che comandavano sul fronte -- Quando i generali italiani riuniti a Padova, ricevettero la notizia della sorprendente vittoria italiana a Vittorio Veneto, non sapevano nemmeno dove si trovasse questo paese. Di conseguenza Wilson a Parigi trattò e pose fine alla guerra. Ma un reparto italiano fermo al confine di Ora, a causa di un banale cecchino, il comandante di quel distaccamento diede ordine ai suoi miilitari di superare il confine e di inseguirli fino al Brennero, aquisendo così l'intero Alto Adige. - Wilson era infuriato, lui non voleva unire l' A.A. all'Italia, ma voleva farne solo un protettorato. Questa anomalia durò fino al 1960, quando iniziarono gli attentati di Klotz (300 in una notte) - dove io stesso con un reparto speciale (uscito dal Corso di Sabotatori di Viterbo) partecipai per 4 anni a fare l'artificiere nell'antiterrorismo. (Sarebbe forse il caso di citare il MiA (Mov.to it. Alto Adige). Ma è troppo complesso e per alcuni anche piuttosto ambiguo. Scusate se me me astengo).
L'autonomia all'A.A. gli fu poi data solo nel 1972. (ricordiamo che in A.A. oggi il 64% della popolazione appartiene al gruppo linguistico tedesco, mentre il 26% é italiano (ma per lo più solo nella città di Bolzano - molto italianizzata con le grandi industrie e i relativi operai italiani, durante il ventennio fascista)

LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
Se l'intervento degli USA in Italia nella PRIMA G.M. era stato per loro un affare d'oro, lo tennero poi bene in mente quando gli Stati Europei dopo essersi dissanguati anche in questa SECONDA GUERRA MONDIALE, dopo 3 anni, chiamandosi "Alleati" intervennero anche qui, sbarcando in Sicilia, e presto con i bombardamenti a tappeto delle città italiane, l'intera penisola diventò non solo un altro colossale affare del momento, ma poi nemmeno andarono più via.
Il 25 aprile i nazisti si erano arresi. I partigiani cosa fecero? Quando seppero che gli americani lasciando la linea del Po volevano risalire via terra per portarsi a Milano, scesero tutti dalle valli e occuparono Milano per compiere la vendetta sui fascisti e su Mussolini con lo "scenario naturale di spettacolare bellezza": Piazzale Loreto !!! - Il giorno dopo averebbero dovuto fare l'insurrezione, come diceva la direttiva n. 19 di Parrri. Ma se solo l'avessro iniziata gloi Alleati l'avrebbero annientata subito sul nascere. (Del resto Churchill in Grecia la "Rivolta"Rossa" lui l'aveva stroncata subito mandandoli quasi tutti al cimitero. Con Stalin zitto, zitto. - Yalta docet)
Ma non ce ne fu biosgno, entrati a Milano il 30 aprile 1945, dopo aver disarmato e fatto sciogliere e mandato a casa le Bande dei Partigiani, emisero un severo COMUNICATO, che imponeva "da oggi qui ogni cosa anche nei minimi particolari, la decidiamo noi, in modo "categorico" e "imperativo" !!!!! (insomma "ORA COMANDIAMO NOI" !!!).
VEDI le stragi dei bombardamenti, e il severo comunicato a metà di questa pagina >>>>>>>>
E non solo a Milano, ma per comandare anche sull'intera Penisola, oltre aver creato la NATO (il 4 aprile 1949, con 32 Stati membri) ci fu anche la GLADIO, posta sotto l'egida dei servizi segreti.
(fu rivelato da Cossiga, ma solo nel 1990 - e disse che durante l'attentato a Togliatti nel 1948, non c'erano solo i comunisti a voler tirar fuori le armi non consegnate agli alleati il 30 aprile, ma le armi nascoste le avevamo anche noi, pronti ad intervenire!!).
Poi oltre tutto quanto sopra, via via sull'intero territorio nazionale si aggiunsero stabilmente 131 loro basi.
E la loro presenza divenne poi - fino ad oggi - una "super-sovranità".

 

E LA TERZA GUERRA MONDIALE E' FORSE NELL'ARIA ???
Ha detto Mattarella: "Avvicinandosi il nuovo anno (2025) sarebbe miope non vedere il moltiplicarsi di scenari di guerre e violenze che rendono molto incerto l’orizzonte del mondo intero; caratterizzano uno scenario sull’incertezza dell’equilibrio internazionale."

In questa "incertezza dell' equilibrio internazionale" è difficile capire quali sono oggi - le super potenze . E difficilmente ce lo fanno capire le fonti attuali di informazione. Dove in Rete alcuni titoli ti dicono "vuoi sapere quanto prenderai nella pensione?" ma per saperlo tu devi pagare prima l'accesso al loro portale. Figuriamoci poi cosa ci nasconderebbero sul «nuovo ordine mondiale». Sia attuale che futuro

Al 15° Summit dei BRICS a Johannesburg (con Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si sta disegnando sempre di più un nuovo ordine mondiale?.
La novità attuale sembra ora che Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita entreranno a far parte dei Brics.
Il loro presidente ha fatto sapere che il gruppo sta continuando a studiare la possibilità di creare una valuta nuova uguale per tutto il gruppo dei Brics, per “aumentare le nostre opzioni per i pagamenti internazionali, così da ridurre le nostre vulnerabilità”. In questo modo, il peso del dollaro, e quindi degli Stati Uniti, nell'economia mondiale crollerebbe come mai avvenuto prima.

Anche il presidente cinese, XI JINPING ha accolto l’allargamento definendolo un “nuovo punto di partenza” che “porterà vigore al meccanismo di cooperazione dei BRICS, rafforzando ulteriormente una forza per la pace e lo sviluppo mondiale”.Una "Forza" che oggi con i nuovi Stati acquisiti arriverà ai 4 miliardi di persone, quasi metà dell’intera popolazione mondiale. Raggiungendo così l'equivalente del 40 % del PIL mondiale.
(che è di 102.000 miliardi di dollari)

Ci si avvia forse a un nuovo mondialismo risolvendo i problemi dell'umanità su scala mondiale? Sembra che oggi ci siano - soltanto due contendenti in questa lotta dei "due mondi" che é (forse) appena iniziata.
Avremo "forse" una "Usa-Eu-Asia" - (USEUASIA)?
O forse una "Cin-
Afr -Asia" (CINAFRASIA)?

((((( Mi vien da pensare che la guerra in Ucraina è stata una manovra studiata e programmata dagli USA....(con le sanzioni poi imposte alla UE) ..... per tentare di distruggere forse non solo l'economia russa (che é quasi impossibile), ma soprattutto l'Economia Europea, per poi fare crollare l'Euro così da far salire il dollaro ))))).

MA NON VEDO ALL'ORIZZONTE DEI GRANDI ECONOMISTI IN GRADO DI FARLO

AUGURI DI UN FELICE 2025
A TUTTI

.

siamo attraversati da sentimenti contraddittori: da una parte il bisogno di condividere la speranza per un futuro di serenità e di pace, cui si affiancano le prospettive che le scoperte della scienza offrono all’umanità. Dall’altra la profonda preoccupazione di un tempo caratterizzato da guerre e violenze che rendono incerto l’orizzonte del mondo intero. Ho avuto modo, nei giorni scorsi, incontrando i nostri ambasciatori e il corpo diplomatico accreditato, di soffermarmi sui punti di crisi che caratterizzano lo scenario mondiale e sull’incertezza prodotta dal venir meno dell’equilibrio internazionale realizzato a partire dal secondo dopoguerra..

 

https://www.repubblica.it/speciali/cultura/giorno-memoria-edizione2015/2015/01/23/news/film_auschwitz_hitchcock-105604079/
olocausto

Quando i liberatori entrarono nei campi degli orrori, incaricarono il famoso regista Hitchcock a girare un documentario. Che lui lo realizzò con una sua personale sceneggiatura, con la sua maestria di "maestro del brivido" e degl "orrori". Ma il documentario fu considerato troppo raccapricciante, e fu bloccato, questo per non incidere sulla utile 'alleanza della Germania contro l'Unione Sovietica - . Rimase così dimenticato negli archivi di Stato. Una versione fu ritrovata dall'Imperial War Museum. Parte, e una parte utilizzata poi Night Will Fall. Solo dopo il 1980 se ne seppe qualcosa.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=DCO1vkKDuOM
le donne italiane col velo

come gli Stati Uniti, " una democrazia" comandata dal potere economico.

 

dell'euro " lavoreremo di meno e guadagneremo tutti di più "
Ha svenduto l’Italia e ci ha regalato un cambio di un euro = 1936,27 lire portandoci così alla grande miseria di oggi
mortadella, bel regalo a fatto agli italiani con il cambio lira euro
Prodi hai messo in ginocchio quasi tutto il popolo italiano con l'entrata dell'Italia nella U.E.( CAMBIO OSCENO FRA LIRA E EURO )


Dopo i 1000 mesi di vita, quel che rimane non si compra più.


Mussolini inizio' la carriera come fascista socialista (di sx) per poi finire dall'altra parte

 

l'impostazione di Marx aveva in sé i germi per instaurare un regime sanguinario e liberticida. L'analisi di Marx sulla società capitalista dall'Ottocento non è di per sé sbagliata. Indubbiamente il proletariato veniva sfruttato e le condizioni delle classi più povere non erano delle migliori ma non si capisce perché lui dovesse sostenere la necessità di una rivoluzione per soddisfare le rivendicazioni dei lavoratori. Marx infatti incita il proletariato a distruggere la borghesia che va sradicata completamente e instaurare una dittatura per spazzare via la proprietà privata, annullando le classi sociali.

Prima della rivoluzione vi erano due gruppi in contrasto; i "menscevichi" (Lenin) fedeli all'ortodossia marxista; ritenevano che l'Impero Zarista avrebbe dovuto essere rovesciato sì da una rivoluzione violenta ma poi avrebbe dovuto instaurare uno Stato fatto di Lavoratori.
Mentre i "bolscevichi" (Stalin) considerandosi l'avanguardia operaia proponevano se stessi e volevano formare dei gruppi che dopo aver collaborato nel fare la rivoluzione, intendevano mettere al comando una FORTE STRUTTURA STATALE, al fine di creare dei capaci dirigenti, non con il "terrore di massa", le "insurrezioni armate", " gli espropri di terreni", o le "eliminazione dei padroni". E infine i bolscevici dissero che quelli che negli Zar erano servi, banalmente e spregiativamente chiamato "POPOLO", con il nuovo Stato Bolscevico sarebbero nati dei "Governanti", a guidare le "Nuove Città", e che gli abitanti sarebbero stati chiamati "CITTADINI bolscevici".
Lenin rispondeva che quelle cose erano "Utopia" e considerava il marxismo sì rivoluzionario ma "invecchiato" e "inadeguato". E con lui anche l'ebreo TROCKIJ
Nemmeno volle approfondire la questione, eppure lo stesso Marx aveva in seguito annunciato altre alternative socialistiche e una di queste era proprio il nuovo "bolscevismo". Ma Lenin rimase con le sue idee "Le masse non impareranno mai a condurre la lotta politica fino a quando non contribuiremo a educare dei dirigenti, sia fra gli operai colti che fra gli intellettuali". Infatti ben presto si convinse che se non voleva fallire, doveva richiamare nelle aziende, i dirigenti zaristi, per far tornare un minimo di collaborazione con lavoratori. Erano necessari ingegneri, geometri, professori, formatisi nelle scuole zariste, da tutelare e da pagare bene, perché avevano pur sempre "una mentalità borghese".
Lenin insomma aveva riconosciuto che nelle fabbriche gli operai dovevano pensare si alla produzione ma che era ugualmente necessario che vi fosse qualcuno che conosceva i mezzi per produrre e che coordinasse gli stessi operai nel loro lavoro. E questi qualcuno erano gli ex- funzionario zarista.

