GIOVANNI GIOLITTI

 

PREFAZIONE
LA FIGURA E L'OPERA DI GIOVANNI GIOLITTI
( Prefazione nel "Memoriale" scritta da Olindo Malagodi)


CAPITOLO 1
LA FAMIGLIA E L'EDUCAZIONE
(da pag. 1 a pag. 9)

La mia famiglia e la mia origine - Una democrazia medievale - La famiglia di mia madre: i Plochiù - La mia prima educazione in montagna - Gli studi a Torino : letture letterarie, storiche e filosofiche - Esercizi fisici: le escursioni e la scherma.




CAPITOLO 2
LA CARRIERA AMMINISTRATIVA
(da pag. 11 a pag. 29)

Entro al Ministero di Grazia e Giustizia - La mia prima caricatura - La morte di mia madre e il mio matrimonio - Mia opera per il riordinamento della riscossione delle imposte - La figura e l'opera di Sella e di Lanza - Entro segretario generale alla Corte dei Conti - Sono nominato consigliere di Stato - La mia candidatura e l'elezione a deputato.




CAPITOLO 3
DA DEPUTATO A MINISTRO
(da pag. 31 a pag. 59)

Il passaggio del Governo dalla Destra alla Sinistra - L'opera della Destra: i suoi meriti e i suoi difetti - Che cosa rappresentò la vittoria della Sinistra - La personalità di Depretis e il trasformismo - Le divisioni della Sinistra: la Pentarchia e i «dissidenti» - La lotta contro la finanza del Magliani e il mio primo discorso parlamentare - Come Crispi formò il suo primo Ministero - La mia entrata nel Ministero Crispi - Le difficoltà politiche e la mia prima politica sociale - Perchè mi dimisi - Il Ministero Rudinì, i suoi travaglie la sua caduta - Personalità del tempo: Crispi, Zanardelli, Nicotera, Magliani, Rudinì.




CAPITOLO 4
IL PRIMO MINISTERO
Gli scandali bancari e i Fasci dei lavoratori
(da pag. 61 a pag. 97)

Un ritorno al governo di partito - I punti fondamentali del mio programma: politica liberale e politica sociale; mantenimento della Triplice e rapporti amichevoli con la Francia - Le elezioni e la vittoria della Sinistra - L'inchiesta sulla Banca Romana e i suoi precedenti - Il pericolo per il credito nazionale e la riforma delle Banche d'emissione - Gli inizi del movimento socialista - I «Fasci» siciliani e l'azione economica dei lavoratori - De Felice, Barbato,Verro - La reazione conservatrice - Il Comitato dei Sette e la sua opera inadeguata - Le accuse mosse contro di me e le mie dimissioni.




CAPITOLO 5
LA STORIA DEL PLICO
(da pag. 99 a pag. 129)

L'incarico a Zanardelli e il suo fallimento - Crispi inizia l'azione reazionariae dittatoriale - Minacce contro di me perchè ero passato all'opposizione - Le scandalose assoluzioni nel processo della Banca Romana - Come nacque l'accusa di sottrazione di documenti e con quali scopi - Pressioni sulla Magistratura e irregolarità processuali - Perché e come presentai il plico - La relazione della Commissione dei cinque e un voto sfavorevole al Governo - La proroga della Camera ed un mandato di comparizione - Tentata violazione delle prerogative statutarie annullata dalla Cassazione - Le elezioni - Come fu sepolta la questione morale.




CAPITOLO 6
DA ADUA AGLI EVENTI DEL 1898
(da pag. 131 a pag. 159)

La guerra d'Abissinia e la sua incerta condotta - Dissensi fra Crispi e Sonnino - La sconfitta d'Adua e la caduta di Crispi - La frettolosa liquidazione della guerra fatta dal Rudinì - Titubanze tra liberalismo e reazione - Gli avvenimenti del 1898 - La fase liberale del governo Pelloux - Il passaggio alla reazione e i provvedimenti eccezionali - La lotta dell'ostruzionismo - II colpodi mano per mutare il regolamento della Camera - Il trionfo dell'estrema Sinistra nelle elezioni e la caduta di Pelloux - I concetti da me proclamati per la soluzione della crisi nazionale.




CAPITOLO 7
IL RITORNO AL LIBERALISMO
(da pag. 161 a pag. 184)

II ritorno alla costituzione - II Ministero di transizione Saracco - Il Ministero Zanardelli - Il completo esperimento liberale - La mia opera al Ministero degli interni - La lotta fra capitale e lavoro - Le leghe e gli scioperi agrari - La duplice lotta, contro gli estremisti alla Camera e contro i reazionari al Senato - Perchè mi dimisi dal Ministero Zanardelli.