Questo perché Lenin già nel dopo la rivoluzione, appena fatti i primi passi come capo, ebbe modo di capire che non bastava mettere operai per lavorare, mettere al comando caporioni, burocrati di nomina politica, per lo più inetti e corrotti che oltre essere non specialisti erano incapaci a farsi ubbidire dai lavoratori e così usavano gli stessi metodi schiavistici dei zaristi. I lavoratori purtroppo si sottomisero, del resto da soli capivano che non erano in grado di gestire e condurre gli apparati produtivi. Quello che potevano fare era solo di sognare un'altra rivoluzione, ma senza avere idee di come farla e con chi, perché nei due gruppi c'erano i "menscevichi" in forte contrasto con i "bolscevici" , i primi erano fedeli a una certa idea ortodossa marxista, che riteneva che l'Impero Russo avrebbe dovuto essere rovesciato da una rivoluzione e poi applicato integralmente il Marxismo (conosciuto come Comunismo) - Che non era affatto nuovo; ma era quello che era nato ed era anche fallito nel lontano 1500 in Moravia. (riportiamo qui l'intera libro di Caracciolo >>i primi BAGLIORI DI COMUNISMO IN EUROPA
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/comunismo/a1921g.htm

Ma anche TOMASO MORO nel 1518 pubblicò UTOPIA; una protesta contro gli abusi dei capitalisti. Ma entrambi non attecchirono nelle masse. Anzi i nuovi Capi diventarono pure loro ricchi e pasciuti. Questo diede il ridicolo spunto al famoso libro di GEORGE ORWELl "La fattoria degli animali".
<<<<<<<<<<piuttosto singolare >>vedi intero libro >>>)
Ma anche poi LENIN scrisse il suo singolare "Stato e Rivoluzione" con un motto esplicito ""BISOGNA STERMINARE LA BORGHESIA COME CLASSE"
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/lenin/doc0700.htm

Questo "Bolscevismo" interessò molto un giovane Stalin, che era già dentro nel gruppo di Lenin, lui aveva perfino contribuito a farlo nominare segretario del Partito. Ma con le nuove idee marxiste-socialiste Stalin entrò in contrasto con Lenin, fino al punto che lo stesso Lenin iniziò ad allontanarlo. Ma poi cadde gravemente ammalato di arteriosclerosi. Ma dal letto continuò per quasi due anni a scrivere un lungo "Testamento"(che rimase per tutto il periodo staliniano segreto, venne fuori solo integralmente con Krusciov nel 1956).
Mentre andava verso la tomba, Lenin ai suoi discepoli seguitò a dire e a ripetere loro, "attenzione, diffidate da quell'uomo". Ma poi non lo potè più contrastare, cadde nella fase acuta della malattia e morì il 21 gennaio del 1924, all'età di 54 anni.
(Mussolini anche lui critico scrisse "La catastrofe del sistema di Lenin". Mentre in seguito ammirò Stalin". Qui sicuramente daremo un dispiacere sia ai fascisti che ai comunisti perche a scrivere é Mussolini sul Popolo d'Italia, il 5 marzo del 1938 --- "Stalin davanti alla catastrofe di quel sistema di Lenin, lui é diventato segretamente un fascista. Essendo lui un semibarbaro non usa come noi l'olio di ricino, ma fa piazza pulita con i sistemi che usava Gengis Kan. In un modo e nell'altro sta rendendo un commendevole servizio al fascismo".

STALIN scrisse poi
"Principi del Leninismo"-
VEDI L'ORIGINALE DIGITALIZZATO
https://www.storiologia.it/stalin2/doc0080.htm


STALIN, ERA SALITO SUBITO IN CATTEDRA. CAMBIA ANCHE IL NOME DEL SUO INCARICO DA SEGRETARIO DEL PARTITO diventa SEGRETARIO GENERALE, ma subito diventa anche un "DITTATORE". (che diventò sinonimo di "STALINISTA") La Russia era fino allora un Paese arretrato, tuttavia Stalin in pochi anni la trasforma nella seconda potenza industriale del mondo. Oltre quella militare permettendosi perfino nel corso della "grande olimpiade della morte" di fermare le armate di Hitler che erano giunte alle porte di Mosca; le inseguì fino a Berlino, vincendo la grande partita contro il nazismo.

Quello che forse non vogliono capire molti ingenui idealisti -di ogni ideologia-, é che tutti, anche i socialisti, i comunisti, i proletari, possono dar vita a regimi fascisti, dittatoriali, tirannici, come i vecchi regimi, chiamati feudali, monarchici, imperialistici, cesaropapisti, papali, serenissimi, o come i nuovi.... chiamati liberali.
Karl Popper sull'ultimo "regime", esprimeva il timore che nel mondo moderno possono emergere governanti, solo potenti ma del tutto incompetenti, e che alla fine anche loro non sapendo cos'altro fare per rimanere in sella al "nuovo moderno "cavallo"", o con ogni mezzo (ad alcuni questi non mancano) si trasformano in dittatori, causando gravi danni ai popoli, nè più nè meno come i grandi tiranni; forse addirittura peggiori, e senza nemmeno compromettersi.


Wikipedia
https://it.wikipedia.org › wiki › Menscevismo

(Un sindacalista messo da Lenin (che era stato nei Paesi occidentali) intervistato a Mosca da giornalisti europei che erano andati in Russia per voler capire cos'era questo "leninimo", ai giornalisti disse "Se nonzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
La libertà di commercio venne in un certo modo ristabilita ma rimase la proibizione dell'utilizzo di manodopera dipendente dai "Padroni.
Karl Marx non aveva indicato precisamente cos'era in pratica il sistema comunista.

Così il capitalista diventò lo Stato, il quale attuò lo sfruttamento del proletariato in altri modi.

Fra gli oppositori vi era allora un semi sconosciuto STALIN come responsabile dei rapporti con le minoranze

 

 

Si stabilirono

NASCITA DELLE RELIGIONI MONOTEISTICHE E DEL TEMPO STORICO

LA RELIGIONE EBRAICA NASCE
DAL DIO YAHWEH CON ABRAMO
NELL' ANNO 3761 (ANNO CREAZIONE DEL MONDO)
PERTANTO IL NOSTRO ANNO 2024
CORRISPONDE AL LORO ANNO 5765


LA RELIGIONE CRISTIANA NASCE
DAL DIO CRISTIANO CON GESU' CRISTO
NEL GIA' ANNO 3761 EBRAICO
MA VIENE CONTEGGIATO COME ANNO 0

LA RELIGIONE ISLAMICA NASCE
DAL DIO ALLAH CON MAOMETTO
NELL'ANNO 622 d.C. PERTANTO IL NS. ANNO 2024 ,
E' IL LORO 14O2 d.C. (CONTEGGIATO IN LUNARE E' L'ANNO 1446 d.C.)


DAI LIBRI: LA GENESI TORAH - LA BIBBIA CRISTIANA - IL CORANO

Secondo il libro della Genesi vi era un Dio universale, Yahweh, unico, ineffabile, indefinibile, che strinse con i popoli un patto speciale con Abramo considerato il padre di tutti i credenti. Lui (che divenne poi il capostipite delle tre grandi religioni monoteistiche) con il patto fondò nella sua comunità una religione, la Ebraica. In seguito questa si divise in 12 gruppi - e pur vantando le stesse origini - 2 gruppi etnoreligiosi, nell'anno 0 fa nascere la Cristiana.Poi nel' anno 622 nasce la Islamica.
Leggendo le indicazioni contenute nella Bibbia, il giorno della fondazione della Ebraica è stata individuato nel 6 ottobre del 3761 a.C. e quindi il ns 2024 corrisponde all'anno 5785.

In seguito la Ebraica - attorno al 1200 a.C. - fuggita dalla Babilonia in Egitto, qui erano impiegati come schiavi, ma un loro capo, Mosè illuminato dal Dio Yahweh, con tutti i suoi ebrei decise di fuggire per riconquistare la terra degli avi Canaan, ossia la Palestina, già detta terra Giudea, degli ebrei. Durante quella fuga, sul Sinai, Mosè ricevette da Dio una guida di vita e di fede: i Dieci Comandamenti. Questa comunità giunta nella terra promessa costituirono un gruppo etnoreligioso monoteistico detta più propriamente giudaismo e si organizzarono in 12 tribù. In una di queste - nell'anno indicato poi con lo 0 - ne nacque una contraria a certe regole di vita giudaica, nè vollero attendere il tanto atteso loro Messia; ma decisero che il Messia era venuto, ed era Gesù Cristo.
Iniziò così il Cristianesimo. Ma non era finita. Molto più tardi, in un altra comunità ebraica dissidente, nel Quraysh, intorno al 570 d.C. nasce Maometto. (un altro nuovo Messia?) Sì è lui il nuovo profeta, il messaggero di Dio che gli si manifesta attraverso l'angelo Jibril (Gabriele). E' l'evento da cui nasce una nuova religione monoteitstica: l' Islam.
Lasciamo in altre pagine il corso degli eventi sulle due religioni, diventate oggi anch'esse millenarie, e proseguiamo con quella Ebraica.

Riguardo a questa ultima eccoci ai racconti che hanno alimentato all'inizio la nota avversione verso gli ebrei. Nasce già nell'impero Romano, fino al punto che due imperatori Tito e Adriano andarono a distruggere e a radere al suolo Gerusalemme dispendendo gli ebrei in tutto il continente. Una avversione che proseguì nel Medioevo in Europa, dove qui si dispersero, ma rimasero sempre uniti e in contatto tra di loro, anche se poi continuarono ad essere perseguitati nell’Alto Medioevo, dai Papi cristiani, ma anche dopo il medioevo, con i Papi di fine '800 e inizio '900'. Fino ad arrivare nel secolo '900, negli anni '30 quando ci fu la "Difesa della Razza", le note persecuzione degli ebrei, i campi di concentramento, e infine il loro sterminio noto come olocausto.


Abbiamo detto sempre uniti e in contatto fra di loro, soprattutto quando diventarono anche molto attivi nelle attività creditizie. Del resto le autorità cristiane avevano bollato come peccatori chi prestava del denaro, perché questi pseudo "bancari" pretendendo degli interessi si trasformavano in usurai, e si rifacevano con chi non pagava con la requisizioni dei loro beni, case, terreni e altri averi. In alcune città otaliane perfino i pochi ebrei erano diventati insopportabili, e come pretesto per questo odio, mettevano anche in giro che erano loro i responsabili di pesti, epidemia varie, che mettevano sostanze letali nelle acque delle fontane. Queste accuse venivano anche comode a molti debitori, perché se venivano saccheggiati azzeravano così i loro debiti contratti.
Ci furono anche veri e propri assalti con vittime nei quartieri dove vivevano gli ebrei. A Napoli esisteva un vicolo detto "Scanna giudei".

Finchè AMEDEO VIII Conte di Savoia, fu un precursore dell'antisemitismo stile Hitleriano, (li chiuse nei ghetti, e se uscivano erano costretti a mettere un"MARCHIO" giallo e sulla spalla).

Amedeo VIII, il 17 giugno 1430 pubblicò dal castello di Chambery lo "Statuto Generale" ("Statuta Sabaudiae"). Una promulgazioni di leggi per i vecchi e nuovi territori acquisiti. 16 capitoli sono di stampo razzistico anti ebraico. (gli editti originali sono riportati qui >>>>)
(A proposito la storia ci dice che ad intervenire, e poi a firmare e a pubblicare "la Difesa della Razza" c'era di nuovo proprio un Sabaudo; Vittorio Emanuele III. (vedi il documento nel link appena accennato sopra).

Ben 16 capitoli di questo statuto di Amedeo erano dedicati al problema di stampo razzistico ebraico. In essi si prescrivano i limiti della tolleranza fissati agli ebrei se volevano abitare negli Stati del Duca Sabaudo. Nel primo capitolo fu stabilito che gli Ebrei devono abitare insieme e in luogo separati dai Cristiani, dentro dei recinti "in unum Iocum securum et clausura" dal quale non possano uscire. E se escono hanno l'obbligo di portare cucito sul vestito nella spalla un panno quadrato giallo. (Hitler in seguto non si inventò nulla). Il motivo: "Ut infideles a fidelibus discernantur". Per dare ai Cristiani la possibilità di scansare (il discernantur) gli Ebrei, in modo da non entrare in rapporto con essi, mettendosi così in stato di vigile difesa. Da allora si succedettero Pontefici ai Pontefici e questi via via promulgarono altre 40 bolle in materia e molto simili.

Ma anche alla non sabauda "Serenissima" a Venezia, nel 1516, pure loro applicarono l'obbligo agli ebrei di abitare in luogo separato dai Cristiani e li confinarono inventandosi il noto "GHETTO" detto anche "giud-ecca". (l'attuale isola di Venezia).

UNA CURIOSITA'. - Si disse di lei "la donna che inventò Mussolini".....

 

A VENEZIA , un certo Amedeo Grassini, ricco ebreo, fu il fondatore della prima società di Vaporetti che vediamo oggi a Venezia (città di cui era già consigliere comunale), poi costituì un gruppo finanziario avviando anche la trasformazione del Lido nella una località turistica che vediamo oggi. (Un isola lunga circa 12,2 km e larga abbastanza per costruirvi al centro una strada carrozzabile con a destra e a sinistra sul mare affollati stabilimenti balneari). Sposato con una ebrea ebbe una figlia MARGHERITA che nonostante il divieto dei genitori nel 1898, sposa l'avvocato Cesare Sarfatti (anche lui ebreo) Un Penalista di fama nazionale e amico fraterno di Benito Mussolini, E diventò poi nel '23 presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Ma poi muore e la vedova Margherita ne conserverà il cognome.

Ed eccoci proprio a LEI, a MARGHERITA SARFATTI >>>>>>>>> vedi >>>DUX >>>>>>>>>
che non solo iniziò una relazione proprio con l'amico di suo marito Mussolini, ma contribuì non poco alla affermazione del suo (non di stampo socialista ma particolare) Fascismo e proprio a lei si deve lo sviluppo dello stesso, fin dal primissimo giorno. Essendo molto ricca, personalmente contribuì con molte sue sovvenzioni in denaro. Fu infatti lei la Sarfatti la finanziatrice del nascente Partito di Mussolini. Ed essendo una giornalista, contribuì a far nascere la rivista "Utopia" (specie di ponte gettato tra il passato socialista e il futuro fascismo - che fu la prima impresa editoriale autonoma tentata da Mussolini - dopo l'uscista dall'"Avanti" - quando fondò il“Popolo d’Italia” e dove la Sarfatti fu anche qui redattrice.
La Sarfatti poi fu anche la fondatrice di "Gerarchia" (una rivista di teoria politica fascista). Ed é sempre lei che diventa la coordinatrice di tutto il movimento fascista. Lei fu definita un’anticipatrice del fascismo, ma di un fascismo borghese e non quello socialista quando questo termine "fascio" e "fascista" era a loro dato quando facevano le varie manifestazioni scioperistiche proletarie, piuttosto cruente, .... (dove a menare c'era lo stesso Mussolini che finì anche in galera).
(La figura della Sarfatti in Italia per questa nascita nel fascismo, nel secondo dopoguerra, divenne scomoda parlarne e non fu più citata da nessuno perchè non certo gradita nè dai comunisti, né dagli ebrei stessi, oggi entrambi svisceratamente antifascisti).
Ma non dimentichiamo che la famosa Banca popolare di Milano era stata fondata dall'ebreo Luzzatti. E che la altrettanto famosa Banca Commerciale Italiana fu anch'essa fondata da ebrei, e che gli altrettanto famosi Fratelli Treves ( una famiglia ebraica in Piemonte) iniziarono a pubblicare "Il Corriere di Milano" diventato poi "Corriere della Sera", assieme all' "Illustrazione Italiana" primo rotocalco settimanale fotografico.


Nel '24 diventata vedova, la Sarfatti pubblicò una singolare Biografia di Mussolini col nome DUX. Iniziò da quando Mussolini nacque a Dovia, raccontando la miseria di casa Mussolini, la sua brutta vita adolescenziale e giovanile i suoi primi anni di scuola, la vita grama che fece prima e dopo, quando volle (evitando così di fare il militare) abbandonare l'Italia per andare in Svizzera a fare mille mestieri (il cioccolataio, il muratore, il facchino) per guadagnarsi da vivere, in un ambiente molto ostile, sempre senza soldi in tasca, fino al punto di andare a dormire sotto i ponti, dove venne come vagabondo arrestato ed espulso dalla Gendarmeria Svizzera. Rientrato poi in Italia, dovette presentarsi al distretto militare, e messa la divisa andò nella guerra che era da poco iniziata. Lui (come ex socialista) aveva sempre osteggiato l'intervento dell'Italia, ma poi inprovvisamente divenne un convinto interventista.(che gli costò l'allontanamento da giornale di sinistra l'Avanti).
Questa biografia della Sarfatti - fece nascere una umana simpatia a tutti gli italiani verso quest'uomo ed ebbe un successo così strepitoso di vendite che le quasi 2 milioni di copie entrarono in quasi tutte le case delle ci delle famiglie italiane, diventate fasciste, quando per molti il (nuovo) "Fascismo" significava dire "Mussolini". Furono stampate 17 edizioni, tradotta poi anche in 18 lingue. Negli USA se ne stamparono 500.000 copie e perfino in Giappone 300.000 copie.
Questa biografia era molto accurata. Lo stesso Mussolini ci fece una singolare prefazione, che iniziò con queste parole "In questo libro c'è la mia vita....." ecc. ecc. E per gli italiani nei suoi confronti nacque un'empatia enorme.

Con questa singolare biografia così appassionante la Sarfatti fu indicata - "La donna che inventò Mussolini" . Mentre Anna Kuliscioff ( rivoluzionaria e terrorista, passionale nella vita privata e nell'azione politica, antesignana del Femminismo) fu invece impietosa definendo Mussolini "é solo una testa calda". >>>biografia >>Kuliscioff >>>>
Ma la Sarfatti non solo fu l’autrice del libro, ma era stata anche la protagonista e indubbiamente la pigmalione del fondatore del fascismo. Fu proprio lei a fare di Mussolini una celebrità mondiale (ricordiamoci delle 17 edizioni di Dux all'estero) . A lei - ma fin dal primo giorno - si deve lo sviluppo del fascismo, ed ebbe un ruolo fondamentale quando proprio lei gli aveva organizzato nel '19 la famosa Riunione San Sepolcro con i locali messi a disposizione da suoi amici ebrei. C'erano 7 industriali ebrei a questa riunione, e fu proprio uno di loro (Goldman) a procurargli la sala della riunione,
dove Mussolini fondò i "Fasci di combattimento" ed espose il suo nuovo "Programma".

>>>>>>> quella giornata e il PROGRAMMA >>>>>>>>

Sui giornali della grande stampa viene ripetuto che "l'adunata sarà importantissima",
"Sarà creato l'antipartito, sorgeranno cioè i Fasci di Combattimento che faranno fronte contro due pericoli: i contrari (la vecchia Borghesia) e quelli distruttivi (dove la Sinistra l'ammira e vorrebbe anche in Italia una Rivoluzione Russa ).

ALBERTINI direttore del Corriere della Sera: commentò
il giorno dopo "Il fascismo ora interpretato é l'aspirazione più intensa di tutti i veri italiani" .
Gli fece eco il direttore de La Stampa di Torino: "Il governo Mussolini é l'unica strada da percorrere per ridare agli italiani quell'"ordine" che tutti ormai reclamano intensamente".


PETACCO in seguito in Storia del Fascismo, nel capitolo "Le benevola attesa della grande stampa" cosi' riassume gli articoli della stessa. "I fascisti sono violenti. Ma appaiono anche i più forti e pertanto decisi - come dicono - a usare questa forza per bonificare il Paese sia pure passando attraverso l'ineluttabile fase della violenza". (Nel '36 Togliatti tornato dalla Russia incitava i comunisti italiani a seguire il programma di San Sepolcro, dobbiamo prendere pure noi il manganello. - Ma poi oppotunisticamente a fine guerra (deludendo i suoi vecchi compagni rimasti filorussi) si mise a disposizione del nuovo governo De Gasperi diventatando MInistro della Giustizia).
Il resto é storia che troviamo su Storiologia in molte, moltissime altre pagine.

 

 

(una curiosità
Gli ultimi papi, quelli nel corso della "Difesa della Razza" e "nelle deportazioni" - avvenute poi proprio a Roma nel Ghetto nel '43 - non condannando i nazisti non furono molto chiari, anzi piuttosto ambigui, - anche se poi dissero - che era per evitare in Gemania delle eventuali persecuzioni verso i cristiani. Sono noti "i silenzi" di PIO XII (ricordiamoci che lui era stato in Germania per 10 anni Nunzio Apostolico) che non denunciò mai con fermezza la linea discriminatoria dei nazisti verso gli ebrei; gli interventi furono vaghi - mai una condanna "esplicita" e con l'andare del tempo i sospetti dei "silenzi" divennero più pesanti. Soprattutto quando - ancora nel '45-'46-'47 - lui PIO XII si oppose all'emigrazione degli ebrei in Palestina. E neppure volle riconoscere in seguito nel '48 il neonato Stato di Israele.
E vogliamo inoltre ricordare che ancora con lo stesso Pio XII le Messe nella liturgia cattolica terminavano sempre con una “Invocazione anti-giudaica, incolpando di essere gli ebrei i perfidi deicidi di Cristo"; ed era una vera e propria maledizione degli ebrei ..."Oremus et pro perfidis Judaeis".
Solo dopo il Concilio Ecumenico del '62, Papa Giovanni XIII nel 1965 abolì la infamante frase. Che era una locuzione latina, già presente nel VI secolo - non sappiamo fatta da chi - ma che durò 1300 anni, fino a quanto detto sopra anno 1965.