CAPITOLO 8
IL MINISTERO DEL 1903
Il problema ferroviario e i trattati di commercio - La questione meridionale
Lo sciopero generale e le elezioni
(da pag. 185 a pag. 227)

La formazione del Ministero: uomini nuovi - L'invito a Turati e il rifiuto dei socialisti - Una campagna di calunnie e la tragica fine di Rosano - Inizio di riforme sociali, economiche e finanziarie - La rinnovazione dei Trattati di commercio - Perchè si addivenne all'esercizio ferroviario di Stato - Lo sciopero dei ferrovieri e la loro militarizzazione - Vasta opera di legislazione e riforme - Epidemia di scioperi; sua ragione ed effetti economici - Lo sciopero generale, come fu affrontato e suo fallimento - Le elezioni e il loro risultato conservatore - L'istituto internazionale d'agricoltura - La visita a Roma di Loubet - Mia visita a Bulow ad Homburg - Una malattia mi obbliga alle dimissioni.




CAPITOLO 9
IL MINISTERO DEL 1906-1909
(da pag. 229 a pag. 278)

Il Ministero Fortis - Il Ministero Sonnino e la sua caduta - Il mio nuovo Ministero: programma di riforme concrete - Dal problema politico al problema economico - La lotta contro il malessere economico nel Mezzogiorno e nelle Isole - Alleviamento delle imposte sui consumi - Impulso alla istruzione popolare ed alla istruzione tecnica - La conversione della rendita - L'incremento della economia nazionale e il florido bilancio dello Stato - La visita dello Czar a Racconigi e gli accordi russo-italiani per Tripoli, i Balcani e l'Oriente - L'Università di Trieste e l'Arciduca Ferdinando - La ferrovia Adriatico-Mar Nero - La crisi dei servizi marittimi - La mia proposta di imposta progressiva e la caduta del Ministero - Nuovo insuccesso dell'on. Sonnino, e le sue ragioni.




CAPITOLO 10
IL SUFFRAGIO UNIVERSALE - IL MONOPOLIO ASSICURAZIONI
IL PROPORZIONALE - IL VOTO SI O NO ALLE DONNE

(da pag. 279 a pag. 325)

Il Ministero Luzzatti: perchè cadde - La necessità di un più ampio suffragio - II mio programma e il nuovo invito ai socialisti - Manovre contro il monopolio e il suffragio universale - L'opposizione diplomatica al monopolio - La guerra di Libia - Perchè avevo anteposto il progresso economico a quello politico delle classi popolari - La partecipazione delle classi popolari alla vitapolitica, ed il rafforzamento politico e l'incremento economico dello Stato - Il voto si o no alle donne - Come fu congegnato il mio progetto di riforma - La lotta mascherata contro di esso - I risultati del primo esperimento.




CAPITOLO 11
LA GUERRA DI LIBIA
(da pag. 327 a pag. 368)

Gli antecedenti della guerra libica - Gli accordi con la Francia, Inghilterra e Russia e un memorandum aggiunto al Trattato della Triplice - Quali furono le ragioni che mi determinarono all'impresa - La scelta del momento - La politica antitaliana della Porta: minacce e agitazioni - Nostri moniti al Governo turco - La preparazione diplomatica - Cordiale atteggiamento dell'Inghilterra, Francia e Russia - Difficile situazione dei nostri alleati: l'atteggiamento di Aerenthal - Tentata intromissione conciliatrice del barone Marshall - Kiderlen Wàchter sconsiglia l'azione - Una campagna internazionale di stampa contro l'Italia - La preparazione militare - Perchè non cercammo di attaccare la flotta turca - L'episodio del "Derna" - Il nostro ultimatum - La risposta evasiva turca e la dichiarazione di guerra.




CAPITOLO 12
LA GUERRA NELLA LIBIA, NELL'EGEO E NEL MAR ROSSO
(da pag. 369 a pag. 412)

Rapida azione militare iniziale e seguito di guerriglia - Complicazioni internazionali - Proteste dell'Austria per l'Adriatico - Proposta di un'azione conciliativa delle Potenze: diffidenze ed intrighi - Il Decreto della sovranità sulla Libia - Iniziativa di pace del Sazonoff: sue fasi e suo fallimento - L' incidente del Manouba e del Carthage - La guerra navale nell'Egeo: proteste e chicanes austriache - Diuturno dibattito sull'art. VII della Triplice per l'occupazione delle isole - L'attacco ai Dardanelli e la loro chiusura - Iniziativa a noi sfavorevole dell'Inghilterra, e nostra rivendicazione dei diritto di belligeranti - II partito militare austriaco in cerca di pretesti per agire - L espulsione degli italiani dalla Turchia - Ripresa di operazioni in Tripolitaniae Cirenaica - La piccola guerra nel Mar Rosso.




CAPITOLO 13
NEGOZIATI DI LOSANNA E DI CAUX
(da pag. 413 a pag. 453)

Nuovi passi per la pace e proposte inaccettabili - Nostri rapporti indiretti col governo turco - Conversazioni di Volpi con personaggi turchi - Prima proposta di negoziati e successive complicazioni - La nomina del principe Said Halem a fiduciario turco, di Bertolini, Fusinato e Volpi per l'Italia - La figura e i modi di Said Halem - Inizio quasi comico - Si manda un verbale a Costantinopoli, ma non arriva risposta - Schemi di compromesso dei nostri delegati, da me non accolti - Faccio fare nuove domande per poter poi cedere su di esse - Crisi a Costantinopoli e ritiro di Said Halem - Un cristiano al Ministero degli esteri turco - Strana condotta dell'ambasciatore tedesco a Costantinopoli - Una proposta del Gran Visir a mezzo della Germania da me respinta - I nuovi fiduciari: Nabi e Feredin Bey - Cinque proposte turche respinte - Convegno di Torino e mio schema per la pace - Ridda di proposte turche di ogni genere - La missione dilatoria di Reschid pascià - Mia minaccia di allargare la guerra ed avvertimento alle Potenze.