Ma qui vogliamo ricordare che nonostante le "leggi razziali" fin tanto che ci fu al potere Mussolini e il suo fascismo, gli ebrei non erano stati toccati fisicamente. Anche se - volendo i fascisti accontentare Hitler - ci furono alcune restrizioni e allontanamenti dai posti pubblici, per far posto a quelli che - per certi acciaisti - cinicamente veniva comodo! e premevano per averli loro quei posti.
A Roma nel Ghetto dove dai tedeschi vennero catturati e deportati gli ebrei che vi erano dentro - fu fatta solo il 14 ottobre quando fin dal luglio era già avvenuta la caduta di Mussolini e del fascismo - (dal ghetto furono deportati furono 6806; morti nei vari campi 5969, sopravvissuti 837. Secondo le stime ebraiche più recenti.

Qui non si tratta di voler salvare il fascismo dal razzismo, ma solo voler riconoscere la pietà e la dignità di tutto il popolo italiano, che in quella tragedia si comportò con tanta umanità. (ma questo anche perché in più di 7-8.000 comuni italiani non avevano mai visto dalle loro parti un solo ebreo in faccia. A parlare di loro e ricordare l'odio per gli ebrei era solo il curato alla fine della sua Messa. La maggior parte dei 30-40 mila ebrei in Italia vivevano solo in alcune grande città.

Inoltre, Giorgio Pisanò, storico giornalista, scrive e ci ricorda che – “fin dal nel 1939 - per gli ebrei discriminati (con l'avallo di Mussolini) per coloro che erano stati allontanati dagli impieghi pubblici, erano state aperte in Italia delle aziende di addestramento agricolo, le “haksharoth” che entrarono in funzione ad Airuno (Como), Alano (Belluno), Osciano e Cevoli (Pisa). E, sempre in quegli anni pur già vigendo le “leggi razziali”, nei locali della Capitaneria di Porto, la Scuola Marinara di Civitavecchia organizzo un corso per gli ebrei; che poi in seguito diventeranno ufficiali della Marina italiana.

C'è un altro grande storico, israeliano, George L. Mosse dell'Università ebraica di Gerusalemme, che conferma quanto sostenuto sopra da Giorgio Pisanò; infatti a pag. 245 del suo libro "Il Razzismo in Europa" si legge: "Come abbiamo già detto, era stato Mussolini stesso a enunciare il principio: "discriminare ma non perseguire". Anche se poi alcuni sfegatati fascisti (gli acciaisti) si spinsero molto più in là, senza che Mussolini potesse intervenire".
Ma molte testimonianze più valide ci vengono anche da coloro che quelle esperienze le vissero.

Lo stesso israelita, attento storico dell’”Olocausto ebraico“, Mondekay Poldiel, ha scritto: “l’amministrazione fascista e quella civile si diedero da fare in ogni modo per difendere gli ebrei, per fare in modo che quelle leggi rimanessero quasi lettera morta".

Ed anche la storica ebrea Rosa Paini ("I sentieri della speranza", a pag. 28): "Nel 1938 (quindi molto molto prima del 16 ottobre '43 - nel Ghetto) nasceva in Italia la Delegazione Assistenza Emigrati (DELASEM), un'organizzazione ebraica che salvò migliaia di ebrei in fuga dai Paesi dell'Est europeo che i nazisti andavano occupando".

Paradossalmente ne salvò di ebrei anche Almirante - oggi il così tanto odiato uomo dalla Segre, anche se gli girò in casa per 30 anni quando il marito Paci era dentro il partito detto anche fascista, il MSI - Ma proprio Almirante a Milano si era dato da fare per nascondere una famiglia ebrea per evitargli la depostazione - Famiglia Levi - e che quando poi diedero la caccia a lui per portarlo Piazzale Loreto, i Levi ricambiarono il favore, nascondendo lui per diverse settimane.

Quanto a umanità, con quello che era accaduto a Milano, a Piazzale Loreto, in una guerra quasi civile, non ci fu di certo umanità, ma ci furono degli italiani contro italiani, ci furono delle vendette per vecchi rancori nel triangolo rosso, nelle stragi d'innocenti, nelle campagne per rubar loro alimenti, e che reagendo a quei veri e propri furti, venivano subito uccisi senza processi; altri eccidi furono quelli buttati nelle Foibe. E tante altre odiose gesta condannabili di tanti tanti altri ancora.

Ma prima del periodo ricordato sopra, in quello delle elezioni del dopoguerra, in giro per l'Italia per la propaganda della DC in preminenza tutta cattolica, c'era Padre Lombardi detto "Il Microfono di Dio". Lui si scagliava contro gli Ebrei associandoli ai Comunisti; e gridava dai palchi o dai balconi in tutte le piazze d'Italia "bisogna distruggerli, bisogna distruggere gli ebrei e i comunisti" - "Sono un popolo senza Dio" e minacciava le scomuniche terminando con una invocazione che sembrava una dichiarazione di guerra: "O con Cristo o contro Cristo". - E attivo quasi più di Padre Lombardi: vi era anche LUIGI GEDDA - che in ogni angolo d'Italia, fondò i suoi "COMITATI CIVICI" e formando gli "Eserciti della Fede". Lui si scagliava contro "L'IMPERO DEL MALE" - C'era anche il Card. Ruffini che chiedeva di mettere fuori legge il PCI, e il 1° luglio '49 il Sant'Uffizio emise il decreto di scomunica dei suoi aderenti e perfino chi leggeva i loro giornali (che sparirono subito dalle edicole).
Ma ricordiamo che già nel 1923 Don Sturzo lui il fondatore del Partito Popolare (futura DC) diceva anche lui contro gli ebrei: "Noi non permetteremo mai come cristiani la profanazione giudaica". - "Loro hanno sempre negato la divinità di Cristo".

MA LASCIAMO QUESTI DISPUTE DI CARATTERE RELIGIOSO E ANDIAMO OLTRE
A segnare davvero il successo degli ebrei nella finanza occidentale, era stata soprattutto la rivoluzione industriale. Con l'industrializzazione e i commerci servivono sempre nuovi fondi per avviare le attività e soprattutto occorrevano finanziatori, dei capaci professionisti della finanza, e fra questi a beneficiarne appieno furono proprio gli ebrei. Non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti. Gli ebrei che nei primi anni del '900 erano sbarcati negli USA inziarono poi - con le fughe dalla Germania, ad essere molti, pari ai milioni che in seguito si erano insediati anche nella Palestina, e che poi nel 1948 crearono lo Stato di Israele. Fondato si da chi si era rifugiato negli anni precedenti ma anche da quelli che vi erano poi approdati nel dopo '45, dopo la fine delle persecuzioni. Quelli scampati dai campi di concentramento, Insediandosi diventarono presto degli strabilianti protagonisti, eccezionali nell'economia (vedremo più avanti la consistenza in termini economici)

Il territorio dove nacque lo Stato di Israele, come superficie territoriale e come popolazione, gli ebrei sono quasi pari a una regione italiana grande come la Lombardia (ma oggi hanno un reddito Lordo e Pro Capite quasi del doppio.
Lombardia ( 9.000.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.000.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)
I 2 PIL sono solo po' meno nella Lombardia
PIL lordo Lombardia ....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi
PIL pro capite Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni
Rispetto alla popolazione mondiale sono solo 1 millesimo degli attuali 8 milioni di abitanti.

A contribuire ai primissimi insediamenti anteguerra in Palestina furono indubbiamente gli ebrei che erano fuggiti dalla Germania durante la loro persecuzione. E lo furono ancora di più quando dopo appena un paio d'anni alla fine della guerra, in questi territori dove fino allora la Palestina non era uno Stato ma solo un protetterrato Inglese. I Palestinesi che vi erano con i loro gruppi a macchia di leopardo, ci avevano creato delle fattorie e le gestivano come una loro (vera e propria) proprietà. Quando si insediarono gli ebrei sia i precedenti che poi i successivi, trattavano con questi abusivi, pagando tuttavia delle somme queste fattorie (fantasma). . Ma poi dopo un paio d'anni '46-'47) con gli ebrei sempre in progressivo aumento, provocarono crescenti tensioni con i palestinesi. Ma non tutti perché circa il 20% della popolazione è rimasta (e lo è anche oggi) araba e ha condiviso con gli israeliani le nuove leggi.
Leggi che furono immediatamente applicate perchè non si poteva certo continuare a fare illegalmente quelle compavendite senza un vero Stato che regolasse non solo le proprietà ma aanche i varie commerci che si stavano sempre di più sviluppando.
Fu per questi motivi che decisero di creare lo Stato di Israrele. Ovviamente applicando le nuove normative, per i palestinesi abusivi finivano quelle vendite bislacche. E furono proprio questi abusivi a negare la fondazione dello Stato ed anche a minacciare i cittadini di questo nuovo Stato.

Uno Stato con un popolo così minuscolo, che fino a pochi anni prima era disperso in tutto il pianeta senza una Patria e che per secoli fu anche perseguitato, ci chiediamo un po' tutti come ha fatto - insediandosi - a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella società contemporanea?
A partire dal 1948, fondato lo Stato - come accennato sopra - nell' insediamento sono presto diventati dei protagonisti nel territorio non solo nella economia, ma sono anche diventati dei veri protagonisti in moltissimi settori strategici.
Indubbiamente sono stati aiutati anche dai loro cugini negli USA, dove qui si contava ormai una popolazione pari al nuovo Stato. Ma anche lo stesso Stato statunitense fu subito pronto (unico e primo nel mondo) a riconoscere il nuovo Stato d'Israele, forse mirando a mettere in atto una strategia non solo politica ma anche militare. Fu una decisione che permetteva agli USA di avere con il nuovo Stato una base strategica anche in Medio Oriente e nell'Asia Meridionale; due zone fino allora poco toccate dalle due guerre mondiali ma che con l'Islam in forte crescita, avrebbe potuto creare in futuro grossi problemi non solo agli Usa ma anche in Oriente. (ed è quello che poi si è venuto a creare in questi anni di guerre locali.

Guardando il territorio in Medio Oriente e Asia Meridionale nella carta geografica, vediamo circa 63 paesi che sono a maggioranza islamica. Che hanno avuto negli ultimi tempi anche una penetrazione in Europa, pari a circa 40 milioni. Che fanno un totale di ca 2 miliardi di islamici. Il 25% della popolazione mondiale.

Sembra piuttosto singolare che in USA ci siano molti personaggi di origine ebraica che hanno fatto la storia dell'economia e della finanza statunitense.

Ma negli USA con il Capitalismo nascente fin dalla fine dell''800 era avvenuta la Rivoluzione Industriale. Nacquero delle gelosie, e vi erano alcuni gruppi statunitensi che non volevano stranieri che vi sbarcassero, nè bianchi nè neri, né ebrei accusati di voler snaturalizzare i valori della società americana, sebbene quest'ultima si dimostrava molto aperta verso l'integrazione degli stranieri.

Fra questi stranieri che sbarcavano, sopratttutto vi erano - primi anni del '900 - i primi ebrei che dall'Europa erano giunti negli Stati Uniti portandosi dietro la fama di essere dei presta denari; ma quando iniziarono a prestarlo ai vari primi imprenditori, se alcuni di questi poi fallivano perchè incapaci, la colpa non la davano a se stessi per incapacità, ma la davano sempre ai cosiddetti usurai ebrei.
(com'era avvenuto nella stessa Europa nei vari secoli. Quando vi erano cataclismi naturali, pesti, malattie varie, i cristiani pretestuosamente davano subito la colpa agli ebrei, scatenando perfino rivolte, ostilità, persecuzioni contro di loro. Come detto sopra, veniva comodo cacciarli così non pagavano i debiti contratti.
(e qualcosa del genere accadde proprio nel 1933, che narreremo più avanti. Ma volendo qui farla in breve, Schacht ridiventato Presidente della Reichsbank, appena qualche settimana prima che andasse al Governo Hitler, aveva rivoluzionato tutta la finanza fino allora esistente (con la Repubblica di Weimar - con la sua enorme inflazione, nell'ordine del 100- 300-500-1000, e che a fine anni '20 finì di essere del tutto incontrollata; un chilo di pane si pagava un miliardo con quella carta straccia che era diventato il Marco). A prosperare erano solo i sempre più numerosi banchieri ebrei, erano solo loro che prosperavano. Non vi era nemmeno più un azienda e nemmeno più un tedesco, che non avesse contratto debiti con loro. I principali provvedimenti che Schacht prese furono: l'annullamento del debito estero e la nazionalizzazione delle grandi imprese. Queste prima della guerra poi persa a inizio '900 erano all'avanguardia in ogni tipo di produzione nell'intera Europa. Questi nuovi provvedimenti di Schacht erano quelli della intermediazione finanziaria che impediva le fuoriuscite di capitali. Gli europei quando vendevano alla Germania doveva accettare pagamenti solo in marchi e a sua volta quando era la Germania che vendeva agli europei, questi acquirenti dovevano pagare in marchi. Fu un capolavoro !!!!! Ma che mise subito in una grave crisi le banche ebree. Cessarono non solo i prestiti, ma quel dollaro che era diventato per 10 anni onnipotente (durante la Weimar) non veniva più scambiato. E se il panico avvenne in Germania, fu peggio negli USA (che alimentava di dollari le banche in Germania, ricavandone enormi profitti). Corsero ai ripari in un modo guerresco. Nel marzo del 1933 (mentre proprio in quel momento diventava capo del governo Hitler) la americana Comunità Mondiale degli Ebrei DICHIARAVA GUERRA ALLA GERMANIA. Sui giornali l'invocazione era senza mezzi termini....."La Germania deve perire" - "Bisogna castrare tutti i tedeschi". (vedi i giornali alla metà della prima pagina di Storiologia).

Ma negli USA vi erano forti ostilità di una cerchia di uomini che avevano forti ideali nazionalisti e discrimatori, quali il razzismo e l'antisemitismo, che propugnavano la superiorità della cosiddetta "razza bianca". Il nome di uno di questi forti gruppi con questa ideologia era la "confraternita" del Ku Klux Klan, dove l'uguaglianza sociale doveva essere bandita. Questo loro compito ritenevano fosse assegnato loro direttamente da Dio. E non erano pochi, sappiamo che negli USA, ancora negli anni venti, il Ku Klux Klan, superava il numero di 4.000 000 di membri (nel '24, 6.000.000) dove vi erano anche alcuni politici nelle sue file. Anche se fin dal 1871 questa "confraternita" nazionalista del Ku Klux Klan, pur essendo già allora numerosa, era stata contrastata da un Presidente Usa (Ulysses Grant), che contro di loro emanò prima il Klan Act e poi l'Enforcement Act: lui riteneva questa "confraternita" essere un gruppo terroristico illegale da contrastare anche con l'uso della forza.
Tutti questi "Nazionalisti" indicavano che tutti i mali degli USA erano i banchieri ebrei e la loro malavita (come vedremo c'erano entrambe) . Ricordiamo che a New York negli anni Venti era sorta la più grande organizzazione criminale della malavita americana (e guarda un po') con a capo il famoso Lucki Luciano), che si alleò - per ottenere ulteriori maggiori profitti - con due gruppi ebraici singolari, per nulla legati agli altri gruppi di cugini ebraici, che perfino li osteggiavano, perchè operando quei due gruupi, nella malavita portava a loro solo discredito. Erano questi due gruppi quasi peggiori dei "nazionalisti" del Ku Klux Klan.

Erano questi due la "Murder" di SIEGEL e quello di LANSKY (entrambi di origine ebrea) e con Lucki Luciano crearono “il trio fraterno” di tutta la malavita americana, durata quasi un ventennio
(Furono dagli altri bollati come dei criminali mafiosi, anche se poi nella 2a Guerra Mondiale, il sempre potente Lucki Luciano (liberato dalla galera dove era accidentalmente finito) e sia anche Lanski furono poi usati dagli statunitensi per lo sbarco in Sicilia, per unirsi alla mafia locale che avrebbe dovuto favorire gli sbarchi sull'isola).

Nei precedenti anni - dal '20 al '30 - negli Usa erano sbarcati non solo gli ebrei ma anche tanti italiani, la maggior parte di questi erano considerati tutti miserabili analfabeti, straccioni e ladri, da meritarsi subito - senza un processo - il linciaggio delle folle inferocite quando commettevano furti e omicidi. Era questa punizione la "Legge di Lynch", un termine indicante la pena di morte senza processi. Il nome divenne famoso quando ci fu un linciaggio di italiani, che fra l'altro erano stati accusati ingiustamente.

Ma oltre gli ebrei e gli italiani miserabili (perseguitati dai "Nazionalisti" del Ku Klux Klan), era sbarcata anche la mafia siciliana le cui intenzioni erano ben rappresentate da un curioso nome: "Cosa nostra", una espressione che fu poi creata proprio da Lucky Luciano, che iniziò ad essere il potente Capo Mafia e ben presto considerato . indiscusso Capo - anche in tutti gli Stati Uniti.
Ma "Cosa Nostra" invece di dare come facevano gli ebrei in prestito dei denari, gli uomini di Luki Luciano, agivano al contrario, pretendevano denari ("Il pizzo") senza aver mai dato alcun prestito; bastava - nell'agire - che i malcapitati avessero una attività commerciale. In breve con una struttura ben ramificata riuscirono a controllare tutti gli affari leciti e illeciti riuscendo a inserirsi in 26 città statunitensi, diventando il gruppo criminale organizzato, il più grande degli Stati Uniti.

Vennero poi, anni d'oro della mafia, con altri due grandi capi: Al Capone e Vito Genovesi, questo quando (dal '20 al '33) ci fu il "proibizionismo" oltre l'inizio del commercio delle droghe, fu la redditizia prostituzione che creò migliaia e migliaia di bordelli in ogni angolo delle città. Nei primi anni '20, l'ormai dominante Lucki Luciano volle allargare ulteriormente i suoi domini stringendo patti con i soliti due gruppi di ebrei per ottenere maggiori profitti.

Arriviamo all'anno 1935, Lucki Luciano, era all'epice del potere, e viveva come un Imperatore a New York nelle suite di lusso al Waldorf-Astoria con le sue affascinanti belle donne e con l'amico 20enne, Franck Sinatra che gli cantava le sue canzoni. Quando per una banale - ma infamante denuncia di una prostituta (assieme ad altre come lei sfruttate e poi buttate via) accusarono Lucki di essere un Capo Criminale dei bordelli. Lui finì come un banalissimo mariuolo, arrestato e anche condannato a 30 anni di carcere.

L'uomo più potente d'America finì dunque così ??? No !! Quando gli americani decisero nel '43 di entrare in guerra e di sbarcare in Italia, si ricordarono di Lucky e lo scarcerarono per inviarlo nello sbarco che avevano deciso di fare in Sicilia. Il Boss doveva prendere contatto con tutti i suoi amici mafiosi dell'isola, in modo che si sarebbero adoperati per facilitare lo sbarco alleato in Sicilia (luglio 1943). Lui fornì anche tutti i nomi degli amici capi mafiosi sull'isola. E questi si erano subito messi a sua disposizione per collaborare con gli americani.
Qualcuno in seguito negò questa presenza di Lucki in Sicilia, ma oggi sappiamo con certezza che lui soggiornò a Palermo, presso il Grand Hotel et des Palmes dove qui ricevette numerosi membri del separatismo siciliano dall'Italia e i boss mafiosi che iniziarono subito a mettersi a disposizione con Lucki e con gli americani.
Giunsero perfino a concepire che finita la guerra con la ventata voglia di separatismo che girava sull'isola, che la Sicilia sarebbe diventata uno Stato degli Stati Uniti. Già giravano le bandiere, con il nuovo stemma e la nuova stella. Ma non solo in Sicilia, perfino gli italiani mafiosi a New York fecero uscire una rivista con l'immagine del nuovo simbolo. (vedi le immagini e i manifesti in Storiologia)

Il 28 LUGLIO '43 uscì il "MANIFESTO SEPARATISTA", che chiedeva ufficialmente agli Alleati che la Sicilia fosse eretta a Stato sovrano degli USA indipendente dall'Italia, in quel Mediterraneo nella quale la Sicilia era fiorita e ne é il centro.
Ma non é che questo separatismo fosse soltanto una espressione della mafia e dei latifondisti. Il separatismo aveva coinvolto un po' tutta l'isola; giovani e anziani, ricchi e poveri, intellettuali e operai, al punto da superare il numero di 500 mila i militanti del "Separatismo" . A fondare questo Comitato e a diventarne leader fu Andrea Finocchiaro Aprile, sempre in stretti contatti con i servizi segreti statunitensi ma anche inglesi e francesi con Winston Churchill e Charles de Gaulle.
Ma lo Stato sovrano indipendente legato agli USA, per la Sicilia rimase un sogno, anche se poi Finocchiaro ricevette il contentino quando fu creata in Italia, una speciale Regione pienamente Autonoma e con un proprio Parlamento. Non senza polemiche e manifestazioni dei "separatisti" che li trattarono come di rivoltosi, dei "banditi".
Qualcuno disse che se invece di inviar Lucki Luciano, avessero inviato sull'isola degli ebrei che ci sapevano fare, sicuramente la Sicili sarebeb diventata uno Stato Americano.

Ora torniamo agli Ebrei degli Stati Uniti. A parte i due gruppi anomali che si erano uniti a Luky Luciano, gli altri avevano iniziato ad essere numerosi e molto molto attivi nelle imprese di ogni tipo.

Nel 1880 erano 250.000 gli ebrei. Nel 1915 era già di mezzo milione nella sola città di New York. Da questa data loro divennero rapidamente parte della vita statunitense e nel corso del tempo sono riusciti ad ottenere un netto successo in molti campi e aspetti della vita sociale. Fino ad arrivare all'OGGI, con gli ebrei statunitensi (diventati 7-8 milioni) che posseggono il reddito pro capite più elevato di qualsiasi altro gruppo, quasi il doppio del reddito medio dei non ebrei.

UN GRANDE SUCCESSO GLI EBREI LO OTTENNERO (com'è noto) NON SOLO NELLA FINANZA CON LE LORO BANCHE MA ANCHE nelle varie attività di intrattenimento, come NEL CINEMA E NEI MUSICAL. La loro originalità, pur contenuta nell’alveo di un filone comune, con una apertura alle più diverse contaminazioni, come ad esempio quella della musica jazz.

 

La popolazione ebraica statunitense non ha mai superato il 3% ma quasi ancora oggi tutti i professionisti del cinema, sono ebrei all’80%, confermando “una ricchezza di talenti". Anche se gravata da violenti pregiudizi secolari, e perfino perseguitata (come quelli già ricordati sopra col nome di Ku Klux Klan).