CAPITOLO 14
LA CONCLUSIONE DELLA PACE
(da pag. 455 a pag. 473)

Ultimatum di otto giorni alla Turchia - Il governo turco dichiara di accettare lo schema da noi proposto - Nuovi espedienti turchi - Invio della flotta italiana nell'Egeo - Ordine di attaccare Smirne e Dedeagatch - La pace alfine firmata - Critiche diverse mosse contro la guerra e la sua condotta diplomatica e militare - I pacifisti ad ogni costo, gli umanitari ed i nazionalisti - Una critica postuma: la guerra di Libia spinse alla guerra europea?




CAPITOLO 15
LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA BALCANICAE
UN DUPLICE TENTATIVO D'AGGRESSIONE DELL'AUSTRIA

(da pag. 475 a pag. 507)

La rinnovazione della Triplice Alleanza e le sue ragioni - La grave questione albanese - Le aggressioni serbo-montenegrine e greche - Scutari e il Canale di Corfù - Pericoli e minacce fra l'Austria e la Russia - Proposta austriaca all'Italia contro il Montenegro - Mio rifiuto motivato dalla convinzione che quell'azione avrebbe portato alla guerra europea - Scambio di dispacci e lettere fra me e San Giuliano - Pressioni dell'imperatore Guglielmo - La Conferenza degli ambasciatori - La questione del Dodecaneso: rigido atteggiamento dell'Inghilterra - Compromissione della Francia per la Grecia - Mantengo fermo il punto di vista italiano, che è accettato - Secondo tentativo di aggressione dell'Austria contro la Serbia - lo nego l'intervento italiano mancando il casus foederis - Gli accordi per l'Asia Minore - Il pacifismo dell'Imperatore Guglielmo.




CAPITOLO 16
LA GUERRA EUROPEA
La neutralità e la guerra Italiana
(da pag. 509 a pag. 551)

La crisi e il Ministero Salandra - Lo scoppio della guerra mi trova a Londra - Esprimo l'opinione della mancanza del casus foederis e della convenienza della neutralità - Lettere di San Giuliano e Salandra - Miei giudizi, apertamente espressi, della lunghezza, difficoltà e sacrifici della guerra - Polemiche fra neutralisti e interventisti - Accuse smentite su l'impreparazione militare - Leggende sui miei rapporti con Bulow e sulla mia neutralità assoluta - L'azione del Governo per ottenere concessioni dall'Austria e mio appoggio - Una mia lettera ad un personaggio tedesco - Allarmi ai primi di maggio sulla condotta dei Governo - Vengo a Roma per la riapertura della Camera: dimostrazioni ostili - Trecento deputati approvano le mie opinioni - Conversazioni con Carcano, Salandra, Marcora - Non sono informato del Patto di Londra - Altre minacce ed accuse contro me - II Ministero Salandra riconfermato dopo le dimissioni - Mia condotta durante la guerra per non provocare dissensi - Ritorno al Parlamento dopo Caporetto.




CAPITOLO 17
IL MINISTERO DEL DOPO GUERRA
Il programma - L'Albania - La pace - Fiume
(da pag. 553 a pag. 587)

il Ministero Nitti: sua incertezza e sua caduta - Il programma con cui assunsi il governo - Necessità di risolvere le questioni internazionali e quella di Fiume - Progetti radicali presentati al Parlamento per la politica estera e finanziaria - L'episodio di Ancona - Perchè sgomberai Vallona - Mio incontro con Lloyd George a Losanna e con Millerand a Aix-les-Bains - Il progetto dei Governo per la soluzione della questione Iugoslava - Abbandono dei progetti antecedenti per chiedere il confine naturale - Rapida conclusione del trattato di Rapallo - Vani tentativi per persuadere D'Annunzio - L'azione per ristabilire la situazione normale a Fiume.




CAPITOLO 18
IL MINISTERO DEL DOPO GUERRA
La politica Interna - La crisi - Le Elezioni - Il Fascismo - La dissoluzione
(da pag. 589 a pag. 627)

La restaurazione finanziaria dello Stato - Necessità di cominciare col colpire la ricchezza - La nominatività dei titoli e i creditori dello Stato - La legge sul pane e l'ostruzionismo socialista - L'occupazione delle fabbriche e la condotta del Governo - Azione di polizia ed azione politica - I progetti di controllo delle fabbriche - La crisi industriale - Perchè indissi le elezioni e il loro risultato - Dissoluzione della maggioranza e la crisi.

GIOLITTI E IL FASCISMO





Indice alfabetico dei personaggi menzionati nell' intera Opera
con ricerca all'interno della stessa

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