La nascita di quasi tutti i colossi della grande industria (inaugurata vagamente in Francia da Lumiere) ebbe origine in California, in un piccolo villaggio di poco più di 500 abitanti: HOLLYWOOD. Qui viene fondato da alcuni ebrei il futuro centro dell’industria cinematografica, con i primi teatri di posa, divenendo nel corso di pochi anni la sede delle principali compagnie di produzione cinematografiche americane.
Le prime figure di rilievo furono T. Edison, e W. N. Selig, che aprì nel 1907 il primo grande studio cinematografico della California. Seguì David W. Griffith, della Biograph, mentre la Nestor Film (futura Paramount), vi aprì il primo studio nel 1911. Ma l'impulso più significativo allo sviluppo come centro della produzione cinematografica fu dato quando il regista Cecil B. De Mille si inventò una serie di Western, ottenendo un grande successo e iniziò ad esportarli in tutto il mondo. Nel mentre di aprirono altri studi. Ben presto si contarono ben cinquanta studi cinematografici. Oltre a piccoli studi indipendenti. Ma i 7 grandi poi si associrono e aprirono gli otto maggiori studi dove si producevano circa il 90% di tutti i film statuniteni. Fra queste la Metro-Goldwyn-Mayer, la 20th Century Fox, la Paramount, la Universal, la Columbia, la RKO. Tutte fondate da ebrei, e nel 1922 crearono anche un efficiente trust che venne chiamato Motion Picture Producers and Distributors of America (MPPDA)
Conviene partire proprio da Hollyvood, dalla capitale dell’industria cinematografica americana perché lì si sono concentrate, attraverso il cinema, sia la musica che l’umorismo di radici ebraiche. La nascita di quasi tutti i colossi dell’incipiente industria (ma inaugurata in Francia dai fratelli Lumiere) risale alle fortunate iniziative e talvolta ai capitali di immigrati ebrei: la Metro-Goldwyn-Mayer, la 20th Century Fox, la Paramount, la Universal, la Columbia, la RKO furono fondate da ebrei. Finanche la più modesta United Artists ebbe tra i suoi cofondatori Douglas Fairbanks, di origini ebraiche.

Con l’avvento del “sonoro” nel cinema hollywoodiano sono anche legati i “musical”. I primi nacquero a Broadway negli anni ‘20, poi si estesero negli altri States e nel resto del mondo. La United Artists ebbe tra i suoi cofondatori Charles Chaplin (lui arrivò negli USA nel 1911) , Buster Keaton, Douglas Fairbanks, pure loro entrambi di origini ebraiche.
l contributo più ricco, più costante (e più ebreo) al cinema hollywoodiano è legato al “musical”. Nato sulle scene di Broadway negli anni ‘20 e poi, titolo dopo titolo, trasferito pari pari sul grande schermo può vantare un pedigree giudaico incredibile che fonda le sue radici nel valzer viennese e francese. Possiamo partire da Johannes Strauss senior incrociando poi Offenbach, ebreo francese, e proseguendo con i discendenti degli Strauss, il grandissimo Johannes junior, Joseph e Eduard cui fanno seguito Emile Waldteufel, Sigmund Romberg e Emmerich Kalman. Benché ebreo, Kalman piaceva molto a Hitler il quale dopo l’annessione dell’Austria gli offrì il titolo di “ariano onorario”

Di origini ebraiche erano anche Danny Kaye, Jerry Lewis, il regista Mel Brooks (“Frankenstein Jr.”) il grande Woody Allen, gli attori Gene Wilder e Marty Feldman. Questi artisti furono subito amati da tutti, come Yul Brinner, Paul Newman, Dustin Hoffman, Peter Sellers, Walter Matthau, Scarlett Johansson, Natalie Portman e tanti altri. Insomma possiamo ben dire che il grande schermo hollywoodiano e i musical possono vantare un pedigree tutto ebraico. Ma é ovvio che iniziarono e ci furono poi gli interessi politici e questi diventarono quasi prevalenti rispetto alle questioni economico-finanziarie. Fu creata l'istituzione della MPEA (Motion Picture Export Association); che nella sostanza era un Dipartimento di Stato. Ma non é che incise molto, perché ormai gli altri avevano create delle potenze.

L’introduzione del “parlato” nel cinema americano, aveva già conquistato il mondo con la geniale comicità di Chaplin e Buster Keaton, l’umorismo ebraico fece il suo ingresso trionfale facendo conoscere alla platea internazionale gli irresistibili “nonsense” dei fratelli Marx (cognomen omen, vedi Karl) ai quali fece seguito nei decenni a venire una sfilza incredibile di fuoriclasse del grande schermo, alcuni dei quali capaci non solo di far ridere ma anche di cantare e ballare. Di origini ebraiche erano infatti Danny Kaye, Jerry Lewis, il regista Mel Brooks (“Frankenstein Jr.”) il grande Woody Allen, gli attori Gene Wilder e Marty Feldman. La fortunata serie di film umoristici iniziata con “L’aereo più pazzo del mondo” e proseguita poi con “Una pallottola spuntata” ed altre esilaranti pellicole degli anni ‘80 è dovuta al trio costituito da Jim Abrahams e dai fratelli Zucker. Di genitori ebrei erano anche i registi John Landis (“Animal House”, “The Blues Brothers”) e i fratelli Cohen, prodighi nei loro film di memorabili spunti ironici così come alcuni di quelli diretti da Steven Spielberg.

Durante le espresse insofferenze nei riguardi degli ebrei a inizio '900 - come quelle quelle del Ku Klux Klan - con i loro violenti pregiudizi secolari che esprivevano gelosie (ma dicevano anche essere pericolosi per gli stessi americani doc). Erano gelosie per le loro grandi capacità, seguite dai successi in ogni campo, che permettevano a loro di primeggiare in tutti i settori ricordati sopra.
E proprio per questo, si aggirò una pubblicazione singolare: "I Protocolli dei Savi Anziani di Sion". Nel testo si descriveva un fantomatico congresso sionista avvenuto nel 1897. L'intento di chi lo aveva diffuso era di addossare agli Ebrei la colpa di tutta una serie di problemi. Sostenendo che era in atto una cospirazione ebraica che avrebbe avuto come obiettivo il dominio del mondo attraverso l’alta finanza. Una venuta dell'antiscristo, e il dominio di Satana.

Il testo scritto da fantomatico un agente segreto nel 1903, venne poi diffuso nel corso della Prima guerra mondiale e subito dopo l'avvenuta la Rivoluzione Russa del '17.
E qui é necessario a narrare cos'era la Russia prima della rivoluzione. La Venuta dell'Anti-Cristo e il dominio di Satana sulla Terra, dello scrittore russo Sergei Nilus. Fu proprio Nilus Nilus fece pubblicare diverse edizioni dei Protocolli in Russia come parte di una campagna antisemitica. Benché le prime edizioni fossero in russo, i Protocolli si diffusero presto nel resto del mondo da espatriati russi dopo la rivoluzione del 1917. Alcuni di questi dichiararono che i Protocolli fornivano una prova che i giudei stavano dietro la Rivoluzione russa. Il giorno della morte di Nilus, l'Europa era stata inondata da milioni di copie dei Protocolli.
Ma gli ebrei dissero che era solo una falsificazione propagandistica antisemita. (singolare che Ford negli USA, voleva diffondere i "Protocolli" stampandone 100.000 copie. - Ma il giorno dopo dalle banche ebraiche gli arrivò la minacce di azzerare tutti i finaziamenti in corso. Ford si affrettò a dire che erano falsi e rinunciò al suo progetto.

Cosa era poi avvenuto con la guerra e durante questa la Rivoluzione del '17?.
La Russia prima dell'inizio della 1ma G.M. era dominata dagli Zar. Dominata male, con tanti problemi sociali, sempre in fermento. Questa Russia zarista - rispetto all'Europa non era in ascesa con la rivoluzione Industriale, ma guidava le masse con le politiche dei nobili zaristi. Ma nel '17 nel conflitto queste masse ebbero il modo di confrontarsi con altri contadini di altre nazioni e si resero conto che loro erano solo dei servi sfruttati.
Fatta la rivoluzione, non c'erano più i potenti zaristi che si chiamavano Marchesi, Conti, Principi, Zar, ma iniziaronoa chiamarsi "governativi". Anche se questi nuovi emergenti "padroni" non applicavano ancora - pur avendo formato dei Governi - forme democratiche, che via via avevano inziato ad essere invece presenti in Francia, Inghilterra, in Germania, in Italia.
La Russia anche con i rivoluzionari al potere era rimasta al palo, poco attenta e poco vicina al nuovo mondo che da tempo si stava formando negli altri Paesi. Era molto arretrata. Le nuove masse uscite dalla rivoluzione, erano rimasti ex "sudditi". E quella nuova Russia l'economia per questi ex sudditi, era solo quella della sopravvivenza, e non certo adatti a migliorare le loro condizioni. Contadini erano nati e contadini restavano in un territorio dove prima il 90% delle terre era di proprietà di nobili zaristi, e solo il 10% erano contadini ma servi dei primi. E questo era il problema, che questi i contadini non erano capaci di gestire il loro territorio. Nacquero così che alcuni di loro, più intraprendenti diventarono degli amministratori di aziende agricole, industriali, commerciali, ma i loro referenti erano ora i "Politici". Ed eccoci a Lenin (lui ad aver ispirato la Rivoluzione, che avvenne mentre lui era assente. Rientrato in Russia diventò lui il "Politico", ma con idee un po' diverse da quelle utopistiche di Marx (ma lo stesso Marx aveva già idee diverse da quelle iniziali. E non erano quelle "Comuniste che già 500 anni prima erano (fallimentari) spuntate ). . Ma poi venne Stalin,

Lo Stato di ISRAELE come territorio, popolazione, è molto molto simile alla nostra LOMBARDIA

Lombardia ( 9.900.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)

il PIL un po' meno é la Lombardia

PIL lordo Lombardia ....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi

PIL pro capite Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni

Tutto il settore tecnologico dello Stato di Israele può oggi vantare il maggior numero di "statup" che sono le neonate imprese a forte connotazione innovativa.

Rothschild, fu il capostipite degli ebrei bancari. Lui era nato nel ghetto del "vicolo ebraico" di Francoforte. Qui da subito iniziarono a dominare nella conduzione degli affari e nell'Alta finanza internazionale Europea, diffusa nei cinque principali centri finanziari. Il figlio maggiore del capostipite, Nathan inviato dal padre a Manchester, il cuore della rivoluzione industriale britannica, a 27 anni si sposta a Londra, dove fonda una banca e investe nella City, specializzandosi in prestiti di guerra e in titoli di Stato. Presta soldi a tutti, compresa la Francia e Inghilterra. Quando Napoleone aveva perso a Waterloo, Nathan perfino con un mare in tempesta rientrò a Londra, e mise in giro che "Wellington aveva perso" facendo così precipitare i titoli in Borsa. Lui li fece acquistare fortemente svalutati, ma quando poi arrivò la notiizia che Wellington aveva vinto, ovviamentela risalirono a quote strepitose, facendo così guadagnare a Nathan una vera montagna di soldi.

E lui allora già diceva: "La nostra politica è quella di fomentare le guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi sempre più in nostro potere". Poi questo potere é stato esercitato quando i Rothschild arrivarono anche negli Stati Uniti dove fu fondata la banca centrale First Bank. Che contribuì alla creazione del debito pubblico Usa e fece schierare le altre banche che prestarono alla neonata banca centrale statunitense i soldi che le servivano per garantire le prime emissioni di bond governativi Usa, cioè i titoli del debito pubblico coi quali finanziare le attività del nuovo Stato federale, per creare un esercito nazionale e ripagare i debiti dei singoli Stati. (che - dopoaver eliminato i nativi, già si stavano azzannando tra di loro)
Si disse allora che i Rothschild possedessero di gran lunga il più grande patrimonio privato del mondo. Eravamo ancora a fine Ottocento, inizio Novecento. Ma lo si sostiene ancora oggi.

 

Lo Stato é spesso é soprannominato "Startup National" perché i suoi settori tecnologici e di innovazione rappresentano una parte fondamentale del paese. I livelli di istruzione sono altissimi, avanzati, promuovono non solo il pensiero critico, una leadership, ma anche una forte connessione tra il mondo accademico e in quello industriale. Istituti come la Technion, le Università di Gerusalemme, quella di Tel Aviv, non laureano solo studenti, ma sono riconosciute a livello internazionale per i loro programmi di ingegneria, informatica, scienze naturali, e molte altre innovazioni brevettate.

Per questo motivo gli israeliani ricevendo alta istruzione, permette a molti di loro di entrare rapidamente nei settori economicamente più dinamici e tecnologici. Soprattutto negli USA, come nella stessa Israele - per le ragione di essere sempre stati dei competenti nel campo del prestito denari - ne ha fatto degli altissimi esperti nel campo finanziario e nelle strutture bancarie. Ma eccellono anche nei principali settori dell'alta tecnologia avanzata, scientifica, nelle biotecnologie, con una straordinaria concentrazione e un maggior numero pro capite al mondo con oltre 6000 startup attive.

Oltre essere il Paese uno dei principali destinatari di investimenti in venture capital con miliardi di dollari investiti ogni anno in nuove imprese tecnologiche. Sono questi investimenti fatti nella ricerca e nello sviluppo pari a circa il 4,5%. che sono una delle percentuali più alte al mondo.
E moltissimi sono i centri R&D (Ricerca e Sviluppo) di note multinazionali che hanno sede in Israele, come IBM, Microsoft, Google, Intel, Google e molti altri

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bombardamenti a tappeto, distruzione, invasioni, stupri, guerre di religione, stragi, deportazioni, genocidi, olocausti, guerre civili

STIAMO DI NUOVO ASSISTENDO al ritorno delle peggiori guerre che il pianeta abbia conosciuto.

Ma le 2 Guerre mondiali, non dimentichiamolo le abbiamo inventate noi europei, e siamo stati tanto "bravi" a farle

E se oggi l'Occidente vuole allargare il conflitto alla Russia, la Russia a sua volta allargherà il conflitto all'Occidente

Un'arma "utilizzabile", a differenza dei colossali ICBM "Satan", ci saranno le vere "armi fine-di-mondo", in grado con un singolo colpo di distruggere una intera Gran Bretagna, una Francia, una Italia

Nel pieno delle festività, con un lungo ponte che va dal 24 dicembre al 2 gennaio per qualcuno sarà una occasione d'oro per prendere il nemico di sorpresa. Chi sarà non lo sappiamo ancora. Ma di sicuro sarà un "insetto malvagio".

Del resto già Voltaire aveva definito gli uomini degli «insetti che si divorano a vicenda, su un piccolo atomo di fango» . E Nietzsche aggiunse sulla falsa tradizione della centralità del "Superuomo" .... "Noi non siamo affatto al centro del mondo !!!!". Il Superuomo di Nietzsche è esattamente la negazione della centralità dell’uomo della tradizione. Ma perché? Perché questo accanimento di Nietzsche nel dire che non siamo noi al centro del mondo?

Se le nostre vite non avessero davvero il significato di un insetto, a noi l'uomo non ci sarebbe nemmeno venuto in mente, perché gli esseri umani non sono speciali, spesso ci appaiono come degli insetti, purtroppo degli insetti che però alle volte sono micidiali.

,.

.Questo è l’aspetto meno conosciuto, ma molto interessante. Il Risorgimento inizia nel 1815 e dura 55anni, con costi finanziari altissimi. Il beneficiario di questa operazione fu il Regno di Sardegna, finanziato alla maniera dei Lbo da francesi e inglesi, i quali pretendevano una soluzione di conclusione dopo 55 anni. La breccia di Porta Pia è perciò anche servita a dare credibilità conclusiva al progetto risorgimentale e alle necessarie garanzie che il Regno di Sardegna, il promotore del Lbo e pieno di debiti, faticava a dare.

C’erano grandi esposizioni verso i Rothschild e gli Hambros, che andavano saldate in qualche modo.

Comunque, a partire dal 1862 e fino alla fine del secolo, il Regno d’Italia pagò il 42 % delle entrate tributarie per gli interessi sul debito, cosa che fu ragione dell’aumento delle tasse. Questo dice Tedeschi, che non parla però della ragione interna di tale aumento, e cioè che la borghesia italiana con i tributi doveva mantenere anche il clero e la nobiltà cui aveva tolto il potere, ma del cui consenso aveva bisogno per tenere sotto controllo i contadini. Le masse di contadini del Sud, quindi, dall’Unità d’Italia in poi furono tassate per sopperire alle necessità dei nuovi padroni che li tassarono ulteriormente per mantenere i vecchi padroni. Quindi i contadini furono doppiamente tassati e posti in una condizione intollerabile le cui soluzioni furono l’emigrazione e la lotta armata, cioè il cosiddetto brigantaggio. Furono quindi le masse contadine del Sud a reggere interamente il peso della riunificazione, pagando i privilegi del clero e dei nobili spodestati e gli interessi sul debito ai borghesi di Inghilterra e Francia. Cessarono gli investimenti e il Sud, un tempo ricco, precipitò nella situazione in cui ancora è oggi e da cui sarà tolto dalla rivoluzione socialista che il nuovo movimento comunista italiano, con il partito dei CARC e il (nuovo) PCI alla sua testa, sta costruendo.

***

Si pensi che il Regno di Sardegna, cioè il “compratore”, nel 1860 aveva un rapporto debito/Pil del 67% e pagava tassi di interesse intorno al 5,7 per cento. Mentre il Regno delle Due Sicilie, cioè quello acquisito dai Savoia, aveva un rapporto debito/Pil solo del 29% e pagava tassi intorno al 4,3 per cento. I grandi finanziatori del Risorgimento, soprattutto dopo la morte di Cavour nel 1861 cominciavano a temere un “rischio ritardo del Regno d’Italia” e i tassi di interesse sul debito arrivarono fino al 14 per cento. Dopo la breccia di Porta Pia, che rappresentava la conclusione simbolica della conquista risorgimentale, i tassi crollarono alla metà, 7,5% nel 1871.

Insomma, le grandi potenze volevano chiudere il Risorgimento anche per risanare le finanze?

Tra il 1862 e il 1900 l’Italia spende per interessi sul debito, contratto per realizzare l’unificazione, il 42% delle entrate tributarie, ciò spiega la crescita delle tasse e la fine degli investimenti nel Mezzogiorno, che era un’area ricca e cessò di esserlo. Questo è il nodo storico che probabilmente spiega il dualismo italico.

(ANSA) - (ancora oggi 2024) "Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo decide di destinare risorse pubbliche all'aumento degli stipendi dei ministri. Una scelta che lascia increduli e appare ancora più grave alla luce di una manovra di bilancio che non investe in sanità, scuola, lavoro e casa.


Rothschild
Il capostipite era ebreo nato nel ghetto del "vicolo ebraico" di Francoforte. Da subito iniziarono a dominare nella conduzione degli affari e nell'Alta finanza internazionale Europea, diffusa nei cinque principali centri finanziari. Il figlio maggiore del capostipite, Nathan inviato dal padre a Manchester, il cuore della rivoluzione industriale britannica, a 27 anni si sposta a Londra, dove fonda una banca e
investe nella City, specializzandosi in prestiti di guerra e in titoli di Stato. Presta soldi a tutti, compresa la Francia e Inghilterra. Quando Napoleone aveva perso a Waterloo, Nathan perfino con un mare in tempesta rientrò a Londra, mise in giro che Wellington aveva perso facendo precipitare i titoli del debito pubblico inglese e aumentare quelli francesi. Lui fece prima acquistare quelli inglesi fortemente svalutati, poi molto prima che arrivasse la notiizia che invece Wellington aveva vinto, i suoi agenti li aveva incaricati di acquistarli. Ovviamente alla buona notizia risalirono a quote strepitose, facendo così guadagnare a Nathan una vera montagna di soldi.

E lui già diceva allora: "La nostra politica è quella di fomentare le guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi sempre più in nostro potere". Poi questo potere non si esclude sia stato esercitato quando i Rothschild arrivarono anche negli Stati Uniti e fu fondata la banca centrale First Bank. Che contribuì alla creazione del debito pubblico Usa e fece schierare le altre banche che prestarono alla neonata banca centrale statunitense i soldi che le servivano per garantire le prime emissioni di bond governativi Usa, cioè i titoli del debito pubblico coi quali finanziare le attività del nuovo Stato federale, per creare un esercito nazionale e ripagare i debiti dei singoli Stati.
Si disse allora che i Rothschild possedessero di gran lunga il più grande patrimonio privato del mondo.

Ma eravamo ancora a fine Ottocento, inizio Novecento.


Lombardia ( 9.900.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)

I 2 PIL sono solo po' meno nella Lombardia

PIL lordo Lombardia ....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi

Lo Stato di ISRAELE come territorio, popolazione, è molto molto simile alla nostra LOMBARDIA

Lombardia ( 9.900.000 abitanti su una superficie 23.800 kmq)
Israele ( 9.850.000 abitanti su una superficie di 22.000 kmq)

il PIL un po' meno é la Lombardia

PIL lordo Lombardia ....368 miliardi
PIL lordo Israele .........501 miliardi

PIL pro capite Lombardia ......44 milioni
PIL pro capite Israele ............52 milioni

 

 

criminli di guerra

NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 25 gennaio 1947)

Deferiti
Gen. ROATTA Mario
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo
T.Col. CARUSO Pietro
BASTIANINI Giuseppe
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
BARBERA Gaspero
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore

Discriminati
Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio [appunto a matita] medico
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio [appunto a matita] carabiniere
Cap. BUNGARO Giuseppe [appunto a matita] carabiniere
S.Ten.TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo [appunto a matita] Montenegro (Div. Ferrara)
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico [appunto a matita] fanteria (Div. Terasia?)
Col. COCCHIARELLA Vincenzo

Sospesi
Gen. MACCARIO Alessandro
Gen. PIZZI Enrico
Col. SORDI Giuseppe
Col. BUTTI Giuseppe
Ten. GAETANO Giuseppe
Col. PERNA Umberto
Gen. BRANCATI Corrado

Riepilogo:
Deferiti 23
Discriminati 13
Sospesi 7
totale 43

[appunto a matita] 738 Jugoslavia

NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 12 gennaio 1948)

Deferiti
Gen. ROATTA Mario
BASTIANINI Giuseppe
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo (deceduto)
T.Col. CARUSO Pietro (deceduto)
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
BARBERA Gaspero
Ten. GAETANO Giuseppe
Capit. RONCORONI Alfredo
TESTA Temistocle
Gen. FABBRI Umberto
T.Col. GIORMEO Armando

Discriminati
Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio
Cap. BUNGARO Giuseppe
S.Ten.TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico
Col. COCCHIARELLA Vincenzo
Gen. BRANCATI Corrado
T:col. TORSIELLO Mario
Col. LODI Giorgio
Cap. DI FURIA Fernando
Gen. LERICI Roberto
T. Col. GIANNETTI Bernardo
Cap. GRAPPELLI Luigi
Gen. PIVANO Angelo Giovanni
Gen. PIAZZA Mariano
Magg. BIASOTTI Luigi Giovanni
Ten. BARILE Renato
Gen. TARNASSI Paolo (deceduto)
T.Col. ROMAGNOLI Romolo
S.Ten. CASTAGNOLI Bruno
Gen. CANTATORE Vittorio
Gen. ROMERO Federico
Magg. SETTECASI Emanuele
Cap. ROCCAFORTE Filadelfio
Ten. TESTA Mariano
Col. FARINA Guido
Gen. DALMAZZO Lorenzo
VILLA SANTA Carlo
BINNA Manlio
Membri Tribunale Cattigne (1)
T.Col. MANGO Lorenzo
Gen. PIAZZONI Sandro
Gen. CERRUTI Guido
Col. LUCINI Bruno
Magg.LIGAS Efisio
Col.GUAZZO Angelo
T. Col. DE MARTINO Gioacchino
Col. DESTINO Antonio
T.Col. GUTIERREZ Antonio
Cap. SCAVO Salvatore
T.Col. GIAMMORETTI Carlo
Col. CRICELLI Francesco
Magg. PUNTINI Luigi
T.Col. ROSSI Ermanno
T.Col. AGOZZINO Francesco
Col. ROSCIOLI Giuseppe
Gen. CORONATI Emilio
T.Col. BELLERI Saverio
T.Col. CARTELLA Emanuele
Cap. TANCORRA Giuseppe
T.Col. RAMPONI Mario
Brig. MENALDO Luigi
T.Col. GANDINI Tommaso
T.Col. CANNADA Calcedonio
Cap. CONZINA Giovanni
S.T.en. VALPREDA Francesco
T.Col.PAGNIN Vittorio
Gen. PIZZI Enrico
frate SIMAS Paolo
Magg. MICHELINI Michele
Ten. BRUNO Mario
Ten. PUDDU Giovanni
Brig. CARLETTI Nello
Col. PEDERZANI Adelmo (sospeso per altri fatti)
GENOVESE Vincenzo
Capo Man. RUNCO Antonio
Gen. PITTAU Beniamino
Gen. ZATTI Vittorio
Gen. TOSI Angiolo
Gen. SCIPIONE Pietro
Col. ADABBO Michele
Col. BESTA Fabio
Col. FERRONI Renzo
T.Col. BORGHETTI Alessandro
Col. BUTTI Giuseppe
Personale del Campo Concentramento di Arbe
Gen. MACCARIO Alessandro
Col. SORDI Giuseppe

Carabinieri del Montenegro (2)
T.Col.PIZZI Giuseppe
Magg. GEMELLI (deceduto)
Col. PERNA Umberto
Uff., sott. e truppa della Div. "Re"
Cap. GIUNTA Mario
Cap. ANCONA Francesco
Gen. QUARRA SITO Edoardo
Col. BRUNO Aldo
Col. TONIZZI Ermanno
Gen. RUGGIERO Vittorio
Gen. RONCAGLIA Ercole
Col. CIANCABILLA Fulvio

Sospesi
Cap. IOVINNO Dante
T.Col. MARCONI Raffaele


(1) Membri del Tribunale Militare di Cettigne

Gen. MAROTTA Antonio (deceduto)
Magg. SCALZO Michele
Magg. SEPPILLI Icilio
Cap. BIANCHI Guido
Cap. FRISARI Vito
Gen. CHINNICI Domenico
Col. TOSCANO Gaetano
Cap. LANDINI Luciano
Magg. NICOSIA Salvatore

(2) Carabinieri del Montenegro
Magg. SIRAGUSA Vincenzo
Dott. DE MARCO G.Battista
Mar. MALENTACCHI Crazio
Mar. VIRGILIO Giuseppe
Carab. FICINI
Carab. MARINI Mario

Riepilogo:
Deferiti 28
Discriminati 111
Sospesi 2
totale 141

NOMINATIVI SOTTOPOSTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA PER I PRESUNTI CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI
(situazione al 23 marzo 1948)


DEFERITI

Gen. ROATTA Mario
BASTIANINI Giuseppe
Gen. ROBOTTI Mario
Gen. MAGALDI Gherardo
T.Col. SORRENTINO Vincenzo (deceduto)
T.Col. CARUSO Pietro (deceduto)
GIUNTA Francesco
ALACEVICH Giuseppe
1° Sen. ROCCHI Armando
Gen. PIRZIO BIROLI Alessandro
GRAZIOLI Emilio
Gen. GAMBARA Gastone
Gen. ZANI Francesco
Gen. COTURRI Renato
T.Col. SESTILLI Gualtiero
Col. DAL NEGRO Pierluigi
Magg. BRUNELLI Roberto
Magg. SPITALERI Salvatore
Maresc. FAIS Giovanni
V.Brig. VISCARDI Giuseppe
Carab. DE LOGU Giuseppe
Capo sq. SARTORI Giuseppe
BARBERA Gaspero
Ten. GAETANO Giuseppe
Capit. RONCORONI Alfredo
TESTA Temistocle
Gen. FABBRI Umberto


Da DEFERIRE

T.Col. GIORMEO Armando
Gen. VIALE Carlo [appunto a matita] deferito div. Zara


DISCRIMINATI

Gen. ARMELLINI Quirino
Gen. ORLANDO Taddeo
Gen. BERARDI Paolo
Gen. BONINI Silvio (deceduto)
Gen. MENTASTI Luigi
Magg. MANDEL Maurizio
Cap. BIAGI Gino
Col. MONTUORO Vittorio
Cap. BUNGARO Giuseppe
S.Ten. TERRANOVA Ignazio
Gen. CERIANA MAYNERI Carlo
Col. FLAMMINI-MINUTO Domenico
Col. COCCHIARELLA Vincenzo
Gen. BRANCATI Corrado
T.col. TORSIELLO Mario
Col. LODI Giorgio
Cap. DI FURIA Fernando
Gen. LERICI Roberto
T. Col. GIANNETTI Bernardo
Cap. GRAPPELLI Luigi
Gen. PIVANO Angelo Giovanni
Gen. PIAZZA Mariano
Magg. BIASOTTI Luigi Giovanni
Ten. BARILE Renato
Gen. TARNASSI Paolo (deceduto)
T.Col. ROMAGNOLI Romolo (deceduto)
S.Ten. CASTAGNOLI Bruno
Gen. CANTATORE Vittorio
Gen. ROMERO Federico
Magg. SETTECASI Emanuele
Cap. ROCCAFORTE Filadelfio
Ten. TESTA Mariano
Col. FARINA Guido
Gen. DALMAZZO Lorenzo
VILLA SANTA Carlo
BINNA Manlio
Gen. MAROTTA Antonio (deceduto) (1)
Magg. SCALZO Michele (1)
Magg. SEPPILLI Icilio (1)
Cap. BIANCHI Guido (1)
Cap. FRISARI Vito (1)
Gen. CHINNICI Domenico (1)
Col. TOSCANO Gaetano (1)
Cap. LANDINI Luciano (1)
Magg. NICOSIA Salvatore (1)
T.Col. MANGO Lorenzo
Gen. PIAZZONI Sandro
Gen. CERRUTI Guido
Col. LUCINI Bruno
Magg. LIGAS Efisio
Col. GUAZZO Angelo
T. Col. DE MARTINO Gioacchino
Col. DESTINO Antonio
T.Col. GUTIERREZ Antonio
Cap. SCAVO Salvatore
T.Col. GIAMMORETTI Carlo
Col. CRICELLI Francesco
Magg. PUNTINI Luigi
T.Col. ROSSI Ermanno
T.Col. AGOZZINO Francesco
Col. ROSCIOLI Giuseppe
Gen. CORONATI Emilio
T.Col. BELLERI Saverio
T.Col. CARTELLA Emanuele
Cap. TANCORRA Giuseppe
T.Col. RAMPONI Mario
Brig. MENALDO Luigi
T.Col. GANDINI Tommaso
T.Col. CANNADA Calcedonio
Cap. CONZINA Giovanni
S.Ten. VALPREDA Francesco
T.Col. PAGNIN Vittorio
Gen. PIZZI Enrico
Frate SIMAS Paolo
Magg. MICHELINI Michele
Ten. BRUNO Mario
Ten. PUDDU Giovanni
Brig. CARLETTI Nello
Col. PEDERZANI Adelmo (sospeso per altri motivi)
GENOVESE Vincenzo
Capo Man. RUNCO Antonio
Gen. PITTAU Beniamino
Gen. ZATTI Vittorio
Gen. TOSI Angiolo
Gen. SCIPIONE Pietro
Col. ADABBO Michele
Col. BESTA Fabio
Col. FERRONI Renzo
T.Col. BORGHETTI Alessandro
Col. BUTTI Giuseppe
Personale del Campo Concentramento di Arbe
Gen. MACCARIO Alessandro
Col. SORDI Giuseppe
Magg. SIRAGUSA Vincenzo (2)
Dott. DE MARCO G.Battista (2)
Mar. MALENTACCHI Crazio (2)
Mar. VIRGILIO Giuseppe (2)
Carab. FICINI (2)
Carab. MARINI Mario (2)
T.Col. PIZZI Giuseppe
Magg. GEMELLI (deceduto)
Col. PERNA Umberto
Uff. sott. e truppa della Div. "Re"
Cap. GIUNTA Mario
Cap. ANCONA Francesco
Gen. QUARRA SITO Edoardo
Col. BRUNO Aldo
Col. TONIZZI Ermanno
Gen. RUGGIERO Vittorio
Gen. RONCAGLIA Ercole
Col. CIANCABILLA Fulvio
Gen. MAGGIORA VEGANO Ernesto (3)
Con.G. DE CASTIGLIONE M. (3)
Col. VIGNERI Achille (3)
Con. DE VECCHIO Ennio (3)
1° Sen. CASABRIONI Corrado (3)
? FRANCIOSINI Mario (3)
? BELOSI Luigi (3)
? OLIVIERO Edmondo (3)
? ODES SANTINI Umberto (3)
? RODINI PEDESCHI Francesco (3)
Magg. DE VECCHI Pietro (3)
Sen. NAPOLITANO Vincenzo (3)
Col. INGLESE Attilio (3)
T.C. MASTROIANNI Ott. (3)
Magg. ZANZI Giovanni (3)
Magg. MARAZZA Achille
Mar. MEDOGLIO Luigi (deceduto)
Ten. BANCALARI Luigi
Ufficiali, sottoufficiali e truppa Div. "Zara"
Gen. SPIGO Umberto
PILERI Agostino